CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 settembre 2017
881.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 26

SEDE REFERENTE

  Martedì 26 settembre 2017. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, Gianpiero Bocci.

  La seduta comincia alle 13.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Modifiche alla legge elettorale.
C. 2352 Toninelli, C. 2690 Giachetti, C. 3223 Pisicchio, C. 3385 Lauricella, C. 3986 Locatelli, C. 4068 Orfini, C. 4088 Speranza, C. 4092 Menorello, C. 4128 Lupi, C. 4142 Vargiu, C. 4166 Nicoletti, C. 4177 Parisi, C. 4182 Dellai, C. 4183 Lauricella, C. 4240 Cuperlo, C. 4262 Toninelli, C. 4265 Rigoni, C. 4272 Martella, C. 4273 Invernizzi, C. 4281 Valiante, C. 4284 Turco, C. 4287 Marco Meloni, C. 4309 La Russa, C. 4318 D'Attorre, C. 4323 Quaranta, C. 4326 Menorello, C. 4327 Brunetta, C. 4330 Lupi, C. 4331 Costantino, C. 4333 Pisicchio e C. 4363 Fragomeli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 settembre 2017.

  Danilo TONINELLI (M5S) desidera esporre una questione che il suo gruppo ha già proceduto a sollevare con lettera indirizzata sia alla Presidenza della Commissione che alla Presidenza della Camera. Riguarda una discrasia riscontrata nel testo base rispetto ai vincoli posti Pag. 27dall'approvazione in Assemblea degli identici emendamenti a prima firma Fraccaro e Biancofiore. Si tratta della modifica apporta all'articolo 83, lettera c), del testo unico delle norme per le elezioni della Camera dei deputati. Nel testo approvato in sede referente dalla Commissione si prevedeva che l'Ufficio centrale nazionale procede al riparto di 606 seggi, seggi che, a seguito dell'approvazione dei suddetti emendamenti, sono diventati 617. Nel testo presentato dal relatore vengono mantenuti nominalmente i 617 seggi, ma nel contempo si dispone che l'Ufficio centrale nazionale, al fine del riparto dei seggi, detragga i 231 seggi attribuiti dagli uffici elettorale circoscrizionali ai candidati proclamati eletti nei collegi uninominali. Quindi il numero di seggi effettivamente sottoposti al riparto è di 386. Ad avviso del suo gruppo va dunque valutato se in questo modo venga rispettato o meno il vincolo della votazione dell'Assemblea che ha cristallizzato il numero dei seggi in 617. Per questo motivo il suo gruppo chiede, al fine del rispetto dei princìpi di democrazia, un'ulteriore valutazione della Presidenza della Camera e, di conseguenza, la sospensione della votazione sull'adozione del testo base.

  Andrea CECCONI (M5S), nel richiamare la lettera che il suo gruppo ha indirizzato alla Presidenza della Camera, fa notare che la nuova proposta di testo base presentata dal relatore, piuttosto che prevedere una esplicita e diretta indicazione numerica dei seggi da attribuire, ovvero 386, stabilisce che si proceda al riparto di 617 seggi, detraendo i 231 seggi già attribuiti ai candidati proclamati eletti nei collegi uninominali ai sensi dell'articolo 77, comma 1, lettera b) del testo unico per le elezioni della Camera dei deputati. Ciò, a suo avviso, conferma che la volontà politica è quella di aggirare la deliberazione dell'Assemblea in termini surrettizi.

  Ignazio LA RUSSA (FdI-AN) ritiene degna d'interesse la questione posta dal gruppo del Movimento 5 Stelle. A tal proposito sottolinea che, in base a una prima sommaria simulazione effettuata dagli uffici del suo gruppo, il sistema proposto dal relatore tradisce sia la lettera che lo spirito degli emendamenti approvati dall'Assemblea. Questi, infatti, esprimevano la volontà di limitare i vantaggi che il sistema elettorale vigente offre alla minoranza linguistica tedesca nella Regione Trentino Alto Adige, mentre il testo proposto dal relatore sembrerebbe creare vantaggi per quei gruppi linguistici. Per questi motivi si unisce alla richiesta del Movimento 5 Stelle. Per quanto riguarda poi il merito del testo proposto dal relatore, ribadisce quanto già detto in altra seduta: ci sono aspetti positivi ma mancano degli elementi dirimenti. Primo fra tutti, il dare la possibilità ai cittadini di scegliere direttamente la maggioranza di Governo, cosa che non potrà di sicuro avvenire con il sistema proposto, con il quale c’è la quasi matematica certezza che la sera del voto non si avrà una maggioranza. In tal senso il suo gruppo sta predisponendo proposte emendative che attribuiscano un premio di maggioranza alla coalizione che raggiunga, cumulando i seggi sia dei collegi uninominali che di quelli plurinominali, il 40 o anche il 37 per cento del totale dei seggi. Con tale premio di maggioranza, la coalizione raggiungerebbe una percentuale del 54 o del 51 per cento dei seggi. Un'altra questione dirimente riguarda le liste bloccate. A tal proposito il suo gruppo sta predisponendo emendamenti che consentano, a chi vuole, di presentare liste aperte, nel rispetto della parità di genere, o perlomeno con il solo capolista bloccato. Annuncia che il suo voto sull'adozione del testo base sarà contrario, ma nell'auspicio che si possa modificare in un voto favorevole o in una posizione di astensione, qualora fossero accolte le richieste testé illustrate.

