CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 novembre 2017
910.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 15 novembre 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 14.15.

7-01049 Mantero, 7-01174 Crimi, 7-01363 Paola Boldrini e 7-01377 Binetti: Riconoscimento e cura della fibromialgia e suo inserimento tra le malattie invalidanti.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione. Abbinamento della risoluzione 7-01377 Binetti – Approvazione di un testo unificato n. 8-00270).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 18 ottobre 2017.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che il 26 ottobre 2017 è stata presentata la risoluzione n. 7-01377 Binetti vertente sulla medesima materia delle risoluzioni in esame, di cui è già iniziata la discussione il 10 ottobre scorso. Pertanto, tutte risoluzioni presentate saranno discusse congiuntamente.
  Ricorda, altresì, che su tali risoluzioni si è svolto un breve ciclo di audizioni informali di esperti della materia nelle sedute del 18 e del 26 ottobre.Pag. 144
  Dà, quindi, la parola al deputato Mantero per l'illustrazione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in esame che ha predisposto.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra una proposta di testo unificato che tiene conto del contenuto di tutte le risoluzioni presentate nonché di diversi elementi emersi nel corso delle audizioni svolte (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime una valutazione favorevole sul testo illustrato dal deputato Mantero, segnalando che il Ministero della salute ha partecipato attivamente all'elaborazione di alcuni punti in esso contenuti, anche al fine di rendere concreti e attuabili nel breve periodo gli impegni ivi formulati.
  Per quanto riguarda l'inclusione della fibromialgia tra le malattie soggette a tutela ai sensi del decreto legislativo n. 124 del 1998, ricorda che il Consiglio superiore di sanità ha riconosciuto che trattasi di «malattia cronica, invalidante solo in alcuni casi, non necessariamente permanente» ed ha ritenuto indispensabile che vengano definiti i cosiddetti «cut-off» attraverso studi idonei. In ogni caso, l'impegno richiesto in maniera trasversale da molte forze parlamentari ha spinto il Ministero a individuare un percorso facilitato per i malati di fibromialgia attraverso interventi precisi e dinamici. Tra gli impegni inclusi nella risoluzione, ritiene utile porre in evidenza quelli relativi all'individuazione di centri di riferimento multidisciplinari e alla tutela dei lavoratori. Per quanto riguarda l'utilizzo della cannabis a scopo terapeutico, segnala che in questi giorni, nell'ambito dell'esame al Senato del decreto-legge n. 148 del 2017 (cosiddetto decreto fiscale), è stato approvato un emendamento che, riprendendo in parte i contenuti del testo unificato delle proposte di legge C. 76 e abbinate, approvato dalla Camera, volto a sostenere la produzione e la trasformazione della cannabis ad uso medico.

  Paola BOLDRINI (PD) ringrazia il collega Mantero per avere raccolto in un unico testo i diversi elementi presenti nelle risoluzioni in esame, ricordando che il breve ciclo di audizioni svolto ha mostrato l'urgenza di un intervento parlamentare sul tema della fibromialgia. Ringrazia anche il Ministero della salute per l'apporto dato, che dimostra sensibilità verso un tema che oltretutto interessa in particolare le donne. Esprime, pertanto, l'auspicio che lo stesso Ministero si possa fare parte attiva al fine di avvicinare gli standard di cura italiani a quelli di altri Paesi dell'Unione europea.
  Auspica, altresì, che in un prossimo futuro possa diventare operativa una rete di coordinamento dei centri di riferimento regionali, anche al fine di garantire prestazioni omogenee in tutti i territori.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA), nell'associarsi ai ringraziamenti al collega Mantero per lo sforzo di sintesi compiuto, segnala come elemento critico caratterizzante la fibromialgia quello delle diagnosi tardive causate dalla mancanza di marcatori oggettivi. Ritiene pertanto importante uno sviluppo della ricerca scientifica in tale ambito, accompagnata da una sensibilizzazione dei medici di medicina generale. Nel ricordare che nell'adozione dei LEA si è operata la scelta di individuare classi di patologie, richiama l'attenzione sull'opportunità di elaborare una sorta di «istruzioni per l'uso», al fine di specificare in quale settore sia da ricomprendere la fibromialgia per dare maggiori certezze alle persone portatrici di tale patologia. In conclusione, preannuncia il suo voto favorevole sulla proposta di testo unificato che, a suo avviso, fornisce una risposta a molte delle criticità segnalate.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità il testo unificato delle risoluzioni in titolo, che assume il numero 8-00270.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 15 novembre 2017 — Presidenza del presidente Mario MARAZZITIPag. 145Intervengono i sottosegretari di Stato per la salute Davide Faraone e per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico.
Nuovo testo unificato C. 101 Binetti, C. 102 Binetti, C. 267 Fucci, C. 433 Mongiello, C. 1596 Baroni, C. 1633 Formisano, C. 1718 Iori, C. 1812 Giorgia Meloni e C. 4706 Beni.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 ottobre 2017.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che alle ore 15 di giovedì 9 novembre è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti al nuovo testo unificato delle proposte di legge in esame.
  Avverte che sono state presentate circa 60 proposte emendative (vedi allegato 2). Avverte, altresì, che, prima della seduta, sono stati ritirati gli emendamenti Beni 4.1 e 6.1.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA), relatrice, in relazione agli emendamenti riferiti all'articolo 1, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori dell'emendamento Beni 1.1. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Beni 1.2, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Paolo BENI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.1 ed accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.2.

