CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 giugno 2019
197.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 5 GIUGNO 2019

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SEDE REFERENTE

  Martedì 4 giugno 2019. — Presidenza del presidente della V Commissione, Claudio BORGHI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 10.40.

DL 34/2019: Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
C. 1807 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 giugno 2019.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che il deputato Gusmeroli ritira il suo emendamento 36.2.
  Avverte quindi che le Commissioni si accingono ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 34.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Milanato 34.3, propone di accantonare l'emendamento Andreuzza 34.4, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli articoli aggiuntivi Vietina 34.01, Conte 34.02 e De Luca 34.04, propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Prestigiacomo 34.06, D'Uva 34.08 e Comaroli 34.020. Ricorda che l'articolo aggiuntivo Di Muro 34.023 è stato ritirato.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme ai relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che risultano accantonati l'emendamento Andreuzza 34.4 e gli articoli aggiuntivi Prestigiacomo 34.06, D'Uva 34.08 e Comaroli 34.020.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, l'emendamento Milanato 34.3 e gli articoli aggiuntivi Vietina 34.01 e Conte 34.02.

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  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo De Luca 34.04, chiede chiarimenti sul parere contrario espresso dai relatori e dal Governo dal momento che tale emendamento mira ragionevolmente a garantire la possibilità per le regioni di ridurre l'aliquota IRAP per le aziende in crisi nelle Zone Economiche Speciali.

  Luigi MARATTIN (PD), associandosi alle osservazioni della collega Fregolent, sottolinea che, tanto più nella prospettiva di realizzare un compiuto disegno federalista dovrebbe essere consentito alle regioni di modificare a propria discrezione l'aliquota IRAP.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, rilevando che l'emendamento presenta profili di criticità quanto alla conformità con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato, sottolinea che il Governo intende intervenire con una riforma organica delle Zone Economiche Speciali.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo De Luca 34.04.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che le Commissioni si accingono ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 35.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Caretta 35.5, degli identici emendamenti Ciaburro 35.1 e Schullian 35.13, degli identici emendamenti Caretta 35.6 e Schullian 35.15, degli identici emendamenti Ciaburro 35.2, Zucconi 35.3, Marco Di Maio 35.10, Lupi 35.17, Mandelli 35.21, Toccafondi 35.19 e Gebhard 35.24, degli identici emendamenti Zucconi 35.4, Caretta 35.7, Marco Di Maio 35.11, Lupi 35.18, Toccafondi 35.20, Mandelli 35.22 e Gebhard 35.23. Propone di accantonare l'emendamento Perantoni 35.8. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Schullian 35.16 e degli articoli aggiuntivi Fornaro 35.04 e 35.05. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Magi 35.02, limitatamente alla parte ammissibile.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme ai relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che risultano accantonati l'emendamento Perantoni 35.8 e l'articolo aggiuntivo Magi 35.02, limitatamente alla parte ammissibile.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Caretta 35.5, gli identici emendamenti Ciaburro 35.1 e Schullian 35.13, gli identici emendamenti Caretta 35.6 e Schullian 35.15, gli identici emendamenti Ciaburro 35.2, Zucconi 35.3, Marco Di Maio 35.10, Lupi 35.17, Mandelli 35.21, Toccafondi 35.19 e Gebhard 35.24, gli identici emendamenti Zucconi 35.4, Caretta 35.7, Marco Di Maio 35.11, Lupi 35.18, Toccafondi 35.20, Mandelli 35.22 e Gebhard 35.23, l'emendamento Schullian 35.16 e gli articoli aggiuntivi Fornaro 35.04 e 35.05.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che le Commissioni si accingono ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 36.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Marattin 36.1, propone l'accantonamento degli emendamenti Marattin 36.5, Zanettin 36.11 e 36.13, D'Ettore 36.17 e Marattin 36.6, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Zanettin 36.14 e D'Ettore 36.18. Propone di accantonare gli emendamenti Marattin 36.7 e Gusmeroli 36.3, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento D'Ettore 36.16, propone di accantonare l'emendamento Zanettin 36.15, invita al ritiro, Pag. 15esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Marattin 36.4. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Gusmeroli 36.02, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Zucconi 36.03 e 36.05, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Rizzetto 36.06 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Rizzetto 36.010.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme ai relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che risultano accantonati gli emendamenti Marattin 36.5, Zanettin 36.11 e 36.13, D'Ettore 36.17, Marattin 36.6 e 36.7, Gusmeroli 36.3, Zanettin 36.15, nonché gli articoli aggiuntivi Gusmeroli 36.02 e Rizzetto 36.06.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'emendamento a propria firma 36.1, sottolinea che esso mira a sopprimere l'articolo 36 il quale prevede una proroga della piena entrata in vigore della riforma delle banche popolari. Ribadendo la validità di tale riforma per garantire un efficiente funzionamento del sistema bancario, rileva che la disposizione dell'articolo 36 dichiara una chiara finalità ostruzionistica volta a sabotare la riforma delle suddette banche. Auspica, pertanto, una riconsiderazione del parere contrario espresso.

