CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 novembre 2017
905.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 135

RISOLUZIONI

  Mercoledì 8 novembre 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia.

  La seduta comincia alle 14.15.

7-01337 Ciprini: Iniziative in materia di proroga dell'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici e di assunzione dei vincitori e degli idonei collocati nelle graduatorie vigenti.
7-01371 Damiano: Iniziative in materia di proroga dell'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici Pag. 136e di assunzione dei vincitori e degli idonei collocati nelle graduatorie vigenti.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni n. 7-01337 e n. 7-01371).

7-01379 Rizzetto: Iniziative in materia di proroga dell'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici e di assunzione dei vincitori e degli idonei collocati nelle graduatorie vigenti.
(Discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni 7-01337 Ciprini e 7-01371 Damiano, rinviata nella seduta del 26 ottobre 2017, e avvia la discussione della risoluzione 7-01379 Rizzetto.

  Cesare DAMIANO, presidente, comunica che, poiché la risoluzione n. 7-01379 Rizzetto, verte su un argomento analogo a quello affrontato dalle risoluzioni già in discussione, nell'ambito della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi dello scorso 26 ottobre si è concordato di discuterla congiuntamente ad esse.
  Avverte, quindi, che il deputato Rizzetto, firmatario della citata risoluzione n. 7-01379, ha rinunciato a illustrarla.
  Chiede quindi alla Ministra di esprimere il proprio parere.

  La Ministra Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sulle risoluzioni in discussione.

  Tiziana CIPRINI (M5S), prima firmataria della risoluzione n. 7-01337, esprime la sua soddisfazione per la conclusione positiva della discussione e per il fatto che, con il parere favorevole del Governo, la Commissione si accinge ad approvare atti di indirizzo che affrontano un problema così rilevante.

  Cesare DAMIANO, presidente, in qualità di primo firmatario della risoluzione n. 7-01371, si unisce alla deputata Ciprini nell'espressione della soddisfazione per la positiva conclusione della discussione.

  Walter RIZZETTO (FdI-AN), firmatario della risoluzione n. 7-01379, si dichiara soddisfatto perché la Commissione si accinge a conseguire il positivo risultato dell'approvazione degli atti di indirizzo in discussione.

  Davide TRIPIEDI (M5S), constatato l'interesse di tutti i gruppi alla tematica della proroga delle graduatorie, auspica che la presa di posizione politica che la Commissione sta per assumere possa al più presto tradursi in un atto normativo.

  La Ministra Maria Anna MADIA assicura che il Governo è impegnato nella ricerca della migliore modalità per centrare l'obiettivo entro l'anno, o attraverso uno specifico emendamento al disegno di legge di bilancio attualmente all'esame del Parlamento o nell'ambito del decreto-legge che, a fine anno, dispone la proroga di termini legislativi in scadenza.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che le risoluzioni verranno poste in votazione in ordine di presentazione, per le parti non assorbite da precedenti votazioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva all'unanimità le risoluzioni n. 7-01337 Ciprini, n. 7-01371 Damiano e n. 7-01379 Rizzetto.

  La seduta termina alle 14.25.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 8 novembre 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO – Interviene la Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia.

  La seduta comincia alle 14.25.

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5-11598 Tripiedi: Iniziative per superare la situazione di precarietà dei lavoratori del settore della ricerca.

  La Ministra Maria Anna MADIA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Davide TRIPIEDI (M5S), ringraziando la Ministra, si dichiara parzialmente soddisfatto per quello che considera un parziale passo in avanti verso la soluzione del problema della precarietà che caratterizza i ricercatori italiani.
  Sottolinea che si tratta di lavoratori in possesso di professionalità che contribuiscono alla crescita economica dell'Italia e che, per questo, sarebbe giusto incentivarli a rimanere nel nostro Paese piuttosto che, come purtroppo avviene, a cercare altrove una collocazione lavorativa stabile.

5-12591 Paris: Attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, in materia di superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni.