  Matteo MANTERO (M5S) osserva che l'emendamento Beni 1.2 sembra depotenziare la portata del provvedimento in esame in quanto in luogo della prevenzione della diffusione dei fattori di rischio del gioco d'azzardo si prevede una semplice sensibilizzazione su tali fattori. Preannuncia pertanto il voto contrario del MoVimento 5 Stelle.

  La Commissione approva l'emendamento Beni 1.2 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA), relatrice, passando agli emendamenti riferiti all'articolo 2, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori degli emendamenti Beni 2.2, Mantero 2.4, Baroni 2.5 e Vezzali 2.1 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Beni 2.3.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Paolo BENI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.2.

  Matteo MANTERO (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 2.4, ribadendo la rilevanza delle condotte socialmente significative per stabilire la presenza di una dimensione patologica nella pratica del gioco d'azzardo. Invita, pertanto, la relatrice a riconsiderare il suo parere.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) rileva che la definizione di gioco d'azzardo patologico adottata dall'Organizzazione mondiale della sanità risente di una visione circoscritta al solo ambito sanitario, che tra l'altro può portare ad un uso spregiudicato di farmaci, a partire da quelli antidepressivi, trascurando l'apporto di cura che può dare la dimensione comunitaria.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA), relatrice, osserva che l'espressione «condotte Pag. 146socialmente significative» appare ambigua e, comunque, eccessivamente vaga, stante la necessità di seguire un approccio rigoroso al tema in oggetto, attenendosi alle definizioni adottate dall'Organizzazione mondiale della sanità.

  La Commissione respinge l'emendamento Mantero 2.4.

  Matteo MANTERO (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento Baroni 2.5, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) si associa alla richiesta del collega Mantero, ribadendo l'esigenza di precisare che il gioco d'azzardo implica il rischio di perdite di natura finanziaria.

  La Commissione respinge l'emendamento Baroni 2.5.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Vezzali 2.1: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sottoscrive, anche a nome degli altri deputati del MoVimento 5 Stelle componenti della XII Commissione, l'emendamento Beni 2.3.

  La Commissione approva l'emendamento Beni 2.3 (vedi allegato 3).

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA), relatrice, in relazione agli emendamenti riferiti all'articolo 3, invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori dell'emendamento Lorefice 3.3 ed esprime parere favorevole sugli emendamenti Nesci 3.2, Beni 3.1 e Grillo 3.4.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), richiamando le analoghe considerazioni svolte nel corso dell'esame delle proposte di legge C. 698, sul cosiddetto «Dopo di noi» (legge n. 112 del 2016) sottolinea la necessità di evitare il più possibile il ricorso a procedure di istituzionalizzazione sanitaria. A tal fine, l'emendamento Lorefice 3.3 prevede una scala di priorità degli interventi, dando precedenza a quelli di tipo ambulatoriale, anche per ridurre i costi a carico della collettività. Segnalando che già da tempo numerosi operatori privati si propongono di operare nel settore del ricovero dei giocatori d'azzardo patologici, stimolati dai profitti conseguibili, sottolinea che, al contrario, una presa in carico in una dimensione di cura ambulatoriale, anche di gruppo, prima del definitivo «break down» del soggetto interessato, potrebbe assicurare un'efficacia assai maggiore degli interventi.

  Elena CARNEVALI (PD), sottolineando le profonde differenze tra la legge sul «Dopo di noi» e il testo in discussione, rileva che presupposto di ogni cura è una valutazione dell'appropriatezza della stessa, in particolare in presenza di una dipendenza. Pertanto, il percorso da seguire è condizionato da fattori relativi al singolo paziente e non può essere definito a priori.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA), relatrice, nel ricordare che un successivo emendamento, su cui ha espresso parere favorevole, inserisce la previsione di cure di tipo semiresidenziale, evidenzia che, in ogni caso, la scelta nella gradualità degli interventi spetta al medico, non potendo essere fissata rigidamente in ambito legislativo.

