CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 settembre 2017
883.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 28 settembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 9.

Introduzione dell'educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione.
C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2324 Roccella, C. 2585 Valeria Valente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani, C. 3423 Castiello, C. 3975 Centemero e C. 4049 Buttiglione.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 4499 Borghese).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 febbraio 2017.

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  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita dal circuito chiuso. Comunica che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 4499 Borghese e Merlo. Vertendo su identica materia, tale proposta s'intende abbinata ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.

  La Commissione prende atto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che nell'ultima seduta la Commissione aveva adottato come testo base il testo unificato elaborato dal Comitato ristretto.

  Mara CAROCCI (PD), relatrice, dopo aver riassunto brevemente l'iter del provvedimento, ricorda le diverse posizioni emerse nel corso dell'esame in sede di Comitato ristretto, specialmente con riguardo all'opportunità di prevedere l'introduzione di una specifica disciplina.

  Maria MARZANA (M5S) ritiene necessario che nel Piano per l'educazione socio-affettiva e di genere, previsto dall'articolo 3 del testo, venga prevista anche la formazione continua dei docenti.

  Marisa NICCHI (MDP) si dichiara contenta per la ripresa della discussione sul provvedimento e per il proficuo lavoro svolto finora. Chiede che sia fissato il termine per la presentazione di emendamenti.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS) apprezza, a sua volta, il reinserimento della proposta di legge all'ordine del giorno della Commissione. Con riferimento al testo adottato, ritiene che esso costituisca una buona mediazione, come punto di partenza, tra i diversi punti di vista emersi nel corso dell'esame in Comitato ristretto. È dell'avviso che la fase istruttoria possa considerarsi conclusa e che sia giunto il momento di passare rapidamente a quella successiva, anche in considerazione dell'emergenza resa evidente dai drammatici fatti di cronaca degli ultimi mesi. Si associa, pertanto, alla richiesta di fissazione del termine per gli emendamenti.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) condivide la posizione delle colleghe sulla necessità di procedere speditamente alla fissazione del termine per la presentazione di emendamenti, in vista dell'approssimarsi della conclusione della legislatura. La sua approvazione costituirebbe una prima risposta delle istituzioni ai ripetuti episodi di violenza, femminicidi e atti di bullismo che devono essere fermati.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) propone, viceversa, di sollecitare l'emanazione delle linee-guida del MIUR, preannunciata martedì scorso dal sottosegretario Gabriele Toccafondi, in risposta all'interpellanza n. 2-01888, a firma della collega Centemero. Ritiene che un indirizzo del Governo alle istituzioni scolastiche sui temi della prevenzione di ogni forma di violenza e di discriminazione possa costituire uno strumento più immediato ed efficace rispetto ad una proposta di legge che è solo all'inizio del suo iter parlamentare.

  Gianna MALISANI (PD) si associa alle positive espressioni di consenso dei colleghi sul reinserimento all'ordine del giorno di una proposta di legge che raccoglie, a suo avviso, il consenso pressoché unanime dei Gruppi parlamentari. Ritiene maturo il momento che il Parlamento si esprima definitivamente sulla violenza di genere, già oggetto di discussione nel corso dell'esame della legge n. 107 del 2015. Ricorda, al riguardo, che anche la Presidente della Camera è di recente intervenuta per sollecitare l'approvazione di misure di prevenzione contro ogni forma di violenza verso le donne. Quanto alle apposite linee-guida del MIUR rivolte agli istituti scolastici, osserva che la loro emanazione potrebbe avvenire parallelamente all'approvazione della proposta di legge, il cui esame dovrebbe proseguire con la massima celerità.

  Maria MARZANA (M5S) è anch'ella dell'avviso che le linee-guida non siano Pag. 102alternative alla proposta di legge in esame, ma piuttosto uno strumento di indirizzo complementare.

