CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 marzo 2019
166.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 28 marzo 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti.

  La seduta comincia alle 9.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo.
C. 1433 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che il provvedimento in titolo è iscritto nel calendario dei lavori dell'Aula a cominciare da lunedì prossimo, aggiungendo che, poiché le Commissioni di merito – Affari costituzionali e Lavoro – non hanno ancora terminato l'esame degli emendamenti, quello all'esame oggi non è il testo delle Commissioni I e XI, ma il testo trasmesso dal Senato.

  Virginia VILLANI (M5S), relatrice, riferisce che la finalità del provvedimento, già approvato dal Senato, è innanzitutto quella di modernizzare l'amministrazione pubblica, circoscrivendo le aree di improduttività e valorizzando le diverse figure professionali. A questo scopo il testo individua misure per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni e strumenti di verifica dell'osservanza dell'orario di lavoro nelle stesse amministrazioni, nonché per la rimodulazione delle risorse destinate al trattamento economico accessorio dei dipendenti pubblici e di quelle destinate alle nuove assunzioni, con la determinazione a questo scopo di modalità semplificate. Sono previste, ancora, norme per l'assunzione di personale. Inoltre, norme specifiche riguardano i problemi posti dall'avvenuta risoluzione di alcune convenzioni di fornitura di buoni pasto per i pubblici dipendenti.
  In particolare, l'articolo 1 prevede che con decreto del Ministro della pubblica amministrazione sia adottato un Piano triennale delle azioni concrete per l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e che un «Nucleo della concretezza» appositamente istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica vigili sulla realizzazione delle azioni concrete da parte delle pubbliche amministrazioni. Le amministrazioni devono attuare le misure del Piano nei tempi da esso indicati. Il mancato rispetto dei tempi fissati rileva ai fini della responsabilità dei dirigenti. Il comma 2 – inserito nel corso dell'esame al Senato – specifica che agli istituti e alle scuole di ogni ordine e grado e alle istituzioni educative le disposizioni in questione si applicano tenendo conto delle loro specificità organizzative e funzionali e nel rispetto dell'autonomia organizzativa, didattica, di ricerca e di sviluppo ad essi riconosciuta dalle disposizioni vigenti.
  L'articolo 2 prevede l'introduzione di sistemi di verifica biometrica dell'identità delle persone e di videosorveglianza degli accessi da applicarsi ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, ai fini della verifica della loro osservanza dell'orario di lavoro. La definizione delle modalità attuative è demandata ad un regolamento del Presidente del Consiglio dei ministri. Per il personale docente ed educativo, si prevede (al comma 4) un distinto regolamento, emanato dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione, previo parere del Garante per la privacy.Pag. 44
  L'articolo 3 restringe l'ambito di applicazione del limite dell'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche contrattualizzate.
  L'articolo 4 conferma il limite vigente per le assunzioni da parte delle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e delle agenzie e degli enti pubblici nazionali non economici e reca modifiche ed integrazioni alle norme sulle procedure per le assunzioni in oggetto. In particolare, il comma 1 conferma che le amministrazioni suddette possono procedere ad assunzioni (a tempo indeterminato) nel limite di un contingente di personale corrispondente ad una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente. L'articolo precisa che per il comparto della scuola e delle università resta ferma l'applicazione delle norme di settore. La stessa eccezione è prevista per i Corpi di polizia e per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco. L'articolo 5 reca una disciplina normativa volta a porre rimedio ai problemi sorti in seguito alla risoluzione, da parte di Consip S.p.A., di alcune convenzioni di fornitura di buoni pasto per pubblici dipendenti.
  In conclusione, premesso di non ritenere in alcun modo possibile l'applicazione al personale della scuola di un sistema di verifica biometrica dell'identità delle persone e di videosorveglianza degli accessi, formula una proposta di parere favorevole con un'osservazione, con la quale si raccomanda alle Commissioni di merito di escludere il personale della scuola dall'ambito di applicazione dell'articolo 2 (vedi allegato 1).

