CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 febbraio 2019
142.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 72

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 13 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI.

  La seduta comincia alle 10.05.

Indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale produttori energia da bioliquidi (ANPEB).
(Svolgimento e conclusione).

  Cristian BANFI, presidente dell'Associazione nazionale produttori energia da bioliquidi (ANPEB), svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni la presidente Barbara SALTAMARTINI e i deputati Andrea VALLASCAS Pag. 73(M5S), Tullio PATASSINI (Lega) e Lino PETTAZZI (Lega).

  Cristian BANFI, presidente dell'Associazione nazionale produttori energia da bioliquidi (ANPEB), risponde ai quesiti formulati e rende ulteriori precisazioni.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, ringrazia il presidente Banfi e dichiara quindi conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti della Federazione nazionale imprese elettroecniche ed elettroniche (ANIE).
(Svolgimento e conclusione).

  Michelangelo LAFRONZA, segretario della Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche (ANIE), svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Andrea VALLASCAS (M5S), e Tullio PATASSINI (Lega).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che, in considerazione dell'inizio dei lavori dell'Assemblea non è possibile svolgere la replica del rappresentante dell'ANIE, che si è impegnato, e di questo lo ringrazia, a trasmettere risposte scritte ai quesiti posti. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 11.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 febbraio 2019. — Presidenza del vicepresidente Luca CARABETTA. – Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Dario Galli.

  La seduta comincia alle 14.15.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea-Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame emendamenti e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti trasmessi, per gli ambiti di competenza, dalla XIV Commissione.

  Anna Laura ORRICO (M5S), relatrice, espone in sintesi i contenuti delle proposte emendative presentate presso la XIV Commissione e di competenza della X Commissione (vedi allegato) che sono le seguenti: gli emendamenti Rossello 2.1 e Giglio Vigna 2.2, l'articolo aggiuntivo 4.02 del relatore nonché gli emendamenti De Luca 12.1 e Boccia 18.1.
  Gli emendamenti Rossello 2.1 e Giglio Vigna 2.2 incidono entrambi sul comma 1, capoverso comma 3, dell'articolo 2. Ricordo che tale articolo reca disposizioni in materia di professione di agente d'affari in mediazione e fa seguito alla procedura di infrazione n. 2018/2175. La disposizione novella il comma 3 dell'articolo 5 della legge n. 39 del 1989, nel senso di limitare le incompatibilità dell'attività di mediazione con altre attività e professioni alle seguenti ipotesi: attività imprenditoriali di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti al medesimo settore merceologico per il quale si esercita l'attività di mediazione; attività svolta in qualità di dipendente, ad esclusione delle imprese di mediazione, di ente pubblico o privato e di istituto bancario, finanziario o assicurativo; esercizio di professioni intellettuali afferenti al medesimo settore merceologico per cui si esercita l'attività di mediazione; situazioni