CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 3 giugno 2019
196.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 4 GIUGNO 2019

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 15.20.

SEDE REFERENTE

  Lunedì 3 giugno 2019. — Presidenza della presidente della VI Commissione, Carla RUOCCO. – Intervengono la viceministra dell'economia e delle finanze, Laura Castelli, e il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Davide Crippa.

  La seduta comincia alle 15.35.

DL 34/2019: Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
C. 1807 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 maggio 2019.

  Carla RUOCCO, presidente, dà preliminarmente conto delle sostituzioni. Comunica che il deputato Gusmeroli ritira l'emendamento a sua prima firma 28.1, il deputato Ribolla ritira l'emendamento a sua prima firma 33.22, il deputato Bellachioma ritira l'emendamento a sua prima firma 33.2, il deputato Iezzi ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 33.058, il deputato Di Muro ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 34.023, il deputato Gallo ritira l'emendamento 24.2 a propria firma. Comunica inoltre che le proposte emendative Vallascas 32.05, Maglione 41.1 e Macina 43.12 sono state ritirate dai presentatori e che il deputato Gallinella aggiunge la propria firma all'emendamento Vallascas 48.3.
  Avverte quindi che l'Ufficio di presidenza congiunto delle Commissioni V e VI ha convenuto circa l'opportunità di richiedere alla Presidenza della Camera un Pag. 4differimento al tardo pomeriggio di mercoledì 5 giugno prossimo dell'avvio in Assemblea della discussione sulle linee generali del provvedimento attualmente previsto dal calendario dei lavori dell'Aula per la seduta pomeridiana di martedì 4 giugno prossimo.

  La Commissione prende atto.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte altresì che, come già comunicato nell'Ufficio di presidenza congiunto delle Commissioni V e VI, nei giorni scorsi è stata sottoposta al Presidente della Camera, da parte dei rispettivi firmatari, una specifica richiesta di revisione dei giudizi di inammissibilità pronunciati nella seduta del 21 maggio scorso dalle Commissioni riunite V (Bilancio) e VI (Finanze) sugli articoli aggiuntivi Mollicone 30.035 e 30.034, sugli identici articoli aggiuntivi Sensi 43.08 e Brunetta 43.05, Brunetta 43.06 e Sensi 43.09, nonché sull'articolo aggiuntivo Sensi 43.010, riferiti al presente decreto-legge.
  Fa al riguardo presente che – acquisito l'avviso del Presidente della Camera, appositamente investito della questione – le Presidenze ritengono di dover riammettere i commi 3 e 4 dell'articolo aggiuntivo Mollicone 30.035, i commi 2 e 3 dell'articolo aggiuntivo Mollicone 30.034, i commi 3 e 4 degli identici articoli aggiuntivi Sensi 43.08 e Brunetta 43.05, nonché i commi 2 e 3 degli identici articoli aggiuntivi Brunetta 43.06 e Sensi 43.09. Infatti, come già chiarito in precedenti sedute, trattandosi di un provvedimento di natura economica, di contenuto molto ampio e articolato, caratterizzato da interventi su molteplici settori, la Presidenza delle Commissioni riunite ha ritenuto, conformemente a quanto accaduto in precedenti analoghe occasioni, di applicare, ai fini del vaglio di ammissibilità degli emendamenti, anche un criterio di ordine finalistico, individuando in particolare le seguenti finalità: favorire la crescita economica attraverso interventi di natura fiscale e di sostegno alle attività produttive, rilancio degli investimenti privati, tutela del made in Italy, risoluzione di specifiche situazioni di crisi, nonché interventi in favore degli enti locali. Sulla base di questi criteri, sono stati riammessi, tra gli altri, nella seduta pomeridiana del 21 maggio, gli articoli aggiuntivi Fornaro 35.04 e 35.05, i quali, sopprimendo in tutto o in parte il comma 810 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2019, hanno ad oggetto un intervento di sostegno alle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, nonché alle imprese radiofoniche private che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale, come tale ritenuto riconducibile ad una delle finalità riconosciute al decreto-legge, ossia quella di stabilire misure per la crescita economica. È evidente che, sulla base dei medesimi criteri, appare doverosa la riammissione dei commi citati contenuti negli articoli aggiuntivi su richiamati, che riguardano anch'essi medesimi contributi alle imprese radiofoniche private che abbiano svolto attività di informazione d'interesse generale.
  Segnala che le Presidenze ritengono invece di dover confermare l'inammissibilità delle disposizioni, contenute in separati commi delle predette proposte emendative, relative alla convenzione con Centro di produzione Spa e alla previsione di una gara per la prosecuzione del servizio, per ragioni di coerenza con le decisioni finora assunte nel corso dell'esame del presente decreto-legge, giacché tali disposizioni non appaiono riconducibili al contenuto del medesimo decreto-legge o alle sue finalità, neppure adottando il criterio, certamente non restrittivo, seguito in sede referente.
  Avverte che, a seguito della parziale riammissione delle citate proposte emendative, sono conseguentemente da ritenersi riammessi, poiché presentano analogo contenuto, gli articoli aggiuntivi Benedetti 30.04, Cecconi 30.010, Schullian 30.020 – identici all'articolo aggiuntivo Mollicone 30.035 – limitatamente ai commi 3 e 4, gli articoli aggiuntivi Benedetti 30.05, Cecconi 30.09, Schullian 30.011 – identici all'articolo aggiuntivo Mollicone 30.034 – limitatamente ai commi 2 e 3, l'articolo aggiuntivo Lorenzin 33.08, limitatamente ai commi 3 e 4, l'articolo aggiuntivo Lorenzin 33.09, limitatamente ai commi 2 e 3, l'articolo aggiuntivo Magi 35.02, limitatamente ai commi 3 e 4, l'articolo aggiuntivo Fassina 49.012, limitatamente ai commi 2 e 3, l'articolo aggiuntivo Fassina 49.013, limitatamente ai commi 3 e 4.
  Avverte inoltre che è stato presentato il subemendamento 0.33.50.1 all'emendamento 33.50 dei relatori, presentato nella seduta dello scorso 30 maggio (vedi allegato 1). Segnala, inoltre, che sono state presentate dai relatori le seguenti proposte emendative, che sono in distribuzione: 6.014, 7.016, 10.34, 14.15, 16.061, 17.8, 18.24, 21.010, 26.026, 28.06, 32.013, 33.51, 38.38, 38.030, 39.013 e 49.7 (vedi allegato 1). Al riguardo, fa presente che risultano inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative:
   14.15, che impegna le Pubbliche Amministrazioni ad adottare ogni iniziativa utile a favorire l'utilizzo della Lingua Italiana dei Segni – LIS;
   21.010, che novella puntualmente la disciplina generale sulla cooperazione allo Pag. 5sviluppo, introducendo una deroga al principio fissato dall'articolo 27 della legge n. 125 del 2014, consentendo la partecipazione ad iniziative di cooperazione allo sviluppo alle società ed alle imprese iscritte nel registro nazionale di cui all'articolo 3 della legge n. 185 del 1990, in materia di controllo dei trasferimenti di materiale di armamento.

  Avverte in proposito che il termine per la presentazione dei subemendamenti alle proposte emendative dei relatori 6.014, 7.016, 10.34, 16.061, 17.8, 18.24, 26.026, 28.06, 32.013, 33.51, 38.38, 38.030, 39.013 e 49.7 è fissato alle ore 18 della giornata odierna.

  Luigi MARATTIN (PD) rileva come il giudizio di ammissibilità formulato dai Presidenti sulle proposte emendative presentate dai relatori sollevi forti perplessità giudicando alcune di esse palesemente inammissibili. Invita pertanto la Presidenza a fissare un termine per la presentazione di ricorsi avverso tale pronuncia. Di conseguenza, chiede che sia differito il termine per la presentazione dei subemendamenti, poiché ritiene opportuno attendere una pronuncia definitiva da parte della Presidenza. Chiede, inoltre, che, visto l'esiguo tempo messo a disposizione dei deputati per esaminare il pacchetto di proposte emendative dei relatori, questi ultimi le illustrino nel dettaglio.

