CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 16 novembre 2018
94.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Venerdì 16 novembre 2018. — Presidenza della presidente della II Commissione Giulia SARTI, indi del presidente della I Commissione Giuseppe BRESCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 11.40.

Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici.
C. 1189 Governo e C. 765 Colletti.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 novembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente, avverte che sono stati presentati 17 subemendamenti agli emendamenti 7. 45 e 8. 44 dei relatori (vedi allegato).

  Il Sottosegretario Vittorio FERRARESI chiede di sospendere la seduta fino alle 12,15, al fine di compiere alcuni approfondimenti.

  Giulia SARTI, presidente, alla luce della richiesta del Sottosegretario, sospende la seduta fino alle 12.15.

  La seduta, sospesa alle 11.45, è ripresa alle 12.30.

  Il Sottosegretario Vittorio FERRARESI chiede un'ulteriore sospensione della seduta fino alle ore 15.

  Ciro MASCHIO (FdI), stigmatizza il fatto che la seduta, convocata per le 11, sia stata ripetutamente rinviata e che ora si prospetti un ulteriore rinvio fino alle 15. Chiede che la Presidenza, anche per ragioni di rispetto dei parlamentari, fornisca chiarimenti circa l'organizzazione del prosieguo dei lavori.

  Il Sottosegretario Vittorio FERRARESI ritiene che, per svolgere gli approfondimenti necessari, possa essere sufficiente un rinvio fino alle ore 13.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, sospende la seduta fino alle 13.

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  La seduta, sospesa alle 12.35, è ripresa alle 13.10.

  Il Sottosegretario Vittorio FERRARESI chiede un'ulteriore sospensione della seduta fino alle 15.

  Cosimo Maria FERRI (PD), stigmatizza il comportamento del Governo, che ritiene poco serio e di notevole gravità dal punto di vista istituzionale, e rileva come con tale comportamento ci si sottragga al confronto su un tema che la stessa maggioranza considera di particolare importanza. Osserva come sia singolare il fatto che il rinvio della discussione avvenga dopo che nei giorni precedenti, al contrario, sono stati imposti ritmi serrati, anche con lunghe sedute notturne, con un aggravio di lavoro per gli uffici, che coglie l'occasione per ringraziare, e di costi a carico dell'amministrazione, e ciò proprio per responsabilità di quella parte politica che ha sempre dichiarato di battersi per la riduzione dei costi della politica. Stigmatizza il fatto che l'agenda delle Commissioni sia sostanzialmente dettata dal Governo e annuncia la propria decisione di non partecipare ulteriormente ai lavori.

  Gennaro MIGLIORE (PD), avanza la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi di ripresa a circuito chiuso.

  Giulia SARTI, presidente, non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Gennaro MIGLIORE (PD), stigmatizza il comportamento del Governo, ritenendo particolarmente grave il fatto che non siano stati precisati i motivi della richiesta di rinvio. Rileva come i pareri che devono essere espressi vertano su subemendamenti riferiti a emendamenti dei relatori e come quindi spetti in primo luogo a questi ultimi formulare i relativi pareri, ai quali il Governo potrà conformarsi o meno. Chiede inoltre alla Presidenza chiarimenti sulla fase procedurale in atto e dichiara incomprensibile la richiesta del Governo, di cui denuncia l'atteggiamento protervo, anche in considerazione del fatto che non è in corso alcuna forma di ostruzionismo da parte delle opposizioni. Riferisce voci secondo le quali alla base del rinvio vi sarebbe un ripensamento sugli emendamenti dei relatori e preannuncia fin d'ora, nel caso di riformulazione di tali emendamenti, la richiesta di un congruo termine, di almeno ventiquattro ore, per la presentazione dei subemendamenti. Ricorda come fosse stato raggiunto un accordo per concludere i lavori entro le 13,30 della giornata odierna e ritiene che si stia creando un pericoloso precedente.

