CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 febbraio 2019
137.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 14.20.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo transattivo fra il Governo della Repubblica italiana e la Comunità europea dell'energia atomica sui princìpi governanti le responsabilità di gestione dei rifiuti radioattivi del sito del Centro comune di ricerca di Ispra, con Appendice, fatto a Bruxelles il 27 novembre 2009.
C. 1394 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 29 gennaio 2019.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, rispondendo alle richieste di chiarimento formulate dal relatore nel corso della precedente seduta, evidenzia che durante il periodo transitorio di permanenza dei rifiuti radioattivi ad alta attività nel deposito nazionale – presso il Complesso Stoccaggio Alta attività (CSA) – sarà individuata la più idonea soluzione di smaltimento degli stessi in un deposito geologico regionale, tenendo conto anche delle opportunità offerte nel quadro dei possibili accordi internazionali che potranno concretizzarsi nel corso del suddetto periodo.
  Segnala, inoltre, che, secondo stime effettuate dalla Sogin Spa, sulla base di parametri di costi presi a riferimento a livello internazionale, gli oneri derivanti per lo smaltimento in un deposito geologico sono di circa 200.000 euro al metro cubo, pari cioè a circa 29 milioni di euro, che saranno prelevati con la componente tariffaria A2. A tale proposito, fa presente che, poiché il costo dell'operazione viene finanziato dall'aumento della componente tariffaria A2, esso non incide sulle bollette delle abitazioni. Sottolinea, pertanto, che non si rilevano effetti ai fini del gettito IVA, posto che per tutti gli altri soggetti gravati dall'imposta medesima essa risulta detraibile.
  Per quanto riguarda, infine, le imposte dirette, segnala che gli eventuali effetti possono considerarsi del tutto trascurabili e, comunque, di carattere indiretto.
  Fa presente, inoltre, che dall'istituzione del Comitato misto di gestione di cui all'articolo 6, punto 6.1, dell'Accordo, peraltro già previsto a legislazione vigente, non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

  Claudio BORGHI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il progetto di legge C. 1394 Governo, recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo transattivo fra il Governo della Repubblica italiana e la Comunità europea dell'energia atomica sui princìpi governanti le responsabilità di gestione dei rifiuti radioattivi del sito del Centro comune di ricerca di Ispra, con Appendice, fatto a Bruxelles il 27 novembre 2009;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    durante il periodo transitorio di permanenza dei rifiuti radioattivi ad alta attività nel Deposito nazionale – presso il Complesso Stoccaggio Alta attività (CSA) – sarà individuata la più idonea soluzione di smaltimento degli stessi in un deposito geologico regionale, tenendo conto anche delle opportunità offerte nel quadro dei possibili accordi internazionali che potranno concretizzarsi nel corso del suddetto periodo;
    secondo stime effettuate dalla Sogin Spa, sulla base di parametri di costi presi a riferimento a livello internazionale, gli oneri derivanti dallo smaltimento in un deposito geologico sono di circa 200.000 Pag. 23euro al metro cubo, pari cioè a circa 29 milioni di euro, che saranno prelevati con la componente tariffaria A2;
    poiché il costo dell'operazione viene finanziato dall'aumento della componente tariffaria A2, esso non incide sulle bollette delle utenze relative ad abitazioni;
    non si rilevano pertanto effetti ai fini del gettito IVA, posto che per tutti gli altri soggetti gravati dall'imposta medesima essa risulta detraibile;
    per quanto riguarda, infine, le imposte dirette, gli eventuali effetti possono considerarsi del tutto trascurabili e, comunque, di carattere indiretto;
    dall'istituzione del Comitato misto di gestione di cui al punto 6.1 dell'Accordo, peraltro già previsto a legislazione vigente, non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   rilevata comunque la necessità di prevedere espressamente che dalla istituzione e dal funzionamento del predetto Comitato misto di gestione non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e che ai suoi componenti non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso spese o altro emolumento comunque denominato,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE
  con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
   all'articolo 3, dopo il comma 1 aggiungere il seguente: 1-bis. Dall'istituzione e dal funzionamento del Comitato misto di gestione previsto dal punto 6.1 dell'Accordo di cui all'articolo 1 non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ai componenti del predetto Comitato non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso spese o altro emolumento comunque denominato.».

  La sottosegretaria Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Modifiche all'articolo 4 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, in materia di accesso aperto all'informazione scientifica.
Nuovo testo C. 395.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 22 gennaio 2019.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI deposita agli atti della Commissione una nota della Ragioneria generale dello Stato (vedi allegato 1), nella quale sono evidenziate criticità relative alla corretta quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria proposta.