  Bruno TABACCI (Misto-+E-CD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Marattin 36.1.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, conferma il parere contrario testé espresso.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Marattin 36.1.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), intervenendo sul suo emendamento 36.14, rileva che da stime prudenziali il fondo di indennizzo per i risparmiatori, pari a circa 1,5 miliardi di euro, risulterebbe più capiente rispetto agli effettivi importi da erogare, i quali non dovrebbero superare i 600 milioni. Pertanto, evidenzia che con tale emendamento si propone di elevare dal 30 al 100 per cento la quota di rimborso per i risparmiatori che hanno ottenuto, in base a una sentenza, il diritto al risarcimento.

  Silvia FREGOLENT (PD) chiede che i relatori svolgano un'ulteriore riflessione sulla possibilità di accantonare l'emendamento Zanettin 36.14, che ha la stessa finalità dell'emendamento Marattin 36.7, rispetto al quale i relatori hanno proposto l'accantonamento.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, accogliendo la richiesta dei deputati Zanettin e Fregolent, propone di accantonare l'emendamento Zanettin 36.14.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Zanettin 36.14 è da intendersi accantonato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti D'Ettore 36.18 e 36.16.

  Luigi MARATTIN (PD), illustrando l'emendamento 36.4 a sua prima firma, segnala che esso è volto ad affrontare un tema che si trascina dall'approvazione dell'ultima legge di bilancio, poiché, a suo avviso, l'impianto normativo previsto nella stessa legge di bilancio rischia di escludere i risparmiatori di alcune banche dalla possibilità di accesso al Fondo per l'indennizzo dei risparmiatori. In proposito, evidenzia che in una prima bozza del decreto-legge in materia di Brexit il Governo aveva previsto una disposizione simile a quella proposta con l'emendamento 36.4 a sua prima firma, probabilmente proprio per scongiurare l'eventualità che alcuni risparmiatori potessero essere esclusi dall'accesso al Fondo. Ritiene che tale norma sia stata stralciata dal decreto-Pag. 16legge Brexit poiché poco attinente alla materia trattata dallo stesso decreto, ma fa presente che il decreto ministeriale con cui è stata data attuazione alla disposizione prevista dalla legge di bilancio ha incluso nel novero dei destinatari di tale disposizione le banche i cui risparmiatori rischiavano di non avere accesso al Fondo indennizzo risparmiatori. Ritiene, tuttavia, che tale previsione non sia sufficiente, poiché una norma di rango secondario, come un decreto ministeriale, non ha in tal caso la forza di precisare una norma di rango primario. Auspica, pertanto, che il suo emendamento 36.4 possa essere accolto.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, nel chiarire che il Governo non ha compiuto passi indietro rispetto a quanto previsto dalla legge di bilancio 2019, fa presente che, a seguito delle dovute analisi, effettuate anche grazie alle osservazioni dell'onorevole Marattin, è emerso che un'ulteriore specificazione risulterebbe pleonastica. Nel ribadire che è interesse del Governo tutelare tutti i risparmiatori, ricorda che sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro in loro favore.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Marattin 36.4.

