CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 novembre 2018
97.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 21 novembre 2018. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 10.35.

DL 113/2018: Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.
C. 1346, approvato dal Senato.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 novembre 2018.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, avverte che sono state presentate circa 610 proposte emendative (vedi allegato), alcune delle quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità.
  Al riguardo ricorda che, trattandosi di un decreto-legge, il regime di ammissibilità delle proposte emendative è stabilito dall'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento, ai sensi del quale non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento.
  Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere Pag. 20valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
  La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 2012 e di alcuni richiami del Presidente della Repubblica.
  Alla luce dei richiamanti criteri, sono pertanto da considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative che recano disposizioni non strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del decreto-legge:
   Sisto 1.100, riguardante il collocamento in graduatoria nell'ambito dei concorsi a posti di magistrato ordinario, con la finalità di assicurare piena efficienza operativa agli uffici giudiziari e delle sedi maggiormente interessate dai fenomeni migratori;
   Meloni 6.02, che affida al prefetto una verifica in ordine alle effettive disponibilità economiche dei cittadini degli altri Stati membri dell'Unione europea che abbiano la residenza o dimora nel proprio territorio, adottando, in mancanza, un provvedimento di allontanamento;
   Novelli 6-bis.01, che integra il codice civile nella parte relativa all'istituto del matrimonio, al fine di prevedere che nel caso di matrimonio dello straniero la celebrazione deve avvenire in ogni caso entro il termine di efficacia del permesso di soggiorno;
   Novelli 6-bis.02, che integra il codice civile prevedendo la possibilità che il matrimonio sia impugnato dal pubblico ministero nel caso in cui sia stato celebrato in assenza di un documento attestante la regolarità del soggiorni nel territorio italiano, richiamando l'articolo 116 del codice civile, il quale prevede che lo straniero che vuole contrarre matrimonio nello Stato deve presentare all'ufficiale dello stato civile una dichiarazione dell'autorità competente del proprio Paese, dalla quale risulti che giusta le leggi a cui è sottoposto nulla osta al matrimonio nonché un documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano;
   Pollastrini 13.02, che autorizza il Ministero della giustizia ad avviare procedure concorsuali per l'assunzione di funzionari della professionalità giuridico – pedagogica, di servizio sociale e mediatore culturale per lo svolgimento dei nuovi compiti attribuiti al Dipartimento nell'ambito della giustizia minorile in materia di esecuzione esterna della pena e di messa alla prova;
   Giorgis 14.5, che riforma la legge sulla cittadinanza (n. 91 del 1992) per consentire l'acquisito della cittadinanza italiana a coloro che sono nati nel territorio italiano da genitori stranieri;
   Sisto 15.5, che interviene sulla nuova geografia giudiziaria dei giudici di pace, per consentire agli enti locali di chiedere il ripristino delle sedi soppresse, facendosi carico dei relativi oneri;
   Meloni 15.01, volto a introdurre nel codice penale il nuovo reato di integralismo islamico;
   Prisco 15.02, volto a modificare la disciplina del codice penale in materia di atti, pubblicazioni e spettacoli osceni, inasprendo le pene;
   Sisto 15-bis.3, che abroga la disposizione che attualmente prevede che l'esecuzione di una pena detentiva sia disciplinata dal procedimento minorile se l'interessato, pur avendo commesso il reato da minorenne, non abbia compiuto 25 anni al momento dell'esecuzione della misura restrittiva; prima dell'entrata in vigore della disposizione della quale è prevista l'abrogazione il limite di età era fissato in 21 anni;
   gli analoghi Bruno Bossio 15.6 e 15-bis.01, volti alla riapertura del Tribunale di Rossano, soppresso dalla revisione della geografia giudiziaria del 2012;
   Meloni 16.04 e Meloni 16.05, volti a riformare l'istituto della legittima difesa;
   Cirielli 16.06, che interviene sul reato di lesioni personali stradali;Pag. 21
   Butti 16.07, che modifica il codice penale e il codice di procedura penale in materia di violazione di domicilio;
   Cirielli 16.08, che modifica il codice di procedura penale per prevedere l'arresto in flagranza per il delitto di violazione di domicilio;
   Meloni 16.09, che interviene sulla disciplina del patteggiamento, al fine di escludere l'applicabilità di questo rito speciale per alcuni delitti di pedopornografia e di violenza sessuale;
   Prisco 16.010 e 16.011, volti all'introduzione del trattamento farmacologico di blocco androgenico (cosiddetta castrazione chimica) per i condannati per i reati di pedofilia e di violenza sessuale;
   Sisto 17.01, che vieta alle organizzazioni senza fini di lucro di ricevere finanziamenti da Stati o territori in cui è impedita la libertà religiosa, sono limitati gravemente i diritti umani o si diffondono incitamenti all'odio;
   Sisto 17.02, che interviene in materia di approvazione delle nomine dei ministri di culto;
