CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 dicembre 2018
106.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 6 DICEMBRE 2018

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SEDE REFERENTE

  Martedì 4 dicembre 2018. – Presidenza del presidente Claudio BORGHI, indi del vicepresidente Giuseppe BUOMPANE. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Laura Castelli, e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Massimo Garavaglia.

  La seduta comincia alle 11.10.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
C. 1334 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che il deputato Gemmato sottoscrive il subemendamento Trizzino 0.41.029.7; il deputato Zucconi sottoscrive la nuova formulazione della proposta emendativa Crosetto 19.06; i deputati Zoffili e De Martini sottoscrivono la proposta emendativa Di Muro 77.010; la deputata Prestigiacomo sottoscrive l'articolo aggiuntivo Cestari 64.047; la deputata Boschi sottoscrive tutti gli emendamenti a prima firma Lorenzin; i deputati Saltamartini, Patassini e Foscolo sottoscrivono le proposte emendative Liuzzi 13.03, Binelli 16.7, Tomasi 55.4, Trano 85.04, Amitrano 40.039, Carbonaro 46.025, Bellachioma 48.01 e 61.011, Viviani 49.090, Maccanti 55.063, Pella 60.046, Cestari 60.054 e 64.047, Vanessa Cattoi 75.3, Bella 78.033 e Gallo 78.034; i deputati Miceli e Navarra sottoscrivono i subemendamenti Vitiello 0.21.86.17 e 0.21.86.18; il deputato D'Attis ritira il subemendamento 0.89.026.1.
  Tenuto conto della richiesta proveniente dai gruppi di opposizione di poter svolgere una discussione di carattere più organico sull'insieme delle proposte emendative riconducibili a un singolo tema, avverte che, in tali casi, avrà luogo un'unica Pag. 71discussione sul complesso delle proposte emendative, alla quale farà seguito la fase di votazione dei singoli emendamenti.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, evidenzia lo specifico interesse del gruppo Partito Democratico ad un ordinato svolgimento dei lavori della Commissione, al fine di tutelare la dignità del lavoro non solo delle opposizioni, ma della stessa maggioranza. Ricorda inoltre il ritardo nella presentazione del disegno di legge di bilancio che dal 20 ottobre è slittata ai primi di novembre.
  Dopo aver richiamato le recenti dichiarazioni rese a mezzo stampa dal Vicepresidente del Consiglio Salvini dalle quali si evince la volontà del Governo di modificare i numeri della manovra di bilancio, in particolare per quanto attiene al rapporto deficit/PIL – segno del fatto che la trattativa con le istituzioni europee è ancora aperta – stigmatizza che la discussione odierna abbia ad oggetto un disegno di legge i cui contenuti verranno radicalmente modificati nel corso dell'esame al Senato.
  Ritiene pertanto necessario che il Governo informi la Commissione sullo stato delle trattative con l'Unione europea e sulle modifiche che intende apportare alla manovra di bilancio.

  Stefano FASSINA (LeU), condividendo le considerazioni svolte dal deputato Marattin, sottolinea che, considerati i tempi ristrettissimi con i quali il Senato si troverà ad esaminare il disegno di legge di bilancio, anche l'altro ramo del Parlamento non sarà messo nelle condizioni di esprimersi adeguatamente sugli aspetti più rilevanti che connoteranno la manovra di bilancio che, da quanto emerge dalle dichiarazioni rese alla stampa, l'Esecutivo si appresta a modificare.
  Considerata l'attuale incertezza del quadro dei rapporti del Governo italiano con la Commissione europea, reputa opportuno che il Governo fornisca comunque chiarimenti alla Commissione bilancio della Camera in merito alla direzione che intende seguire nel modificare la manovra al Senato.

  Guido CROSETTO (FdI) si associa alla richiesta avanzata dai colleghi Marattin e Fassina.
  Osservato come sia ormai evidente il ripensamento del Governo sui numeri della manovra, ritiene che il Ministro dell'economia e delle finanze debba spiegare come siano mutate le previsioni economiche che erano state poste alla base del disegno di legge di bilancio, nonché la possibile incidenza della manovra in particolare sull'ipotesi di crescita del PIL per il 2019, che evidentemente era sbagliata.
  Ritiene inoltre che il Governo debba chiarire quali tra le misure che erano state originariamente considerate i perni della manovra di bilancio, saranno invece sacrificate.

  Andrea MANDELLI (FI) ritiene anch'egli importante che il Ministro Tria fornisca dei chiarimenti in merito alle decisioni che il Governo, in base a quanto riportato dai giornali, si accingerebbe ad assumere con riferimento al rispetto della regola del debito e del deficit che devono essere inquadrate nel triennio di riferimento, nonché in relazione all'ipotizzato nuovo tasso di crescita del PIL per il 2019. È infatti fondamentale capire quale sia la strategia del Governo per non privare di senso il lavoro parlamentare.

  Claudio BORGHI, presidente, esprimendo a titolo personale, in qualità di parlamentare della Lega, alcune considerazioni in merito alle osservazioni svolte dai colleghi intervenuti, invita a valutare con estrema cautela il contenuto delle dichiarazioni che appaiono sugli organi di stampa, poiché spesso, a suo avviso, non corrispondono alla verità dei fatti.
  Evidenzia quindi l'intenso e proficuo lavoro svolto dalla Commissione bilancio e richiama anche i momenti di tensione umana registratisi, talvolta, in occasione della discussione di proposte emendative che, sebbene impegnavano modeste risorse Pag. 72(nell'ordine di milioni di euro), investivano temi rilevantissimi per la vita delle persone. Da questo punto di vista, qualora rispondessero al vero le dichiarazioni apparse sulla stampa di una modifica della manovra di bilancio nell'ordine di miliardi di euro, dichiara che riterrebbe opportuno che se ne discutesse.
  Osserva, tuttavia, che, a suo avviso, la sede più appropriata per lo svolgimento di un dibattito siffatto sarebbe quella dell'Assemblea, in quanto, essendo già scaduto il termine per la presentazione di emendamenti in Commissione, non sono ormai più modificabili in sede referente le disposizioni relative ai fondi legati alla cosiddetta «quota 100» e al reddito di cittadinanza.

  Giorgio TRIZZINO (M5S) reputa necessario contestualizzare il lavoro finora svolto dalla Commissione bilancio tenendo conto che parallelamente sono in corso delle trattative del Governo con le istituzioni europee sulla manovra. Rammentato che l'Esecutivo ha seguito sin dall'inizio, tramite i propri rappresentanti, l'esame del disegno di legge di bilancio in Commissione, osserva che qualora vi siano degli elementi certi di cambiamento della manovra, il Governo avrà modo di rappresentarli alla Commissione.
  Ritiene quindi utile portare all'attenzione dei colleghi l'importante operazione condotta nella giornata di ieri dalle forze dell'ordine che ha portato all'arresto di uno dei capi della mafia, con la quale si è segnato un ulteriore passo in avanti nella decapitazione della cupola mafiosa. Esprime pertanto un plauso all'operato delle forze dell'ordine.

  Claudio BORGHI, presidente, nell'esprimere apprezzamento per l'operato delle forze dell'ordine, rammenta tuttavia che la Commissione è impegnata nell'esame del disegno di legge di bilancio.

  Emanuele FIANO (PD) esprime anch'egli un plauso alle forze dell'ordine per l'importante arresto eseguito.
  Intervenendo poi sull'ordine dei lavori, critica il presidente Borghi per aver espresso delle valutazioni non nella sua veste di presidente, ma di deputato appartenente al gruppo Lega. Ricorda, infatti, che egli è stato eletto presidente non solo con i voti del suo gruppo di appartenenza ma anche di altre forze politiche e lo invita pertanto ad attenersi sempre al suo ruolo istituzionale super partes.
  In relazione alla proposta avanzata dal presidente Borghi dello svolgimento di comunicazioni del Governo all'Assemblea sulle modifiche che l'Esecutivo apporterà al disegno di legge di bilancio in discussione, osserva che tale proposta non tiene conto della preannunciata intenzione del Governo di porre la questione di fiducia sul provvedimento. Ciò comporterà che il confronto parlamentare si potrà svolgere solo nella fase della discussione generale. La proposta è pertanto, a suo avviso, inaccettabile.
  Reputa dunque più opportuno che l'interlocuzione con il Governo, soprattutto sui temi centrali della manovra, avvenga in Commissione bilancio, in assenza della quale il ruolo del Parlamento verrà del tutto snaturato.

  Claudio BORGHI, presidente, rispondendo alle osservazioni svolte dal deputato Fiano, ritiene di aver finora esercitato il suo ruolo di presidente della Commissione con la massima correttezza. Prova ne è a suo avviso la fissazione di termini rigorosi per la presentazione di emendamenti del Governo il cui leggero sforamento è da considerarsi fisiologico.
  Auspica che il capogruppo nella Commissione bilancio del Partito Democratico possa dare atto di tale sua correttezza.

  Salvatore CAIATA (Misto-MAIE-SI) si associa, a nome del gruppo Misto, alla richiesta fatta dai colleghi in precedenza, soffermandosi sulle modifiche che probabilmente saranno apportate alla manovra in discussione e chiedendo, in particolare, se queste interesseranno soltanto il reddito di cittadinanza e «quota 100», in tema di pensioni, oppure se incideranno sul rapporto deficit-PIL.

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  Claudio BORGHI, presidente, ribadisce come, per effetto del sistema bicamerale, non si possa escludere che la manovra possa essere modificata al Senato, prevedendo una probabile terza lettura alla Camera.

  Fabio RAMPELLI (FdI), nel sottolineare l'importanza di informare il Parlamento su come si sta procedendo, evidenzia come, allo stato attuale, lo stesso Esecutivo probabilmente non sappia come si evolverà la trattativa avviata con l'Unione europea. Si associa pertanto alla richiesta, avanzata dai colleghi di altri gruppi, che il Ministro Tria venga a riferire al più presto in Commissione. Auspica in ogni caso che non giunga alla Camera in terza lettura un testo in gran parte diverso rispetto a quello che si sta esaminando, soprattutto per una questione di rispetto nei confronti del Parlamento. Pur nell'enorme stima che nutre nei confronti del presidente, lo invita per il futuro ad evitare interventi a nome del proprio gruppo, mantenendo un atteggiamento di terzietà, tanto più che un intervento siffatto può essere agevolmente svolto dal rappresentante del gruppo in Commissione.
  Si dichiara, infine, soddisfatto per l'importante operazione compiuta nella giornata odierna dalle forze dell'ordine, sottolineando che ciò è comunque da attribuirsi allo Stato in quanto tale ed ai suoi apparati e non ad un singolo ministro.

  Claudio BORGHI, presidente, concorda con il collega Rampelli sul ruolo di terzietà del presidente di Commissione.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA ritiene di non poter rilasciare, al momento, alcuna dichiarazione sulla trattativa in corso con l'Unione europea, riservandosi di farlo non appena ciò sarà possibile. Assicura in ogni caso che nel corso dell'esame in Assemblea in sede di replica il Governo fornirà tutti i chiarimenti richiesti. Tiene, infine, a sottolineare le importanti misure finora adottate per favorire la crescita e lo sviluppo del Paese.

  Maria Elena BOSCHI (PD) pur rendendosi conto della complessità della situazione – dovuta in particolare alla trattativa in corso con l'Unione europea – della quale attribuisce in ogni caso la responsabilità alla maggioranza, osserva che la richiesta di un intervento del Ministro Tria in questa sede era stata avanzata già da tempo, ricordando, inoltre, come in una situazione analoga, l'allora Ministro Padoan era intervenuto in Commissione prima ancora che in Aula, per un confronto costruttivo con le opposizioni. Stigmatizza infine le numerose dichiarazioni a mezzo stampa formulate in questi giorni sulla manovra da molti rappresentanti del Governo.

  Stefano FASSINA (LeU) chiede al Governo di farsi carico di rispondere alle sollecitazioni sollevate dal Parlamento sulla trattativa in corso con l'Unione europea, soffermandosi sulla probabile modifica dei saldi della manovra nel corso del passaggio da un ramo all'altro del Parlamento, nonché sulla probabile impossibilità dei colleghi del Senato di intervenire sul merito della stessa tenuto conto della ristrettezza dei tempi a disposizione. Evidenzia, infine, che questi aspetti costituiscono problemi istituzionali rilevanti e non semplici schermaglie politiche, tanto che auspica al riguardo l'intervento del Presidente della Camera. Si sofferma al riguardo anche sull'intervista rilasciata ieri dal Presidente del Consiglio all'Avvenire in cui il premier ha dichiarato che a breve avrebbe presentato la sua proposta a Bruxelles sul rapporto deficit-PIL.

  Claudio BORGHI, presidente, nel comprendere quanto sostenuto dai rappresentanti dei gruppi in Commissione, ribadisce però la necessità di procedere celermente nell'esame del provvedimento, anche al fine di evitare che la responsabilità del ritardo nell'approvazione della manovra possa ricadere sulla Commissione.

  Guido CROSETTO (FdI) propone di sospendere brevemente la seduta per svolgere una riunione dei rappresentanti dei Pag. 74gruppi in Commissione al fine trovare un accordo politico sulle problematiche evidenziate, che lo stesso ritiene estremamente importante.

  Luigi MARATTIN (PD) si associa alla richiesta fatta dal collega Crosetto.

  Giuseppe Ercole BELLACHIOMA (Lega) si dichiara d'accordo.

  Marialuisa FARO (M5S) concorda con la proposta testé formulata.

  Claudio BORGHI, presidente, sospende la seduta per consentire di svolgere una breve riunione dei rappresentanti dei gruppi.

  La seduta, sospesa alle 11.50, riprende alle 12.10.

  Claudio BORGHI, presidente, preso atto dell'intransigenza delle richieste dell'opposizione, condivise tuttavia anche dalla presidenza, comunica quanto deciso in sede di riunione dei rappresentanti dei gruppi in Commissione. Fa presente, in particolare, che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri si attiverà affinché, in tempi ragionevoli, la Commissione abbia una interlocuzione con il Presidente del Consiglio o con il Ministro dell'Economia così da dare risposte ai quesiti sollevati.
  Nel frattempo, propone di proseguire con i lavori in Commissione ed invita il relatore ad esprimere i pareri sulle proposte emendative.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, con riferimento all'articolo 3, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Saltamartini 3.011, in quanto dovrebbe risultare assorbito dalla riformulazione dell'articolo aggiuntivo Gagnarli 49.043.
  Con riferimento all'articolo 4, formula un invito al ritiro sugli emendamenti Delrio 4.24, Caiata 4.30, Tondo 4.32. Ricorda che l'articolo aggiuntivo Ungaro 4.013 è stato ritirato, mentre esprime un invito al ritiro sull'articolo aggiuntivo Magi 4.01, proponendo di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno.
  Con riferimento all'articolo 8, esprime un invito al ritiro sugli emendamenti Delrio 8.24, sugli identici emendamenti Mandelli 8.11, Butti 8.33 e Lorenzin 8.35; formula, altresì, un invito al ritiro sugli emendamenti Fassina 8.27 e Boldrini 8.28.
  Propone che l'emendamento 8.1 della VI Commissione si intenda respinto per l'esame in Assemblea mentre invita al ritiro dell'identico emendamento Gusmeroli 8.4; invita poi al ritiro degli identici emendamenti Crosetto 8.7, Moretto 8.20, Pastorino 8.30 e Rizzetto 8.32, nonché dell'emendamento Colucci 8.37. Formula, inoltre, un invito al ritiro sugli articoli aggiuntivi Aprile 8.015 e Martinciglio 8.016.
  Per quanto concerne l'articolo 10, formula un invito al ritiro sugli emendamenti Delrio 10.59, Delmastro Delle Vedove 10.14, Gelmini 10.19 e 10.18, Mandelli 10.6, Gusmeroli 10.57 e propone che l'emendamento 10.1 della VI Commissione si intenda respinto per l'esame in Assemblea.
  Formula, inoltre, un invito al ritiro sugli emendamenti Porchietto 10.17, Gemmato 10.40 e sugli identici emendamenti Paolo Russo 10.2, Delrio 10.7, Sandra Savino 10.8, Fornaro 10.33 e Ciaburro 10.47. Formula, altresì, un invito al ritiro sugli identici emendamenti Fiorini 10.13 e Benamati 10.29. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Bellachioma 10.010 e formula un invito al ritiro sull'articolo aggiuntivo Delrio 10.04.
  Per quanto concerne l'articolo 11, formula un invito al ritiro sugli emendamenti Mandelli 11.5, De Menech 11.48, Muroni 11.53, Buratti 11.46, Barelli 11.31, Lucaselli 11.25, De Micheli 11.44, Lupi 11.61, Boschi 11.4, Sozzani 11.30, Palmieri 11.13, nonché sugli articoli aggiuntivi Ruocco 11.042, Marattin 11.029, Moretto 11.034 e Muroni 11.031.
  Per quanto concerne l'articolo 12, formula un invito al ritiro sugli identici articoli aggiuntivi Cattaneo 12.01 e Braga 12.011, nonché sugli articoli aggiuntivi Gebhard 12.04 e Boccia 12.08. Pag. 75
  Per quanto riguarda l'articolo 13, formula un invito al ritiro sull'emendamento Fiorini 13.3 mentre esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'articolo aggiuntivo Liuzzi 13.03. Formula un invito al ritiro sull'articolo aggiuntivo Faro 13.019 ed esprime un parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'articolo aggiuntivo Vanessa Cattoi 13.022.
  Sull'articolo aggiuntivo Donno 13.023 formula un invito al ritiro con la proposta di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno, mentre sull'articolo aggiuntivo Schullian 13.026 esprime un parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre.
  Per quanto riguarda l'articolo 14, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Brunetta 14.058 mentre formula un invito al ritiro sull'articolo aggiuntivo Lacarra 14.032.
  Per quanto riguarda l'articolo 15, propone di accantonare l'emendamento Nobili 15.10, mentre formula un invito al ritiro sugli identici emendamenti Marattin 15.2, Cestari 15.4, Pizzetti 15.11, Fidanza 15.17, Paolo Russo 15.18, Fassina 15.22, sugli identici emendamenti Cestari 15.5, D'Attis 15.19 e Fassina 15.23, nonché sugli articoli aggiuntivi Prestigiacomo 15.05, De Lorenzis 15.08 e 15.09.
  Per quanto riguarda l'articolo 16, formula un invito al ritiro sugli identici emendamenti Frassini 16.12 e Marattin 16.13. Propone un accantonamento dell'emendamento Parolo 16.9 ed esprime un parere favorevole con riformulazione sull'emendamento Binelli 16.7.
  Per quanto riguarda l'articolo 17, invita al ritiro degli identici emendamenti soppressivi Vanessa Cattoi 17.2, Ciaburro 17.9, Rospi 17.12, Foti 17.14, Varrica 17.17, Mandelli 17.18, Morassut 17.25, Rizzetto 17.28 e Ferro 17.29 così come degli emendamenti Mandelli 17.19, Varrica 17.20, Pella 17.7, nonché degli identici emendamenti Marattin 17.5, Cestari 17.6, Paolo Russo 17.23 e Fassina 17.26. Esprime inoltre un parere favorevole con riformulazione sull'articolo aggiuntivo Madia 17.06.
  Per quanto riguarda l'articolo 19, formula un invito al ritiro sugli emendamenti Suriano 19.8, Fusacchia 19.111, Fregolent 19.106 e 19.104, Mor 19.97, Boschi 19.23, Iovino 19.9, mentre propone che l'emendamento 19.1 della IX Commissione si intenda respinto per l'esame in Assemblea.
  Esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'emendamento Iovino 19.6 e formula un invito al ritiro sugli emendamenti Silli 19.50, Giacomelli 19.20, Mandelli 19.31, D'Ettore 19.70 e 19.74, Benamati 19.85 mentre propone un accantonamento dell'emendamento Vannessa Cattoi 19.13.
  Formula un invito al ritiro sugli emendamenti Vanessa Cattoi 19.17 e Lorenzin 19.120, mentre esprime un parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'emendamento Pretto 19.15.
  Formula un invito al ritiro sull'emendamento Speranza 19.109 mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Centemero 19.19. Formula un invito al ritiro sugli articoli aggiuntivi Cataldi 19.059, Berardini 19.063, D'Incà 19.064, Polverini 19.071, Calabria 19.036, Lollobrigida 19.02, Zucconi 19.039 e Manzo 19.061 ed esprime un parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'articolo aggiuntivo Crosetto 19.06. Formula, inoltre, un invito al ritiro sugli articoli aggiuntivi Berardini 19.010 e 19.016, Carbonaro 19.062, Berardini 19.066 e D'Attis 19.067.
  Con riferimento a tutte le proposte emendative in ordine alle quali ha espresso invito al ritiro, qualora non accolto l'invito medesimo, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento di tutte le proposte emendative per Pag. 76le quali il relatore ha formulato una proposta in tal senso. Propone inoltre di non esprimere i pareri sull'articolo 21, dal momento che, dovendosi svolgere una discussione, gli stessi potrebbero cambiare.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede che comunque i pareri vengano previamente espressi ai fini di una più compiuta discussione.