  La Ministra Maria Anna MADIA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Valentina PARIS (PD), ringraziando la Ministra per la puntualità della risposta, osserva che l'eliminazione del precariato nelle pubbliche amministrazioni costituisce un obiettivo politico che il Governo si è dato e che ora appare, finalmente, raggiungibile.
  Infatti, alla luce delle linee guida la cui prossima emanazione è stata preannunciata dalla Ministra, gli enti locali saranno messi in grado di procedere alla definizione dei fabbisogni di personale a valenza triennale, la base per potere poi procedere alle successive stabilizzazioni del personale precario. Auspica, peraltro, che il Ministero possa svolgere un'attività di indirizzo rispetto agli enti territoriali con riferimento alle modalità di definizione dei fabbisogni di personale. Si dichiara soddisfatta, anche a nome dei colleghi firmatari dell'interrogazione, anche perché la Ministra ha dato una risposta puntuale con riferimento alle diverse fattispecie segnalate dall'interrogazione, potendo in tale modo rassicurare i singoli interessati sul fatto che il Governo si sta facendo carico anche della loro problematica.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 novembre 2017. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.40.

Modifica dell'ordinamento e della struttura organizzativa dell'Istituto nazionale della previdenza sociale e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Testo unificato C. 556 Damiano, C. 2210 Baldassarre e C. 2919 Placido.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 ottobre 2017.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, nella seduta dello scorso 24 ottobre, la Commissione ha deliberato l'adozione del testo unificato delle proposte di legge in esame, proposto dalla relatrice, come testo base per il seguito dell'esame. Avverte che il Comitato per la legislazione ha espresso il proprio parere sul provvedimento, che è a disposizione dei componenti della Commissione.Pag. 138
  Fa, quindi, presente che sono state presentate cinquantasei proposte emendative, che possono ritenersi ammissibili (vedi allegato 3). Segnala, altresì, che la relatrice ha presentato sette nuovi emendamenti (vedi allegato 4). Il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle ore 9 e 30 di domani, giovedì 9 novembre.
  Come concordato nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta odierna si avvierà l'esame delle proposte emendative e saranno esaminati gli emendamenti riferiti all'articolo 1, ad eccezione di quelli testé presentati dalla relatrice, che verranno posti in votazione domani, quando proseguirà l'esame delle altre proposte emendative.
  Dà, pertanto, la parola alla relatrice per l'espressione del parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, esprime parere favorevole sull'emendamento Tinagli 1.33, a condizione che sia riformulato in termini identici all'emendamento Simonetti 1.10 (vedi allegato 5). Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Simonetti 1.16, Lombardi 1.41, Martelli 1.19, Mazziotti Di Celso 1.53, Lombardi 1.43, 1.42 e 1.44, Giorgio Piccolo 1.20, Simonetti 1.17 e Martelli 1.21, avvertendo che altrimenti il parere deve intendersi contrario. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Giorgio Piccolo 1.22, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Zappulla 1.23, Martelli 1.24, Simonetti 1.18 e 1.11, Tinagli 1.39 e Auci 1.1, avvertendo che altrimenti il parere deve intendersi contrario. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Simonetti 1.12, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). Invita, quindi, al ritiro delle restanti proposte emendative riferite all'articolo 1, avvertendo che altrimenti il parere deve intendersi contrario. Nel dichiararsi consapevole di aver espresso un limitato numero di pareri favorevoli, evidenzia, tuttavia, che il testo unificato adottato come testo base già ha recepito molte indicazioni provenienti dalle diverse politiche.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Ivan CATALANO (Misto-CIpI) sottoscrive gli emendamenti presentati dal collega Mazziotti Di Celso.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la Commissione passerà ora alla votazione delle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Irene TINAGLI (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 1.33 proposta dalla relatrice (vedi allegato 5).

  Cesare DAMIANO, presidente, pone in votazione gli identici emendamenti Tinagli 1.33, come da ultimo riformulato, e Simonetti 1.10.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Tinagli 1.33 (Nuova formulazione) e Simonetti 1.10 (vedi allegato 5) e respinge gli emendamenti Simonetti 1.16, Lombardi 1.41 e Martelli 1.19.

  Ivan CATALANO (Misto-CIpI) ritira l'emendamento Mazziotti Di Celso 1.53, da lui sottoscritto.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lombardi 1.43, 1.42 e 1.44, Giorgio Piccolo 1.20, Simonetti 1.17 e Martelli 1.21.

  Giovanna MARTELLI (MDP), in qualità di sottoscrittrice della proposta emendativa, accetta la riformulazione dell'emendamento Giorgio Piccolo 1.22 proposta dalla relatrice (vedi allegato 5).