  Alfredo D'ATTORRE (MDP), nel ritenere che la questione posta dal gruppo del M5S meriti un serio approfondimento, fa presente che il suo gruppo ha richiesto formalmente alla Presidenza della Camera la convocazione di una Giunta per il Pag. 28regolamento, al fine di aver un quadro certo circa l'emendabilità del testo in esame, alla luce della precedente deliberazione dell'Assemblea. Ritiene opportuno, dunque, che si faccia chiarezza su tali questioni prima di procedere oltre con l’iter di esame.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, desidera fornire alcune precisazioni in merito alle obiezioni sollevate circa la compatibilità del nuovo testo-base predisposto dal relatore Fiano con il contenuto delle deliberazioni dell'Assemblea, effettuate prima del rinvio in Commissione del provvedimento.
  Prima di tutto sottolinea come l'istruttoria da lui svolta sul piano procedurale rispetto ai vincoli posti da dagli emendamenti approvati dall'Assemblea sia stata completa e approfondita e abbia riguardato tutti gli aspetti, compresi quelli posti dalle parti consequenziali che incidevano su parti successive del testo. Alla fine di tale istruttoria, è stata adottata un'interpretazione sostanziale che ha definito i vincoli da lui indicati nella seduta del 6 settembre scorso e confermati dalla Presidente della Camera nella riunione della Conferenza dei Capigruppo del 13 settembre scorso.
  Tali vincoli (come precisato dalla Presidente della Camera nella sua lettera del 19 settembre scorso, a tutti nota) sono – cita testualmente – «finalizzati a salvaguardare la volontà espressa dall'Assemblea – in quanto massima sede di decisione della Camera – e dei suoi singoli componenti, nonché della effettiva portata normativa degli emendamenti approvati».
  Come è noto, gli identici emendamenti Fraccaro 1.512 e Biancofiore 1.535 concernevano le modalità di elezione dei deputati nella circoscrizione Trentino-Alto Adige/Südtirol ed erano finalizzati ad abrogare le disposizioni speciali attualmente vigenti per la circoscrizione Trentino-Alto Adige/Südtirol previste agli articoli 2, comma 1-bis, 93-bis, 93-ter e 93-quater del decreto del Presidente della Repubblica n. 361. In necessaria corrispondenza con tale abrogazione e come effetto aritmetico conseguente, è stato disposto l'aumento del numero dei collegi uninominali della Camera costituiti nelle circoscrizioni nazionali da 225 a 231 (analoga modifica è stata conseguenzialmente apportata all'articolo 3, comma 3, del testo, recante la delega legislativa al Governo) e l'aumento da 606 a 617 dei seggi richiamati al comma 21, capoverso Art. 83, primo comma, lettera c) del testo elaborato dalla Commissione. Infine si è provveduto all'individuazione dei 6 collegi uninominali del Trentino Alto Adige/Südtirol, integrando la tabella A. 1 di cui al comma 31 dell'articolo 1.
  Questa è l'effettiva portata normativa degli emendamenti approvati che non può essere messa in discussione dalla Commissione nel prosieguo del procedimento.
  Non può invece attribuirsi portata innovativa – e quindi non può costituire un vincolo alle future decisioni della Commissione – la porzione del testo degli emendamenti approvati relativa al capoverso Art. 83 in cui sono state ripetute, senza alcuna modifica rispetto alla proposta della Commissione – e al solo fine di meglio evidenziare la parte di tale testo in cui si inserivano le sostanziali proposte emendative (aventi ad oggetto – lo ribadisce – la sostituzione della cifra 606 con 617) – le parole: «tra le liste di cui alla lettera b), in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna di esse». Non si è introdotta, per questa parte, alcuna novità emendativa rispetto al testo già elaborato dalla Commissione con riferimento alle modalità di attribuzione dei seggi nelle circoscrizioni del territorio nazionale e non si sono dunque determinati vincoli alla modificabilità di questa parte del testo da parte della Commissione. È evidente pertanto che è in facoltà di quest'ultima definire modalità di riparto dei seggi diverse da quella proposta nel testo a suo tempo licenziato. Diversamente, si finirebbe per attribuire all'approvazione dei citati emendamenti una portata eccedente rispetto al loro effettivo contenuto: si attribuirebbe cioè ad essi l'effetto di predeterminare, in via del tutto incidentale, e in assenza di un qualsiasi dibattito su tale Pag. 29aspetto, una caratteristica fondamentale del sistema elettorale (ossia il criterio di attribuzione dei seggi), effetto che comprimerebbe la discussione parlamentare su un punto focale della legge elettorale.
  A questo criterio ritiene dunque di attenersi al fine di assicurare che il dibattito in Commissione si svolga nel modo più corretto e più ampio possibile, senza che soffra di infondate compressioni.
  Detto questo, nel momento in cui è stata posta una questione di ammissibilità del testo, ritiene ineludibile attendere la valutazione della Presidente della Camera prima di procedere all'adozione del testo base.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, si chiede se l'eventuale rinvio della deliberazione sul testo base possa incidere sulle modalità di prosecuzione dell’iter già definite dall'Ufficio di presidenza.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, fa presente che per avere un quadro più chiaro in ordine alla conferma o meno delle decisioni già assunte dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, in ordine alle modalità di prosecuzione dell’iter, occorrerà attendere la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, convocata per la giornata odierna.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, ritiene che vi siano le condizioni per votare da subito l'adozione del testo base e sottolinea come, nell'elaborare tale sua proposta, ha tenuto nel massimo conto la precedente deliberazione dell'Assemblea, attenendosi in pieno ad una interpretazione già resa dalla Presidente della Camera in una precedente riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo. Fa notare che la finalità sostanziale degli emendamenti approvati in Assemblea era quella di intervenire sulle modalità di elezione dei deputati della circoscrizione Trentino alto Adige / Südtirol, abrogandone la disciplina speciale. Evidenziato come il dettato normativo a cui hanno fatto riferimento taluni deputati nel corso del dibattito fosse recato nella parte conseguenziale di quelle proposte emendative, ritiene che il vincolo del voto dell'Assemblea non sia estendibile fino al punto da ritenere di non poter compiere più alcuna scelta sul tipo di sistema elettorale.