  Riccardo ZUCCONI (FdI), illustrando l'articolo aggiuntivo 36.03 a sua prima firma, evidenzia che esso ha la finalità di rilanciare l'offerta turistica e consentire il miglioramento e l'ammodernamento delle strutture alberghiere, permettendo alle imprese alberghiere che operano in una struttura non di loro proprietà di accedere a finanziamenti agevolati finalizzati all'acquisto della medesima struttura. In proposito, ricorda che il patrimonio alberghiero italiano resta ancora debole, anche a causa della concorrenza delle catene alberghiere internazionali. Sottolinea, inoltre, che la non corrispondenza tra gestione e proprietà non aiuta lo sviluppo del settore alberghiero poiché non agevola i processi di riqualificazione. Evidenzia, inoltre, che una norma come quella prevista dalla sua proposta emendativa avrebbe anche l'effetto di rilanciare il settore edilizio. Chiede, pertanto, che il Governo e i relatori riconsiderino il loro parere contrario.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, nel far presente che il Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo si è espresso favorevolmente rispetto all'articolo aggiuntivo Zucconi 36.03, segnala che il parere contrario del Governo è dovuto all'assenza di una relazione tecnica che quantifichi adeguatamente gli oneri recati dall'articolo aggiuntivo Zucconi 36.03.

  Gianluca BENAMATI (PD), anche a seguito dell'intervento del sottosegretario Villarosa, che ha evidenziato come il Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo riconosca l'utilità dell'articolo aggiuntivo Zucconi 36.03, chiede che tale articolo aggiuntivo sia accantonato e, al contempo, chiede di sottoscriverlo.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, non accede alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zucconi 36.03.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Zucconi 36.03.

  Riccardo ZUCCONI (FdI) ritira l'articolo aggiuntivo 36.05 a sua prima firma.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Rizzetto 36.010.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 37.2 dei relatori. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Lollobrigida 37.1, Moretto 37.3, Paita 37.5 e Moretto 37.4 nonché dell'articolo aggiuntivo Spena 37.06.

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  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 37.2 dei relatori (vedi allegato).

  Ylenja LUCASELLI (FdI), nell'illustrare, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Lollobrigida 37.1, ricorda che esso ha lo scopo di fissare un termine per l'emanazione dei decreti attuativi delle disposizioni previste dall'articolo 37.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lollobrigida 37.1.

  Gianluca BENAMATI (PD), nell'illustrare gli emendamenti Moretto 37.3, Paita 37.5 e Moretto 37.4, ricorda che l'articolo 37 interviene sulle misure previste a salvaguardia di Alitalia, prevedendo, tra l'altro, che il Ministero dell'economia e delle finanze potrà entrare direttamente nel capitale della società e eliminando i limiti temporali per la restituzione del prestito ponte, che, quindi, potrebbe anche non avvenire, contravvenendo alla normativa relativa agli aiuti di Stato e aprendo alla possibilità di ricorsi da parte di altre compagnie aeree. Inoltre, evidenzia che parte degli oneri derivanti dal finanziamento concesso ad Alitalia viene coperta ricorrendo alle risorse provenienti dalle bollette elettriche destinate a coprire costi relativi a servizi elettrici. Pertanto, paventa il rischio di un inevitabile aumento delle bollette elettriche a carico delle famiglie e delle imprese. Ricorda come la stessa Autorità di regolazione per energia reti e ambiente abbia evidenziato tale rischio. Chiede, pertanto, che i relatori e il Governo provvedano a modificare la copertura prevista per gli oneri derivanti dal finanziamento di Alitalia.

  Bruno TABACCI (Misto-+E-CD) sottoscrive l'emendamento Moretto 37.4.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) sottoscrive l'emendamento Moretto 37.4.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono, gli emendamenti Moretto 37.3, Paita 37.5 e Moretto 37.4 nonché l'articolo aggiuntivo Spena 37.06.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, propone di accantonare tutte le proposte emendative riferite all'articolo 38.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA concorda con la proposta dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che tutte le proposte emendative riferite all'articolo 38 sono da intendersi accantonate.

  Stefano FASSINA (LeU) chiede se l'accantonamento delle proposte emendative riferite all'articolo 38 possa configurare la possibilità di un ripensamento generale dello stesso articolo da parte dei relatori e del Governo.

  Claudio BORGHI, presidente, replicando all'onorevole Fassina, fa presente che evidentemente è in corso un confronto sull'articolo 38.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Rizzetto 39.1 e Marattin 39.4. Propone l'accantonamento dell'emendamento Bellachioma 39.3. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli articoli aggiuntivi Colletti 39.01 e 39.03.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Bellachioma 39.3 è da intendersi accantonato.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento Rizzetto 39.1.

