CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 novembre 2018
88.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 8 novembre 2018. — Presidenza della presidente della II Commissione Giulia SARTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 8.40.

Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici.
C. 1189 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 novembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Franco VAZIO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, stigmatizza il fatto che la convocazione per la riunione degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, tenutasi ieri alle ore 20, sia stata inviata agli interessati con soli 15 minuti di anticipo, rendendo difficile la partecipazione anche a chi fosse comunque presente a Roma. Ritiene che un tale modo di procedere, senza peraltro che sia preventivamente intervenuto un preavviso sull'eventualità di una riunione degli uffici di presidenza, rappresenti una grave violazione dei diritti e delle prerogative dei parlamentari. Per il futuro sollecita pertanto i presidenti a convocare in tempo utile sia le riunioni degli Uffici di presidenza sia le sedute della Commissione.

  Giulia SARTI, presidente, prende atto delle osservazioni del deputato Vazio, ricordando che l'argomento è già stato ampiamente discusso ieri, nel corso della riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite.

  Gennaro MIGLIORE (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, con riguardo Pag. 5alla medesima questione, precisa che i parlamentari non sono a disposizione dei presidenti di Commissione, tanto più che al momento della convocazione i lavori dell'Assemblea erano già conclusi e non vi era stata alcuna comunicazione preventiva. Ritiene che non sia questo il modo di trattare né i membri della Commissione né tanto meno i rappresentanti dei gruppi in sede di ufficio di presidenza. Considerando inaccettabile che la convocazione intervenga 15 minuti prima della riunione, preannuncia una formale protesta presso la Presidenza della Camera e chiede che vengano immediatamente convocati gli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite.

  Giulia SARTI, presidente, ricorda che gli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite sono già convocati al termine della sede referente.

  Enrico COSTA (FI), considerata la rilevanza della seduta odierna, senza nulla togliere al Sottosegretario Ferraresi, ritiene fondamentale la presenza del Ministro della Giustizia Bonafede, al momento impegnato a pochi metri dalla sede della Camera dei deputati in un vertice di maggioranza proprio sul tema della prescrizione. Nel ricordare che le Commissioni riunite I e II sono da giorni ostaggio del Ministro, chiede che egli venga a spiegare per quale motivo abbia voluto assumere un'iniziativa così dirompente per mano dei relatori.

  Marco DI MAIO (PD), intervenendo a sua volta sull'ordine dei lavori, stigmatizza il fatto che una lettera così importante come quella inviata ieri dal Presidente Fico ai presidenti delle Commissioni I e II non sia stata messa a disposizione dei deputati.

  Giulia SARTI, presidente, nel precisare che la lettera del Presidente Fico è stata posta a disposizione dei deputati nella giornata di ieri, nel corso della riunione degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, assicura comunque al collega che essa sarà prontamente messa anche a sua disposizione.

  Marco DI MAIO (PD) ribadisce che si tratta di una lettera molto rilevante, che rischia di costituire un grave precedente, consentendo oggi e per il futuro che si possa estendere a qualsivoglia materia l'ambito di un provvedimento.

  Giulia SARTI, presidente, precisa che, come dimostrato da molti precedenti messi a disposizione dei membri delle Commissioni I e II, non sarebbe la prima volta che si ridefinisce il perimetro di un intervento legislativo nel corso dell'esame indicandone gli oggetti e la ratio complessiva.

  Marco DI MAIO (PD), nell'invitare la Presidente a non interromperlo costantemente, la prega di fargli completare il ragionamento.

  Giulia SARTI, presidente, invita il collega Di Maio ad essere sintetico.

  Marco DI MAIO (PD), nel ricordare di non essere fin qui intervenuto nel corso dell'esame del provvedimento, ribadisce il proprio diritto ad intervenire senza essere interrotto, evidenziando il fatto che una convocazione intervenuta 15 minuti prima della riunione rappresenta un modo di procedere molto lesivo delle prerogative parlamentari. A tale proposito, fa presente che, in quanto membro dell'ufficio di presidenza della I Commissione, avrebbe dovuto essere avvertito preventivamente dell'eventualità di una riunione, che era peraltro chiamata ad affrontare un tema molto delicato. Nel sottolineare come la presentazione da parte dei relatori di un emendamento in tema di prescrizione nell'ambito di un provvedimento che affronta tutt'altra materia non costituisca una vicenda normale, invita i gruppi Movimento 5 Stelle e Lega a non stravolgere le regole, ritenendo che tale modo di operare si ritorcerà contro di loro in futuro, qualora dovessero trovarsi di nuovo all'opposizione.

