CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 luglio 2017
860.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 147

SEDE REFERENTE

  Martedì 25 luglio 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici, e il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 9.40.

DL 73/2017: Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale.
C. 4595 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 luglio 2017.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ricorda che, sulla base di quanto si è convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di giovedì 20 luglio, la conclusione dell'esame del decreto-legge in oggetto è prevista per le ore 15 di oggi. Al riguardo, fa presente che risultano ancora da votare molte proposte emendative. Pertanto, al fine di assicurare che siano effettivamente poste in votazione tutte le proposte emendative presentate, nella seduta odierna i lavori saranno organizzati prevedendo una dichiarazione di voto per gruppo in relazione a ciascuna proposta emendativa.
  Avverte, quindi, che l'esame riprenderà dall'emendamento Silvia Giordano 1.115.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Silvia Giordano 1.115 con cui si propone di eliminare le sanzioni amministrative previste in caso di mancata vaccinazione. Ritiene, infatti, che l'obbligo e le sanzioni produrranno come risultato quello di aumentare la diffidenza verso lo strumento vaccinale, essendo invece di gran lunga preferibile sviluppare adeguate campagne informative.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA) s'interroga sulla possibilità di rendere effettivo Pag. 148l'obbligo vaccinale in assenza di sanzioni.

  Vega COLONNESE (M5S), nel ricordare la discussione svolta presso la Commissione Affari sociali nel 2015 sulle risoluzioni in materia di vaccinazioni, sottolinea che se il Ministero della salute avesse avviato un dialogo efficace con il Parlamento e con i cittadini sul tema prima della presentazione del decreto-legge, ad esempio rispondendo alle numerose interrogazioni presentate, non ci sarebbe stata questa diffusa diffidenza nel Paese. Invita, poi, a non ignorare le reazioni avverse alle vaccinazioni, rispetto alle quali dovrebbe essere assicurata la più ampia informazione. In conclusione, segnala che una maggiore comunicazione della ministra Lorenzin in sede parlamentare, anche attraverso la trasmissione delle sedute della Commissione Affari sociali o con una specifica informativa urgente, avrebbe aiutato a stabilire un rapporto più sereno tra istituzioni e cittadini.

  Mario MARAZZITI, presidente, ribadisce ancora una volta che non è ammessa la trasmissione in diretta web delle sedute delle Commissioni in sede referente, sottolineando che un presunto scontento popolare non è una ragione sufficiente per non violare le norme regolamentari. Ricorda nuovamente che l'Ufficio di presidenza della Commissione ha deciso all'unanimità di rinunciare alle audizioni, che avrebbero potuto avere luogo anche attraverso la diretta sulla web-tv della Camera dei deputati, essendo intervenuta la richiesta di fissare un termine breve per la presentazione degli emendamenti e di avviare, quindi, le votazioni. Coglie l'occasione per segnalare che sulle pagine Facebook di alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle sono presenti dichiarazioni che sostengono, in maniera del tutto falsa, che la presidenza avrebbe impedito nelle scorse sedute l'intervento di più di un deputato per gruppo in sede di dichiarazione di voto sui singoli emendamenti. Non corrispondendo ciò a verità, avendo la presidenza invece concesso la possibilità di intervenire in sede di dichiarazione di voto anche a deputati non appartenenti alla Commissione Affari sociali nonché di svolgere interventi a titolo personale, chiede che i responsabili rettifichino quanto affermato sui social media.

  Silvia GIORDANO (M5S) giudica inappropriato l'intervento del presidente, ritenendo che egli abbia strumentalizzato quanto affermato dalla collega Colonnese, che si è limitata ad auspicare una maggiore presenza della ministra Lorenzin nel dibattito parlamentare, richiamando anche la possibilità di svolgere un'informativa urgente. Intende, inoltre, precisare che la scelta di rinunciare alle audizioni è stata determinata dal fatto che nel richiamato Ufficio di presidenza svolto dopo la Conferenza dei presidenti di gruppo, tale rinuncia si è posta come condizione irrinunciabile al fine di svolgere il dibattito in Commissione anche nelle giornate di domenica e lunedì scorsi.

  Mario MARAZZITI, presidente, dichiara di non avere difficoltà ad affermare che le audizioni erano da considerarsi alternative rispetto all'ampia discussione che la Commissione ha potuto svolgere nelle sedute precedenti. Tuttavia, nei fatti, sia pure a causa della ristrettezza dei tempi a disposizione, è stata privilegiata dall'Ufficio di presidenza un'organizzazione dei lavori che prescinde dalle audizioni.
  Ribadisce, quindi, la richiesta di rettificare immediatamente le affermazioni rese da alcuni deputati del Movimento 5 Stelle in ordine allo svolgimento dei lavori della Commissione nelle sedute precedenti.

  La Commissione respinge l'emendamento Silvia Giordano 1.115.

  Silvia GIORDANO (M5S) sottoscrive l'emendamento Cristian Iannuzzi 1.117, segnalando alla collega Binetti che il suo gruppo ha presentato anche proposte emendative non soppressive, tendenti ad apportare alcuni correttivi al testo in esame. Nell'osservare che difficilmente gli obiettivi che il decreto si prefigge saranno Pag. 149raggiunti, auspica la presenza, nel corso del dibattito in Assemblea, della ministra Lorenzin, segnalando che al momento quest'ultima sta partecipando ad una trasmissione televisiva.

  Federico GELLI (PD), relatore, insiste, come evidenziato anche dalla ministra Lorenzin nella seduta precedente, sull'importanza data alla dimensione comunicativa nei confronti delle famiglie all'interno del provvedimento in esame. Ricorda, quindi, che con l'eliminazione nel 1999 delle sanzioni connesse all'inadempienza dell'obbligo vaccinale si è di fatto vanificato tale obbligo, portando alla graduale diminuzione della copertura. Per tale motivo si è voluto reintrodurre uno strumento sanzionatorio che è da considerarsi in ogni caso come ultima risorsa.

  Marco RONDINI (LNA), sottoscrive, a sua volta, l'emendamento Cristian Iannuzzi 1.117 e rileva che il relatore, per sostenere le ragioni dell'obbligatorietà delle vaccinazioni, abbia affermato che occorra approvare il provvedimento anche al fine di colmare il divario con gli altri Paesi europei.
  Fa presente, quindi, che nel corso delle audizioni svolte al Senato è emerso come la regione Veneto, per contrastare il calo delle vaccinazioni, abbia intensificato le campagne informative, ottenendo risultati più che positivi. Si domanda, quindi, per quale motivo non si possa adottare lo stesso metodo anche a livello nazionale anziché rendere obbligatorie le vaccinazioni.

  La Commissione respinge l'emendamento Cristian Iannuzzi 1.117.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra l'emendamento Grillo 1.119, di cui è cofirmatario, che affronta il tema delle sanzioni nei confronti di chi non si vaccina. Fa notare, quindi, che il relatore ha fornito dati inesatti riguardo al presunto calo delle vaccinazioni che si sarebbe verificato successivamente all'eliminazione delle sanzioni. Sostiene che, invece, i dati confermano un andamento più o meno costante e che il calo delle vaccinazioni si sarebbe verificato solo a partire dal 2013, quando non è stata più svolta alcuna campagna di prevenzione. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento Grillo 1.119.

