CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 gennaio 2019
133.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 29 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Garavaglia.

  La seduta comincia alle 13.20.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo transattivo fra il Governo della Repubblica italiana e la Comunità europea dell'energia atomica sui princìpi governanti le responsabilità di gestione dei rifiuti radioattivi del sito del Centro comune di ricerca di Ispra, con Appendice, fatto a Bruxelles il 27 novembre 2009.
C. 1394 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giorgio LOVECCHIO (M5S), relatore, osserva che il disegno di legge, corredato di relazione tecnica, autorizza la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo transattivo fra il Governo della Repubblica italiana e la Comunità europea dell'energia atomica sui principi governanti le responsabilità di gestione dei rifiuti radioattivi del sito del Centro comune di ricerca Ispra, con Appendice, fatto a Bruxelles il 27 novembre 2009.
  In merito ai profili di quantificazione, rileva che le norme autorizzano la ratifica dell'Accordo del 2009 con cui il Governo italiano e l'Euratom hanno definito transattivamente le questioni relative alla gestione dei rifiuti radioattivi nel quadro dello smantellamento del reattore nucleare «Ispra-1».
  Segnala che la relazione tecnica informa che nel 2009 un apposito Tavolo tecnico ha stimato i relativi oneri in 45 milioni di euro, cui si dovevano aggiungere 5 milioni di euro per la custodia passiva dell'impianto svolta dal Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea e conclude che, poiché la copertura degli oneri è prevista mediante la riformulazione degli oneri generali di sistema della bolletta elettrica, dalla norma non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  Ciò premesso, pur prendendo atto di quanto evidenziato dalla relazione tecnica circa l'assenza di effetti diretti per la finanza pubblica, rileva quanto segue.
  In primo luogo, la stessa relazione tecnica, nell'indicare che la stima degli oneri è stata effettuata da un apposito tavolo tecnico nel 2009, non fornisce ulteriori elementi al riguardo. In proposito ritiene opportuno acquisire una conferma circa la perdurante validità di tale stima.
  Inoltre, la relazione tecnica informa che la predetta stima «in analogia con quanto fatto per gli impianti della SOGIN, non comprende gli oneri per lo smaltimento geologico dei rifiuti ad alta attività».
  In proposito considera dunque necessario acquisire elementi circa l'entità di tali oneri ed i mezzi con cui farvi fronte.
  Ritiene altresì necessario acquisire un chiarimento in merito agli eventuali effetti netti sul gettito, tenuto conto, da un lato, degli effetti in termini di IVA, dall'altro, della possibilità da parte di alcuni soggetti di dedurre gli aumenti tariffari quali componenti negative di reddito.
  Rileva infine che andrebbe acquisita conferma che dall'istituzione del Comitato misto di gestione non derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; ciò con riferimento sia alle spese e agli emolumenti per i componenti del Comitato sia alle spese per il funzionamento dello stesso.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA si riserva di fornire i chiarimenti richiesti dal relatore.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Misure urgenti a sostegno della Banca Carige Spa – Cassa di risparmio di Genova e Imperia.
C. 1486 Governo.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 22 gennaio 2019.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il rappresentante del Governo si era riservato di fornire i chiarimenti richiesti dal relatore.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA, essendo tuttora in corso le verifiche istruttorie, chiede un ulteriore rinvio dell'esame del provvedimento.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 gennaio 2019.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA deposita agli atti della Commissione la relazione tecnica aggiornata, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato), riservandosi di fornire risposta alle richieste di chiarimento formulate dal relatore nella seduta del 17 gennaio scorso.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 29 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Garavaglia.

  La seduta comincia alle 13.30.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1919 sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell'ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell'ambito di procedimenti di esecuzione del mandato di arresto europeo.
Atto n. 62.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 23 gennaio 2019.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA, in risposta alle richieste di chiarimento formulate dalla relatrice nella scorsa seduta, in relazione all'articolo 1 conferma gli effetti di neutralità derivanti dall'estensione – anche a livello formale – ai procedimenti relativi al mandato di arresto europeo dell'istituto del gratuito patrocinio a spese dello Stato.
   Evidenzia altresì che le Corti di appello competenti sull'esecuzione del mandato di arresto europeo hanno sempre inteso, per prassi consolidata, garantire a chiunque sia stato interessato da uno dei reati ricompresi nella tipologia dei reati previsti a livello europeo l'applicazione dei principi costituzionali di legittima difesa processuale.
  Chiarisce, in relazione al medesimo articolo 2, che gli elementi utilizzati nella relazione tecnica per la stima del maggior onere derivante dall'estensione della platea dei beneficiari per l'accesso al gratuito patrocinio per i procedimenti relativi ai reati tributari sono quelli provenienti dalla banca dati ufficiale della Direzione generale di statistica ed analisi organizzativa del Ministero della giustizia.
  Precisa, altresì, che la percentuale del 2 per cento dei procedimenti per reati tributari interessati dall'ampliamento della norma sul gratuito patrocinio, utilizzata ai fini della stima del citato onere, valutato in 2.400.000 euro annui a decorrere dall'anno 2019, è stata determinata in via prudenziale tenendo conto che i destinatari dell'istituto in esame in possesso dei requisiti prescritti possono potenzialmente attestarsi su un numero di 800 soggetti, mentre l'onere unitario, pari a 3.000 euro, è stato fissato in funzione dei parametri medi per la liquidazione dei compensi forensi in ambito penale riferiti ai tre gradi di giudizio, determinati ai sensi della normativa vigente.
  In risposta alle richieste di chiarimento formulate dal deputato D'Ettore nella precedente Pag. 45seduta, segnala infine che l'articolo 2, laddove prevede l'esclusione del diritto al gratuito patrocinio, pur in presenza dei requisiti di legge, solo per i soggetti condannati con sentenza definitiva per un reato di natura tributaria, ricomprendendo quindi nel diritto al predetto beneficio tutti gli indagati e i condannati con sentenza non definitiva per i reati tributari, è volto ad eliminare una regola interna il cui mantenimento è confliggente con le finalità della direttiva (UE) 2016/1919 oggetto di recepimento da parte del presente schema di decreto.