  Valentina APREA (FI) esprime l'avviso che un provvedimento che investe in modo così incisivo il mondo della scuola, come quello in esame, avrebbe dovuto essere assegnato anche alla VII Commissione in sede referente, per un esame congiunto con le altre Commissioni interessate. Trova poco decoroso che la Commissione cultura debba esprimersi esclusivamente in sede consultiva – peraltro tardivamente e in modo frettoloso – su una materia che investe in misura così rilevante la sua competenza, come dimostra anche la proposta di parere della relatrice, che mette in discussione per il personale della scuola tutto l'impianto dell'articolo 2. Chiede pertanto al presidente di farsi tramite con la Presidenza della Camera affinché il parere della Commissione sia almeno un parere rinforzato, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento.
  Esprime ad ogni modo forte contrarietà in merito all'impostazione del provvedimento, che dà al Governo vere e proprie deleghe in bianco, senza chiari princìpi e criteri direttivi, scavalcando completamente il Parlamento e i parlamentari, la cui funzione viene ridotta a quella di semplici notai, chiamati a ratificare quanto deciso e stabilito altrove. Invita il Governo e la maggioranza a rispettare il Parlamento e il ruolo delle Commissioni permanenti.
  Quanto al merito, si dichiara totalmente contraria al provvedimento, che nel titolo parla di concretezza, ma propone poi, per la scuola, misure prive di ogni concretezza e irragionevoli: in particolare una misura, quella dei controlli agli accessi, che non è attuabile dal punto di vista pratico, che non rende onore all'impegno profuso dai docenti nell'educazione di bambini e ragazzi e che dimostra disprezzo per i tanti veri problemi di cui la scuola è investita, a cominciare da quelli di edilizia, che non sono affrontati e che, con le risorse necessarie per introdurre i sistemi di vigilanza previsti dall'articolo 2, potrebbero invece essere risolti.
  Premesso di condividere lo spirito della proposta di parere, invita la relatrice a trasformare l'osservazione in una condizione del parere favorevole.
  Conclude dichiarando il parere contrario del suo gruppo sul provvedimento.

  Anna ASCANI (PD) è dell'avviso che il provvedimento contenga deleghe di potere al Governo del tutto generiche, prive di qualsivoglia specificazione. Si interroga, in Pag. 45particolare, su quale debbano essere in concreto il ruolo, le funzioni e il personale del costituendo Nucleo per la concretezza previsto all'articolo 1, il cui rapporto con gli altri dipendenti della pubblica amministrazione non è in alcun modo specificato o definito. Trova inoltre bizzarro intitolare un provvedimento alla concretezza quando le sue disposizioni complicano la vita degli uffici pubblici e non migliorano quella dei cittadini.
  Con riferimento al mondo della scuola, chiede con forza che sia esclusa categoricamente ogni ingerenza del Nucleo per la concretezza sulla funzione educativa esercitata dal personale scolastico, la cui autonomia deve essere preservata e difesa con ogni mezzo.
  Prende atto che la relatrice, che proviene dal mondo della scuola, ha immediatamente ravvisato il problema insito nelle norme dell'articolo 2, tanto da sollevarlo nella sua proposta di parere, con un'osservazione che, anche a suo avviso, andrebbe però trasformata in condizione. Trova infatti molto grave voler vincolare i dirigenti scolastici a una presenza rilevata con apposita strumentazione, dopo aver imposto loro la reggenza di più plessi. Concorda che la Commissione cultura, esclusa dalla possibilità di esaminare norme di questa rilevanza in sede primaria, dovrebbe quantomeno esprimere un parere rinforzato.
  Conclude, dichiarando il giudizio ad ogni modo contrario del Partito democratico su un provvedimento vuoto di contenuti, che ha tutta l'aria di essere stato emanato per soli scopi propagandistici e a fini elettorali.

  Vittoria CASA (M5S), dopo aver riconosciuto la necessità di individuare misure per contrastare i casi di assenteismo che si verificano in diversi settori della pubblica amministrazione, evidenzia tuttavia l'opportunità di tutelare la peculiarità e la specificità del settore scolastico. Aggiunge che, peraltro, l'adeguamento delle scuole alle norme avrebbe un impatto finanziario di almeno 35 milioni di euro, se si tiene conto che sarebbero interessati circa 40 mila istituti scolastici: risorse che andrebbero impiegate, piuttosto, per contrastare la dispersione scolastica e per ridurre il numero delle classi sovraffollate. Ritiene eccessivo applicare forme di controllo della presenza in servizio dei docenti attraverso i sistemi individuati dal provvedimento in esame, esistendo già altre modalità di controllo, ugualmente efficaci, come il registro elettronico. Ricorda, inoltre, che i docenti svolgono diverse attività che vanno oltre il rigido orario scolastico, sulla base di un rapporto fiduciario che non deve assolutamente essere messo a rischio. Quanto ai dirigenti scolastici, osserva che il loro lavoro non deve essere valutato in termini di ore di presenza, ma piuttosto in termini di risultati conseguiti. Pertanto, pur condividendo la misura dell'articolo 2 nel suo complesso, cioè con riguardo alla generalità delle pubbliche amministrazioni, concorda sul fatto che sarebbe opportuno che la Commissione potesse avere voce in capitolo rispetto al personale della scuola, anche esprimendo un parere «rinforzato», se questa è l'unica strada procedurale percorribile.