  Carla RUOCCO, presidente, replicando all'onorevole Marattin, precisa che richieste di riesame del giudizio di inammissibilità di una proposta emendativa possono essere indirizzate dal presentatore della proposta medesima alla Presidenza delle Commissioni mentre contestazioni circa il giudizio di ammissibilità debbono essere rivolte al Presidente della Camera. In ogni caso ritiene opportuno mantenere fermo il termine fissato per la presentazione dei subemendamenti; resta fermo che ove la Presidenza della Camera dovesse rivedere il giudizio di ammissibilità formulato in sede di Commissione su una proposta emendativa i relativi subemendamenti risulteranno conseguentemente decaduti.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, fa presente che i relatori illustreranno le proprie proposte emendative seguendo l'ordine delle votazioni del fascicolo.

  Maria Elena BOSCHI (PD), vista la mancanza di disponibilità dei relatori a collaborare con le opposizioni e la necessità di approfondire i temi trattati anche in vista della formulazione dei subemendamenti chiede, a nome del suo gruppo, che i lavori delle Commissioni siano sospesi e che il termine per la presentazione dei subemendamenti sia differito.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi accoglie la richiesta di illustrare il pacchetto di proposte emendative dei relatori. In merito all'articolo aggiuntivo 6.014 dei relatori, fa presente che si tratta di una norma di interpretazione autentica dell'articolo 12, comma 3, del decreto legislativo n. 446 del 1997 in materia di determinazione della quota di valore della produzione.

  Francesco BOCCIA (PD) chiede che i relatori illustrino più nel dettaglio le finalità dell'articolo aggiuntivo 6.014, presupponendo che il motivo per cui i relatori decidono di presentare una proposta emendativa è che hanno colto delle criticità nel testo che intendono modificare. Pertanto, chiede ai relatori di illustrare la ratio della proposta emendativa in esame e le criticità che si intendono risolvere.

  Luigi MARATTIN (PD) ritiene che la disposizione recata dall'articolo aggiuntivo 6.014 comporti effetti finanziari. Al riguardo, chiede ai relatori il motivo per cui non è stata prevista un'adeguata copertura finanziaria.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, replicando all'onorevole Pag. 6Marattin, evidenzia che per quanto riguarda gli effetti finanziari il Governo non ha sollevato obiezioni rispetto all'articolo aggiuntivo 6.014, trattandosi semplicemente di un'interpretazione autentica.

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede ai relatori di chiarire come l'articolo aggiuntivo 6.014 dei relatori si colleghi e migliori il testo dell'articolo 6 del provvedimento in materia di regimi forfetari.

  Francesco BOCCIA (PD) contesta il giudizio di ammissibilità della Presidenza relativamente all'articolo aggiuntivo 6.014 dei relatori, poiché esso tratta un settore, quello delle navi da crociera, che non viene affrontato dal provvedimento in esame.

  Carla RUOCCO, presidente, replicando all'onorevole Boccia, evidenzia che l'articolo aggiuntivo 6.014 dei relatori è volto a introdurre una misura di agevolazione fiscale e pertanto, come altre proposte emendative presentate dai deputati, è stato giudicato ammissibile. Al riguardo, assicurando l'imparzialità della Presidenza delle Commissioni V e VI, invita l'onorevole Boccia a rivolgersi alla Presidenza della Camera qualora ritenga che le regole relative al giudizio di ammissibilità non siano state correttamente interpretate.

  Francesco BOCCIA (PD), prendendo atto del criterio estensivo adottato dalla Presidenza delle Commissioni, confida nel fatto che, se il proprio gruppo presenterà un subemendamento contenente la medesima misura fiscale, questo verrà giudicato ammissibile.

  Carla RUOCCO, presidente, assicura che la Presidenza seguirà lo stesso criterio anche per valutare l'ammissibilità dei subemendamenti alle proposte emendative dei relatori.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) chiede se la disposizione recata dall'articolo aggiuntivo 6.014 dei relatori comporti una riduzione dell'IVA.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, dà lettura di un appunto esplicativo dell'articolo aggiuntivo 6.014 dei relatori, da cui si evince che la norma è volta ad escludere dalla base imponibile dell'IRAP la quota di valore della produzione derivante dall'esercizio a bordo di navi da crociera delle attività esercitate da terzi in base ai rapporti contrattuali con l'armatore.

  Maria Elena BOSCHI (PD), nel ricordare che il proprio gruppo aveva chiesto una sospensione dei lavori anche per permettere ai relatori di fornire gli opportuni chiarimenti sulle proposte emendative presentate, chiede se i relatori siano in grado di esporre le proposte emendative da essi stessi presentati senza dover leggere un appunto.

  Carla RUOCCO, presidente, fa presente che la materia fiscale è particolarmente insidiosa e non ritiene vi sia nulla di strano se i relatori consultino i loro appunti per illustrare nel dettaglio le proposte emendative presentate.

  Luigi MARATTIN (PD) ritiene che se l'articolo aggiuntivo 6.014 dei relatori riduce la base imponibile su cui viene calcolata un'imposta tale disposizione comporta necessariamente effetti finanziari.

  Carla RUOCCO, presidente, fa presente che nella fase attuale dei lavori si è valutata l'ammissibilità per materia delle proposte emendative e che l'impatto finanziario delle stesse richiede un altro tipo di valutazione.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) sottolinea la difficoltà per i deputati di elaborare subemendamenti non sapendo se la proposta emendativa cui si riferiscono comporta effetti finanziari o meno.

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  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, facendo rinvio alle relazioni che accompagnano l'articolo aggiuntivo 7.016, che sono in distribuzione, segnala che tale proposta emendativa mira a inserire le PMI operanti nel settore edile nella sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI. Per quanto concerne l'emendamento 10.34, specifica che esso è volto a consentire la cessione del credito all'interno della filiera, soluzione richiesta anche dalle organizzazioni di categoria per superare alcune criticità.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, dichiara che scopo dell'articolo aggiuntivo 16.061 è quello di rendere facoltativo per le casse previdenziali privatizzate l'uso del cosiddetto meccanismo «saldo e stralcio».

  Luigi MARATTIN (PD), nel rilevare che l'articolo aggiuntivo 16.061 interviene sulla legge di bilancio per il 2019, osserva che le motivazioni sulla parziale riammissione di alcuni emendamenti comunicate all'inizio della seduta hanno escluso che un riferimento a tale legge fosse di per sé condizione di ammissibilità degli emendamenti.

  Carla RUOCCO, presidente, chiarisce che l'ammissibilità dell'articolo aggiuntivo 16.061 è stata valutata a prescindere dal riferimento in esso contenuto alla legge di bilancio.

  Luigi MARATTIN (PD) segnala che la proposta emendativa tratta materia diversa da quella oggetto dell'articolo 16 del provvedimento in discussione.

  Carla RUOCCO, presidente, chiarisce che il tema della definizione agevolata è comunque presente in un altro articolo del provvedimento e che per economia dei lavori l'articolo aggiuntivo 16.061 non è stato rinumerato.

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede chiarimenti in ordine alla categoria a cui viene esteso il meccanismo del saldo e stralcio.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, chiarisce che la proposta emendativa interviene introducendo forme di vigilanza su uno strumento già esistente per le casse previdenziali privatizzate.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, precisa che con l'emendamento 17.8 si cerca di sviluppare il mercato dei minibond, innalzando l'importo massimo garantibile a 5 milioni di euro. L'emendamento 18.24 è volto a eliminare la commissione di 300 euro nel caso di esito negativo alla richiesta di accesso al Fondo di garanzia per le PMI. Osserva, quindi, che l'articolo aggiuntivo 26.026, introducendo un complesso articolato di disposizioni, appare meritevole di un approfondimento.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede che il contenuto di tale articolo aggiuntivo sia illustrato almeno per grandi linee.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, segnala che con l'articolo aggiuntivo si propone l'introduzione di un meccanismo sperimentale per le grandi imprese, prevedendo un'indennità mensile per i lavoratori che lasciano il lavoro a non più di 84 mesi dal conseguimento dal diritto alla pensione a fronte di un piano di nuove assunzioni.