  Claudio BORGHI, presidente, invita il relatore a procedere con l'espressione dei pareri.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, per quanto riguarda l'articolo 21, formula un invito al ritiro sull'articolo premissivo Palmieri 021.02 poiché le relative disposizioni confliggono con norme contenute nel decreto-legge fiscale. Formula altresì un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli emendamenti Boccia 21.73, Gelmini 21.63, Lupi 21.80, Carnevali 21.85, Noja 21.84, D'Ettore 21.55, Lupi 21.82, Carla Cantone 21.34, Gribaudo 21.33, Viscomi 21.32, Carla Cantone 21.30 e Gribaudo 21.29. Invita al ritiro degli emendamenti Epifani 21.70, Polverini 21.41 e 21.44, Zangrillo 21.45, Boldrini 21.57, Epifani 21.68 e propone che l'emendamento 21.1 della XI Commissione si intenda respinto per l'esame in Assemblea. Invita poi al ritiro degli emendamenti Legnaioli 21.12, Fusacchia 21.71, Paolo Russo 21.2, Eva Lorenzoni 21.6, degli identici emendamenti Gribaudo 21.22 e Melilli 21.65, degli identici emendamenti Serracchiani 21.24 ed Epifani 21.67, degli identici emendamenti Mandelli 21.56 e Germanà 21.59; formula, altresì, un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Fornaro 21.0103, ed esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'articolo aggiuntivo Pallini 21.0123; formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Rizzetto 21.026, Fatuzzo 21.067, Paolo Russo 21.053, Incerti 21.058 e Versace 21.046, mentre esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'articolo aggiuntivo Panizzut 21.0116; formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Paolo Russo 21.0124, Faro 21.0121, Meloni 21.07, 21.08 e 21.09, Lorenzin 21.011 mentre esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'articolo aggiuntivo Boschi 21.078; formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Gribaudo 21.085, Carfagna 21.0127, Gelmini 21.060, Cannatelli 21.062, Zangrillo 21.063, Polverini 21.065, Bignami 21.096, Fassina 21.099, Boschi 21.0113, Saltamartini 21.0117, Sangregorio 21.01, Meloni 21.06 e Occhiuto 21.074.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 23, formula un invito al ritiro degli emendamenti Bubisutti 23.1, Paita 23.2, degli identici emendamenti Bruno Bossio 23.3 e Stumpo 23.10, nonché dell'emendamento Stumpo 23.12.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 26, formula un invito al ritiro dell'emendamento Capitanio 26.1.
  Per quanto riguarda l'articolo 27, esprime un parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'articolo aggiuntivo Meloni 27.01, mentre propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Serracchiani 27.06.
  Con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 28, formula un invito al ritiro degli emendamenti Madia 28.56, Fusacchia 28.52, Fornaro 28.66, mentre esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'emendamento Salafia 28.6; formula un invito al ritiro degli emendamenti Bartolozzi 28.46, degli identici emendamenti Trizzino 28.1 e Miceli 28.31, Caiata 28.69, Ferro 28.78, mentre esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'emendamento Perantoni 28.8; per quanto riguarda gli identici emendamenti Verini 28.25 e 28.86 della II Commissione, sul primo formula un invito al ritiro mentre propone che il secondo si intenda respinto per l'esame in Assemblea; per quanto riguarda altresì gli identici emendamenti Annibali 28.26 e 28.85 della II Commissione, sul primo formula un invito al ritiro mentre propone Pag. 77che il secondo si intenda respinto per l'esame in Assemblea; formula altresì un invito al ritiro degli emendamenti Palmisano 28.7 mentre propone di accantonare gli emendamenti Angiola 28.2 e Borghese 28.84; esprime poi parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'emendamento Sabrina De Carlo 28.5; formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Pella 28.12, Cestari 28.10, Melilli 28.16, D'Attis 28.48 e Fornaro 28.64; esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre sull'emendamento Testamento 28.3, mentre formula un invito al ritiro degli emendamenti Madia 28.59, 28.55 e Cancelleri 28.4; formula altresì un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Marattin 28.028, Madia 28.011 e Cestari 28.029.
  Con riferimento a tutte le proposte emendative in ordine alle quali ha espresso invito al ritiro, qualora non accolto l'invito medesimo, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore Raduzzi, con eccezione dell'articolo aggiuntivo D'Attis 19.067, sul quale esprime parere favorevole con una riformulazione che si riserva di proporre.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento di tutte le proposte emendative per le quali il relatore ha formulato una proposta in tal senso.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo a favore dell'emendamento soppressivo Delrio 4.24, esprime forti perplessità sulle misure contenute nell'articolo 4 del disegno di legge di bilancio, che estende il regime forfettario, imposta sostitutiva unica con aliquota del 15 per cento, ai contribuenti che hanno conseguito nell'anno precedente ricavi, ovvero percepito compensi fino ad un massimo di 65 mila euro, poiché presumibilmente si determineranno effetti distorsivi sui professionisti che si collocheranno appena sopra o sotto la soglia. Si rischia inoltre di invertire una tendenza positiva determinata dal Jobs act.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Delrio 4.24, Caiata 4.30 e Tondo 4.32.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che gli articoli aggiuntivi Ruocco 4.012 e Ungaro 4.013 sono stati ritirati.

  Debora SERRACCHIANI (PD) interviene per sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Ungaro 4.013, che propone alcune modifiche al regime tributario speciale per i lavoratori impatriati, considerando necessario creare le condizioni più favorevoli per consentire il loro rientro nel nostro Paese.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ungaro 4.013.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che si passa all'esame dell'articolo aggiuntivo Magi 4.01.

  Riccardo MAGI (Misto-+E-CD) interviene per illustrare le finalità del suo articolo aggiuntivo 4.01 e chiede un ripensamento del parere espresso dal rappresentante del Governo, dichiarandosi contrario alla richiesta di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI rileva che, con riferimento alla tematica proposta dal deputato Magi, nella NADEF è stato inserito un apposito collegato, il che dimostra che si tratta di un tema che sta a cuore al Governo, ma lo stesso propone, tuttavia, misure di intervento sull'IRES piuttosto che sull'IVA ritenendole più efficaci allo scopo evidenziato.

  Riccardo MAGI (Misto-+E-CD) insiste per la votazione del suo articolo aggiuntivo 4.01. Stigmatizza poi che la Commissione Affari costituzionali sia riunita in concomitanza dei lavori della Commissione bilancio.

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  Luca PASTORINO (LeU), intervenendo con riferimento all'articolo aggiuntivo Magi 4.01, che reca misure sull'eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi identificati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla ridefinizione delle accise sulla base delle emissioni-serra e sulla carbon-IVA, rileva come sia necessario destinare risorse nel settore ambientale anche sulla base di un impegno assunto dal Governo in tal senso nelle forme che lo stesso vorrà concordare. Ritiene al riguardo che solo una parte del suo articolo aggiuntivo 59.05 da lui ritirato ed il cui contenuto era stato invitato a trasfondere in un ordine del giorno, coincida con la proposta emendativa in esame.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Magi 4.01, rilevando come la disponibilità dimostrata dalla sottosegretaria Castelli su tale questione dovrebbe comportare l'approvazione dello stesso.

  Francesco BOCCIA (PD) esprime alcune considerazioni con riferimento alle emissioni di gas serra che rientrano tra gli indicatori di benessere equo e sostenibile, il BES, introdotto nella legge di bilancio dello Stato nella scorsa legislatura; in particolare, il Governo Gentiloni si era impegnato a non superare la soglia limite di 7,5 tonnellate pro-capite e si augura che, nel prossimo DEF, il Governo in carica si impegni a rispettare tale limite. Auspica quindi un impegno del Governo sulle tematiche poste dall'articolo aggiuntivo Magi 4.01.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, avverte che tra le proposte emendative oggetto di riformulazione da parte del Governo ve ne è una riferita al tema del bonus malus riferito alle emissioni di gas serra.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'articolo aggiuntivo Magi 4.01 e l'emendamento Delrio 8.24, nonché gli identici emendamenti Mandelli 8.11, Butti 8.33 e Lorenzin 8.35.

  Stefano FASSINA (LeU), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 8.27, sottolinea che esso si propone di eliminare una contraddizione insita nel disegno di legge di bilancio, che, ponendosi in radicale contrasto con l'obiettivo del decreto dignità, estende l'agevolazione relativa all'aliquota IRES ai contratti a tempo determinato. Ritiene quindi che, qualora non si elimini tale contraddizione, si corra il rischio di annullare gli eventuali effetti positivi che potranno scaturire dal richiamato provvedimento. Non accoglie quindi l'invito al ritiro, che chiede di riconsiderare, insistendo in alternativa per la votazione.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Fassina 8.27 e Boldrini 8.28.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento 8.1 della VI Commissione si intende respinto ai fini dell'esame in Assemblea e che l'emendamento Gusmeroli 8.4, di identico contenuto, è stato ritirato.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Crosetto 8.7, Moretto 8.20, Pastorino 8.30 e Rizzetto 8.32, nonché l'emendamento Colucci 8.37.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Aprile 8.015 e Martinciglio 8.016 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge l'emendamento Delrio 10.59.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), intervenendo sull'emendamento Del Mastro Delle Vedove 10.14 di cui è cofirmataria, ne evidenzia la finalità di ripristinare il beneficio dell'iperammortamento agli investimenti in beni strumentali nuovi destinati ad attività produttive. Osserva che il testo in discussione modifica la relativa disciplina Pag. 79in senso peggiorativo poiché, prevedendo tre tipologie di scaglioni, genera indubbie difficoltà gestionali e rischia di privare l'iperammortamento di una reale efficacia. Evidenzia infine che la ripresa economica passa attraverso il sostegno alle imprese e alla possibilità che le stesse hanno di investire.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'emendamento 10.14 per preannunciare il voto favorevole del Partito Democratico, osserva che tale proposta emendativa, al pari dell'emendamento Delrio 10.59, mira a ripristinare la disciplina dell'iperammortamento che ha prodotto effetti positivi per il mondo delle imprese.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che sul tema in discussione la Commissione esaminerà successivamente un emendamento presentato dal Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento Del Mastro Delle Vedove 10.14.

  Andrea MANDELLI (FI) interviene sull'emendamento a prima firma Gelmini 10.19, evidenziando che lo stesso, proponendo il rifinanziamento di Industria 4.0, mira in sostanza a rimettere in moto il ciclo industriale che è funzionale alla creazione di nuova occupazione. Ne raccomanda quindi l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 10.19.

  Roberto OCCHIUTO (FI), intervenendo sull'emendamento a prima firma Gelmini 10.18, evidenzia che tale proposta emendativa prevede la proroga dei finanziamenti a favore di Industria 4.0 per gli investimenti prenotati, proponendo altresì la soppressione delle modalità restrittive attualmente contenute nel testo. Ritiene che tale emendamento faccia parte del «pacchetto» di proposte qualificate con le quali Forza Italia cerca di fornire risposte alternative alle scelte in materia di politica di bilancio dell'attuale Governo, che giudica sbagliate.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente che in relazione alla tematica oggetto degli emendamenti in esame i relatori hanno presentato un emendamento, oggetto di riformulazione, che sarà esaminato successivamente.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), intervenendo anch'egli sull'emendamento Gelmini 10.18, sottolinea che tale proposta emendativa è incentrata sugli investimenti già prenotati. Si rammarica, quindi, del fatto che il Governo non abbia ritenuto di riconsiderare il parere espresso su tale proposta emendativa. Auspica che vi sia ancora spazio per un ripensamento, tenuto conto del fatto che è ormai chiaro che quella in discussione da giorni è, in realtà, una mera bozza della manovra di bilancio.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) domanda se l'emendamento Gelmini 10.18 sia da considerarsi ricompreso nella riformulazione dell'emendamento 10.60 dei relatori e se si possa, pertanto, accantonarne l'esame.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento dell'esame dell'emendamento Gelmini 10.18.

  La Commissione respinge l'emendamento Mandelli 10.6.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento 10.1 della VI Commissione si intende respinto per l'esame in Assemblea e che l'emendamento Gusmeroli 10.57, di identico contenuto, è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Porchietto 10.17.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), intervenendo sull'emendamento 10.40 di cui è cofirmataria, evidenzia che con esso si propone l'estensione del beneficio dell'iperammortamento alle spese sostenute nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al Pag. 8031 dicembre 2018. Si tratta, a suo avviso, di una misura essenziale per tutelare gli investimenti operati dalle aziende. Ne raccomanda quindi l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Gemmato 10.40.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'emendamento Delrio 10.7, sottolinea che tale proposta emendativa propone l'estensione al comparto agricolo delle misure riconducibili all'Industria 4.0. Ritenendo quest'ultima uno strumento di politica economica di stimolo agli investimenti privati.

  Paolo RUSSO (FI) illustra l'emendamento 10.2 a sua prima firma, che mira a dare concretezza alle affermazioni, spesso relegate da parte del Governo a meri annunci, sul carattere di asset strategico dell'agricoltura italiana. L'estensione da esso prevista del credito d'imposta alle imprese agricole è funzionale a non privare il comparto primario di una leva di sviluppo importantissima che potrebbe generare nuove opportunità sia in termini di crescita del PIL che di prospettiva occupazionale per le nuove generazioni.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Paolo Russo 10.2, Delrio 10.7, Sandra Savino 10.8, Fornaro 10.33, Ciaburro 10.47, nonché gli identici emendamenti Fiorini 10.13 e Benamati 10.29.

  La Commissione approva quindi l'articolo aggiuntivo Bellachioma 10.010 (vedi allegato).

  Luigi MARATTIN (PD) ricorda che l'articolo aggiuntivo Marco Di Maio 81.01 recava, tra l'altro, una previsione analoga a quella contenuta nell'articolo aggiuntivo Bellachioma 10.010 testé approvato.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Delrio 10.04 in materia di proroga del credito d'imposta di formazione nel settore delle tecnologie 4.0, chiede ai relatori le ragioni dell'invito al ritiro dello stesso, osservato che sull'articolo aggiuntivo Liuzzi 13.03 di analogo contenuto i relatori hanno formulato un parere favorevole con riformulazione. Si domanda infatti se tale riformulazione possa ricomprendere anche i contenuti dell'articolo aggiuntivo Delrio 10.04.

  Raphael RADUZZI, relatore, propone l'accantonamento dell'esame dell'articolo aggiuntivo Delrio 10.04.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che, in relazione alla richiesta avanzata dai gruppi di opposizione all'inizia della seduta, il Ministro dell'economia e delle finanze, Tria, interverrà in Commissione tra le 19 e le 20 della giornata odierna.

  La Commissione respinge l'emendamento Mandelli 11.5.

  Luigi MARATTIN (PD) raccomanda l'approvazione dell'emendamento De Menech 11.48, volto a mettere a regime uno strumento di politica economica come l’ecobonus che ha dimostrato la propria efficacia.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti De Menech 11.48 e Muroni 11.53.

  Debora SERRACCHIANI (PD) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Buratti 11.46, volto a prevedere misure di agevolazione mediante detrazioni per operazioni di bonifica dell'amianto. Ricorda infatti come siano numerosi i siti che necessitano di tale bonifica.

  La Commissione respinge l'emendamento Buratti 11.46.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Barelli 11.31, volto a dare risposte mediante l'incentivazione dell’ecobonus alla rubinetteria che è un settore di un comparto tradizionale italiano quale il settore manifatturiero. Ciò permetterebbe ai produttori Pag. 81di avere rilevanti vantaggi sul mercato. Si tratta di una misura studiata in modo organico che non prevede interventi assistenziali o a pioggia. Non comprende il parere contrario di relatori e Governo e auspica l'accantonamento dell'emendamento per un'ulteriore riflessione.

  La Commissione respinge l'emendamento Barelli 11.31.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra il proprio emendamento 11.25 che interviene sulla detrazione d'imposta fino al 50 per cento non in senso modificativo ma solo per ripartirla in quote flessibili.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 11.25.

  Stefania PEZZOPANE (PD) illustra l'emendamento De Micheli 11.44, di cui è cofirmataria. L'emendamento si propone di estendere una misura di prevenzione antisismica approvata nella scorsa legislatura. Si tratta della disposizione che permette al cittadino di intervenire nella propria abitazione per apportare migliorie antisismiche. Con l'emendamento si propone di estendere la misura alle zone a rischio sismico 1, 2 e 3 le cui abitazioni hanno dimostrato la loro fatiscenza in caso di eventi sismici. Ricorda che una misura analoga era stata proposta nella scorsa legislatura anche dalle forze che sono attualmente al Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti De Micheli 11.44 e Lupi 11.61.

  Maria Elena BOSCHI (PD) illustra l'emendamento 11.4 di cui è prima firmataria, volto a riproporre una misura, già precedentemente messa in atto, di detrazione fiscale per le coppie di età inferiore ai 35 anni al fine di acquisto di mobili per la propria abitazione principale. La misura, che prevede una detrazione del 50 per cento delle spese per 16 mila euro complessivi, ha dimostrato non solo di essere un sostegno concreto per le giovani coppie, ma di essere efficace anche per i produttori. Ricorda infatti come si era discusso in Parlamento di elevare la somma massima proprio per permettere l'acquisto di mobili italiani di pregio e rafforzare così la nostra produzione. Anche se si rende conto della ristrettezza dei tempi, chiede al Governo un approfondimento sul tema posto dal suo emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Boschi 11.4.