  Andrea CECCONI (M5S) sottolinea che il suo gruppo ha voluto sollevare una questione che ritiene importante dirimere, senza la pretesa di avere ragione. Osserva che il primo problema posto alla Presidente della Camera e sollevato dal Partito Democratico, riguardava una questione prettamente politica e non approfondiva le problematiche relative agli effetti della parte consequenziale degli emendamenti approvati. Rileva che se fosse proseguito l'esame in Assemblea, emendamenti riferiti alla modifica dell'articolo 83 del Testo unico, tesi a modificare il numero di 617 seggi, sarebbero stati probabilmente dichiarati preclusi. Il testo proposto dal relatore modifica sostanzialmente e in modo surrettizio in 386 il numero dei seggi sottoposto al riparto effettuato dall'Ufficio elettorale centrale, conservando solo nominalmente il numero di 617. Se fossero fondate le argomentazioni del relatore, non ci sarebbe stato bisogno dell'artificio della sottrazione dei 231 seggi dei collegi uninominali, ma si sarebbe potuto indicare direttamente il numero di 386 seggi.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ribadisce di aver precisato nella seduta del 6 settembre scorso la portata dei vincoli derivanti dalla deliberazione dell'Assemblea, consistenti nell'impossibilità per la Commissione di intervenire sul numero dei collegi uninominali o sulla tabella A. 1 e nella necessità di mantenere l'abrogazione delle disposizioni speciali in materia di elezione della Camera dei deputati riguardanti la regione Trentino Alto Adige/Südtirol e l'istituzione, alla Tabella A.1, dei collegi uninominali riguardanti la regione Trentino Alto Adige/Südtirol. Nel far presente nuovamente che tale sua interpretazione è stata poi confermata dalla Presidenza della Camera, ritiene che Pag. 30il vincolo non possa essere esteso anche a parti del testo, come la modifica all'articolo 83, comma 1, lettera c) del testo unico per le elezioni della Camera dei deputati, sulle quali l'aula non ha ancora avuto modo di pronunciarsi.