  Luigi MARATTIN (PD), nell'osservare che si tratta di una forma di prepensionamento, si chiede quale sia la sua attinenza con il contenuto del decreto crescita e quali siano le risorse indicate come copertura degli oneri aggiuntivi.

  Carla RUOCCO, presidente, osserva che l'articolo aggiuntivo 26.026 introduce una misura di carattere agevolativo.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, segnala che l'articolo aggiuntivo 28.06 modifica i riferimenti temporali per il calcolo dell'ISEE corrente e osserva che l'articolo aggiuntivo 32.013 appare suscettibile di un approfondimento Pag. 8in quanto non sono in distribuzione relazioni che ne specifichino la portata.

  Maria Elena BOSCHI (PD), nel ricordare che il Partito Democratico ha chiesto una illustrazione degli emendamenti al fine di valutare l'opportunità di presentare subemendamenti, dichiara di non voler infierire sui relatori, ma che appare evidente la loro difficoltà ad illustrarne il contenuto in quanto probabilmente portatori di istanze del Governo. Ribadisce, quindi, che sarebbe stata opportuna una sospensione dei lavori per consentire ai relatori i necessari approfondimenti. Alla luce di tali difficoltà, propone in alternativa una sospensione dei lavori per consentire ai componenti delle Commissioni di effettuare in proprio un approfondimento sul contenuto delle nuove proposte emendative, essendo insufficiente quanto dichiarato dai relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, nel ricordare che i relatori si sono riservati un approfondimento solo su alcune proposte emendative e hanno comunque manifestato disponibilità a fornire ulteriori elementi di valutazione in tempi rapidi, segnala che è in ogni caso ipotizzabile uno slittamento del termine per i subemendamenti alle ore 20 della giornata odierna. Chiede quindi ai relatori se giudichino opportuna una eventuale sospensione della seduta.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, ritiene preferibile proseguire con l'illustrazione degli emendamenti.

  Francesco BOCCIA (PD) sottolinea che, a suo avviso, occorre un approfondimento sulla portata dell'articolo aggiuntivo 26.026.

  Carla RUOCCO, presidente, nel ricordare che nella fase in corso i relatori stanno fornendo elementi sul contenuto delle proposte emendative da loro presentate, che saranno comunque ulteriormente illustrate in fase di votazione, reitera la sua disponibilità ad una breve sospensione dei lavori.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, si riserva di fornire elementi di valutazione sul contenuto dell'articolo aggiuntivo 32.013 e chiarisce che l'emendamento 33.51 modifica l'articolo 33, in quanto si ritiene più corretto fare un riferimento alla media delle entrate correnti degli ultimi 3 anni.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, segnala che l'emendamento 38.38 prevede un finanziamento per arginare le complicazioni a livello internazionale conseguenti al default del comune di Campione d'Italia, precisando che la previsione non è legata alla vicenda del casinò della stessa località.

  Luigi MARATTIN (PD) s'interroga sull'attinenza di tale proposta con il contenuto del decreto in discussione.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che l'articolo 38 tratta dei debiti di enti locali.

  Francesco BOCCIA (PD) chiede chiarimenti in ordine all'arco temporale del finanziamento previsto.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, chiarisce che il finanziamento è previsto a decorrere dal 2019.

  Francesco BOCCIA (PD) ritiene doveroso sottolineare che in tal modo non si prevede un termine nell'erogazione del contributo.

  Fabio MELILLI (PD), in relazione a quanto affermato dal relatore Centemero, ricorda che il dissesto finanziario del comune di Campione d'Italia è strettamente legato alle vicende del casinò in quella località.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, nel ricordare che il destinatario del finanziamento è il comune Pag. 9di Campione d'Italia, segnala che le ragioni del suo dissesto finanziario sono più complesse e non imputabili solo al casinò. Passando all'articolo aggiuntivo 38.030, osserva che esso recepisce un accordo tra Governo e Regione siciliana, in linea con le proposte emendative presentate nelle giornate precedenti in relazione ad altre regioni a statuto speciale.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) ricorda che risultano accantonati emendamenti dal contenuto analogo, a sua prima firma, che riproducono quanto emerso nel corso dell'esame in Commissione della proposta di legge C. 977. In proposito ritiene utile un approfondimento sulle recenti integrazioni dell'accordo stipulato nello scorso mese di dicembre. Per quanto concerne il comma 881-bis dell'articolo 1 della legge di bilancio 2019 introdotto con la proposta emendativa, rileva che il previsto rimborso di 140 milioni di euro, diversamente da quanto accaduto per altre regioni, è effettuato riducendo investimenti già previsti nella regione, senza prevedere un rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e coesione. S'interroga, inoltre, sulla copertura del finanziamento di 100 milioni di euro previsto attraverso l'intervento sul comma 885 della stessa legge di bilancio.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che i rilievi avanzati dalla deputata Prestigiacomo potranno essere approfonditi nella fase di votazione dell'articolo aggiuntivo.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, segnala che con l'articolo aggiuntivo 39.013 si modificano le forme di copertura del bonus eccellenze previsto con la legge di bilancio 2019, mentre l'emendamento 49.7 estende anche alle manifestazioni fieristiche internazionale che si svolgono in Italia il contributo alle PMI per la partecipazione alle stesse.

  Luigi MARATTIN (PD), nel prendere atto che gli stessi relatori hanno evidenziato carenze nell'istruttoria degli emendamenti presentati, chiede che sia depositato agli atti delle Commissioni un nuovo fascicolo degli emendamenti dei relatori completo di relazioni illustrative e tecniche.

  Carla RUOCCO, presidente, assicura che trasferirà ai relatori la richiesta del collega Marattin.

  Stefano FASSINA (LeU) chiede che venga illustrato anche il subemendamento Sandra Savino 0.33.50.1.

  Carla RUOCCO, presidente, osserva che l'illustrazione del citato subemendamento verrà effettuata direttamente dalla presentatrice, al momento della discussione del medesimo.

  Luigi MARATTIN (PD) osserva come sia molto difficoltoso presentare proposte subemendative agli emendamenti dei relatori testé presentati, in assenza di relazione tecnica. Chiede pertanto di sospendere la seduta sino alle 20 o, in alternativa, di posticipare a domani il termine per la presentazione dei subemendamenti.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) si associa alla richiesta del collega Marattin.

  Carla RUOCCO, presidente, alla luce delle richieste avanzate posticipa il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 9 della giornata di domani.

  Maria Elena BOSCHI (PD), ringraziando la Presidenza per la disponibilità manifestata, chiede se è stato previsto un termine di conclusione della seduta odierna anche al fine di lasciare adeguati tempi ai deputati per la formulazione dei subemendamenti alle proposte emendative dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, assicura che i lavori della seduta odierna si concluderanno in tempo utile per consentire la predisposizione dei subemendamenti, invitando tutti i colleghi alla massima collaborazione in tal senso.

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  Luigi MARATTIN (PD) chiede che eventuali ulteriori proposte emendative presentate dai relatori e dal Governo siano già corredate di relazione tecnica.