  Luigi MARATTIN (PD), illustrando l'emendamento 39.4 a sua prima firma, evidenzia che esso prevede che per l'acquisto del software per l'attuazione della disciplina relativa al reddito di cittadinanza, l'ANPAL si avvalga di una procedura di evidenza pubblica. Sottolinea che si tratta di una questione delicata, in quanto il presidente dell'ANPAL possiede una società che sviluppa software della tipologia di quelli richiesti per l'attuazione della disciplina del reddito di cittadinanza. In proposito ricorda come gli organi di stampa hanno già sollevato l'eventualità di un conflitto di interessi. Pertanto, auspica che l'emendamento 39.4 a sua prima firma venga approvato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Marattin 39.4 e l'articolo aggiuntivo Colletti 39.01.

  Luigi MARATTIN (PD) sottolinea la bocciatura da parte delle Commissioni di una proposta emendativa di un esponente della maggioranza.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Colletti 39.03.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 40, invita i presentatori al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Marco Di Maio 40.3 e D'Ettore 40.7 e propone l'accantonamento dell'emendamento Marchetti 40.1.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Marchetti 40.1 è da intendersi accantonato.

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'emendamento Marco Di Maio 40.3, osserva che esso risulta in linea con le finalità del decreto-legge in discussione in quanto prevede un sostegno alle imprese che abbiano subito un importante riduzione del fatturato nei primi sei mesi del 2019 o che abbiano sostenuto un aggravio dei costi di trasporto. Auspica pertanto un ripensamento dei relatori e del Governo sul giudizio di contrarietà espresso.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Marco Di Maio 40.3 e D'Ettore 40.7.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che, essendo stato ritirato l'emendamento Maglione 41.01, unica proposta emendativa riferita all'articolo 41, le Commissioni passeranno all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 43.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Fassina 43.17, Caretta 43.6 e Carnevali 43.22. Propone l'accantonamento dell'emendamento Iezzi 43.15 ed invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Carnevali 43.23, Fassina 43.18, Migliore 43.8 e 43.29 e Piccoli Nardelli 43.30. Propone l'accantonamento dell'emendamento Macina 43.5 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Emanuela Rossini 43.31 e Fassina 43.19. Propone quindi di accantonare gli emendamenti Macina 43.10 e 43.9 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Pastorino 43.20. Propone l'accantonamento degli emendamenti Comaroli 43.2 e Macina 43.13 e 43.14 e, infine, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Carfagna 43.03 e 43.04.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, dopo avere avvertito che l'emendamento Macina Pag. 1943.12 è stato ritirato, avverte altresì che si intendono accantonati le proposte emendative Iezzi 43.15, Macina 43.5, 43.10 e 43.9, Comaroli 43.2 e Macina 43.13 e 43.14.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fassina 43.17, Caretta 43.6, Carnevali 43.22 e 43.23, Fassina 43.18 e Migliore 43.8 e 43.29.

  Massimo UNGARO (PD), intervenendo sull'emendamento Piccoli Nardelli 43.30, rileva che esso è volto ad escludere le fondazioni senza finalità politiche dalla disciplina, da lui giudicata eccessivamente stringente, del cosiddetto «decreto spazzacorrotti».

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'emendamento Piccoli Nardelli 43.30, rileva che il cosiddetto «decreto spazzacorrotti», equiparando le fondazioni culturali ai partiti, impedisce la partecipazione nel consiglio di amministrazione di enti, quali l'Istituto Sturzo, l'Istituto Gramsci o la Fondazione Basso, di soggetti con pregressa esperienza politica. Tale impedimento spinge talune fondazioni ad aggirare i divieti della disciplina trasformandosi in enti del terzo settore. Per evitare di limitare la operatività delle fondazioni culturali, auspica, quindi, l'approvazione della proposta emendativa in esame, che potrebbe risolvere il problema, a meno che la maggioranza non abbia intenzione di intervenire sul tema con una disciplina simile a quella tedesca, che prevede il finanziamento pubblico alle fondazioni che sostengono i partiti e ne formano i dirigenti. Se tale fosse il disegno del Governo, il Partito Democratico darebbe senz'altro il suo sostegno.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A), sottoscrivendo l'emendamento Piccoli Nardelli 43.30, invita i relatori e il Governo ad un'ulteriore riflessione sulla opportunità di modificare la disciplina recata dal cosiddetto «decreto spazzacorrotti» che, a suo parere, limita fortemente la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Gli obiettivi di contrasto alla corruzione alla base di tale disciplina possono essere infatti raggiunti con altri mezzi.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, in considerazione del consistente numero di proposte emendative, anche di maggioranza, riferite all'articolo 43 accantonate, propone di accantonare anche l'emendamento Piccoli Nardelli 43.30.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Piccoli Nardelli 43.30 è da intendersi accantonato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Emanuela Rossini 43.31.