  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 1.119.

  Silvia GIORDANO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede a tutti coloro che nei rispettivi interventi citano dei dati di fare esplicito riferimento agli studi e alle fonti dai quali tali dati sono tratti.

  Mario MARAZZITI, presidente, osserva che, nei limiti del possibile, la richiesta può essere accolta.
  Constata, quindi, l'assenza dei presentatori degli emendamenti Palese 1.121 e 1.122: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Fossati 1.123.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Palese 1.124 e 1.125: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Dalila NESCI (M5S), intervenendo sull'emendamento Grillo 1.126, di cui è cofirmataria, evidenzia come il tema da questo affrontato possa essere ricompreso nel più ampio tema della pubblicità dei prezzi dei listini dei farmaci che costituisce, da sempre, una battaglia del Movimento 5 Stelle.
  Sottolinea, quindi, che l'attività conoscitiva svolta presso l'altro ramo del Parlamento non ha consentito di svolgere gli opportuni approfondimenti sull'opportunità di rendere pubblico i costi dei vaccini. Cita, in particolare, i risultati dell'indagine conoscitiva condotta dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato sui vaccini per uso umano, che evidenziano scarsa trasparenza e carenze informative sui costi e sui prezzi dei prodotti.

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  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 1.126.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra l'emendamento Grillo 1.127, di cui è cofirmatario, segnalando quanto sia importante per il Movimento 5 Stelle il tema della trasparenza dei contratti tra l'AIFA e le case farmaceutiche. Sottolinea, in particolare, la necessità che non siano più considerati riservati i dati relativi agli studi clinici condotti per i vaccini una volta che sia stata ottenuta la licenza per la loro commercializzazione. Sostiene che, qualora si aumenti la trasparenza, diventa possibile sconfiggere la diffidenza nei confronti delle vaccinazioni mentre, al contrario, prevedendo le sanzioni, si alimenta una maggiore diffidenza. Raccomanda, quindi, l'approvazione del predetto emendamento.

  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) osserva che le considerazioni del collega Mantero evidenziano come sia necessario mettere a punto l'enorme quantità di dati che dalle vaccinazioni possono derivare. Considerato che non appare possibile modificare il provvedimento in oggetto, invita a valutare la possibilità di riprendere questo tema nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 3868, in materia di sperimentazione clinica e di riforma degli Ordini delle professioni sanitarie.

  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 1.127.

  Silvia GIORDANO (M5S) illustra l'emendamento 1.128, di cui è prima firmataria, evidenziando come, a suo avviso, la norma contenuta nell'ultimo periodo del comma 6-ter dell'articolo 1 vada soppressa in quanto o è pleonastica oppure è volta a revisionare in maniera surrettizia l'articolo 120 della Costituzione.

  Dalila NESCI (M5S), intervenendo sul medesimo emendamento, chiede al relatore e al Governo di fornire una risposta puntuale.

  La sottosegretaria Sesa AMICI osserva come attraverso la disposizione che l'emendamento Silvia Giordano 1.128 intende sopprimere in realtà si intende specificare che l'articolo 120 della Costituzione si applica in presenza di specifiche condizioni di rischio per la salute pubblica.

  La Commissione respinge l'emendamento Silvia Giordano 1.128.

  Mario MARAZZITI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Palese 1.01: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Fossati 1.05, 1.06 e 1.04.

  Mario MARAZZITI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli articoli aggiuntivi Palese 1.03 e 1.02: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Federico GELLI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative relative all'articolo 2 del provvedimento in titolo, invita al ritiro i presentatori di tutte le proposte emendative, precisando che altrimenti il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) illustra il contenuto dell'emendamento a sua prima firma 2.1. Esso è volto ad evitare che sia licenziato un provvedimento legislativo contenente una scadenza già passata – la prevista data del 1o luglio 2017 – sostituendola con il termine del 1o settembre 2017.

  Vega COLONNESE (M5S) ricordando la posizione del suo gruppo contrario all'impianto stesso del decreto-legge considera degno di riflessione quanto riferito dalla collega Binetti, le cui parole danno senso Pag. 151al sentimento di frustrazione che prova il Parlamento cui viene di fatto impedito di intervenire efficacemente nel processo legislativo.

  La Commissione respinge l'emendamento Binetti 2.1.

  Vega COLONNESE (M5S) illustrando l'emendamento di è cofirmataria, ritiene che esso contribuisca a richiamare la responsabilità dei medici e che sia volto a introdurre un elemento di serietà di fronte al problema vaccinale. Ritiene che eseguire le vaccinazioni oggetto del decreto-legge in farmacia non sia nemmeno funzionale alle sue finalità in quanto non ci sarebbe un collegamento con i centri vaccinali. Sottolinea che il suo gruppo ha presentato una serie di emendamenti che mirano a correggere le modifiche introdotte al Senato, frutto di una contrattazione partitica.

  La Commissione respinge l'emendamento Mantero 2.2.

  Marisa NICCHI (MDP), illustrando l'emendamento Murer 2.3, sottolinea che esso mira a raggiungere un obiettivo che dovrebbe essere considerato centrale: aumentare la fiducia dei cittadini attraverso un'attività di informazione basata sulle evidenze scientifiche a sulla loro trasmissione ai soggetti interessati in modo trasparente. Ritiene, infatti, che i genitori chiamati a vaccinare i propri figli debbano essere spinti a farlo sulla base di un consenso informato e basato su dati scientifici, ma soprattutto chiaro e non ambiguo. Osserva che le norme in esame sembrano, invece, introdurre solo obblighi paternalistici.

  Paola BINETTI (Misto-UDC-IDEA) intende sottolineare che il richiamo alle evidenze scientifiche su cui basare il processo informativo offerto deve essere ancorato con certezza al metodo scientifico stesso, nel senso che devono essere ricavabili con certezza le informazioni riguardanti la medesima informazione.

  Silvia GIORDANO (M5S) ritiene che l'emendamento in oggetto sia logico e di buon senso. Attraverso la sua approvazione, sarebbe è più facile raggiungere l'obiettivo di una maggiore copertura vaccinale agendo attraverso un'accresciuta fiducia da parte dei genitori. Stigmatizza, inoltre, il fatto che questo ragionevole obiettivo non possa essere raggiunto perché equilibri politici impediscono di migliorare il testo per via del poco tempo a disposizione del Parlamento. Conclude sottolineando l'impressione che, tra gli scopi che si intendono realmente perseguire, ci sia anche quello relativo alla mancanza di trasparenza.

  Mario MARAZZITI, presidente, replicando ai colleghi intervenuti sull'emendamento Murer 2.3, e condividendo l'intento che esso si pone, sottolinea che il testo reca comunque contenuti analoghi a quelli del predetto emendamento, come è emerso dall'intervento di ieri della ministra Lorenzin. Si dice convinto che, se il tempo a disposizione non fosse stato così breve, ci sarebbe stata certamente occasione di approfondire la questione. Preannuncia, quindi, che su tali contenuti è intenzionato a presentare un apposito ordine del giorno.

