CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 giugno 2017
841.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Martedì 20 giugno 2017. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. — Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 10.15.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 maggio 2017.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che sono state presentate circa 360 proposte emendative al disegno di legge C. 3012-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza» (vedi allegato).
  Ricorda che il disegno di legge è collegato alla manovra di finanza pubblica e ciò comporta l'applicazione dello specifico regime procedurale previsto per tale tipologia di provvedimenti dall'articolo 123-bis, comma 3-bis, del Regolamento, in particolare per quanto riguarda il regime di ammissibilità per materia delle proposte emendative rispetto al contenuto proprio come definito dall'articolo 47 della legge n. 99 del 2009, nonché la necessità che le proposte emendative recanti nuove o maggiori spese o minori entrate siano adeguatamente quantificate e coperte.
  Ricorda altresì che, trattandosi di un provvedimento già esaminato in prima lettura dalla Camera e successivamente modificato dal Senato, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, la Camera delibera soltanto sulle modificazioni apportate dal Senato e sulle proposte emendative ad esse conseguenti le quali devono essere riferite alle parti di testo modificate dal Senato ovvero presentare con esse un nesso di consequenzialità oggettivo, immediato e diretto, la cui valutazione è effettuata Pag. 4con rigore al fine di non compromettere il principio dell'intangibilità delle parti del testo oggetto di doppia approvazione conforme da parte delle due Camere.
  Conseguentemente, non sono ricevibili emendamenti interamente sostitutivi o soppressivi di articoli o commi o porzioni di testo solo parzialmente modificati e che dunque hanno conseguito, anche in parte, una doppia lettura conforme delle due Camere, né emendamenti, comunque formulati (anche come aggiuntivi o sostitutivi) che, anche se riferiti a parti modificate dal Senato, non siano strettamente consequenziali alle modifiche introdotte o incidano su aspetti su cui si è raggiunta la doppia lettura conforme da parte delle due Camere o che risultino comunque con essi incompatibili. Ciò salvo il caso in cui il tenore delle modifiche apportate dal Senato sia tale da aver mutato radicalmente il contenuto complessivo della disposizione.
  Comunica pertanto che devono ritenersi irricevibili i seguenti emendamenti: Colletti 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5 e 1.6, Schullian 1.10, Colletti 1.11, Busin 1.39, Laffranco 1.48, Colletti 1.52 e 1.53, Allasia 1.59 e 1.60, Colletti 1.61, 1.62, 1.63, 1.64, 1.65 e 1.66, Polidori 1.72, Impegno 1.74, Paglia 1.75, Gebhard 1.78 e 1.79, Paolo Nicolò Romano 1.90, Spessotto 1.100 e 1.101, Paolo Nicolò Romano 1.102, 1.103, 1.104 e 1.105, gli identici Giammanco 1.113, Boccadutri 1.114 e Abrignani 1.115, Boccadutri 1.116 e analogo Boccadutri 1.117; Artini 1.120, Crippa 1.121; Polidori 1.122; Crippa 1.125; Paglia 1.126, Segoni 1.134, Polidori 1.141, Baldassarre 1.142, Crippa 1.159, Plangger 1.169 e 1.170, Cristian Iannuzzi 1.179, Crippa 1.183, Pellegrino 1.187, Crippa 1.188, 1.189 e 1.190, Mannino 1.194, Gebhard 1.200, Busin 1.212, 1.213, 1.214, 1.215 e 1.216, Cancelleri 1.219, gli identici Ricciatti 1.220, Pagano 1.221 e Ruocco 1.222; gli identici Ricciatti 1.223 e Ruocco 1.224, Colletti 1.233, Paglia 1.236, Colletti 1.237, Paglia 1.240, Crippa 1.243, Capezzone 1.245, Bonafede 1.246 e Rizzetto 1.247, Bonafede 1.248, Capezzone 1.249, Rizzetto 1.250, Brandolin 1.251, Crippa 1.252, Segoni 1.264, Baldassarre 1.265 e 1.266, Bechis 1.267, Paglia 1.268, 1.270 e 1.271, Civati 1.285, Ricciatti 1.286 e 1.287, Paglia 1.288, Nesci 1.289, Grillo 1.290, Silvia Giordano 1.291, Grillo 1.292, Plangger 1.294 e 1.295, Colletti 1.296 e 1.297, Paglia 1.298, Turco 1.299, Cristian Iannuzzi 1.303, Turco 1.304, Cristian Iannuzzi 1.305, Abrignani 1.307, Allasia 1.344, Saltamartini 1.354, Allasia 1.355, De Lorenzis 1.356, De Lorenzis 1.357, Rizzetto 1.366.