  Giulia SARTI, presidente, ricorda come la fase procedurale in corso sia quella dell'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli 7 e 8 e come il rinvio richiesto dal Governo sia motivato dalla necessità di approfondimenti istruttori ai fini dell'espressione di tali pareri.

  Ciro MASCHIO (FdI), stigmatizza il modus operandi che ha caratterizzato l'organizzazione dei lavori delle Commissioni, che non esita a definire «schizofrenico», con l'alternarsi di fasi contrassegnate da ritmi serrati e compressione dei tempi, da un lato, e da lunghi e ripetuti rinvii, dall'altro. Propone lo stralcio del Capo II del disegno di legge, il che consentirebbe comunque alla maggioranza di rivendicare politicamente e mediaticamente l'approvazione delle norme sulla corruzione, facendo oggetto di un esame separato le norme relative ai partiti politici. Subordinatamente, chiede il rinvio del seguito dell'esame del provvedimento alla giornata di lunedì 19 novembre.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), dopo aver rilevato come sia necessaria, a partire dalle Presidenze, una condotta rispettosa del lavoro delle Commissioni, richiama l'attenzione sull'articolo 79, comma 1, del Regolamento, come modificato con la riforma del 1997, a norma del quale le Commissioni in sede referente organizzano i propri lavori secondo princìpi di economia procedurale. Esprime dubbi Pag. 5circa il rispetto, nel caso di specie, di tale previsione regolamentare e chiede alla Presidenza di assumersi la responsabilità di definire l'organizzazione del prosieguo dei lavori. Ritiene probabile che alle 15 si assista a un ulteriore rinvio e che si vada verso la prosecuzione notturna dei lavori.

  Giulia SARTI, presidente, dopo aver ricordato come le Commissioni debbano ancora esaminare soltanto le proposte emendative riferite agli articoli 7 e 8, e dopo aver espresso le scuse delle Presidenze per l'odierno andamento dei lavori, rileva come il rinvio sia motivato dall'esigenza di approfondimenti istruttori ai fini dell'espressione del parere da parte dei relatori e del Governo.

  Igor Giancarlo IEZZI (Lega), esprime fin d'ora la posizione favorevole del suo gruppo sugli emendamenti 7.45 e 8.44 dei relatori, notando come i relatori stessi appartengono al gruppo M5S.

  Giulia SARTI, presidente, sospende la seduta fino alle ore 15.

  La seduta, sospesa alle 13.30, è ripresa alle 15.10.

  Il Sottosegretario Vittorio FERRARESI ritiene necessario un ulteriore approfondimento su alcune delle proposte emendative riferite agli articoli 7 e 8, chiede pertanto, ai fini dell'espressione del parere, un ulteriore rinvio della seduta fino alle ore 19.

  Gennaro MIGLIORE (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene inaccettabile e ridicolo il comportamento della maggioranza, che calpesta qualsiasi regola e prassi di buon andamento dei lavori oltre che di buona creanza. Pertanto, preannuncia che i componenti del gruppo del Partito democratico, che hanno fin qui partecipato in maniera costruttiva all'esame del provvedimento, abbandoneranno i lavori delle Commissioni riunite.

  Igor Giancarlo IEZZI (Lega), nel manifestare la propria contrarietà al rinvio richiesto dal Sottosegretario Ferraresi, ribadisce la posizione favorevole dei componenti del gruppo della Lega sugli emendamenti dei relatori.

  Giulia SARTI, presidente, nel rinnovare le scuse delle presidenze per l'ulteriore rinvio dei lavori delle Commissioni riunite, motivato dall'esigenza di approfondimenti istruttori ai fini dell'espressione del parere da parte dei relatori e del Governo, sospende la seduta fino alle ore 19.

  La seduta, sospesa alle 15.15, è ripresa alle 19.05.

  Giulia SARTI, presidente, avverte che i relatori hanno ritirato gli emendamenti 7.45 e 8.44, risultando pertanto decaduti tutti i subemendamenti ad essi riferiti.
  Avverte altresì che i componenti dei gruppi della Lega e del MoVimento 5 Stelle hanno ritirato tutte le proposte emendative a loro firma riferite agli articoli 7 e 8.

