CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 maggio 2019
194.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
Pag. 10

SEDE REFERENTE

  Giovedì 30 maggio 2019. — Presidenza della presidente della VI Commissione, Carla RUOCCO, indi del presidente della V Commissione, Claudio BORGHI. – Interviene la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 15.10.

DL 34/2019: Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
C. 1807 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta pomeridiana del 29 maggio 2019.

  Carla RUOCCO, presidente, dà conto delle sostituzioni e comunica preliminarmente che i deputati Bella e Melicchio sottoscrivono l'emendamento Cavandoli 5.2; il deputato Maturi sottoscrive l'emendamento Bianchi 10.18; la deputata Lorenzin sottoscrive gli emendamenti Ungaro 5.6 e Scalfarotto 32.36; la deputata Vanessa Cattoi sottoscrive l'articolo aggiuntivo Liuni 1.06, il deputato Bellachioma ritira l'emendamento a sua prima firma 16.3; il deputato Gusmeroli ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 9.03; il deputato Lupi ritira l'emendamento a sua prima firma 18.17; il deputato Patassini ritira l'emendamento a sua prima firma 48.7.
  Comunica che i gruppi hanno provveduto a segnalare, ai fini delle votazioni, parte delle proposte emendative presentate, sulla base di quanto convenuto nelle scorse riunioni dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni bilancio e finanze (vedi allegato pubblicato in un fascicolo a parte) .
  Segnala inoltre che l'emendamento Fogliani 18.22 è da considerarsi inammissibile limitatamente al secondo periodo del comma 6-bis (vedi allegato 1 pubblicato in un fascicolo a parte), relativo alla proroga al 2021 dell'entrata in vigore delle disposizioni inerenti alla obbligatorietà della patente nautica per la conduzione di unità aventi motore di cilindrata superiore a 750 cc, in quanto tale disposizione risulta di Pag. 11tenore identico all'articolo aggiuntivo Trano 49.040, già dichiarato inammissibile nelle predette sedute del 21 maggio.
  Avverte che nei giorni scorsi è stata sottoposta al Presidente della Camera, da parte dei rispettivi firmatari, una specifica richiesta di revisione dei giudizi di inammissibilità pronunciati nelle sedute del 21 maggio scorso dalle Commissioni riunite V (Bilancio) e VI (Finanze) su talune proposte emendative riferite al presente decreto-legge.
  Fa presente al riguardo che – acquisito l'avviso del Presidente della Camera, appositamente investito della questione – le presidenze ritengono di dover riammettere le proposte emendative Carabetta 13.07 e Vallascas 48.3, in quanto esse recano disposizioni aventi finalità analoghe a quelle di cui, rispettivamente, agli emendamenti Giacomoni 27.4 e Critelli 30.025, già dichiarati ammissibili nelle predette sedute del 21 maggio scorso. Le predette proposte emendative riammesse si considerano, pertanto, automaticamente segnalate (vedi allegato 1 pubblicato in un fascicolo a parte).
  Le presidenze hanno viceversa ritenuto di dover confermare l'inammissibilità delle proposte emendative Faro 29.3, Rachele Silvestri 32.04, Barbuto 41.09, Scagliusi 44.5 e Vallascas 46.6, 46.7, 48.10 e 48.11, anch'esse facenti parte della suddetta procedura di ricorso.
  Avverte, infine, che è da considerarsi inammissibile anche l'articolo aggiuntivo De Micheli 30.013, peraltro non segnalato dai gruppi, in materia di concessione di contributi finalizzati al ripristino dei danni conseguenti agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, che per un mero disguido materiale non è stato ricompreso tra le inammissibilità pronunciate nelle predette sedute dello scorso 21 maggio.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede alle presidenze di riconsiderare, anche alla luce delle decisioni appena comunicate, il giudizio di inammissibilità espresso sugli articoli aggiuntivi Sensi 43.08, 43.09 e 43.010, volti a prorogare la convenzione di Radio Radicale con il Ministero dello sviluppo economico, in primo luogo perché essi intervengono su una materia su cui è intervenuta la legge di bilancio per il 2019, come la maggior parte delle proposte emendative ritenute ammissibili, e in secondo luogo perché vi è stato al riguardo un ampio consenso da parte dei gruppi parlamentari di queste Commissioni.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che, per rivedere il giudizio di inammissibilità, era richiesto il consenso unanime dei gruppi, che, al momento, non risulta raggiunto. Prende atto quindi della richiesta, riservandosi di fornire eventuali aggiornamenti in altra seduta.
  Invita quindi i relatori ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, propone, anche a nome del collega Raduzzi, relatore per la V Commissione, di accantonare l'emendamento Iovino 1.8; invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Marattin 1.19, esprimendo altrimenti parere contrario; propone di accantonare l'emendamento Cavandoli 1.1; invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Lucaselli 1.3 e 1.4, esprimendo altrimenti parere contrario; propone di accantonare l'emendamento Comaroli 1.9 nonché gli identici articoli aggiuntivi Fornaro 1.02, Gadda 1.04, Liuni 1.07 e Ciaburro 1.010; invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Ferro 1.08, esprimendo altrimenti parere contrario; propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Lucaselli 1.01, Cenni 1.03, Liuni 1.06 e Caretta 1.011.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che si intendono accantonati gli emendamenti Iovino 1.8, Cavandoli 1.1, Comaroli 1.9, nonché gli articoli aggiuntivi identici Fornaro 1.02, Gadda 1.04, Liuni 1.07 e gli identici Ciaburro Pag. 121.010, Lucaselli 1.01, Cenni 1.03, Liuni 1.06 e Caretta 1.011.

  Silvia FREGOLENT (PD) intervenendo sull'ordine dei lavori, esprime il proprio stupore per il fatto che, nonostante l'ampio arco temporale a disposizione per valutare le proposte emendative riferite all'articolo 1, il Governo si limiti a proporre accantonamenti o, in alternativa, inviti al ritiro, senza esprimere pareri definiti, ancorché negativi. Chiede inoltre di sapere quando è prevista la presentazione delle proposte emendative del Governo, giacché come è noto, da questo dipenderà l'organizzazione dei lavori delle Commissioni.

