CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 settembre 2017
878.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

  Martedì 19 settembre 2017.

Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, concernenti i delitti di frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili e di circonvenzione di persona incapace.
Esame emendamenti C. 4130 ed abb./A.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.40 alle 13.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 19 settembre 2017. — Presidenza del Presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la Giustizia Gennaro Migliore.

  La seduta comincia alle 13.45.

Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate.
C. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 28 luglio 2017.

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  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che al provvedimento in discussione sono stati presentati 86 emendamenti (vedi allegati 1 e 2).
  Avverte altresì che alcune di tali proposte emendative, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, sono da ritenersi irricevibili, in quanto incidono su parti del testo che non sono state oggetto di modifica da parte dell'altro ramo del Parlamento e per le quali si è quindi già compiuta la doppia lettura conforme costituzionalmente richiesta per l'approvazione delle leggi.
  In particolare, rammenta che trattandosi di un provvedimento già approvato dalla Camera in un testo unificato e successivamente modificato dal Senato, potranno essere oggetto di esame unicamente gli emendamenti relativi a parti del testo modificate ovvero alle stesse strettamente conseguenti.
  Conseguentemente, fa presente che non sono ricevibili emendamenti interamente sostitutivi di articoli o commi o porzioni di testo solo parzialmente modificati e che dunque hanno conseguito, anche in parte, una doppia lettura conforme da parte delle due Camere, né emendamenti comunque formulati, anche come aggiuntivi o sostitutivi, che, anche se riferiti a parti modificate dal Senato, non siano, in via diretta ed immediata, consequenziali alle modifiche introdotte o incidano su aspetti su cui si è raggiunta la doppia lettura conforme da parte dei due rami del Parlamento o che risultino comunque con essi incompatibili. Ciò salvo il caso in cui il tenore delle modifiche sia tale da aver modificato in modo radicale il tenore complessivo della disposizione.
   Osserva che non potranno essere, inoltre, ritenute ricevibili proposte emendative dirette ad introdurre nel testo materie o argomenti del tutto estranei all'oggetto della discussione, in riferimento sia ai contenuti del provvedimento come licenziato dalla Camera sia alle modifiche introdotte dall'altro ramo del parlamento.
  Sulla base dell'indicato parametro regolamentare, avverte che sono quindi da ritenersi irricevibili le seguenti proposte emendative: Sisto 1.50, Costa 2.50 e 2.54, Sisto 2.55, 3.50 e 5.51, Costa 5.52, Sisto 5.53 e 31.51, Nuti 15.50, 16.50, 18.51, 18.52, 29.50, 29.51, 29. 53, Costa 31.50, in quanto riferite a parti del testo non modificate; Sisto 2.51, Costa 2.56 e 5.50, Nuti 16.51, 16.52, 16.53, 29.52 e 29.54, poiché dirette ad introdurre nel testo del provvedimento disposizioni aggiuntive non strettamente connesse o consequenziali rispetto alle modifiche introdotte dall'altro ramo del Parlamento; Nuti 14.050, 16.050 e 29.050, Sarti 18.050, 22.050, poiché inseriscono nel provvedimento articoli aggiuntivi contenenti disposizioni del tutto nuove rispetto a quelle già oggetto di esame.
  Nessuno chiedendo di intervenire in merito alle irricevibilità testé comunicate, invita il relatore, onorevole Mattiello, ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati.