  Marco MARIN (FI) stigmatizza l'atteggiamento del Governo, che adotta norme che toccano in modo così rilevante la scuola e la competenza della Commissione cultura senza preoccuparsi di presentare disegni di legge autonomi in modo che questa sia investita nel merito in sede primaria. Rileva che questo modo distorto di procedere si sta ripresentando con preoccupante frequenza e teme che costituisca ormai un aspetto consolidato del rapporto tra Governo e Parlamento e un segno dell'approccio disinvolto che caratterizza l'attività del Governo in carica e della maggioranza che lo sostiene. Quanto al merito del provvedimento in esame, trova che il titolo contraddica i contenuti, che sono assai limitati nelle idee e poco concreti rispetto ai fini che si prefiggono.

  Paola FRASSINETTI (FdI) ritiene che il provvedimento contenga diverse anomalie sia nel merito sia nel metodo. Le sue disposizioni le appaiono in generale indeterminate Pag. 46e vaghe, mentre quelle relative alla scuola sono a suo avviso inadeguate. Concorda con i colleghi in merito al fatto che la discussione in altre Commissioni di norme che investono in modo rilevante la competenza della VII Commissione è inaccettabile e mortifica la funzione del parlamentare. Per questo motivo si associa a quanti chiedono che il parere che la Commissione esprimerà abbia almeno un carattere «rinforzato». Conclude asserendo di non ravvisare ad ogni modo alcuna concretezza nelle misure del provvedimento in esame.

  Gabriele TOCCAFONDI (Misto-CP-A-PS-A) stigmatizza nel metodo il fatto che il Governo presenti un disegno di legge contenente norme che sostanzialmente delegano al Governo stesso di individuare misure per il miglioramento dell'amministrazione pubblica senza precisare in alcun modo il profilo di queste misure. Rispetto al comparto scuola, rileva che sarebbe stato importante conoscere il pensiero del ministro dell'istruzione, nonché del viceministro e del sottosegretario al medesimo dicastero, laddove nessun loro intervento si è udito in questa Commissione a chiarimento delle ragioni che hanno indotto a inserire nel disegno di legge norme controverse e discutibili come quelle di cui si parla. Trova lesivo del ruolo della Commissione il fatto che questa debba racchiudere in un'osservazione inserita in un parere espresso all'ultimo momento il proprio avviso su disposizioni che, per rilevanza, avrebbero dovuto impegnarla per tempo e come Commissione di merito primaria. Osserva, poi, che l'aver inserito la parola «assenteismo» nel titolo del disegno di legge trasmette un messaggio negativo e pericoloso, tenuto conto che nella scuola non è corretto parlare di assenteismo. Con riferimento alle modalità applicative delle disposizioni sull'installazione dei sistemi di verifica biometrica, teme che non siano state effettuate le giuste valutazioni sull'opportunità di creare accessi differenziati per i docenti, che però sono necessari e che non potrebbero essere realizzati senza spesa significativa: una spesa che sarebbe, a suo avviso, dati i tanti veri problemi della scuola, uno spreco di risorse. Conclude invitando al buon senso i deputati della maggioranza.

  Luigi GALLO, presidente, dopo aver chiarito che il provvedimento in esame non contiene deleghe legislative al Governo, ricorda che nessuna questione è stata mai sollevata in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, rispetto all'assegnazione in sede consultiva e ai tempi di esame del provvedimento. Quanto alla richiesta che la Commissione esprima un parere ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis (cosiddetto «rinforzato»), avverte che investirà della richiesta il Presidente della Camera. Quindi, dopo aver preso atto che vi sono altre richieste di intervento, avverte che, essendo imminente l'inizio delle votazioni in Assemblea, la discussione proseguirà nella pausa dopo il termine delle votazioni antimeridiane in Aula.