  Maura TOMASI (Lega), relatrice, formula quindi la seguente proposta di parere:
   «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato lo Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1919 sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell'ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell'ambito di procedimenti di esecuzione del mandato di arresto europeo (Atto n. 62),
   preso atto dei contenuti della relazione tecnica allegata al presente schema di decreto e dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    in relazione all'articolo 1, si confermano gli effetti di neutralità derivanti dall'estensione – anche a livello formale – ai procedimenti relativi al mandato di arresto europeo dell'istituto del gratuito patrocinio a spese dello Stato;
    le Corti di appello competenti sull'esecuzione del mandato di arresto europeo hanno infatti sempre inteso, per prassi consolidata, garantire a chiunque sia stato interessato da uno dei reati ricompresi nella tipologia dei reati previsti a livello europeo l'applicazione dei principi costituzionali di legittima difesa processuale;
    l'articolo 2, laddove prevede l'esclusione del diritto al gratuito patrocinio, pur in presenza dei requisiti di legge, solo per i soggetti condannati con sentenza definitiva per un reato di natura tributaria, ricomprendendo quindi nel diritto al predetto beneficio tutti gli indagati e i condannati con sentenza non definitiva per i reati tributari, è volto ad eliminare una regola interna il cui mantenimento è confliggente con le finalità della direttiva (UE) 2016/1919 oggetto di recepimento da parte del presente schema di decreto;
    in relazione al medesimo articolo 2, gli elementi utilizzati nella relazione tecnica per la stima del maggior onere derivante dall'estensione della platea dei beneficiari per l'accesso al gratuito patrocinio per i procedimenti relativi ai reati tributari sono quelli provenienti dalla banca dati ufficiale della Direzione generale di statistica ed analisi organizzativa del Ministero della giustizia;
    la percentuale del 2 per cento dei procedimenti per reati tributari interessati dall'ampliamento della norma sul gratuito patrocinio, utilizzata ai fini della stima del citato onere, valutato in 2.400.000 euro annui a decorrere dall'anno 2019, è stata determinata in via prudenziale tenendo conto che i destinatari dell'istituto in esame in possesso dei requisiti prescritti possono potenzialmente attestarsi su un numero di 800 soggetti, mentre l'onere unitario, pari a 3.000 euro, è stato fissato in funzione dei parametri medi per la liquidazione dei compensi forensi in ambito penale riferiti ai tre gradi di giudizio, determinati ai sensi della normativa vigente,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

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Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 concernente gli interventi relativi alla fame nel mondo.
Atto n. 65.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 concernente gli interventi relativi alle calamità naturali.
Atto n. 66.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 concernente gli interventi relativi all'assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati.
Atto n. 67.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 concernente gli interventi relativi alla conservazione dei beni culturali.
Atto n. 68.
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in oggetto, rinviati nella seduta del 23 gennaio 2019.

  Pietro NAVARRA (PD), ricollegandosi all'intervento svolto nella precedente seduta, osserva che, ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 1, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 1998, recante criteri e procedure per l'utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, la predetta quota è di regola ripartita in cinque quote uguali per le cinque tipologie di interventi ammesse a contributo, fermo restando che il Governo – qualora intenda derogare a detto criterio di riparto, come del resto avviene nel caso oggetto del presente esame – è tenuto, ai sensi del comma 5 del medesimo articolo 2-bis, a trasmettere alla Camere una relazione nella quale illustra gli interventi nei quali ha concentrato le risorse e dà conto delle ragioni per cui ha derogato al criterio dianzi richiamato. Nel rilevare che tale relazione non risulta tuttavia ancora presentata al Parlamento, chiede al Governo chiarimenti al riguardo.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA si riserva di fornire i chiarimenti richiesti dal deputato Navarra.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

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