  Davide MATTIELLO (PD), relatore, rammenta che il provvedimento in titolo, approvato dalla Camera e successivamente modificato dal Senato, giunto ormai alla terza lettura, dopo un iter di circa quattro anni, è stato oggetto di una lunga ed approfondita valutazione da parte del Parlamento. Nel ricordare che il testo sottoposto alla Commissione prende le mosse da una proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da oltre 500 mila firme, nella quale sono poi confluiti gli esiti del lavoro svolto dalla Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, fa presente che la Commissione si trova ora a dover decidere se approvare il testo così come risultante dalle modifiche apportate dal Senato o se modificarlo ulteriormente, determinando il rischio di «affossare» una riforma fortemente attesa. In merito al contenuto del provvedimento stesso, richiama la delibera del Consiglio Superiore della Magistratura del settembre scorso, nella quale si evidenzia la necessità di approvare il testo in discussione in tempi rapidi e senza modifiche, al fine di non vanificare il lavoro svolto dal Parlamento in questi Pag. 27anni e realizzare una riforma della disciplina delle misure di prevenzione fortemente attesa. Nel sottolineare come i gruppi di maggioranza non abbiano presentato emendamenti al provvedimento in titolo, proprio al fine di garantirne l'approvazione in tempi rapidi, fa notare ai colleghi come nel testo in discussione siano confluite molte delle proposte formulate dai gruppi di opposizione, con particolare riferimento alle disposizioni riguardanti la trasparenza e i criteri di rotazione nell'attribuzione degli incarichi agli amministratori giudiziari. Richiama, inoltre, l'attenzione sulle disposizioni di cui agli articoli 33 e 34 del provvedimento che recano la delega al Governo, rispettivamente, per la disciplina del regime di incompatibilità relativo agli uffici di amministratore giudiziario e di curatore fallimentare e per la tutela del lavoro nell'ambito delle imprese sequestrate e confiscate, sottolineando che soltanto una rapida approvazione del provvedimento potrà consentire al Governo di esercitare tali deleghe nei termini ivi previsti.
  Per tali ragioni, invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Giulia SARTI (M5S), nel replicare al collega Mattiello, fa presente che il suo gruppo parlamentare non ritirerà le proposte emendative presentate, in quanto, a suo avviso, il testo approvato dal Senato tradisce in modo radicale la ratio del provvedimento approvato dalla Camera in prima lettura. In particolare, nel ritenere che quella in discussione rappresenta una materia che non può essere oggetto di un pericoloso «gioco al ribasso», sottolinea come i colleghi del Senato, nell'esaminare il testo del provvedimento in discussione, non abbiano effettuato una corretta e seria valutazione, di fatto vanificando il lungo ed articolato lavoro svolto da questo ramo del Parlamento, in particolare dalla II Commissione e dalla Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali. Fa notare, inoltre che il Consiglio Superiore della Magistratura, nella delibera testé richiamata dal relatore, non ha espresso, in verità, un parere totalmente positivo sul provvedimento, con particolare riferimento alla disciplina delle misure di prevenzione come modificata dal Senato. Ciò premesso, riservandosi di intervenire ulteriormente nel prosieguo della discussione per illustrare le proposte emendative presentate dal suo gruppo, preannuncia la presentazione di una relazione di minoranza.

  Antonio MAROTTA (AP), pur esprimendo riserve su alcune disposizioni del provvedimento, che, a suo avviso, presentano evidenti profili di criticità, concorda, tuttavia, con il relatore sulla necessità di assicurarne l'approvazione in tempi rapidi. Al riguardo, evidenzia come, proprio per consentire l'approvazione definitiva del testo unificato, il suo gruppo parlamentare non abbia presentato allo stesso emendamenti.

  Arcangelo SANNICANDRO (SI-SEL), sottolineando che anche il suo gruppo parlamentare ha ritenuto di non presentare proposte emendative al provvedimento in titolo, rileva come sia necessario prendere atto che il Parlamento non è in grado di produrre un risultato migliore del testo attuale.

  Il sottosegretario Gennaro MIGLIORE si riserva di esprimere il parere sulle proposte emendative nella seduta prevista nella giornata di domani all'esito di un ulteriore approfondimento istruttorio.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina 14.05.

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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 19 settembre 2017. — Presidenza del Presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la Giustizia Gennaro MIGLIORE.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni di modifica del Libro XI del Codice di procedura penale in materia di rapporti giurisdizionali con autorità straniere.
Atto n. 434.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 14 settembre 2017.

  Donatella FERRANTI, presidente, invitando i colleghi a far pervenire eventuali osservazioni sul provvedimento in titolo, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina 14.10.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017 (C. 4620 Governo, approvato dal Senato).
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016 (Doc. LXXXVII, n. 5).

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