  Silvia FREGOLENT (PD), relatrice per la VI Commissione, nel ricordare che l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea è previsto per il prossimo lunedì 26 giugno, ritiene che, posto il numero contenuto di emendamenti, le Commissioni abbiano la possibilità di esaminarli compiutamente, concludendo l'esame del disegno di legge entro la giornata di giovedì prossimo.

  Davide CRIPPA (M5S), nell'auspicare che il Governo possa finalmente condividere con le Commissioni il suo orientamento complessivo sul provvedimento in esame e sull'eventuale posizione della questione di fiducia, esprime perplessità sul giudizio di irricevibilità formulato dalle Presidenze sull'emendamento a sua prima firma 1.159 in materia di bonus elettrico, trattandosi di disposizione modificata dal Senato. Preannuncia pertanto l'intenzione di presentare ricorso su alcune proposte emendative da lui presentate dichiarate irricevibili. Più in generale, auspica che sia possibile un esame approfondito nel merito del provvedimento e delle proposte emendative.

  Maurizio BERNARDO, presidente, rileva come, nella seduta già convocata per il pomeriggio della giornata odierna, si procederà, anche con l'apporto del Governo, a organizzare il prosieguo dei lavori delle Commissioni nel modo più proficuo e il più possibile condiviso da tutte le forze politiche.
  Nel rilevare, inoltre, come la valutazione di irricevibilità di numerosi emendamenti Pag. 5si basi sul criterio oggettivo in base al quale sono da considerarsi irricevibili le proposte emendative che intervengano su parti approvate dalla Camera, in prima lettura, e non modificate dal Senato, reputa che, avverso la predetta valutazione di irricevibilità, sussistano ristretti margini per la proposizione di ricorsi.

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea come anche la decisione circa la ricevibilità delle proposte emendative sia prerogativa delle Presidenze delle Commissioni. Insiste quindi perché sia riconosciuta la possibilità di presentare ricorsi anche sulle proposte emendative dichiarate irricevibili. Chiede altresì che sia fissato un congruo termine per la presentazione dei ricorsi.

  Maurizio BERNARDO, presidente, alla luce della richiesta sollevata dal deputato Crippa, fissa il termine per la presentazione dei ricorsi avverso le dichiarazioni di irricevibilità alle ore 12 della giornata odierna. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 20 giugno 2017. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. — Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Antonio Gentile.

  La seduta comincia alle 13.40.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che, con riferimento ai ricorsi presentati avverso le dichiarazioni di irricevibilità pronunciate nell'odierna seduta antimeridiana, le Presidenze, effettuato un supplemento di istruttoria, ritengono di confermare l'irricevibilità delle seguenti proposte emendative Allasia 1.59, 1.60, 1.344 e 1.355, Busin 1.212, 1.213, 1.214, 1.215 e 1.216, Crippa 1.125 e 1.159, Crippa 1.252, Saltamartini 1.354, in quanto intervengono su parti non modificate dal Senato ovvero non presentano un nesso di consequenzialità oggettivo, immediato e diretto con le disposizioni modificate dal Senato. Sottolinea che tale criterio – sulla cui applicazione non rileva la circostanza che il testo del provvedimento sia stato riarticolato dal Senato in un unico articolo – esprime un principio di economia procedurale finalizzato a circoscrivere progressivamente, nel passaggio di un progetto di legge da un ramo del Parlamento all'altro, le porzioni di testo assoggettabili a modifiche, al fine di evitare di alimentare un procedimento che potrebbe, diversamente, non avere mai fine.

  Davide CRIPPA (M5S), nel contestare l'esito dei ricorsi, stigmatizza in particolare la conferma dell'irricevibilità del proprio emendamento 1.159, in materia di bonus elettrico, il quale presenta un contenuto che a suo giudizio è stato modificato dal Senato anche se in modo marginale. Insiste per una rivalutazione del giudizio di irricevibilità relativamente al proprio emendamento 1.252.

  Maurizio BERNARDO, presidente, con riferimento alle considerazioni del deputato Crippa, ribadisce i criteri utilizzati dalle Presidenze per la valutazione dei ricorsi presentati avverso le dichiarazioni di irricevibilità.