  Giancarlo GIORGETTI (LNA) desidera ricordare la sua pluriennale esperienza di Presidente della Commissione Bilancio, Commissione nella quale venivano presentati emendamenti con parti consequenziali di copertura che andavano ad incidere su diverse norme legislative, senza mettere in discussione la sostanza di tali norme. Ritiene che il testo proposto dal relatore sia rispettoso del senso degli emendamenti votati. Osserva che la Commissione ha già aspettato la valutazione della Presidente della Camera che non può ora essere messa nuovamente in discussione. Si dichiara, quindi, favorevole a votare anche nella seduta in corso l'adozione del testo base.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, fa presente al deputato Giancarlo Giorgetti che, come già da lui detto, è necessario aspettare la valutazione della Presidente della Camera perché si tratta di una questione legata all'ammissibilità del testo.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL), nonostante rinvenga talune forzature nelle valutazioni espresse dal gruppo del M5S, ritiene opportuno, prima di procedere lungo l’iter di esame, sciogliere i nodi procedurali emersi nel corso dell'odierno dibattitto, atteso che si tratta di fare chiarezza sui profili che riguarderanno anche l'ammissibilità delle proposte emendative che saranno presentate. Auspica che, a differenza di quanto già avvenuto in occasione della valutazione della possibile norma transitoria, ci si attenga ad interpretazioni delle regole procedurali scevre da motivazioni politiche, e fa notare che le decisioni assunte in precedenza sulla questione hanno imposto eccessivi vincoli all'esame. Fa presente che il suo gruppo è in ogni caso disponibile a confrontarsi con le altre forze politiche per giungere all'approvazione di una legge elettorale condivisa.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ricorda di aver già spiegato nel dettaglio, nella seduta del 6 settembre 2017, la sua interpretazione circa i vincoli derivanti dalla deliberazione dell'Assemblea e che tale sua interpretazione è stata successivamente confermata dalla Presidenza della Camera. Ritiene dunque che l'effettiva portata degli emendamenti approvati in Assemblea non possa essere messa in discussione dalla Commissione nel prosieguo del procedimento.
  Ribadisce altresì che, quanto alla porzione del testo degli emendamenti approvati relativi al capoverso «Art. 83», che non si è introdotta alcuna novità emendativa rispetto al testo già elaborato dalla Commissione con riferimento alle modalità di ripartizione dei seggi nelle circoscrizioni del territorio nazionale e non si sono, dunque, determinati vincoli alla modificabilità di questa parte del testo da parte della Commissione.
  In risposta a talune considerazioni svolte dal deputato Sisto, ritiene fuori luogo affermare che tali interpretazioni delle regole siano state sostenute da ragioni politiche, atteso che ci si è attenuti piuttosto ad un criterio strettamente giuridico connesso all'interpretazione della volontà del legislatore, facendo riferimento sia alla finalità sostanziale delle proposte emendative approvate sia al dibattito in Aula ad esse riferito. Giudica dunque inaccettabile fare riferimento a presunti moventi politici, che definisce inesistenti, facendo notare che potrebbe al limite comprendere una mancata condivisione delle decisioni assunte laddove fosse motivata da diversi convincimenti giuridici.
  Pur rilevando che le questioni emerse nell'odierno dibattitto sono state già attentamente approfondite, ritiene in ogni caso necessario attendere la risposta della Presidente della Camera in ordine ai profili di ammissibilità del testo, in ragione delle sollecitazioni emerse nel presente dibattito.

Pag. 31

  Alfredo D'ATTORRE (MDP) invita alla cautela nel giudicare la questione posta dal Movimento 5 Stelle. Osserva che gli identici emendamenti approvati dall'Assemblea fissavano in 231 il numero dei collegi e l'uniformità del sistema elettorale. Ritiene che il vincolo posto dagli emendamenti approvati sarebbe stato sicuramente rispettato se fosse stato mantenuto il sistema elettorale previsto dal testo approvato dalla Commissione in sede referente. Altrimenti, sarebbe stato più logico avviare un nuovo iter procedimentale. Nutre, infine, qualche perplessità in merito alle interpretazioni «sostanzialistiche» richiamate, dato che è necessario, a suo avviso, fare riferimento sempre anche al dato giuridico testuale.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, nel rispetto delle legittime richieste avanzate, chiede però che la Commissione venga convocata al termine della seduta pomeridiana dell'Assemblea per procedere all'adozione del testo base.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL) si associa alla richiesta del relatore.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, osserva che la convocazione della seduta della Commissione è legata al momento in cui la Presidente della Camera fornirà le sue valutazioni. Se arriveranno a breve termine, convocherà la Commissione al termine della seduta dell'Assemblea.