  Francesco FORCINITI (M5S), relatore per la I Commissione, esprime, anche a nome della relatrice per la II Commissione, parere contrario su tutte le proposte emendative riferite agli articoli 7 e 8.

  Il Sottosegretario Vittorio FERRARESI, nell'esprimere parere conforme a quello dei relatori e prendendo atto del ritiro degli emendamenti 7.45 e 8.44, precisa che si tornerà sulla materia in questione nel corso dell'esame in Assemblea.

  Ciro MASCHIO (FdI), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 7.1, si dichiara sorpreso per l'andamento della giornata, ritenendo che il comportamento della maggioranza e del Governo rappresenti una presa in giro inaccettabile. Ritiene infatti che non sia questo il modo di condurre i lavori su un disegno di legge così importante, senza alcun riguardo per gli esponenti delle opposizioni e, in particolare, verso il gruppo di Fratelli d'Italia, che ha deciso di non abbandonare i lavori Pag. 6delle Commissioni riunite. Quanto al merito dell'emendamento, rileva l'assoluta necessità di sopprimere l'articolo 7, a maggior ragione considerato che, essendo stato ritirato l'emendamento dei relatori 7.45 ed essendo conseguentemente decaduti i subemendamenti ad esso riferiti, viene confermata la versione originaria del testo. Evidenzia infatti che l'articolo 7 introduce complicazioni e contraddizioni che sovraccaricheranno i partiti e i movimenti politici di oneri inutili senza risolvere il problema della trasparenza. Ribadisce pertanto che la soluzione migliore sarebbe quella di stralciare il capo II dal disegno di legge in esame, rinviando l'esame della materia ad un momento futuro. Insiste pertanto affinché sul suo emendamento sia espresso parere favorevole.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 7.1.

  Giulia SARTI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Sisto 7.3, Conte 7.5, Ceccanti 7.9 e Conte 7.10: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Ciro MASCHIO (FdI), rilevando come non sia stata accolta la proposta di sopprimere l'articolo 7 nella sua interezza, evidenzia che l'emendamento a sua prima firma 7.11 è volto a limitare i danni, evitando le complicazioni burocratiche introdotte dal disegno di legge, con particolare riguardo alla registrazione in apposito registro bollato da un notaio dei contributi elargiti ai partiti e ai movimenti politici. Evidenziando che si tratta di una vera e propria follia burocratica, ricorda che lo stesso Garante per la protezione dei dati personali ha evidenziato la necessità di un bilanciamento tra le esigenze di trasparenza e la difesa della privacy, sottolineando come i dati relativi alle contribuzioni politiche per la loro natura di dati sensibili richiedano un livello di protezione più elevata. Rileva infatti a tale proposito come i cittadini possano temere eventuali discriminazioni nel caso in cui il loro orientamento politico diventasse noto in ragione del fatto che gli eventuali contributi dati a partiti e movimenti politici vengano resi pubblici. Sottolinea a tale proposito che anche le proposte emendative della maggioranza successivamente ritirate andavano nella direzione da lui auspicata. Rivolge pertanto ai colleghi della Lega e del MoVimento 5 Stelle l'invito a dimostrare buonsenso e a limitare i danni, votando a favore dell'emendamento 7.11.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), nel ricordare a tutti che sulla materia occorre tenere conto delle indicazioni e dei vincoli provenienti dalla normativa europea, segnala che nel parere espresso sul disegno di legge in esame la XIV Commissione richiama, sotto il profilo della proporzionalità dell'intervento rispetto al fine perseguito, a valutare l'opportunità di modulare diversamente le modalità di assolvimento dell'obbligo di pubblicazione e di tenuta di dati relativi ai contributi, nonché l'entità della soglia oltre la quale i dati devono essere resi pubblici.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 7.11.