  Stefano ALLASIA (LNA) esprime perplessità sui giudizi di irricevibilità confermati dalle Presidenze su alcuni emendamenti a sua prima firma o comunque a firma del proprio gruppo. In particolare, segnala l'emendamento Saltamartini 1.354 Pag. 6che riguarda la nota questione dei tassisti già introdotta al Senato.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ribadisce come le dichiarazioni di irricevibilità avverso le quali i gruppi hanno presentato ricorso e le proposte emendative ad esse correlate siano state oggetto di un'ulteriore approfondita valutazione.

  Silvia FREGOLENT (PD), relatrice per la VI Commissione, per quanto concerne gli ambiti di competenza della VI Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate ad eccezione degli identici emendamenti Bargero 1.67 e Pelillo 1.68, nonché dell'emendamento Pelillo 1.69, di cui propone l'accantonamento.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, per quanto concerne gli ambiti di competenza della X Commissione esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate, ad eccezione degli emendamenti Benamati 1.106, Crippa 1.129, degli identici emendamenti Benamati 1.130, Ricciatti 1.131, Allasia 1.132 e Brunetta 1.133, nonché dell'emendamento Benamati 1.258, di cui propone l'accantonamento. Esprime altresì parere contrario sui restanti emendamenti presentati.

  Il sottosegretario di Stato Antonio GENTILE esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Davide CRIPPA (M5S) sollecita il Governo ad una maggiore chiarezza in merito alla possibilità di modificare il provvedimento in esame. Stigmatizza come fino a questo momento non sia stato possibile confrontarsi con il Governo perché assente nella fase di esame preliminare del disegno di legge.

  Il sottosegretario Antonio GENTILE, sottolineato che il Governo ha sempre garantito la propria presenza quando necessario, concorda sulla richiesta di accantonamento formulata dai relatori in merito a disposizioni rilevanti modificate dal Senato, auspicando si possa trovare una soluzione condivisa.

  Carlo SIBILIA (M5S), nel ribadire l'esigenza che le Commissioni siano messe nelle condizioni di proseguire i lavori su basi certe, sottolinea la necessità che il Governo esprima in maniera chiara le proprie valutazioni, con particolare riferimento alle proposte emendative accantonate. Giudicherebbe infatti estremamente grave dal punto di vista politico, nonché poco rispettoso del ruolo del Parlamento, se l'Esecutivo continuasse a non chiarire le proprie intenzioni sul prosieguo dell'esame e sul merito degli emendamenti accantonati.

  Daniele PESCO (M5S) chiede l'accantonamento anche dell'emendamento Nesci 1.262, evidenziando come esso, modificando il comma 154, introduca una modifica in materia di titoli abilitanti all'esercizio della professione odontoiatrica che risulta sostanzialmente identica a quella contenuta nell'emendamento Benamati 1.258 di cui si propone l'accantonamento.

  Stefano ALLASIA (LNA), nel sottolineare la diversità del ruolo e delle prerogative attribuite al Governo, alla maggioranza e all'opposizione, chiede maggiore chiarezza in merito alla possibilità di modificare il provvedimento.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) chiede se sia possibile modificare e migliorare il testo approvato dal Senato o se, al contrario, le Commissioni siano di fronte ad un testo inemendabile e quindi non vi sia la volontà di svolgere una discussione almeno sulle questioni più delicate emerse a seguito delle modifiche introdotte dall'altro ramo del Parlamento.

  Davide CRIPPA (M5S) ribadisce e stigmatizza l'assenza del Governo durante le sedute di esame del provvedimento fin qui svoltesi, giudicando con sconcerto il fatto che il Governo oggi venga a chiedere Pag. 7ancora tempo per approfondire questioni ben note. Più in generale, sottolinea la necessità di accantonare ulteriori proposte emendative connesse a quelle di cui si è proposto l'accantonamento. Insiste quindi per conoscere l'orientamento del Governo sull'eventuale emendabilità del testo all'esame, considerate le odierne dichiarazioni del Ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, in merito alla impossibilità di modificare il testo in esame.