  Roberto OCCHIUTO (FI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Sozzani 11.30, teso a semplificare le procedure di accesso alla tariffa agevolata. Non comprende quindi il parere contrario di relatori e Governo e auspica l'inserimento della disposizione in un altro provvedimento, come ad esempio il decreto-legge semplificazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Sozzani 11.30.

  Roberto OCCHIUTO (FI) illustra l'emendamento Palmieri 11.13, che chiede il ripristino del bonus delle giovani coppie con meno di 35 anni in relazione all'acquisto di mobili destinati all'arredo dell'abitazione principale.

  La Commissione respinge l'emendamento Palmieri 11.13.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo Ruocco 11.042 è stato ritirato dai presentatori.

  Stefania PEZZOPANE (PD) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Marattin 11.029 e lo illustra. La proposta emendativa prevede, in analogia con misure precedentemente proposte, la possibilità per i cittadini che usufruiscono del sisma bonus di optare, in luogo della detrazione, per il riconoscimento di un credito di importo pari all'ammontare della detrazione che sarebbe spettata. Sottolinea come tale richiesta provenga dalle categorie di professionisti che assistono i cittadini in questione.

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  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Marattin 11.029.

  Maria Elena BOSCHI (PD) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Moretto 11.034. Osserva che anche questa proposta emendativa è volta a confermare qualcosa che già esiste e sottolinea come la mancata conferma di misure che hanno funzionato significhi in concreto togliere agevolazioni ai cittadini che ne hanno usufruito. L'emendamento in questione, prorogando il credito d'imposta per le strutture ricettive al fine di apportare migliorie, favorisce così non solo le strutture del settore turistico e alberghiero ma anche quelle del settore edilizio. Rileva quindi il poco interesse del Governo per le imprese edilizie, salvo quelle gestite da alcuni ministri o da loro familiari.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Moretto 11.034 e Muroni 11.031.

  Debora SERRACCHIANI (PD) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Braga 12.011 che proroga la detrazione IRPEF del 50 per cento dell'IVA per l'acquisto di immobili in classe A o B. Anche in questo caso si tratta di una misura che ha funzionato e non si comprende quindi perché non si debbano confermare le buone prassi.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Cattaneo 12.01 e Braga 12.011.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo Gebhard 12.04 è stato ritirato dai presentatori.

  Francesco BOCCIA (PD), nell'intervenire sull'articolo aggiuntivo 12.08, a sua prima firma, segnala come si tratti di un argomento accantonato ma comunque caro anche al Governo, cioè la riduzione dell'aliquota IVA su beni definibili di assoluta prima necessità, tra i quali quelli per la prima infanzia. Nel chiedere di riconsiderare il parere sulla sua proposta emendativa, domanda quali siano le attuali intenzioni del Governo su tale materia.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) rileva come sull'argomento in esame le dichiarazioni della Ministra Grillo siano discordanti con quelle espresse dal rappresentante del Governo in Commissione, chiede pertanto maggiore chiarezza.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI segnala come la riduzione di aliquote IVA sia un argomento da concordare con l'Unione europea, in quanto si tratta di misure fiscali. Evidenzia come al momento il principale obiettivo sia di evitare una procedura d'infrazione da parte dell'Unione europea. Nel concordare con le richieste del collega Boccia ribadisce la necessità di maggior tempo per approfondire la questione.

  Claudio BORGHI, presidente, invita il deputato Boccia a ritirare l'emendamento e conseguentemente a presentare un ordine del giorno per affrontare la questione in modo complesso.

  Maria Elena BOSCHI (PD) dichiara di sentirsi rassicurata dalle parole della sottosegretaria Castelli, quando afferma di voler rispettare le regole europee e quindi evitare una procedura d'infrazione da parte dell'Unione europea, ma non senza ricordare che c’è il rischio di altra procedura di infrazione che incombe sul nostro Paese. Propone di inserire nella proposta emendativa una clausola di salvaguardia, che subordini l'efficacia della misura all'autorizzazione da parte delle competenti istituzioni europee, invitando così anche i colleghi della maggioranza a sottoscrivere l'emendamento.

  Claudio BORGHI, presidente, ribadisce come l'inserimento di eventuali simili clausole comportino comunque la necessità di una copertura delle norme.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede conferma della necessità di un'autorizzazione da Pag. 83parte dell'Unione europea per una riduzione dell'aliquota IVA al 5 per cento.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI conferma tale necessità, ribadita anche dal Dipartimento delle finanze.

  Francesco BOCCIA (PD) fa presente come, a sua memoria, nel caso di aliquota IVA al 5 per cento possa essere sufficiente solo una mera comunicazione e non una autorizzazione, come invece sarebbe necessario nell'ipotesi di aliquota IVA al 4 per cento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Boccia 12.08 e l'emendamento Fiorini 13.3.

  Mirella LIUZZI (M5S) ringrazia il Governo per l'interessamento dimostrato sulla sua proposta emendativa 13.03, come riformulata, che contiene una proroga del credito d'imposta per attività di formazione. Rileva come l'aiuto a piccole e medie imprese sia sempre stato un obiettivo della maggioranza e auspica che tale proposta, come altre simili, possano essere approvate all'unanimità.

  Luigi MARATTIN (PD), nello stigmatizzare la politica del Governo in materia di imprese, evidenzia come sia un errore ridurre deliberatamente i benefici alle imprese di grandi dimensioni. Nel far presente che l'articolo aggiuntivo Liuzzi 13.03 sia analogo all'articolo aggiuntivo Delrio 10.04 chiede di porre in votazione quest'ultima proposta emendativa.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) chiede che le due proposte emendative, Liuzzi 13.03 come riformulato e Delrio 10.04, siano esaminate congiuntamente.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI ribadisce come il favorire le piccole e medie imprese sia una scelta politica del Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Delrio 10.04 e approva l'articolo aggiuntivo Liuzzi 13.03, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che l'articolo aggiuntivo Faro 13.019 è stato ritirato.

  Vanessa CATTOI (Lega) accetta la riformulazione del suo articolo aggiuntivo 13.022.

  Elena CARNEVALI (PD) chiede un approfondimento dell'articolo aggiuntivo Cattoi 13.022 come riformulato, in quanto non ritiene chiara la finalità della proposta emendativa.

  Silvana Andreina COMAROLI, relatrice, nel ricordare come le case di riposo rientrino nella disciplina del Terzo settore, specifica come la finalità della proposta emendativa sia quella di calmierare le rette di tali enti detassando gli utili se reinvestiti interamente in attività di natura sanitaria o socio-sanitaria e prevedendo che non sia deliberato alcun compenso a favore degli organi amministrativi.

  Giorgio TRIZZINO (M5S) sottoscrive l'articolo aggiuntivo 13.022 Cattoi, come riformulato.

  Elena CARNEVALI (PD), nel ringraziare la relatrice della spiegazione data, fa presente che condivide l'obiettivo della proposta emendativa ma solleva dubbi sull'assenza di altre misure per evitare un aumento delle rette delle case di riposo, con particolare riferimento alle attività convenzionate con le Regioni.

  Andrea MANDELLI (FI) sottoscrive a nome dell'intero gruppo di Forza Italia in Commissione bilancio l'articolo aggiuntivo 13.022, come riformulato.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Cattoi 13.022, come riformulato (vedi allegato).

  Leonardo DONNO (M5S), nel ritirare l'articolo aggiuntivo 13.023, a sua prima Pag. 84firma, dichiara che presenterà un ordine del giorno.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che il deputato Schullian accetta la riformulazione del suo articolo aggiuntivo 13.026.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Schullian 13.026, come riformulato (vedi allegato).

  Raphael RADUZZI, relatore, conferma l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Brunetta 14.058.

  Roberto OCCHIUTO (FI) dichiara di accogliere la proposta di ulteriore accantonamento dell'articolo aggiuntivo Brunetta 14.058 solo se la volontà dei relatori è quella di affrontare comunque la questione a breve.

  Stefano FASSINA (LeU), nell'intervenire sull'articolo aggiuntivo Lacarra 14.032, evidenzia come esso sia analogo all'emendamento 28.66, di cui è cofirmatario. Chiede al Governo di rivedere il suo parere su tali proposte emendative, in particolar modo sull'articolo aggiuntivo Lacarra 14.032, in quanto non avente un effetto sistemico. Osserva come tali proposte siano finalizzate alla salvaguardia di un intero comparto, dichiara quindi incomprensibile una loro bocciatura.

  Francesco BOCCIA (PD), ricordando che la richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo in esame era stata avanzata da tutti i gruppi di opposizione, ritiene inopportuna l'equiparazione fatta dalla maggioranza tra i concorsi pubblici e la partecipazione a corsi di formazione di scuole che, seppur autorevoli, non possono ritenersi equivalenti. Osservando infatti che l'autorevolezza delle scuole di formazione è in qualche modo decisa dal mercato, che nel caso della RAI non può essere invocato, trattandosi di una situazione di monopolio, sottolinea l'opportunità che la discrezionalità per la selezione del personale che svolge la professione di giornalista sia molto limitata e connessa in ogni caso a parametri di eccellenza. Chiede quindi al Governo la disponibilità ad accogliere un eventuale ordine del giorno di analogo contenuto.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI conferma la disponibilità del Governo in tal senso.

  Francesco BOCCIA (PD), in accordo con il presentatore, sottoscrive l'articolo aggiuntivo Lacarra 14.032 e lo ritira.

  Claudio BORGHI, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.35, riprende alle 15.10.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la Commissione riprenderà i suoi lavori dall'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 15.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, con riferimento all'emendamento Nobili 15.10, manifesta la disponibilità del Governo a valutare favorevolmente tale proposta emendativa, purché sia riformulata mantenendo soltanto il comma 3-ter (vedi allegato).

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, concordando con la proposta della sottosegretaria Castelli, esprime un parere favorevole sull'emendamento Nobili 15.10 a condizione che sia riformulato mantenendo soltanto il comma 3-ter.

  Luigi MARATTIN (PD) sottoscrive l'emendamento Nobili 15.10 e accetta la riformulazione proposta dalla relatrice.

  La Commissione approva l'emendamento Nobili 15.10, come riformulato (vedi allegato).

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 15.2, evidenzia che con tale proposta emendativa si propone di stanziare 300 milioni Pag. 85per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023 per un programma straordinario di manutenzione e messa in sicurezza di ponti, gallerie e viadotti di competenza delle provincie e delle città metropolitane.
  Evidenzia che ai fini dell'efficacia degli interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture ciò che più conta è la governance dell'utilizzo delle risorse stanziate oltre alla loro implementazione. In coerenza con tale impostazione, l'emendamento a sua prima firma prevede che le risorse siano assegnate direttamente alle province e alle città metropolitane in quanto strutture di livello operativo.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, propone di accantonare l'emendamento Marattin 15.2 e gli altri emendamenti di identico contenuto, al fine di svolgere un approfondimento anche in considerazione del fatto che successivamente la Commissione esaminerà un altro emendamento che affronta la tematica in questione, del quale è stato disposto l'accantonamento.

  Elena CARNEVALI (PD) apprezza la proposta della relatrice di accantonare gli emendamenti in esame. Ricorda, tuttavia, che le province hanno già presentato il report ad esse richiesto dal Ministro Toninelli in relazione alle necessità manutentive di ponti e viadotti di loro competenza.
  Rileva che l'emendamento Marattin 15.2, nel prevedere l'attribuzione delle risorse direttamente alle province muove nella direzione di una maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse in tale settore.
  Auspica, pertanto, che l'emendamento al quale ha fatto riferimento la relatrice Comaroli possa recare una formulazione che ricomprenda tutti gli identici emendamenti in esame.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Marattin 15.2, Cestari 15.4, Pizzetti 15.11, Fidanza 15.17, Paolo Russo 15.18 e Fassina 15.22.

  Paolo RUSSO (FI) intervenendo sull'emendamento D'Attis 15.19, di cui è cofirmatario, avente ad oggetto un programma straordinario di manutenzione e messa in sicurezza delle scuole secondarie di secondo grado, dichiara di non comprendere le ragioni dell'invito al ritiro su di esso formulato, considerate le ripetute dichiarazioni rese dai rappresentanti del Governo in riferimento ad uno specifico impegno nell'attività di manutenzione in generale.
  Ritiene, pertanto, incoerente l'atteggiamento dell'Esecutivo che invece, alla prova dei fatti, decide di non appostare risorse per finanziare misure condivise, e in taluni casi persino indicate come fondamentali da alcuni Ministri. Ravvisa in questa decisione un profilo di responsabilità personale, prima ancora che politica.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Pezzopane 15.3, Cestari 15.5, D'Attis 15.19 e Fassina 15.23.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 15.05 relativo a un piano per il dissesto idrogeologico, si dichiara profondamente delusa per la decisione assunta dalla maggioranza e dal Governo di mantenere il parere contrario, senza peraltro fornire alcuna spiegazione al riguardo ai deputati firmatari della proposta emendativa.
  Ricorda che sul tema del dissesto idrogeologico lo stesso Presidente del Consiglio Conte, durante un question time in Assemblea ha reso delle dichiarazioni precise a nome del Governo. Osserva, pertanto, che da parte del Governo si assiste solo ad una serie di annunci effettuati dopo il verificarsi di eventi drammatici, come quelli che di recente hanno colpito alcuni territori del Paese, i quali, tuttavia, passata la fase emergenziale, restano tali.
  Evidenzia, inoltre, una certa confusione da parte del Governo in ordine alle modalità di coordinamento degli interventi in materia di contrasto al dissesto idrogeologico. Ritiene, infatti, che non sia stato ancora chiarito se l'Esecutivo intenda Pag. 86svuotare la struttura di missione istituita a tal fine presso la Presidenza del Consiglio dal precedente Governo per crearne un'altra, peraltro più farraginosa, o se intenda invece riattribuire le competenze in materia al Ministero dell'ambiente.
  Rilevato che il problema principale in Italia è quello della mancanza di pianificazione degli interventi, che invece è fondamentale in un settore che richiede un approccio non ordinario, osserva che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma reca uno stanziamento importante.
  Concludendo, stigmatizza la mancanza di attenzione da parte della maggioranza e del Governo in ordine ad una tematica di rilevanza cruciale, che emerge dall'assenza di volontà di svolgere un approfondimento sull'articolo aggiuntivo in questione.

  Claudio BORGHI, presidente, dopo aver precisato che rientra nella facoltà di ciascun deputato di dichiararsi insoddisfatto per la valutazione espressa sulla propria proposta emendativa dai relatori e dal Governo, evidenzia che sono stati già svolti numerosi approfondimenti sugli emendamenti presentati, e che, per tale ragione, i tempi di esame in sede referente del disegno di legge di bilancio si sono prolungati rispetto a quelli inizialmente previsti.
  Richiamato il suo costante impegno a mantenere aperto il dibattito, osserva, tuttavia, che è suo preciso compito anche quello di organizzare i lavori in modo da garantirne la conclusione entro il termine stabilito. Ritiene, pertanto, che non vi sia più possibilità di svolgere ulteriori approfondimenti tranne in casi del tutto eccezionali.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), ricordato che lei stessa si è finora limitata a svolgere due o tre interventi nel corso dell'esame del disegno di legge di bilancio, evidenzia che la sua richiesta di approfondimento non ha ad oggetto un cavillo, bensì un tema rilevantissimo, peraltro non di carattere settoriale, come invece è accaduto con riferimento ad altre proposte emendative, che tuttavia sono state ritenute comunque ammissibili.
  Non ritiene quindi corretto che la maggioranza e il Governo non interloquiscano con i parlamentari dei gruppi di opposizione sull'esito degli approfondimenti svolti.

  Claudio BORGHI, presidente, chiarisce che il riferimento alle ulteriori richieste di approfondimento non era indirizzato nello specifico all'onorevole Prestigiacomo.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, rispondendo alle sollecitazioni provenienti dall'onorevole Prestigiacomo, rammenta che l'articolo 15 del disegno di legge di bilancio reca disposizioni in materia di investimenti delle amministrazioni centrali, mentre l'articolo 16 detta norme in materia di fondo investimenti degli enti territoriali. Come è stato a suo avviso già evidenziato in precedenti interventi svolti da rappresentanti del Governo nel corso dell'esame delle proposte emendative, ribadisce che i richiamati articoli 15 e 16 rappresentano la base normativa di riferimento per gli interventi oggetto di discussione. Ciò ferma restando la facoltà dei deputati di presentare emendamenti volti a modificare tale impianto.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) ritiene che la risposta della sottosegretaria Castelli non abbia fornito i richiesti elementi di approfondimento. In particolare, reputa che non sia affatto chiaro quali siano i significativi interventi in sede di disegno di legge di bilancio ai quali, invece, ha fatto riferimento il rappresentante del Governo in risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo svolto in Commissione in materia di dissesto idrogeologico.
  Associandosi alle considerazioni espresse dall'onorevole Prestigiacomo, ribadisce dunque la necessità di avere maggiore chiarezza da parte del Governo.

  Luigi MARATTIN (PD) comprende l'esigenza di accelerare i tempi dell'esame del provvedimento, ma non condivide il metodo utilizzato dalla maggioranza e dal Governo che, di fatto, non consentono alla Commissione di affrontare temi di assoluto Pag. 87rilievo nell'ambito della legge di bilancio.
  Sottolinea come ritenga impossibile procedere in maniera affrettata quando si discutono per la prima volta argomenti così rilevanti come quello del dissesto idrogeologico e lamenta che la possibile posizione della questione di fiducia, sia nell'Aula della Camera che in quella del Senato, renderà tale situazione ancora più inaccettabile, poiché verranno sottratte all'esame parlamentare interi pezzi della manovra, quali ad esempio quelli relativi al reddito di cittadinanza, agli enti locali o agli interventi in favore dei territori colpiti dal terremoto.

  Claudio BORGHI, presidente, replicando alle osservazioni del collega Marattin, fa presente che il tema del dissesto idrogeologico, affrontato nell'articolo 15, è stato ampiamente trattato.

  Paolo RUSSO (FI) rileva come la questione sollevata dalla collega Prestigiacomo attenga ad un insieme di aspettative che si sono create nel corso dei mesi e che, giunti al momento dell'approvazione della legge di bilancio, dovevano risolversi in una serie di linee di indirizzo che il Governo e la maggioranza avrebbero dovuto tracciare e che, invece, non risultano presenti in una manovra che appare essere sempre di più un coacervo di norme messe insieme senza un comune denominatore logico.
  Osserva come il tema del dissesto idrogeologico non sia una questione di poco conto rispetto alla quale sorvolare in quanto i tempi residui non consentono di svolgere un esame approfondito e per questo rivendica il diritto delle opposizioni di protestare.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 15.05.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi De Lorenzis 15.08 e 15.09 devono intendersi ritirati.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, invita al ritiro i presentatori degli identici emendamenti Frassini 16.12 e Marattin 16.13, in considerazione dell'accordo che è stato raggiunto con l'associazione nazionale dei comuni italiani.