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Giorgio Piccolo 1.22 (Nuova formulazione) (vedi allegato 5) e respinge l'emendamento Zappulla 1.23.

Pag. 139

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che l'emendamento Martelli 1.24 deve ritenersi assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento Giorgio Piccolo 1.22 (Nuova formulazione).

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 1.18.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sul suo emendamento 1.11, osserva che la previsione che i componenti del consiglio di amministrazione svolgano i loro compiti a tempo pieno precluderà la possibilità di ricoprire tali cariche alle personalità maggiormente qualificate e di esperienza. Ciò vale anche per i dirigenti pubblici, ai quali la previsione del collocamento fuori ruolo toglierà qualsiasi interesse a fare parte del consiglio di amministrazione dei due Istituti di previdenza.

  Cesare DAMIANO, presidente, osserva che le preclusioni previste dal comma 9 dell'articolo 1, non riguardando l'attività pregressa, non precludono ai due Istituti di avvalersi dell'apporto di personalità di particolare esperienza e competenza.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, ricorda che si tratta di un tema molto discusso in sede di comitato ristretto e che le argomentazioni in esso riportate dai colleghi Simonetti, Tinagli e Auci sono ragionevoli e meritevoli di attenzione. Tuttavia, la scelta di basare l'intervento normativo sulla necessità di superare l'attuale assetto monocratico ha portato a privilegiare l'opzione per un impegno a tempo pieno di coloro che comporranno il consiglio di amministrazione dei due Istituti. Solo tale tipo di impegno, infatti, li metterà in grado di incamerare le necessarie informazioni riguardanti l'attività svolta al fine dell'assunzione delle migliori decisioni.

  Ernesto AUCI (SC-ALA CLP-MAIE), dichiarandosi d'accordo con il collega Simonetti, aggiunge che la previsione di consiglieri di amministrazione a tempo pieno comporterà la parcellizzazione delle competenze e metterà a rischio la stessa funzionalità degli enti.

  Irene TINAGLI (PD) concorda con quanto affermato dai colleghi Simonetti e Auci e rileva che i consiglieri di amministrazione sono chiamati ad assumere le decisioni strategiche per gli enti, dal momento che la gestione ordinaria è compito della tecnostruttura esistente.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, ribadendo la scelta compiuta nel testo unificato da lei proposto, osserva che lo svolgimento del ruolo a tempo pieno da parte dei componenti del consiglio di amministrazione è funzionale anche ad impedire che tra gli organi degli Istituti si crei una sorta di gerarchia tra chi ha un incarico a tempo pieno e chi, al contrario, lo svolge a tempo parziale.

  Marco BALDASSARRE (Misto-AL-TIpI), dichiarandosi d'accordo con la relatrice, rileva che il provvedimento è teso anche a evitare il ripetersi dell'eventualità che organi apicali degli Istituti ricoprano contemporaneamente diverse cariche, a detrimento dell'ordinata e proficua gestione, come purtroppo è avvenuto nel passato.

  Ernesto AUCI (SC-ALA CLP-MAIE) ritiene che per scongiurare il pericolo di un impegno poco assiduo dei consiglieri di amministrazione a tempo parziale si potrebbe introdurre nel testo la previsione di un numero minimo di riunioni del consiglio di amministrazione nell'arco di un periodo predefinito. Oltretutto, a suo giudizio, l'attuale formulazione del testo precluderebbe a professionalità di comprovata e indiscussa esperienza, quali ad esempio i professori universitari, di dare il loro apporto nella gestione di tali importanti istituti.

  Cesare DAMIANO, presidente, osserva che la possibilità che si determinino conflitti tra gli organi è presente in ogni tipologia di assetto, come dimostrano i recenti episodi che hanno interessato Pag. 140l'INPS che, ricordiamo, ha una struttura eminentemente monocratica.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Simonetti 1.11, Tinagli 1.39 e Auci 1.1.

  Roberto SIMONETTI (LNA) accetta la riformulazione del suo emendamento 1.12 proposta dalla relatrice (vedi allegato 5).

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Simonetti 1.12 (Nuova formulazione) (vedi allegato 5) e respinge l'emendamento Giorgio Piccolo 1.25.

  Irene TINAGLI (PD), accettando l'invito della relatrice, ritira il suo emendamento 1.35.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Auci 1.2, 1.3 e 1.4, nonché Lombardi 1.45.