  Maria Elena BOSCHI (PD) si associa alle considerazioni svolte dalla collega Fregolent volte a richiedere chiarimenti circa la presentazione delle proposte emendative da parte del Governo, perché solo allora si avrà chiarezza sul prosieguo dei lavori delle Commissioni. Chiede quindi alle presidenze di sollecitare il Governo in tal senso.

  La Viceministra Laura CASTELLI assicura che il Governo non ha intenzione di presentare un numero esorbitante di proposte emendative e che, in ogni caso, queste verranno presentate entro un paio di giorni, visto che il decreto-legge sarà esaminato dall'Assemblea a partire da martedì della prossima settimana. Sottolinea inoltre che è in corso un'attenta valutazione da parte del Governo rispetto ai temi segnalati dalle opposizioni.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), intervenendo sull'ordine dei lavori, ringrazia la Viceministra per il chiarimento fornito, ma ritiene che la questione non riguardi soltanto il numero di emendamenti che il Governo ha intenzione di presentare, quanto piuttosto il loro contenuto. Per ciò che riguarda i tempi a disposizione delle Commissioni, non ritiene siano così ampi, visto che il calendario dell'Assemblea prevede che il decreto-legge sia esaminato già da martedì 4 giugno. Evidenzia come conoscere la portata del pacchetto di proposte emendative che il Governo intende presentare permetterebbe alle Commissioni di organizzare efficacemente i propri lavori.

  Luigi MARATTIN (PD) rileva che il Governo ha avuto una intera settimana di tempo per predisporre le proprie proposte emendative. Evidenzia inoltre che la richiesta delle colleghe di conoscere i tempi del Governo per la presentazione del suo pacchetto di emendamenti rientra nella usuale organizzazione dei lavori, visto che normalmente le presidenze a inizio lavori concordano un termine entro il quale il Governo deve presentare le proprie proposte emendative al fine di rispettare la calendarizzazione stabilita dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che il Regolamento non prevede un termine per la presentazione delle proposte emendative del Governo.

  Maria Elena BOSCHI (PD) ribadisce che, nonostante non sia prevista dal Regolamento la fissazione formale di un termine per la presentazione degli emendamenti del Governo, la modalità organizzativa richiamata dal deputato Marattin, è stata costantemente seguita nella prassi anche della precedente legislatura, al fine di garantire un'efficiente organizzazione dei lavori delle Commissioni e rispettare la programmazione dei lavori definita dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi. Rileva quindi come il Governo abbia avuto una intera settimana a disposizione per definire compiutamente la portata di tali proposte.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che la Viceministra Castelli ha indicato nella giornata di sabato mattina il termine, da considerarsi non perentorio, per la presentazione delle proposte emendative del Governo.

  Luigi MARATTIN (PD) interviene sull'emendamento a sua prima firma 1.19, Pag. 13volto a ripristinare parte del pacchetto «Industria 4.0», sul quale ritiene sia necessario mantenere la discussione aperta. Riconosce l'onerosità delle misure contenute nella proposta emendativa e pertanto si dichiara disposto a prendere in considerazione una eventuale proposta di riformulazione del testo. Chiede quindi di riconsiderare il parere espresso, valutando la possibilità di accantonare l'emendamento.

  Carla RUOCCO, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che l'emendamento Marattin 1.19 deve ritenersi accantonato, essendo stato peraltro indicato tra quelli di maggior interesse.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.3, volto ad anticipare la data di entrata in vigore del superammortamento, reintrodotto dall'articolo 1 del decreto-legge in esame. Ciò permetterebbe anche alle aziende che hanno effettuato acquisti nel primo trimestre del 2019 di poter usufruire dell'agevolazione prevista, evitando discriminazioni tra imprese che hanno effettuato investimenti nel medesimo anno.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 1.3.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) interviene sull'emendamento a sua prima firma 1.4, evidenziando come esso sia volto a prorogare di un anno la durata del superammortamento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 1.4.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'articolo aggiuntivo Ferro 1.08, di cui è cofirmataria, evidenziando come lo stesso sia volto a ricomprendere nell'ambito di applicazione dei benefici fiscali riconducibili al complesso delle misure meglio note come Industria 4.0 anche le imprese agricole allo stato escluse dalla disciplina vigente, riconoscendo alle stesse uno specifico credito di imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, sostanzialmente equivalente ad una riduzione dell'IRES al 24 per cento, in linea con la media IRPEF sulle persone fisiche e giuridiche. Ritiene che l'approvazione di tale proposta emendativa costituirebbe un importante incentivo a favore dell'innovazione produttiva e tecnologica delle imprese agricole del nostro Paese.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Ferro 1.08.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 2, anche a nome del relatore per la V Commissione, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli emendamenti Boschi 2.2 e Marattin 2.1, mentre propone di accantonare gli emendamenti Comaroli 2.6, Marattin 2.5 e Lucaselli 2.4. Formula, infine, un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli articoli aggiuntivi Boschi 2.02 e Foti 2.03.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte pertanto che gli emendamenti Comaroli 2.6, Marattin 2.5 e Lucaselli 2.4 sono da intendersi accantonati.