  Luigi MARATTIN (PD) domanda al relatore di fornire chiarimenti riguardo all'accordo raggiunto con l'associazione nazionale dei comuni italiani, in modo da potere valutare con maggiore cognizione di causa la proposta di ritirare l'emendamento.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA precisa che l'accordo raggiunto prevede un fondo ad hoc per l'IMU e la TASI, nonché incrementi del fondo per l'edilizia sanitaria ed altre misure.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, manifesta l'opportunità di svolgere ulteriori riflessioni e propone di mantenere accantonati gli identici emendamenti.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Parolo 16.9 deve intendersi ritirato.

  Luca PASTORINO (LEU) chiede chiarimenti sul ritiro dell'emendamento Parolo 16.9.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, segnala che sono in corso ulteriori verifiche che potranno proseguire anche durante l'esame presso il Senato.
  Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Binelli 16.7, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che il presentatore ha accettato la riformulazione proposta dell'emendamento Binelli 16.7.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Binelli 16.7, come riformulato (vedi allegato) e respinge gli identici emendamenti Vanessa Cattoi 17.2, Ciaburro 17.9, Rospi 17.12, Foti 17.14, Pag. 88Varrica 17.17, Mandelli 17.18, Morassut 17.25, Rizzetto 17.28 e Ferro 17.29, nonché l'emendamento Mandelli 17.19.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Varrica 17.20 e Pella 17.7 devono intendersi ritirati.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'emendamento 17.5, a sua prima firma, ricorda come il Ministro dell'economia Tria abbia annunciato più volte l'intenzione del Governo di volere fare ripartire gli investimenti, tuttavia non reputa che le due norme introdotte nella manovra a tale scopo siano in grado di stimolare la ripresa economica.
  In particolare, il gruppo del Partito democratico ritiene che sarebbe più opportuno indirizzare verso gli enti locali le risorse umane messe a disposizione della Centrale unica per la progettazione delle opere pubbliche.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) sottolinea come l'emendamento Marattin 17.5 intervenga sulle disposizioni che istituiscono la Centrale unica per la progettazione delle opere pubbliche al fine di permettere alle relative strutture di operare nella maniera più congrua rispetto ai compiti ad esse affidati, rafforzandone le capacità progettuali. Ne raccomanda, quindi, l'approvazione.

  Paolo RUSSO (FI) evidenzia come la finalità del proprio emendamento 17.23 sia quella di costituire nelle Province e nelle Città metropolitane strutture tecniche adeguate alla progettazione e realizzazione degli investimenti e invita la maggioranza ed il governo a riflettere sulla necessità di approvare l'emendamento.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) rileva che l'emendamento Paolo Russo 17.23 incide in maniera efficace sui procedimenti amministrativi per la realizzazione di opere pubbliche snellendo le procedure burocratiche al fine di consentire la realizzazione delle opere stesse in tempi congrui.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Marattin 17.5, Cestari 17.6, Paolo Russo 17.23 e Fassina 17.26.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Madia 17.06, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che il presentatore ha accettato la riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo Madia 17.06.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Madia 17.06, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Suriano 19.8 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Fusacchia 19.111.

  Pietro Carlo PADOAN (PD), intervenendo sull'emendamento Fregolent 19.106 segnala come esso riguardi uno strumento, quello dei piani individuali di risparmio (PIR), che si è rilevato particolarmente efficace per convogliare i risparmi delle famiglie verso le piccole e medie imprese, garantendo a quest'ultime mezzi aggiuntivi rispetto a quelli tradizionali. Evidenzia come l'emendamento chieda un'estensione di tali piani PIR, anche ad operatori internazionali, cosa che ritiene dovrebbe essere condivisa da tutti i gruppi. Invita la Commissione a prendere in considerazione l'utilità di questo strumento.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Fregolent 19.106 e 19.104.

  Maria Elena BOSCHI (PD) nell'illustrare l'emendamento Mor 19.97 evidenzia come esso si riferisca al tema delle start up e a tutti gli interventi volti a valorizzare la capacità di intraprendere attività innovativa, cosa che ritiene necessaria soprattutto Pag. 89in un periodo in cui c’è bisogno di un'iniezione di fiducia. Ribadisce come ci sia bisogno di misure concrete in tale campo, come nello specifico la concessione di agevolazioni di carattere fiscale. Nel ricordare che molte sono le proposte del gruppo del Partito democratico in merito, afferma che quella in esame è una misura di carattere strutturale.

  Francesco BOCCIA (PD) nel sottoscrivere l'emendamento Mor 19.97 dichiara di non comprendere la mancanza di discussione su argomenti come quello in esame, sul quale alcune forze politiche di maggioranza hanno assunto impegni solenni di fronte alle nuove generazioni. Ribadisce l'importanza dell'impatto digitale sul funzionamento dell'attuale sistema economico e chiede ai relatori motivazioni sul loro parere contrario, essendo l'emendamento la sintesi di gran parte di proposte sottoscritte da tutti i gruppi parlamentari.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI conferma che sul tema oggetto dell'emendamento è forte l'interesse del Ministero dell'economia. Ricorda, tuttavia, come il parere negativo sia legato ad un problema di coperture. Invita i presentatori a trasformare l'emendamento in un ordine del giorno al fine di sottolineare l'importanza di tale argomento.

  Silvana Andreina COMAROLI, relatrice, segnala come emendamenti presentati dagli esponenti della maggioranza sullo stesso tema siano stati ritirati per le stesse motivazioni.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) ricordando alla maggioranza la difficoltà di realizzare tutte le promesse fatte, invita comunque a finanziare progetti concreti condivisi da tutti. Nel sottoscrivere l'emendamento prende atto che la manovra del popolo non finanzia le start up.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) sottoscrive l'emendamento Mor 19.97, sottolineando come esso sia simile a una sua proposta emendativa riguardante i fondi per le attività di ricerca per le università. Evidenzia come tali investimenti possano rappresentare una scintilla per gli investimenti, in particolar modo nelle Regioni del Sud. Ribadisce la necessità di investimenti pubblici in aggiunta a quelli privati.

  La Commissione respinge l'emendamento Mor 19.97.

  Maria Elena BOSCHI (PD) interviene sull'emendamento 19.23, a sua prima firma. Nel segnalare come esso abbia un impatto più circoscritto rispetto all'emendamento a prima firma Mor, rileva la necessità di fugare ogni dubbio sulla destinazione di alcune dotazioni finanziarie, che secondo notizie di stampa sarebbero destinate ad aziende vicine al Movimento 5 Stelle. Specifica che, grazie all'emendamento, tali risorse, pari a 15 milioni di euro, sarebbero destinate ad accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, nonché a promuovere nuove iniziative imprenditoriali, in particolare start up avviate da under 35.

  Elena CARNEVALI (PD) segnala di non comprendere perché nella manovra non vi siano interventi per i giovani, in particolare per le start up under 35. Nel ricordare come l'emendamento si propone di destinare loro specifiche risorse, evidenzia come esso rappresenti senza dubbio un sostegno all'attività di innovazione tecnologica.

  La Commissione respinge l'emendamento Boschi 19.23.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che l'emendamento Iovino 19.9 è stato ritirato e avverte che l'emendamento 19.1 della IX Commissione si intende respinto per l'esame in Assemblea.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, esprime parere favorevole sull'emendamento Iovino 19.6, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Pag. 90

  Giuseppe BUOMPANE (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento Iovino 19.6, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Iovino 19.6, come riformulato (vedi allegato) e respinge l'emendamento Silli 19.50.

  Stefania PEZZOPANE (PD), nell'illustrare l'emendamento Giacomelli 19.20, di cui è cofirmataria, sottolinea come esso riprenda iniziative già messe in campo dal precedente Governo, in particolare la sperimentazione della piattaforma 5G in diverse città italiane. Nel ribadire la bontà di tale iniziativa, che si presenta come assai lungimirante e che ha accolto anche l'interesse del sistema industriale, sottolinea come essa produrrà occupazione e innovazione tecnologica. Auspica che la Commissione non interrompa tale progetto.

  Debora SERRACCHIANI (PD) concorda con le affermazioni della deputata Pezzopane e ribadisce che l'emendamento Giacomelli 19.20 porta avanti una sperimentazione della piattaforma 5G che si è rivelata estremamente efficiente. Inoltre, bloccando i fondi si bloccano anche progetti che sono già in atto, in quanto devono concludersi entro marzo 2019. È un punto di vista miope di politica degli investimenti e chiede al Governo di rivedere la sua posizione.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) non comprende come non si possano investire soldi su una tecnologia sperimentale come quella proposta dall'emendamento Giacomelli 19.20. Si ferma una sperimentazione senza permetterle di produrre i suoi risultati, di fatto tornando indietro di 10 anni. Sottolinea come nella passata legislatura il suo gruppo aveva condotto delle battaglie anche insieme al Movimento 5 Stelle per fare del digitale un elemento strategico. Invita quindi il Governo a modificare il parere sull'emendamento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Giacomelli 19.20, Mandelli 19.31, D'Ettore 19.70 e 19.74 e Benamati 19.85.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, anche a nome del relatore Raduzzi, modifica il parere sull'emendamento Vanessa Cattoi 19.13 ed esprime parere favorevole se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Vanessa CATTOI (Lega) riformula l'emendamento 19.13 nei termini proposti dai relatori.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere favorevole sull'emendamento Vanessa Cattoi 19.13, così come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Vanessa Cattoi 19.13, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Vanessa Cattoi 19.17 è stato ritirato dai presentatori.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) illustra il proprio emendamento 19.120, che istituisce un fondo volto a rilasciare una garanzia diretta sulle operazioni finanziarie in relazione a programmi di investimenti riferiti all'acquisizioni di beni immobili e/o spese in opere murarie, anche di ristrutturazione edilizia. In questo modo si vuole aiutare la crescita delle piccole e medie industrie del settore. È un fondo che può anche essere rimodulato, ma sottolinea l'importanza della sua istituzione. Chiede al Governo un ulteriore approfondimento.

  La Commissione respinge l'emendamento Lorenzin 19.120.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, anche a nome del relatore Raduzzi, esprime parere favorevole sull'emendamento Pretto 19.15 se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Pag. 91

  Erik Umberto PRETTO (Lega) riformula l'emendamento 19.15 nei termini proposti dai relatori.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere favorevole sull'emendamento Pretto 19.15, così come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Pretto 19.15, come riformulato (vedi allegato) e respinge l'emendamento Speranza 19.109.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, anche a nome del relatore Raduzzi, modifica il parere sull'emendamento Centemero 19.19 ed esprime parere favorevole.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Centemero 19.19 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Cataldi 19.059, Berardini 19.063 e D'Incà 19.064 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Polverini 19.071.

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Calabria 19.036. Infatti analogamente a un suo emendamento, anche se con modalità diverse, la proposta in questione offre sostegno alle start-up innovative, focalizzandosi sul loro avvio e sul primo anno di attività mediante agevolazioni fiscali. Il suo intervento è quindi finalizzato a riproporre il tema all'attenzione della Commissione e a chiedere risposte concrete al Governo.

  Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Calabria 19.036. Osserva come il tasso di mortalità delle nuove imprese sia elevato, a fronte di un ampio margine di successo nel caso di loro sopravvivenza. Rileva come il sistema paese in Italia funzioni egregiamente sul piano della ricerca, ma difetti nel trasferimento tecnologico e nella brevettazione. È un vulnus che va assolutamente sanato. Il tema non può essere quello del costo dell'operazione, ma bisogna avere un orizzonte più ampio fondato su una spesa capace di attrarre investimenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Calabria 19.036, Lollobrigida 19.02 e Zucconi 19.039.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Manzo 19.061 è stato ritirato dai presentatori.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, anche a nome del relatore Raduzzi, modifica il parere sull'articolo aggiuntivo Crosetto 19.06 ed esprime parere favorevole se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Guido CROSETTO (FdI) riformula l'articolo aggiuntivo 19.06 nei termini proposti dai relatori.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Crosetto 19.06, così come riformulato.

  Luca PASTORINO (LeU) chiede conferma se la riformulazione proposta sopprima i primi due commi del testo originario dell'articolo aggiuntivo, mantenendo così la soglia del contante per pagamenti, che viene solo condizionata dalla riformulazione.

  Pietro Carlo PADOAN (PD) desidera far presente alla Commissione che il rendere più facile l'utilizzo dei contanti è una misura che va in un senso diverso da quello della tracciabilità e rappresenta un passo indietro nella lotta all'evasione e al lavoro nero. Si tratta di un grave errore perché in questo modo diminuisce la possibilità Pag. 92di tracciare appunto i flussi di denaro.

  Maria Elena BOSCHI (PD) si augura che il Movimento 5 Stelle sia consapevole di elevare la soglia per gli stranieri di utilizzare contanti. Ricorda come la politica del Movimento 5 Stelle negli ultimi cinque anni sia stata ancorata alla parola d'ordine dell'onestà, comprendendo anche la limitazione dell'uso del contante. Invece con l'aumento della soglia del contante da utilizzare si potrebbe finire per favorire l'attività della criminalità organizzata e questo è un controsenso per un Governo che ha cercato proprio di ammantarsi del crisma dell'onestà. Ora invece si getta la maschera e questa misura si aggiunge ai condoni edilizi e fiscali. Si augura perlomeno, cosa che esclude, che un componente del Governo non sia socio di alberghi di famiglia. Ribadisce come la norma vada a danno della legalità e della trasparenza e rappresenti una pagina nera all'evasione fiscale. Nel sottolineare che la riformulazione ha migliorato il testo originario, annuncia che il voto del suo gruppo non può che essere contrario.

  Claudio BORGHI, presidente, chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Crosetto 19.06, così come riformulato. Osserva che proviene da una zona di confine con un paese come la Svizzera dove il contante è ampiamente utilizzato. Ricorda come la limitazione del contante rappresenta, in molti casi, un elemento di freno per i commercianti e gli operatori turistici.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) desidera osservare che negli ultimi anni la norma sull'utilizzo del contante è cambiata per sei volte e che la soglia è stata alzata anche dal Governo Renzi. Concorda con quanto affermato dal presidente Borghi e osserva che in paesi come la Germania e l'Austria è consentito ampiamento l'uso del contante, senza che questo porti con sé un ampliamento della criminalità organizzata. Quella proposta è una norma di buon senso che aiuta i piccoli commercianti e non aumenta l'evasione fiscale che va combattuta con altri mezzi.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) sottoscrive, a nome del proprio gruppo, l'articolo aggiuntivo Crosetto 19.06, come riformulato, condividendone del tutto le finalità. Giudicherebbe opportuno che il contenuto della disposizione, che a suo avviso dovrebbe essere estesa anche al settore orafo che soffre molto nello scambio commerciale soprattutto con i Paesi arabi, facesse esplicitamente riferimento, oltre che all'acquisto di beni e alla prestazione di servizi, anche al commercio, al fine di ricomprendere tutte le attività che afferiscono al settore del turismo.

  Debora SERRACCHIANI (PD), pur apprezzando le limitazioni che sono state introdotte con la riformulazione, che ritiene comunque insufficienti, fa presente che in numerosi Paesi, quali ad esempio la Francia, la Spagna e persino la Slovacchia, il cui governo è più vicino all'attuale maggioranza, la soglia per l'utilizzo del contante è molto bassa e comunque non superiore a cinquemila euro. Fa presente che tale soglia è quella introdotto in Italia dal Governo Renzi e ricorda che in tale occasione i colleghi del MoVimento 5 Stelle appartenenti alla Commissione antimafia gridarono allo scandalo, ritenendo che si stesse facendo un regalo alle cosche mafiose. Giudica indispensabile che si faccia un passo avanti dal punto di vista culturale, impegnandosi per una maggiore e migliore tracciabilità delle transazioni, che viene pregiudicata dall'articolo aggiuntivo in esame.

  Guido CROSETTO (FdI) invita i colleghi a fare attenzione nell'attribuire la patente di «amici della mafia» riferendosi al contenuto della proposta emendativa, che prende a riferimento una platea molto limitata e un settore specifico. Osserva che il limite di mille euro non ha in alcun modo contribuito alla riduzione delle attività mafiose o della corruzione e sottolinea l'opportunità che si permetta l'utilizzo del contante per coloro che ne fanno Pag. 93uso abitualmente. Fa osservare inoltre ai colleghi che l'utilizzo del denaro contante non consentirà alle banche di esigere la commissione percentuale legata alle transazioni con moneta elettronica.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Crosetto 19.06, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Berardini 19.010 e 19.016, Carbonaro 19.062 e Berardini 19.066 sono stati ritirati dai presentatori.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, anche a nome del collega Raduzzi, cambiando il parere precedentemente espresso, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo D'Attis 19.067, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Mauro D'ATTIS (FI) accetta la riformulazione proposta dalla relatrice.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo D'Attis 19.067, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, propone alla Commissione di proseguire con l'espressione dei pareri da parte dei relatori sulle proposte emendative riferite agli articoli da 28 in poi.

  Elena CARNEVALI (PD) chiede al presidente quando si potrà avere il quadro complessivo dei pareri sulle proposte emendative.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, ritiene opportuno proseguire la discussione sull'articolo 21 e rendere in seguito i pareri su tutte le proposte emendative.

  La Commissione concorda.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che, come concordato nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti di gruppo, la Commissione svolgerà la discussione sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 21.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede alla presidenza precisazioni sull'orario dell'audizione del Ministro Tria.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente al deputato Marattin che l'audizione è convocata per le ore 19.

  Luigi MARATTIN (PD) osserva che la discussione sull'articolo 21 e la votazione delle relative proposte emendative confligge con l'audizione del Ministro Tria e invita la Commissione a fare particolare attenzione sull'articolo all'esame, che tratta una tematica finora non ancora affrontata e che non sarà affrontata in Assemblea né probabilmente dai colleghi del Senato.

  Elena CARNEVALI (PD) giudica paradossale discutere della misura del reddito di cittadinanza, che costituisce la parte più rilevante in termini economici della manovra finanziaria, non sapendo ancora in che modo gli esiti della interlocuzione con l'Europa potranno incidere su di essa. Manifestando la piena condivisione del Partito democratico verso misure di contrasto alla povertà, come dimostrato dall'approvazione da parte del Governo Renzi della misura del reddito di inclusione, osserva tuttavia che non è chiaro il contenuto della misura proposta dal Governo, la sua entrata in vigore, né le modalità di funzionamento, essendo al momento evidente solo l'assunzione di un contingente significativo di lavoratori da utilizzare nei centri per l'impiego. Sottolinea la bontà della misura del reddito di inclusione, introdotta dall'allora maggioranza in un confronto serio con i soggetti che vivono davvero le condizioni di povertà e, seppur consapevole della necessità di un significativo incremento delle risorse necessarie per la sua attuazione, evidenzia come tale Pag. 94misura abbia funzionato, configurando un diritto esigibile sulla base di precisi requisiti. Fa presente che il pacchetto di emendamenti presentato dal Partito democratico all'articolo 21 si pone l'obiettivo di rafforzare le misure già introdotte nel 2018, al fine di far fronte alle esigenze dei 5 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà. Si sofferma in particolare sull'emendamento Noja 21.84, che introduce un assegno di cura per persone con disabilità, misura chiesta a gran voce dal mondo dell'associazionismo e che si affiancherebbe all'unica altra misura prevista in questo caso, ossia l'indennità di accompagnamento, che essendo una misura di importo fisso, non affronta in modo adeguato i bisogni reali delle persone che necessitano di assistenza.
  Osserva, poi, che non è possibile attribuire al reddito di cittadinanza alcun potere taumaturgico e che, anzi, tale misura presenta due grandi limiti: il primo consiste nel fatto che il reddito di cittadinanza non permette ai beneficiari di uscire dallo stato di povertà; il secondo attiene all'incremento del lavoro nero che si determinerebbe in seguito all'entrata a regime della misura.
  Manifesta, inoltre, preoccupazione per il fatto che la manovra economica non destini queste risorse a politiche in grado di promuovere gli investimenti e, attraverso la crescita dell'economia, anche l'aumento dell'occupazione ed invita a considerare l'importanza di garantire alle giovani generazioni una sufficiente creazione di posti di lavoro, anziché temporanee misure assistenzialistiche.
  Esprime contrarietà anche riguardo alle riduzioni delle spese per sostenere la cultura e l'istruzione e sottolinea l'assurdità di stanziare le risorse da destinare all'edilizia sanitaria solo a partire dal 2021, mentre è urgente avviare subito i necessari interventi di manutenzione.
  Anche al personale sanitario sono state date assicurazioni in termini economici e di politica delle assunzioni che non trovano riscontro nell'articolato del Governo.
  Si tratta, dunque, di una manovra economica che distribuisce fondi a pioggia, senza una visione unitaria e che si rivelerà una scatola vuota. Dopo i tanti proclami fatti, dunque, non cambierà nulla e le condizioni generali del Paese saranno peggiorate.