  Danilo TONINELLI (M5S) ritiene opportuno fugare ogni dubbio circa l'ammissibilità delle proposte emendative da presentare al testo, facendo notare che sul punto non vi è affatto certezza e serve un serio approfondimento. Fa notare che la questione esiste ed è fondata, perché altrimenti la nuova proposta di testo, all'articolo 1, comma 25, capoverso Art. 83, primo comma, lettera c), avrebbe fatto riferimento direttamente al numero dei seggi da ripartire, ovvero 386. Evidenzia, inoltre, come tale nuovo testo presenti contraddizioni evidenti, laddove consente che i 617 seggi che l'Ufficio centrale nazionale dovrebbe ripartire siano assegnati non soltanto alle liste di cui all'articolo 1, comma 24, capoverso «Art. 77», comma 1, lettera b), ma anche a candidati che siano collegati a liste che non hanno superato le soglie di sbarramento, avendo vinto nel collegi uninominali.
  Ritiene, in conclusione, che vi sia il rischio di introdurre un pericoloso precedente, legittimando in futuro qualsiasi maggioranza a rendere nulla una deliberazione dell'Assemblea, laddove sia sgradita.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 26 settembre 2017 — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, Gianpiero Bocci.

  La seduta comincia alle 14.05.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016.
C. 4638 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017.
C. 4639 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2017 (limitatamente alle parti di competenza)
Tabella n. 8: stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2017
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazioni favorevoli).

Pag. 32

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 21 settembre 2017.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di assestamento è scaduto ieri, lunedì 25 settembre, alle ore 14, e che non sono stati presentati emendamenti.
  In sostituzione del relatore, impossibilitato a partecipare alla seduta, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016 (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di relazione e nomina il deputato Dore Misuraca relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, affinché possa partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione Bilancio.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, in sostituzione del relatore, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017 (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di relazione e nomina il deputato Dore Misuraca relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, affinché possa partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione Bilancio.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017.
C. 4620 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 settembre 2017.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge C. 4620, approvato dal Senato, è scaduto ieri, lunedì 25 settembre, alle ore 14, e che non sono stati presentati emendamenti.

  Marco DI MAIO (PD), relatore, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 4620 Governo, approvato dal Senato, recante Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017 (vedi allegato 3).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole e nomina il deputato Marco Di Maio quale relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, presso la XIV Commissione sul disegno di legge C. 4620 Governo, approvato dal Senato, per le parti di competenza della I Commissione.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016.
Doc. LXXXVII, n. 5
(Parere alla XIV Commissione)
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 settembre 2017.

  Marco DI MAIO (PD), relatore, formula una proposta di relazione favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 5 (vedi allegato 4).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole sulla Relazione Doc. LXXXVII, n. 5 recante la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016 e nomina il deputato Marco Di Maio quale relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma Pag. 333, del Regolamento, presso la XIV Commissione sulla relazione per le parti di competenza della I Commissione.

  La seduta termina alle 14.10.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Martedì 26 settembre 2017. — Presidenza del vicepresidente Emanuele COZZOLINO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo n. 15 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 24 giugno 2013; b) Protocollo n. 16 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 2 ottobre 2013
Emendamenti C. 2801 Governo e abb.
(Parere all'Assemblea)
(Esame e conclusione – Parere)

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Emanuele COZZOLINO, presidente, in sostituzione della relatrice, impossibilitata a partecipare alla seduta, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate
Emendamenti C. 1039-B e abb. approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere)

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Marilena FABBRI (PD), relatrice, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione. Propone pertanto di esprimere su di essi parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Croazia sulla cooperazione transfrontaliera di polizia, fatto a Zagabria il 5 luglio 2011.
Emendamenti C. 4224 Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Emanuele COZZOLINO, presidente, in sostituzione della relatrice, impossibilitata a partecipare alla seduta, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

Pag. 34

Ratifica ed esecuzione del Protocollo recante modifiche alla Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica delle Filippine per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l'evasione fiscale del 5 dicembre 1980, fatto a Manila il 9 dicembre 2013.
Emendamenti C. 4227 Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Marilena FABBRI (PD), relatrice, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi parere di nulla osta.
  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica.
Emendamenti C. 2305-A/R e abb.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Emanuele COZZOLINO, presidente, in sostituzione del relatore, impossibilitato a partecipare alla seduta, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi parere di nulla osta.
  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Martedì 26 settembre 2017. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, Gianpiero Bocci.