  Ciro MASCHIO (FdI) rileva come anche l'emendamento a sua prima firma 7.12, in sintonia con quanto già espresso, sia volto a limitare i danni che sarebbero determinati dall'articolo 7, riducendo l'oppressione burocratica inspiegabile e irragionevole introdotta dal comma 1 dell'articolo medesimo, che fissa termini stringenti per l'annotazione dei dati relativi ai contributi elargiti ai partiti e ai movimenti politici. A tal fine, l'emendamento a sua prima firma 7.12 è volto a prevedere che i termini per l'annotazione dei contributi siano fissati in sessanta giorni invece che entro il mese solare successivo alla percezione. Nel ricordare che anche in questo caso le proposte emendative dei colleghi della maggioranza erano volte al medesimo fine, evidenzia come la giornata di oggi li abbia purtroppo riportati all'irragionevolezza iniziale. Invita pertanto i colleghi a votare Pag. 7almeno in parte secondo quanto essi stessi avevano auspicato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 7.12.

  Ciro MASCHIO (FdI) illustra l'emendamento a sua prima firma 7.13, volto a sopprimere il quarto periodo dell'articolo 7, il quale prevede che, in caso di scioglimento anche di una sola Camera, il termine per l'annotazione dei contributi è ridotto a quindici giorni decorrenti dalla data dello scioglimento e in ogni caso l'annotazione deve essere eseguita entro il mese solare successivo a quello di percezione. Ribadisce a tale proposito l'irragionevolezza delle incombenze poste a carico dei partiti e dei movimenti politici, esposti anche a un elevato rischio di errori e di conseguenti sanzioni. Auspica pertanto l'approvazione dell'emendamento 7.13.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 7.13.

  Ciro MASCHIO (FdI) sottolinea come l'emendamento a sua prima firma 7.14, intervenendo sulla medesima disposizione di cui all'emendamento 7.13 appena respinto, sia volto a raggiungere una soluzione di compromesso, stabilendo che in caso di scioglimento anche di una sola Camera, il termine di annotazione dei contributi sia portato da quindici a trenta giorni. Nel rilevare come anche in questo caso esponenti della maggioranza avessero presentato analoghi emendamenti volti a ridurre l'irragionevolezza della disposizione, manifesta il proprio dispiacere per il loro cambiamento di posizione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 7.14.

  Ciro MASCHIO (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 7.17, volto a sopprimere l'ultimo periodo del comma 1 dell'articolo 7, nel quale si prevede l'esenzione dell'applicazione delle disposizioni in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici per i contributi occasionalmente corrisposti in denaro contante per un importo complessivo non superiore a 500 euro nel corso di manifestazioni ed eventi politici pubblici, fermo restando l'obbligo di rilasciarne ricevuta. Evidenzia come la necessità di sopprimere tale disposizione nasca anche dalla dubbia interpretabilità della stessa, in quanto non è ben chiarito se il citato importo complessivo si riferisca a singole dazioni non superiori a 500 euro ciascuna o a un complesso di dazioni per un massimo di 500 euro.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 7.17.

  Ciro MASCHIO (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento Lucaselli 7.18, volto a prevedere che il limite massimo per l'esenzione dall'applicazione delle norme in materia di trasparenza non sia superiore a 5.000 euro. In proposito, ritiene che il limite indicato dal disegno di legge in discussione fosse troppo basso, al punto da non giustificare una violazione dei dati sensibili. Fa infatti notare, al riguardo, come un individuo che volesse erogare 501 euro a un movimento o partito politico, vedrebbe il proprio nominativo reso pubblico e conoscibile dal proprio datore di lavoro e dai propri colleghi, i quali, in ragione del suo orientamento politico, potrebbero decidere di discriminarlo.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) evidenzia, preliminarmente, come la presenza dei parlamentari del suo gruppo dimostri la volontà degli stessi di discutere le proposte emendative con la maggioranza, nel tentativo di farne comprendere la ratio ai relatori. Ciò premesso, relativamente all'emendamento a sua prima firma 7.18, ritiene che la proposta di innalzare il limite massimo dei contributi a 5.000 euro avrebbe potuto essere un limite ragionevole, sottolineando come il più stretto limite di 500 euro impone una rigidità nel sistema di controllo che limita la libertà di agire degli individui e che addirittura potrebbe divenire un'arma di ritorsione. Pag. 8Nel sottolineare la necessità chiarire che la partecipazione alla vita economica dei partiti non deve di per sé essere considerata negativamente, invita i relatori a rivedere il proprio parere sulla proposta emendativa in discussione, preannunciando che la questione sarà riproposta anche nel corso del dibattito in Assemblea.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 7.18.