  La seduta termina alle 10.20.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 28 marzo 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.

  La seduta comincia alle 13.30.

5-00960 Bordo: Sulla realizzazione del parco Campi Diomedei (Foggia).

  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Michele BORDO (PD), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatto. Sperava infatti che la risposta contenesse elementi risolutivi che consentissero la ripresa dei lavori che riguardano 23 ettari di suolo pubblico per i quali è stato concesso un finanziamento di 7 milioni di euro per la Pag. 47realizzazione di uno dei più grandi parchi d'Italia. Sottolinea che l'annullamento in autotutela dell'autorizzazione rilasciata nel gennaio 2018 è avvenuto dopo più di tre anni dall'aggiudicazione dell'appalto, mettendo così a rischio la prosecuzione di un intervento strategico per la provincia di Foggia. Osserva che le motivazioni poste a base dell'annullamento sono irrilevanti e che la decisione sembra rispondere solo a logiche di cambiamento di orientamento politico ai vertici di Governo e della Soprintendenza e non appare comprensibile dal punto di vista dell'interesse pubblico.

5-01342 Foti: Sulla sede dell'Archivio di Stato di Piacenza.

  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Tommaso FOTI (FdI), replicando, ricorda che sono 21 anni che l'archivio di Stato di Piacenza attende di poter essere collocato nell’ex Caserma Cantore, dopo i necessari interventi di recupero. Rileva che la risposta lascia intendere una distrazione di fondi, che invece non c’è stata, e che le risorse assegnate, per un ammontare di circa 1,5 milioni, consentono lo svolgimento solo di una parte dei lavori occorrenti. Invita quindi il rappresentante del Governo a farsi carico personalmente della questione, anche per assicurare il finanziamento degli ulteriori interventi di recupero dell'immobile di destinazione.

5-01496 Fiano: Sui lavori di riqualificazione del Giardino dei Giusti del comune di Milano.

  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Emanuele FIANO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto essendosi risolta positivamente, anche per effetto della presentazione dell'interrogazione, la questione da lui sollevata.

5-01523 Menga: Sull'aggiudicazione del «Tesoretto di Ordona» e dei «Ricami del Guerriero».

  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Rosa MENGA (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta in merito all'assegnazione dei due principali reperti archeologici portati alla luce nei lavori di scavo nel territorio di Ordona. Auspica che quanto prima possa venir definito il progetto per il compiuto allestimento del Museo civico di Ordona, in modo da permettere la fruizione generale dei beni rinvenuti.

  Luigi GALLO (M5S), presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 28 marzo 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti.

  La seduta comincia alle 14.

Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo.
C. 1433 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che il Presidente della Camera ha accolto la richiesta che la Commissione possa esprimere un parere cosiddetto «rinforzato». Pag. 48Pertanto, la Commissione esprimerà il parere ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento.

  Antonio PALMIERI (FI) è costretto a rilevare che ancora una volta il Governo scavalca il Parlamento e le sue prerogative, nonostante in diverse occasioni il Presidente della Camera ne abbia rivendicato la centralità. Prende atto che nel corso degli anni questo sconfinamento del Governo è stato progressivo e inesorabile e che questo atteggiamento dell'Esecutivo comincia a provocare difficoltà anche in una parte della maggioranza, come lascia pensare l'intervento svolto stamattina dalla deputata Casa, che sembra lasciar intendere che il Movimento 5 Stelle, o almeno una parte, potrebbe prendere sull'articolo 2 le stesse posizioni di gruppi di opposizione come Forza Italia.