  Mara CAROCCI (PD) concorda sull'opportunità di sollecitare l'emanazione di linee-guida ministeriali ma, come la collega Marzana, ritiene che debbano essere percorse entrambe le strade.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dopo aver ricordato la difficile mediazione che ha portato alla definizione dei contenuti dell'articolo 1, comma 16, delle legge n. 107 del 2015, frutto di un ampio dibattito e di un impegno condiviso da tutte le forze politiche in virtù della delicatezza del tema, avverte che il termine per la presentazione degli emendamenti sarà fissato nel corso della prossima seduta dedicata al provvedimento.

  La seduta termina alle 9.25.

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE

  Giovedì 28 settembre 2017. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 9.25.

Su atti e documenti dell'UE trasmessi alla Camera.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, fa presente che la Presidente della Camera trasmette a tutte le Commissioni atti e documenti dell'Unione europea di loro competenza. La trasmissione avviene su impulso del Governo, che raccomanda l'esame da parte del Parlamento di atti e documenti dell'Unione che ritiene di significativo interesse per il Paese. Essi sono raccolti in una nota periodica, inviata alle Commissioni. In esito all'esame di tali atti e documenti, le Commissioni competenti possono, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, esprimere le loro valutazioni anche nella forma di osservazioni e condizioni in un documento finale. Ciò rientra nella prassi consolidatasi a seguito del Trattato di Lisbona, che ha inteso coinvolgere con regolarità i Parlamenti nazionali nei processi decisionali europei. Si riferisce, dunque, alla fase ascendente della produzione normativa dell'Unione, quella cioè che precede l'emanazione degli atti che saranno vincolanti per gli Stati membri. Le conclusioni approvate dalle Commissioni vengono trasmesse, oltre che al Governo nazionale, anche alle istituzioni europee (Commissione, Consiglio e Parlamento europeo). Il Governo nazionale, ai sensi della legge n. 234 del 2012, è tenuto poi a dare conto del seguito che le valutazioni espresse dalle Commissioni parlamentari hanno avuto nel corso del negoziato a livello europeo. Ricorda, quindi, che gli atti europei si dividono in atti normativi generali e atti a destinatario determinato. I primi sono costituiti dalle direttive e dai regolamenti, i quali differiscono tra loro poiché le direttive devono essere recepite – e, come noto, si tratta della fase discendente – con appositi atti normativi interni; mentre i regolamenti sono atti normativi che hanno efficacia immediata in ciascuno degli ordinamenti interni dei Paesi membri. Evidenzia che, nel caso specifico della nota all'odierno ordine del giorno, che si riferisce al periodo 16 luglio-15 settembre 2017, sono indicate due proposte di regolamento.
  La prima (COM(2017)375) è volta a disciplinare le condizioni e le procedure per l'entrata dei beni culturali nell'UE, allo scopo di impedirvi l'importazione di beni culturali esportati illegalmente da Paesi terzi, vale a dire il traffico di beni culturali. Si tratta di un fenomeno che ha registrato una preoccupante crescita negli ultimi anni e che richiede l'adozione di specifiche disposizioni normative, onde prevenire e contrastare tale traffico. Sottolinea che si tratta, evidentemente, di un argomento di interesse della Commissione, anche alla luce del recente esame del disegno di legge sui reati contro il patrimonio culturale.
  La seconda proposta (COM(2017)385) è volta a modificare il regolamento già vigente che ha istituito il Programma Europa Pag. 103Creativa per il periodo 2014-2020. Anche quest'argomento è di particolare interesse, avendo appena approvato in Assemblea la proposta di legge n. 2950, sulle imprese culturali e creative.
  Propone pertanto di affidare, in vista della prossima seduta da convocarsi ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, la relazione sulla questione dell'importazione dei beni culturali alla deputata Manzi e quella sul Programma Europa Creativa alla deputata Ascani.

  La Commissione consente.

  La seduta termina alle 9.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.30 alle 9.35.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 28 settembre 2017. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dorina Bianchi.

  La seduta comincia alle 14.