  Giulia SARTI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Schullian 7.19, Ceccanti 7.20, 7.25 e 7.26: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Ciro MASCHIO (FdI), intervenendo sull'ordine dei lavori, si riserva di sottoscrivere, nel prosieguo dell'esame, alcune proposte emendative riferite agli articoli 7 e 8. Nell'evidenziare come la presenza dei parlamentari del suo gruppo per l'intera giornata odierna, che per problematiche interne alla maggioranza non è stata certo proficua, costituisca un atto di rispetto nei confronti delle Commissioni, e sottolineando che i propri interventi non hanno una natura ostruzionistica, bensì costruttiva, chiede alla presidenza di sospendere brevemente i lavori, al fine di comprendere se vi sia la possibilità di condividere con la maggioranza alcuni emendamenti. Sottolinea come tale condivisione indurrebbe il suo gruppo parlamentare a ritirare le restanti proposte emendative ancora da esaminare, al fine di ripresentarle in Assemblea.

  Giulia SARTI, presidente, precisa che gli emendamenti riferiti agli articoli 7 e 8 presentati dai parlamentari dei gruppi della Lega e del Movimento 5 Stelle non potranno essere sottoscritti, in quanto sono stati ritirati prima dell'inizio della seduta. Accogliendo quindi la richiesta del collega Maschio, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 19.40, è ripresa alle 19.50.

  Giulia SARTI, presidente, avverte che tutti i restanti emendamenti riferiti agli articoli 7 e 8 a prima firma dei deputati Schullian e Gebhard sono stati ritirati.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra il suo emendamento 7.30, che giudica di buonsenso, in quanto mira a far sì che i contributi, le prestazioni e altre forme di sostegno a carattere patrimoniale nell'ambito dei partiti sono utilizzate anche per spese per il personale. Fa notare che tale proposta emendativa, oltre a perseguire la finalità della trasparenza, intende riconoscere l'apporto umano fornito ai partiti dal loro personale.

  Ciro MASCHIO (FdI) esprime il proprio rammarico per il fatto che la maggioranza non abbia accolto la sua proposta di mediazione, dimostrandosi non disponibile ad accogliere emendamenti del suo gruppo, nonostante essi siano migliorativi del testo e non ne intacchino i princìpi essenziali. Dopo aver fatto notare che durante l’iter di esame la maggioranza ha mostrato disponibilità ad accogliere solo talune proposte di modifica, fa presente che il suo gruppo si riserva di presentare tali emendamenti anche durante l'esame in Assemblea. Illustra infine l'emendamento Lucaselli 7.30, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 7.30.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra il suo emendamento 7.31, facendo notare che le comprensibili esigenze di trasparenza non possono tuttavia condurre alla violazione di fondamentali principi di privacy, laddove manchi il consenso dei candidati alla pubblicazione dei loro dati.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega) ritiene che le disposizioni recate dal comma 5 dell'articolo 7 non siano efficaci, mancando un'organizzazione centralizzata nel casellario giudiziale, che non consente di avere un quadro complessivo dei carichi pendenti di un soggetto nei diversi territori Pag. 9regionali. Ritiene altresì che tali disposizioni rischino di porre a carico delle procure, nonché degli stessi partiti e movimenti, oneri burocratici assolutamente eccessivi e molto costosi. Fa notare, dunque, che tali disposizioni perseguono finalità comprensibili, ma con modalità sbagliate.