  La Commissione respinge l'emendamento Murer 2.3.

  Matteo MANTERO (M5S) annuncia voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Palese 2.11 puntualizzando, tuttavia, che i tempi sufficienti per modificare il testo, migliorandolo, ci sarebbero ma che, purtroppo, manca la volontà politica.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Palese 2.11 e 2.13.

  Dalila NESCI (M5S), illustrando l'emendamento 2.4, di cui è cofirmataria, osserva che il ruolo dei consultori territoriali è assolutamente centrale. Ha, invece, il sospetto che uno degli obiettivi Pag. 152reconditi del decreto-legge sia il commissariamento della sanità regionale, anche considerato che molte regioni, soprattutto del sud, non sembrano in grado di assolvere gli obblighi previsti. Sottolinea che, piuttosto, il decreto-legge avrebbe dovuto stanziare maggiori risorse per le autonomie locali.
  Si chiede peraltro se con il provvedimento in oggetto non si perpetri una violazione della Costituzione in termini di ripartizione di competenze tra Stato e autonomie locali visto che si prevede che il Governo possa intervenire su materie di loro competenza per motivi legati a ragioni di salute pubblica, motivi che non sono previsti dalla nostra Carta fondamentale come legittimanti un tale intervento.

  La Commissione respinge l'emendamento Colonnese 2.4.

  Marialucia LOREFICE (M5S), intervenendo sull'emendamento Lombardi 2.5, ritiene che si possa vincere la diffidenza della popolazione nei confronti dei vaccini solo attraverso campagne di informazione veramente efficaci.
  Intende anche sottolineare che una campagna informativa non equivale a una campagna pubblicitaria televisiva, come sembra invece intendere la ministra Lorenzin: servono, a suo avviso, ben altri strumenti e il primo passo fondamentale è rappresentato dal dialogo tra medico e genitori.
  È peraltro dell'avviso che quando il testo parla di «cultura della vaccinazione» commette un atto offensivo e svilente per le famiglie. Il sistema sembra, invece, orientato a produrre ansia alle famiglie e, in proposito, ricorda il precedente sulla campagna del Ministero della salute a favore della fertilità, che certamente non può essere considerato un successo.

  Alessandro PAGANO (LNA), condividendo il contenuto dell'emendamento in discussione, dichiara di sottoscriverlo. Infatti, è convinto che esso sia funzionale alla creazione di una cultura vaccinale. Stigmatizza, tuttavia, che il decreto all'esame sia stato edificato su basi statistiche il cui significato è stato, in parte, travisato: i numeri, osserva, dicono che il nostro Paese è piuttosto coperto dai rischi di epidemia. Anche per questo motivo ritiene che ogni sforzo di informazione scientifica debba essere incoraggiato.

  Marco RONDINI (LNA), dichiarando di voler sottoscrivere l'emendamento Lombardi 2.5, chiede al relatore se non possa essere trasformato in ordine del giorno, visto che il suo contenuto sembra essere condiviso da molti deputati.

  Federico GELLI (PD), relatore, invita i proponenti dell'emendamento Lombardi 2.5 a ritirarlo affinché possa essere trasformato in ordine del giorno nel corso dell'esame in Assemblea.

  Vega COLONNESE (M5S), accogliendo l'invito del relatore, ritira l'emendamento Lombardi 2.5, di cui è cofirmataria.

  Loredana LUPO (M5S) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.6, segnalando che il tema centrale è quello di rendere informazioni chiare ed esaustive ai genitori che devono vaccinare i propri figli. Deve, invece, testimoniare che la sua esperienza di madre è stata alquanto diversa da quanto auspica. Infatti, nella struttura – certamente non all'avanguardia – ove si è recata per i vaccini, non è stata informata adeguatamente dal personale addetto e non ha potuto avere un colloquio con il medico.
  Inoltre, non era stato messo a disposizione nessun foglio d'informazione, quando sarebbe semplicissimo esporre quanto serve sapere su una semplice bacheca.
  Per quanto riguarda la campagna d'informazione di cui la ministra della salute ha rivendicato il merito e che si sarebbe svolta a partire da due anni addietro, confessa di non averne mai sentito parlare nonostante sia madre di due bimbi piccoli e quindi, in quanto tale particolarmente interessata all'argomento, oltre che donna delle istituzioni che lavora su queste materie.

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  Alessandro PAGANO (LNA) sottoscrive l'emendamento Lupo 2.6. Sottolinea che il provvedimento in esame è destinato a creare polemiche e spaccature non solo all'interno della società, ma anche in ambito politico, in quanto nega il principio della libera scelta e indebolisce il principio dell'alleanza terapeutica tra medico e paziente.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Lupo 2.6.

  Donata LENZI (PD), dichiarandosi d'accordo sulla tutela del principio della libera scelta, ricorda, tuttavia, che in occasione dell'esame del provvedimento sul consenso informato e le dichiarazioni anticipate di trattamento (C. 1142 e abbinate), la posizione del collega Pagano e del gruppo della Lega Nord era diametralmente opposta. Segnala, poi, che rispetto al provvedimento in esame il Governo ha compiuto una scelta di igiene pubblica.

  La Commissione respinge l'emendamento Lupo 2.6.

  Rocco PALESE (FI-PdL), illustrando il suo emendamento 2.12, sottolinea che, a suo giudizio, i due emendamenti precedenti erano incompleti in quanto non prevedevano un'adeguata informazione rispetto ai rischi della mancata vaccinazione per la popolazione. A tale proposito ricorda anche i richiami all'Italia da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità rispetto, ad esempio, ai recenti casi di morbillo e di meningite. Ritiene che un'opportuna campagna informativa e formativa possa anche evitare, in futuro, l'obbligatorietà dei vaccini, in quanto potrebbe aumentare nella popolazione la consapevolezza della necessità dei vaccini. Ritiene che sia quanto mai necessario che il Servizio sanitario nazionale venga messo nelle condizioni di fornire le opportune informazioni alla popolazione rispetto all'obbligo di vaccinazione.
  In conclusione, vista la necessità di convertire nel più breve tempo possibile il decreto-legge all'esame, si dichiara disposto a ritirare il suo emendamento 2.12 se il Governo si impegnasse ad accogliere un ordine del giorno in tal senso.

  Federico GELLI (PD), relatore, rispondendo al collega Palese, sottolinea che nel testo del decreto-legge è già previsto un percorso di formazione e consapevolezza per gli operatori sanitari e, soprattutto, per il personale scolastico.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Palese 2.12 e si associa al collega Palese nell'auspicare che il Governo sia disponibile ad accogliere un ordine del giorno che ne riproduca il contenuto. Sottolinea che, per avere un'informazione completa, si devono segnalare anche gli effetti collaterali legati ai vaccini.

