CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 luglio 2018
31.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 4 luglio 2018. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'interno Stefano Candiani e Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sull'ordine dei lavori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere a un'inversione nell'ordine dei lavori della seduta odierna, nel senso di procedere, dapprima all'esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi (Atto n. 23) e quindi all'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 336, C. 513 e C. 664, recanti istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 23.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 3 luglio.

  Gianluca VINCI (Lega), relatore, ricollegandosi all'illustrazione del provvedimento svolta nella giornata di ieri dal presidente, in sua sostituzione, ricorda, per quanto riguarda il contenuto della direttiva (UE) 2017/853, di cui si propone l'attuazione, che essa intende migliorare Pag. 12alcuni aspetti della direttiva 91/477/CEE – che intendeva raggiungere un punto di equilibrio tra l'impegno a garantire una certa libertà di circolazione all'interno dell'Unione per alcune armi da fuoco e loro componenti essenziali e la necessità di inquadrare tale libertà mediante opportune garanzie di sicurezza – al fine di contrastare l'uso improprio delle armi da fuoco per scopi criminali, anche alla luce dei recenti atti terroristici. Osserva che tale direttiva, nel rivedere la direttiva 91/477, prevede l'introduzione di norme comuni dell'Unione in materia di marcatura delle armi, che si applicheranno però esclusivamente alle armi da fuoco o ai componenti essenziali fabbricati o importati dopo la data di entrata in vigore della direttiva (articolo 4, paragrafi 1-3). Ricorda poi che tale direttiva prevede che i dati relativi ad armi e componenti essenziali siano conservati nell'apposito archivio per 30 anni dopo la distruzione (articolo 4, paragrafo 4, comma 1). Evidenzia come essa inoltre preveda l'istituzione di uno strumento di collegamento elettronico accessibile agli armaioli e agli intermediari, che consenta loro di trasmettere le informazioni alle autorità nazionali via e-mail o inserendole direttamente in una banca dati o altro registro (articolo 4, paragrafo 4, comma 2).
  Richiama poi che la direttiva in questione prevede l'introduzione di norme più rigorose per le armi da fuoco più pericolose, onde garantire che non ne siano autorizzati l'acquisizione, la detenzione e gli scambi, fatte salve alcune deroghe limitate e debitamente motivate (articolo 4-bis). Fa notare che essa inoltre stabilisce la proibizione dell'uso civile di armi da fuoco progettate per uso militare, come l'AK-47 e l'M16, che sono dotate di selettore di fuoco e per le quali è possibile impostare manualmente la modalità di fuoco tra automatica e semiautomatica, nonché delle armi da fuoco semiautomatiche dotate di un caricatore fisso che consente di sparare un numero elevato di colpi e delle armi da fuoco semiautomatiche combinate con un caricatore amovibile ad alta capacità di colpi.
  In tale contesto fa notare come il provvedimento in esame, il quale incide su una materia delicata, presenti molteplici aspetti da approfondire, anche con riferimento a profili di concordanza con la direttiva e a questioni di rispetto dei principi e ai criteri direttivi di delega.
  Ritiene dunque opportuno che la Commissione svolga un ciclo di audizioni di esperti della materia e di associazioni rappresentative del settore, al fine di approfondire le diverse questioni in gioco, in vista dell'elaborazione di un parere ben ponderato.

  Fabiana DADONE (M5S) condivide l'esigenza di approfondire le delicate questioni poste dal provvedimento in esame, anche attraverso lo svolgimento di un ciclo di audizioni, tenuto conto che lo schema in questione interviene su una materia sulla quale, nel corso del tempo, hanno inciso diverse fonti normative, che hanno determinato una forte stratificazione di norme, spesso non coordinate tra di loro. Fa presente che lo stato della normativa vigente richiede un intervento importante, che ponga rimedio alle difficoltà interpretative generate da norme contraddittorie riguardanti questioni attinenti alla regolamentazione della circolazione di parti essenziali delle armi e delle munizioni o alla loro rottamazione. Evidenziata altresì l'esigenza di rivedere le forme di controllo in relazione a determinate specie di armi, come le armi bianche e armi antiche, auspicando dunque un serio approfondimento di merito, al fine di favorire la realizzazione di interventi normativi fondati su una visione strategica e organica.