  Paolo RUSSO (FI) osserva come finalmente la Commissione sia passata a trattare uno dei temi centrali della manovra economica, quale il reddito di cittadinanza, e come sia fondamentale ragionare sul profilo che la maggioranza vuole attribuire a questa misura.
  Malgrado le ripetute dichiarazioni degli esponenti del Governo che hanno affermato il carattere non assistenziale del reddito di cittadinanza, rileva come questo alimenti ulteriore precarietà, per di più senza garantire la continuità nel tempo delle risorse messe a disposizione. È vero che la misura ha anche l'effetto di alimentare in qualche modo il mercato, ma rileva che si tratta di settori marginali, legati alla distribuzione di prodotti di bassa qualità.
  È necessario, invece, stimolare la creazione di posti di lavoro e invogliare i cittadini a mettere in campo le loro energie, piuttosto che accontentarsi di ricevere una paga senza fare nulla. Sembra si voglia incrementare una forma di precarietà assistita. Il concetto di cittadinanza esprime un valore di dignità, prima ancora una concezione economica assistenziale. Non si aiuta chi è rimasto indietro senza risorse e non si hanno risorse senza lavoro. Da qui bisogna partire.
  Manifesta preoccupazione per il fatto che sarà favorito l'aumento del lavoro nero e sottolinea l'importanza che avrebbe, piuttosto, garantire risorse alle imprese per formare il personale.
  Rivolge, quindi, un invito alla maggioranza ed al Governo a valutare con attenzione una serie di proposte emendative presentate dal gruppo di Forza Italia come, ad esempio, quella relativa all'opzione donna o quella che prevede l'incremento delle risorse da destinare a misure per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.Pag. 95
  Suggerisce, anche, di riflettere sugli emendamenti relativi alle pensioni di guerra, alle pensioni di invalidità e sulla necessità di non calcolare le pensioni in base all'aspettativa di vita nazionale, bensì rapportandola a quella delle regioni in cui si risiede.
  Per tali ragioni invita a sostenere gli emendamenti presentati dal proprio gruppo al fine di migliorare una manovra economica inadeguata e sbagliata.

  Stefano FASSINA (LEU) sottolinea come la Commissione si ritrovi a discutere essendo all'oscuro delle caratteristiche che definiranno la manovra economica, poiché queste saranno rese note soltanto durante la seconda lettura presso l'altro ramo del Parlamento.
  Rileva, quindi, che le disposizioni dell'articolo 21 assorbono la gran parte delle risorse stanziate e manifesta preoccupazione per il fatto che anche presso il Senato i tempi disponibili per la discussione saranno estremamente ridotti.
  Sottolinea come il MoVimento 5 Stelle abbia avuto il merito di mettere al centro dell'agenda politica le misure di contrasto alla povertà e di avere individuato le risorse aggiuntive nell’extra deficit. Tuttavia, rileva come vi sia bisogno di distinguere fra una povertà dovuta all'assenza di lavoro e una dovuta ad altri fattori che determinano marginalità sociale. Il disegno di legge prende in considerazione solo il primo caso, a differenza dal reddito di inclusione. Chiede quindi di non smantellare tale strumento, ma di migliorarlo e soprattutto di utilizzare le risorse perché si passi da un piano astratto ad un'effettiva erogazione dei servizi sociali. Ritiene infatti fondamentale la promozione della domanda di lavoro: il problema, soprattutto al Sud, non è una mancanza di incontro fra offerta e domanda di lavoro, ma la mancanza di lavoro. Ribadisce quindi la necessità di mantenere il reddito di inclusione affinché non si verifichino fenomeni distorti derivanti da un mero trasferimento di risorse. Illustra quindi la proposta dal suo gruppo, contenuta nell'articolo aggiuntivo 21.099, a sua prima firma, che prende il nome di «lavoro di cittadinanza». Specifica che l'emendamento propone di utilizzare una parte dei 6 miliardi destinati al reddito di cittadinanza per finanziare progetti proposti dai comuni, che metterebbero a disposizione le strutture e i mezzi per la realizzazione di tali progetti. Osserva come in tal modo vi sarebbero vantaggi sia per le persone interessate, che svolgerebbero esperienze di lavoro qualificate, che per la collettività, grazie alla realizzazione di progetti che servono al territorio. Ribadisce la centralità del lavoro, sancito nello stesso articolo 1 della Costituzione. Solo gli enti locali possono sapere quali forme di lavoro siano utili nei territori. Auspica pertanto che non si perda questa occasione.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) illustra l'emendamento 21.71, a sua prima firma. Nel premettere che il reddito di cittadinanza è una misura da non spacciare come misura afferente il lavoro, auspica che l'obiettivo non sia solo fare delle leggi, ma che vi siano degli effetti concreti per i cittadini. Nello specifico dichiara che l'emendamento si propone di destinare i 7 miliardi previsti per la riforma pensionistica a favore del capitale umano. Poiché per il primo anno non è possibile attendersi risultati immediati, l'emendamento propone, per il 2019, di investire tali risorse sull'edilizia scolastica; dal 2020 si intende invece utilizzare le risorse disponibili per finanziare misure, quali borse di studio, per la crescita culturale ed umana di studenti e insegnanti, che potrebbero formarsi all'estero. Per converso, l'Italia potrebbe formare giovani africani, per poi tornare nei Paesi di provenienza per formare una classe dirigente altrimenti assente. Dichiarandosi sorpreso dell'invito al ritiro da parte dei relatori, ritiene che il mancato aumento della spesa pensionistica possa aiutare a far cambiare parere a Bruxelles, perché teme che l'Unione europea stia per avviare una procedura di infrazione non solo sul deficit ma anche sul debito.

  Maria Anna MADIA (PD) evidenzia come vi sia massima incertezza sui saldi Pag. 96della manovra, amplificata dalle dichiarazioni del Ministro dell'economia, che auspica che non vi sia una nuova fase recessiva dopo aver invece assicurato nei documenti ufficiali una espansione del ciclo economico interno. Nel ricordare come maggioranza e Governo abbiano voluto costruire il racconto dell'esistenza di due distinte posizioni, una sovranista a favore del popolo e una di austerity contro i cittadini, rileva come tutto quanto sta avvenendo dimostri come questo racconto sia falso e illusorio. Fa presente come nell'articolo 21 non siano previsti investimenti e non vi sia una promozione del lavoro, e la sua approvazione rischierebbe di produrre misure depotenziate, in un quadro di incertezza. I leader politici del Governo dipingono l'Europa come un nemico, ma il problema è quello di avere autorevolezza in tale sede. Chiede conto della fine del percorso iniziato dai precedenti governi in Europa, che puntavano su un'Europa sociale, su più diritti per i cittadini e sulla creazione di un reddito minimo. I provvedimenti simbolo del nuovo Governo non ci sono, al momento ci sono solo risorse che sembra verranno ridotte. Sottolinea l'inadeguatezza dei centri per l'impiego, la mancanza di creazione di nuovi diritti e l'evanescenza dell'altra misura simbolo, «quota 100», ricordando le proposte già depositate in Commissione Lavoro dal suo gruppo a favore del lavoro femminile e dell'anticipo pensionistico. Si dichiara stupita dal fatto che si pensi di fare cambiamenti drastici senza un'interlocuzione con le parti sociali. Ribadendo la mancanza di tutela dei diritti fondamentali nelle norme proposte dalla maggioranza, auspica che non si smantellino percorsi virtuosi avviati in passato.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) non intende ripercorrere quello è stato già rilevato dai deputati intervenuti prima di lei sulla assenza dalla manovra della sua misura cardine, ovvero il reddito di cittadinanza. Il suo ragionamento parte dal concetto che l'Italia spende per il welfare il doppio della Svezia, ma mentre quest'ultima è prima per la qualità di assistenza, il nostro Paese è quart'ultimo. Questo significa che si spende tanto per il welfare, ma male. In quest'ottica è da inquadrare il reddito di cittadinanza che per il suo gruppo non è assolutamente utile, mentre invece andava affrontata la lotta alla povertà che affligge più di un milione di famiglie con variegati interventi sullo stato sociale che permettessero a padri e madri di riavere il lavoro perso. Il reddito invece è una misura spot dove l'unica certezza è la mancanza di un piano quinquennale e la conseguente sicura assenza di risultati concreti. Per Fratelli d'Italia le somme accantonate potevano essere utilizzate per rifinanziare strumenti non nuovi, come lo shock fiscale e gli assegni familiari. Non le sembra una misura concreta l'affidare la ricerca del lavoro ai centri per l'impiego. Osserva, inoltre, che la somma stanziata per il reddito di cittadinanza non appare adeguata ai 5 milioni di poveri. Lamenta che il Parlamento sia stato espropriato della possibilità di approfondire il tema con l'esame di un progetto compiuto. Ci si trova invece a non poter giudicare qualcosa che non esiste.

  Roberto OCCHIUTO (FI) desidera per prima cosa sfatare un luogo comune. C’è infatti chi sostiene che il Parlamento si divida tra una parte politica che ha a cuore la lotta alla povertà e lo sviluppo del Mezzogiorno e chi, invece, non l'avrebbe a cuore perché contrario al reddito di cittadinanza. Informa i deputati del Movimento 5 Stelle che non è così, perché anche Forza Italia è consapevole della necessità di intervenire sul tema, non però con strumenti assistenziali ma in modo virtuoso. Per questo il suo gruppo ha proposta un emendamento all'articolo 21 che collega direttamente lo strumento del reddito al lavoro. In quanto proviene da una regione dell'Italia meridionale è ben consapevole che bisogna creare condizioni di futuro possibile. Osserva come il reddito di cittadinanza non serva e che in realtà è stato già utilizzato dalla parte peggiore della prima Repubblica, anche se sotto altri nomi. Si riferisce ai lavori socialmente utili e a quelli di pubblica utilità, Pag. 97dove si creavano lavoratori precari, non in base alla necessità, ma solo per ammortizzatori sociali. Il risultato è stato quello di giovani illusi da ipotesi di lavoro, ma in realtà tenuti ai margini del lavoro stesso con l'impossibilità, non solo di trovare lavoro stabile, ma anche casa e famiglia. È lo stesso elettorato che, rivoltandosi contro la vecchia politica, ha votato per il Movimento 5 Stelle. A suo avviso questa forza politica rischia di avere lo stesso trattamento, dato che con il reddito di crea una platea di assistiti, ma anche disoccupati strutturali che si sentiranno presi in giro. Ritornando all'emendamento presentato dal suo gruppo, rileva che riprende una proposta di legge presentata a marzo e sottolinea come nella stessa direzione si siano successivamente registrati interventi di esponenti della Lega. L'emendamento prevede di dare direttamente ai giovani un assegno che produrrà effetto solo se portato a un'impresa come sostitutivo della retribuzione in caso di assunzione o di percorsi di formazione. Il tutto viene realizzato con l'uso di fondi europei. Ribadisce la contrarietà a forme di carattere assistenziale, che nascono dall'assunto che non ci può essere sviluppo per il sud. Forza Italia, invece, crede fermamente in questo sviluppo.

  Lisa NOJA (PD) interviene in qualità di prima firmataria dell'emendamento 21.84, presentato insieme alla deputata Carnevali. Osserva come nell'articolo 21 manchino misure a sostegno delle persone con disabilità. Sottolinea come le forze ora al Governo abbiano creato grandi aspettative per questi soggetti con l'istituzione di un ministero ad hoc e con tante promesse che non si sono tradotte in nulla di concreto. La mancanza teorica di misure in tal senso è molto più grave che una mancanza quantitativa. Rileva che il tasso di rischio di povertà è molto più alto per i soggetti con disabilità, per i quali la vita costa oggettivamente di più. La persona disabile ha inoltre la difficoltà di tramutare la sua condizione in reddito. È necessaria una misura specifica che il suo emendamento individua in un assegno personale di cura. È l'unico intervento sensato, non inutile ed efficace. Si prevedono progetti di autonomia e indipendenza, tenendo conto anche delle esigenze dovute alla differente età. Bisogna tener conto dei costi alti che affronta una persona disabile, come ad esempio, un assistente personale che costa all'incirca 1.500 euro. Non tenere conto di quanto proposto dal suo emendamento significa tagliare fuori la parte più fragile delle persone in povertà.

  Debora SERRACCHIANI (PD) interviene per porre una questione di forma e di metodo. Ricorda che il gruppo del Partito democratico dell'XI Commissione è l'unico che ha presentato emendamenti avviando un confronto, concluso con la richiesta di ritiro al fine di una possibile accoglienza in Commissione bilancio. Si augura ancora che questo possa avvenire sotto forma di riformulazioni. Non parlerà di reddito e quota 100, in quanto inesistenti all'interno della manovra. La certezza sul tema delle pensioni è che manchino misure come l'opzione donna, l'estensione della quattordicesima oltre la volta e mezza la soglia minima e la previsione della nona salvaguardia che avrebbe agevolato 6.000 lavoratori. Desidera porre altri due temi, quali il riconoscimento del part-time verticale, che riguarda principalmente il comparto scuola e la mancanza di risposte alle esigenze delle vittime dell'amianto e dei loro familiari, con un una tantum di 12 mila euro per i quest'ultimi e la riapertura dei termini per i benefici contributivi per i lavoratori. Principalmente si duole del mancato confronto sul tema dei temi, vale a dire il lavoro; ad esempio indica come il taglio del cuneo fiscale proposto dal suo gruppo fosse una risposta strutturale al contrario del reddito di cittadinanza e di quota 100. In sostanza nell'articolo 21 non c’è nessuna previsione e si rinvia a qualcosa si imprecisato. Auspica un dialogo più stringente per risposte puntuali sul tema del lavoro.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Palmieri 021.02 è stato ritirato dai presentatori.

Pag. 98

  Francesco BOCCIA (PD) chiede di intervenire sul proprio emendamento 21.73.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente al deputato Boccia che è stato raggiunto un accordo in sede di Ufficio di presidenza volto a prevedere solo la discussione sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 21.

  Francesco BOCCIA (PD) ritiene che sia mancato un confronto, piuttosto si è assistito ad una comunicazione unilaterale. Si riserva comunque di intervenire sui temi oggetto del proprio emendamento nel prosieguo dell'esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Boccia 21.73, Gelmini 21.63, Lupi 21.80, Carnevali 21.85, Noja 21.84, D'Ettore 21.55, Lupi 21.82, Carla Cantone 21.34, Gribaudo 21.33, Viscomi 21.32, Carla Cantone 21.30, Gribaudo 21.29, Epifani 21.70, Polverini 21.41 e 21.44, Zangrillo 21.45, Boldrini 21.57 e Epifani 21.68.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, avverte di aver presentato insieme al collega Raduzzi un subemendamento all'emendamento 21.1 della XI Commissione.

  Claudio BORGHI, presidente, propone di accantonare l'emendamento 21.1, per attendere che venga distribuito il subemendamento dei relatori.

  La Commissione consente.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Legnaioli 21.12.

  La Commissione respinge l'emendamento Fusacchia 21.71.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Paolo Russo 21.2 e Eva Lorenzoni 21.6 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Gribaudo 21.22 e Melilli 21.65, gli identici emendamenti Serracchiani 21.24 ed Epifani 21.67, gli identici emendamenti Mandelli 21.56 e Germanà 21.59. Respinge quindi l'articolo aggiuntivo Fornaro 21.0103.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, ribadisce il parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Pallini 21.0123, a condizione che venga riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato).

  Luigi MARATTIN (PD) fa presente che il Partito Democratico ha presentato l'articolo aggiuntivo 27.06 avente contenuti analoghi all'articolo aggiuntivo Pallini 21.0123.

  Debora SERRACCHIANI (PD) ricorda che il Governo si era impegnato a riproporre una riformulazione anche del proprio articolo aggiuntivo 27.06.

  Maria PALLINI (M5S) accetta la riformulazione del proprio articolo aggiuntivo 21.0123 e invita la collega Serracchiani a sottoscriverla.

  Debora SERRACCHIANI (PD) osserva che la riformulazione ha contenuti diversi rispetto a quelli del proprio articolo aggiuntivo 27.06 e prende atto delle false promesse fatte dalla sottosegretaria Castelli riguardo ad una sua riformulazione. Senza oneri aggiuntivi sarebbe possibile elevare da 5.600 euro a 12 mila euro il beneficio per gli eredi di lavoratori esposti all'amianto e per chi si è ammalato per motivi non professionali.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Pallini 21.0123 al fine di poter valutare una riformulazione che ricomprenda anche i contenuti dell'articolo aggiuntivo 27.06 del proprio gruppo. Sottolinea infatti che gli emendamenti trattano il tema dei danni derivanti dall'esposizione all'amianto rispetto Pag. 99al quale non deve esistere una discussione di natura politica.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, pur essendosi impegnata al fine di trovare una possibile riformulazione dell'articolo aggiuntivo Serracchiani 27.06, fa presente di non aver potuto conseguire tale risultato in ragione della necessità di una forte copertura finanziaria, essendo l'INAIL nell'alveo della finanza pubblica.

  Claudio BORGHI, presidente, invita l'onorevole Serracchiani ad accogliere la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Pallini 21.0123, come riformulazione anche del suo articolo aggiuntivo 27.06.

  Debora SERRACCHIANI (PD) non accetta l'invito del presidente e ritiene necessario che il Governo respinga il proprio articolo aggiuntivo 27.06, assumendosene le responsabilità.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i componenti del gruppo della Lega della Commissione Lavoro hanno sottoscritto l'articolo aggiuntivo Pallini 21.0123, come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Pallini 21.0123, come riformulato (vedi allegato) e respinge gli articoli aggiuntivi Rizzetto 21.026, Fatuzzo 21.067, Paolo Russo 21.053, Incerti 21.058 e Versace 21.046.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, anche a nome del collega Raduzzi, rettifica il parere precedentemente espresso ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Panizzut 21.0116.