  Silvia GIORDANO (M5S), annunciando il voto contrario del suo gruppo all'emendamento Palese 2.12, segnala che esso inserisce nell'articolo 2 del decreto-legge il riferimento alle farmacie, che, come già evidenziato in altre occasioni, non è assolutamente condiviso dal suo gruppo. Inoltre, sottolinea le contraddizioni che emergono nell'atteggiamento del gruppo del Partito Democratico e del collega Pagano riguardo a questo provvedimento rispetto a quello che avevano tenuto durante la discussione del provvedimento sul consenso informato e le dichiarazioni anticipate di trattamento (C. 1142 e abbinate).

  Federico GELLI (PD), relatore, accogliendo la richiesta del collega Palese, anche alla luce delle argomentazioni addotte da altri deputati, invita al ritiro il presentatore dell'emendamento 2.12, suggerendogli di presentare un ordine del giorno sul tema.

  Il sottosegretario Davide FARAONE, pur ritenendo che il provvedimento sia già sufficientemente chiaro rispetto alla campagna informativa e formativa sui vaccini e sottolineando la necessità di evitare di inserire nel testo del decreto-legge norme ridondanti, dichiara la disponibilità del Governo ad accogliere un ordine del Pag. 154giorno che riproduca il contenuto dell'emendamento Palese 2.12.

  Rocco PALESE (FI-PdL) ritira il suo emendamento 2.12.

  Alessandro PAGANO (LNA), intervendendo sull'emendamento Centemero 2.7, sottolinea come si sia passati da una fase in cui il medico aveva il primato rispetto alle scelte sanitarie del paziente a una fase in cui vige il principio dell'alleanza terapeutica, secondo il quale il medico propone e il paziente decide. Rispondendo alla collega Lenzi e alla collega Silvia Giordano, ritiene che con il provvedimento sul consenso informato e sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (C. 1142 e abbinate) sia stata compiuta una scelta ideologica in base alla quale la scelta terapeutica risulta posta solamente in capo al paziente. Viceversa, ritiene che con il decreto-legge in esame la scelta terapeutica torni ad essere posta esclusivamente in capo al medico.

  La Commissione respinge l'emendamento Centemero 2.7.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Palese 2.8 e 2.9: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Palese 2.01.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Palese 2.01.

  Federico GELLI (PD), relatore, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 3, invita al ritiro i presentatori di tutti gli emendamenti, precisando che altrimenti il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Centemero 3.2 e 3.3: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Nicchi 3.4.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Palese 3.5 e 3.6: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Rondini 3.7.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palese 3.8: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Matteo MANTERO (M5S), illustrando il suo emendamento 3.9, ritiene che la previsione per cui, ai fini dell'iscrizione scolastica, i genitori devono fornire un'idonea documentazione che attesti l'avvenuta vaccinazione dei figli, costituisca un inutile aggravio, in quanto, in base alla «riforma Bassanini», è sufficiente l'autocertificazione da parte del cittadino quando la certificazione richiesta da una pubblica amministrazione sia già in possesso di un'altra pubblica amministrazione. Inoltre, segnala che il provvedimento in esame non assicura la tutela della privacy delle famiglie rispetto a dati estremamente sensibili e ritiene che sarebbe stato necessario, per tale motivo, acquisire il contributo del Garante della privacy.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mantero 3.9 e Rondini 3.10.

  Marco RONDINI (LNA) illustra l'emendamento a sua prima firma 3.14, ribadendo che l'approccio basato sulla obbligatorietà e le sanzioni è assolutamente inadeguato. Sarebbe stato più lungimirante seguire il modello proposto dalla regione Veneto, basato su una puntuale Pag. 155registrazione dei dati delle vaccinazioni e su campagne informative efficaci.

  La Commissione respinge l'emendamento Rondini 3.14.

  Marialucia LOREFICE (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 3.15, che propone, in una logica di buonsenso, di semplificare le procedure a carico degli istituti scolastici.

  La Commissione respinge l'emendamento Lorefice 3.15.

  Alessandro PAGANO (LNA), intervenendo sull'emendamento Rondini 3.16, di cui è cofirmatario, ribadisce, riallacciandosi al suo intervento precedente, che in campo sanitario occorre privilegiare un approccio basato sull'alleanza terapeutica, evitando sia il primato del medico che l'autodeterminazione senza vincoli del paziente. Analogamente, all'interno del mondo dell'istruzione è opportuno sviluppare un dialogo senza imposizioni. Per tali motivi, raccomanda l'approvazione del suddetto emendamento.

  Dalila NESCI (M5S), nel sollecitare l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 3.17, identico all'emendamento Rondini 3.16, sottolinea che costituisce una crudeltà il fatto di impedire l'accesso dei bambini all'istruzione. Si è in presenza di una scelta subdola, che demanda l'attuazione di misure coercitive alle istituzioni più vicine ai cittadini, quali la scuola e la sanità.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Rondini 3.16 e Nesci 3.17 e l'emendamento Rondini 3.18.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palese 3.19: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Marisa NICCHI (MDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.21, sottolinea che con esso si affronta un punto critico e dirimente del provvedimento in esame, giudicando inconcepibile una contrapposizione tra diritto alla salute e diritto all'istruzione. Pertanto il suo gruppo ha presentato tale proposta emendativa, ed altre successive, per correggere in tutto o in parte le norme previste. Si è in presenza di una rigidità incredibile che, oltretutto, scarica le «colpe» dei genitori sui loro figli. Osserva che la dimensione educativa è trascurata dal provvedimento, che stanzia, peraltro, una cifra irrisoria per le campagne informative. Inoltre, le procedure previste determineranno un insopportabile aggravio burocratico per le scuole e per le famiglie ed impegni eccessivi per i servizi vaccinali, con il risultato di aumentare la sfiducia nelle vaccinazioni invece di contrastarla.

  Alessandro PAGANO (LNA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Rondini 3.20, identico all'emendamento Nicchi 3.21, rendendo in considerazione anche un nuovo passaggio al Senato, per il quale vi sarebbero i tempi necessari, al fine di evitare la violazione del diritto costituzionale all'istruzione.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Rondini 3.20 e Nicchi 3.21.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palese 3.26: s'intende vi abbiano rinunciato.

  Silvia GIORDANO (M5S) e Matteo MANTERO (M5S) sottoscrivono l'emendamento Cristian Iannuzzi 3.27 e, a nome di tutti i deputati del Movimento 5 Stelle facenti parte della Commissione Affari sociali sottoscrivono tutti gli emendamenti presentati dalla deputata Di Vita.

  Vega COLONNESE (M5S), sollecitando l'approvazione dell'emendamento Silvia Giordano 3.22, di cui è cofirmataria, sottolinea che gli asili nido e le scuole dell'infanzia rappresentano un passaggio essenziale nel percorso formativo, anche ai Pag. 156fini della socializzazione, oltre a essere indispensabili per permettere ai genitori di svolgere la loro attività lavorativa. Molte famiglie vivranno, quindi, con angoscia l'avvio del prossimo anno scolastico, anche per il fatto di non avere a disposizione informazioni adeguate. Segnala, inoltre, il rischio che vengano utilizzate come soluzioni alternative strutture non riconosciute, con conseguenti problemi di sicurezza per i bambini.