  Carla RUOCCO, presidente, assicura che si attiverà per corrispondere alle richieste dell'onorevole Marattin. Ritiene comunque che debba essere apprezzata l'illustrazione effettuata dai relatori delle proposte emendative sinora presentate.
  Avverte quindi che le Commissioni proseguiranno ora l'esame delle proposte emendative contenute nel fascicolo a partire da quelle riferite all'articolo 22.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, propone l'accantonamento degli emendamenti Faro 22.2 e 22.3 e Epifani 22.6.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la richiesta di accantonamento dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli emendamenti Faro 22.2 e 22.3 e Epifani 22.6 sono da intendersi accantonati.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, propone l'accantonamento degli emendamenti Varrica 23.3, Bellachioma 23.8, degli identici emendamenti Lucaselli 23.2, Giacomoni 23.6 e Bellachioma 23.7, nonché degli identici emendamenti Comaroli 23.1 e Gusmeroli 23.4. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'articolo aggiuntivo Morassut 23.01. Propone infine l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gusmeroli 23.02.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli emendamenti Varrica 23.3, Bellachioma 23.8, gli identici emendamenti Lucaselli 23.2, Giacomoni 23.6 e Bellachioma 23.7, gli identici emendamenti Comaroli 23.1 e Gusmeroli 23.4 e l'articolo aggiuntivo Gusmeroli 23.02 sono da intendersi accantonati.

  Massimo UNGARO (PD) evidenzia che l'articolo aggiuntivo Morassut 23.01 è volto a tutelare i locatori di immobili residenziali degli enti previdenziali appartenenti alle fasce deboli, modificando la decorrenza dei canoni di locazione dovuti, con conseguente riduzione degli arretrati complessivamente dovuti.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Morassut 23.01.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, propone l'accantonamento dell'emendamento Daga 24.3. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento Lacarra 24.5 e degli identici articoli aggiuntivi Pastorino 24.08, Melilli 24.010, Pella 24.03 e Lucaselli 24.021, nonché dell'articolo aggiuntivo Navarra 24.06.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che l'emendamento Daga 24.3 è da intendersi accantonato.

  Massimo UNGARO (PD) evidenzia che l'emendamento Lacarra 24.5 è volto ad ampliare le tutele occupazionali nei confronti dei lavoratori a tempo determinato assunti a seguito di procedura selettiva pubblica.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lacarra 24.5.

  Fabio MELILLI (PD), illustrando il proprio articolo aggiuntivo 24.010, segnala che esso è diretto a consentire alle province di utilizzare i ribassi d'asta realizzati nei propri appalti. Osserva infatti che Pag. 11l'attuale disciplina, secondo la quale i ribassi vengono attribuiti allo Stato, contribuiscono a ridurre l'interesse delle stazioni appaltanti nei confronti di eventuali risparmi. In base alla proposta emendativa i risparmi resterebbero comunque destinati alla realizzazione dell'opera principale.

  Roberto OCCHIUTO (FI) si rammarica per il parere contrario espresso da relatori e Governo sull'articolo aggiuntivo Pella 24.03, che ha anche la finalità di posticipare il termine di rendicontazione. Confermando l'interesse per la votazione della proposta emendativa, chiede alla rappresentante del Governo di motivare il parere contrario espresso.

  La viceministra Laura CASTELLI segnala che la tematica è attualmente in discussione nell'ambito dell'esame presso il Senato del decreto-legge n. 32 del 2019, cosiddetto Sblocca cantieri, e ritiene opportuno non intervenire anche in questa sede. Sottolinea comunque l'interesse del Governo per questa tematica, che si collega anche a quella relativa al costo del lavoro.

  Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Pastorino 24.08, Melilli 24.010, Pella 24.03 e Lucaselli 24.021.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede il motivo del parere contrario espresso da relatori e Governo sull'articolo aggiuntivo Navarra 24.06, che contiene una deroga relativa alla possibilità di utilizzare risorse proprie da parte di liberi consorzi comunali e di città metropolitane della Regione Siciliana.

  Silvia FREGOLENT (PD) chiede a sua volta chiarimenti sulla contrarietà dei relatori e del Governo sull'articolo aggiuntivo Navarra 24.06, osservando peraltro che l'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori verte su materia analoga.

  Carla RUOCCO, presidente, preso atto, a sua volta, che l'articolo aggiuntivo Navarra 24.06 verte su materia analoga all'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori, chiede a quest'ultimi se ritengono opportuno accantonare la proposta emendativa allo scopo di esaminarla congiuntamente all'articolo aggiuntivo 38.030.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Navarra 24.06.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Navarra 24.06 si intende accantonato.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli identici emendamenti Fassina 25.2 e Librandi 25.1 e dell'emendamento Marattin 25.3.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Stefano FASSINA (LeU) raccomanda l'approvazione dell'emendamento soppressivo a sua prima firma 25.2, osservando come l'articolo 25 del provvedimento, che estende agli enti locali una norma della legge di bilancio del 2019 relativa al cambio di destinazione degli immobili pubblici, potrebbe avere effetti deleteri. Ritiene infatti che consentire in grandi città, come ad esempio Roma, di trasformare interi stabili, attualmente ad uso pubblico, in mini appartamenti, potrebbe avere effetti devastanti e consentire la realizzazione di enormi guadagni. Osserva come in passato siano stati proprio i vincoli urbanistici a impedire la realizzazione dei piani di privatizzazione. Critica inoltre la previsione che i ricavi delle privatizzazioni verrebbero attribuiti allo Stato.

  Massimo UNGARO (PD) raccomanda l'approvazione dell'emendamento soppressivo Librandi 25.1 e teme che l'articolo 25 del provvedimento abbia lo scopo di attribuire Pag. 12agli enti locali la responsabilità per la mancata realizzazione degli obiettivi del piano di privatizzazione previsto dalla legge di bilancio per il 2019.

  La viceministra Laura CASTELLI ritiene che i presentatori degli emendamenti Fassina 25.2 e Librandi 25.1 abbiano travisato l'obiettivo dell'articolo 25 del provvedimento. Evidenzia che tale articolo è stato introdotto sulla base di accordi tra Governo e enti locali raggiunti in sede di Conferenza Unificata e che gli enti locali che approveranno i cambi di destinazione lo faranno esclusivamente su base volontaria, senza alcuna coercizione. Pertanto solo se gli enti locali e lo Stato saranno d'accordo potranno essere ottenuto i risultati previsti.

  Maria Elena BOSCHI (PD), in relazione ai commi da 422 a 433 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018, recanti un piano di dismissione immobiliare che, già nell'anno 2019, dovrebbe comportare entrate per 950 milioni di euro, chiede se il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di approvazione del piano sia già stato emanato e a quanto ammontino le entrate sinora realizzate in attuazione del piano di dismissione.

  La viceministra Laura CASTELLI dichiara di non essere in grado al momento di fornire una risposta agli interrogativi dell'onorevole Boschi e la invita a presentare un apposito atto di sindacato ispettivo.

  Maria Elena BOSCHI (PD) evidenzia di avere già presentato un atto di sindacato ispettivo in proposito e di aver avanzato questa richiesta anche in sede di discussione generale del presente provvedimento. Si augura pertanto di ottenere quanto prima una risposta ai propri interrogativi.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire nel più breve tempo possibile i chiarimenti richiesti dall'onorevole Boschi.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Fassina 25.2 e Librandi 25.1.

  Luigi MARATTIN (PD), illustrando il proprio emendamento 25.3, segnala che questo ha lo scopo di consentire agli enti territoriali di utilizzare le risorse rivenienti dalla cessione dei propri immobili per spese di investimento non solo per la riduzione del proprio debito o, in subordine, per la riduzione del debito pubblico.

  La viceministra Laura CASTELLI, prendendo atto di quanto segnalato dall'onorevole Marattin, segnala che il Governo intende mantenere il vincolo contenuto nella vigente disposizione.

  Stefano FASSINA (LeU) ritiene necessario che il Governo faccia chiarezza sulla posizione assunta in merito alla questione sollevata dall'emendamento Marattin 25.3. Evidenzia infatti la necessità che sia consentito ai comuni di utilizzare, dopo aver fatto fronte alle eventuali esigenze di risanamento del debito, la quota eccedente delle risorse ricavate dalla dismissione dei loro immobili per investimenti, legati, ad esempio, all'urbanistica particolarmente. A suo avviso la posizione assunta dall'Esecutivo rischia di spostare drammaticamente il baricentro degli interessi in gioco verso esigenze particolari con l'obiettivo stringente di fare cassa.