  Luca PASTORINO (LeU), intervenendo sull'emendamento Fassina 43.19, chiede di conoscere la motivazione dell'invito al ritiro dell'emendamento formulato dai relatori e dal Governo, giacché tale proposta emendativa introduce disposizioni per assicurare maggiore trasparenza e minori costi in caso di competizioni elettorali, temi sui quali una parte dell'attuale maggioranza si era battuta nella scorsa legislatura.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA rileva che l'invito al ritiro è motivato da un parere negativo espresso dal Ministero della giustizia.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fassina 43.19.

  Luca PASTORINO (LeU), intervenendo sul suo emendamento 43.20, chiede di conoscere le motivazioni alla base dell'invito al ritiro espresso dai relatori e dal Governo di una proposta volta a semplificare gli obblighi a carico di piccole formazioni politiche.

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  Claudio BORGHI, presidente, rileva che, anche in questo caso, la contrarietà dei relatori e del Governo è riconducibile al parere contrario espresso dal Ministero della giustizia.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Pastorino 43.20.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Carfagna 43.03, ritiene che l'eccessivamente basso tasso di occupazione femminile in Italia, che in Europa è migliore soltanto di quello della Grecia, sia da contrastare con misure radicali, come la concessione di un credito d'imposta ai datori di lavori che assumano donne con contratti a tempo indeterminato o determinato. Rileva anche che la disciplina di tale credito d'imposta è mirata anche ad evitare possibili contestazioni dell'Unione europea in ordine alla violazione della normativa sugli aiuti di Stato.

  Silvia FREGOLENT (PD), sottoscrivendo l'articolo aggiuntivo Carfagna 43.03, rileva che numerosi studi dimostrano che l'aumento del tasso di occupazione femminile comporterebbe l'aumento del PIL fino al 7 per cento. Pertanto le Commissioni dovrebbero approvare tutte le proposte emendative suscettibili di favorire una tale crescita economica del Paese. Auspica, quindi, un ripensamento dei pareri già espressi dai relatori e dal Governo.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Carfagna 43.03, chiede di conoscere le motivazioni alla base del parere contrario del Governo e si chiede se questo non possa essere motivato dalla volontà di ricorrere ad una strategia diversa per stimolare l'aumento del tasso di occupazione femminile. Si tratta di un tema estremamente importante, più volte affrontato da Forza Italia, che ha presentato articolate proposte in diverse sedi, alle quali il Governo, tuttavia, non ha dato seguito, anche nel silenzio dei colleghi della maggioranza.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA sottolinea che il Governo ha invitato al ritiro dell'articolo aggiuntivo Carfagna 43.03, in primo luogo, perché la proposta necessita di una relazione tecnica che ne analizzi gli effetti finanziari, in secondo luogo, perché la copertura a carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione non appare utilizzabile, dato il meccanismo di ripartizione da parte del CIPE. Infine, ritiene necessario effettuare un'accurata analisi della disciplina proposta per accertarne la compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Carfagna 43.03.

  Roberto OCCHIUTO (FI) illustra l'articolo aggiuntivo Carfagna 43.04, volto all'azzeramento dell'IRES e dell'IRAP nelle regioni del Mezzogiorno per un periodo di cinque anni. Evidenzia che si tratta di una proposta che il suo gruppo ha tentato di inserire anche in passato in altri provvedimenti, anche con diverse tipologie di copertura, senza che mai si riuscisse ad avviare una seria discussione sul tema.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che si tratta di una questione molto sentita anche dall'attuale maggioranza, sebbene di difficile applicazione.

  Roberto OCCHIUTO (FI) precisa che i trattati europei non costituiscono un problema ai fini della concessione di un trattamento di favore per le regioni del Mezzogiorno, in quanto il diritto comunitario prevede espressamente deroghe per le zone con tasso di sottoccupazione patologico, deroghe fatte introdurre dalla Germania per consentire interventi nella ex Germania dell'Est.
  Osserva che si potrebbe rendere tutto il Sud dell'Italia una zona economica speciale in modo tale da rendere conveniente la delocalizzazione da parte delle imprese del Nord. Segnala inoltre che la proposta emendativa ha un costo inferiore al reddito di cittadinanza e potrebbe avere maggiori effetti positivi sull'economia italiana. Conclude proponendo eventualmente di coprire l'intervento mediante i fondi dell'Unione europea attualmente inutilizzati.