  Daniele BELOTTI (Lega) si domanda le ragioni di tanto scalpore attorno alla rilevazione delle presenze mediante un sistema di verifica biometrica, quando anche in Parlamento si vota in Assemblea con l'impronta digitale e si registra la presenza dei deputati in Commissione mediante un sistema digitale. Ritiene che sarebbe utile, invece, dare un segnale forte ai cosiddetti «furbetti del cartellino», la cui condotta danneggia i loro colleghi onesti e i cittadini. Trova inopportuno distinguere tra dipendenti pubblici tenuti alla rilevazione della presenza e dipendenti esonerati: l'unica distinzione deve essere fatta tra lavoratori furbi e scorretti e lavoratori onesti e corretti. Le polemiche sull'utilizzo dei sistemi di verifica biometrica gli ricordano quelle insorte a seguito dell'installazione dei primi sistemi di videosorveglianza nelle città, i cui vantaggi ora sono innegabili. Ritiene che la scuola debba piuttosto essere da esempio: un esempio di correttezza civica che va di pari passo con l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione civica e alla cittadinanza, i cui provvedimenti sono attualmente all'esame della Commissione cultura. È consapevole che il problema dell'assenteismo non riguarda il personale della scuola, ma non ritiene opportuno introdurre deroghe ed eccezioni rispetto alla norma generale per i dipendenti pubblici. È dell'avviso che i 35 milioni di spesa per l'adeguamento degli accessi possano essere ammortizzati con gli effetti benefici derivanti dall'introduzione del sistema di vigilanza, che contrasterà l'assenteismo nelle pubbliche amministrazioni. In risposta alla deputata Ascani, che si chiedeva quale vantaggio concreto possa avere per il cittadino l'adozione di un sistema più moderno di rilevazione delle presenze, afferma che tale sistema garantisce una maggiore presenza di impiegati agli sportelli e negli uffici della pubblica amministrazione.

  Luigi CASCIELLO (FI) concorda con i colleghi Aprea e Palmieri sull'insufficienza dell'osservazione contenuta nella proposta di parere della relatrice. È dell'avviso che i dirigenti scolastici, come gli altri dirigenti della pubblica amministrazione, debbano essere esonerati da un controllo della presenza all'interno degli istituti scolastici, avendo ovvie necessità di spostamento fuori sede e dovendo svolgere la loro funzione anche su più istituti, spesso lontani tra loro. Rispetto a questo, sottolinea che ciò che rileva non è la loro attività in termini di ore, ma la qualità del loro impegno e il raggiungimento degli obiettivi prefigurati. L'installazione dei sistemi di verifica biometrica ha costi ingenti che né le scuole, né gli enti locali possono permettersi, se non a discapito di altri progetti, primo tra tutti quello della messa in sicurezza degli edifici scolastici. Si dichiara inoltre poco convinto della correttezza di un tale sistema, in termini di rispetto della riservatezza e diritto del lavoro. Invita, quindi, la maggioranza a una più attenta riflessione sui risvolti della norma, che potrebbero recare un danno enorme alla scuola. Conclude rivendicando maggiore dignità per il ruolo della Commissione cultura.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) si dichiara preoccupato per il proliferare di provvedimenti recanti misure per imbrigliare Pag. 49e controllare enti e amministrazioni pubblici, manifestando l'impressione che si tratti di proclami in vista delle scadenze elettorali di fine maggio. Ritiene che le disposizioni del disegno di legge in esame siano inapplicabili all'interno della scuola, soprattutto perché le differenze tra i dirigenti scolastici e quelli del resto della pubblica amministrazione sono innegabili ed esistono già sia in termini remunerativi sia di ore di lavoro svolto. Si stupisce che qualcuno pensi che si possa aumentare il tasso di produttività della scuola trattandola come se fosse un qualunque settore della pubblica amministrazione. Aggiunge che le norme che impattano sul comparto scuola dovrebbero sempre essere inserite in provvedimenti autonomi, che possano essere esaminati in sede primaria dalla Commissione cultura, anziché essere oggetto di discussioni estemporanee in vista di pareri frettolosi e poco meditati ad altre Commissioni. Invita i colleghi della maggioranza a ristabilire un clima sereno per un dibattito approfondito sui temi della scuola e a non prendere decisioni che prevedibilmente provocheranno agitazioni nel personale della scuola con conseguenti disagi per le famiglie.

  Virginia VILLANI (M5S), relatrice, alla luce del vivace dibattito svoltosi si dichiara disponibile a riformulare la proposta di parere, trasformando l'osservazione in condizione. È anche lei dell'avviso che le norme del provvedimento in esame non siano applicabili al mondo della scuola, costituendo un eccesso di burocrazia che non tiene conto della realtà specifica del mondo dell'istruzione e della formazione. Non crede, anche alla luce della sua esperienza di dirigente, che la produttività dei dirigenti scolastici possa essere valutata in termini di ore, dovendo piuttosto essere valutata in termini di obiettivi conseguiti. Comunica che è sua intenzione ripresentare in Assemblea gli emendamenti all'articolo 2 da lei presentati nelle Commissioni I e XI. Conclude ribadendo di nutrire forti perplessità rispetto al mancato esonero dei dirigenti scolastici dall'applicazione delle norme sulla rilevazione delle presenze orarie sul luogo di lavoro.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) esprime il proprio personale apprezzamento per la coerenza della deputata Villani, che, pur nella difficoltà del suo incarico, ha tenuto fede alla sua coscienza. Aggiunge che la scuola è davvero una comunità educativa e che la condotta della deputata Villani la rappresenta pienamente.