  Maria Elena BOSCHI (PD) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.2, che riproduce una analoga proposta emendativa già presentata dal gruppo del Partito Democratico in occasione dell'esame parlamentare del disegno di legge di bilancio per il 2019, essenzialmente volto ad assicurare la necessaria equità di trattamento fiscale, nonché il rispetto del principio costituzionale di progressività impositiva. Osserva che coloro che attualmente detengono le responsabilità del Governo avrebbero il dovere di mantenere le promesse assunte durante la campagna elettorale, soprattutto nei confronti dei piccoli e medi imprenditori, che risultano ora certamente Pag. 14penalizzati dal rinvio della entrata in vigore della nuova imposta sul reddito imprenditoriale (IRI), stabilito con l'ultima legge di bilancio. Rileva viceversa che, ferma restando l'utilità di consentire ai soggetti dai redditi più bassi l'accesso al regime forfettario, fissando eventualmente una soglia intorno ai 40 mila euro, andrebbe tuttavia evitata una tassazione eccessivamente gravosa a carico dei lavoratori dipendenti. Per quanto concerne infatti la politica fiscale adottata dal Governo in carica, si limita a rilevare una evidente contraddizione tra la volontà dichiarata dal Vicepresidente del Consiglio Di Maio di contrastare qualsiasi forma di precariato e l'auspicio, manifestato da autorevoli esponenti della Lega, di un ampliamento ulteriore della cosiddetta flat tax, la quale, a suo avviso, incentiva invece proprio la diffusione di forme di precariato, inducendo i lavoratori dipendenti a propendere per l'apertura di partite IVA, che indubbiamente per beneficiare del regime fiscale agevolato. Auspica pertanto che possa essere attentamente valutato, dal Governo e dalla sua maggioranza parlamentare, il pronto ripristino dell'IRI, proprio per le ragioni di equità fiscale in premessa richiamate.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Boschi 2.2.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'emendamento a sua firma 2.1, rileva nuovamente come, anche in riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 2 del presente decreto-legge, il Governo e la sua maggioranza parlamentare dimostrano apertamente di riconsiderare le scelte di politica fiscale inopinatamente adottate con l'ultima legge di bilancio, in ciò accogliendo in particolar modo i suggerimenti in tal senso provenuti dalle forze di opposizione. Evidenzia, infatti, come la misura relativa alla cosiddetta mini IRES, introdotta con la legge di bilancio 2019, ha dimostrato, a seguito della sua entrata in vigore, evidenti difficoltà applicative, in particolare in considerazione del fatto che la riduzione della tassazione ivi prevista riguardava esclusivamente gli utili di impresa reinvestiti per l'acquisizione di beni materiali strumentali e per l'incremento occupazionale. Prende positivamente atto del fatto che la revisione della mini IRES ora prevista dal citato articolo 2 prescinde dal suddetto vincolo, auspicando tuttavia si possa ulteriormente implementare tale misura nella direzione già intrapresa dai Governi Renzi e Gentiloni nella scorsa legislatura, che avevano abbassato l'aliquota IRES dal 27,5 al 24,5 per cento, giacché tale intervento appare imprescindibile al fine di assicurare una effettiva riduzione del livello generale di pressione fiscale che, secondo quanto unanimemente stimato, è, invece, destinata ad aumentare nel corso del 2019, anche per effetto del mancato rinnovo del blocco delle aliquote locali.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) evidenzia il fatto che, anche con il presente provvedimento, il Governo conferma la sua intenzione di non occuparsi minimamente di interventi fiscali di carattere agevolativo in favore delle imprese in forma societaria, incluse quelle di piccole dimensioni, concentrando viceversa la sua attenzione esclusivamente sui regimi forfetari dei lavoratori autonomi e delle partite IVA, con ciò determinando un progressivo deterioramento di un intero tessuto produttivo vitale per lo sviluppo economico del nostro Paese. A suo avviso, il testo proposto dal Governo denota in conclusione un evidente arretramento rispetto ad una politica di riduzione delle imposte a carico del mondo delle imprese.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Marattin 2.1.

  Maria Elena BOSCHI (PD) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 2.02, che ricalca i contenuti di una analoga proposta emendativa già presentata dal gruppo del Partito Democratico in riferimento al disegno di legge di bilancio 2019, volto a sterilizzare l'aumento delle accise su benzina e gasolio, in modo tale da recare un indubbio vantaggio fiscale a Pag. 15favore di cittadini ed imprese, come pubblicamente promesso durante l'ultima campagna elettorale, in particolar modo dall'attuale Vice Presidente del Consiglio Salvini. Nell'auspicare l'approvazione della proposta emendativa, rileva che la stessa consentirebbe finalmente al Governo di mantenere tale promessa nell'approssimarsi del suo primo anno di attività, durante il quale, viceversa, si è registrato un aumento della pressione fiscale.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Boschi 2.02.

  Salvatore CAIATA (FdI) illustra l'articolo aggiuntivo Foti 2.03, recante una norma di interpretazione autentica che, in linea con le indicazioni in tal senso fornite tra l'altro dall'Agenzia delle entrate, mira ad estendere l'applicazione delle detrazioni fiscali ai lavori di riqualificazione energetica effettuati anche sui beni immobili delle imprese oggetto di locazione.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), associandosi alle considerazioni testé espresse dal collega Caiata, osserva come l'articolo aggiuntivo Foti 2.03 non modifica la disciplina sostanziale in materia, ma si limita a chiarire in via interpretativa l'ambito di operatività delle detrazioni fiscali in parola, estendendolo anche ai beni strumentali utilizzati dalle imprese nell'esercizio della propria attività.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Foti 2.03.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 3, anche a nome del relatore per la V Commissione, propone di accantonare l'emendamento Comaroli 3.10 mentre formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli emendamenti Lupi 3.9, Benamati 3.5, Lucaselli 3.2 e Mazzetti 3.4. Propone altresì di accantonare l'articolo aggiuntivo Fragomeli 3.06 mentre formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli identici articoli aggiuntivi Pastorino 3.02 e Pella 3.05. Propone, infine, di accantonare gli articoli aggiuntivi Comaroli 3.012, gli identici Gusmeroli 3.018 e Ruocco 3.014, gli identici Gusmeroli 3.019 e Ruocco 3.015, gli identici Gusmeroli 3.020 e Ruocco 3.016, nonché gli identici Gusmeroli 3.021 e Ruocco 3.017.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Carla RUOCCO, presidente, non essendovi obiezioni, avverte pertanto che l'emendamento Comaroli 3.10, nonché gli articoli aggiuntivi Fragomeli 3.06, Comaroli 3.012, gli identici Gusmeroli 3.018 e Ruocco 3.014, gli identici Gusmeroli 3.019 e Ruocco 3.015, gli identici Gusmeroli 3.020 e Ruocco 3.016 e gli identici Gusmeroli 3.021 e Ruocco 3.017 sono da intendersi accantonati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lupi 3.9.