  Luigi MARATTIN (PD) reputa che il Governo abbia equivocato il senso del suo emendamento 25.3. Rammentate le modifiche normative intervenute nella precedente legislatura in materia di vincoli alla destinazione delle risorse rivenienti dall'alienazione di immobili di proprietà degli enti territoriali, finalizzate ad allineare l'ordinamento alla giurisprudenza costituzionale in materia, reputa necessario lasciare agli enti territoriali la discrezionalità di decidere se destinare gli introiti derivanti dalla cessione degli immobili a ripianare un debito pregresso o ad effettuare spese in investimenti. Non comprende pertanto le ragioni dell'invito al Pag. 13ritiro formulato dai relatori sul suo emendamento 25.3.

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede a quale forza di maggioranza appartenga la paternità della disposizione contenuta nell'articolo 25 del decreto-legge in esame, ritenendo che sia interesse dei cittadini saperlo.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) non comprende le ragioni per le quali, invitando al ritiro dell'emendamento Marattin 25.3, il Governo non intenda consentire agli enti locali che non hanno debiti da risanare di utilizzare le risorse in avanzo di amministrazione per spese in investimenti che producono PIL. Si tratta, a suo avviso, di un irrigidimento delle regole contabili che rischia di creare notevoli problemi alle amministrazioni locali, del quale pertanto non comprende le ragioni.

  La viceministra Laura CASTELLI rammentata la finalità di riduzione del debito pubblico della norma sulle dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico approvata nel corso dell'esame della legge di bilancio per il 2019, sulla quale incide l'articolo 25 del decreto-legge crescita, evidenzia che resta nella facoltà dei comuni la decisione di alienare un immobile inserendolo nel Programma di dismissioni immobiliari. Pur comprendendo il senso dell'emendamento Marattin 25.3 ritiene che tale proposta emendativa avrebbe dovuto essere riferita ad un articolo diverso rispetto a quello in esame.

  Luigi MARATTIN (PD) evidenziato come il comparto degli enti locali non abbia un problema di debito, ribadisce di non comprendere le ragioni per le quali non si voglia consentire agli enti locali di utilizzare le risorse derivanti dalla dismissione del loro patrimonio immobiliare per spese in investimenti.

  La viceministra Laura CASTELLI fa presente che la norma in esame non incide sulla facoltà di un comune di vendere in autonomia un immobile di sua proprietà seguendo le procedure previste dall'attuale legislazione.

  Stefano FASSINA (LeU), con riferimento a quanto testé affermato dalla viceministra Castelli, sottolinea che la procedura prevista dall'articolo 25 del cosiddetto decreto crescita non prevede alcuna apertura alla volontarietà del contributo degli enti territoriali essendo esclusivamente basata su atti amministrativi di competenza del Governo.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) ribadisce di non comprendere le ragioni per le quali l'Esecutivo non voglia inserire la previsione dell'utilizzo delle risorse in questione per spese in investimenti. Sottolinea peraltro come dall'applicazione di tale disposizione potrebbero derivare problematiche nella gestione delle risorse degli enti locali oggetto di attenzione da parte della Corte dei conti.

  Luigi MARATTIN (PD) evidenzia ulteriormente che il suo emendamento 25.3 nasce dall'esigenza di tenere conto della norma che ha abrogato il vincolo di destinazione delle risorse in questione al Fondo per ammortamento dei titoli di Stato. Reputa necessario che la sua proposta emendativa sia accantonata.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Marattin 25.3.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, propone l'accantonamento dell'emendamento Zolezzi 26.5, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Braga 26.22; propone l'accantonamento dell'emendamento Gusmeroli 26.1; formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Labriola 26.14; propone l'accantonamento degli emendamenti Labriola 26.6, nonché degli identici emendamenti Benvenuto 26.7 e Pettarin 26.18. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Muroni 26.20, Pag. 14propone l'accantonamento degli identici emendamenti Comaroli 26.2 e Gusmeroli 26.16. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Morgoni 26.25, nonché dell'articolo aggiuntivo Fragomeli 26.07. Propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Ruocco 26.022 e Gusmeroli 26.024, nonché degli identici articoli aggiuntivi Ruocco 26.023 e Gusmeroli 26.025.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che l'emendamento Zolezzi 26.5 è da intendersi accantonato.

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'emendamento Braga 26.22 che apporta dei miglioramenti alla normativa in materia di agevolazioni a sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell'ambito dell'economia circolare, si domanda per quale motivo i relatori non ne abbiano disposto l'accontamento, al pari dell'emendamento Gusmeroli 26.1 con il quale ha alcuni elementi in comune.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Braga 26.22.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che l'emendamento Gusmeroli 26.1 è da intendersi accantonato.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) intervenendo sull'emendamento Labriola 26.14, chiede al relatore di motivare le ragioni per le quali ha formulato un invito al ritiro. Sottolinea infatti che si tratta di un emendamento qualificante volto ad estendere le agevolazioni di cui all'articolo 26 del decreto-legge in esame a processi di governance delle piccole e medie imprese connesse ai processi di digitalizzazione connesse al piano Impresa 4.0.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) non comprendendo le ragioni dell'invito al ritiro espresso sull'emendamento Labriola 26.14, che peraltro non è oneroso, fa presente che le stesse organizzazioni di settore, come la CNA, attraverso dei comunicati stampa hanno manifestato forti perplessità sulla posizione assunta dal Governo. Avanza il dubbio che i relatori decidano senza un criterio razionale quali proposte emendative accantonare. Auspica pertanto che venga modificato il parere sull'emendamento in esame.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, precisa che sull'emendamento Labriola 26.14 è stato formulato un invito al ritiro in quanto tale proposta emendativa si riferisce a progetti non esclusi a priori dalla vigente formulazione dell'articolo 26.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) ritiene necessario che i relatori o il Governo chiariscano se i progetti cui fa riferimento l'emendamento Labriola 26.14 sono inclusi o esclusi dall'applicazione dell'articolo 26. Chiede pertanto l'accantonamento di tale emendamento.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, propone l'accantonamento dell'emendamento Labriola 26.14.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli emendamenti Labriola 26.14 e 26.6, nonché gli identici emendamenti Benvenuto 26.7 e Pettarin 26.18 si intendono accantonati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Muroni 26.20.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli identici emendamenti Comaroli 26.2 e Gusmeroli 26.16 si intendono accantonati.

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'emendamento Morgoni 26.25, evidenzia che tale proposta emendativa è finalizzata Pag. 15a prevedere che il 30 per cento delle risorse finanziate di cui al comma 6 dell'articolo 26 sia destinato a progetti di ricerca e sviluppo realizzati nei territori dei comuni colpiti dal sisma. Evidenziata la necessità di porre particolare attenzione a tali territori che vivono nella difficoltà della ricostruzione e sono al rischio di desertificazione, ritiene che tale proposta emendativa sia l'occasione data al Governo per passare dalle promesse ai fatti. Chiede pertanto che sia accantonato.

  Fabio MELILLI (PD) sottoscrive l'emendamento Morgoni 26.25.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Morgoni 26.25.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), illustrando l'articolo aggiuntivo 26.07 a sua prima firma, segnala che esso è volto prevedere il credito di imposta in favore delle aziende che investono in sviluppo e ricerca anche nel caso in cui le assunzioni effettuate non riguardino solamente lavoratori subordinati. Ritiene che sia necessario permettere anche alle piccole e medie imprese, che solitamente usufruiscono di altri tipi di collaborazione, di utilizzare tale strumento.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Fragomeli 26.07.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, propone di accantonare gli emendamenti Gusmeroli 27.3 e Vallascas 27.2. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Giacomoni 27.4 e degli articoli aggiuntivi Giacomoni 27.01 e 27.03.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli emendamenti Gusmeroli 27.3 e Vallascas 27.2 sono da intendersi accantonati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Giacomoni 27.4.