  Ciro MASCHIO (FdI), dopo aver nuovamente criticato le modalità di organizzazione dei lavori, ringrazia il deputato Paolini per il suo contributo volto a chiarire la portata dell'emendamento Lucaselli 7.31. Tale proposta emendativa è volta a sopprimere la previsione del consenso implicito alla pubblicazione dei dati del casellario giudiziale. Qualora non si intenda accogliere la predetta proposta emendativa, auspica che, comunque, nel corso dell'esame in Assemblea si intervenga almeno al fine di snellire e semplificare le procedure di rilascio del certificato, per evitare il rischio di paralizzare il procedimento elettorale. Rileva come si tratti di un emendamento di buon senso volto a sopprimere una norma sulla quale peraltro sussistono seri dubbi di legittimità costituzionale. Rileva come anche l'emendamento 7.45 dei relatori, successivamente ritirato, prevedeva l'attenuazione del principio del consenso implicito.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 7.31.

  Ylenja LUCASELLI (FdI), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede se sia prevista, come di consueto, una breve sospensione per una pausa tecnica.

  Giulia SARTI, presidente, dichiara che al momento non è prevista alcuna ulteriore sospensione dei lavori e che tale ipotesi potrà essere valutata successivamente, sulla base dell'andamento dei lavori.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) prende atto con rammarico dell'indisponibilità della Presidenza ad accordare una pausa tecnica per l'ora di cena, diversamente da quanto stabilito nelle precedenti sedute, rilevando come tale decisione rende evidentemente più difficile, per il suo gruppo, esercitare le sue prerogative.

  Giulia SARTI, presidente, fa presente di non aver escluso la possibilità di una sospensione ma di essersi riservata di valutarla alla luce dello svilupparsi dei lavori.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) lamenta che alcuni deputati di maggioranza intervengano senza aver avuto la parola.

  Giulia SARTI, presidente, invita la deputata Lucaselli a rivolgersi alla Presidenza.
  Constata quindi l'assenza dei presentatori degli emendamenti Ceccanti 7.33, Conte 7.34 e Schullian 7.35: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Ciro MASCHIO (FdI) dichiara di sottoscrivere tutti i restanti emendamenti di altri gruppi, non ritirati prima della seduta, riferiti agli articoli 7 e 8.
  Illustrando quindi l'emendamento Conte 7.36, rileva come esso, pur essendo stato presentato da una diversa parte politica, vada nella stessa direzione della proposta emendativa testé respinta, in quanto volto a prevedere la soppressione parziale del comma 5 dell'articolo 7.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) ricorda la differenza esistente tra il certificato penale e il certificato dei carichi pendenti, ricordando come il primo contenga l'estratto delle condanne penali passate in giudicato iscritte nel casellario giudiziale, mentre il secondo, rilasciato dalle procure della Repubblica, riporta i procedimenti penali in corso. Ricorda, inoltre, come nel certificato penale alcune condanne siano omesse, attraverso l'istituto della non menzione, laddove il certificato sia richiesto da privati e non anche nel caso esso sia richiesto dalla pubblica amministrazione. Esprime dubbi circa la possibilità di considerare i partiti e i movimenti politici alla stregua di pubbliche amministrazioni.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento 7.36.

  Ciro MASCHIO (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 7.41, volto a prevedere che i partiti e i movimenti politici che trasmettono annualmente rendiconti di cui all'articolo 8 della legge 2 gennaio 1997, n. 2, debbano avere almeno un eletto in un Consiglio regionale o in Parlamento. Osserva che la proposta emendativa in esame è finalizzata a definire in maniera più precisa quali siano i soggetti politici tenuti a trasmettere annualmente la predetta relazione. Ritiene che la maggioranza, e in particolare i colleghi del MoVimento 5 Stelle, che non rappresenta un partito nel senso tradizionalmente inteso e che è regolato da uno «statuto non statuto», potrebbero condividere la proposta emendativa in discussione che ha come finalità il perseguimento della massima trasparenza.