  Silvia FREGOLENT (PD) illustra l'emendamento Benamati 3.5, che mira alla effettiva riduzione dell'imposizione fiscale, recependo in particolare le richieste in tal senso avanzate dal mondo delle piccole e medie imprese e consentendo l'integrale deducibilità IMU sugli immobili strumentali all'esercizio dell'attività dalle stesse svolta, nell'ottica delle misure già prefigurate dal piano «Industria 4.0» a sostegno della ripresa economica del nostro Paese. Trattandosi di una proposta emendativa di assoluto buon senso, capace di liberare risorse finanziarie in favore dei veri imprenditori che ancora attraversano un periodo di grave difficoltà economica, invita pertanto i relatori e il Governo a voler riconsiderare il parere contrario espresso sull'emendamento Benamati 3.5.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) osserva come la proposta emendativa in discussione è suscettibile di una valutazione complessiva che tenga conto anche dei contenuti di cui al successivo articolo Pag. 16aggiuntivo 3.06 a sua prima firma, finalizzato ad introdurre l'unificazione di IMU e TASI. Osserva infatti come il superamento dell'attuale distinto regime relativo alle imposte dell'IMU e della TASI determina una ingiustificata sperequazione di trattamento fiscale tra imprese ricadenti in differenti zone geografiche del nostro Paese, giacché la deducibilità IMU sugli immobili dalle stesse utilizzati risulta diversamente parametrata a seconda del regime TASI deliberato da ciascuna amministrazione locale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Benamati 3.5.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), illustrando l'emendamento 3.2 a sua prima firma, segnala che esso si inserisce nel solco dell'emendamento Benamati 3.5 appena respinto. Infatti, evidenzia che la propria proposta emendativa è volta a prevedere che, sin dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020, la percentuale deducibile dal reddito d'impresa e dal reddito professionale dell'IMU dovuta sui beni strumentali sia pari al 70 per cento. In proposito, sottolinea la rilevanza strategica della modifica proposta per le aziende, in quanto tempi troppo frazionati e lunghi rischiano di vanificare il beneficio della deducibilità.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 3.2.

  Andrea MANDELLI (FI), nell'illustrare l'emendamento Mazzetti 3.4, di cui è cofirmatario, segnala che esso è volto a considerare strumentali, ai fini della deducibilità dell'IMU, gli immobili utilizzati nell'esercizio di impresa, anche se locati a terzi. Ritiene che la contrarietà del Governo su tale proposta emendativa sia dovuta al fatto che gli oneri derivanti dalla stessa proposta siano coperti mediante l'utilizzo delle risorse residue del Fondo per il reddito di cittadinanza. Evidenzia, tuttavia, che lo stesso Governo ha previsto un risparmio di spesa in merito alla misura del reddito di cittadinanza. Auspica, pertanto, che tali risorse possano essere utilizzate per rilanciare la ripresa delle imprese italiane.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Mazzetti 3.4 e gli identici articoli aggiuntivi Pastorino 3.02 e Pella 3.02.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Porchietto 4.4 e Lucaselli 4.1 e dell'articolo aggiuntivo Acquaroli 4.06. Propone, quindi, l'accantonamento degli articoli aggiuntivi identici Ruocco 4.07 e Gusmeroli 4.013, degli identici Ruocco 4.08 e Gusmeroli 4.014, degli identici Ruocco 4.09 e Gusmeroli 4.015, degli identici Ruocco 4.010 e Gusmeroli 4.016, degli identici Ruocco 4.011 e Gusmeroli 4.017, degli identici Ruocco 4.012 e Gusmeroli 4.018, degli identici Ruocco 4.019 e Gusmeroli 4.022, Gusmeroli 4.023 e degli identici Ruocco 4.021 e Gusmeroli 4.024.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli articoli aggiuntivi identici Ruocco 4.07 e Gusmeroli 4.013, gli identici Ruocco 4.08 e Gusmeroli 4.014, gli identici Ruocco 4.09 e Gusmeroli 4.015, gli identici Ruocco 4.010 e Gusmeroli 4.016, gli identici Ruocco 4.011 e Gusmeroli 4.017, gli identici Ruocco 4.012 e Gusmeroli 4.018, gli identici Ruocco 4.019 e Gusmeroli 4.022, Gusmeroli 4.023 e gli identici Ruocco 4.021 e Gusmeroli 4.024 si intendono accantonati.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, comunica che, come i colleghi hanno potuto notare, molte delle proposte emendative accantonate riproducono disposizioni recate dalla proposta di legge C. 1074, in materia di semplificazioni fiscali, già approvata dalla Camera e largamente condivisa dai gruppi parlamentari. Pag. 17Evidenzia che, essendo volontà dei proponenti e dei relatori fare in modo che tali disposizioni entrino in vigore prima possibile, si è pensato di introdurle nel provvedimento in esame.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede quale sia il senso di accantonare la maggior parte delle proposte emendative, soprattutto se si tratta di proposte emendative su cui la Camera si è già espressa in modo favorevole. Pertanto, per una maggiore economicità dei lavori, sollecita un ripensamento da parte dei relatori.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, replicando all'onorevole Marattin, segnala che, proprio per una maggiore economicità dei lavori, si è pensato di procedere innanzitutto ponendo in votazione le proposte emendative su cui il parere dei relatori e del Governo è contrario.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Porchietto 4.4.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), illustrando l'emendamento 4.1 a sua prima firma, evidenzia che esso ha lo scopo di prevedere che le agevolazioni relative al cosiddetto patent box possano essere ripartita solo su tre esercizi anziché su cinque. Ritiene, infatti, che la ripartizione su un lungo periodo non produce effetti immediati né benefici sulla liquidità delle aziende.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 4.1.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), illustrando l'articolo aggiuntivo Acquaroli 4.06, evidenzia che esso interviene per evitare, nel caso in cui l'Agenzia delle entrate contesti l'applicazione del credito di imposta a taluni investimenti in ricerca e sviluppo effettuati dalle aziende, che, oltre al recupero del credito, si applichino anche delle sanzioni. Auspica l'approvazione dell'articolo aggiuntivo in esame rilevando come, a suo avviso, esso si ponga in una linea di coerenza con l'ordinamento tributario che già conosce situazioni in cui è esclusa l'applicazione di sanzioni in ragione della particolare complessità della normativa fiscale di riferimento.