  Giulia DI VITA (Misto), nell'associarsi alle considerazioni della collega Colonnese, sottolinea che le disposizioni del decreto sono in aperto contrasto con quanto previsto dal decreto legislativo n. 65 del 2017, attuativo della delega della cosiddetta «buona scuola», che prevede il diritto di tutti i bambini, in condizioni di pari opportunità, ad un percorso formativo da zero a sei anni.

  Filippo FOSSATI (MDP) ribadisce che il problema fondamentale è costituito dalla mancanza di informazione sulle vaccinazioni e dalla correlata sfiducia nei confronti del sistema sanitario.
  Osserva, quindi, che di fronte a comportamenti che violano l'obbligo di vaccinazione, lo Stato risponde, da un lato, con la reintroduzione delle sanzioni e, dall'altro, impedendo ai bambini non vaccinati di poter accedere all'asilo nido e alla scuola materna. Ritiene che si tratti di un atteggiamento assolutamente ingiusto ed oltretutto non in linea con l'obiettivo che s'intende realizzare. Il risultato, molto probabilmente, sarà contrario a quello che il provvedimento intende perseguire, e per tali ragioni conferma il proprio giudizio sfavorevole.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Silvia Giordano 3.22, Rondini 3.23 e Nicchi 3.24.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palese 3.25: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Cristian Iannuzzi 3.27.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palese 3.28: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Rondini 3.29 e 3.30.

  Federico GELLI (PD), relatore, con riferimento alle proposte relative all'articolo 3-bis, invita al ritiro i presentatori di tutti gli emendamenti, precisando che altrimenti il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Di Vita 3-bis.1 e Rondini 3-bis.2.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Centemero 3-bis.3: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Marisa NICCHI (MDP) intervenendo sull'emendamento 3-bis.4, di cui è prima firmataria, sottolinea come la misura prevista dal provvedimento che impedisce ai bambini non vaccinati la possibilità di frequentare la scuola materna finisca per aumentare la diffidenza nei confronti delle vaccinazioni producendo un effetto boomerang. Ribadisce, quindi, che l'orientamento del proprio gruppo non è contrario alla vaccinazione dei bambini, bensì a rendere questa obbligatoria. Sarebbe preferibile incrementare la vaccinazione attraverso il convincimento delle famiglie e non con misure coercitive.

  Silvia GIORDANO (M5S) ritiene che l'esclusione dei bambini non vaccinati dalla scuola materna sia in contrasto con i criteri alla base del provvedimento sulla cosiddetta buona scuola dal momento che Pag. 157non si garantisce parità di accesso a tutta l'offerta formativa. Inoltre, evidenzia come le dichiarazioni della ministra della salute, Beatrice Lorenzin, confermino un ulteriore aspetto critico del provvedimento, ossia che – in assenza di una certificazione del medico – i costi dell'analisi sierologica necessaria per consentire l'accesso dei bambini alla scuola materna sono a carico delle famiglie.

  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) ritiene assurda la logica del provvedimento che vieta ai bambini non vaccinati di accedere all'asilo nido e alla scuola materna, ma che consente poi, agli stessi soggetti, di frequentare le scuole elementari. Si tratta di una contraddizione pesante che dovrebbe essere eliminata favorendo la diffusione della vaccinazione anche nelle scuole di grado primario e secondario.

  Donata LENZI (PD) sottolinea come ci siano due ragioni che hanno indotto a introdurre l'obbligo della vaccinazione soltanto per le scuole dell'infanzia. La prima è legata al maggiore irrobustimento fisico del bambino che frequenta le scuole elementari: al riguardo, segnala come il maggior numero di casi di morte a seguito di mancate vaccinazioni riguarda proprio i bambini al di sotto dell'età prescolare. La seconda, invece, attiene alla necessità di equilibrare i due principi costituzionali del diritto alla salute e di quello all'istruzione. Sul punto, osserva che l'obbligo scolastico decorre con l'iscrizione alla scuola primaria.

  Vega COLONNESE (M5S) invita la collega Lenzi, che ha parlato di dati riferiti alla morte a causa di mancate vaccinazioni, di fornire precisazioni riguardo alla fonte di provenienza, al fine di consentire alla Commissione di potersi adeguatamente informare.

  Mario MARAZZITI, presidente, segnala alla collega Colonnese che è possibile ricorrere anche a strumenti di sindacato ispettivo quando si vogliono acquisire dati specifici in ordine a determinate questioni.

  Il sottosegretario Davide FARAONE assicura che il Governo fornirà tutte le volte che sarà possibile le informazioni richieste, confermando che i dati citati risultano assolutamente veritieri.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) ritiene impropria l'affermazione testé fatta dal sottosegretario Faraone.

  Alessandro PAGANO (LNA) lamenta la carenza di dati riguardo alle misure dettate dal provvedimento che, suo avviso, non poteva essere scritto in modo peggiore.

  Silvia GIORDANO (M5S) ritiene che la richiesta della collega Colonnese sia stata male interpretata dal Governo. Ribadisce che i deputati del gruppo Movimento 5 Stelle non hanno mai affermato che i dati forniti siano falsi ma hanno solo chiesto di poter consultare le fonti, al fine di svolgere gli opportuni approfondimenti.

  Mario MARAZZITI, presidente, contesta il fatto che da parte del Movimento 5 Stelle si contesti la veridicità dei dati sui quali si fonde il decreto-legge in oggetto, mentre alcuni deputati dello stesso gruppo diffondono sui social network informazioni non corrette riguardo allo svolgimento dei lavori della Commissione.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) ricorda che nella seduta di ieri il presidente ha formalmente dichiarato che gli interventi in dichiarazione di voto sarebbero stati riservati ai soli deputati della Commissione e che sarebbe stato possibile svolgere una dichiarazione di voto per gruppo. Contesta tale organizzazione dei lavori, che ritiene lesiva delle prerogative dei deputati per quanto concerne la partecipazione al dibattito in Commissione.

  Donata LENZI (PD) replica ai colleghi intervenuti poc'anzi facendo presente che un gruppo può anche avanzare una richiesta, come quella di avere i dati sui Pag. 158quali si fondano certe affermazioni, ma che certamente non può imporlo a nessuno. Al riguardo, ricorda che nei suoi interventi ha sempre avuto premura di citare la fonte dei dati forniti: per questo motivo, non comprende il senso dell'intervento della collega Colonnese.
  Ribadisce, che secondo i dati disponibili, pubblicati sul sito del Ministero della salute, i bambini morti per morbillo nel corso dell'ultimo anno nel nostro Paese sono tre e che, come si ricava dalla lettura della relazione illustrativa del decreto-legge in oggetto, in Emilia-Romagna si è registrata una morte di un bimbo per pertosse.
  Conclude affermando che si può certamente sostenere che i morti non ci siano ma che, tuttavia, quando i morti ci sono, come effettivamente è, ciò non basta a farli scomparire.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) è dell'avviso che qualunque parlamentare possa partecipare ai lavori di qualsiasi Commissione e, quindi, chiede la parola, anche in considerazione dell'intervento del Governo, che riapre la discussione.