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  Silvia FREGOLENT (PD) sottolinea come la questione degli aiuti di stato non debba essere utilizzata come scusa per non operare, in quanto si tratta di una disciplina molto complessa basata su una norma che, per la sua genericità, si presta a svariate interpretazioni. Concorda pertanto con quanto evidenziato dall'onorevole Occhiuto in ordine alla possibilità per gli Stati membri di prevedere agevolazioni economiche per le zone svantaggiate, come il Meridione d'Italia. Chiede pertanto al Governo di rivedere il parere contrario espresso sull'articolo aggiuntivo Carfagna 43.04.

  Andrea MANDELLI (FI) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Carfagna 43.04, che potrebbe dare uno shock e rimettere finalmente in moto il Meridione, facendo emergere il capitale umano di questi territori.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Carfagna 43.04.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Carfagna 43.04.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede la verifica del computo dei voti sull'articolo aggiuntivo Carfagna 43.04.

  Claudio BORGHI, presidente, procede alla verifica richiesta, confermando il risultato della votazione.

  Silvia FREGOLENT (PD) chiede che l'articolo aggiuntivo Sensi 43.011, riguardante i contributi all'editoria, sia accantonato, come disposto per gli identici emendamenti Sensi 43.08 e Brunetta 43.05 e gli identici emendamenti Brunetta 43.06 e Sensi 43.09.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Sensi 43.011.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, propone l'accantonamento dell'emendamento Cestari 44.2, degli identici emendamenti Scagliusi 44.4 e Cavandoli 44.6 e dell'emendamento Comaroli 44.3. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Paolo Russo 44.7 e Prestigiacomo 44.8.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Cestari 44.2, gli identici emendamenti Scagliusi 44.4 e Cavandoli 44.6 e l'emendamento Comaroli 44.3 si intendono accantonati.

  Roberto OCCHIUTO (FI), illustrando l'emendamento Paolo Russo 44.7, evidenzia che esso è diretto a sopprimere il comma 13 dell'articolo 44 il quale, per la prima volta, prevede la disapplicazione del vincolo di destinazione territoriale in favore del Sud delle risorse del Fondo sviluppo e coesione. Ritiene che la previsione della espressa disapplicazione di questa norma costituisca un grave passo indietro per lo sviluppo del Sud. Chiede quindi al Governo e in particolare ai rappresentanti del gruppo MoVimento 5 Stelle che numerosi consensi hanno riscosso, almeno in passato, nel Mezzogiorno, di segnalare il motivo per il quale hanno espresso parere contrario sull'emendamento Russo 44.7.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), segnalando l'emendamento 44.8 a sua prima firma, di contenuto analogo, si associa alla richiesta di chiarimenti del collega Occhiuto. Ritiene la disapplicazione del vincolo territoriale estremamente grave, anche se riferita esclusivamente alla progettazione di alcune opere pubbliche. Osserva inoltre di non comprendere il motivo per il quale la soppressione del vincolo sia stata inserita nell'articolo 44, che sembra volto a sostenere la ripresa dell'economia del Mezzogiorno.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA propone l'accantonamento degli Pag. 22emendamenti Paolo Russo 44.7 e Prestigiacomo 44.8.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli emendamenti Paolo Russo 44.7 e Prestigiacomo 44.8 si intendono accantonati.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Labriola 46.5 e Boschi 46.8. Propone l'accantonamento dell'emendamento Vianello 46.2. Invita infine al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'articolo aggiuntivo Labriola 46.02.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Vianello 46.2 si intende accantonato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Labriola 46.5 e Boschi 46.8 e l'articolo aggiuntivo Labriola 46.02.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, propone l'accantonamento dell'emendamento Gallinella 47.1. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli identici emendamenti Lucaselli 47.2, Melilli 47.5, Pastorino 47.6 e Pella 47.8. Propone quindi l'accantonamento dell'emendamento Lucchini 47.4.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Gallinella 47.1 e Lucchini 47.4 si intendono accantonati.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), sottoscrivendo l'emendamento Melilli 47.5, evidenzia che questo è diretto ad autorizzare l'assunzione di 120 funzionari tecnici per lo svolgimento delle attività delle stazioni appaltanti provinciali. Ricorda che ancora molti compiti in materia di opere pubbliche sono affidati alle province, che devono essere poste in condizione di operare efficacemente. Invita quindi i relatori e il rappresentante del Governo a rivedere il parere contrario espresso.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Lucaselli 47.2, Melilli 47.5, Pastorino 47.6 e Pella 47.8.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, il presentatore dell'emendamento Boccia 48.12. Propone l'accantonamento dell'emendamento Vallascas 48.3 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento Fidanza 48.1.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Vallascas 48.3 si intende accantonato e che l'emendamento Patassini 48.7 è stato ritirato.