  Salvatore CAIATA (FdI), condividendo l'intervento della collega Lucaselli, evidenzia come la normativa vigente rischi di provocare agli imprenditori che investono in ricerca e sviluppo un danno oltre alla beffa. Pertanto, auspica l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Acquaroli 4.06.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Acquaroli 4.06.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Ferro 5.1 e propone l'accantonamento degli emendamenti Lucaselli 5.13 e Alessandro Pagano 5.4. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Ungaro 5.6 e 5.8 e Fitzgerald Nissoli 5.12, mentre propone l'accantonamento dell'emendamento Cavandoli 5.2. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Gebhard 5.14. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Cavandoli 5.01 e invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 5.04.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli emendamenti Lucaselli 5.13, Alessandro Pagano 5.4 e Cavandoli 5.2 e l'articolo aggiuntivo Cavandoli 5.01 si intendono accantonati.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), illustrando l'emendamento Ferro 5.1, di cui è cofirmataria, sottolinea che esso è volto a superare un'ingiustificata discriminazione nei confronti di chi decide di trasferirsi al Pag. 18sud, operata dal provvedimento in esame. Esprime l'auspicio che le norme approvate si occupino del cosiddetto «rientro dei cervelli» dando la possibilità alle regioni del sud di crescere anche attraverso incentivi specifici.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ferro 5.1.

  Massimo UNGARO (PD), illustrando l'emendamento 5.6 a sua prima firma, evidenzia che l'articolo 5 del provvedimento in esame estende gli sgravi fiscali già previsti dai Governi precedenti per il rientro degli italiani che lavorano all'estero. A tale proposito, ritiene riduttivo dipingere l'emigrazione italiana all'estero esclusivamente in termini di «cervelli», poiché essa è composta da tante distinte professionalità, parimenti dignitose. In merito alla norma prevista dall'articolo 5 del provvedimento, evidenzia una serie di criticità. Innanzitutto, essendo previsto che il nuovo regime entri in vigore a decorrere dal 2020, sottolinea la disparità di trattamento tra chi decide di rientrare in Italia dopo il 31 dicembre 2019 e chi decide di rientrare prima. In secondo luogo, fa presente che, con la Brexit, già dal 2019, il nostro Paese dovrà competere con altri Paesi europei per accaparrarsi le professionalità italiane che lasceranno la Gran Bretagna, ad esempio in campo medico. Infine, ritiene utile prevedere che anche chi è già rientrato in Italia e ha già goduto dei precedenti sgravi fiscali possa usufruire delle nuove misure.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ungaro 5.6.

  Massimo UNGARO (PD), illustrando l'emendamento 5.8 a sua prima firma, sollecita la rappresentante del Governo ad esprimere le motivazioni che giustificano il parere contrario del Governo sulla proposta emendativa in esame.

  La Viceministra Laura CASTELLI, replicando all'onorevole Ungaro, fa presente che il Governo ritiene di dover lasciare la norma come è stata strutturata in origine. Pur comprendendo le ragioni dell'onorevole Ungaro, evidenzia che il provvedimento in esame non reca una vera e propria manovra finanziaria. Pertanto, essendo le risorse finanziarie disponibili limitate, si è scelto di predisporre strumenti di sgravio fiscale per il cosiddetto «rientro dei cervelli» a partire dal 2020, fin da ora al fine di garantire la piena operatività delle norme in questione a partire dal prossimo 1o gennaio.

  Massimo UNGARO (PD), preso atto delle parole della Viceministra, segnala che la disparità tra i regimi è talmente forte che potrebbe portare ad effetti perversi, come, ad esempio, quello di spingere alcune persone a ritardare il rientro o a tornare all'estero per poi rientrare in Italia dopo il 31 dicembre 2019.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ungaro 5.8.

  Andrea MANDELLI (FI), illustrando l'emendamento Fitzgerald Nissoli 5.12, fa presente che esso è volto a prevedere che, negli anni 2019 e 2020, per i cittadini italiani iscritti all'AIRE ed alle imprese da questi possedute fuori dal territorio nazionale, che avviino attività imprenditoriali sul territorio nazionale per un valore di almeno 1.000.000 di euro, ovvero di almeno 500.000 euro, nel caso la nuova attività sia una start-up innovativa, generando un numero di nuovi occupati con contratto di lavoro dipendente non inferiore a 5 unità, sia accordato uno sgravio fiscale del 50 per cento sul reddito imponibile d'impresa nei cinque anni consecutivi alla costituzione dell'impresa. Evidenzia che tale proposta emendativa ha la finalità di attirare nuovi investimenti nel nostro Paese.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fitzgerald Nissoli 5.12.

  Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.), nell'illustrare l'emendamento Gebhard 5.14, chiede che esso sia accantonato per Pag. 19permettere ai relatori e al Governo un'ulteriore riflessione sullo stesso. Fa presente, infatti, che esso ha la finalità di evitare una serie di contenziosi aperti, in quanto è volto a prevedere che il criterio del trasferimento della residenza e del domicilio sia soddisfatto anche nel caso di trasferimento della propria residenza secondaria dal Paese terzo secondo la normativa ivi vigente.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, conferma il parere contrario sull'emendamento Gebhard 5.14.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gebhard 5.14.

  Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) segnala che il proprio articolo aggiuntivo 5.04 reca una misura agevolativa per le bande musicali, che si fondano sull'attività volontaria dei partecipanti e pertanto, in ragione della materia trattata, potrebbe essere accantonato, ai fini di una sua valutazione insieme ad altre proposte emendative recanti misure agevolative per il terzo settore.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 5.04.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Fregolent 6.2 e Colletti 6.4. Propone l'accantonamento dell'emendamento Comaroli 6.1, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, la presentatrice dell'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 6.02, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Calabria 6.010, degli identici articoli aggiuntivi Ruocco 6.06 e Gusmeroli 6.07, nonché degli articoli aggiuntivi Donno 6.09 e Meloni 6.013.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Comaroli 6.1, dell'articolo aggiuntivo Calabria 6.010, degli identici articoli aggiuntivi Ruocco 6.06 e Gusmeroli 6.07, nonché degli articoli aggiuntivi Donno 6.09 e Meloni 6.013.