di conflitto di interessi. L'emendamento Rossello 2.1. sostituisce l'intero capoverso comma Pag. 743, ma la modifica sostanziale che propone riguarda l'estensione dell'incompatibilità dell'attività svolta in qualità di dipendente anche a chi è dipendente da persone, società o enti, privati o pubblici, mantenendo l'esclusione della dipendenza presso imprese di mediazione. L'emendamento Giglio Vigna 2.2 è volto ad escludere l'attività di costruttore edile dal novero di quelle incompatibili con l'attività di mediazione.
  L'articolo aggiuntivo 4.02 del relatore inserisce nel testo un articolo 4-bis, in materia di designazione delle autorità competenti ai sensi del regolamento (UE) n. 2018/302, volto a impedire i blocchi geografici ingiustificati e altre forme di discriminazione basate sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sul luogo di stabilimento dei clienti nell'ambito del mercato interno. L'articolo aggiuntivo apporta a tal fine modifiche al Codice del consumo, di cui al decreto legislativo n. 206 del 2005. Viene aggiunta una lettera b-quater) al comma 1 dell'articolo 139, volta ad inserire il citato regolamento (UE) n. 2018/302 tra le disposizioni che contemplano interessi collettivi dei consumatori, la cui violazione legittima le associazioni dei consumatori e degli utenti ad agire a tutela degli interessi collettivi medesimi. Vengono inoltre inseriti due commi, 9-bis e 9-ter, all'articolo 144-bis. Con il primo si stabilisce che, in relazione al regolamento (UE) n. 2018/302, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato è designata quale organismo responsabile e svolge le funzioni di autorità competente. Con il medesimo comma si stabilisce che in materia di accertamento e sanzione delle violazioni del regolamento (UE) n. 2018/302 si applica l'articolo 27, commi da 2 a 15, del Codice del consumo. Ai sensi del comma 9-ter, il Centro nazionale della rete europea per i consumatori (ECC-NET) fornisce assistenza ai consumatori ai sensi dell'articolo 8 del regolamento 2018/302, al fine di assicurare il rispetto del divieto di discriminazioni stabilito dal medesimo regolamento.
  L'emendamento De Luca 12.1 propone la soppressione dell'articolo 12, recante abrogazione del comma 1089 dell'articolo 1 della legge n. 205 del 2017, la legge di bilancio per il 2018, con il quale è stato assegnato un contributo pari a un milione di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020 in favore dell'Istituto italiano per l'Asia e il Mediterraneo (IsiameD). Ricorda che con comunicazione del 4 aprile 2018 inviata ai sensi dell'articolo 108 del TFUE, la Commissione europea ha segnalato che, poiché le autorità italiane non avevano notificato la misura ai fini della certezza del diritto né avevano messo in discussione la sua natura come aiuto di Stato i servizi della Commissione ne hanno tratto che essa costituisse effettivamente un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107 TFUE.
  L'emendamento Boccia 18.1 è volto a sopprimere l'articolo 18, che abroga i commi 149, 150 e 151 della legge n. 208 del 2015, la legge di stabilità per il 2016, recanti l'estensione del periodo di incentivazione per gli impianti a biomasse, biogas e bioliquidi. Ricorda che l'articolo 18 mira a evitare la procedura di infrazione ai sensi del combinato disposto degli articoli 108, comma 2, e 258 del TFUE.
  Si riserva di formulare una proposta di parere.