  Giulia SARTI, presidente, sospende brevemente la seduta e convoca una riunione degli uffici di presidenza, integrata dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, per le ore 21.20 della giornata odierna.

  La seduta, sospesa alle 21.10, è ripresa alle 22.25.

  Giulia SARTI, presidente, ricorda che prima della sospensione si era giunti all'esame dell'emendamento Maschio 7.41.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) fa presente che il suo gruppo da questo momento in poi limitare i propri interventi, concentrandosi su una breve illustrazione delle proprie proposte emendative. Osserva che più approfondite considerazioni saranno svolte in sede di esame in Assemblea. Illustra quindi l'emendamento Maschio 7.41, auspicandone l'approvazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 7.41.

  Ciro MASCHIO (FdI), illustrando i suoi emendamenti 7.42 e 7.43, rileva che come essi mirino ad escludere, con riferimento alla trasmissione cui sono tenuti i partiti e i movimenti politici ai sensi del comma 6 dell'articolo 7, gli elenchi con i nominativi degli iscritti, al fine di evitare di dar luogo ad una forma di controllo invasiva. Chiedendo ai relatori un impegno a valutarli quantomeno per l'esame in Assemblea, fa notare che, tra le due proposte emendative, il suo emendamento 7.43 sarebbe preferibile rispetto al 7.42, in quanto più puntualmente formulato.

  Francesco FORCINITI (M5S), relatore per la I Commissione, anche a nome della relatrice per la II Commissione, si impegna a valutare con grande attenzione gli emendamenti Maschio 7.42 e 7.43 ai fini della discussione in Assemblea. Nel dichiarare, dunque, la sua massima disponibilità in tal senso, invita per ora a ritirarli.

  Ciro MASCHIO (FdI) ritira i suoi emendamenti 7.42 e 7.43, a fronte dall'impegno assunto dai relatori, riservandosi di ripresentarli per l'esame in Assemblea. Dichiara altresì, a nome del suo gruppo, di ritirare la sottoscrizione dell'emendamento Migliore 7.44, precedentemente sottoscritto.

  Giulia SARTI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Migliore 7.44: si intende che vi abbia rinunciato.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) dichiara che il suo gruppo ritira le proprie firme da tutti gli emendamenti di altri gruppi riferiti agli articoli 7 e 8, che aveva sottoscritto in precedenza.

  Ciro MASCHIO (FdI) illustra l'emendamento Lucaselli 8.1 e ne raccomanda l'approvazione. Osserva che si tratta di un tema delicato che ha determinato una certa tensione anche nell'ambito della maggioranza.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 8.1.

  Giulia SARTI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Sisto 8.3, 8.4, 8.6, 8.5, 8.7, 8.8, 8.9, 8.10, 8.11, 8.12, 8.13 e 8.14: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento Maschio 8.16, volto a sopprimere la previsione di cui alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 8, nella quale si stabilisce che i contributi ricevuti nei sei mesi precedenti le elezioni per il rinnovo del Parlamento, o comunque dopo lo scioglimento anticipato delle Camere, sono pubblicati entro i 15 giorni successivi al loro ricevimento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 8.16.

  Giulia SARTI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Ceccanti 8.19 e Sisto 8.21: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Ciro MASCHIO (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 8.22, identico nella ratio al successivo emendamento a sua firma 8.23. Sottolinea come la differenza tra le due proposte emendative sia rappresentata esclusivamente dalla diversa entità della somma ivi prevista. Rileva quindi come gli emendamenti propongano un intervento puntuale sulla questione relativa alle soglie dei contributi ai partiti ed evidenzia che la soglia di 500 euro l'anno prevista dalla normativa vigente è, a suo avviso, eccessivamente bassa. Nel sottolineare come le proposte emendative in discussione abbiano il pregio di allineare tale soglia alle quote stabilite da alcuni regolamenti dell'Unione europea sulla medesima materia, auspica che l'emendamento 8.22, o in subordine l'emendamento 8.23, possa essere accolto dalle Commissioni già nella seduta odierna o che possa costituire oggetto di riflessione per il prosieguo dell'esame in Assemblea.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Maschio 8.22 e 8.23.