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  Francesco Paolo SISTO (FI) fa presente di aver esaminato con grande attenzione la lettera inviata dal Presidente della Camera, evidenziando come il suo contenuto sia stato necessariamente condizionato dal modo in cui è stata formulata la richiesta dei presidenti delle Commissioni I e II, che già conteneva al suo interno elementi di nocività, a partire dalla mancata esposizione delle molte considerazioni esposte sull'argomento dai gruppi di opposizione. Evidenzia come tanto i precedenti citati dal Presidente della Camera quanto le considerazioni in essa svolte, con particolare riguardo al primo capoverso della seconda pagina, attribuiscano alla Commissione di merito la facoltà di definire il perimetro della materia oggetto di esame in sede di abbinamento di proposte di legge. Ritiene che, diversamente, consentire l'ampliamento della materia di esame a seguito della presentazione di un emendamento costituirebbe una vera truffa parlamentare, dal momento che in tal modo la maggioranza sarebbe autorizzata in qualsiasi momento a modificare l'oggetto del provvedimento, introducendovi materie totalmente estranee. Pertanto, sulla base di tali considerazioni, invita perentoriamente la Presidente Sarti a chiedere espressamente al Presidente della Camera e alla Giunta per il regolamento di fornire una interpretazione autentica del contenuto della lettera, con riguardo alla precise modalità di esercizio della citata facoltà di ridefinire il perimetro della materia di oggetto di esame, per capire se, oltre all'abbinamento procedurale, previsto dal Regolamento della Camera, si possa configurare anche una forma di abbinamento «politico», come in questo caso. Nel ritenere che ciò non possa essere consentito per il solo fatto che il Ministro Bonafede vuole portare in Assemblea in tempi brevi la modifica dell'istituto della prescrizione per motivi esclusivamente propagandistici, evidenzia come tale comportamento rientri nel disegno di sgretolamento della democrazia perseguito dalla maggioranza.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel manifestare il proprio imbarazzo di fronte alla situazione, ricorda a tutti che, mentre nei giorni scorsi autorevoli rappresentanti della Lega hanno dichiarato che la modifica dell'istituto della prescrizione doveva essere contenuta in un autonomo progetto di legge, ieri, durante la riunione degli Uffici di presidenza, il deputato Iezzi, rappresentante di gruppo della Lega presso la I Commissione, si è espresso in senso favorevole all'ampliamento del perimetro dell'intervento normativo del provvedimento in esame. Precisa inoltre di essere arrivata con qualche minuto di ritardo rispetto all'inizio della seduta odierna allo scopo di ascoltare le dichiarazioni rilasciate a Rai Uno dal deputato Molinari, presidente del gruppo della Lega alla Camera, il quale ha espresso l'opinione che la riforma della prescrizione meriti un disegno di legge ad hoc. Pertanto, nel ritenere indispensabile che gli amici della Lega chiariscano la loro posizione, allineando le dichiarazioni rilasciate nelle aule parlamentari a quelle effettuate in altra sede, chiede che venga sospesa la seduta delle Commissioni riunite in sede referente per convocare immediatamente gli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi. Evidenzia inoltre l'assoluta necessità che venga consentita la trasmissione tramite web tv anche delle sedute in sede referente, in modo tale che la maggioranza possa rispondere davanti ai cittadini dei continui cambiamenti di opinione. Da ultimo esprime la convinzione che il Movimento 5 Stelle, senza le competenze e la solidità del gruppo della Lega, non sia in grado di condurre in porto la riforma della prescrizione.

  Alessia MORANI (PD) si associa alla richiesta avanzata dal collega Sisto.