  Luca CARABETTA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
C. 1332 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Alex BAZZARO (Lega), relatore, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in titolo.
  La proposta di legge in esame concerne la ratifica ed esecuzione dell'Accordo di Pag. 75dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica di Cuba. L'Accordo, entrato in vigore in via provvisoria per le parti di competenza dell'Unione europea il 1o novembre 2017, è finalizzato a promuovere le relazioni tra l'Unione europee e Cuba. Oltre a creare un solido quadro favorevole al rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione bilaterale in un gran numero di settori, l'accordo fornisce la base per un'azione comune su questioni internazionali e in consessi multilaterali. L'Accordo stabilisce inoltre i principi e gli obiettivi generali delle relazioni tra l'Unione europea e Cuba e crea una struttura istituzionale per la sua gestione. L'Accordo entrerà in vigore integralmente quando sarà ratificato da tutti gli stati membri dell'Unione europea. Il Parlamento europeo ha ratificato l'Accordo il 5 luglio 2017.
  Il testo dell'Accordo si compone di 89 articoli, suddivisi in cinque parti.
  La Parte I, relativa alle disposizioni generali, sancisce i principi e gli obiettivi dell'Accordo.
  La Parte II, relativa al dialogo politico, ne definisce gli obiettivi e stabilisce i settori strategici comuni, oggetto del dialogo politico: diritti umani; commercio illegale di armi; disarmo e non proliferazione delle armi di distruzione di massa; lotta contro il terrorismo; gravi crimini di portata internazionale; misure coercitive unilaterali; lotta contro la tratta di esseri umani e traffico di migranti; lotta contro la produzione, il traffico e il consumo di droghe illecite; lotta contro la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza ad esso associate; sviluppo sostenibile, campo quest'ultimo di interesse della X Commissione.
  La Parte III è dedicata alla cooperazione e dialogo strategico settoriale e si articola in sette titoli. Il Titolo I fissa gli obiettivi, i principi, le modalità di dialogo, le procedure di cooperazione, definendo altresì gli attori e i settori della cooperazione (sviluppo sostenibile; diritti umani e buon governo; sostenibilità ambientale; prevenzione delle catastrofi; prospettiva di genere; persone in stato di vulnerabilità; sviluppo delle capacità nazionali; gestione della conoscenza) e le risorse disponibili per il conseguimento degli obiettivi di cooperazione. Il Titolo II è relativo alla democrazia, diritti umani e buon governo, al rafforzamento delle istituzioni e dello Stato di diritto, alla modernizzazione della pubblica amministrazione e alla prevenzione e risoluzione dei conflitti. Il Titolo III è dedicato alla promozione della giustizia, sicurezza dei cittadini e migrazione. Il Titolo IV è dedicato allo sviluppo e alla coesione sociale e prevede la creazione di canali di cooperazione nei seguenti ambiti: politiche economiche; politiche commerciali ispirate a principi di sviluppo sostenibile, equo e solidale (elemento di primario interesse per le competenze della X Commissione); politiche di bilancio che consentano una ridistribuzione della ricchezza; politiche sociali e dell'occupazione; strategie e politiche di lotta contro la xenofobia e la discriminazione; politiche per i giovani. Il Titolo V si occupa della cooperazione nel settore dell'ambiente, della gestione del rischio di catastrofi e di cambiamenti climatici e prevede azioni di cooperazione che possono comprendere tra l'altro il trasferimento e l'utilizzo di tecnologie pulite sostenibili, promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili e miglioramento della capacità di gestione sostenibile dell'approvvigionamento idrico, campi d'interesse della X Commissione. Il Titolo VI si occupa dello sviluppo economico e prevede una serie di attività di cooperazione in vari settori quali, ad esempio, il turismo sostenibile, la tecnologia e l'innovazione e l'energia, comprese le energie rinnovabili, materie di competenza della X Commissione. Il Titolo VII ha per oggetto l'integrazione e la cooperazione regionali.
  La Parte IV, relativa a scambi e cooperazione commerciale definisce gli obiettivi della cooperazione nel settore, prefiggendosi in particolare di rafforzare le relazioni economiche e commerciali, di promuovere l'integrazione di Cuba nell'economia mondiale, di rafforzare il contributo del commercio sostenibile e sostenere Pag. 76la diversificazione dell'economia cubana, in un clima di miglioramento per gli investimenti.
  La Parte V relativa a disposizioni istituzionali e finali istituisce un quadro istituzionale, composto da un Consiglio congiunto, riunito a livello ministeriale almeno ogni due anni e presieduto alternativamente da un rappresentante UE e da Cuba, e da un Comitato misto, che assiste il Comitato congiunto, composto da rappresentanti delle Parti e da alti funzionari. Si dispone poi in merito all'entrata in vigore dell'Accordo che può essere modificato mediante accordo scritto tra le Parti e la cui applicazione è relativa ai territori dell'Unione europea e della Repubblica di Cuba.
  La proposta di legge di ratifica, consta di 4 articoli. Gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo. L'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria, per la quale dall'attuazione dell'Accordo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. L'articolo 4 riguarda l'entrata in vigore della legge il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