  Sestino GIACOMONI (FI), illustrando l'articolo aggiuntivo 27.01 a sua prima firma, invita i relatori e la rappresentante del Governo a valutare attentamente lo strumento dei piani individuali di risparmio, che negli anni precedenti ha permesso alle piccole e medie imprese di ricevere finanziamenti pari a circa 23 milioni di euro, provenienti dai risparmi delle famiglie. Fa presente che si tratta di risorse estremamente utili per la crescita poiché vanno ad alimentare direttamente l'economia reale. Auspica, pertanto, un ulteriore approfondimento da parte dei relatori e del Governo sull'articolo aggiuntivo 27.01 a sua prima firma.

  Silvia FREGOLENT (PD), condividendo l'intervento dell'onorevole Giacomoni, ricorda che i piani individuali di risparmio hanno rappresentato uno strumento centrale per il finanziamento delle piccole e medie imprese. Evidenzia che le misure approvate nell'ultima legge di bilancio hanno bloccato questo importante mezzo di finanziamento, che, invece, ritiene fondamentale sostenere se si cercano vie di finanziamento delle piccole e medie imprese alternative al settore bancario. Pertanto, chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Giacomoni 27.01 e che questo sia accantonato per un ulteriore approfondimento da parte dei relatori e del Governo.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Giacomoni 27.01.

  Sestino GIACOMONI (FI), illustrando l'articolo aggiuntivo 27.03 a sua prima firma, evidenzia che esso ha lo scopo di sospendere le misure previste dall'ultima legge di bilancio che hanno bloccato per sei mesi lo strumento dei piani individuali di risparmio, provocando danni sia alle piccole e medie imprese sia alle famiglie. Chiede, pertanto, un ulteriore approfondimento su questo tema da parte del Governo, se è vero che ritiene fondamentale Pag. 16facilitare il finanziamento delle piccole e medie imprese.

  Silvia FREGOLENT (PD) ricorda che lo scopo dei piani individuali di risparmio è quello di agevolare il finanziamento delle piccole e medie imprese, che sono proprio quelle che hanno più difficoltà ad ottenere finanziamenti da parte del sistema bancario. Chiede, pertanto, che l'articolo aggiuntivo Giacomoni 27.03 venga accantonato.

  La viceministra Laura CASTELLI ricorda che la norma prevista dall'ultima legge di bilancio prevede un monitoraggio di sei mesi della misura introdotta. Ribadisce, dunque, il parere contrario del Governo sull'articolo aggiuntivo Giacomoni 27.03, ritenendo opportuno proseguire con l'attuazione della norma prevista dalla legge di bilancio e, trascorsi sei mesi, valutare il suo funzionamento.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Giacomoni 27.03.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 28.2 dei relatori. Propone di accantonare l'emendamento Boccia 28.3. Ricorda che l'emendamento Gusmeroli 28.1 è stato ritirato. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Carfagna 28.01 e 28.02.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte l'emendamento Boccia 28.3 è da intendersi accantonato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 28.2 dei relatori (vedi allegato 2) e respingono gli articoli aggiuntivi Carfagna 28.01 e 28.02.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Spena 29.9 e Nevi 29.8. Propone di accantonare gli emendamenti Vallascas 29.4, Liuzzi 29.2, Mandelli 29.10, De Toma 29.6, Masi 29.5 e Bellachioma 29.1. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Carfagna 29.01. Propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Capitanio 29.011 e Liuzzi 29.010.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli emendamenti Vallascas 29.4, Liuzzi 29.2, Mandelli 29.10, De Toma 29.6, Masi 29.5 e Bellachioma 29.1 e gli articoli aggiuntivi Capitanio 29.011 e Liuzzi 29.010 sono da intendersi accantonati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Spena 29.9.

  Sestino GIACOMONI (FI), nell'illustrare l'emendamento Nevi 29.8, invita i relatori e il Governo ad approfondire le proposte emendative presentate dalle opposizioni. Evidenzia, infatti, che finora il Governo e la maggioranza hanno respinto proposte emendative sensate riferite ai piani individuali di risparmio, agli incentivi al Mezzogiorno e all'imprenditoria femminile.

  Silvia FREGOLENT (PD) evidenzia che le previsioni del Governo in merito alla crescita non si realizzeranno. Pertanto, ritiene che sarà necessario colmare il divario tra le stime di crescita previste dal Governo e l'effettiva crescita del nostro Paese trovando ulteriori risorse. Pertanto, invita i relatori e il Governo ad approfondire le proposte emendative proposte dalle opposizioni, che suggeriscono strumenti di intervento efficaci.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) segnala che l'emendamento Nevi 29.8 ha l'obiettivo Pag. 17di agevolare le attività delle società a responsabilità limitata in materia di controllo e revisione, che, ad oggi, risultano particolarmente gravose. Evidenzia che si tratta di una misura lungamente attesa dal settore delle aziende. Pertanto, chiede che l'emendamento Nevi 29.8 venga accantonato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Nevi 29.8.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), illustrando l'articolo aggiuntivo Carfagna 29.01, in materia di riduzione del cuneo fiscale sulle nuove assunzioni, evidenzia che la maggioranza e il Governo hanno già bocciato proposte emendative riguardanti l'estensione del credito di imposta agli investimenti nel Mezzogiorno e misure di agevolazione all'imprenditoria femminile. Riscontra, quindi, una chiusura totale del Governo e della maggioranza a discutere le proposte emendative delle opposizioni, che, invece, a suo avviso, meriterebbero maggiore attenzione. Non confida neppure in una valutazione favorevole delle proposte emendative accantonate. Concludendo, ritiene che tale atteggiamento del Governo e della maggioranza sia poco rispettoso nei confronti del lavoro dei gruppi parlamentari.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Carfagna 29.01.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti De Luca 30.8 e Muroni 30.13. Propone l'accantonamento dell'emendamento Bellachioma 30.1. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Marattin 30.6. Propone l'accantonamento dell'emendamento Muroni 30.12. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Plangger 30.16. Propone l'accantonamento dell'emendamento Comaroli 30.2. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Pastorino 30.14, degli identici articoli aggiuntivi Benedetti 30.04, Schullian 30.020, Cecconi 30.010 e Mollicone 30.035, gli identici articoli aggiuntivi Benedetti 30.05, Cecconi 30.09, Schullian 30.011 e Mollicone 30.034, e dell'articolo aggiuntivo D'Attis 30.08. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Critelli 30.025 e Pella 30.026. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Pella 30.027, Meloni 30.031 e 30.032. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Bordonali 30.037 e degli identici articoli aggiuntivi Ruocco 30.038 e Gusmeroli 30.039.

  Il sottosegretario Davide CRIPPA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte gli emendamenti Bellachioma 30.1, Muroni 30.12 e Comaroli 30.2 e gli articoli aggiuntivi Critelli 30.025, Pella 30.026, Bordonali 30.037 e gli identici articoli aggiuntivi Ruocco 30.038 e Gusmeroli 30.039 sono da intendersi accantonati.

  Massimo UNGARO (PD) illustra le finalità dell'emendamento De Luca 30.8, raccomandandone l'approvazione.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti De Luca 30.8 e Muroni 30.13.

  Luigi MARATTIN (PD), nell'illustrare il proprio emendamento 30.6, dichiara di condividere le finalità dell'articolo 30 del decreto-legge, ma rileva che il suo contenuto appare di difficile applicazione. Segnala che appare incongruo un contributo di 250 mila euro per l'efficientamento energetico per comuni delle dimensioni di Roma o Milano e che assai difficilmente l'esecuzione dei lavori potrà iniziare entro il 31 ottobre 2019, visti i tempi di approvazione del provvedimento. Rileva, inoltre, la criticità nell'applicazione della lettera b) del comma 4, auspicandone la soppressione.

Pag. 18

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) segnala che l'eccessiva vaghezza degli interventi previsti dall'articolo 30 rischia di non consentire ai comuni un'efficace programmazione in tempi ristretti.

  Il sottosegretario Davide CRIPPA, non ravvisando l'opportunità di modificare il contenuto dell'articolo 30, segnala che in fase attuativa potrà essere redatto una sorta di vademecum per agevolare il compito dei comuni interessati.