  Federico CONTE (LeU), nell'associarsi alla richiesta del deputato Sisto, ritiene che l'ampliamento del perimetro dell'intervento normativo allo scopo di includervi il tema della prescrizione e di rendere ammissibile l'emendamento 1.124 dei relatori, potrebbe considerarsi consentito se Pag. 7si leggesse soltanto il secondo capoverso della seconda pagina della lettera del Presidente della Camera, senza tener in alcun conto il contesto in cui tale capoverso è inserito. Ritiene pertanto necessaria una interpretazione autentica della lettera del Presidente della Camera, in cui si dichiari esplicitamente che l'ampliamento della materia oggetto di esame può avvenire, oltre che in fase di abbinamento di progetti di legge, anche in fase emendativa. Evidenzia come un intervento così rilevante quale è la riforma dell'istituto della prescrizione necessiti di una partecipazione piena e democratica dei componenti delle Commissioni di merito, senza una forzata compressione dei tempi di esame.

  Jole SANTELLI (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa notare che, nella sua lettera, il Presidente della Camera, nel far riferimento alla facoltà della Commissione di abbinare eventuali progetti di legge non vertenti su identica materia del provvedimento esaminato, richiede una ridefinizione dei lavori delle Commissioni, garantendo tempi adeguati di esame. Al riguardo, giudica opportuno che il Presidente Fico fornisca una interpretazione autentica della sua lettera, chiarendo se il presupposto dell'ampliamento del perimetro di esame sia rappresentato dall'abbinamento di proposte di legge o se possa essere sufficiente una proposta emendativa, come quella presentata dai relatori. Ritiene che, qualora fosse confermata la prima ipotesi, relativa alla necessità di un abbinamento – ipotesi da lei condivisa – le Commissioni sarebbero obbligate ad ampliare il perimetro di esame attraverso lo strumento dell'abbinamento, che determinerebbe la scelta successiva di un nuovo testo base o unificato, sul quale riaprire la discussione, nonché i termini per la presentazione degli emendamenti. Ritiene che l’iter di esame non possa che essere rimodulato in questi termini, sulla base di prassi e norme regolamentari che le Presidenze sono tenute a far rispettare. Giudica paradossale che sia proprio il gruppo del M5S, che nella passata legislatura inneggiava all'importanza della democrazia parlamentare, a rendersi protagonista di una simile violazione dei regolamenti parlamentari.

  Emanuele PRISCO (FdI), intervenendo sull'ordine dei lavori, invita la maggioranza ad astenersi dal compiere «colpi di mano» su una materia delicata come quella in esame, considerato che si tratta di introdurre un tema nuovo, riguardante una modifica rilevante dell'ordinamento penale, che rischia di stravolgere lo svolgimento dei processi e l'organizzazione giudiziaria complessiva. Ritiene necessario che sia garantita un'adeguata discussione, concedendo ai gruppi anche la facoltà di presentare proprie proposte di legge da abbinare al provvedimento, assicurando a tal fine tempi congrui.

  Walter VERINI (PD), confidando in un atto di riflessione da parte della maggioranza, fa notare che si sta rischiando di violare la prassi parlamentare e le stesse regole democratiche definite dalla Costituzione, giudicando altresì imbarazzante, per la stessa maggioranza, che le scelte politiche vengano assunte in altre sedi, al di fuori del Parlamento, senza che sia fornita ai parlamentari alcuna possibilità di interlocuzione. Invita la maggioranza a fermarsi e ad astenersi dall'infliggere al Parlamento una simile ferita, ricordando che nella scorsa legislatura il gruppo del MoVimento 5 Stelle, nello svolgere il suo ruolo di opposizione, fece ricorso ad atteggiamenti intimidatori, che egli stesso stigmatizzò. Osserva che anche oggi, come allora, il loro comportamento aggressivo, seppur ripresentato sotto diverse spoglie e con meno clamore, non riuscirà a piegare la resistenza di chi gli si contrappone.

  Giulia SARTI, presidente, invita i deputati ad attenersi a considerazioni sull'ordine dei lavori.

  Franco VAZIO (PD) invita la Presidente Sarti ad evitare commenti critici – peraltro accompagnati da sorrisi canzonatori – tesi a sindacare continuamente il contenuto degli interventi dei deputati.