   Meloni 20.02, che interviene sulla legge n. 401 del 1989 (sicurezza negli stadi) per applicare le pene previste per i reati contro i pubblici ufficiali, aggravate di un terzo, ai fatti commessi in danno di arbitri;
   Sisto 21.09, che estende il reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale anche agli operatori medico – sanitari e prevede l'istituzione di un presidio di polizia presso ogni pronto soccorso;
   Sisto 21.010, che introduce un'aggravante comune quando i reati siano commessi in danno di operatori sanitari nell'esercizio delle funzioni;
   Butti 21.012, che modifica il codice penale con riguardo al reato di oltraggio a pubblico ufficiale;
   Novelli 21.013, il quale introduce nel codice penale le fattispecie di costrizione all'occultamento del volto e costrizione all'occultamento del volto di persona minorenne;
   Bignami 21.015, che introduce il delitto di spaccio di strada, modificando il testo unico sulle sostanze stupefacenti;
   Ferraioli 21-bis.3, limitatamente al capoverso comma 3-ter, che interviene sulla sanzione per chi riproduce abusivamente in locali di pubblico spettacolo un'opera cinematografica o audiovisiva;
   Novelli 21-bis.01, che reca disposizioni penali più stringenti per garantire la sicurezza degli esercenti professioni sanitarie, disponendo la procedibilità d'ufficio per il reato di percosse;
   Sisto 21-ter.02, che introduce norme per il contrasto alla prostituzione nelle aree densamente abitate, su arterie ad alto scorrimento di traffico e in aree immediatamente prossime a edifici di culto o di prestigio storico-architettonico;
   Sisto 21-ter.03, che introduce una modifica alle disposizioni penali in materia di contraffazione e commercio di prodotti contraffatti;
   Deidda 21-sexies.01, che inasprisce le pene per alcuni reati di violenza sessuale;
   Anzaldi 21-sexies.03, che prevede misure per rafforzare la sicurezza e vigilanza a tutela dell'incolumità del personale e delle sedi dell'INPS;
   Sisto 22.03, che interviene sull'articolo 6 del decreto-legge n. 14 del 2017 (decreto-legge sicurezza urbana) al fine di prevedere la partecipazione del comandante del corpo di polizia locale del comune capoluogo nel Comitato metropolitano;
   Meloni 22.04, che inasprisce le pene per i delitti contro i pubblici ufficiali;
   Cirielli 23.01, volto alla riforma del reato di tortura e che interviene in materia sul regime delle aggravanti del codice penale;Pag. 22
   Gregorio Fontana 23-bis.03, che introduce modifiche alla disciplina della durata del fermo per accertamento dell'identità personale;
   Sisto 23-bis.04, che abroga la legge che ha introdotto il reato di tortura;
   Caretta 23-bis.08, che introduce il reato di disturbo all'esercizio dell'attività venatoria o piscatoria;
   Meloni 23-bis.05, che reca disposizioni volte a potenziare l'operazione «strade sicure», aumentando le funzioni e le unità di personale delle Forze armate impegnate nell'operazione, le cui finalità vengono estese anche alle attività di prevenzione, controllo e contrasto dell'immigrazione illegale e a tutela del decoro urbano;
   Meloni 23-bis.06, che reca disposizioni volte a potenziare l'operazione «strade sicure», ampliando l'ambito di intervento, oltre le funzioni di vigilanza dei siti e obiettivi sensibili;
   Meloni 23-bis.07, che reca disposizioni volte a potenziare l'operazione «strade sicure», aumentando le unità di personale delle Forze armate destinate a tali finalità;
   Butti 35-quater.02, che reca disposizioni volte a potenziare la partecipazione delle Forze armate nel controllo del territorio;
   Meloni 24.02, che introduce presso i tribunali le sezioni specializzate in materia di mafia;
   Meloni 24.03, che interviene sulla disciplina del testo unico sulle sostanze stupefacenti in merito alla distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere e per inasprire le pene ivi previste;
   Donzelli 29-bis.01, che interviene sulle fattispecie di truffa, frode informatica e appropriazione indebita;
   Sisto 33.01, che reca disposizioni in materia di previdenza complementare per le Forze di polizia;
   Sisto 33.02 e 33.03, che recano diverse disposizioni sulla disciplina del personale delle Forze di polizia e del Corpo dei vigili del fuoco, quali la disciplina della causa di servizio e delle spese legali per procedimenti di responsabilità civile, penale e amministrativa;
   Sisto 33.05, che interviene in materia di prestazioni specialistiche e diagnostiche per le patologie degli operatori del comparto sicurezza dipendenti dallo svolgimento di attività di servizio;
   Migliore 34.1 e Marco Di Maio 34.2, che estendono la disciplina di tutela previdenziale e assistenziale dei vigili del fuoco al personale volontario;
   Sisto 34.01, che disciplina la concessione di benefìci previdenziali ai Vigili del fuoco per esposizione all'amianto;
   Sisto 35.3, che interviene sulla disciplina relativa all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro per il personale delle forze di polizia e delle forze armate;
   Bignami 35.4, che dispone la concessione a titolo onorifico di una promozione al grado superiore per il personale delle Forze armate;
   Sisto 35-bis.07, che prevede che una quota dei proventi delle sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, destinata agli enti territoriali, sia determinata con delibera da assumere ogni tre anni anziché annualmente;
   Lorenzin 35-quater.01, che reca norme per la prevenzione delle dipendenze;
   Caretta 35-sexies.02, che interviene sul delitto di turbata libertà dell'industria o del commercio per ricomprendervi anche le turbative alle attività venatorie e piscatorie.