  La seduta comincia alle 18.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Modifiche alla legge elettorale.
C. 2352 Toninelli, C. 2690 Giachetti, C. 3223 Pisicchio, C. 3385 Lauricella, C. 3986 Locatelli, C. 4068 Orfini, C. 4088 Speranza, C. 4092 Menorello, C. 4128 Lupi, C. 4142 Vargiu, C. 4166 Nicoletti, C. 4177 Parisi, C. 4182 Dellai, C. 4183 Lauricella, C. 4240 Cuperlo, C. 4262 Toninelli, C. 4265 Rigoni, C. 4272 Martella, C. 4273 Invernizzi, C. 4281 Valiante, C. 4284 Turco, C. 4287 Marco Meloni, C. 4309 La Russa, C. 4318 D'Attorre, C. 4323 Quaranta, C. 4326 Menorello, C. 4327 Brunetta, C. 4330 Lupi, C. 4331 Costantino, C. 4333 Pisicchio e C. 4363 Fragomeli.

(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, con riferimento alla questione sollevata nella seduta pomeridiana dai deputati del gruppo del Movimento 5 Stelle, comunica di aver illustrato con lettera alla Presidente della Camera le posizioni da lui espresse al riguardo. Dà quindi lettura della lettera di risposta con cui la Presidente della Camera comunica di non aver ravvisato motivo per discostarsi dalle valutazioni da lui svolte.

Pag. 35

  Danilo TONINELLI (M5S) si dichiara insoddisfatto della risposta della Presidente della Camera, ritenendo che i dubbi sollevati dal suo gruppo permangano e rischino di inficiare la costituzionalità del provvedimento.
  Fa altresì presente che la nuova proposta di testo base presentata dal relatore prevede sostanzialmente, all'articolo 1, comma 25, capoverso Art. 83, primo comma, lettera d), una disciplina speciale per il Trentino Alto Adige/Südtirol, violando la precedente deliberazione dell'Assemblea con la quale si era inteso uniformare il meccanismo di ripartizione dei seggi di tale regione al sistema previsto per le circoscrizioni del restante territorio nazionale. Fa presente, infatti, che tale disposizione tutela le liste collegate rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute, presentate esclusivamente in una regione ad autonomia speciale il cui statuto preveda una particolare tutela di tali minoranze linguistiche. Preannuncia che su tale questione il suo gruppo darà battaglia.

  Andrea CECCONI (M5S) a rafforzamento di quanto espresso dal deputato Toninelli, fa presente che nel testo base proposto dal relatore, al comma 9, lettera b), capoverso 1-bis, si fa riferimento a norme sulle minoranze linguistiche che riguardano tutte le regioni a statuto speciale, mentre al comma 25, capoverso Art. 83, lettera d), ci si riferisce solo a regioni che prevedano nel loro statuto forme di tutela delle minoranze linguistiche. Osserva che l'unica regione che risponde a tale requisito è il Trentino Alto Adige. Così viene applicata una norma speciale alla Regione Trentino Alto Adige, mentre gli emendamenti approvati dall'Assemblea prevedevano l'applicazione della norma generale. Il tutto si traduce in una tutela di un partito specifico più che di una minoranza linguistica.

  Alfredo D'ATTORRE (MDP) fa notare che l'eventuale convocazione della Giunta per il regolamento, richiesta dal suo gruppo, era proprio volta a fare chiarezza circa l'ammissibilità di proposte di modifica tese ad introdurre ulteriori discipline speciali per il Trentino Alto Adige/Südtirol, discipline la cui introduzione egli giudica plausibile. Ritiene paradossale dare vita ad interpretazioni regolamentari restrittive a seconda delle covenienze del momento.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, prende atto della risposta della Presidente della Camera. Riguardo alla questione posta dai deputati del gruppo del Movimento 5 Stelle, ritiene opportuno un approfondimento e chiede quindi una breve sospensione della seduta.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, acconsentendo alla richiesta del relatore, sospende la seduta.
  La seduta, sospesa alle 18.35 riprende alle 18.55.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, in seguito all'approfondimento della questione posta dai deputati del Gruppo del Movimento 5 Stelle, formula una nuova proposta di testo base (vedi allegato 5) dove, ovunque ricorrano, le parole «lo statuto» sono seguite dalle seguenti: «o le norme di attuazione». In questo modo non sussistono equivoci interpretativi sull'applicazione delle norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche a tutte le regioni a statuto speciale.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ritiene che le proposte di modifica testé illustrate dal relatore siano volte a ricomprendere anche altre regioni a statuto speciale – nel caso di specie il Friuli Venezia-Giulia – nella disciplina proposta, in coerenza con la deliberazione assunta dall'Assemblea.