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  Giulia SARTI, presidente, ricorda al deputato Vazio che non è consentito prendere la parola senza che tale facoltà sia stata concessa dalla Presidenza.

  Stefano CECCANTI (PD) ritiene inaccettabile un'interpretazione della lettera del Presidente della Camera che legittimi la maggioranza a procedere come se nulla fosse. Ciò equivale a dire, a suo avviso, che il Presidente della Camera sostanzialmente rinuncia al suo ruolo di arbitro imparziale, abdicando al suo ruolo. Rilevato che già i presidenti delle Commissioni si sono sottratti ai loro compiti, in sede di valutazione dell'ammissibilità degli emendamenti, alla stregua di meri portavoce della maggioranza, osserva che, se anche la Presidenza della Camera autorizzasse tali comportamenti, evitando peraltro di convocare la Giunta competente in materia, si configurerebbe una gravissima violazione del regolamento, che renderebbe sostanzialmente vacante la figura del Presidente della Camera.

  Marzia FERRAIOLI (FI), nel rilevare che la prescrizione è un istituto di carattere generale, si chiede se la sospensione prefigurata nella proposta di modifica recata dall'emendamento 1.124 riguardi solo i reati di corruzione o abbia una valenza complessiva, ritenendo che nel primo caso si rischi di configurare fattispecie suscettibili di dar luogo a disparità di trattamento. Si chiede altresì se i reati corruttivi possano essere equiparati a quelli di particolare gravità per i quali è oggi esclusa la prescrizione, auspicando che la maggioranza faccia chiarezza su tali interrogativi.

  Giulia SARTI, presidente, ricorda che le Commissioni, come già annunciato negli Uffici di Presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, svoltisi nella giornata di ieri, sono oggi convocate per deliberare in ordine alla proposta delle Presidenze di ampliare il perimetro dell'intervento normativo, al fine di includervi il tema della prescrizione, oltre che le materie direttamente investite dalle disposizioni contenute nel disegno di legge.
  Trattandosi di una questione procedurale, la discussione si svolgerà ai sensi degli articoli 41 e 45 del Regolamento: avverte a tal proposito che saranno consentiti due interventi per gruppo.
  In caso di approvazione di tale proposta, risulterebbe ridefinito l'ambito dell'intervento normativo nei termini indicati dalle Presidenze, sia ai fini delle valutazioni di ammissibilità degli emendamenti sia ai fini di ogni ulteriore attività istruttoria sulla materia così introdotta. Le Presidenze, considerata la fase procedurale in cui la delibera di ampliamento del perimetro si colloca (ossia a termine di presentazione degli emendamenti scaduto) si riservano altresì di indicare un nuovo termine per la presentazione degli emendamenti con esclusivo riferimento al tema della prescrizione.

  Enrico COSTA (FI) ritiene necessario che la proposta di ampliamento del perimetro dell'intervento legislativo sia formulata in termini di maggiore chiarezza, precisandone meglio l'oggetto e le modalità di discussione. Fa notare, infatti, che la prescrizione, causa di estinzione del reato che richiede la valutazione della pena edittale massima dei reati, ha evidenti implicazioni con tanti altri istituti giuridici penali, che possono incidere, ad esempio, sulle cause di interruzione o sospensione della stessa, o ad altri aspetti, relativi agli effetti che tale istituto di carattere generale produce. Chiede, dunque, di precisare il campo di tale delimitazione dell'oggetto di esame, anche al fine di comprendere i margini per l'emendabilità del testo.