  Claudio BORGHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione.
C. 1354, approvata dal Senato, e abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 gennaio 2019.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI deposita agli atti delle Commissioni la relazione tecnica aggiornata, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato 2).

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  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il progetto di legge C. 1354, approvato dal Senato, recante Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione;
   preso atto dei contenuti della relazione tecnica predisposta ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, da cui si evince che:
    l'articolo 1, recante l'istituzione della Rete nazionale dei registri tumori e dei sistemi di sorveglianza, si limita a mettere in collegamento i registri già esistenti ed operanti, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 marzo 2017, ampliando i punti di accesso per i soggetti abilitati;
    in questo quadro, l'infrastruttura informatica di livello nazionale che abilita il colloquio tra le banche dati del Servizio sanitario nazionale, ivi incluso il registro tumori di cui al presente provvedimento, è già operativa ed è rappresentata dal Nuovo sistema informativo sanitario del Ministero della salute;
    l'articolo 4, che istituisce il referto epidemiologico, previa adozione di un apposito decreto ministeriale, non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, giacché la predetta istituzione realizza una mera modalità di rendicontazione di dati già in possesso degli operatori sanitari;
    l'adozione delle misure di sorveglianza previste dall'articolo 8, quali innanzitutto l'istituzione dei registri tumori, costituisce un preciso obbligo delle regioni già rinvenibile nel citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 marzo 2017, valutabile anche ai fini della verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) da parte dell'apposito Comitato permanente e del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali di cui, rispettivamente, agli articoli 9 e 12 dell'Intesa 23 marzo 2005, sancita in sede di Conferenza Stato-regioni,
  esprime
  PARERE FAVOREVOLE.».

  La sottosegretaria Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.25.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 5 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 concernente gli interventi relativi alla fame nel mondo.
Atto n. 65.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 concernente gli interventi relativi alle calamità naturali.
Atto n. 66.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 concernente gli interventi relativi all'assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati.
Atto n. 67.

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Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 concernente gli interventi relativi alla conservazione dei beni culturali.
Atto n. 68.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 gennaio 2019.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, in attesa della trasmissione della relazione che dà conto delle ragioni per cui il Governo ha derogato ai criteri di ripartizione del beneficio, fornisce alcune sintetiche informazioni al riguardo.
  In particolare, fa presente che l'articolo 2-bis, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 1998 prevede che «il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, può, anche in deroga ai criteri di cui ai commi 1 e 4, fermo restando l'ambito delle finalità perseguite dalla legge, deliberare di concentrare le risorse per specifici interventi, tenendo conto dei particolari caratteri di eccezionalità, necessità ed urgenza dei medesimi ovvero nel caso in cui l'importo delle risorse a disposizione sia inferiore o uguale a un milione di euro. In tale caso, il Governo trasmette alla Camere una relazione nella quale illustra gli interventi nei quali ha concentrato le risorse e dà conto delle ragioni per cui ha derogato ai criteri di cui ai commi 1 e 4».
  Inoltre, segnala che, con deliberazione in data 8 novembre 2018 il Consiglio dei ministri ha disposto quanto segue. Per l'anno 2017 1'importo di 12.028.381,56 euro delle risorse dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale è destinato agli interventi di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, categoria «Calamità naturali», approvati in data 28 marzo 2018, dalla Commissione per la valutazione tecnica di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76.
  Fa presente altresì che, con riferimento alle categorie «Fame nel mondo» e «Assistenza ai rifugiati» delle risorse dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale per l'anno 2017, è disposta una corrispondente riduzione di 3.007.095,30 euro ciascuna, per un totale di 6.014.190,78 euro.
  Tale deliberazione è stata assunta alla luce dei numerosi interventi calamitosi che hanno interessato il territorio nazionale. Avvalersi delle istanze presentate ai fini dell'assegnazione dei contributi dell'otto per mille e dell'esame tecnico, da parte delle apposite commissioni di valutazione previste dalla legge, dei progetti già presentati dagli enti locali, è risultato essere una procedura rapida ed efficace.
  La riduzione è stata operata esclusivamente sulle categorie «Fame nel mondo» e «Assistenza ai rifugiati» in quanto la categoria «edilizia scolastica» è stata trasferita al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ai sensi dell'articolo 1, comma 172, della legge 13 luglio 2015, n. 107, ove si prevede che «le risorse della quota a gestione statale dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, di cui all'articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, e successive modificazioni, relative all'edilizia scolastica sono destinate agli interventi di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili individuati annualmente con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, anche sulla base dei dati contenuti nell'Anagrafe dell'edilizia scolastica».
  Per quanto riguarda la quota destinata ai «Beni culturali», rileva che tale categoria è stata oggetto di un intervento legislativo operato dall'articolo 21-ter del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, che ha destinato la quota di pertinenza della categoria «Beni culturali» agli interventi di ricostruzione e Pag. 26di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016.