  Claudio BORGHI, presidente, sottoscrive l'articolo aggiuntivo Panizzut 21.0116.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Panizzut 21.0116 (vedi allegato) e respinge gli articoli aggiuntivi Paolo Russo 21.0124, Faro 21.0121, Meloni 21.07, 21.08 e 21.09, nonché l'articolo aggiuntivo Lorenzin 21.011.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, anche a nome del collega Raduzzi, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Boschi 21.078, a condizione che venga riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Boschi 21.078.

  La Commissione consente. Indi, respinge l'articolo aggiuntivo Gribaudo 21.085.

  Carlo FATUZZO (FI) interviene brevemente sull'articolo aggiuntivo 21.0127, di cui è cofirmatario, per rappresentare che esso riduce di un anno per ogni figlio avuto l'età pensionabile delle donne, sottolineando che la manovra non contiene le misure attese in favore delle donne.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Carfagna 21.0127, Gelmini 21.060, Cannatelli 21.062, Zangrillo 21.063, Polverini 21.065, Bignami 21.096, Fassina 21.099 e Boschi 21.0113.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Saltamartini 21.0117 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Sangregorio 21.01, Meloni 21.06 e Occhiuto 21.074.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI illustra la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Boschi 21.078, precedentemente accantonato.

  Maria Elena BOSCHI (PD) ringrazia la sottosegretaria Castelli per la riformulazione proposta, che accoglie, e auspica che nel corso dell'esame al Senato la misura possa essere ampliata per ricomprendere anche l'anno 2020.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Boschi 21.078, come riformulato (vedi allegato).

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  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, conferma l'invito al ritiro degli identici emendamenti Marattin 15.2, Cestari 15.4, Pizzetti 15.11, Fidanza 15.17, Paolo Russo 15.18 e Fassina 15.22, precedentemente accantonati.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Marattin 15.2, Cestari 15.4, Pizzetti 15.11, fidanza 15.17, Paolo Russo 15.18 e Fassina 15.22.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, riprendendo l'esame dell'emendamento 21.1 precedentemente accantonato, raccomanda l'approvazione del subemendamento dei relatori 0.21.1.1.

  Il sottosegretario Davide CRIPPA condivide la proposta del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento dei relatori 0.21.1.1 e l'emendamento 21.1 della XI Commissione, così come modificato dal subemendamento dei relatori (vedi allegato).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, esprime parere favorevole, purché riformulati nei termini riportati in allegato, sull'emendamento De Filippo 33.4, nonché sugli articoli aggiuntivi Mandelli 36.018, Paolo Russo 36.022 e Panizzut 37.037 (vedi allegato). Esprime poi parere favorevole sugli emendamenti Ascani 40.6 e Locatelli 40.80 e parere favorevole, purché riformulati nei termini riportati in allegato, sull'articolo aggiuntivo Amitrano 40.039, sull'emendamento Frassini 42.5, nonché sugli articoli aggiuntivi Caso 43.020 e Carbonaro 46.025 (vedi allegato).

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, esprime parere favorevole emendamento Paolo Russo 46.012, purché riformulato nel senso di incrementare l'autorizzazione di spesa per sostenere gli investimenti volti alla riqualificazione e alla valorizzazione dei siti italiani patrimonio dell'UNESCO di 1 milione di euro (vedi allegato).

  Paolo RUSSO (FI) accetta la riformulazione proposta dalla relatrice.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, formula parere favorevole sull'emendamento Ciaburro 48.11, purché riformulato nel senso di modificare la copertura finanziaria a valere sulle risorse dell'articolo 55 (vedi allegato).

  Ylenja LUCASELLI (FI), in qualità di cofirmataria, accetta la riformulazione proposta dalla relatrice.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Bellachioma 48.010. Esprime inoltre parere favorevole, purché riformulati nei termini riportati in allegato, sull'emendamento Boccia 49.109, nonché sugli articoli aggiuntivi Schullian 49.05, Viviani 49.069, Gagnarli 49.043, Coin 49.079 e Liuni 49.090 (vedi allegato). Esprime altresì parere favorevole, purché riformulati nei termini riportati in allegato, sugli emendamenti Conte 50.13, Foti 50.8 e Bellachioma 55.1, sull'articolo aggiuntivo Maccanti 55.063, sugli identici emendamenti 56.1 della VII Commissione e Fusacchia 56.9, sull'emendamento Gelmini 57.15, nonché sull'articolo aggiuntivo Sabrina De Carlo 57.020 (vedi allegato). Esprime poi parere favorevole sugli identici emendamenti 59.19 della IV Commissione e 59.16 Maria Tripodi e, purché riformulati nei termini riportati in allegato, altresì sull'emendamento Amitrano 59.2 e sugli articoli aggiuntivi Pella 60.046 e Cestari 60.054 (vedi allegato). Esprime anche parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Bellachioma 61.011 e, purché riformulati nei termini riportati in allegato, sull'articolo aggiuntivo 63.02 Lorenzin e sull'emendamento Lucchini 64.3 (vedi allegato). Esprime infine parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Cestari 64.047 e 65.010 e, purché riformulato nei termini riportati in allegato, sull'emendamento Pella 68.4 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è arrivato il Ministro Tria e sospende Pag. 101la seduta per consentire lo svolgimento dell'audizione.

  La seduta, sospesa alle 19.55, riprende alle 21.10.

  Claudio BORGHI, presidente, invita i relatori a completare l'espressione dei pareri sugli emendamenti ancora da esaminare.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, anche a nome della collega Comaroli, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Faro 71.01, purché riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato) e riformula in senso favorevole il parere sull'emendamento Vanessa Cattoi 75.3, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Varrica 78.020 e Bella 78.033, a condizione che sia accolta la loro identica riformulazione (vedi allegato). Esprime quindi parere favorevole, a condizione che siano riformulati nei termini indicati in allegato, sugli articoli aggiuntivi Gallo 78.034, Lattanzio 78.036, Macina 78.046, nonché sugli identici emendamenti Fiorini 79.77, Bignami 79.184, Zolezzi 79.185 e Fassina 79.186, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime, altresì, parere favorevole sugli identici emendamenti Fiorini 79.76, Zolezzi 79.191, Bignami 79.193 e Fassina 79.194, nonché sugli identici emendamenti Fiorini 79.75, Bignami 79.195, Zolezzi 79.196 e Fassina 79.197, a condizione che siano riformulati nei termini riportarti in allegato (vedi allegato). Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Fiorini 79.70, Cestari 79.41, Bignami 79.212 e Zolezzi 79.213, a condizione che siano riformulati nei termini riportarti in allegato (vedi allegato), e riformula in senso favorevole il parere sull'emendamento Giaccone 79.11. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Trano 85.04, a condizione che sia riformulato nei termini riportarti in allegato (vedi allegato) e rivede in senso favorevole il parere sull'articolo aggiuntivo Gusmeroli 88.025. Esprime, quindi, parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Fassina 88.013 e Battelli 89.025, a condizione che siano riformulati nei termini riportarti in allegato (vedi allegato) e rivede in senso favorevole il parere sull'articolo aggiuntivo Gebhard 90.01, nonché sull'emendamento Carnevali Tab. 2.1, quest'ultimo a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). In relazione a proposte emendative precedentemente accantonate, riferite all'articolo 16, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Frassini 16.12 e Marattin 16.13, a condizione che siano riformulati nei termini riportarti in allegato (vedi allegato).

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Roberto OCCHIUTO (FI) ricorda che resta accantonato l'articolo aggiuntivo Brunetta 14.058, relativo al finanziamento di Radio radicale.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, anche a nome della collega Comaroli, conferma la riformulazione proposta, come condizione per esprimere il parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Brunetta 14.058.

  Roberto OCCHIUTO (FI) sottolinea che la riformulazione proposta, riducendo da 10 a 5 milioni di euro il finanziamento a Radio radicale per il 2019, stanzia una somma non sufficiente a garantire la trasmissione dei lavori parlamentari. Nel rilevare che in tal modo la maggioranza si assume una grave responsabilità, invita, quantomeno, a ripristinare la precedente riformulazione, che prevedeva uno stanziamento di 5 milioni di euro in relazione al solo primo semestre del 2019, auspicando in ogni caso, il ripristino della formulazione originaria della proposta emendativa nel corso dell'esame al Senato.

  Stefano FASSINA (LeU), ricordando che il Governo si era espresso nel senso di Pag. 102considerare il finanziamento di 5 milioni di euro valido fino al 30 giugno 2019, chiede se la nuova formulazione sia dovuta ad un errore materiale o ad una diversa valutazione.

  Fabio RAMPELLI (FdI), nel ribadire che il Governo si era impegnato precedentemente a considerare il finanziamento di 5 milioni a Radio radicale relativo al solo primo semestre del 2019, sottolinea l'opportunità di prorogare alle condizioni attuali la convenzione con Radio radicale, come accade ormai da moltissimi anni, convenzione che rappresenta uno strumento essenziale di divulgazione dei lavori parlamentari.

  Maria Elena BOSCHI (PD) pone in risalto la sensibilità condivisa da tutti i gruppi di opposizione, in relazione al servizio di trasmissione dei lavori del Parlamento svolta da Radio radicale, ricordando che tale sensibilità è stata manifestata in passato anche dalle forze dell'attuale maggioranza. Rileva che un eventuale dimezzamento dello stanziamento per tale servizio rappresenterebbe un elemento di preoccupazione circa la possibilità di diffondere ciò che si fa in Parlamento e un segnale negativo rispetto al tema della libertà di informazione. Nell'eventualità che il Governo abbia difficoltà a reperire sin da ora le risorse necessarie, invita, quantomeno, a considerare il finanziamento di 5 milioni di euro valido per un solo semestre, cosa che peraltro il Governo si era impegnato a fare. Nel ribadire che la rilevanza della trasmissione dei lavori parlamentari è stata riconosciuta da tutte le passate coalizioni di maggioranza, indipendentemente dal loro colore, evidenzia che una eventuale riduzione del finanziamento per la convenzione, nonostante l'avviso contrario di tutte le forze di opposizione, rappresenterebbe un pericoloso segnale di discontinuità.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI conferma la riformulazione rispetto alla quale ha espresso parere favorevole, precisando che essa è il frutto di un'attenta valutazione e che allo stato non è possibile andare oltre.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, nell'auspicare l'approvazione degli emendamenti presentati dai relatori e dal Governo, anche nome del collega Raduzzi, riconsiderando i pareri precedentemente espressi, formula parere favorevole sui subemendamenti Faro 0.10.60.2, Cestari 0.18.05.21, Pella 0.28.031.2, sugli identici subemendamenti Cestari 0.41.027.16 e D'Arrando 0.41.027.28, sugli identici subemendamenti Mandelli 0.41.027.11 e Lucaselli 0.41.027.29, sui subemendamenti Trizzino 0.41.029.7 e Cestari 0.68.016.4. Preannuncia, infine, il ritiro dell'emendamento dei relatori 18.05.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Luigi MARATTIN (PD), alla luce delle dichiarazioni rese poc'anzi dal Ministro dell'economia Tria circa le trattative tutt'ora in corso con l'Unione europea sui fondamentali di questa manovra e alla luce delle mancate risposte da parte sua, non ritiene sensato proseguire i lavori inerenti l'esame della manovra economica. Annuncia quindi che per il prosieguo della seduta il suo gruppo sarà rappresentato da un unico componente per rispetto alla presidenza mentre tutti gli altri abbandoneranno i lavori della Commissione.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, anche a nome della collega Comaroli, ritiene congruo rivolgere un ringraziamento ai colleghi dei gruppi di opposizione che hanno finora partecipato ai lavori della Commissione di esame del disegno di legge di bilancio.

  Andrea MANDELLI (FI) manifesta a sua volta l'insoddisfazione del suo gruppo per la qualità delle dichiarazioni rese dal Ministro dell'economia Tria e preannuncia che il gruppo di Forza Italia parteciperà al prosieguo di questa seduta con il solo Pag. 103capogruppo mentre gli altri colleghi abbandoneranno l'aula.

  Claudio BORGHI, presidente, rivolge a sua volta un ringraziamento ai colleghi dei gruppi di opposizione che in questi giorni si sono impegnati nei lavori di esame del disegno di legge di bilancio.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore, si associa alle considerazioni del presidente Borghi.

  Fabio RAMPELLI (FdI) rileva come l'esame del provvedimento in titolo si sia rivelato un fallimento da parte del cosiddetto «Governo del cambiamento» data la grande confusione e incertezza che hanno caratterizzato fin qui i lavori. Evidenzia, inoltre, come la decisione di affrontare le questioni più complesse durante l'esame presso l'altro ramo del Parlamento contribuisca a mortificare il lavoro svolto dai gruppi con spirito collaborativo presso questa Camera. Ritiene che sarebbe stato meglio non chiamare in audizione il Ministro dell'economia e delle finanze per riferire in merito a qualcosa che non è ancora stato definito. Sottolinea, quindi, che non è stato possibile garantire ai lavori della Commissione quel salto di qualità necessario per dare dignità al lavoro svolto. Ciò premesso, anche il gruppo di Fratelli d'Italia non parteciperà in maniera attiva all'ultima parte dei lavori della Commissione.

  Claudio BORGHI, presidente, precisa che l'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze è stata convocata in seguito ad una richiesta avanzata dai gruppi di opposizione.

  Fabio RAMPELLI (FdI) sottolinea a sua volta che la richiesta dei gruppi era orientata ad ottenere le necessarie risposte che invece non sono arrivate.

  Stefano FASSINA (LeU) apprezza il comportamento della presidenza che ritiene corretto e tuttavia non può non evidenziare che l'intervento dal Ministro Tria ha eluso i principali nodi politici della manovra. Preannuncia, quindi, che il gruppo di LeU a malincuore lascerà i lavori per rimarcare l'inadeguatezza del Governo rispetto ad un passaggio delicato per il Paese e per questa istituzione.

  Claudio BORGHI, presidente avverte che la Commissione prosegue nell'esame delle proposte emendative accantonate. Avverte inoltre che l'emendamento Bubisutti 23.1 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Paita 23.2.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 23.3 identico all'emendamento Stumpo 23.10, richiama l'attenzione del Governo sul problema della stabilizzazione dell'intera platea dei lavoratori ex LSU della Calabria, sottolineando che si tratta di un problema non solo economico ma anche normativo. Segnala la necessità di operare una deroga al fine di evitare che alla fine dell'anno oltre 4.500 lavoratori perdano il proprio lavoro e domanda al Governo come intenda affrontare la questione.

  Nicola STUMPO (LeU), intervenendo a sua volta sulla questione anche in quanto primo firmatario dell'emendamento 23.10, stigmatizza il fatto che alcuni parlamentari della maggioranza abbiano a più riprese promesso alle comunità locali che la vicenda dei lavoratori ex LSU verrà risolta durante l'esame della manovra al Senato. Domanda, quindi, al Governo chiarimenti affinché anche i parlamentari dell'opposizione possano riferire ai loro concittadini quale sia la realtà, considerate le parole del Ministro Tira e l'esigenza di reperire ben 29 milioni di euro Occorre, pertanto, che la rappresentante del Governo fornisca elementi chiarificatori fin da ora, senza rinviare alla fase di esame presso il Senato.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI conferma la ferma volontà del Governo di Pag. 104superare il problema, come in più occasioni riferito anche in questa Commissione. Dà la propria disponibilità a un chiarimento anche a margine di questa seduta con i presentatori delle due proposte emendative.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) ritiene inaccettabile che si parli di stabilizzazione in occasione di ogni esame della manovra, laddove essa dovrebbe essere fatta una volta per tutte. Poiché non è possibile stabilizzare tutta la platea di lavoratori ex LSU, non si può che procedere per gradi tra il 2018 e il 2020 e disporre una deroga entro la fine dell'anno. Insiste, infine, affinché il proprio emendamento 23.3 sia messo in votazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Bruno Bossio 23.3 e Stumpo 23.10, nonché l'emendamento Stumpo 23.12.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Capitanio 26.1 è stato ritirato.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega) relatrice, modificando il precedente parere, formula parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Meloni 27.01, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Salvatore DEIDDA (FdI) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Meloni 27.01 e accetta la proposta di riformulazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Meloni 27.01, come riformulato (vedi allegato) e respinge l'articolo aggiuntivo Serracchiani 27.06, nonché gli emendamenti Madia 28.56, Fusacchia 28.52, Fornaro 28.66.

  Angela SALAFIA (M5S) accetta la proposta di riformulazione del proprio emendamento 28.6.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Salafia 28.6, come riformulato (vedi allegato) e respinge gli emendamenti Bartolozzi 28.46, Miceli 28.31, Caiata 28.69 e Ferro 28.78. La Commissione, con distinte votazioni, approva altresì l'emendamento Perantoni 28.8, come riformulato (vedi allegato) e respinge l'emendamento Verini 28.25.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento 28.86 della II Commissione deve intendersi respinto per l'esame in Assemblea.

  La Commissione respinge l'emendamento Annibali 28.26.

  Claudio BORGHI, presidente avverte che l'emendamento 28.85 della II Commissione deve intendersi respinto per l'esame in Assemblea.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, ricorda che sugli identici emendamenti Verini 28.25 e 28.86 della II Commissione i relatori hanno espresso un invito al ritiro.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Verini 28.25 e 28.86 della II Commissione.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Palmisano 28.7 e Angiola 28.2 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge l'emendamento Borghese 28.84.

  Claudio BORGHI, presidente, segnala che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'emendamento Sabrina De Carlo 28.5.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Sabrina De Carlo 28.5, come riformulato (vedi allegato) e respinge gli identici emendamenti Pella 28.12, Cestari 28.10, Melilli 28.16, D'Attis 28.48 e Fornaro 28.64.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori accettano la proposta di Pag. 105riformulazione dell'emendamento Testamento 28.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Testamento 28.3, come riformulato (vedi allegato) e respinge gli emendamenti Madia 28.59 e 28.55.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Cancelleri 28.4 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Marattin 28.028 e Madia 28.011.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Cestari 28.029 è stato ritirato; avverte inoltre che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'emendamento De Filippo 33.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento De Filippo 33.4, come riformulato (vedi allegato) e respinge l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 36.015.

  Andrea MANDELLI (FI) accetta la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo 36.018 a sua prima firma.

  Maria Elena BOSCHI (PD), nel far presente che il suo gruppo ha presentato ma non segnalato un articolo aggiuntivo identico all'articolo aggiuntivo Mandelli 36.018, dichiara di sottoscriverlo nella nuova formulazione.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i deputati del gruppo della Lega e di Fratelli d'Italia sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Mandelli 36.018, come riformulato.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Mandelli 36.018, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Murelli 36.026 è stato ritirato. Prende atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 36.022.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 36.022, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Panizzut 37.037.

  Elena CARNEVALI (PD), nell'intervenire sull'articolo aggiuntivo Panizzut 37.037 nella sua nuova formulazione, osserva che la riformulazione ha un obiettivo positivo, in quanto intende definire disposizioni in materia di politiche della famiglia, ma solleva due punti critici. Evidenzia le disposizioni concernenti le lavoratrici in maternità con riferimento all'introduzione della richiesta di un certificato di un medico specialista che potrebbe condizionare il rapporto tra lavoratrici e datori di lavoro. Inoltre, stigmatizza, in merito all'introduzione della carta delle famiglie, concessa solo a cittadini italiani e dell'Unione europea, l'ennesimo caso di connivenza del MoVimento 5 Stelle con i colleghi della Lega.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Panizzut 37.037, come riformulato (vedi allegato), e respinge l'articolo aggiuntivo Dall'Osso 37.018.