  Emanuele FIANO (PD) ritiene contraddittorio che nella seduta odierna le Presidenze, nel quadro dell'ampliamento del perimetro dell'intervento legislativo, propongano di limitare l'emendabilità del testo al solo tema della prescrizione, facendo notare che nella riunione degli uffici di presidenza della giornata di ieri, il Presidente della I Commissione Brescia aveva affermato che i margini di intervento emendativo avrebbero riguardato l'intero provvedimento. Osserva, peraltro, Pag. 9che lo stesso Presidente della Camera, rilevando come la modifica della relativa disciplina potrebbe essere considerata uno strumento di contrasto dei delitti contro la pubblica amministrazione, confermando una correlazione peraltro già ipotizzata dai gruppi di maggioranza nel corso dell’iter, sostanzialmente legittima una riapertura dei termini delle proposte emendative che abbia ad oggetto il testo nel suo complesso. Nel rilevare che di tale questione sarà necessariamente reinvestito il Presidente della Camera, auspica che sia riconosciuto il diritto dei gruppi di presentare proprie proposte di legge sulla materia nuova, di cui si propone l'introduzione, da abbinare al provvedimento in esame, auspicando altresì che gli uffici predispongano nel frattempo le opportune schede di approfondimento, che forniscano anche una ricognizione degli effetti nel frattempo prodotti dalla riforma introdotta nella passata legislatura sul tema. Giudica pertanto impossibile legiferare su tale argomento senza l'opportuna conoscenza dello stato attuale delle cose: è necessario, dunque, in conformità a quanto affermato dal Presidente della Camera nella sua lettera, rimodulare i tempi di esame in conseguenza di tale allargamento dell'oggetto, sia in relazione all'attività emendativa sia in relazione a quella conoscitiva. Ritiene quindi che la tempistica originariamente definita non abbia più ragione d'essere, tenuto conto peraltro che l'urgenza precedentemente deliberata dall'Assemblea ha riguardato un ambito materiale differente, oggi pesantemente rivisto.

  Roberto SPERANZA (LeU), dopo aver stigmatizzato l'assenza del Presidente della I Commissione Brescia, che giudica grave in una seduta delicata come quella in corso, osserva che non è in discussione il diritto della maggioranza di intervenire sul tema in oggetto, quanto le modalità con le quali si interviene, che giudica lesive delle prerogative delle opposizioni e irrispettose delle regole parlamentari e delle prassi consolidate. Nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di ampliare il perimetro di esame, giudica inaccettabili simile forzature su una questione di grande importanza, che rischia di stravolgere l'impianto complessivo dell'ordinamento. Invitando dunque la maggioranza ad agire nel rispetto delle regole, ritiene necessario che i gruppi dissenzienti si facciano portatori presso la Presidenza della Camera di una richiesta specifica, a salvaguardia del ruolo del Parlamento.

  Jole SANTELLI (FI), nell'associarsi alle considerazioni espresse dal collega Costa, chiede alle Presidenze chiarimenti in ordine all'oggetto dell'ampliamento del perimetro dell'intervento normativo, ritenendo che la proposta di ampliamento non si debba riferire genericamente al tema della prescrizione, ma debba necessariamente avere una dizione più completa ed organica. Evidenzia, in proposito, come nella lettera trasmessa dal Presidente Fico ai presidenti delle Commissioni I e II si sottolinei che sarà compito delle Presidenze individuare i progetti di legge vertenti sulla materia oggetto dell'ampliamento dei quali richiedere la riassegnazione alle Commissioni riunite. Ritiene, inoltre, che una volta proceduto all'abbinamento di tali progetti di legge, sarà indispensabile svolgere una nuova istruttoria, che dovrà comportare anche l'adozione di un testo base.