  Avverte inoltre che, prima della seduta, sono stati ritirati gli emendamenti Pella 1.94, 12.6, 12.21, 12.23, 12.61 e 12.02.
  Nel ricordare, infine, che l'avvio della discussione in Assemblea sul presente provvedimento è previsto per venerdì 23 Pag. 23novembre, fissa alle ore 19 della giornata odierna il termine per la presentazione dei ricorsi sulla valutazione di ammissibilità delle proposte emendative. Fa notare, dunque, che l'esame delle proposte emendative inizierà presumibilmente nella seduta antimeridiana della giornata di domani, ferma restando la necessità di valutare l'andamento dei lavori dell'Assemblea, attualmente impegnata sul provvedimento relativo all'anticorruzione, di recente esaminato dalla I Commissione.

  Emanuele PRISCO (FdI), preannunciando la presentazione di ricorsi, contesta con forza le valutazioni sull'ammissibilità degli emendamenti, paventando che ci sia una precisa strategia politica tesa a colpire il gruppo di FdI e ad escludere dal dibattito temi ritenuti scottanti e imbarazzanti per la stessa maggioranza. Nel far notare che il testo in esame è il risultato di un compromesso politico tra diverse anime presenti all'interno dello schieramento di maggioranza, manifesta, dunque, la propria profonda insoddisfazione per il fatto che siano stati valutati inammissibili emendamenti del gruppo di FdI riguardanti argomenti, da lui giudicati attinenti all'oggetto del provvedimento, che costituirono il fulcro della campagna elettorale del centrodestra. Richiama, ad esempio, l'articolo aggiuntivo Meloni 6.02, che affida al prefetto una verifica in ordine alle effettive disponibilità economiche dei cittadini degli altri Stati membri dell'Unione europea che abbiano la residenza o dimora nel proprio territorio, adottando, in mancanza, un provvedimento di allontanamento. Si aspetterebbe, da un Governo come quello attuale, in cui si annovera la presenza di autorevoli esponenti della Lega nell'ambito del Ministero dell'interno, un atteggiamento ben diverso nei confronti di temi come quello testé posto dall'articolo aggiuntivo citato, che richiama una corretta applicazione del trattato di Schengen, peraltro seguita dagli altri Paesi nell'ambito dell'Unione europea. Ritiene incomprensibile, dunque, che neanche si voglia sottoporre alla Commissione la questione riguardante la possibilità di allontanare quegli stranieri comunitari che non siano in grado di giustificare la loro presenza nell'ambito del nostro territorio.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, giudica infondata l'accusa rivoltagli dal deputato Prisco, facendo notare come la Presidenza, svolgendo un'attività scevra da valenze politiche – la quale ha condotto peraltro a giudicare inammissibili molte altre proposte emendative di altri gruppi, tra i quali richiama, ad esempio, quello di FI – si sia attenuta in sede di valutazione di ammissibilità a criteri tecnici e regolamentari. Fa notare, peraltro, che la considerazione del deputato Prisco sono contraddette dai fatti, tenuto conto che, a fronte di un numero di emendamenti presentati dal gruppo di FdI, pari a 67, ne sono stati dichiarati inammissibili soltanto 25; osserva, quindi, che rimangono 42 proposte emendative sulle quali sarà possibile svolgere un adeguato dibattito, ferma restando naturalmente la possibilità, per tale gruppo, di presentare ricorsi avverso i predetti giudizi di inammissibilità.