  Michele PELILLO (PD) ricorda che il disegno di legge in esame, sebbene concepito dal legislatore come legge annuale, sia stato oggetto di un lungo dibattito da parte del Parlamento che si protrae da circa due anni. Al riguardo, sottolinea come il testo attualmente all'esame delle Commissioni rappresenti l'esito del lavoro svolto in ambito parlamentare e costituisca un punto di equilibrio e di sintesi che il Governo ritiene di dover difendere, essendo il frutto di un ampio confronto svolto su questioni complesse. In tale quadro, rammenta come la scelta dei relatori di proporre l'accantonamento di taluni emendamenti, riguardanti quattro aspetti specifici contenuti nel provvedimento, derivi dalla decisione di sottoporre al Parlamento alcune questioni rilevanti sulle quali è necessaria un'ulteriore riflessione. Ritiene quindi che, nelle more delle valutazioni che i relatori e l'Esecutivo dovranno svolgere sulle proposte emendative di cui si propone l'accantonamento, le Commissioni possano avviare l'esame sul merito degli emendamenti.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nel ricordare che l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea è previsto per il 26 giugno prossimo e alla luce del dibattito svolto, ritiene si possa procedere all'esame e al voto delle singole proposte emendative sulle quali i relatori e il rappresentante del Governo hanno espresso i propri pareri, rimandando alla seduta già convocata per la giornata di domani l'esame degli emendamenti di cui si propone l'accantonamento.

  Stefano ALLASIA (LNA), nel condividere le considerazioni svolte dal collega Crippa, segnala che, secondo fonti di stampa, il Ministro Calenda avrebbe annunciato l'approvazione senza modifiche del provvedimento. Ritiene quindi che occorra maggiore coordinamento tra la maggioranza e il Governo in tutte le sue componenti e non crede che in questa fase sia utile proseguire oltre nella seduta di oggi data anche l'imminenza dell'inizio dei lavori dell'Assemblea.

  Carlo SIBILIA (M5S), con riferimento agli interventi del deputato Pelillo e della Presidenza sull'organizzazione dei lavori, nell'esprimere la disponibilità del proprio gruppo a proseguire nella discussione sulle disposizioni contenute nel disegno di legge, ribadisce la richiesta che il Governo chiarisca la propria posizione, con particolare riguardo alle proposte emendative di cui si propone l'accantonamento. Ritiene infatti che sarebbe poco rispettoso del ruolo dei parlamentari decidere di procedere rapidamente al voto, prima che il Governo e la maggioranza abbiano espresso compiutamente le proprie valutazioni.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ritiene che le Commissioni debbano proseguire i propri lavori nel modo più proficuo; in tal senso propone di passare all'esame delle proposte emendative sulle quali i relatori e il Governo hanno già espresso i propri pareri per giungere fino all'emendamento Polidori 1.58.

  Le Commissioni concordano.

  Cristina BARGERO (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.7.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Polidori 1.8 e Sottanelli 1.9, nonché l'emendamento Sandra Savino 1.12.

  Paolo RUSSO (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.13, sottolinea come la questione della scontistica delle tariffe assicurative per gli automobilisti Pag. 8virtuosi non rientri tra le quattro questioni che il Partito Democratico intende affrontare. Nel raccomandare una diversa valutazione di tale emendamento, invita quindi la maggioranza ed il Governo ad ampliare il novero delle questioni rilevanti sulle quali aprire un confronto costruttivo.

  Daniele PESCO (M5S) ritiene che il quesito sollevato dai colleghi già intervenuti sia meritevole di attenzione e che sia opportuno prendere in considerazione anche ulteriori emendamenti che affrontano le medesime questioni degli emendamenti già accantonati. In particolare, sottolinea come il tema delle tariffe da applicare agli automobilisti virtuosi sia assai rilevante dal momento che le spese per l'assicurazione dell'RC Auto rappresentano una voce importante del bilancio familiare.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) sollecita il Partito Democratico ad un atteggiamento più coerente sul tema delle assicurazioni ed in particolare sulla questione dei premi per gli automobilisti virtuosi. Ricorda in proposito le dichiarazioni dei colleghi Fregolent e Impegno quando, nel corso della prima lettura, furono approvate disposizioni ad essi favorevoli successivamente modificate dal Senato in senso peggiorativo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Russo 1.13.

  Carlo SIBILIA (M5S) dichiara che i componenti del gruppo M5S della Commissione Finanze intendono sottoscrivere l'emendamento Impegno 1.31 auspicando che sul tema della equiparazione del premio per gli automobilisti virtuosi su tutto il territorio nazionale si possa creare una maggioranza allargata e che i relatori e il Governo possano quindi modificare il loro orientamento contrario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Russo 1.14, 1.15, 1.16 e 1.17.

  Daniele PESCO (M5S), intervenendo sull'emendamento Russo 1.18, segnala specifiche criticità in merito alla lista delle province a maggior tasso di sinistrosità, norma la cui portata andrebbe meglio chiarita anche con riferimento all'identificazione delle tariffe da praticare in tali aree. Per queste ragioni, ritiene sarebbe più opportuno accantonare tutti gli emendamenti presentati che si riferiscono a tale argomento.