  Alfredo BAZOLI (PD), nel prendere rispettosamente atto della lettera trasmessa dal Presidente della Camera, sottolinea preliminarmente che nella stessa si osserva come sia affidata alle Commissioni in sede referente, in occasione dell'esame dei progetti di legge ad essa assegnati, la definizione del perimetro della materia oggetto di esame. Evidenzia, in proposito, come nella riunione degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite svoltasi nella serata di ieri, le opposizioni abbiano dovuto assistere ad un tentativo di forzatura da parte dei colleghi della maggioranza, nell'intento di fare assumere la decisione in merito a tale definizione in quella sede. Nel precisare, quindi, che Pag. 10nella medesima lettera si ribadisce che nel caso in cui decidano di procedere all'ampliamento del perimetro dell'intervento normativo, le Commissioni dovranno indicarne gli oggetti e la ratio complessiva, sottolinea la necessità che su questi ultimi si faccia chiarezza, al fine di consentire ai gruppi di predisporre valide proposte emendative che non debbano successivamente essere dichiarate inammissibili. Evidenzia, infatti, come limitare l'ampliamento della materia al solo intervento sulle modalità della prescrizione per i reati contro la pubblica amministrazione sia ben diverso rispetto ad intervenire sulla complessiva disciplina dell'istituto in questione, ritenendo che in tale ultima ipotesi si potrebbe intervenire su tutti gli strumenti che riguardano i tempi del processo. Osserva, inoltre, che nella citata lettera del Presidente della Camera dei deputati si rileva la peculiarità del caso in esame rispetto ai precedenti che vengono citati, in quanto la proposta procedurale di ampliamento è intervenuta in una fase successiva alla scadenza del termine di presentazione degli emendamenti. Ritiene che la conseguenza di tale peculiarità sia che la ridefinizione dell'ambito dell'intervento legislativo dovrà garantire tempi adeguati ad una approfondita istruttoria circa il tema inizialmente non compreso nel provvedimento e la previsione di un congruo termine per la presentazione degli emendamenti con riferimento al nuovo tema. Ritiene quindi che le Commissioni riunite avrebbero potuto iniziare a lavorare con molti giorni di anticipo se solo le Presidenze avessero valutato la possibilità di procedere all'ampliamento del perimetro dell'intervento normativo subito dopo la presentazione dell'originario emendamento 1.100 dei relatori. Ritiene che la responsabilità del tempo perso sia da attribuire esclusivamente alla incapacità delle Presidenze di gestire questa situazione e non debba essere attribuita alle forze di opposizione.

  Maria Carolina VARCHI (FdI) evidenzia preliminarmente che nello stesso momento in cui le Commissioni riunite ancora non hanno definito l'ambito di intervento del provvedimento in esame, in Commissione VIII si sta procedendo alla espressione del parere sullo stesso. Sottolinea quindi che il Presidente Fico, nella citata lettera, ha specificato che il compito di decidere sulla definizione del perimetro della materia oggetto del provvedimento è affidato alle Commissioni in sede referente ed ha precisato che non esistono precedenti analoghi. Rileva che mentre le Commissioni sono bloccate su questioni di natura procedurale, non è ancora terminato il vertice di maggioranza che ha ad oggetto il tema della prescrizione. Ribadisce la contrarietà del suo gruppo parlamentare all'ampliamento dell'ambito dell'intervento normativo ed invita i colleghi dell'opposizione a lasciare alla maggioranza il compito di chiarire come intendano procedere in merito al prosieguo dei lavori, sottolineando come la stessa maggioranza non stia intervenendo in Commissione e come le opposizioni debbano apprendere le informazioni in merito alla volontà di inserire o meno il tema della prescrizione nel presente provvedimento dagli organi di stampa.

  Alessia MORANI (PD), intervenendo per un richiamo all'articolo 45 del regolamento, chiede di consentire ai gruppi tempi più lunghi di intervento, sottolineando come la materia oggetto della proposta di ampliamento non possa essere compressa a due soli interventi per gruppo. Stigmatizza, inoltre, il fatto che, nella propria lettera, il Presidente della Camera, ha, a suo avviso, affermato che la modifica della disciplina della prescrizione potrebbe essere considerata uno strumento di contrasto alla corruzione, assumendo, di fatto, una posizione politica non in linea con il suo ruolo istituzionale.

  Federico CONTE (LeU), nell'associarsi alle considerazioni del collega Speranza, ribadisce l'auspicio che le Commissioni non procedano ulteriormente con un metodo di lavoro che comprime l'istruttoria del provvedimento. Evidenzia come l'ampliamento del perimetro dell'intervento Pag. 11normativo condurrebbe ad un utilizzo improprio dello strumento emendativo, che dovrebbe invece essere deputato a introdurre elementi migliorativi su aspetti specifici del provvedimento.
  Sottolinea quindi che, nella maggior parte dei casi, i termini della prescrizione maturano prima della definizione della sentenza di primo grado e solo nell'1 per cento delle ipotesi tra il secondo ed il terzo grado di giudizio. Ritiene che sia più opportuno provvedere ad una organica riforma della prescrizione in un autonomo provvedimento, non inserendola, con un «colpo di mano», all'interno del provvedimento in esame. Nel considerare necessario procedere ad un approfondito ciclo di audizioni sulla materia, evidenzia infine l'impossibilità, a suo avviso, di «trapiantare» una norma dal sistema penale tedesco in quello italiano che è sensibilmente diverso.