  Irene TINAGLI (PD), accettando l'invito della relatrice, ritira il suo emendamento 1.34.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lombardi 1.46 e Zappulla 1.26.

  Ivan CATALANO (Misto-CIpI) ritira l'emendamento Mazziotti Di Celso 1.50, da lui sottoscritto.

  La Commissione respinge l'emendamento Lombardi 1.49.

  Irene TINAGLI (PD), intervenendo sul suo emendamento 1.36, osserva che esso è volto a riconoscere la rappresentanza in seno al consiglio di strategia e vigilanza degli Istituti di nuovi portatori di interessi, quali i lavoratori autonomi e professionisti non iscritti agli ordini, gli studenti, i dottorandi e i giovani in formazione professionale e in apprendistato. Si tratta di un modo, a suo giudizio, innovativo di dare voce a categorie finora escluse ma che hanno acquistato nel tempo un peso notevole nelle politiche nazionali e uno spazio altrettanto importante nell'azione di competenza dei due Istituti.

  Marialuisa GNECCHI (PD), pur condividendo l'intendimento sotteso all'emendamento 1.36 della collega Tinagli, osserva che la sua attuazione porrebbe insormontabili difficoltà nell'individuare la rappresentatività delle organizzazioni di rappresentanza di tali categorie in assenza di regole precise. A suo giudizio, inoltre, i sindacati confederali, tra i soggetti chiamati a fare parte del consiglio di strategia e vigilanza, assolvono la funzione di rappresentare sul piano nazionale anche le professioni e le figure che ancora non hanno trovato voce autonomamente.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, concordando con la collega Gnecchi, osserva che il consiglio di strategia e vigilanza è composto dai rappresentanti delle categorie che contribuiscono al finanziamento degli Istituti attraverso il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali, categorie alle quali, per questo, non sono riconducibili i soggetti di cui all'emendamento 1.36 della collega Tinagli.

  Irene TINAGLI (PD) osserva che l'INPS eroga prestazioni non solo previdenziali ma anche assistenziali, finanziate dalla fiscalità generale. Oltretutto, i lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli ordini sono tenuti al pagamento dei contributi all'INPS. A suo giudizio, l'approvazione del suo emendamento stimolerebbe le categorie prive di rappresentanza a organizzarsi o a rafforzare quelle forme embrionali che già esistono ma che rimangono confinate entro limiti numerici quasi irrilevanti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Tinagli 1.36 e 1.37.

  Irene TINAGLI (PD), intervenendo sul suo emendamento 1.38, osserva che esso è volto a estendere al consiglio di strategia e vigilanza l'esclusione, prevista per il comitato Pag. 141scientifico, della corresponsione di qualsiasi emolumento, ad eccezione del rimborso delle spese documentate.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, non ritiene condivisibile mettere sullo stesso piano il consiglio di strategia e vigilanza e il comitato scientifico, data la diversità di funzioni a essi attribuite. In ogni caso, ricorda che la normativa vigente in materia definisce chiaramente i limiti entro i quali possono essere fissati gli emolumenti riconosciuti ai componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza.

  Irene TINAGLI (PD), prendendo atto della precisazione della relatrice, propone di inserire nel testo il rinvio alla normativa vigente, per evitare che, in assenza di qualsiasi indicazione, possa verificarsi un ingiustificato aumento dei costi di funzionamento del consiglio di strategia e vigilanza.

  Cesare DAMIANO, presidente, osserva che il testo rimette a un decreto ministeriale la determinazione delle indennità da riconoscere, che, a suo avviso, saranno in linea con quelle attualmente erogate ai componenti dei consigli di indirizzo e vigilanza.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Tinagli 1.38 e Auci 1.5.

  Ernesto AUCI (SC-ALA CLP-MAIE), intervenendo sul suo emendamento 1.6, osserva che il suo emendamento è volto a evitare che si creino sovrapposizioni tra il consiglio di amministrazione e il consiglio di strategia e vigilanza, con conseguenze negative sul rapporto tra i due organi e sul complessivo funzionamento degli Istituti.

  La Commissione respinge l'emendamento Auci 1.6.