  Bruno MOLEA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche mediante la diretta web-tv.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
5-12300 Palmieri: Sul degrado del Palazzo Reale di Napoli.

  Renata POLVERINI (FI-PdL), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 1).

  Renata POLVERINI (FI-PdL), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta che si limita a riportare i dati relativi all'incremento del numero dei visitatori di alcuni musei di Napoli, senza fornire alcun chiarimento sui quesiti sollevati. Lamenta, inoltre, che tra i rifiuti presenti negli androni di Palazzo Reale sono stati rinvenuti diversi fascicoli abbandonati, appartenenti alla Soprintendenza che, evidentemente, non ha mai effettuato la loro archiviazione, né il loro smaltimento secondo le procedure previste.

5-12301 Coscia: Sulle modalità di reclutamento di personale presso il MIBACT.

  Gianna MALISANI (PD), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Maria COSCIA (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta. Sottolinea di essere a conoscenza del grave sottodimensionamento dell'organico del MIBACT, soprattutto negli uffici periferici, dovuto al blocco del turn over nella pubblica amministrazione, che ha caratterizzato gli ultimi anni. Si rallegra per l'avvio delle procedure assunzionali, mediante lo scorrimento delle graduatorie, anche di altre amministrazioni, che permetteranno di incrementare gli organici del MIBACT in tempi più brevi di quelli consentiti dallo svolgimento di nuove procedure concorsuali.

5-12302 Pannarale: Sul ruolo della SIAE.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL-POS), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione.

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  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 3).

  Antonio PLACIDO (SI-SEL-POS), replicando, si dichiarerà soddisfatto solo se quanto auspicato nella risposta si tradurrà in misure concrete di superamento dell'esclusiva in capo alla SIAE dell'attività di intermediazione dei diritti d'autore.

5-12303 Nicchi: Sul palco del musical Nerone sul Palatino.

  Marisa NICCHI (MDP) illustra l'interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 4).

  Marisa NICCHI (MDP), replicando, prende atto dell'inizio dello smantellamento delle strutture del palco. Ricorda, al riguardo, la sua precedente interrogazione sulla discutibile opera realizzata nell'area del Palatino che, oltre a costituire un'aberrazione estetica, ha comportato un notevole sperpero di denaro pubblico. Auspica, quindi, che le operazioni di smontaggio procedano celermente.

5-12304 Luigi Gallo: Sul sito archeologico industriale «ex Molini Meridionali Marzoli» di Torre Greco.

  Luigi GALLO (M5S) illustra l'interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 5).

  Luigi GALLO (M5S), replicando, si dichiara pienamente soddisfatto della risposta, che conferma l'illegittimità della procedura denunciata con l'interrogazione, riferita a un sindaco oggetto di pesanti indagini penali. Apprezza che sia stata fatta finalmente chiarezza su una questione che interessa una regione sulla quale insistono numerosi interventi di natura speculativa. È consapevole, tuttavia, del grande impegno con cui le Sovrintendenze lavorano sul territorio, pur versando in una situazione di oggettiva difficoltà legata alla mancanza di personale.

  Bruno MOLEA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Variazione della composizione della Commissione.

  Bruno MOLEA, presidente, comunica che la deputata Milena Santerini ha cessato di far parte della Commissione.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 28 settembre 2017. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA.