  Mario MARAZZITI, presidente, replicando ai colleghi Baroni e Zaccagnini, fa presente che non è in discussione la possibilità per un deputato di partecipare alle sedute di Commissioni diverse da quella di appartenenza bensì quella di intervenire in dichiarazione di voto. Ciò nonostante, ricorda di aver applicato con una certa flessibilità tale norma regolamentare nelle sedute precedenti (che hanno avuto luogo nel pomeriggio di domenica 23 e nell'intera giornata di lunedì 24 luglio), consentendo di intervenire in dichiarazione di voto anche a deputati di altre Commissioni, nonché di svolgere dichiarazioni di voto a titolo personale.
  Ricorda, inoltre, di aver preannunciato, all'inizio della mattinata odierna, che, dovendosi concludere l'esame delle proposte emendative entro le ore 15 – come convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione il 20 luglio scorso – nella seduta di oggi i lavori della Commissione sarebbero stati organizzati prevedendo una dichiarazione di voto per gruppo per ciascuna proposta emendativa.
  Rivolge, quindi, ai rappresentanti dei vari gruppi parlamentari l'invito a rendere nota l'odierna organizzazione dei lavori ai deputati degli stessi gruppi che dovessero ancora sopraggiungere.
  Ciò precisato, chiarisce al deputato Zaccagnini che in relazione all'emendamento 3-bis.4 è già intervenuta la deputata Nicchi e che il sottosegretario Faraone non è intervenuto su tale proposta emendativa, ma ha reso un chiarimento a seguito di un intervento sull'ordine dei lavori.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Nicchi 3-bis.4, Rondini 3-bis.5 e Colonnese 3-bis.6.

  Federico GELLI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative relative all'articolo 4, invita al ritiro i presentatori di tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi, precisando che altrimenti il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprimere parere conforme a quello del relatore.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palese 4.2: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) stigmatizza preliminarmente il poco tempo concesso per la discussione e l'impossibilità di modificare il testo del provvedimento in titolo. Intervenendo in dichiarazione di voto sull'emendamento Rondini 4.1, rileva che esso è volto a eliminare dal testo un articolo che, come anche il precedente articolo 3, è costruito su dati che sono soprattutto mediatici.
  Ritiene, inoltre, che i dati inseriti nella relazione del Governo non siano da tenere in considerazione, essendo, a suo avviso, costruiti ad arte.
  Ribadisce che, a suo avviso, il decreto-legge provocherà emarginazione sociale Pag. 159per via della prevista imposizione dell'obbligo vaccinale. Ricorda che i Paesi del mondo occidentale si sono in gran parte orientate verso il superamento dell'obbligo vaccinale preferendo procedere verso il coinvolgimento del cittadino per evitare, anche, che possibili polemiche facciano del male alla discussione e provochino scontri tra sostenitori e critici.
  Ritiene che, nel regolamentare questa materia, il Governo non si sia attenuto al merito e alla statistica, dal momento che non gli risulta essere in corso nessuna epidemia tale da giustificare tanta foga nell'assumere misure così anacronistiche e lesive delle libertà personali che rischiano, in tal modo, di essere cancellate assieme a taluni diritti. Sottolinea, infine, che il diritto alla salute e il diritto all'istruzione non sono entità in contraddizione tra di loro. Invita, quindi, a recepire un modello che sembra funzionare bene come quello svedese.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Rondini 4.1, gli identici emendamenti Grillo 4.3 e Rondini 4.4 e gli identici emendamenti Nicchi 4.5 e Rondini 4.6.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli articoli aggiuntivi Palese 4.01, 4.02 e 4.03: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Federico GELLI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative relative all'articolo 4-bis, invita al ritiro i presentatori di tutti gli emendamenti, precisando che altrimenti il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Dalila NESCI (M5S) sollecita l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4-bis.1, ritenendo essenziale acquisire il parere del Garante per la protezione dei dati personali, ai sensi dell'articolo 154, comma 1, del decreto legislativo 196 del 2003.

  Mario MARAZZITI, presidente, avendo richiesto di intervenire il deputato Baroni, non presente all'inizio della seduta odierna, ricorda che, al fine di assicurare l'esame di tutte le proposte emendative presentate, si è convenuto, all'inizio della seduta odierna, di consentire un solo intervento per gruppo parlamentare in sede di dichiarazione di voto sui singoli emendamenti.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva che secondo quanto affermato dal presidente, non facendo egli parte della Commissione, non avrebbe la possibilità di intervenire in questa fase.

  Mario MARAZZITI, presidente, chiarisce che non viene meno la deroga prevista nella seduta precedente che consente di intervenire anche i deputati non facenti parte della Commissione, purché rimanga fermo il principio di un intervento per gruppo.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) esprime un forte disappunto su quanto testé affermato dal presidente.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, giudica del tutto infondate le accuse rivolte al presidente da parte del deputato Baroni, osservando che, dopo oltre quattro anni di mandato parlamentare, questi dovrebbe essere a conoscenza del fatto che, nel caso di tempi certi di conclusione di un provvedimento, i lavori vanno organizzati utilizzando al meglio i tempi disponibili e limitando, innanzitutto, eventuali deroghe al Regolamento. Ciò pare essenziale, specialmente nel caso di provvedimenti complessi come quello in esame, al fine di garantire quanto più possibile l'esame di tutte le proposte emendative.

  Mario MARAZZITI, presidente, ribadisce di avere chiaramente spiegato i suoi Pag. 160intendimenti circa l'organizzazione dei lavori all'avvio della seduta, senza ricevere alcuna obiezione.
  Ribadisce, inoltre, che non vi è da parte della presidenza alcuna intenzione di limitare i tempi, come dimostra il numero di ore dedicate alla discussione del provvedimento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Nesci 4-bis.1 e Lorefice 4-bis.2.

  Alessandro PAGANO (LNA), intervenendo sull'emendamento Rondini 4-bis.3, di cui è cofirmatario, pone l'accento su un efficace monitoraggio degli esiti delle vaccinazioni. In proposito, pone in rilievo il fatto che negli ultimi trent'anni si è registrato un notevole incremento nella popolazione di età infantile dei disturbi specifici dell'apprendimento e, in particolare, dei disturbi dello spettro autistico.

  La Commissione respinge l'emendamento Rondini 4-bis.3.

  Filippo FOSSATI (MDP), nell'illustrare l'emendamento Murer 4-bis.4, segnala che, data la difficoltà di individuare correlazioni tra eventi avversi e vaccinazioni, data anche la scarsità di dati relativi agli effetti negativi delle mancate vaccinazioni, occorrono strumenti e finanziamenti per costruire banche dati scientificamente attendibili. A tale proposito, l'emendamento Murer 4-bis.4, con avente lo scopo di perfezionare la previsione di un meccanismo incompleto, inserisce nell'articolo 4 il riferimento alla rete dei servizi delle aziende sanitarie a livello regionale.