  Alessandra CARBONARO (M5S) chiede al presidente una sospensione della seduta.

  Gabriele TOCCAFONDI (Misto-CP-A-PS-A) ritiene inopportuno sospendere la seduta quando è in corso il dibattito sulla proposta di parere della relatrice e si dovrebbe procedere alla votazione della stessa.

  Valentina APREA (FI) rileva che sarebbe opportuno conoscere l'avviso del rappresentante Governo, che pur essendo presente, non si è ancora pronunciato.

  Luigi GALLO, presidente, accertato che i rappresentanti dei gruppi che compongono la maggioranza concordano nella richiesta, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.45, è ripresa alle 15.05.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che, su richiesta dei rappresentanti dei gruppi di maggioranza, anche per consentire la trattazione degli altri argomenti all'ordine del giorno prima della ripresa delle votazioni in Assemblea, il seguito della discussione sul provvedimento in titolo è rinviato ad altra seduta, che si terrà oggi al termine delle votazioni dell'Aula o, compatibilmente con l'organizzazione dei lavori delle Commissioni I e XI, in altra data. Non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 15.10.

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SEDE REFERENTE

  Giovedì 28 marzo 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti.

  La seduta comincia alle 15.10.

Modifica all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e disposizioni concernenti la formazione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado.
C. 877 Azzolina.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 febbraio 2019.

  Luigi GALLO, presidente, comunica che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha concordato, su iniziativa della relatrice, deputata Casa, di chiedere al Governo di fornire alcuni ulteriori dati utili per l'istruttoria dell'esame, in aggiunta a quelli già forniti in precedenza. Chiede quindi al rappresentante del Governo se sia pronto a fornire i nuovi dati alla Commissione.

  Il viceministro Lorenzo FIORAMONTI deposita agli atti della Commissione le tabelle di cui in allegato (vedi allegato 6).

  Luigi GALLO, presidente, per dare modo a tutti di prendere visione dei dati depositati dal Governo, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura.
C. 478 Piccoli Nardelli, C. 1410 Belotti e C. 1516 Mollicone.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 1614 e C. 1686).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 marzo 2019.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che sono state assegnate alla Commissione le proposte di legge C. 1614 Frassinetti e C. 1686 Casciello. Vertendo le suddette proposte su identica materia, comunica di averne disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 2, del regolamento, ai progetti di legge in titolo. Accertato quindi che non vi sono obiezioni, invita la relatrice a depositare la sua relazione sulle due proposte di legge da ultimo abbinate, anziché darne lettura, per consentire alla Commissione di risparmiare tempo ed esaurire gli argomenti all'ordine del giorno prima della ripresa delle votazioni in Assemblea.

  Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, deposita agli atti la relazione da lei preparata con riguardo alle due proposte di legge abbinate (vedi allegato 7).

  Luigi GALLO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina in materia di diritto allo studio universitario e di tasse e contributi universitari.
C. 1211 Tuzi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 marzo 2019.

  Daniela TORTO (M5S), relatrice, annuncia che considera utile che sul provvedimento si svolga un ciclo di audizioni.

  Valentina APREA (FI) chiede che la Commissione svolga l'audizione anche – e come primo soggetto audito – della Conferenza dei presidenti delle regioni, volendo conoscere l'avviso dell'organo in merito ad un provvedimento che, a suo Pag. 51parere, invade materie di competenza esclusiva delle regioni.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che le decisioni in merito all'organizzazione dei lavori spettano all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Dichiarazione di monumento nazionale del ponte sul Brenta detto «Ponte Vecchio di Bassano».
C. 1203 Racchella.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è previsto l'inizio dell'esame della proposta di legge in titolo. Accertato quindi che non vi sono obiezioni, invita la relatrice a depositare la sua relazione introduttiva, anziché darne lettura.

  Ketty FOGLIANI (Lega), relatrice, deposita una relazione sulla proposta di legge in esame (vedi allegato 8).

  Luigi GALLO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 28 marzo 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.30.

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