  Laura RAVETTO (FI) chiede di intervenire sull'ordine dei lavori.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) chiede di intervenire sull'ordine dei lavori, evidenziando il suo ruolo di Segretaria all'interno dell'Ufficio di presidenza della Commissione Giustizia.

  Giulia SARTI, presidente, fa notare che è necessario, per un ordinato svolgimento dei lavori, acquisire la posizione di tutti i gruppi sul merito della questione oggetto di deliberazione.

  Ciro MASCHIO (FdI) rileva l'inopportunità dello svolgimento della seduta delle Commissioni riunite nel momento in cui è in corso un vertice politico di maggioranza sul provvedimento in esame. Stigmatizza, inoltre, il fatto che le Commissioni in sede consultiva siano chiamate ad esprimere il proprio parere su un testo il cui oggetto potrebbe subire significativi cambiamenti.
  Esprime, quindi, la netta contrarietà del proprio gruppo, per ragioni sia di merito sia di metodo, alla proposta di ampliamento del perimetro. Quanto al merito, ricorda come la prescrizione sia un istituto fondamentale dell'ordinamento giuridico e come quindi gli interventi legislativi in materia debbano essere esaminati in modo serio e approfondito, e sottolinea la necessità, nel caso in cui la proposta di ampliamento fosse approvata, di svolgere un'adeguata istruttoria. Alla luce delle motivazioni indicate nella lettera del Presidente della Camera a sostegno del collegamento fra il tema della prescrizione e quello del contrasto ai delitti contro la pubblica amministrazione, ritiene possa essere fondata anche una richiesta di ampliamento del perimetro dell'intervento legislativo alla materia della riforma della pubblica amministrazione, in quanto è stata rilevata da più parti, e in particolare dai rappresentanti dell'ANCI e del GRECO, la necessità, ai fini della prevenzione della corruzione, di una semplificazione della burocrazia. Preannunzia, dunque, la presentazione di proposte emendative al riguardo e la richiesta di un ulteriore ampliamento del perimetro nei termini indicati.
  Per quanto concerne il metodo, rileva come il Presidente della Camera, nella sua lettera ai Presidenti delle Commissioni, abbia richiamato l'opportunità che decisioni del genere siano assunte con maggiore tempestività al fine di evitare di incidere su un ordinato sviluppo del procedimento legislativo e sull'organizzazione dei lavori delle Commissioni e dell'Assemblea. Sottolinea, inoltre, come nella lettera del Presidente della Camera si richieda che la proposta di ampliamento del perimetro ne indichi gli oggetti e la ratio complessiva e ritiene che nel caso di specie la proposta difetti di tali requisiti e che pertanto non possa essere posta in votazione.
  Osserva altresì come non si possa dare luogo alla votazione anche in considerazione del fatto che, da notizie di stampa, si apprende che il vertice di maggioranza si è appena concluso.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) chiede nuovamente di intervenire sull'ordine dei lavori e ricorda come, da Regolamento, gli interventi sull'ordine dei lavori abbiano la Pag. 12precedenza sulla discussione sulla questione oggetto di votazione.

  Gennaro MIGLIORE (PD) chiede di intervenire per richiamo al Regolamento.

  (Seguono vive proteste di deputati dei gruppi di opposizione).

  Giulia SARTI (M5S), presidente, constata che risulta acceso un apparecchio cellulare che sta trasmettendo le dichiarazioni del Ministro Bonafede: invita i deputati a non accostare i telefoni cellulari ai microfoni accesi, in quanto il frastuono prodotto non consente di proseguire la seduta. Invita gli assistenti parlamentari a intervenire per rimuovere tale fonte di rumore, sospendendo brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 10.15, è ripresa alle 10.18.

  Giulia SARTI (M5S), presidente, richiama all'ordine la deputata Ferraioli, che insiste a prendere la parola, ricordando che non è consentito prendere la parola senza l'autorizzazione della Presidenza.