  La seduta comincia alle 14.40.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017, Allegati e Annesso.
Doc. LVII, n. 5-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Bruno MOLEA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, rammenta preliminarmente che con la Nota di aggiornamento del DEF, propedeutica alla legge di bilancio che dovrà essere presentata al Parlamento entro il 20 ottobre, si rivedono le previsioni economiche e di finanza pubblica contenute nel DEF presentato nel mese di aprile, al fine di adeguare il quadro previsionale finanziario Pag. 105per l'anno in corso e per quelli successivi, ai mutamenti nel frattempo intervenuti negli andamenti economici. La Nota di aggiornamento del DEF 2017 registra i più recenti effetti positivi delle riforme strutturali e degli interventi di politica economica messi in atto dal Governo negli ultimi anni e aggiorna di conseguenza le stime sul quadro macroeconomico per l'anno in corso e il triennio successivo, nonché gli obiettivi programmatici rispetto a quelli contenuti nel DEF dell'aprile scorso. Sottolinea che nella premessa alla Nota si dà atto di una ripresa della crescita e dell'avvio della riduzione del debito pubblico in rapporto al prodotto interno lordo (PIL). Le strategie di politica economica adottate a partire dal 2014 hanno portato ad una progressiva riduzione delle tasse, all'introduzione di incentivi per gli investimenti delle imprese e a sostegno delle riforme strutturali e a misure di contrasto alla povertà che consentiranno l'adozione di una manovra per il prossimo anno con caratteri espansivi e più marcati rispetto a quelli previsti nel DEF di aprile, con conseguenti vantaggi per la crescita economica, l'occupazione e la lotta alle disuguaglianze. In particolare, saranno disattivate le cosiddette «clausole di salvaguarda» per il 2018, evitando quindi aumenti dell'Iva e delle accise. Segnala che la Nota 2017 rivede sensibilmente al rialzo le previsioni formulate ad aprile e stima per il 2017 una crescita del Pil dell'1,5 per cento. Nel testo approvato in primavera veniva messa in conto una crescita dell'1,1 per cento. La stima di crescita del Pil dello 0,4 per cento viene attribuita ad una ripresa dell'economia italiana rafforzatasi a partire dall'ultimo trimestre del 2016 in un contesto di crescita più dinamica a livello europeo e globale. La stima positiva emergerebbe sia dai dati di prodotto interno lordo, sia da quelli di occupazione e ore lavorate. Anche le proiezioni per gli anni seguenti sono più positive rispetto ad aprile, sia pur nell'ambito di una valutazione che rimane prudenziale dato il pesante lascito della crisi degli ultimi anni. Nei prossimi anni, infatti, l'intensità della crescita economica è prevista in rallentamento. La Nota si sottolinea che inoltre il differenziale di crescita dell'Italia rispetto all'Unione Europea si sta restringendo, ma il ritmo di crescita rimane per ora al di sotto dei principali partner europei. Ciò si spiega perché parte delle riforme adottate dal Governo non ha ancora esplicato completamente i suoi effetti.
  Per quanto concerne più specificamente le competenze della Commissione, la Nota evidenzia che, con il decreto-legge n. 50 del 2017 che ha integrato le disposizioni relative al Fondo Investimenti, sono stati assegnati al MIUR 64 milioni nel 2017, 118 milioni nel 2018, 80 milioni nel 2019 e 44,1 milioni nel 2020, da attribuire alle Province e alle Città metropolitane per il finanziamento degli interventi in materia di edilizia scolastica. Era stata inoltre autorizzata la spesa di 15 milioni per il 2017 in favore delle Province per gli interventi di edilizia scolastica. Con lo stesso decreto-legge n. 50 vengono inoltre modificate le disposizioni per l'assegnazione di spazi finanziari agli enti locali per effettuare investimenti per interventi di edilizia scolastica, prevedendo nuovi criteri di priorità, allargando il novero dei Comuni che possono essere coinvolti e semplificando alcune fasi procedurali.