  Le Commissioni con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Russo 1.18, Paglia 1.19 e 1.20, Quaranta 1.21, Paglia 1.22, 1.23, 1.24, 1.25, 1.26 e 1.27.

  Stefano ALLASIA (LNA), illustra le finalità del proprio emendamento 1.28, evidenziando l'importanza di garantire che l'applicabilità degli sconti obbligatori sia prevista a parità di condizioni del territorio.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Allasia 1.28 e 1.29, nonché Paglia 1.30.

  Leonardo IMPEGNO (PD) illustra il proprio emendamento 1.31, volto a porre rimedio alla grave disparità di trattamento, in termini di premi assicurativi, posta in essere dalle compagnie assicurative in danno dei consumatori residenti in alcune aree del Paese. Nel sottolineare come il disegno di legge non contenga alcuna misura di carattere premiale a vantaggio dei soggetti virtuosi né disposizioni volte a scoraggiare i comportamenti scorretti da parte degli assicurati, sottolinea come la sua proposta intenda eliminare le predette sperequazioni.
  Chiede quindi alla maggioranza e al Governo di svolgere un'ulteriore valutazione sul suo emendamento 1.31, ricordando come sulla questione, nel corso dell'esame alla Camera in prima lettura, si fosse giunti a una soluzione equilibrata, frutto della mediazione tra tutte le forze politiche. Al riguardo sottolinea come, nel corso dell'esame al Senato, sia stata introdotta una disposizione che costituisce Pag. 9un timido passo in avanti in tale direzione, prevedendo che l'IVASS debba definire i criteri e le modalità per la determinazione, da parte delle imprese di assicurazione, di uno sconto aggiuntivo da applicare ai soggetti residenti nelle province a maggiore tasso di sinistrosità e con premio medio più elevato che abbiano tenuto comportamenti virtuosi alla guida a che installino la scatola nera.
  Pur condividendo l'esigenza di concludere l’iter del provvedimento in esame, che interviene in materia di concorrenza in molteplici settori, auspica possa essere trovata un'adeguata soluzione alla questione posta, anche attraverso un diverso atto normativo; in tale ambito, dichiara inoltre l'intenzione di sottoscrivere l'emendamento Bruno Bossio 1.38, concernente la medesima questione, di cui raccomanda l'approvazione.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) stigmatizza le dichiarazioni rese agli organi di stampa dal Ministro Calenda, il quale ha anticipato l'intenzione del Governo di intervenire sulle questioni in esame attraverso altri atti normativi. Stigmatizza altresì il comportamento del PD e della maggioranza, i quali dimostrano di voler tutelare gli interessi delle società di assicurazione anziché farsi carico delle esigenze dei consumatori.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) si dichiara favorevole all'accantonamento dell'emendamento Impegno 1.31, pur evidenziando come, sulla medesima questione, appaia preferibile la soluzione proposta dall'emendamento Bruno Bossio 1.38, che intende introdurre disposizioni analoghe a quelle approvate in prima lettura alla Camera in tema di percentuali di sconto da applicare ai contratti RC auto stipulati dai residenti nelle regioni con costo medio del premio superiore alla media nazionale, che non abbiano effettuato sinistri con responsabilità esclusiva o concorrente per un periodo di cinque anni e abbiano installato sul proprio veicolo la scatola nera. Al riguardo, non comprende l'atteggiamento del Partito Democratico, il quale sembra non voler lasciare aperta la possibilità di una soluzione di tale delicata questione; chiede quindi un'ulteriore riflessione, auspicando l'accantonamento delle proposte emendative riferite a tale tema, tra le quali cita l'emendamento Impegno 1.31, in esame, e il successivo emendamento Bruno Bossio 1.38.

  Leonardo IMPEGNO (PD) si dichiara disponibile a ritirare il proprio emendamento 1.31, qualora venisse disposto l'accantonamento dell'emendamento Bruno Bossio 1.38, vertente sulla medesima questione.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore per la X Commissione, conferma il parere contrario dei relatori sull'emendamento Bruno Bossio 1.38. Nel ricordare il lungo iter parlamentare del provvedimento ribadisce i pareri già espressi sulle proposte emendative, segnalando come le richieste di accantonamento riguardino emendamenti di carattere trasversale, relativi a questioni importanti già oggetto di approfondimento al Senato, sui quali il Governo svolgerà un'ulteriore riflessione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Impegno 1.31.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire ed essendo imminente l'inizio delle votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

Pag. 10