  Claudio BORGHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, in attesa che il Governo trasmetta la relazione che dà conto delle ragioni per cui ha derogato ai criteri di ripartizione del beneficio, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145, per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, per il periodo dal 1o ottobre al 31 dicembre 2018.
Atto n. 69.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Gabriele LORENZONI (M5S), relatore, ricorda che lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame reca la ripartizione delle risorse del Fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145, legge quadro sulle missioni internazionali, per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, per il periodo dal 1o ottobre al 31 dicembre 2018.
  Segnala che il provvedimento, adottato in attuazione dell'articolo 4, comma 3, della citata legge n. 145 del 2016, è composto da due articoli e da un allegato (Allegato 1), che definisce nel dettaglio il riparto tra le varie missioni internazionali e i singoli interventi di cooperazione, ed è corredato di relazione tecnica, che dà conto in modo analitico degli elementi di quantificazione relativi a ciascuna voce di spesa.
  Fa presente che lo schema di decreto provvede alla ripartizione, con specifico riferimento al periodo compreso tra il 1o ottobre e il 31 dicembre 2018, delle residue risorse del Fondo per il finanziamento della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali (capitolo 3006 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze), pari a 141.172.376 euro per l'anno 2018, per la copertura del fabbisogno finanziario derivante dalla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali e agli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, come indicati nella deliberazione del Consiglio dei ministri del 28 novembre 2018 ed autorizzati dai due rami del Parlamento con risoluzioni approvate in data 13 e 19 dicembre 2018.
  Ricorda che con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2018 si è già provveduto ad una prima, pressoché integrale, ripartizione della dotazione iniziale del citato Fondo, per un importo pari ad euro 1.003.148.561 per l'anno 2018, tra le predette missioni internazionali ed i predetti interventi di cooperazione allo sviluppo, riferita quasi totalmente al fabbisogno finanziario relativo al periodo compreso tra il 1o gennaio e il 30 settembre 2018.
  In particolare segnala che l'importo di 995.700.149 euro, stanziato sul Fondo per il finanziamento della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali per l'anno 2018, ai sensi della legge di bilancio per il 2018 (legge n. 205 del 2017), è stato integrato, ai sensi dell'articolo 24, comma 2, della legge n. 145 del 2016, con l'importo di 18.620.787 euro, corrispondente ai pagamenti effettuati dall'ONU come corrispettivo di prestazioni rese dalle Forze armate italiane nell'ambito delle missioni internazionali. Pertanto, evidenzia che, al 1o gennaio 2018, le risorse del Fondo in oggetto ammontavano a complessivi 1.014.320.936 euro per il medesimo anno.
  Fa presente che, a seguito del riparto operato con il predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile Pag. 272018 e in conseguenza dell'incremento del Fondo medesimo disposto, in misura pari a 130 milioni di euro per l'anno 2018, dall'articolo 24, comma 1, del decreto-legge n. 119 del 2018, la residua consistenza del Fondo per il finanziamento della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, a cui attinge lo schema di decreto in esame, risulta pari per l'anno 2018 ad euro 141.172.376.
  Peraltro, ritiene opportuno ricordare che alla copertura integrale del fabbisogno finanziario connesso alle missioni internazionali e agli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione di cui è prevista la partecipazione dell'Italia per il trimestre 1o ottobre – 31 dicembre 2018, complessivamente pari – secondo quanto indicato nella deliberazione del Consiglio dei ministri del 28 novembre 2018 – ad euro 415.181.109, si provvede, oltre che mediante le risorse del Fondo per il finanziamento della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, come ripartito dallo schema di decreto in esame, anche tramite ulteriori risorse, pari a 274.008.733 euro per l'anno 2018, stanziate, sul capitolo 1183 (Fondo da ripartire per provvedere ad eventuali sopravvenute maggiori esigenze di spese per acquisto di beni e servizi) dello stato di previsione del Ministero della difesa, dalla legge 28 settembre 2018, n. 111, recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2018».
  Tutto ciò premesso, non formula osservazioni in merito ai profili di copertura finanziaria, dal momento che le attuali disponibilità del Fondo per l'anno 2018, come testé illustrate, risultano corrispondenti alle somme oggetto della presente ripartizione, complessivamente pari – come in precedenza rilevato – ad euro 141.172.376 per il medesimo anno 2018.
  Propone, pertanto, di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

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