  Per il settore «Istruzione e ricerca», la Nota rileva che, ai fini dell'attuazione della legge di riforma della «Buona Scuola», ad aprile sono stati approvati 8 decreti legislativi dei 9 previsti dalla delega. Ulteriori misure hanno riguardato, prevalentemente, l'attuazione del sistema di valutazione scolastica, azioni per favorire l'inclusione scolastica, l'innovazione digitale e l'alternanza scuola-lavoro. Con la legge di riforma della scuola si è inteso anche favorire il passaggio dal mondo dell'istruzione e della formazione al mercato del lavoro, attraverso gli istituti dell'alternanza scuola-lavoro e dell'apprendistato, con l'obiettivo di contrastare la dispersione scolastica, orientare gli studenti verso il mondo del lavoro, facilitando l'occupabilità giovanile. In merito all'alternanza scuola-lavoro, in particolare, la Nota segnala che saranno disponibili nuovi Pag. 106strumenti per facilitare l'incontro tra la disponibilità di esperienze di alternanza offerte e le domande da parte delle scuole, nonché per la segnalazione di commenti e abusi. L'adozione dei decreti legislativi, assicura la Nota, sarà seguita, nel periodo 2017-2020, da quella dei previsti decreti attuativi, grazie ai quali saranno banditi tre concorsi per il reclutamento di docenti presso la scuola secondaria, con percentuali crescenti nel tempo per i posti a disposizione dei giovani laureati che vorranno dedicarsi alla professione docente, si introdurrà un nuovo modello di definizione del progetto individuale e di piano educativo individualizzato per una maggiore inclusione scolastica degli alunni con disabilità, si definiranno gli ordinamenti scolastici di due nuovi indirizzi professionali e si riformeranno gli ordinamenti di quelli vigenti al fine di garantirne una maggiore aderenza alle necessità degli studenti e dei territori, si garantiranno risorse per ridurre il gap rispetto agli obiettivi europei per la copertura della popolazione e territoriale per i servizi educativi per l'infanzia, si stanzieranno risorse per incrementare il diritto allo studio degli alunni presso il sistema di istruzione scolastica, si potenzieranno la pratica e la cultura delle arti nelle scuole di ogni ordine e grado, saranno estese anche alle scuole ed iniziative scolastiche italiane all'estero le misure espansive previste dalla legge sulla buona scuola e, infine, sarà introdotto un nuovo modello di valutazione e certificazione delle competenze per gli alunni e studenti, con un maggior peso al percorso scolastico e l'introduzione di una certificazione esterna per la conoscenza della lingua inglese. La Nota evidenzia inoltre che a luglio sono stati firmati due decreti per la realizzazione di edifici scolastici innovativi e il riparto di 150 milioni per la realizzazione di Poli per l'infanzia, previsti dal decreto attuativo della Buona Scuola relativo all'introduzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni. È stato avviato un Piano nazionale per la sperimentazione del diploma in 4 anni. Alle 12 scuole che hanno già avviato la sperimentazione, nell'anno scolastico 2018/2019 se ne aggiungeranno altre: è stato infatti previsto un bando nazionale per 100 classi sperimentali in tutta Italia al quale potranno partecipare sia scuole statali che paritarie. Ai fini della completa attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), sono state stanziate risorse per il completamento di sedici azioni. In particolare nel corso del 2017 si prevede di stanziare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica: 140 milioni per i laboratori professionalizzanti in chiave digitale, con lo scopo di innovare gli indirizzi che caratterizzano gli interventi presenti nel Piano Industria 4.0; 15 milioni per estendere il registro elettronico a tutte le classi del primo ciclo; 2,5 milioni per la creazione di ambienti didattici innovativi contro la dispersione scolastica nelle scuole delle periferie; 5,7 milioni per fornire assistenza per la manutenzione tecnica di strumenti informatici per le scuole del primo ciclo; 25 milioni per la formazione avanzata sui temi del digitale per il personale della scuola. Il PNSD dispone, inoltre, l'istituzione di un Osservatorio per la Scuola Digitale. I primi dati pubblicati a luglio, rilevati dell'Osservatorio, mostrano che, su un campione di 3.500 scuole, il 97 per cento degli edifici scolastici è connesso ad Internet per la didattica. Per quanto riguarda il cablaggio interno degli istituti, il 48 per cento degli edifici è interamente cablato, il 75 per cento dei laboratori è cablato e connesso, il 56 per cento delle aule è cablato e connesso.