  Gennaro MIGLIORE (PD), condividendo l'esigenza di approfondire la tematica in discussione, auspica lo svolgimento di un'attività conoscitiva che preveda l'ascolto di soggetti individuati sulla base di criteri certi. Si augura, dunque, che vengano ascoltati soggetti qualificati, con competenze specifiche sulla materia, o rappresentanti di istituzioni, evitando di svolgere audizioni con soggetti non adeguatamente rappresentativi, indentificati Pag. 13per la loro mera appartenenza ad una parte, i quali potrebbero fornire apporti distorsivi rispetto all'esame che la Commissione deve compiere sul provvedimento.

  Emanuele PRISCO (FdI), nel condividere l'esigenza di svolgere un ciclo di audizioni, ritiene necessario approfondire non solo gli aspetti teorici posti dal provvedimento in esame, ma anche le sue ricadute concrete, ad esempio economiche, su taluni specifici settori, tra il quali richiama quello della caccia, della produzione delle armi, delle associazioni sportive nel campo del tiro al volo. Evidenzia quindi l'opportunità di ascoltare i soggetti rappresentativi di tali ambiti, ritenendo che essi, pur essendo portatori di una visione di parte, non potranno che fornire un contributo positivo al lavoro della Commissione.

  Jole SANTELLI (FI), nel rilevare la delicatezza dei temi trattati dallo schema di decreto, concorda con l'esigenza di svolgere, attraverso lo svolgimento di specifiche audizioni, i necessari approfondimenti sul provvedimento in esame, richiamando a titolo di esempio le sue ricadute sul settore del tiro sportivo.

  Davide AIELLO (M5S) rileva come il provvedimento in esame intervenga su materie delicate, che pongono rilevanti questioni attinenti alla pubblica sicurezza. Evidenzia, in proposito, l'esigenza di rivedere alcuni aspetti del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, tra i quali quelli riguardanti la disciplina della licenza d'armi per uso di caccia. Evidenzia, in proposito, la necessità di rivedere la normativa vigente nel senso di limitare le possibilità di detenzione ed utilizzo di armi – che, a suo avviso, appaiono, allo stato, eccessive – per i titolari di tale tipo di licenza. Auspica, dunque, che, nell'ambito del ciclo di audizioni che sarà avviato sul tema, sia possibile ascoltare anche le federazioni che rappresentano il settore della caccia, nonché gli organismi di rappresentanza delle forze di polizia.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, fa notare che l'eventualità di svolgere un ciclo di audizioni nonché le relative modalità di svolgimento, saranno valutate nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione.

  Il Sottosegretario Stefano CANDIANI, nell'osservare che il Governo è intenzionato a tenere nel debito conto il parere parlamentare che sarà espresso, fa notare che lo schema in esame è volto ad attuare la direttiva 2017/853, che interviene in un ambito specifico. Giudica opportuno, dunque, concentrare l'esame della Commissione su tali aspetti.

  Emanuele FIANO (PD) chiede al rappresentante del Governo se le dichiarazioni da lui testé rese indichino l'orientamento dell'Esecutivo a circoscrivere strettamente l'oggetto dell'intervento legislativo in esame alla sola attuazione della direttiva 2017/853, in quanto ciò costituirebbe un'importante indicazione politica circa il fatto che talune delle questioni poste nel presente dibattito, che richiedono la modifica profonda di taluni aspetti della normativa vigente, si pongono al di fuori dell'ambito materiale oggetto del provvedimento.
  Auspica inoltre che le modalità di svolgimento del ciclo di audizioni informali che saranno successivamente definite siano calibrate con le scadenze temporali previste per l'espressione dei pareri parlamentari su tale provvedimento.

  Il Sottosegretario Stefano CANDIANI, nel ritenere importante avviare un serio dibattito parlamentare, ribadisce che giudica opportuno – anche alla luce dei tempi particolarmente ristretti previsti dalla legge per la conclusione della procedura – concentrare l'attenzione sulla finalità del provvedimento in esame, che è quella di dare attuazione alla normativa europea in materia. Ritiene dunque opportuno rinviare ad altre sedi l'esame di talune delle questioni poste nel dibattito, Pag. 14laddove si pongano al di fuori di tale contesto.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 luglio 2018. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 14.30.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
Testo unificato C. 336 Anzaldi, C. 513 Nesci e C. 664 Verini.

(Esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 805 e C. 807).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 3 luglio.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, comunica che sono state assegnate alla Commissione, in sede referente, le proposte di legge C. 805 Santelli e C. 807 Palazzotto, le quali, vertendo sulla medesima materia oggetto delle proposte di legge già in esame, sono abbinate a queste ultime. Rileva inoltre come resti comunque ferma la decisione, assunta dalla Commissione nella seduta di ieri, di adottare come testo base il testo unificato predisposto dalla relatrice.
  Avverte inoltre che sono state presentate 28 proposte emendative al predetto testo base (vedi allegato) e che i presentatori hanno testè ritirato l'emendamento Occhionero 2.1.
  Invita quindi la relatrice e il rappresentante del Governo a esprimere il parere su tali proposte emendative.

  Dalila NESCI (M5S), relatrice, giudica opportuno dare ai gruppi la possibilità di approfondire le questioni poste dagli emendamenti presentati. Si riserva, dunque, di esprimere i pareri al termine degli interventi che si svolgeranno in Commissione sul complesso delle proposte emendative.

  Emanuele PRISCO (FdI), condividendo le considerazioni testé svolte dalla relatrice, auspica che sia data ai gruppi la possibilità di manifestare la propria posizione rispetto al complesso delle proposte emendative presentate.

  Igor Giancarlo IEZZI (Lega) chiede che sia dato ai gruppi il tempo necessario per approfondire il contenuto degli emendamenti presentati e di intervenire sul merito specifico degli stessi.

  Anna MACINA (M5S), alla luce del numero rilevante di emendamenti presentati e del ristretto margine temporale a disposizione dei gruppi per valutarli, concorda con l'esigenza di concedere ai gruppi la possibilità di approfondirne la portata.

  Gennaro MIGLIORE (PD), pur concordando con le esigenze di approfondimento testé poste dai gruppi, auspica che le modalità di svolgimento dell'esame del provvedimento siano compatibili con l'attuale programmazione dei lavori dell'Assemblea, che prevede l'inizio della discussione in quella sede nella giornata di lunedì 9 luglio 2018.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nel dichiarare di essere consapevole dell'esigenza rappresentate dal deputato Migliore, fa notare al tempo stesso che il provvedimento in esame incide su una materia delicata, che chiama in causa le competenze di altre Commissioni, in particolare quelle della Commissione Giustizia. Pag. 15
  Dopo aver rilevato, dunque, la necessità di considerare anche i tempi necessari alle altre Commissioni per approfondire le tematiche in vista dell'espressione dei pareri di loro competenza, assicura che si adopererà per garantire che l'inizio della discussione in Assemblea avvenga comunque nell'arco della prossima settimana, pur garantendo un'istruttoria seria che reputa necessaria per l'elaborazione di un testo adeguata.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI, associandosi alla proposta della relatrice, sottolinea l'esigenza di approfondire le delicate questioni poste dal provvedimento, anche alla luce del fatto che la proposta in esame introduce alcune significative novità in tema di compiti e poteri della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Giudica utile, dunque, nella prospettiva di una migliore operatività della medesima Commissione d'inchiesta, che il Governo possa svolgere un'attenta riflessione sul testo unificato adottato come base nella seduta di ieri e sugli emendamenti presentati nella mattinata odierna, anche confrontandosi con gli altri dicasteri interessati dal provvedimento, tra cui richiama il Ministero della giustizia.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dopo aver ricordato che il provvedimento in esame è attualmente iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea con la clausola «ove concluso dalla Commissione», prende atto dell'orientamento, emerso in seno alla Commissione, di poter disporre di più tempo per l'esame del provvedimento e fa notare che le modalità di prosecuzione dell’iter saranno in ogni caso valutate nell'ambito del prossimo Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, già convocato al termine della seduta odierna.

  Jole SANTELLI (FI) chiede se non sia il caso iniziare gli interventi sul complesso degli emendamenti già nella seduta odierna.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, con riferimento alla questione posta dalla deputata Santelli, ritiene opportuno dare ai gruppi il tempo necessario per approfondire il contenuto delle proposte emendative presentate, nell'ottica dello svolgimento di un confronto serio e ponderato tra tutti i componenti della Commissione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 14.40 alle 15.05.

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