  Silvia FREGOLENT (PD) si dichiara sorpresa dal parere contrario espresso dai relatori e dalla rappresentante del Governo sul proprio emendamento 6.2, che è volto ad estendere il regime forfettario, istituto molto apprezzato dall'attuale Governo, agli esercenti attività d'impresa, arti o professioni che controllano, direttamente o indirettamente, società a responsabilità limitata e associazioni in partecipazione. Segnala inoltre che l'inserimento di tale disposizione è stata chiesta anche da Rete Imprese Italia per non danneggiare le piccole e medie imprese che sono l'ossatura del nostro sistema economico. Chiede pertanto un ripensamento del parere contrario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fregolent 6.2 e Colletti 6.4 e l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 6.02.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, preannunciando l'intenzione di predisporre una proposta di riformulazione organica di alcune delle proposte emendative riferite all'articolo 7, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, il presentatore dell'emendamento Giacometto 7.6. Propone l'accantonamento degli emendamenti Cavandoli 7.9 e 7.10, Marattin 7.20, Rospi 7.3, Parolo 7.15, Schullian 7.31, Vallascas 7.7, Muroni 7.26, Ilaria Fontana 7.2 e degli identici emendamenti Lucaselli 7.1, Bellachioma 7.43 e Giacomoni 7.39. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Benamati 7.12, Mandelli 7.37, Morassut 7.30 e Giacomoni 7.41. Propone l'accantonamento degli emendamenti Schullian 7.25 e Foti 7.44 e dell'articolo aggiuntivo Pag. 20Mandelli 7.02. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'articolo aggiuntivo Mandelli 7.01 e degli identici articoli aggiuntivi Gusmeroli 7.014 e Ruocco 7.013.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori, evidenziando l'opportunità di accantonare le proposte emendative segnalate dai relatori che intervengono su una materia molto specifica che richiede una organica riformulazione.

  Carla RUOCCO, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Cavandoli 7.9 e 7.10, Marattin 7.20, Rospi 7.3, Parolo 7.15, Schullian 7.31, Vallascas 7.7, Muroni 7.26, Ilaria Fontana 7.2 e degli identici emendamenti Lucaselli 7.1, Bellachioma 7.43 e Giacomoni 7.39, Schullian 7.25 e Foti 7.44, dell'articolo aggiuntivo Mandelli 7.02 e degli identici articoli aggiuntivi Gusmeroli 7.014 e Ruocco 7.013.

  Andrea MANDELLI (FI) evidenzia che l'emendamento Giacometto 7.6 è volto a rendere stabili gli incentivi per la valorizzazione edilizia, al fine di dare certezza al settore e permettere un maggior ricorso alle agevolazioni.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Giacometto 7.6.

  Silvia FREGOLENT (PD) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Benamati 7.12, volto ad estendere gli incentivi di cui all'articolo 7 agli interventi di risanamento di edifici già esistenti, come ad esempio i capannoni industriali, allo scopo di ridurre il consumo del suolo e sottolinea come l'obiettivo sia quello di modificare l'attuale situazione che paradossalmente rende più costoso ristrutturare edifici già esistenti piuttosto che costruirne di nuovi. Sottolinea come la proposta emendativa risponda a esigenze ecologiche e di buon senso e chiede ai relatori e alla rappresentante del Governo di ripensare il parere contrario espresso.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Benamati 7.12 e Mandelli 7.37.

  Silvia FREGOLENT (PD) segnala che l'emendamento Morassut 7.30 propone semplificazioni per la ristrutturazione di immobili siti nei centri storici delle città. Osserva che semplificando la ristrutturazione di tali immobili si porrà un argine alla desertificazione dei centri storici.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Morassut 7.30 e Giacomoni 7.41 e l'articolo aggiuntivo Mandelli 7.01.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento Fiorini 8.6 e degli identici emendamenti Benamati 8.7 e Mandelli 8.10. Propone l'accantonamento dell'emendamento Benvenuto 8.11. Invita quindi al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, i presentatori dell'emendamento Boschi 8.9, degli identici emendamenti Benamati 8.8 e Cannizzaro 8.12 e dell'emendamento Fiorini 8.3. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gusmeroli 8.011.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Benvenuto 8.11 e dell'articolo aggiuntivo Gusmeroli 8.011.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fiorini 8.6 e gli identici emendamenti Benamati 8.7 e Mandelli 8.10.

  Maria Elena BOSCHI (PD) segnala che il proprio emendamento 8.9 è volto a introdurre un aiuto concreto alle giovani coppie per l'acquisto dei mobili per la loro abitazione. Si tratta di un intervento che Pag. 21comporta una spesa non eccessiva, da coprire sui residui del Fondo istituito per la concessione del reddito di cittadinanza. Sottolinea inoltre che la misura in questione avrebbe anche effetti positivi sull'industria del mobile, che rappresenta un importante settore del made in Italy e che già nella scorsa legislatura ha beneficiato di una misura analoga.

  Luigi MARATTIN (PD) ribadisce che il gruppo del Partito Democratico è particolarmente interessato alla proposta emendativa 8.9 dell'onorevole Boschi e chiede un supplemento di riflessione ai relatori e alla rappresentante del Governo, dichiarandosi disponibile a un'eventuale riformulazione della copertura prevista dalla proposta emendativa.

  Carla RUOCCO, presidente, chiede ai relatori se intendano rivedere il parere contrario espresso sull'emendamento Boschi 8.9.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, conferma il parere contrario sull'emendamento Boschi 8.9.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Boschi 8.9.

  Silvia FREGOLENT (PD) segnala che l'emendamento Benamati 8.8 è volto ad estendere sino al 2030 il sisma bonus ed ha un impatto finanziario inferiore rispetto all'emendamento Benamati 8.7, testé respinto dalle Commissioni. Evidenzia come la proposta emendativa in discussione sia stata richiesta dai cittadini residenti nelle zone sismiche.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Benamati 8.8 e Cannizzaro 8.12 e l'emendamento Fiorini 8.3.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli articoli aggiuntivi Schullian 9.01 e 9.02.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Schullian 9.01, evidenziando come siano in corso colloqui con il Viceministro Garavaglia, finalizzati a una valutazione positiva della proposta emendativa, la quale riguarda una questione di natura urbanistica priva di riflessi di carattere finanziario.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, conferma il parere contrario sull'articolo aggiuntivo Schullian 9.01.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Schullian 9.01.

  Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Schullian 9.02, alternativo al precedente e anch'esso relativo al trattamento fiscale dei contributi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, conferma il parere contrario sull'articolo aggiuntivo Schullian 9.02.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Schullian 9.02.

  Luca PASTORINO (LeU), in merito all'avvenuto ritiro dell'articolo aggiuntivo Gusmeroli 9.03, relativo alla concessione di incentivi per l'aggregazione di banche e per la loro scissione, chiede se sia intenzione del Governo e dei relatori di presentare una proposta emendativa in materia. Osserva che tale disposizione potrebbe essere applicata alla Banca popolare di Bari e a Carige.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, conferma l'interesse Pag. 22della maggioranza ad intervenire sulla materia oggetto dell'articolo aggiuntivo Gusmeroli 9.03, evidenziando che tuttavia per sua natura essa richiede una positiva interlocuzione con l'Unione europea, in quanto si tratta di una tematica nella quale potrebbe ravvisarsi un aiuto di Stato. Ricorda inoltre che si era pensato di introdurre una simile disposizione in sede di conversione del decreto-legge n. 22 del 2019, cosiddetto «Brexit», ma, per quanto sopra ricordato, ciò non era stato possibile.

  La Viceministra Laura CASTELLI conferma l'interesse del Governo ad intervenire su tale questione.

  Luca PASTORINO (LeU), ringraziando, chiede se il preannunciato intervento normativo troverà sede in questo testo o in altri provvedimenti futuri.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, si augura che la norma possa essere approvata nel più breve tempo possibile.

  Luigi MARATTIN (PD), evidenziando come la disposizione introdurrebbe una sostanziosa agevolazione fiscale per le banche, attende di conoscere le motivazioni che saranno addotte dalla maggioranza per giustificare tale intervento, che non sembra pienamente conforme alle posizioni assunte pubblicamente nell'ultimo decennio dai partiti attualmente al Governo.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli identici emendamenti Butti 10.1, Moretto 10.22, Gadda 10.27, Toccafondi 10.29, D'Ettore 10.31 e Gebhard 10.33. Propone l'accantonamento degli emendamenti Moretto 10.13, Gusmeroli 10.11 e Muroni 10.25. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Lupi 10.30 e Bazoli 10.15. Propone l'accantonamento dell'emendamento Vallascas 10.10, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Lucaselli 10.2, Morassut 10.28 e Librandi 10.12. Propone l'accantonamento dell'emendamento Vallascas 10.9 e degli identici emendamenti Bianchi 10.18 e Benamati 10.32. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Fragomeli 10.16, Lucaselli 10.3, Fragomeli 10.14 e Boschi 10.21. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti D'Incà 10.7 e Ungaro 10.20. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Fiorini 10.6 e Gagliardi 10.8. Propone l'accantonamento dell'emendamento Vallascas 10.19 e degli articoli aggiuntivi De Lorenzis 10.014 e 10.016. Invita infine al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli articoli aggiuntivi Muroni 10.02 e 10.01 e Melilli 10.011 e 10.09.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Moretto 10.13, Gusmeroli 10.11, Muroni 10.25, Vallascas 10.10 e 10.9, degli identici emendamenti Bianchi 10.18 e Benamati 10.32, degli identici emendamenti D'Incà 10.7 e Ungaro 10.20, dell'emendamento Vallascas 10.19 e degli articoli aggiuntivi De Lorenzis 10.014 e 10.016.

  Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) raccomanda la soppressione dell'articolo 10 del provvedimento come proposto, tra gli altri, dell'emendamento Gebhard 10.33. Evidenzia infatti come i piccoli artigiani vengano utilizzati dalla amministrazione finanziaria come una sorta di bancomat, in quanto saranno tenuti a praticare un forte sconto ai propri clienti per ottenere, solo a partire dal successivo esercizio finanziario, un credito di imposta, con conseguenti seri problemi di liquidità, che saranno meno sentiti dalle imprese di maggiori dimensioni.

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  Andrea MANDELLI (FI) segnala, in relazione all'emendamento D'Ettore 10.31, come la richiesta di sopprimere l'articolo 10 sia stata avanzata, in particolare da parte di Rete Imprese Italia e Confartigianato, per garantire la competitività delle piccole e medie imprese edilizie.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, in relazione a quanto segnalato dagli onorevoli Emanuela Rossini e Mandelli, preannuncia la presentazione di una proposta emendativa in materia per tener conto di quanto emerso nel corso delle audizioni, ma non ritiene necessario procedere ad una totale soppressione dell'articolo 10.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), richiamando il proprio emendamento 10.31, anch'esso di contenuto soppressivo dell'articolo 10, invita i relatori a valutare con estrema attenzione la preannunciata riformulazione della norma in oggetto e a non precludersi la possibilità di una sua eliminazione. Si tratta, infatti, di una disposizione che ha urtato numerose categorie economiche e i rispettivi soggetti rappresentativi.

  Luigi MARATTIN (PD) rileva che sono numerosi gli emendamenti accantonati che riguardano il tema dei meccanismi di erogazione degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico. Non ritenendo opportuna una soppressione della norma che comunque prevede un sistema virtuoso, si riserva di illustrare le proposte del suo gruppo per migliorare la disposizione tutelando gli interessi sia dei cittadini che delle piccole e medie imprese.

  Luca PASTORINO (LeU) evidenzia che anche l'emendamento Muroni 10.25, di cui è cofirmatario, va nella direzione di modifica della norma, analogamente ad altri emendamenti accantonati. Si riserva quindi di valutare la riformulazione che ne verrà proposta.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Butti 10.1, Moretto 10.22, Gadda 10.27, Toccafondi 10.29, D'Ettore 10.31 e Gebhard 10.33, nonché l'emendamento Lupi 10.30.