  Per il settore «Ricerca e università», la Nota rappresenta che, nell'ambito del Programma Nazionale per la Ricerca, a luglio 2017 è stato lanciato un bando da 497 milioni per finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. L'obiettivo dell'investimento è quello di incentivare le collaborazioni fra pubblico e privato e rilanciare il sistema nazionale, promuovendo la creazione di reti per la ricerca, di filiere nazionali che siano coerenti con le dodici aree di specializzazione intelligente scelte a livello nazionale. Le risorse sono destinate per 393 milioni Pag. 107alle Regioni del Mezzogiorno (quelle meno sviluppate e in transizione) e per 104 milioni alle Regioni del Centro-Nord, sempre per attività che abbiano ricadute in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese e valorizzazione dei risultati della ricerca e della diffusione dell'innovazione. La Nota ricorda quindi che il decreto-legge n. 91 del 2017, per il settore della ricerca, contiene disposizioni riguardanti il riconoscimento dei Cluster Tecnologici Nazionali (CTN), quali strutture di supporto e di efficientamento per il coordinamento delle politiche di ricerca industriale a livello nazionale e locale, nonché di raccordo tra le misure promosse a livello centrale e regionale e, con riferimento alle Regioni del Mezzogiorno, anche come strumento facilitatore per l'attuazione e l'impiego degli interventi sul territorio. Ogni CTN dovrà elaborare un Piano di azione triennale con un'apposita sezione riferita al Mezzogiorno. Nella seconda metà del 2017, il MIUR procederà all'attuazione delle azioni previste dal PNR 2015-2020 relativamente al Capitale umano, con particolare riferimento all'obiettivo di aumentare il numero di ricercatori e dottori di ricerca nel Paese, di aumentare il numero di donne dei gruppi sottorappresentati e di attrarre i migliori talenti.
  Per il settore universitario, il decreto-legge n. 50 del 2017 è intervenuto sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione della programmazione 2007-2013 destinate al Piano nazionale per il Sud – Sistema Universitario per l'attuazione di interventi per lo sviluppo infrastrutturale delle Università del Mezzogiorno: le risorse per le quali non sono state assunte obbligazioni giuridicamente vincolanti vengono infatti riassegnate non solo alle scuole superiori, ma anche alle Università alle quali erano state già assegnate purché si impegnino ad avviare i relativi progetti. Il decreto-legge n. 91 del 2017 contiene ulteriori disposizioni per una rapida ed integrale assegnazione delle risorse statali per il 2017, confermando gli stanziamenti già effettuati nel periodo 2014-2016 e disciplinando in modo coerente ed esaustivo la materia del costo standard. Lo sblocco delle risorse per il 2017 assicura anche l'attuazione della «no tax area» che consente agli studenti con famiglie con ISEE inferiore a 13.000 euro di non pagare le tasse per l'ingresso all'università. In linea con gli obiettivi individuati dalla Strategia Europa 2020 per lo sviluppo dei sistemi di istruzione terziaria, si è conclusa la prima parte dei lavori della Cabina di regia per il coordinamento degli Istituti tecnici superiori (ITS) e delle lauree professionalizzanti. È stato elaborato un documento che mira a sviluppare una visione sistemica dei rapporti tra ITS e lauree professionalizzanti, secondo una logica di prosecuzione e completamento del percorso formativo. Alla luce di quanto già indicato negli interventi relativi alla pubblica amministrazione, con le risorse stanziate con la prossima manovra di bilancio si procederà al rinnovo normativo ed economico del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Istruzione e Ricerca: ciò consentirà di dare la giusta valorizzazione al ruolo fondamentale dei professori del sistema AFAM, dei ricercatori e tecnologi, dei docenti dell'istruzione scolastica e del personale amministrativo incluso quello dirigenziale. Si introdurranno altresì misure di valorizzazione per i professori universitari nel rispetto delle regole del regime di diritto pubblico che li caratterizza.

  Bruno MOLEA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

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