  Luigi MARATTIN (PD) insiste per una revisione del giudizio sul proprio emendamento 30.6, sottolineando che un vademecum non può andare contro la legge e che ad ogni modo quattro mesi non sono sufficienti ad avviare i lavori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Marattin 30.6.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) ritira l'emendamento a sua prima firma 30.16.

  Luca PASTORINO (LeU) chiede chiarimenti in ordine all'invito al ritiro espresso in relazione all'emendamento a sua prima firma 30.14.

  Il sottosegretario Davide CRIPPA precisa che l'invito al ritiro è motivato dalla copertura degli oneri, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, che il Governo non condivide.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Pastorino 30.14, nonché gli articoli aggiuntivi D'Attis 30.08, Pella 30.027, Meloni 30.031 e 30.032.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, riferendosi alle proposte emendative all'articolo 31, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, dell'emendamento Fornaro 31.14, propone l'accantonamento dell'emendamento Molinari 31.1, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, degli emendamenti Gribaudo 31.16 e Moretto 31.2, propone l'accantonamento dell'emendamento Paxia 31.6, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, degli emendamenti Lucaselli 31.5, Porchietto 31.13, Rossello 31.12 e Moretto 31.7.

  Il sottosegretario Davide CRIPPA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli emendamenti Molinari 31.1 e Paxia 31.6 sono da considerarsi accantonati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fornaro 31.14.

  Silvia FREGOLENT (PD) illustra le finalità dell'emendamento Gribaudo 31.16, rilevando l'opportunità di inserire le rappresentanze sindacali tra i soggetti che possono chiedere l'iscrizione al registro dei marchi storici.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gribaudo 31.16.

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra l'emendamento Moretto 31.2 di cui è cofirmatario, su cui chiede un supplemento di riflessione, anche alla luce del fatto che è stato disposto l'accantonamento degli emendamenti Molinari 31.1 e Paxia 31.6. Nel condividere la finalità dell'obiettivo della tutela dei marchi storici, segnala che l'attuale formulazione dell'articolo 31 rende il suo conseguimento problematico. Sottolinea, in primo luogo, che la norma configura un intervento dello Stato sul capitale di rischio delle società interessate, con criteri poco chiari e problemi di incompatibilità con la normativa sulla concorrenza. L'emendamento 31.2 propone, invece, di utilizzare uno strumento tradizionale quale il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, istituendo una sezione speciale per i marchi storici. Nel lamentare la disparità di trattamento tra Pag. 19gli emendamenti presentati dai deputati della maggioranza e quelli dei deputati di opposizione, sottolinea l'opportunità di sopprimere il comma 3 dell'articolo 31, osservando che, come peraltro l'attuale maggioranza fa spesso, sono previste assunzioni per finalità non sufficientemente precisate.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Moretto 31.2.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) segnala che il gruppo di Fratelli d'Italia considera particolarmente significativo l'emendamento a sua prima firma 31.5, avente la finalità di salvaguardare in maniera adeguata il made in Italy. Ribadisce la necessità di disincentivare le delocalizzazioni al fine di tutelare il livello occupazionali e di contrastare le forme di concorrenza fatta ad imprese italiane da imprese estere con il cosiddetto «italian sounding». Invita pertanto i relatori a rivedere l'invito al ritiro formulato riguardo al suo emendamento 31.5.

  Il sottosegretario Davide CRIPPA rileva che il contenuto dell'emendamento Lucaselli 31.5 appare in totale contrasto con l'impianto dell'articolo 31 e con gli interessi dei lavoratori, in quanto, ove approvato, verrebbero meno i controlli sulle imprese che vogliono delocalizzare la produzione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Lucaselli 31.5, Porchietto 31.13 e Rossello 31.12.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo in relazione al proprio emendamento 31.7, volto a sopprimere il comma 3 dell'articolo 31, osserva che lo svolgimento dei nuovi adempimenti connessi all'introduzione del marchio storico di interesse nazionale potrà essere effettuato dal personale attualmente dipendente del Ministero dello sviluppo economico, senza ricorrere a nuove assunzioni con conseguenti risparmi per la finanza pubblica.
  Intervenendo poi sull'ordine dei lavori evidenzia che l'ARERA ha inviato una segnalazione al Parlamento e al Governo relativamente all'utilizzo delle somme gestite presso il sistema bancario dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Chiede alla Presidenza se sia stata acquisita detta segnalazione.

  Carla RUOCCO, presidente, dichiara che non è stata ancora acquisita ufficialmente detta segnalazione.

  Gianluca BENAMATI (PD) raccomanda che, una volta acquisita, la segnalazione dell'ARERA sia distribuita ai commissari affinché ne prendano visione prima che le Commissioni passino ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 37, poiché all'articolo 50 la copertura finanziaria degli oneri derivanti dal predetto articolo 37 è effettuata a valere sulle menzionate somme gestite dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Benamati 31.7.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, invita i presentatori al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Paolo Russo 32.25. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Ciaburro 32.5, Gusmeroli 32.13 e Incerti 32.30, degli emendamenti Gallinella 32.11 e Martina 32.21. Invita i presentatori al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Lucaselli 32.1 e propone l'accantonamento dell'emendamento Invidia 32.12. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti dei relatori 32.15 e 32.16. Invita quindi al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, il presentatore dell'emendamento Mor 32.19. Propone l'accantonamento degli emendamenti Paxia 32.10, Scalfarotto 32.36 e Lupi 32.35. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento Benedetti 32.34. Propone Pag. 20infine l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Paxia 32.010.

  Il sottosegretario Davide CRIPPA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli identici emendamenti Ciaburro 32.5, Gusmeroli 32.13 e Incerti 32.30, gli emendamenti Gallinella 32.11, Martina 32.21, Invidia 32.12, Paxia 32.10, Scalfarotto 32.36 e Lupi 32.35 e l'articolo aggiuntivo Paxia 32.010 sono da intendersi accantonati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Paolo Russo 32.25.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'emendamento a sua prima firma 32.1, che mira a tutelare in maniera effettiva e concreta i prodotti italiani contro l’Italian Sounding, impedendo l'utilizzo di parole, figure o segni raffiguranti la bandiera italiana, quando la società richiedente non ha sede legale nel territorio della Repubblica italiana. Si dice stupita che l'attuale Governo, che si dichiara paladino del made in Italy, abbia espresso parere contrario sulla proposta emendativa.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Lucaselli 32.1 e approvano gli emendamenti dei relatori 32.15 e 32.16 (vedi allegato 2).

  Massimo UNGARO (PD) illustra l'emendamento Mor 32.19, con il quale si vogliono incrementare le risorse destinate, tramite il Voucher 3I, a favorire il deposito dei marchi e brevetti all'estero per difendere in modo efficace il made in Italy.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mor 32.19 e Benedetti 32.34.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Meloni 33.10 e Marattin 33.21, degli identici emendamenti Lorenzin 33.44 e Mandelli 33.45, nonché degli identici emendamenti Pastorino 33.49, Cattaneo 33.26, Lucaselli 33.12 e Melilli 33.20 e dell'emendamenti Epifani 33.29. Propone l'accantonamento dell'emendamento Murelli 33.23. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli identici emendamenti Cattaneo 33.27 e Lucaselli 33.11. Propone l'accantonamento dell'emendamento Iezzi 33.4 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento Trancassini 33.13. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Pella 33.34 e Pastorino 33.40, nonché dell'emendamento dei relatori 33.50 con il relativo subemendamento Sandra Savino 0.33.50.1. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'articolo aggiuntivo Cattaneo 33.030, degli identici articoli aggiuntivi Pastorino 33.015, Lucaselli 33.051 e Melilli 33.026 e dell'articolo aggiuntivo Cattaneo 33.031. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Cestari 33.056. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli identici articoli aggiuntivi Schullian 33.029 e Boschi 33.039. Propone infine l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Lorenzin 33.08 e 33.09 e dell'articolo aggiuntivo 33.050 dei relatori.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli emendamenti Murelli 33.23 e Iezzi 33.4, gli identici emendamenti Pella 33.34 e Pastorino 33.40, l'emendamento dei relatori 33.50 con il relativo subemendamento Sandra Savino 0.33.50.1, gli articoli aggiuntivi Cestari 33.056 e Lorenzin 33.08 e 33.09 e l'articolo aggiuntivo 33.050 dei relatori sono da intendersi accantonati.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'emendamento Meloni 33.10, con il quale si propone di applicare l'IVA nella misura Pag. 21ridotta del 4 per cento ai prodotti per la prima infanzia, allo scopo di consentire risparmi alle famiglie e incentivare in tal modo la natalità. Raccomanda caldamente l'approvazione della proposta emendativa.