  Maria Elena BOSCHI (PD) ringrazia i relatori per il parere favorevole espresso sull'emendamento Ascani 40.6.

  La Commissione approva l'emendamento Ascani 40.6 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Frassini 40.3 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti, Fiorini 40.8, Lacarra 40.73, Silvestroni 40.75, Lorenzin 40.78, Polverini 40.35, Epifani 40.71 Pag. 106e Moretto 40.66, nonché l'emendamento Rizzo Nervo 40.29.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che tutti i gruppi sottoscrivono l'emendamento Locatelli 40.80.

  La Commissione approva l'emendamento Locatelli 40.80 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Navarra 40.023 è da intendersi assorbito. Prende atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Amitrano 40.039.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Amitrano 40.039, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo Amitrano 40.039, come riformulato, risulta assorbito l'articolo aggiuntivo Navarra 4.023.
  Avverte che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'emendamento Frassini 42.5.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Frassini 42.5, come riformulato (vedi allegato), e respinge l'articolo aggiuntivo Carfagna 43.015.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Caso 43.020.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Caso 43.020, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo 43.021 della II Commissione si intende respinto per l'esame in Assemblea.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Bazoli 43.010.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Latini 45.1 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Carfagna 45.06, Mollicone 46.02 e Casciello 46.010.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Pretto 46.023 è stato ritirato e prende atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Carbonaro 46.025.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Carbonaro 46.025, come riformulato (vedi allegato), e respinge l'articolo aggiuntivo Franceschini 46.016.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Rosato 46.011 risulta conseguentemente assorbito. Prende, quindi, atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 46.012 e che tale proposta emendativa è sottoscritta dai deputati dei gruppi Forza Italia, Fratelli d'Italia e del MoVimento 5 Stelle.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 46.012, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Tuzi 48.1 è ritirato. Prende atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'emendamento Ciaburro 48.11 e che i deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle sottoscrivono l'emendamento Ciaburro 48.11.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Ciaburro 48.11, come riformulato, nonché l'articolo aggiuntivo Bellachioma 48.010 (vedi allegato), e respinge l'emendamento Luca De Carlo 49.142.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la proposta Pag. 107di riformulazione dell'emendamento Boccia 49.109 e prende atto che tale proposta emendativa è sottoscritta dai deputati dei gruppi del MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico.

  La Commissione approva l'emendamento Boccia 49.109, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Schullian 49.05 e dell'articolo aggiuntivo Liuni 40.090.

  La Commissione approva in un identico testo gli articoli aggiuntivi Schullian 49.05 e Liuni 49.090, come riformulati (vedi allegato). Respinge quindi l'articolo aggiuntivo Schullian 49.010.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Lolini 49.080 è stato ritirato. Prende atto che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Viviani 49.069 accettano la proposta di riformulazione e che i deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Forza Italia sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Viviani 49.069, come riformulato.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Viviani 49.069, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Gagnarli 49.043 assorbirebbe l'articolo aggiuntivo Saltamartini 3.011.

  Barbara SALTAMARTINI (Lega) ritira l'articolo aggiuntivo 3.011 ringraziando i relatori per la sensibilità dimostrata.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Gagnarli 49.043, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Coin 49.079.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Coin 49.079, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione degli emendamenti Conte 50.13 e Foti 50.8.

  La Commissione approva in un identico testo gli emendamenti Conte 50.13 e Foti 50.8, come riformulati (vedi allegato). Respinge quindi l'emendamento Sozzani 51.20.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Andreuzza 54.066 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Misiti 54.021.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'emendamento Bellachioma 55.1.

  La Commissione approva l'emendamento Bellachioma 55.1, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Capitanio 55.061 è ritirato. Prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Maccanti 55.063 e che i deputati Buompane, Manzo e Carnevali sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Maccanti 55.063, come riformulato.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Maccanti 55.063, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, chiede al presentatore dell'emendamento Fusacchia 56.9 se accetta la riformulazione proposta dai relatori.

Pag. 108

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 56.9. Pur ribadendo la sua opposizione all'attuale Governo, ringrazia la maggioranza per aver accolto la sua proposta. Ribadisce che grazie all'approvazione dell'emendamento verrà garantita la stabilità a 18 mila collaboratori scolastici e verranno risparmiati 270 milioni di euro da poter reinvestire nella scuola.

  Luigi GALLO (M5S) esprime apprezzamento per l'atteggiamento collaborativo dimostrato dalla maggioranza e dall'opposizione e sottolinea come gli identici emendamenti Fusacchia 56.9 e 56.1 della VII Commissione rappresentino un guadagno su tutti i fronti, dal momento che, grazie alle misure in essi contenute, si potrà procedere all'assunzione di personale e nel contempo vi sarà un risparmio per le casse dello Stato.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente l'emendamento Fusacchia 56.9 è stato sottoscritto dall'onorevole Carnevali e dai deputati dei gruppi del MoVimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia.

  La Commissione approva l'emendamento Fusacchia 56.9, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento 56.1 della VII Commissione si intende respinto per l'esame in Assemblea. Avverte altresì che l'articolo aggiuntivo Ehm 56.05 è stato ritirato.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Morassut 56.7, Migliore 57.11, Bignami 57.10, Anzaldi 57.5, Gelmini 57.13, Fornaro 57.36, Ungaro 57.33, Valentini 57.9.

  Claudio BORGHI, presidente, segnala che i presentatori dell'emendamento Gelmini 57.15 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.

  Maria Elena BOSCHI (PD) ravvisa una pressoché totale analogia tra l'emendamento Gelmini 57.15 e altre proposte emendative presentate dal suo gruppo, aventi ad oggetto il tema dell'alternanza scuola-lavoro. Chiede pertanto di sottoscrivere l'emendamento in esame, insieme alla collega Carnevali.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Gelmini 57.15, come riformulato (vedi allegato), e respinge gli identici emendamenti Ascani 57.4 e Delrio 57.34, nonché gli emendamenti Fusacchia 57.44, Aprea 57.20 e Ascani 57.2.

  Claudio BORGHI, presidente, segnala che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Sabrina De Carlo 57.020 accettano la proposta di riformulazione dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo De Carlo 57.020, come riformulato, nonché gli identici emendamenti Maria Tripodi 59.16 e 59.19 della IV Commissione (vedi allegato) e respinge gli emendamenti Marattin 60.1, 60.2 e 60.3, nonché l'emendamento Boschi 60.4 e l'articolo aggiuntivo Fragomeli 60.04.

  Andrea MANDELLI (FI) accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Pella 60.046, di cui è cofirmatario.

  Claudio BORGHI, presidente, sottoscrive l'articolo aggiuntivo Pella 60.046 e avverte che analoga richiesta è pervenuta dai deputati del gruppo di Fratelli d'Italia.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Pella 60.046, come riformulato (vedi allegato), mentre respinge l'articolo aggiuntivo Pella 60.047.

  Emanuele CESTARI (Lega) accetta la proposta di riformulazione del proprio articolo aggiuntivo 60.054.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Cestari 60.054, nel testo riformulato (vedi allegato), mentre respinge, con Pag. 109distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Marattin 60.064 e 60.065, nonché gli emendamenti Melilli 61.9 e 61.10.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Vanessa Cattoi 61.1 e l'articolo aggiuntivo Gastaldi 61.012 sono stati ritirati.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Bellachioma 61.011 (vedi allegato).

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, chiede di accantonare temporaneamente l'articolo aggiuntivo Lorenzin 63.02.

  La Commissione acconsente.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), intervenendo sulle proposte emendative riferite all'articolo 64, richiama l'attenzione del Governo e della maggioranza sulla formulazione dell'articolo in esame, che attribuisce alle province delle regioni a statuto ordinario un contributo di 250 milioni di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 da destinare alla manutenzione di strade e di scuole. Evidenzia a tale proposito che, tra le regioni a statuto speciale, per la Sicilia e per la Sardegna la finanza locale è una competenza statale e non regionale, pertanto ogni anno queste regioni dovranno stipulare accordi laddove le altre regioni riceveranno il finanziamento in maniera automatica.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, ben comprendendo la questione sollevata dalla deputata Prestigiacomo in quanto da lei stessa affrontata nella precedente legislatura come parlamentare di opposizione, fa presente che il quadro di norme vigenti in tema di fiscalità di vantaggio non permette di modificare questo assetto.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) dichiarandosi insoddisfatta per la risposta della sottosegretaria Castelli, invita il Governo a compiere un ulteriore approfondimento e ribadisce che, con la formulazione attuale dell'articolo 64, la Lega e il MoVimento 5 Stelle avallano un atteggiamento discriminatorio nei confronti della Sicilia e della Sardegna.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Varrica 64.35 è stato ritirato. Fa presente che i presentatori dell'emendamento Lucchini 64.3 hanno accolto la proposta di riformulazione.

  Elena CARNEVALI (PD) sottoscrive l'emendamento Lucchini 64.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Lucchini 64.3, come riformulato (vedi allegato) e respinge l'articolo aggiuntivo D'Ettore 64.025.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Cestari 64.047 hanno accettato la proposta di riformulazione dei relatori.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Cestari 64.047, nella nuova formulazione.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Cestari 64.047, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Cestari 64.050 è stato ritirato.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Cestari 65.010 (vedi allegato), mentre respinge l'emendamento Pella 68.17.

  Andrea MANDELLI (FI) accetta la riformulazione dell'emendamento Pella 68.4, di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva l'emendamento Pella 68.4, nel testo riformulato (vedi allegato), mentre respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Pella 68.9, nonché gli articoli aggiuntivi Boschi 68.015 e Boccia 68.08.

Pag. 110

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Parolo 68.014 e Francesco Silvestri 69.014 e l'emendamento Tomasi 70.6 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge l'emendamento De Micheli 70.1.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Cestari 70.7 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Melilli 70.5.

  Marialuisa FARO (M5S) accetta la riformulazione del proprio articolo aggiuntivo 71.01.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Faro 71.01, nel testo riformulato (vedi allegato), e respinge gli emendamenti Silvestroni 72.2 e gli identici Ribolla 75.1 e Prestigiacomo 75.4.

  Vanessa CATTOI (Lega) accetta la riformulazione del proprio emendamento 75.3.

  Maria Elena BOSCHI (PD) solleva qualche perplessità sul testo della riformulazione, da cui potrebbe derivare contenzioso.

  Claudio BORGHI, presidente, ritiene che se ulteriori approfondimenti confermeranno i dubbi della collega Boschi il provvedimento potrà essere emendato presso l'altro ramo del Parlamento.

  La Commissione approva l'emendamento Vanessa Cattoi 75.3, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Macina 75.04 e Terzoni 77.012 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Enrico Borghi 77.015.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Di Muro 77.010 e Ribolla 77.011 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Misiti 78.06 e Marattin 78.014.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Maccanti 78.035 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo D'Ettore 78.018.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori degli identici articoli aggiuntivi Varrica 78.020 e Bella 78.033 hanno accolto la riformulazione proposta dal Governo e gli articoli aggiuntivi in esame sono stati sottoscritti dai colleghi dei gruppi di Fratelli d'Italia e del Movimento 5 Stelle.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Varrica 78.020 e Bella 78.033, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Luigi GALLO (M5S) accetta la riformulazione del proprio articolo aggiuntivo 78.034.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Gallo 78.034, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Alessandra CARBONARO (M5S) ringrazia la Commissione e il Governo per il parere favorevole espresso sull'articolo aggiuntivo Lattanzio 78.036, di cui è cofirmataria, poiché prevede numerose misure a favore della scuola e della cultura.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Lattanzio 78.036 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Nitti 78.037, Scagliusi 78.042, Lattanzio 78.044 e Scagliusi 78.045 sono stati ritirati.

Pag. 111

  Anna MACINA (M5S) accetta la riformulazione del proprio articolo aggiuntivo 78.046.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Macina 78.046, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento D'Incà 79.10 è stato ritirato.

  Stefania PEZZOPANE (PD), intervenendo sull'emendamento a propria firma 79.149, rileva come l'articolo 79 nel suo complesso non abbia ricevuto adeguata attenzione da parte del Governo e della maggioranza, mentre esso riveste estrema importanza, dal momento che è rivolto alle esigenze emergenziali. Ritiene che l'emergenza del terremoto del 2009 sia stata completamente dimenticata mentre vi sono ancora molte questioni da risolvere e molte promesse fatte dai partiti che sostengono la maggioranza ancora da onorare. L'emendamento 79.149 di cui è prima firmataria realizza in particolare le promesse fatte al Comune de L'Aquila.
  Sottolinea che la mancata approvazione dell'emendamento in esame comporterà non soltanto il dissesto dei bilanci dei comuni interessati dal sisma del 6 aprile 2009, ma anche il fallimento delle aziende di quel territorio. Invita quindi il Governo a compiere una ulteriore riflessione, prima di compromettere il sistema economico produttivo di un'intera regione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Pezzopane 79.149 e gli identici emendamenti Pezzopane 79.154 e Fassina 79.155.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Gabriele Lorenzoni 79.9, Zennaro 79.13 e 79.12, Patassini 79.28 e 79.22 sono stati ritirati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Acquaroli 79.120 e Trancassini 79.127.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Caparvi 79.23 è stato ritirato. Avverte altresì che i presentatori degli identici emendamenti Fiorini 79.77, Bignami 79.184, Zolezzi 79.185 e Fassina 79.186 hanno accettato la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Fiorini 79.77, Bignami 79.184, Zolezzi 79.185 e Fassina 79.186, come riformulati (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Lorefice 79.15 e 79.16 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge l'emendamento De Micheli 79.190.

  Maria Elena BOSCHI (PD) segnala che il contenuto dell'emendamento 79.190 a suo avviso risulta assorbito dalla riformulazione di alcuni emendamenti approvati.

  Claudio BORGHI, presidente, nel segnalare che il contenuto del comma 4-octises di tale emendamento risulta identico ad una norma inserita nel decreto-legge fiscale, comunica che accerterà quanto segnalato dalla deputata Boschi. Avverte, quindi, che l'emendamento D'Eramo 79.148 è stato ritirato. Avverte altresì che i presentatori degli identici emendamenti Cestari 79.38, Fiorini 79.76, Zolezzi 79.191, Bignami 79.193 e Fassina 79.194, nonché i presentatori degli ulteriori identici emendamenti Fiorini 79.75, Bignami 79.195, Zolezzi 79.196 e Fassina 79.197 hanno accettato la riformulazione proposta.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Cestari 79.38, Fiorini 79.76, Zolezzi 79.191, Bignami 79.193 e Fassina 79.194, come riformulati, e gli identici emendamenti Fiorini 79.75, Bignami 79.195, Zolezzi 79.196 e Fassina 79.197, come riformulati (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Zennaro 79.198 e Pag. 112Gabriele Lorenzoni 79.204, 79.206 e 79.207, nonché gli identici Cestari 79.43 e Zolezzi 79.209 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge l'emendamento De Micheli 79.208 e gli identici emendamenti Fiorini 79.72, Fassina 79.210 e Bignami 79.211.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori degli identici emendamenti Fiorini 79.70, Cestari 79.41, Bignami 79.212 e Zolezzi 79.213 e degli identici emendamenti Fiorini 79.73, Bignami 79.219 e Zolezzi 79.220 hanno accettato la riformulazione proposta.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Fiorini 79.70, Cestari 79.41, Bignami 79.212 e Zolezzi 79.213, come riformulati, gli identici emendamenti Fiorini 79.73, Bignami 79.219 e Zolezzi 79.220, come riformulati, e l'emendamento Giaccone 79.11 (vedi allegato). Respinge, quindi, l'emendamento Braga 79.119.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Zennaro 79.3 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Rotta 79.112.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Bellachioma 79.34 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti De Micheli 79.108, Mulé 79.64, D'Attis 79.81, Biancofiore 79.57, Gagliardi 79.58 e Paita 79.50.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Marzana 79.0109, De Girolamo 79.0108, De Lorenzis 79.0106 e Terzoni 79.092 sono stati ritirati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Carfagna 79.060 e Muroni 79.057.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Trano 85.04 hanno accettato la riformulazione proposta e dichiara di sottoscrivere tale proposta emendativa.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Trano 85.04, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Trano 85.03 e l'emendamento Frassini 86.1 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti D'Attis 86.3 e Silvestroni 86.6.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Liuzzi 88.010 è stato ritirato e che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Fassina 88.013 e Battelli 89.025 hanno accettato la riformulazione proposta.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Gusmeroli 88.025, l'articolo aggiuntivo Fassina 88.013, come riformulato, e l'articolo aggiuntivo Battelli 89.025, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte l'articolo aggiuntivo Panizzut 90.03 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Versace 90.05.

  Maria Elena BOSCHI (PD) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Gebhard 90.01.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Gebhard 90.01 e respinge gli identici emendamenti 107.1 della III Commissione e Boldrini 107.7, nonché gli identici emendamenti 107.2 della III Commissione e Quartapelle 107.4.

Pag. 113

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Sabrina De Carlo 107.02 e 107.03 sono stati ritirati. Ricorda quindi che la riformulazione proposta dell'emendamento Carnevali Tab.2.1 prevede uno stanziamento di 2 milioni di euro per competenza e cassa in luogo dei 5 milioni di euro del testo originario.

  Elena CARNEVALI (PD) accetta la riformulazione proposta.