  Matteo MANTERO (M5S), rilevando che l'emendamento volto ad aggiungere l'espressione «semiresidenziale» rispetto alle cure colma semplicemente una lacuna del testo, ribadisce l'importanza, come già affermato in sede di Comitato ristretto, di dare una chiara indicazione ai medici circa la priorità degli interventi da attuare, ferma restando la loro libertà di scelta.

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  Ileana ARGENTIN (PD) ribadisce l'importanza di una presa in carico del paziente basata sulla specificità del singolo caso.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Lorefice 3.3 ed approva gli emendamenti Nesci 3.2, Beni 3.1. e Grillo 3.4 (vedi allegato 3).

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA), relatrice, per quanto concerne le proposte emendative riferite all'articolo 4, esprime parere favorevole sull'emendamento Beni 4.2, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori degli emendamenti Beni 4.3 e Silvia Giordano 4.5, ed esprime parere favorevole sugli emendamenti Mantero 4.6 e Beni 4.4. Esprime altresì parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Beni 4.01, a condizione che sia riformulato nel senso di mantenere il solo comma 1 e di modificare, conseguentemente, la rubrica nei seguenti termini: «Codice etico di condotta degli esercenti e dei concessionari di giochi con vincite in denaro». Invita infine al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, i presentatori dell'articolo aggiuntivo Fossati 4.02.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Paolo BENI (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 4.2 e ritira l'emendamento a sua prima firma 4.3.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sottoscrive, a nome di tutti i deputati del MoVimento 5 Stelle facenti parte della XII Commissione, l'emendamento Benni 4.2, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Beni 4.2 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Massimo Enrico BARONI (M5S), considerando che i programmi televisivi costituiscono uno dei principali veicoli per la promozione del gioco d'azzardo, invita a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Silvia Giordano 4.5, che propone l'utilizzo del servizio pubblico radiotelevisivo per campagne di informazione sui rischi dello stesso gioco d'azzardo.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA), relatrice, ricorda che la normativa vigente già consente l'effettuazione di campagne informative in tal senso.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Silvia Giordano 4.5 ed approva l'emendamento Mantero 4.6 (vedi allegato 3).

  Massimo Enrico BARONI (M5S) segnala che l'emendamento Beni 4.4 appare peggiorativo del testo, in quanto rende meno incisive le campagne di sensibilizzazione per quanto riguarda l'indebitamento causato dal gioco d'azzardo.

  Matteo MANTERO (M5S) osserva che la modifica proposta con l'emendamento Beni 4.4 cambia, forse involontariamente, il contenuto della lettera d), eliminando il richiamo agli strumenti di supporto, quali l'amministratore di sostegno o l'utilizzo dei fondi antiusura previsti dal provvedimento.

  Paolo BENI (PD) dissente dall'interpretazione che il collega Mantero dà dell'attuale contenuto della lettera d), segnalando che la sua proposta emendativa è volta a meglio specificare l'esigenza di rendere evidenti l'assenza di una reale possibilità di vincita e il forte rischio di indebitamento connesso al gioco d'azzardo.

  La Commissione approva l'emendamento Beni 4.4 (vedi allegato 3).

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  Mario MARAZZITI, presidente, considerata l'esigenza di trattare un altro punto all'ordine del giorno della Commissione in sede referente prima della prevista seduta delle Commissioni riunite, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento in titolo ad altra seduta.

Legge quadro sui diritti di cittadinanza delle persone sorde, con disabilità uditiva in genere e sordocieche.
C. 4679, approvata in un testo unificato dal Senato, C. 552 Francesco Saverio Romano, C. 838 Bruno, C. 1478 D'Uva, C. 1500 Piazzoni, C. 1745 Marzano, C. 1756 Dorina Bianchi, C. 1817 Gullo, C. 1968 Gullo, C.1995 Melilla, C. 1997 Argentin, C. 2098 Caparini, C. 2135 Galgano, C. 2239 Tidei, C. 2993 Francesco Saverio Romano, C. 3355 Gebhard e C. 3468 Carrescia.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 novembre 2017.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è iniziato il dibattito. Chiede, quindi, se ci siano altri colleghi che intendono intervenire.

  Delia MURER (MDP) dichiara la contrarietà del suo gruppo al testo trasmesso dal Senato, preannunciando la presentazione di proposte emendative solo nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea, rinunciando quindi a tale facoltà per quanto riguarda i lavori della Commissione.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA) esprime il proprio giudizio critico sul testo licenziato dal Senato, che costituisce un passo indietro rispetto al lavoro svolto dalla Commissione Affari sociali nella passata legislatura, con cui si era individuato un punto di equilibrio tra le esigenze dei fautori della lingua dei segni e quelle dei cosiddetti «oralisti». Senza nulla togliere alla validità della lingua dei segni in determinati ambiti, rileva inoltre che la scelta adottata trascura i probabili progressi effettuabili in un futuro prossimo in ambito scientifico e tecnologico. Si riserva di valutare in quale sede presentare le necessarie proposte emendative, dovendo tenere conto anche del condizionamento causato dalla sua appartenenza a una componente del gruppo misto, con conseguente ristrettezza dei tempi a disposizione per interventi in Assemblea.