  Maria Elena BOSCHI (PD) sottoscrive l'emendamento Meloni 33.10.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Meloni 33.10.

  Luigi MARATTIN (PD) evidenzia che il proprio l'emendamento 33.21 è volto a differenziare la durata del percorso di riduzione del rapporto fra la spesa di personale e le entrate correnti di regioni e comuni in relazione all'entità dello scostamento rispetto al valore soglia. Chiede alla rappresentante del Governo di riconsiderare il parere negativo espresso.

  La viceministra Laura CASTELLI osserva che l'eventuale approvazione dell'emendamento Marattin 33.21 potrebbe avere effetti negativi sull'andamento del dibattito in corso nell'ambito della Conferenza Stato-città sulla tematica delle assunzioni. Al riguardo aggiunge che l'emendamento dei relatori 33.51 è stato presentato proprio per recepire quanto sinora emerso nel dibattito in corso presso la Conferenza Stato-città.

  Luigi MARATTIN (PD) osserva che la propria proposta emendativa prevede comunque un rinvio a un decreto ministeriale da concordare in sede di Conferenza Stato-città.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Marattin 33.21.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 33.44, che prevede di scorporare dalla spesa di personale relativa all'anno 2018 l'importo del RIA del personale andato in quiescenza.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Lorenzin 33.44 e Mandelli 33.45.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che dalle dichiarazioni rese nell'attesa conferenza stampa è emerso che il Presidente del Consiglio Conte ha posto un ultimatum alle forze politiche di maggioranza. Chiede pertanto alla presidenza di conoscere le modalità con cui proseguiranno i lavori, tenuto conto degli effetti che la complessa situazione politica potrebbe determinare anche sull'esame del decreto-legge «Crescita», che affronta una serie di questioni rilevanti, tra le quali in primo piano vi è quella cosiddetta «salva Roma».

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che le Commissioni avevano stabilito di proseguire fino alle ore 20 con la votazione degli emendamenti pubblicati nel fascicolo di seduta.

  Luca PASTORINO (LeU) associandosi alle considerazioni svolte dall'onorevole Lorenzin, tenuto conto delle importanti dichiarazioni rese in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Conte e dei numerosi nodi ancora irrisolti dei decreti-legge «Sblocca cantieri» e «Crescita», reputa corretto nei confronti delle opposizioni disporre un'interruzione dei lavori nell'attesa di un chiarimento politico nell'ambito della maggioranza. A nome del suo gruppo, chiede pertanto che le Commissioni siano riconvocate nella giornata di domani.

  Silvia FREGOLENT (PD) evidenzia che, rispetto alla prosecuzione dei lavori fino alle 20, precedentemente concordata dai gruppi, è intervenuta una novità politica che si ripercuote sull'organizzazione dei lavori. Si riferisce all'ultimatum dato dal Presidente del Consiglio dei ministri ai leader delle due forze di governo, che denota il determinarsi di una situazione politica molto delicata, nella quale appare incerto anche il futuro dei decreti-legge in Pag. 22corso di conversione presso i due rami del Parlamento.
  Evidenzia, inoltre, le importanti dichiarazioni rese dalla sindaca Raggi in merito alla mancata previsione nell'ambito del cosiddetto decreto «crescita» di una soluzione al grave problema della gestione del debito storico del comune di Roma. Si associa pertanto alla richiesta di interruzione dei lavori delle Commissioni.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, intervenendo anche a nome del relatore per la VI Commissione, Centemero, dichiara di comprendere le ragioni alla base degli interventi svolti dai colleghi. Ritiene, tuttavia, che ai fini di un ordinato svolgimento dei lavori, le Commissioni debbano almeno concludere l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 33, sulle quali i relatori hanno già espresso il parere.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Pastorino 33.49, Cattaneo 33.26, Lucaselli 33.12 e Melilli 33.20.

  Maria Elena BOSCHI (PD) sottoscrive l'emendamento Epifani 33.29, del quale condivide la finalità di prevedere un sostegno alla facoltà assunzionale dei comuni con riferimento al personale delle scuole e dei nidi. Chiede che l'esame di tale proposta emendativa venga accantonato.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) sottoscrive l'emendamento Epifani 33.29.

  Carla RUOCCO, presidente, prende atto che i relatori concordano sulla richiesta di accantonamento dell'emendamento Epifani 33.29. Avverte pertanto che anche l'emendamento Epifani 33.29 si intende accantonato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Cattaneo 33.27 e Lucaselli 33.11.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) intervenendo sull'emendamento Trancassini 33.13, sottolinea che la finalità di tale proposta emendativa è accelerare gli interventi di ricostruzione nei territori delle regioni colpite dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto 2016, prevedendo che gli enti locali possano procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato in deroga ai vincoli del patto di stabilità.

  Fabio MELILLI (PD) sottoscrive l'emendamento Trancassini 33.13, evidenziando come tale proposta emendativa sia volta a trovare una soluzione al problema reale dei comuni che devono affrontare la ricostruzione post sismica.

  La viceministra Laura CASTELLI fa presente che il Governo ha formulato un invito al ritiro dell'emendamento in esame, in quanto il decreto-legge «sblocca cantieri» reca un complesso di norme che ha ad oggetto proprio il tema della ricostruzione post sismica, compresa l'annosa questione dell'assunzione dei segretari comunali nei territori delle regioni colpite dagli eventi sismici.

  Silvia FREGOLENT (PD), tenuto conto dell'affermazione testé resa dalla viceministra Castelli, non comprende quale sia l'ostacolo per l'Esecutivo ad accogliere le proposte emendative in discussione, che vanno nella stessa direzione indicata dal Governo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Trancassini 33.13.

  Roberto OCCHIUTO (FI) interviene sull'articolo aggiuntivo Cattaneo 33.030, del quale sottolinea la finalità di mettere a disposizione risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi cantierabili inerenti le infrastrutture viarie provinciali, necessarie per prevenire tragedie come quella del crollo del ponte Morandi a Genova.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Cattaneo 33.030.

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  Fabio MELILLI (PD), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 33.026, si domanda quale sia la ragione per la quale il Governo non ha espresso sullo stesso un parere favorevole, considerato che la proposta emendativa in esame cerca di risolvere l'annosa questione della manutenzione delle infrastrutture viarie provinciali, in linea con l'orientamento annunciato dal Governo.

  Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Pastorino 33.015, Lucaselli 33.051 e Melilli 33.026.

  Roberto OCCHIUTO (FI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Cattaneo 33.031, evidenzia che tale proposta emendativa dispone lo stanziamento di risorse per la messa in sicurezza degli edifici scolastici delle scuole di secondo grado, sulla base di progetti cantierabili. Si domanda pertanto quale sia la ragione che ha portato il Governo ad esprimere un parere contrario su tale emendamento.

  La viceministra Laura CASTELLI fa presente che l'articolo aggiuntivo Cattaneo 33.031 presenta problemi di copertura finanziaria.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Cattaneo 33.031, nonché gli identici articoli aggiuntivi Schullian 33.029 e Boschi 33.039.

  Carla RUOCCO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, accogliendo la richiesta dei gruppi di opposizione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 19.15.

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