  Sara MORETTO (PD) chiede che l'esame e la votazione del parere in oggetto sia rinviata alla prossima seduta. Sottolinea, infatti, come usualmente la Commissione dedichi due sedute per l'esame dei provvedimenti in sede consultiva.

  Luca CARABETTA, presidente, ritiene che la richiesta della deputata Moretto possa essere accolta, non essendo calendarizzato per la prossima settimana l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 febbraio 2019. — Presidenza del vicepresidente Luca CARABETTA. – Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Dario Galli.

  La seduta comincia alle 14.30.

Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
C. 1 Iniziativa popolare, C. 457 Saltamartini, C. 470 Benamati, C. 526 Crippa, C. 587 Consiglio Regionale delle Marche, C. 860 Epifani e C. 1333 Polidori.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 febbraio 2019.

  Andrea DARA (Lega), relatore, ricorda che nella seduta del 7 febbraio scorso ha depositato una proposta di testo unificato delle proposte di legge in esame, riservandosi di illustrarlo.
  Sottolinea che il testo è il risultato sia dell'approfondimento delle proposte di legge all'esame della Commissione che delle problematiche evidenziate nel corso delle circa quaranta audizioni svolte. Osserva che in sintesi, il testo riafferma il principio delle chiusure domenicali e festive. Oltre alla salvaguardia dei centri storici e degli esercizi di vicinato, la novità più rilevante riguarda la determinazione di un massimo di quattro delle dodici festività nazionali e di un numero tra otto e ventisei domeniche in cui gli esercizi commerciali possono rimanere aperti, lasciando la scelta alle singole regioni. Questo per favorire il turismo balneare e quello montano, dato che le regioni potranno concentrare le aperture nella stagione estiva, ad esempio nei mesi tra aprile e settembre, o invernale, a seconda delle caratteristiche del proprio territorio.Pag. 77
  Il testo rappresenta un punto di partenza e dichiara la sua disponibilità ad approfondire le proposte che verranno dai gruppi parlamentari.

  Catia POLIDORI (FI) ribadisce la richiesta, già avanzata dal suo gruppo nella seduta precedente, di svolgere un nuovo ciclo di audizioni in relazione alle novità sostanziali del testo rispetto alle proposte di legge originarie.

  Luca CARABETTA, presidente, ricorda che, come già stabilito, la richiesta di svolgere audizioni sulla proposta di testo unificato del relatore sarà esaminata nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Sara MORETTO (PD) si riserva di chiedere nella sede opportuna dell'Ufficio di presidenza chiarimenti sulla tempistica dell'esame del provvedimento, nonché lo svolgimento di audizioni su un testo che impatta su diverse categorie e su un numero rilevante di persone. Ricorda come l'esame delle proposte di legge in materia di orari degli esercizi commerciali vada avanti da mesi e come in questo tempo la maggioranza abbia avanzato ben quattro diverse proposte. Ciò genera incertezza negli operatori del commercio, che non sono in grado di programmare la propria attività. È un'incertezza che rappresenta un freno agli investimenti e che incide sui livelli occupazionali. È un'incertezza che impatta inevitabilmente anche sui consumatori.
  Ribadisce la disponibilità del suo gruppo a lavorare per migliorare il testo e trovare una sintesi che superi il clima di incertezza, ma nel contempo osserva come altri sono i temi da affrontare per un vero sostegno al commercio. Prima di tutto il sostegno al piccolo commercio, tema sul quale il Partito Democratico aveva presentato un emendamento durante l'esame della legge di bilancio, emendamento che è stato respinto. Va affrontata poi la regolamentazione dell’e-commerce, come anche le tematiche contrattuali, questioni non presenti nel testo proposto dal relatore.
  Ricorda come nelle audizioni, alle quali si è richiamato il relatore, sia stato messo in evidenza il rischio di affidare scelte agli enti territoriali. Ma la preoccupazione maggiore risiede, a suo avviso, negli effetti negativi sull'occupazione di norme così restrittive.

  Rachele SILVESTRI (M5S) nel replicare alla deputata Moretto, osserva come il testo, anche se non è il sunto delle proposte in esame, rappresenta il frutto dell'ascolto delle categorie interessate e si pone prioritariamente l'obiettivo di aiutare i piccoli esercizi. Rileva che il tema dell’e-commerce non è presente nel testo unificato, come non lo era nelle proposte di legge originarie, in quanto non strettamente attinente alla specifica materia degli orari oltre ad investire competenze anche di altre Commissioni, ma che sarà adeguatamente affrontato con appositi provvedimenti. Lo stesso vale per la tematica contrattuale. Desidera solo ricordare che, anche in presenza delle aperture domenicali e festive, si è registrato un aumento del 30 per cento di aumento della disoccupazione negli esercizi commerciali.

  Martina NARDI (PD) ritiene incredibile non affrontare il tema dell’e-commerce in questo provvedimento, dato che è la vera causa della crisi degli esercizi commerciali, ad iniziare da quelli piccoli. La maggioranza, invece di affrontare questo tema, ha trovato un capro espiatorio nelle medie e grandi strutture di distribuzione. Ribadisce, infatti, come l’e-commerce rappresenti la vera causa della crisi, avendo cambiato le abitudini dei consumatori e creando i presupposti di una trasformazione epocale, allontanandoli dai negozi, compresi i centri commerciali. Ritiene quindi sbagliato l'impianto stesso del testo unificato, lontano dalla realtà del Paese, anche se il suo gruppo cercherà di migliorarlo con la presentazione di emendamenti. Ma la realtà rappresenta il vero tema del futuro, di fronte al quale quella Pag. 78proposta oggi dalla maggioranza è una mera operazione mediatica.