  La Commissione approva l'emendamento Carnevali Tab.2.1, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Vinci Tab.8.1, Maccanti Tab.10.1 e Panizzut Tab.13.1, sono stati ritirati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Boschi Tab.A.7, gli identici emendamenti Tab.A.1 della III Commissione e Ungaro Tab.A.18, gli identici emendamenti Tab.A.2 della III Commissione e La Marca Tab.A.19, gli identici emendamenti Tab.A.3 della III Commissione e Ungaro Tab.A.22, gli identici emendamenti Tab.A.4 della III Commissione e Schirò Tab.A.17, gli identici emendamenti Tab.A.6 della III Commissione e La Marca Tab.A.20 e gli identici emendamenti Tab.A.5 della III Commissione e Ungaro Tab.A.21.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori degli identici emendamenti Frassini 16.12 e Marattin 16.13 hanno accettato le due distinte riformulazioni proposte.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Frassini 16.12, come riformulato, e l'emendamento Marattin 16.13, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la Commissione passerà all'esame del fascicolo degli emendamenti del Governo e dei relatori con i relativi subemendamenti. Invita quindi i relatori ad esprimere il parere sulle proposte emendative che erano state accantonate nella precedente seduta.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega), relatrice, invita al ritiro di tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 4.34 dei relatori, raccomandando invece l'approvazione di tale emendamento. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 8.40 dei relatori. Esprime parere favorevole sul subemendamento Faro 0.10.60.2 e invita al ritiro del subemendamento Marattin 0.10.60.1, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 10.60 dei relatori. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 13.22 dei relatori. Invita al ritiro di tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 15.26 dei relatori, raccomandando invece l'approvazione di tale emendamento. Invita al ritiro di tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 19.125 dei relatori, raccomandando invece l'approvazione di tale emendamento. Invita al ritiro di tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 39.14 dei relatori, raccomandando invece l'approvazione di tale emendamento. Invita al ritiro di tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 40.81 dei relatori, raccomandando invece l'approvazione di tale emendamento. Invita al ritiro del subemendamento D'Arrando 0.42.036.1. Invita al ritiro del subemendamento Sozzani 0.44.4.1 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 44.4 dei relatori. Invita al ritiro del subemendamento Mollicone 0.46.3.1 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 46.3 del Governo. Invita al ritiro dei subemendamenti Mollicone 0.48.15.1 e Caiata 0.48.15.2 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 48.15 dei relatori. Invita al ritiro di tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 64.52 del Governo ed esprime parere favorevole sull'emendamento 64.52 del Governo. Esprime parere favorevole sul subemendamento Cestari 0.68.016.4. Con riferimento a tutte le proposte emendative in ordine alle quali ha espresso invito al ritiro, qualora non accolto Pag. 114l'invito medesimo, il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 4.34 dei relatori ed approva tale proposta emendativa (vedi allegato); respinge tutti i subemendamenti riferiti all'articolo aggiuntivo 4.021 dei relatori ed approva tale proposta emendativa (vedi allegato); respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 6.15 dei relatori ed approva tale proposta emendativa (vedi allegato); approva l'emendamento 8.40 dei relatori (vedi allegato), respinge il subemendamento Caiata 0.8.017.1 ed approva l'articolo aggiuntivo 8.017 dei relatori (vedi allegato); approva quindi il subemendamento Faro 0.10.60.2 (vedi allegato), respinge il subemendamento Marattin 0.10.60.1 ed approva l'emendamento 10.60 dei relatori nel testo risultante dell'approvazione del subemendamento Faro 0.10.60.2 (vedi allegato); approva l'emendamento 13.22 dei relatori (vedi allegato).

  Elena CARNEVALI (PD) dichiara di non comprendere le ragioni del parere contrario espresso in relazione al subemendamento a sua prima firma 0.15.26.12 che, senza determinare oneri, si limita ad offrire al Governo la possibilità di effettuare alcuni interventi in futuro.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA precisa che il parere contrario è motivato dal fatto che la misura indicata nel subemendamento è incompatibile con le finalità del fondo.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che il subemendamento Gelmini 0.15.26.5 è stato ritirato per essere trasformato in un ordine del giorno.

  La Commissione respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 15.26 dei relatori ed approva l'emendamento 15.26 dei relatori (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento 18.05 dei relatori è stato ritirato e che sono conseguentemente decadute tutte le proposte subemendative ad esso riferite.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 19.124 del Governo e approva l'emendamento 19.124 del Governo (vedi allegato). Respinge i subemendamenti all'emendamento 19.125 dei relatori e approva l'emendamento 19.125 dei relatori (vedi allegato); respinge i subemendamenti riferiti all'emendamento 21.86 dei relatori, ad eccezione del subemendamento 0.21.86.19 dei relatori che risulta approvato, ed approva l'emendamento 21.86 dei relatori nel testo risultante dall'approvazione del subemendamento 0.21.86.19 (vedi allegato). Respinge inoltre tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 28.88 dei relatori, mentre approva l'emendamento 28.88 dei relatori (vedi allegato). Respinge i subemendamenti riferiti all'emendamento 28.030 dei relatori e approva l'emendamento 28.030 dei relatori (vedi allegato). Respinge i subemendamenti riferiti all'emendamento 28.031 dei relatori, ad eccezione del subemendamento Pella 0.28.031.2 che viene approvato (vedi allegato) e approva l'emendamento 28.031 dei relatori nel testo risultante dall'approvazione del subemendamento Pella 0.28.031.2. Approva quindi gli emendamenti 28.032 e 29.5 del Governo (vedi allegato). Respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 32.014 del Governo e approva l'emendamento 32.014 del Governo (vedi allegato). La Commissione respinge, inoltre, tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 32.015 del Governo e approva l'emendamento 32.015 del Governo (vedi allegato). La Commissione respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 32.016 dei relatori e approva l'emendamento 32.016 dei relatori (vedi allegato). La Commissione respinge tutti i subemendamenti Pag. 115riferiti all'emendamento 39.14 dei relatori e approva l'emendamento 39.14 dei relatori (vedi allegato). La Commissione respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 40.81 dei relatori e approva l'emendamento 40.81 dei relatori (vedi allegato). La Commissione respinge il subemendamento De Filippo 0.41.18.1 e approva l'emendamento 41.18 dei relatori (vedi allegato). La Commissione respinge gli identici subemendamenti Mugnai 0.41.027.3 e Carnevali 0.41.027.19, Mandelli 0.41.027.14, Mugnai 0.41.027.5 e 0.41.027.6, Lorefice 0.41.027.27 e De Filippo 0.41.027.24; approva gli identici subemendamenti Cestari 0.41.027.16 e D'Arrando 0.41.027.28 (vedi allegato), respinge i subemendamenti Mandelli 0.41.027.15 e 0.41.027.13.

  Elena CARNEVALI (PD), intervenendo sul suo subemendamento 0.41.027.18, chiede di conoscere le motivazioni sottostanti il parere contrario del Governo, tenuto conto che la sua proposta va nella direzione di un abbattimento del volume della spesa ospedaliera.

  Il sottosegretario Massimo GARAVAGLIA dopo avere premesso che il Governo sta lavorando sulla materia oggetto del subemendamento, specifica che lo stesso non può essere accolto in quanto il tetto di spesa va diversificato regione per regione, parametrandolo all'attuale spesa per il personale sostenuta dalle singole regioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Carnevali 0.41.027.18 e 0.41.027.23, Ferro 0.41.027.30, De Filippo 0.41.027.21 e Mugnai 0.41.027.4.

  Paolo RUSSO (FI) raccomanda l'approvazione del subemendamento Mandelli 0.41.027.11.

  La Commissione approva gli identici subemendamenti Mandelli 0.41.027.11 e Lucaselli 0.41.027.29 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, dichiara pertanto preclusi i subemendamenti De Filippo 0.41.027.20, Paolo Russo 0.41.027.10, Carnevali 0.41.027.26, Mugnai 0.41.027.7, Carnevali 0.41.027.25, Mugnai 0.41.027.8, Paolo Russo 0.41.027.1 e De Filippo 0.41.027.22.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti De Micheli 0.41.027.17, Paolo Russo 0.41.027.2, Mugnai 0.41.027.9, Mandelli 0.41.027.12, Lorenzin 0.41.027.31 e approva l'emendamento 41.027 dei relatori nel testo risultante dall'approvazione degli identici subemendamenti Cestari 0.41.027.16 e D'Arrando 0.41.027.28 e degli identici subemendamenti Mandelli 0.41.027.11 e Lucaselli 0.41.027.29 (vedi allegato). La Commissione respinge, inoltre, tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 41.028 del Governo e approva l'emendamento 41.028 del Governo (vedi allegato). La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici subemendamenti D'Ettore 0.41.029.2 e Gemmato 0.41.029.4 e gli identici subemendamenti D'Ettore 0.41.029.1 e Gemmato 0.41.029.3, respinge inoltre i subemendamenti Plangger 0.41.029.5 e 0.41.029.6.

  Elena CARNEVALI (PD) dopo aver rilevato che i relatori e il Governo avevano inizialmente formulato un invito al ritiro del subemendamento Trizzino 0.41.029.7, rileva che questo suscita non poche preoccupazioni nell'ambito delle realtà territoriali a causa della inevitabile predominanza delle grandi farmacie. Invita quindi il Governo a tenere conto di quella iniziale perplessità espressa in sede di parere.

  Francesco Paolo SISTO (FI) chiede se i relatori abbiano valutato l'impatto del subemendamento Trizzino 0.41.029.7 sui posti di lavoro.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI ringrazia il collega Trizzino che ha presentato la proposta emendativa.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che il subemendamento Trizzino Pag. 1160.41.029.7 è stato sottoscritto anche dai gruppi Fratelli d'Italia e MoVimento 5 Stelle.

  Maria Elena BOSCHI (PD) esprime le sue perplessità sull'ammissibilità del subemendamento in questione.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che il subemendamento è stato sottoscritto anche dai deputati Lorefice, Villani e D'Arrando.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Trizzino 0.41.029.7 e l'emendamento 41.029 del Governo nel testo risultante dall'approvazione del subemendamento Trizzino 0.41.029.7, nonché gli emendamenti 41.030 e 41.035 dei relatori (vedi allegato). Respinge inoltre i subemendamenti Lucaselli 0.42.036.2 e D'Arrando 0.42.036.1 e approva l'emendamento 42.036 dei relatori (vedi allegato). La Commissione, con distinte votazioni, respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 42.037 dei relatori e approva l'emendamento 42.037 dei relatori (vedi allegato). La Commissione, con distinte votazioni, respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 42.038 dei relatori e approva l'emendamento 42.038 dei relatori (vedi allegato). Respinge, inoltre, il subemendamento Sozzani 0.44.4.1 e approva l'emendamento 44.4 dei relatori (vedi allegato). Respinge il subemendamento Mollicone 0.46.3.1 e approva l'emendamento 46.3 del Governo (vedi allegato). Respinge i subemendamenti Mollicone 0.48.15.1 e Caiata 0.48.15.2 e approva l'emendamento 48.15 dei relatori (vedi allegato). Respinge i subemendamenti Benedetti 0.49.0104.1 e Gadda 0.49.0104.2 e approva l'emendamento 49.0104 dei relatori (vedi allegato). Respinge i subemendamenti Gadda 0.49.0105.2 e 0.49.0105.1 e approva l'emendamento 49.0105 dei relatori (vedi allegato). Respinge il subemendamento Benedetti 0.49.0106.1 e approva l'emendamento 49.0106 dei relatori (vedi allegato).

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento 0.53.5.1 dei relatori e l'emendamento 53.5 del Governo nel testo risultante dall'approvazione del subemendamento 0.53.5.1 dei relatori (vedi allegato); respinge i subemendamenti Fusacchia 0.53.07.1 e Mollicone 0.53.07.2. e approva l'emendamento dei relatori 53.07 (vedi allegato); respinge i subemendamenti riferiti all'emendamento 54.071 del Governo e approva l'emendamento 54.071 del Governo (vedi allegato); respinge il subemendamento Mollicone 0.54.073.1 e approva gli emendamenti 54.073 e 55.070 dei relatori e l'emendamento 59.48 del Governo (vedi allegato); respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 64.52 del Governo e approva l'emendamento 64.52 del Governo (vedi allegato); respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 68.016 dei relatori con l'eccezione del subemendamento Cestari 0.68.016.4 e approva l'emendamento 68.016 dei relatori nel testo risultante dall'approvazione del subemendamento Cestari 0.68.016.4 (vedi allegato); approva altresì l'emendamento dei relatori 70.01 (vedi allegato) e respinge il subemendamento De Micheli 0.79.223.

  Silvana Andreina COMAROLI, relatrice, informa che l'emendamento dei relatori 79.223 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 85.1, 87.2 e 88.037 dei relatori (vedi allegato); respinge tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 89.026 dei relatori e approva l'emendamento 89.026 dei relatori, nonché gli emendamenti TAB 1.1, TAB. 2.6 e TAB. 2.7 del Governo (vedi allegato).

  Silvana Andreina COMAROLI, relatrice, presenta una proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Lorenzin 63.02 (vedi allegato), precedentemente accantonato.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Lorenzin 63.02 hanno accolto la proposta di riformulazione della relatrice.

Pag. 117

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Lorenzin 63.02, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, essendosi concluso l'esame di tutte le proposte emendative, in vista della deliberazione per il conferimento del mandato al relatore, ritiene opportuno ringrazia i due relatori, i rappresentanti del Governo, i rappresentanti dei gruppi, tutti i colleghi della Commissione e gli Uffici della Camera per il pregevole lavoro svolto e per il clima particolarmente collaborativo.
  Propone che, avendo il Governo in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo preannunziato la posizione della questione di fiducia, per ragioni di economia procedurale il testo su cui si delibererà di dare mandato ai relatori sarà composto, per la parte attinente al contenuto della prima sezione della legge di bilancio, di un solo articolo.
  Propone inoltre, a norma dell'articolo 90, comma 1, del regolamento, le seguenti correzioni di forma:
   1) All'articolo 6:
  al comma 1, le parole:
«nell'anno precedente conseguono ricavi o percepiscono compensi» sono sostituite dalle seguenti: «nel periodo d'imposta precedente a quello per il quale è presentata la dichiarazione hanno conseguito ricavi o percepito compensi»;
   2) All'articolo 8:
  al comma 1, alinea, dopo le parole: «del periodo d'imposta precedente» sono inserite le seguenti: «a quello per il quale è presentata la dichiarazione»;
   3) All'articolo 18:
  al comma 5, dopo le parole: «25 milioni di euro» è inserita la seguente: «annui»;
   4) All'articolo 19:
  al comma 2, il secondo periodo è soppresso;
  ai commi 14 e 18, le parole: «relativi dal riacquisto» sono sostituite dalle seguenti: «relativi al riacquisto»;
  al comma 20, secondo periodo, lettera b), le parole: «sfide competitive» sono sostituite dalle seguenti: «iniziative competitive»;
   5) All'articolo 28:
  al comma 6, quarto periodo, le parole: «e fino al 100 per cento nell'anno 2024» sono sostituite dalle seguenti: «e del 100 per cento nell'anno 2024»;
   6) All'articolo 36:
  al comma 1, dopo le parole: «70 milioni di euro» è inserita la seguente: «annui»;
   7) All'articolo 38:
  al comma 4, le parole: «anche con riguardo a quanto corrisposto ai sensi dell'articolo 11, comma 1-bis, del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2018, n. 108,» sono sostituite dalle seguenti: «anche con riguardo a quanto corrisposto ai sensi dell'articolo 1, commi 1106 e 1107 della legge 27 dicembre 2017, n. 205,»;
   8) All'articolo 43:
  al comma 1, dopo le parole: «e minorili» sono aggiunte le seguenti: «dell'amministrazione della giustizia»;
   9) All'articolo 47:
  al comma 1, dopo le parole: «per la realizzazione di nuove strutture» sono inserite le seguenti: «sportive pubbliche»;
  al comma 2, le parole: «fermo restando il rispetto del limite di spesa complessivo di 13,2 milioni di euro» sono soppresse; conseguentemente, al comma 3, dopo le parole: »il credito d'imposta è utilizzabile» sono inserite le seguenti: », nel limite complessivo di 13,2 milioni di euro,»;
   10) All'articolo 49:
  al comma 1, primo periodo, le parole: «con terzo figlio nato in uno degli anni 2019, 2020 e 2021» sono sostituite dalle Pag. 118seguenti: «con tre o più figli, almeno uno dei quali sia nato negli anni 2019, 2020 o 2021»;
   11) All'articolo 57:
  al comma 22 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «All'articolo 1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230, al primo periodo, le parole: “ovvero di studiosi di elevato e riconosciuto merito scientifico, previamente selezionati mediante procedure nazionali, e nel rispetto di criteri volti ad accertare l'eccellenza dei percorsi individuali di ricerca scientifica” e, al quarto periodo, le parole: “o che siano studiosi di elevato e riconosciuto merito scientifico previamente selezionati come indicato nel primo periodo” sono soppresse»;
   12) All'articolo 58:
  al comma 1, lettera g):
  al numero 2), dopo le parole: «al comma 2,» sono inserite le seguenti: «dopo le parole: «La prima prova scritta» sono inserite le seguenti: «per i candidati a posti comuni»,»;
  al numero 3), dopo le parole: «al comma 3,» sono inserite le seguenti: «dopo le parole: «La seconda prova scritta» sono inserite le seguenti: «per i candidati a posti comuni» e»;
   13) All'articolo 75:
  al comma 3, le parole: «Il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, entro i successivi quindici giorni, comunica al Ministero dell'economia e delle finanze il rispetto degli adempimenti o la riduzione lineare dei trasferimenti di cui al comma 1 in caso di inadempimento» sono sostituite dalle seguenti: »Il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, entro il quindicesimo giorno successivo al ricevimento della comunicazione, trasmette al Ministero dell'economia e delle finanze l'attestazione relativa al rispetto degli adempimenti. Entro il quindicesimo giorno successivo alla scadenza dei termini stabiliti dal comma 1, il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie trasmette al Ministero dell'economia e delle finanze l'elenco delle regioni e delle province autonome che non hanno inviato la comunicazione prescritta dal presente comma, ai fini dell'esecuzione della riduzione lineare dei trasferimenti prevista dal comma 1»;
   14) All'articolo 100, comma 6, le parole: «le disposizioni dell'articolo 61-bis del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, sulla contabilità generale dello Stato» sono sostituite dalle seguenti: »le disposizioni del nono periodo del comma 2-bis dell'articolo 34 della legge 31 dicembre 2009, n. 196».

  La Commissione approva le proposte di correzioni di forma, formulate dalla presidenza, che autorizza al coordinamento formale del testo. Delibera quindi di conferire ai relatori, deputati Andreina Silvana Comaroli e Raphael Raduzzi, il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Claudio BORGHI, presidente, si riserva di nominare il Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi. Avverte quindi che i gruppi Partito Democratico, Forza Italia, Fratelli D'Italia e Liberi e uguali hanno designato quali relatori di minoranza rispettivamente i deputati Luigi Marattin, Paolo Russo, Guido Crosetto e Stefano Fassina.

  La seduta termina alle 00.20 di mercoledì 5 dicembre 2018.

AUDIZIONI

  Martedì 4 dicembre 2018. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Interviene il Ministro dell'economia e delle finanze Giovanni Tria.

  La seduta comincia alle 19.55.

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Audizione del Ministro dell'economia e delle finanze, Giovanni Tria, nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 (C. 1334 Governo).
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, Giovanni TRIA, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Luigi MARATTIN (PD), Guido CROSETTO (FdI), Maria Elena BOSCHI (PD), Graziano DELRIO (PD), Stefano FASSINA (LeU), Renato BRUNETTA (FI), Beatrice LORENZIN (Misto-CP-A-PS-A) e Marialuisa FARO (M5S).

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, Giovanni TRIA, fornisce ulteriori precisazioni.

  Claudio BORGHI, presidente, ringrazia il Ministro per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 20.45.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 105 del 3 dicembre 2018:
   a pagina 48, seconda colonna, apportare le seguenti modificazioni:
   a) alla quarantaduesima riga, sopprimere le parole: «1.605.000 per l'anno 2019 e ad euro»;
   b) alla quarantaquattresima riga, sostituire la parola: «2020» con la seguente: «2019»;
   a pagina 49, seconda colonna, ottava riga, sostituire le parole: «comma 4» con le seguenti: «comma 14»;
   a pagina 63, prima colonna, ventisettesima riga, sostituire le parole: «Caiata, Vitiello, Cecconi, Benedetti, Tasso» con le seguenti: «Lucaselli, Lollobrigida».
   a pagina 112, seconda colonna, ventitreesima riga, sostituire le parole: «-1.400.000» con le seguenti: «-140.000».

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