  Giulia GRILLO (M5S), con riferimento all'intervento della Ministra Lorenzin durante la seduta precedente, chiede che il Governo metta a disposizione i dati relativi ai casi in cui il nesso di causalità tra vaccinazione ed evento avverso è riscontrato da parte degli organismi di farmacovigilanza.

  La Commissione respinge l'emendamento Murer 4-bis.4.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) sottoscrive l'emendamento Rondini 4-bis.5, di contenuto analogo al precedente. Ritiene che sia necessario acquisire una maggiore informazione rispetto agli eventi avversi correlati alle vaccinazioni. A tale proposito segnala che la Corte di giustizia dell'Unione europea ha chiarito come determinare, secondo indizi pertinenti, quali, ad esempio, la tempistica con cui si verificano gli eventi avversi, il nesso di causalità tra vaccini ed eventi avversi. Vista la scarsa disponibilità di studi relativi al paragone tra popolazione vaccinata e non vaccinata, considera necessario investire in ricerca indipendente al fine di fare chiarezza sulla materia. Allo stesso tempo, ritiene che l'AIFA non abbia investito sufficienti risorse in farmacovigilanza. Infine, ritiene necessario che la ricerca si indirizzi anche verso lo studio della reale immunizzazione della popolazione anche ai fini della validità del concetto di immunità di gregge.

  La Commissione respinge l'emendamento Rondini 4-bis.5.

  Federico GELLI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative relative agli articoli 4-ter e 5, invita al ritiro i presentatori di tutte le proposte emendative, precisando che altrimenti il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alessandro PAGANO (LNA) sottoscrive l'emendamento Silvia Giordano 4-ter.1.

  Marco RONDINI (LNA) sottoscrive l'emendamento Silvia Giordano 4-ter.1.

  La Commissione respinge l'emendamento Silvia Giordano 4-ter.1.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Pag. 161Palese 5.1: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Mantero 5.2.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Centemero 5.3: si intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Silvia Giordano 5.5, Rondini 5.6, 5.7 e 5.8.

  Mario MARAZZITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Palese 5.01: si intende che vi abbiano rinunciato.

  Federico GELLI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative relative agli articoli 5-bis, 5-ter e 5-quater, invita al ritiro i presentatori di tutti gli emendamenti ed articoli aggiuntivi, precisando che altrimenti il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marialucia LOREFICE (M5S), nel dichiarare che il suo intervento farà riferimento agli emendamenti da Grillo 5-bis.1 in poi, riguardanti la materia degli indennizzi, ricorda che il suo gruppo, tramite numerosi atti di sindacato ispettivo, ha costantemente interrogato il Governo su questo tema, senza mai ricevere risposte esaustive.
  Ricorda che la questione degli indennizzi risale agli anni Ottanta e Novanta e alla vicenda del sangue infetto. Ritiene, infatti, che tale vicenda, seppur lontana nel tempo, non vada assolutamente dimenticata per evitare che vengano commessi gli stessi errori del passato. Sottolinea che i danni causati alle persone dalla vicenda del sangue infetto non possono essere dimenticati. Ricorda, inoltre, che il vaccino contro l'epatite B è stato reso obbligatorio dall'allora Ministro De Lorenzo, successivamente condannato per aver ricevuto tangenti dalle case farmaceutiche.
  Nel ribadire che relativamente agli indennizzi il Governo non ha fornito dati, ritiene insufficiente la misura dell'equo ristoro contenuta nella legge di stabilità del 2015. Tale misura, considerata un successo da parte del Governo dell'epoca, costringeva le persone danneggiate che avevano accettato l'equo ristoro a rinunciare a qualsiasi procedimento giudiziario. Sottolinea, però, che il Ministero è indietro con i pagamenti relativi all'equo ristoro e che nel decreto-legge in esame si prevede l'assunzione di 20 unità di personale proprio per far fronte alle pratiche inevase. Auspicando che questa previsione aiuti a velocizzare la liquidazione degli indennizzi, rileva che la copertura finanziaria prevista va a intaccare proprio i fondi destinati alla liquidazione degli indennizzi dalla legge n. 244 del 2007.
  Infine, segnala che l'articolo 5-quater prevede la possibilità di indennizzo per gli eventi avversi derivanti solamente dalle vaccinazioni previste dall'articolo 1 del decreto-legge, mentre la Corte costituzionale, con la sentenza n. 107 del 2012, ha previsto che siano indennizzati sia i danni derivanti dai vaccini obbligatori sia quelli derivanti dai vaccini raccomandati.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) sottoscrive gli emendamenti Grillo 5-bis.1 e Lorefice 5-bis.2, che affrontano la questione della sicurezza dei vaccini. Sottolinea che la previsione dell'emendamento Lorefice 5-bis.2, per cui l'indennizzo è posto a carico delle case farmaceutiche, sia estremamente importante, a maggior ragione perché, come ha anche rilevato l'antitrust, il mercato mondiale dei farmaci è nelle mani di un oligopolio formato da quattro case farmaceutiche. Sottolinea, infine, che l'approvazione dell'emendamento Lorefice 5-bis.2 darebbe la possibilità alla società civile di tornare a guardare con fiducia al contenuto del decreto-legge all'esame.

  Donata LENZI (PD) chiede chiarimenti in ordine all'intervento svolto, da ultimo, Pag. 162dalla collega Lorefice, in quanto, a suo avviso, la legge n. 210 del 1992 si applica anche alle vaccinazioni raccomandate dal decreto.

  Alessandro PAGANO (LNA) sottoscrive tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 5-bis, esprimendo forti criticità in relazione al contenuto di tale articolo.

  Paola BINETTI (Misto-UDC- IDEA) osserva che appare incontestabile che siano le case farmaceutiche a dover rimborsare i danni causati dai vaccini da loro prodotti. Si dichiara invece esterrefatta dal contenuto del comma 3 dell'articolo 5-bis, che prevede l'invarianza degli oneri in relazione alla definizione delle controversie in materia di riconoscimento del danno vaccinale.

  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 5-bis.1.

  Mario MARAZZITI, presidente, comunica che è a disposizione dei deputati la relazione tecnica predisposta dal Governo relativa al testo in discussione, preannunciata nelle sedute precedenti.

  Silvia GIORDANO (M5S), rispondendo alle richieste di chiarimento della deputata Lenzi, chiarisce che la collega Lorefice, in relazione alla non applicazione della legge n. 210 del 1992, si è riferita non ai vaccini raccomandati inseriti nel decreto, ma a quelli non menzionati dallo stesso ma previsti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Insiste, inoltre, sull'opportunità di meglio definire la formulazione del comma 1 dell'articolo 5-ter.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP), nell'intervenire sull'emendamento Lorefice 5-bis.2, conferma quanto dichiarato nel suo precedente intervento in relazione alla responsabilità delle aziende farmaceutiche. Occorre contrastare la prevalenza di logiche di profitto, peraltro in un mercato protetto e senza rischi come quello dei vaccini. Esprime, quindi, perplessità sulla copertura finanziaria del provvedimento.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che è in distribuzione la relazione tecnica fornita dal Governo.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) osserva che la relazione è giunta in ritardo, così come i dati relativi alla farmacovigilanza. In conclusione, ribadisce che, essendo i vaccini prodotti commerciali, occorre tutelare i consumatori da pratiche di concorrenza sleale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lorefice 5-bis.2 e 5-bis.3, nonché gli emendamenti Rondini 5-bis.4, 5-bis.5 e 5-bis-6.