  Silvia GIORDANO (M5S) manifesta la contrarietà del MoVimento 5 Stelle all'impostazione del provvedimento scelta dal Senato, preannunciando un voto contrario nel caso di proposta di adozione di esso come testo base. Nel precisare che non vi è una opposizione all'utilizzo della lingua italiana dei segni, ma solo un forte dissenso rispetto all'approccio scelto dall'altro ramo del Parlamento, rileva che in una diversa fase della legislatura sarebbe stato possibile per la Commissione Affari sociali effettuare un buon lavoro ed apportare le opportune correzioni. Non essendo questa strada praticabile a poche settimane dallo scioglimento del Parlamento, il suo gruppo ha adottato la decisione politica di rinunciare alla presentazione di emendamenti in sede referente, al fine di consentire alle altre Commissioni di esprimere in sede consultiva la loro valutazione rispetto ad aspetti caratterizzanti del provvedimento, quali il rapporto con la legge n. 104 del 1992, l'applicazione in ambito scolastico e l'assenza di risorse finanziarie. Ricorda a proposito di quest'ultimo aspetto, la contrarietà del suo gruppo, già espressa nel corso dell'esame del provvedimento sull'autismo, all'approvazione di norme senza le opportune dotazioni finanziarie.

  Marco RONDINI (LNA) esprime la forte contrarietà rispetto al testo del Senato, segnalandone, in linea con l'intervento svolto dalla collega Lenzi nella precedente seduta, la mancanza di equilibrio e l'assenza di risorse finanziarie. Si associa alla scelta di presentare proposte emendative solo in sede di esame in Assemblea, ritenendo in ogni caso utile richiamare le fortissime perplessità espresse da molte associazioni audite nei giorni scorsi.

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  Paolo BENI (PD), confermando la sua adesione alle proposte avanzate dalla sua capogruppo, deputata Lenzi, per non bloccare l'esame del provvedimento in Commissione, non può esimersi dal manifestare i suoi dubbi rispetto al testo trasmesso dal Senato, dubbi rafforzati da quanto emerso nel corso delle audizioni svolte. Giudica pretenzioso e nello stesso tempo confuso, mescolando situazioni differenti, il testo in esame, già a partire dal suo titolo, e rimarca lo sbilanciamento a favore della lingua dei segni, con conseguenti effetti controproducenti rispetto ad altri potenziali strumenti di comunicazione. Si associa inoltre alle considerazioni già svolte sull'assenza di risorse finanziarie.

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD), nell'osservare che nel corso delle audizioni sono state espresse anche valutazioni positive sul testo trasmesso dal Senato, ritiene in ogni caso proficuo un chiarimento in relazione all'opportunità o meno di prevedere un'adeguata dotazione finanziaria.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) ritiene necessario precisare che un suo voto favorevole, a fronte della proposta di adottare come testo base quello trasmesso dal Senato, avrebbe una valenza esclusivamente tecnica, permanendo un suo forte dissenso rispetto al contenuto dello stesso.

  Gero GRASSI (PD), relatore, ricordando che il testo trasmesso dal Senato è frutto di un esame in sede referente svolto dalla Commissione Affari costituzionali dell'altro ramo del Parlamento, e nell'associarsi ai numerosi giudizi critici espressi su tale testo, rileva però l'inopportunità per la Commissione Affari sociali di rendersi responsabile di un impedimento alla prosecuzione dell'esame del provvedimento. Nel precisare che in un'altra fase della legislatura avrebbe effettuato una scelta diversa, nelle condizioni attuali, tenuto conto soprattutto della prossima conclusione della legislatura, propone di adottare come testo base quello trasmesso dal Senato, al fine di conseguire in tempi rapidi i relativi pareri da parte delle altre Commissioni, soprattutto per chiarire se sia ipotizzabile approvare quella che sarebbe una semplice «legge cornice» o se sia necessario individuare risorse finanziarie adeguate.

  La Commissione delibera di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge C. 4679, approvata dal Senato.

  Mario MARAZZITI, presidente, propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 12 di venerdì 17 novembre.

  La Commissione concorda.

  Mario MARAZZITI, presidente, nel ricordare che il provvedimento risulta iscritto nei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 27 novembre prossimo, con la formula «ove concluso dalla Commissione», ne rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

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