  Francesco BOCCIA (PD) desidera conoscere le motivazioni del parere contrario espresso dai relatori e dal rappresentante del Governo sul proprio emendamento 48.12.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA segnala che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha espresso parere contrario sull'emendamento Boccia 48.12 per la sua mancata coerenza con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, mentre il Ministero dello sviluppo economico ha osservato che l'obiettivo di concludere il Pag. 23processo di integrale decarbonizzazione entro il 2040 è irrealistico, tanto che la stessa Unione europea prevede di concluderlo entro il 2050.

  Francesco BOCCIA (PD) segnala che nella riunione del Consiglio europeo del 22 marzo 2019 il Presidente del Consiglio Conte non si è espresso a favore del piano contro i cambiamenti climatici discusso in tale occasione. L'Italia non si è quindi posta a fianco degli otto Paesi che si sono schierati contro il carbone.
  Ricorda poi come l'Italia sia riuscita a rispettare gli impegni in campo ambientale fissati per il 2020 grazie all'operato dei diversi Governi, anche di opposti schieramenti, che si sono succeduti nelle precedenti legislature. Sottolinea quindi come il nostro Paese sia invece in ritardo per il rispetto dei prossimi obiettivi e ricorda che in Italia si è registrato un incremento dell'1 per cento dei consumi energetici, anziché una loro riduzione. Il percorso di avvicinamento agli obiettivi del 2030 non è nemmeno iniziato, le centrali a carbone italiane continuano a funzionare e, a fronte di elevati consumi energetici domestici e delle piccole e medie imprese, si prevedono sgravi esclusivamente per le imprese energivore. Evidenzia che il precedente Governo aveva predisposto un piano in campo energetico, che avrebbe dovuto essere rifinanziato, ma l'attuale Governo ancora non ha fatto nulla in proposito. Si chiede quindi come sia possibile raggiungere gli obiettivi previsti ed evidenzia di aver proposto l'emendamento 48.12, ferma restando la validità di altre soluzioni alternative.
  Invita il Governo, che sinora non si è espresso, a manifestare le proprie opinioni sulle tematiche oggetto dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, che raccoglie tutte le maggiori imprese italiane.
  Sottolinea infine che la risposta del rappresentante del Governo è stata molto sintetica e che avrebbe desiderato una più ampia riflessione su un tema così strategico.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sull'emendamento Boccia 48.12, ricorda che il decreto-legge in esame, in origine, doveva prevedere norme relative al settore dell'energia, successivamente stralciate. Pertanto, ribadisce l'opportunità di approvare tale emendamento, sebbene la sua formulazione possa apparire provocatoria per la maggioranza, che impone una riflessione sul tema dell'adesione del nostro Paese al percorso di decarbonizzazione. Ricordando che l'esecutivo precedente ha elaborato una Strategia energetica nazionale dopo quindici anni di inattività, rileva che nel corso dell'esame di questo decreto-legge sono state respinti emendamenti che potevano evitare un incremento delle bollette del gas. Sottolinea quindi come i temi dell'energia e dell'ambiente siano per loro natura bipartisan e osserva che gli obiettivi fissati dall'attuale Governo sono meno ambiziosi di quelli indicati dalla Commissione europea, aggiungendo che, a fronte di un aumento dei costi a carico dei consumatori, l'avvio del mercato libero dell'energia risulta, di fatto, bloccato. Evidenzia, inoltre, l'assenza di una chiara posizione dell'esecutivo sulle ipotesi di fusione tra FCA e Renault e FCA e Peugeot, che potrebbe incidere sulle prospettive della mobilità elettrica.