  Marialucia LOREFICE (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Mantero 5-ter.1, di cui è cofirmataria, ricordando che vi è ancora tempo per correggere gli errori compiuti effettuando un ulteriore passaggio del provvedimento al Senato.

  Federico GELLI (PD), relatore, in relazione alle perplessità manifestate in altra sede circa la formulazione del comma 1 dell'articolo 5-ter, chiarisce che l'espressione «definire le procedure» deve essere intesa nel senso che tali procedure devono essere portate a compimento.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Mantero 5-ter.1, Lorefice 5-ter.2, Rondini 5-ter.3, 5-ter.4 e 5-ter.5.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che l'emendamento Colonnese 5-quater.1 è stato ritirato dalla presentatrice.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Grillo 5-quater.2 e Colonnese 5-quater.3.

  Giulia DI VITA (Misto) segnala di avere presentato una serie di emendamenti all'articolo 5-quater, che riproducono il contenuto di una proposta di legge di cui è prima firmataria, che prevede una revisione della legge n. 210 del 1992, sugli Pag. 163indennizzi per vaccini ed emotrasfusioni. In particolare, con l'emendamento a sua prima firma 5-quater.4, s'intende promuovere la massima trasparenza, obiettivo richiamato nelle dichiarazioni della Ministra Lorenzin, rispetto allo stato di avanzamento delle pratiche sulle richieste di indennizzo. Nel ricordare che spesso le interrogazioni su tale tema non trovano risposta, chiede se vi sia un impegno in tal senso da parte del Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Vita 5-quater.4.

  Giulia DI VITA (Misto) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 5-quater.5, segnalando che, nonostante un parere contrario del Consiglio di Stato del 2012, il Ministero della salute, nel caso di ricorsi, rimette in discussione anche dati acquisiti, intervenendo su questioni non di sua competenza, in quanto già decise dalle commissioni mediche.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Vita 5-quater.5.

  Giulia DI VITA (Misto) illustra l'emendamento 5-quater.6, di cui è prima firmataria, volto a disporre la liquidazione – entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento in oggetto – degli indennizzi per coloro che abbiano subito danni a seguito delle vaccinazioni, dichiarandosi disponibile a ritirare tale proposta emendativa qualora il Governo si dichiarasse disponibile ad accogliere un ordine del giorno sulla materia.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Vita 5-quater.6.

  Giulia DI VITA (Misto) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 5-quater.7, segnalando l'incongruenza della disposizione che quantifica l'indennizzo destinato a coloro che hanno subito molteplici danni dalle vaccinazioni nella stessa misura di quello stabilito per chi ha subito un solo danno.

  Loredana LUPO (M5S) intervenendo sull'emendamento 5-quater.7, di cui è cofirmataria, auspica che il Governo voglia tenere nella massima considerazione i dati sui soggetti danneggiati a causa delle vaccinazioni e prendere atto della necessità di intervenire al più presto liquidando gli indennizzi riconosciuti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Di Vita 5-quater.7, 5-quater.8, 5-quater.9 e gli articoli aggiuntivi Di Vita 5-quater.01, 5-quater.02, 5-quater.03, 5-quater.04, 5-quater.05 e 5-quater.06.

  Federico GELLI (PD), relatore, passando all'esame delle proposte emendative relative agli articoli 6 e 7, invita al ritiro i presentatori di tutti gli emendamenti, precisando che altrimenti il parere deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Davide FARAONE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), intervenendo sull'emendamento Colonnese 6.1, di cui è cofirmatario, osserva come questo costituisca l'ultima occasione per migliorare il testo di un provvedimento che si caratterizza per essere antiscientifico e per introdurre una sorta di cosiddetto «Stato di polizia vaccinale». Ritiene assurdo emanare decreti-legge che obbligano alla vaccinazione nelle scuole dell'infanzia quando il Servizio sanitario del nostro Paese è quasi al collasso e i pronto soccorsi e gli ospedali non funzionano. Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento che è volto a modificare le sanzioni nei confronti dei soggetti che non effettuano le vaccinazioni per epatite B e per la poliomielite.

  La Commissione respinge l'emendamento Colonnese 6.1.

  Adriano ZACCAGNINI (MDP) lamenta come, in considerazione della possibile questione di fiducia, non sarà possibile Pag. 164svolgere un dibattito approfondito in Assemblea. Rammenta, poi, che il provvedimento, come indirettamente testimoniato anche dal presidente del Consiglio Gentiloni, che ha escluso una situazione di epidemia, è stato emanato senza che vi fossero i requisiti di urgenza tipici dei decreti-legge. Peraltro, assai controversa è la teoria dell'immunità di gregge che pure è stata addotta a supporto delle tesi che sostengono la vaccinazione obbligatoria, rilevando che anche i mezzi di informazione hanno svolto la loro parte erigendo un muro di gomma nei confronti di coloro che ne hanno confutato la validità. Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento Fossati 7.1, di cui è cofirmatario, auspicando che possano essere incrementate le risorse destinate alla realizzazione di programmi vaccinali.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Fossati 7.1 e Rondini 7.2.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che si è così concluso l'esame delle proposte emendative presentate al provvedimento in oggetto. Avverte, altresì, che la Commissione sarà convocata per il conferimento del mandato al relatore non appena saranno trasmessi i pareri da parte delle Commissioni competenti.

  Dalila NESCI (M5S) preannuncia la presentazione di una relazione di minoranza da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle.

  Marco RONDINI (LNA) preannuncia la presentazione di una relazione di minoranza da parte del gruppo Lega Nord.

  Mario MARAZZITI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Martedì 25 luglio 2017. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Davide Faraone.

  La seduta comincia alle 16.50.

DL 73/2017: Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale.
C. 4595 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta odierna antimeridiana.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che sono pervenuti i seguenti pareri sul testo del disegno di legge da parte delle Commissioni competenti in sede consultiva: parere favorevole delle Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia), V (Bilancio) e XI (Lavoro pubblico e privato), parere favorevole con osservazione della VII Commissione (Cultura), nulla osta della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), e parere favorevole con osservazioni della Commissione per le questioni regionali.
  Avverte, inoltre, che sul suddetto disegno di legge n. 4595 è pervenuto anche il parere del Comitato per la legislazione.

  Dalila NESCI (M5S) segnala che i deputati del suo gruppo componenti della Commissione bilancio avevano chiesto più tempo per esprimere il parere sul provvedimento in esame, in quanto la relazione tecnica è pervenuta solo a ridosso della seduta di quella Commissione. Il rifiuto di tale richiesta, che non ha consentito di approfondire i rilevanti profili inerenti alla copertura finanziaria, costituisce un'ulteriore ragione per la quale il Movimento 5 Stelle non voterà a favore del conferimento del mandato al relatore.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento Pag. 165in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mario MARAZZITI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 17.