  Giulia SARTI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Sisto 8.24, Conte 8.25 e Ceccanti 8.27: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento Maschio 8.29, volto a sopprimere il numero 2.3 della lettera b) del comma 1 dell'articolo 8.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 8.29.

  Ciro MASCHIO (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 8.31, di contenuto analogo al successivo emendamento a sua firma 8.32, volti a ricondurre ad un importo di buon senso la soglia di 500 euro, a suo dire, spropositata verso il basso. Sottolinea che la deputata Gebhard aveva presentato la proposta emendativa 8.30, di contenuto analogo a quello delle proposte in discussione, ma che stabiliva l'importo, ancora più alto, di 4.000 euro.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Maschio 8.31 e 8.32.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento Maschio 8.33, volto a prevedere che l'obbligo per i rappresentanti legali dei partiti beneficiari delle erogazioni di trasmettere alla Presidenza della Camera dei deputati l'elenco dei soggetti che hanno erogato finanziamenti o contributi di importo superiore, nell'anno, a euro 5.000, e la relativa documentazione contabile deve essere adempiuto entro il mese solare successivo a quello di percezione del finanziamento o del contributo.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 8.33.

  Ciro MASCHIO (FdI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 8.34, che sopprime la previsione contenuta al numero 5 della lettera b) del comma 1 dell'articolo 8, in base alla quale, ai fini dell'ottemperanza agli obblighi di pubblicazione nei siti internet del Parlamento italiano e del partito politico non è richiesto il rilascio del consenso espresso dagli interessati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Maschio 8.34.

  Giulia SARTI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Sisto 8.36 e Ceccanti 8.39: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Ciro MASCHIO (FdI), intervenendo sull'emendamento Donzelli 8.43, rileva come esso sia volto ad estendere alle società cooperative ed ai loro consorzi il divieto di erogare contributi in favore dei partiti politici.

  Francesco FORCINITI (M5S), relatore per la I Commissione, anche a nome della relatrice per la II Commissione, invita i presentatori a ritirare l'emendamento Donzelli 8.43, assicurando che anche questo tema sarà oggetto di attento approfondimento nel corso dell'esame in Assemblea.

  Ciro MASCHIO (FdI), alla luce delle dichiarazioni del relatore, accede all'invito formulato dal relatore e ritira l'emendamento Donzelli 8.43, di cui è cofirmatario, riservandosi di riformularlo in termini che auspica condivisi anche dalla maggioranza, ai fini della discussione in Assemblea.

  Giulia SARTI, presidente, avverte che si è concluso l'esame degli emendamenti.
  Informa quindi che tutte le Commissioni permanenti in sede consultiva hanno espresso i rispettivi pareri, ad eccezione della Commissione Bilancio, la quale lo esprimerà direttamente all'Assemblea.
  Propone quindi la seguente correzione di forma:
  All'articolo 1, comma 1, lettera f), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e, al secondo comma, la parola: «pure» è soppressa».

  Le Commissioni approvano la proposta di coordinamento del testo formulata dalla Presidente.

  Giulia SARTI, presidente, con riferimento all'emendamento Elisa Tripodi 9.14, approvato nella seduta di ieri, considerato che la formulazione dell'emendamento fa riferimento a parole che ricorrono due volte nel testo da modificare, preciso che la soppressione operata dall'emendamento deve intendersi riferita alle parole: «per esservi state elette o nominate in virtù della loro appartenenza a partiti o movimenti politici, nonché di candidati a cariche istituzionali elettive».

  Le Commissioni deliberano di conferire il mandato ai relatori, Forciniti e Businarolo, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulia SARTI, presidente, avverte che il gruppo Forza Italia ha designato i deputati Sisto e Costa quali relatori di minoranza e che il gruppo PD ha designato i deputati Migliore e Bazoli quali relatori di minoranza.
  Avverte inoltre che le Presidenze si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 23.05.

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