  Luigi MARATTIN (PD) interviene sull'emendamento Bazoli 10.15, sottolineando che il Partito Democratico è favorevole all'estensione del meccanismo delineato dall'articolo 10, ma così come è formulato rischia di penalizzare le piccole e le medie imprese. Per questa ragione l'emendamento in esame propone dei correttivi, in particolare propone una maggiorazione del 10 per cento del credito d'imposta spettante al fornitore come rimborso dello sconto anticipato sul corrispettivo dovuto. Chiede pertanto che l'emendamento venga accantonato così come sono state accantonate altre proposte emendative di analogo contenuto.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bazoli 10.15.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'emendamento a sua prima firma 10.2, volto ad evitare gli effetti negativi per il contribuente del meccanismo previsto all'articolo 10.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 10.2.

  Luigi MARATTIN (PD) interviene sull'emendamento Morassut 10.28, volto a ridurre da cinque a tre le quote annuali in cui è possibile utilizzare in compensazione il credito d'imposta previsto dall'articolo 10.

  Maria Elena BOSCHI (PD) si associa alle considerazioni espresse dal collega Marattin e chiede di valutare l'accantonamento dell'emendamento Morassut 10.28, al fine di poter valutare la questione senza precludersi nessuna strada.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Morassut 10.28.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) illustra l'emendamento Librandi 10.12, volto a prevedere che gli incentivi per gli interventi Pag. 24di efficienza energetica e rischio sismico siano riservati alle imprese che abbiano gravi problemi di liquidità accertati dall'Agenzia delle entrate.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Librandi 10.12.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) interviene sull'emendamento a sua prima firma 10.16, volto a stabilire che al fornitore che accetta di applicare lo sconto ai sensi dei commi 1 e 2 dell'articolo 10 non si applica la ritenuta dell'otto per cento di cui all'articolo 25, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78.

  Silvia FREGOLENT (PD) si associa alle considerazioni del collega Fragomeli e sottolinea che tutti i soggetti auditi durante la fase istruttoria hanno evidenziato nel decreto-legge in esame l'assenza di investimenti. Nel caso dell'articolo 10 di investimenti ve ne sono, ma senza gli opportuni correttivi si rischia che essi siano riservati alle grandi imprese, penalizzando le piccole e le medie.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fragomeli 10.16.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'emendamento a sua prima firma 10.3, volto a permettere ai soggetti beneficiari dell'agevolazione prevista all'articolo 10, in luogo della detrazione, la cessione del corrispondente credito ad istituti di credito e ad intermediari finanziari.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 10.3.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) illustra l'emendamento a sua prima firma 10.14, che istituisce un fondo, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, volto a garantire il pieno ristoro delle spese relative alle operazioni di finanziamento a cui le imprese hanno fatto ricorso per mantenere la liquidità necessaria alla continuità dell'attività d'impresa.

  Maria Elena BOSCHI (PD) sottolinea la rilevanza del tema trattato e chiede al Governo come intenda intervenire per tutelare le piccole imprese se non attraverso misure come quelle contenute nell'emendamento in esame.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, assicura che il Governo sta già lavorando sulla questione e che vorrebbe concedere una ulteriore cessione del credito, ovviamente nei limiti indicati dalla Ragioneria generale dello Stato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fragomeli 10.14.

  Maria Elena BOSCHI (PD) interviene sull'emendamento a sua prima firma 10.21, volto a rendere strutturali le detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica e di ristrutturazione edilizia. Pur consapevole della rilevanza degli oneri di copertura, ritiene che la sua proposta emendativa possa costituire un primo tassello di un ragionamento che dovrà arrivare a maturazione nella prossima legge di bilancio.

  Silvia FREGOLENT (PD) evidenzia come non sia infrequente che i Governi nel corso del tempo modifichino la percentuale relativa alle varie detrazioni fiscali riconosciute ai contribuenti. Stabilizzare queste percentuali rappresenterebbe però un vantaggio in termini di certezza per i cittadini, per le imprese, ma anche per i Governi stessi, che altrimenti rischiano di dover pagare multe salate in complesse controversie anche di carattere internazionale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Boschi 10.21.

  Andrea MANDELLI (FI) illustra l'emendamento Fiorini 10.6, di cui è cofirmatario, evidenziando come l'estensione delle agevolazioni fiscali in materia di superammortamento previste dalle ultime leggi di bilancio agli interventi di adeguamento antisismico effettuati sugli immobili Pag. 25a destinazione produttiva e commerciale rappresenta una misura di segno decisamente positivo, invitando pertanto i relatori ed il Governo a compiere sulla citata proposta emendativa un ulteriore approfondimento ai fini di una riconsiderazione del parere contrario su di esso in precedenza espresso.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), nell'esprimere preliminarmente rammarico per la circostanza in base alla quale alcuna tra le proposte emendative presentate dal gruppo di Forza Italia risulta sinora oggetto di un parere favorevole ovvero perlomeno accantonata, si associa alle considerazioni dianzi espresse dal collega Mandelli, rammentando come nella scorsa legislatura il Governo Gentiloni avesse già previsto un intervento di carattere analogo nell'ambito del piano «Industria 4.0». Tanto premesso, chiede delucidazioni alla rappresentante del Governo in merito alle ragioni ostative ad un positivo accoglimento dell'emendamento Fiorini 10.6, posto che, a suo avviso, non sembrerebbero peraltro sussistere nemmeno criticità dal punto di vista della copertura finanziaria degli oneri da esso derivanti. Si chiede se talune decisioni – e si riferisce anche a quanto sta accadendo nell'odierno dibattito in Assemblea sul decreto concernente la sanità calabrese – siano realmente prese dagli organi politici deputati ad assumerle o siano invece derivate da scelte assunte in sedi tecniche dei ministeri, non legittimate dal punto di vista politico e democratico.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fiorini 10.6.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i relatori hanno presentato le proposte emendative 33.50 e 33.059 (vedi allegato 2), che sono in distribuzione. Non essendovi obiezioni, comunica che il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti si intende stabilito alle ore 11 di lunedì 3 giugno prossimo. Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già programmata per le ore 10 della giornata di domani.

  La seduta termina alle 17.50.

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