  Francesco Paolo SISTO (FI) giudica incomprensibili le valutazioni di inammissibilità delle sue proposte emendative, soprattutto laddove esse mirino ad affrontare temi sui quali dovrebbe converge l'interesse di tutti, come la questione dell'insufficienza del trattamento economico del personale delle Forze armate. Auspica, dunque, un ripensamento della Presidenza, preannunciando, in proposito, la presentazione di specifici ricorsi avverso le dichiarazioni di inammissibilità riguardanti proposte emendative presentate dal suo gruppo.
  Esprime altresì perplessità sulle modalità di prosecuzione dell’iter delineate dalla Presidenza, rilevando vi sia una iniqua compressione dei tempi di esame in Commissione, anche alla luce della probabile posizione della questione di fiducia da parte del Governo. Si augura, dunque, che possa maturare l'idea di uno slittamento dell'avvio della discussione in Assemblea, al fine di consentire un adeguato dibattito in Commissione su questioni così delicati.

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  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, pur ritenendo comprensibili le preoccupazioni testé espresse dal deputato Sisto in ordine al prosieguo dell'esame, fa notare che una per una più puntuale definizione delle modalità di prosecuzione dell’iter occorrerà valutare l'andamento dei lavori dell'Assemblea, che prevede, tra l'altro, la prosecuzione dell'esame sul provvedimento C.1189 e l'imminente avvio dell'esame del disegno di legge di bilancio.

  Roberto SPERANZA (LeU), facendo riferimento alle modalità di prosecuzione dell’iter sul provvedimento, riterrebbe una forzatura inaccettabile il fatto di dedicare un tempo così esiguo, sostanzialmente ridotto ad una sola giornata, all'esame in Commissione di un provvedimento tanto importante, anche a fronte di una eventuale posizione della questione di fiducia da parte del Governo, che imporrebbe quantomeno di valorizzare il lavoro in sede referente. Auspica, dunque, che il Presidente della Commissione si faccia carico di richiedere al Presidente della Camera uno slittamento dell'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea, augurandosi che la Conferenza dei presidenti di gruppo definisca un calendario dei lavori che renda possibile svolgere un lavoro degno e adeguato in Commissione. Nel rilevare come il suo gruppo abbia presentato una quantità di proposte emendative limitate, peraltro tutte dichiarate ammissibili, dichiara la disponibilità a ridurne ulteriormente il numero, laddove fossero garantite condizioni idonee ad un serio e democratico confronto di merito.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, fa notare che, per il momento, non può che prendere atto delle perplessità espresse sinora dai gruppi in ordine ai tempi di esame da dedicare al provvedimento.

  Riccardo MAGI (Misto-+E-CD), associandosi alle considerazioni del deputato Speranza, chiede che la Presidenza si faccia carico di assumere una iniziativa presso la Presidenza della Camera, al fine di promuovere uno slittamento dell'inizio dell'esame del provvedimento in Assemblea e conferire dignità al lavoro della Commissione, che non può ridursi ad un compito frammentato e parziale. Si assisterebbe, altrimenti, a suo avviso, ad una inaccettabile compressione del dibattito su un tema così delicato, sul quale peraltro, fa notare che si registra una diversità di vedute, anche nell'ambito della stessa maggioranza, tenuto conto, peraltro, delle dichiarazioni pubbliche rese in merito da alcuni suoi esponenti.

  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, fa presente di essere ben consapevole della ristrettezza dei tempi di esame imposta dalla programmazione dei lavori dell'Assemblea, che prevede l'avvio della discussione del provvedimento per venerdì 23 novembre. Osserva, tuttavia, che, allo stato, non si può che fare riferimento a quella scadenza, ferma restando la possibilità di rivalutare le modalità di prosecuzione dell'esame alla luce di eventuali nuove determinazioni della Conferenza dei presidenti di gruppo.

  Marco DI MAIO (PD) condivide l'esigenza di disporre di tempi di esame adeguati, al fine di consentire un dibattito serio, che renda possibile valutare anche eventuali modifiche del testo, considerato che alcune perplessità sul provvedimento sono state manifestate pubblicamente da esponenti della stessa maggioranza. Ritiene che vi siano margini, dunque, per un ulteriore rapido passaggio al Senato, che sarebbe peraltro agevolato dalle diverse norme regolamentari vigenti in quel ramo del Parlamento.

  Stefano CECCANTI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere sulla proposta di nomina nomina del Presidente dell'ISTAT. Chiede sin da ora che, in quella sede, siano definite modalità di esame che prevedano anche lo svolgimento di un'audizione del candidato alla nomina in questione.

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  Giuseppe BRESCIA, presidente e relatore, con riferimento alle considerazioni svolte dal deputato Ceccanti, fa notare che la calendarizzazione della proposta di nomina del Presidente dell'ISTAT e le sue modalità di esame saranno valutate nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione.
  Tenuto conto dell'imminenza dei lavori in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, avvertendo che la seduta già prevista per le ore 14.15 non avrà luogo, alla luce della pendenza del termine per la presentazione dei ricorsi sull'ammissibilità delle proposte emendative.

  La seduta termina alle 11.

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