  Ernesto AUCI (SC-ALA CLP-MAIE), intervenendo sul suo emendamento 1.7, osserva che esso è finalizzato a razionalizzare l'attività del comitato scientifico, il cui piano di lavoro deve essere predisposto dal consiglio di strategia e vigilanza, che determina anche gli eventuali incarichi di ricerca esterni proposti dal comitato scientifico medesimo. Ricorda, infine, che in altri emendamenti da lui presentati vi sono proposte per la determinazione di congrui compensi per coloro che sono chiamati a far parte del medesimo comitato scientifico.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, osserva che l'approvazione dell'emendamento Auci 1.7 avrebbe la conseguenza di modificare la natura consulenziale del comitato scientifico, che, attraverso la committenza di studi a esperti esterni, finirebbe con il sovrapporsi alle competenti strutture interne degli istituti, con conseguenze negative sulla loro attività. Infine, nel constatare che l'opinione del collega Auci in materia di compensi è diametralmente opposta a quella espressa dalla collega Tinagli, coglie l'occasione di ricordare che il testo da lei proposto è il frutto del tentativo di conciliare tutte le istanze emerse in sede di comitato ristretto e, pertanto, cerca di realizzare un delicato equilibrio tra posizioni spesso contrastanti.

  La Commissione respinge l'emendamento Auci 1.7.

  Davide TRIPIEDI (M5S), intervenendo sull'emendamento Lombardi 1.47, che prevede l'obbligo di relazione semestrale ai Ministeri vigilanti sull'attività svolta dal consiglio di strategia e vigilanza, chiede di conoscere i motivi alla base dell'invito al ritiro formulato dalla relatrice.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, osserva che la presenza permanente di un rappresentante di uno dei due Ministeri vigilanti in seno al consiglio di strategia e vigilanza rende, di fatto, superflua la previsione di una relazione semestrale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lombardi 1.47, Pag. 142Giorgio Piccolo 1.27, Zappulla 1.28, Martelli 1.29 e Zappulla 1.30.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sul suo emendamento 1.13, volto alla riduzione del numero dei componenti del collegio dei sindaci, osserva che la previsione di sette componenti si pone ben al di sopra di quanto avviene per le maggiori società quotate in borsa, i cui collegi sindacali sono composti, normalmente, di tre membri.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, ricordando lo sforzo fatto per conciliare le opposte visioni emerse in sede di comitato ristretto, rileva che il numero di sette sindaci è il frutto di una valutazione che tiene conto del contenuto delle proposte di legge originarie, delle richieste dei diversi gruppi e dell'attuale composizione dei collegi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Simonetti 1.13 e 1.14.

  Ivan CATALANO (Misto-CIpI) ritira l'emendamento Mazziotti Di Celso 1.52, da lui sottoscritto.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sul suo emendamento 1.15 e rifacendosi alla sua esperienza di amministratore di un ente locale, osserva che la sua proposta emendativa è volta ad impedire che la durata del collegio dei sindaci coincida con quella del consiglio di amministrazione, rendendo, in questo modo, impossibile una vera attività di controllo, che, al contrario, sarebbe consentita solo dalla previsione della scadenza sfalsata dei due organi.

  Titti DI SALVO (PD), relatrice, pur comprendendo il punto di vista del collega Simonetti, osserva che la logica seguita dal testo da lei proposto è quella dell'omogeneità della durata di tutti gli organi dei due Istituti.

  Cesare DAMIANO, presidente, osserva che, in ogni caso, l'effettività dei controlli è garantita dai Ministeri vigilanti, ai quali è attribuito il potere di nomina dei sindaci.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Simonetti 1.15, Lombardi 1.48, Giorgio Piccolo 1.31 e 1.32, nonché Auci 1.8.

  Ivan CATALANO (Misto-CIpI) ritira l'emendamento Mazziotti Di Celso 1.51, da lui sottoscritto.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Baldassarre 1.40 e Auci 1.9.

  Cesare DAMIANO, presidente, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1, ad eccezione di quelle presentate dalla relatrice nella seduta odierna, rinvia il seguito dell'esame del testo unificato alla seduta convocata per domani.

  La seduta termina alle 15.35.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 8 novembre 2017.

Modifiche alla legge 20 maggio 1970, n. 300, e altre disposizioni concernenti la tutela dei lavoratori dipendenti in caso di licenziamento illegittimo.
C. 4388 Laforgia e C. 4610 Airaudo.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.35 alle 15.40.

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