  Andrea CECCONI (M5S) chiede che il nuovo testo proposto dal relatore sia distribuito per consentire di analizzare nel dettaglio le modifiche apportate. Ritiene in ogni modo ridicolo il comportamento del Partito Democratico che gira intorno alla questione del Trentino Alto Adige per Pag. 36favorire il partito della SVP e permettergli di aggiudicarsi i seggi della Regione. A questo punto sarebbe stata forse più onesta la norma transitoria che la Presidente ha dichiarato giustamente non ammissibile.

  Alfredo D'ATTORRE (MDP) ribadisce la necessità che la presidenza della Camera faccia chiarezza su tale punto, non comprendendo per quale motivo si propenda ora per una interpretazione flessibile a differenza di quanto fatto in precedenza.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, osserva che nella sua precedente lettera la Presidente della Camera stabilisce che non si possa applicare un trattamento differenziato per la sola Regione Trentino Alto Adige, mentre non fa alcun riferimento a discipline differenziate applicate a tutte le Regioni a statuto speciale. Inoltre ribadisce che la questione sollevata si sarebbe potuta risolvere in chiave interpretativa, alla luce del rapporto tra statuto speciale e relative norme di attuazione. Riguardo alla richiesta di distribuzione del testo, ritiene che possa essere senz'altro accolta, sospendendo poi la seduta per permettere ai gruppi di analizzare le modifiche.

  Danilo TONINELLI (M5S), nel chiedere un lasso di tempo ragionevole per valutare le modifiche proposte dal relatore, evidenzia come il nuovo testo presenti evidenti vizi procedurali che potrebbero esporre il provvedimento al rischio di incostituzionalità. Chiede al relatore di chiarire le modifiche al testo proposte.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, desidera replicare a quanto affermato dal deputato Toninelli. Prima di tutto dubita che la Corte costituzionale possa dichiarare illegittima l'eventuale legge che uscirà dall’iter in corso per questioni procedurali. Ritiene poi che non esista alcuna contraddizione tra il testo base e i vincoli posti dall'approvazione degli emendamenti Fraccaro e Biancofiore in Assemblea e che le modifiche proposte siano tese solo a un miglioramento del testo. Fa notare che con tali modifiche si propone di fare riferimento, oltre agli statuti, alle norme di attuazione di tali statuti che prevedano una particolare tutela delle minoranze linguistiche.

  Andrea CECCONI (M5S) fa notare che le proposte di modifica del relatore servono esclusivamente ad aggirare la deliberazione dell'Assemblea. Chiede che sia dato al suo gruppo il tempo per valutare la nuova proposta di testo base del relatore.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, sospende la seduta fino alle 20.30.

  La seduta, sospesa alle 19.15 riprende alle 20.30.

  Andrea CECCONI (M5S) fa notare che l'ulteriore nuova proposta di testo base reca disposizioni volte a prevedere una disciplina speciale sostanzialmente applicabile solo per la regione Trentino Alto Adige/Südtirol, in contrasto con la deliberazione dell'Assemblea. Fa notare che la maggioranza, al solo fine di far andare avanti la sua proposta nell’iter di esame, decide di prevedere una tutela specifica per una sola minoranza linguistica, discriminando le altre.