  Catello VITIELLO (Misto-MAIE), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che la seduta sia sospesa, in quanto è in corso una conferenza stampa del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sull'esito del vertice di maggioranza.

  Laura RAVETTO (FI), dopo aver lamentato di aver chiesto la parola da più di un'ora, sottolinea come il Ministro della Giustizia Bonafede debba intervenire alla seduta delle Commissioni riunite, per chiarire la posizione del Governo sul tema della prescrizione, invece di rilasciare dichiarazioni alle TV. Stigmatizza infatti come tale atteggiamento costituisca un grave sgarbo per le Commissioni e per il Parlamento nel suo complesso.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) chiede che il Ministro della Giustizia sia immediatamente chiamato a riferire alle Commissioni riunite, denunciando come uno sfregio al Parlamento il fatto che egli stia rilasciando dichiarazioni sugli esiti del vertice alla stampa anziché agli organi parlamentari e come in tal modo il Parlamento venga calpestato.

  Giulia SARTI (M5S), presidente, richiama all'ordine il deputato Fiano, invitandolo a sedersi, e la deputata Morani, che insiste anch'ella vivamente per intervenire, ricordando che non è consentito prendere la parola senza l'autorizzazione della Presidenza.

  Gennaro MIGLIORE (PD), intervenendo per richiamo al Regolamento, chiede che sia sottoposta al Presidente della Camera, ai sensi del secondo comma dell'articolo 41, la decisione della Presidenza di limitare gli interventi. Chiede inoltre, a nome del suo gruppo, una definizione dei lavori che preveda la presenza del Ministro della Giustizia presso le Commissioni riunite, in modo che sia possibile ai deputati esprimere le proprie posizioni alla sua presenza.

  Giulia SARTI (M5S), presidente, osserva come la Presidenza abbia stabilito in apertura di seduta una limitazione degli interventi sulla questione che sarà posta in votazione.

  Francesco FORCINITI (M5S), relatore per la I Commissione, dichiara preliminarmente di non condividere le affermazioni secondo le quali il Presidente della Camera nella sua lettera avrebbe affermato, assumendo in tal modo una posizione politica, di ritenere la sussistenza di un collegamento tra il tema della prescrizione e quello del contrasto alla corruzione, in quanto il Presidente della Camera si è limitato a riportare nella lettera la posizione delle Presidenze delle Commissioni riunite, senza pronunciarsi su di essa. Ritiene, dunque, che il Presidente della Camera abbia dato prova di grande equilibrio. Ciò premesso, ricorda come nella riunione degli uffici di presidenza, integrati Pag. 13dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, svoltasi il giorno precedente, tutti i gruppi di opposizione abbiano chiesto che la decisione sull'ampliamento del perimetro fosse rimessa alle Commissioni riunite in sede referente e come tale richiesta sia stata accolta dalle Presidenze.

  (Vive proteste di deputati dei gruppi di opposizione).

  Giulia SARTI (M5S), presidente, richiama all'ordine la deputata Morani e la deputata Ferraioli.

  Francesco FORCINITI (M5S), relatore per la I Commissione, concludendo dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo in oggetto.

  Igor Giancarlo IEZZI (Lega) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di ampliamento del perimetro dell'intervento normativo.

  (Vive proteste di deputati dei gruppi di opposizione).

  Giulia SARTI (M5S), presidente, invita i deputati a tenere un comportamento più consono alla sede. Constatando che tutti i gruppi si sono pronunciati sul merito della questione oggetto di deliberazione, pone quindi in votazione la proposta di ampliamento del perimetro dell'intervento legislativo formulata dalle Presidenze all'inizio della seduta.

  (Segue la votazione. Vivissime proteste di deputati dei gruppi di opposizione che contestano la presidenza e chiedono insistentemente di intervenire sull'ordine dei lavori).

  Giulia SARTI (M5S), presidente, dichiara approvata la proposta di ampliamento del perimetro dell'intervento legislativo formulata dalle Presidenze all'inizio della seduta e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  (Vive, reiterate proteste di deputati dei gruppi di opposizione).

  La seduta termina alle 10.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19 alle 20.15.