  Massimo UNGARO (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Boccia 48.12.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Boccia 48.12 e Fidanza 48.1.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, propone l'accantonamento dell'emendamento Lupi 49.5, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Mandelli 49.036, degli identici articoli aggiuntivi Toccafondi 49.02, Lupi 49.03, Marco Di Maio 49.022, Zucconi 49.038 e Ciaburro 49.043, nonché degli articoli aggiuntivi Librandi 49.020 e Gadda 49.09. Propone quindi di accantonare gli articoli aggiuntivi Fassina 49.013 e 49.012, limitatamente alla parte ammissibile.

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  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che risultano accantonati l'emendamento Lupi 49.5 e gli articoli aggiuntivi 49.012 e 49.013, limitatamente alla parte ammissibile.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 49.036, sottolinea che esso mira a garantire l'esenzione IVA alle imprese farmaceutiche che cedono gratuitamente farmaci per uso compassionevole nei casi in cui qualsiasi altra terapia clinica risulta inefficace. Pertanto la rinuncia all'IVA in questo caso sarebbe giustificata anche da superiori ragioni di ordine etico.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Mandelli 49.036.

  Massimo UNGARO (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Marco Di Maio 49.022, sottolinea la necessità di abrogare la norma del codice civile che obbliga le Srl a nominare il revisore contabile, dal momento che tale disposizione comporta ulteriori oneri per società che sono già in difficoltà.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici articoli aggiuntivi Toccafondi 49.02, Lupi 49.03, Marco Di Maio 49.022, Zucconi 49.038 e Ciaburro 49.043.

  Gianfranco LIBRANDI (PD) illustra il suo articolo aggiuntivo 49.020, che mira a modificare i parametri per la nomina degli organi di controllo delle società previsti dal decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14. A tale riguardo osserva che, in base a quanto appreso da organi di stampa, lo stesso Viceministro dell'economia Massimo Garavaglia avrebbe proposto un emendamento analogo, che tuttavia non risulta sia stato presentato.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Librandi 49.020.

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Gadda 49.09, sottolinea che tale emendamento è volto a sostenere, attraverso un credito d'imposta, lo sviluppo delle aziende nel settore dell'agricoltura sociale. Rileva che si tratta di un ambito che sta registrando un notevole sviluppo, anche tra i giovani, e che, viste le finalità sociali connesse a tale attività, sarebbe opportuno che lo Stato lo promuovesse con misure di sostegno adeguate.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Gadda 49.09.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Ascani 50.3. Propone quindi l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Schullian 50.01.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme ai relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Schullian 50.01 è da ritenersi accantonato.

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'emendamento Ascani 50.3, evidenzia che esso ha lo scopo di sostituire la copertura finanziaria di 100 milioni a valere sul bonus in favore dei diciottenni per l'acquisto di eventi e prodotti culturali (cosiddetta Card cultura) con gli avanzi del fondo istituito per finanziare il reddito di cittadinanza.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ascani 50.3.

  Claudio BORGHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.50.

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ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 196 del 3 giugno 2019, a pagina 4, prima colonna:

  dopo la trentaquattresima riga, aggiungere il seguente periodo: «Infatti, come già chiarito in precedenti sedute, trattandosi di un provvedimento di natura economica, di contenuto molto ampio e articolato, caratterizzato da interventi su molteplici settori, la Presidenza delle Commissioni riunite ha ritenuto, conformemente a quanto accaduto in precedenti analoghe occasioni, di applicare, ai fini del vaglio di ammissibilità degli emendamenti, anche un criterio di ordine finalistico, individuando in particolare le seguenti finalità: favorire la crescita economica attraverso interventi di natura fiscale e di sostegno alle attività produttive, rilancio degli investimenti privati, tutela del made in Italy, risoluzione di specifiche situazioni di crisi, nonché interventi in favore degli enti locali.»;

  alla trentacinquesima riga, sostituire le parole: «Tali commi delle citate proposte emendative,» con le seguenti: «Sulla base di questi criteri, sono stati riammessi, tra gli altri, nella seduta pomeridiana del 21 maggio, gli articoli aggiuntivi Fornaro 35.04 e 35.05, i quali,»;

  dopo la quarantasettesima riga, aggiungere il seguente periodo: «È evidente che, sulla base dei medesimi criteri, appare doverosa la riammissione dei commi citati contenuti negli articoli aggiuntivi su richiamati, che riguardano anch'essi medesimi contributi alle imprese radiofoniche private che abbiano svolto attività di informazione d'interesse generale.».

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