  Andrea VALLASCAS (M5S) ribadisce la distinzione tra la materia degli orari degli esercizi commerciali e il tema dell’e-commerce, che sarà affrontato in una fase successiva. Cita uno studio della CGIA di Mestre, che evidenzia come i centri commerciali abbiano contribuito alla crisi anche occupazionale dei piccoli esercizi commerciali. Con il testo proposto si vuole dare un'opportunità proprio a questi piccoli esercizi in difficoltà, aumentandone la competitività.

  Paolo BARELLI (FI) si associa alle considerazioni della deputata Polidori sulla diversità del testo, che, a suo avviso, è migliorato rispetto alle proposte originarie, ma non in modo ancora sufficiente. Nel replicare al deputato Vallascas, concorda sul fatto che il tema dell’e-commerce non è parte del dibattito sugli orari degli esercizi commerciali, ma vanno analizzati i flussi di vendita, per comprendere l'impatto sulla crisi dei piccoli esercizi. Rinnova la richiesta di audizioni.

  Luca CARABETTA, presidente, ribadisce che la richiesta di svolgere audizioni sarà esaminata nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega) desidera prima di tutto ringraziare il relatore per il lavoro di sintesi svolto, lavoro difficile per l'esigenza di prestare attenzione a necessità di categorie anche contrapposte. Sottolinea la positività della ricaduta del testo su centri storici che stanno rischiando di scomparire. La loro riqualificazione e il riequilibrio tra piccoli e grandi esercizi commerciali sono i principali obiettivi del testo unificato. È una proposta innovativa, che si pone come volano di un'economia sostenibile.

  Andrea DARA (Lega), relatore, nel replicare alla deputata Nardi, precisa che il fatto che i centri commerciali rappresentano il nemico dei piccoli esercizi, non lo dice il testo proposto, ma lo affermano i dati delle associazioni di categoria, con una perdita di 100.000 posti di lavoro tra il 2011 e il 2014. Ricorda che il dibattito in Commissione sia partito su impulso anche del gruppo del Partito Democratico, che è stato tra i primi a depositare una proposta sul tema. È un tema affrontato anche nella passata legislatura, a dimostrazione della sua rilevanza e della necessità di trovare una soluzione, cosa che auspica. Sull’e-commerce, osserva che, anche se non è presente nel dibattito in Commissione e nel testo da lui proposto, è ben consapevole della sua rilevanza. Auspica un lavoro comune per arrivare a un testo il più condiviso possibile.

  Luca SQUERI (FI) desidera dare un contributo al dibattito, richiamando la sua pluriennale esperienza di rappresentante di una categoria di piccoli commercianti, i gestori di carburanti. In questa veste ha avuto numerosi scontri con la grande distribuzione e, se avesse dovuto esaminare la proposta in esame venti anni fa, l'avrebbe senza dubbio condivisa. Ma sono appunto passati venti anni e la realtà e le abitudini sono cambiate e non si può tornare indietro. Rispetto al riferimento ai centri storici, fa notare la sua inesattezza, in quanto sarebbe più consono parlare di centri abitati. Sull’e-.commerce, sottolinea che va analizzato ora e non nel futuro se questo settore può trovare ulteriore giovamento da un giorno di chiusura degli esercizi commerciali tradizionali- Per i motivi esposti, reputa indispensabile un approfondimento.

  Andrea DARA (Lega), relatore, sul tema dell’e-commerce, precisa la disponibilità ad ascoltare tutti gli attori coinvolti e le loro associazioni per inserire qualcosa che riguardi questa tematica, ma nei limiti della materia in esame e delle competenze della Commissione, che, ad esempio, non possono riguardare la tassazione di quel settore.

  Luca CARABETTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

Pag. 79