  Alfredo D'ATTORRE (MDP) osserva come la questione sollevata dai deputati del gruppo del Movimento 5 Stelle non abbia avuto una risposta convincente. Permangono quindi i dubbi sulla possibilità di prevedere regimi specifici per la Regione Trentino Alto Adige. Chiede un chiarimento al relatore su una questione che riguarda le soglie di sbarramento. Il testo parla di una soglia del 10 per cento per le coalizioni in cui perlomeno una lista abbia superato il 3 per cento ma non dice niente, o perlomeno lui non ha trovato la disposizione di riferimento, su cosa succede alle liste coalizzate che superano singolarmente Pag. 37il 3 per cento ma insieme non raggiungono il 10 per cento.
  Dichiara il voto contrario del suo gruppo rispetto a un testo che presenta profili di incostituzionalità e che porterà, con le liste bloccate, a due terzi di candidati sicuri dell'elezione. Si prevedono poi coalizioni senza programmi comuni e senza indicazione del leader. Un altro aspetto critico riguarda il rapporto tra il voto per i collegi uninominali e la sua distribuzione tra le liste collegate nei collegi plurinominali. In sostanza, il Partito democratico, a pochi mesi dalla conclusione della legislatura, presenta, dopo l’Italicum, approvato tra l'altro col voto di fiducia, un'altra legge con forti dubbi di costituzionalità.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla ulteriore proposta di testo base del relatore, richiamando, tuttavia, la necessità di migliorarlo. Nel dichiarare la disponibilità a dialogare con i gruppi per giungere all'approvazione di un testo adeguato, preannuncia la presentazione di emendamenti, con i quali il suo gruppo intende rendere il testo più aderente all'impostazione «proporzionalista» del suo gruppo.

  Danilo TONINELLI (M5S) dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'adozione del testo base. Si tratta infatti di una proposta di legge tesa a danneggiare il Movimento 5 Stelle e che porterà a una totale ingovernabilità. È un provvedimento che favorisce la proliferazione di piccoli partiti, dato che la soglia di sbarramento è in realtà all'1 per cento. Sottolinea i profili di incostituzionalità come la non conoscibilità da parte del cittadino del destinatario del proprio voto. Il 40 per cento di tale voto andrà infatti al candidato del collegio uninominale da lui prescelto, mentre il 60 per cento potrebbe essere distribuito nei collegi plurinominali a sua insaputa. Ribadisce inoltre la criticità delle norme studiate per favorire il partito della minoranza linguistica del Trentino Alto Adige.

  Giulio MARCON (SI-SEL-POS) dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'adozione del testo base.

  Giancarlo GIORGETTI (LNA) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'adozione del testo base.

  Massimo PARISI (SC-ALA CLP-MAIE) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'adozione del testo base.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'adozione del testo base, anche se con alcune perplessità che riguardano, in particolare, la previsione di liste bloccate.

  Ignazio LA RUSSA (FdI-AN) preannunciando il voto contrario del suo gruppo sulla ulteriore proposta di testo base del relatore, dichiara sin da ora che sottoscriverà talune proposte di modifica che il deputato Biancofiore ha preannunciato sulla questione del Trentino Alto Adige/ Südtirol.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'adozione del testo base.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, in risposta al deputato D'Attorre, evidenzia come l'ulteriore nuova proposta di testo base preveda chiaramente che siano ammesse alla ripartizione dei seggi quelle liste che superino la soglia del 3 per cento, pur laddove non superino, da coalizzate, la soglia del 10 per cento prevista per la coalizione. Ritiene, in ogni caso, che nel prosieguo dell'esame su questa come su altre questioni potranno essere valutate ulteriori proposte di modifiche volte a migliorare il testo.
  La Commissione delibera di adottare, come testo base per il prosieguo dell'esame, Pag. 38l'ulteriore proposta di testo unificato del relatore.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che, come stabilito dall'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, il termine per la presentazione di proposte emendative è fissato alle ore 12 di venerdì 29 settembre. Avverte che, ai fini della loro ammissibilità, le proposte emendative dovranno essere rispettose dei vincoli derivanti dalla deliberazione dell'Assemblea dell'8 giugno 2017 sugli identici emendamenti Fraccaro 1.512 e Biancofiore 1.535, così come da lui precisati nella seduta del 6 settembre scorso e confermati dalla Presidente della Camera in occasione della riunione della Conferenza dei Presidenti di gruppo del 13 settembre scorso.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 20.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 26 settembre 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19.25 alle 19.40.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Disciplina e promozione delle imprese culturali e creative
Emendamenti C. 2950-A.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale di Nagoya – Kuala Lumpur, in materia di responsabilità e risarcimenti, al Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, fatto a Nagoya il 15 ottobre 2010.

Emendamenti C. 3916-A Governo.
Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo dell'Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali, fatto a Ginevra il 2 luglio 1999, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.

Emendamenti C. 3083 Governo.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 880 del 21 settembre 2017, a pagina 40, prima colonna, alla ventottesima riga, sostituire la parola b), con la parola c) e seconda colonna, alla prima riga, sostituire la parola c), con la parola d).

Pag. 39