CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 maggio 2017
812.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 4 maggio 2017. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 13.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 54/2017: Disposizioni urgenti per rafforzare i dispositivi di sicurezza connessi allo svolgimento del Vertice dei Paesi del G7.
C. 4451 Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore, riferisce che il provvedimento in esame dispone la conversione in legge del decreto-legge n. 54 del 2017, che reca disposizioni urgenti per incrementare i dispositivi di sicurezza interna connessi al vertice dei capi di Stato e di Governo dei Paesi del G7, in programma – come noto – a Taormina per il 26 e il 27 maggio prossimi, sotto la presidenza italiana.
  Ricorda brevemente che il vertice dei Paesi del G7 svolge un ruolo importante, integrando il coordinamento economico globale di cui si occupa il G20. In dettaglio, il G7 riunisce i leader di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Unione europea. Il vertice di Taormina segue quello riunitosi in Giappone nel 2016 e quello organizzato eccezionalmente dall'Unione europea a Bruxelles nel 2014. Per il consesso di Taormina, il tema scelto dalla presidenza italiana è «Costruire le basi di una fiducia rinnovata». Il Programma di lavoro si articola intorno a tre pilastri: tutela dei cittadini; sostenibilità economica, ambientale e sociale e riduzione delle disuguaglianze; innovazione, competenze e lavoro nell'era della nuova rivoluzione della produzione. Per inciso, ricorda che in occasione delle passate presidenze italiane il vertice si è tenuto a Venezia nel 1980 e nel 1987; a Napoli nel 1994; a Genova nel 2001 in formato G8 e così pure all'Aquila nel 2009.Pag. 86
  Ciò premesso, riporta che l'articolo 1 del decreto-legge integra di 2.900 unità il contingente di personale delle Forze armate utilizzato per il piano di impiego relativo alla cosiddetta operazione «Strade sicure», che – come ben noto alla Commissione – consiste nell'impiego di militari per il presidio del territorio in concorso con le Forze di polizia. In particolare, secondo quanto precisato dal Governo nella relazione tecnica allegata al provvedimento in esame, 1.923 militari si occuperanno della vigilanza di siti e obiettivi sensibili a Taormina; 432 serviranno al rafforzamento dei dispositivi di vigilanza delle frontiere marittime e aeree della Sicilia e della Calabria, nonché di altre aree a rischio; e i rimanenti 545 saranno destinati alla sicurezza degli assetti militari di difesa dello spazio aereo e navale.
  Per quanto concerne gli aspetti ordinamentali, il decreto-legge rinvia alle disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 7-bis del decreto-legge n. 92 del 2008 in base alle quali il personale militare di Strade sicure è posto a disposizione dei prefetti interessati; i militari agiscono con funzioni di agenti di pubblica sicurezza; il piano di impiego è adottato con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della difesa, sentito il Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica integrato dal Capo di stato maggiore della difesa e previa informazione al Presidente del Consiglio dei ministri; il Ministro dell'interno riferisce in proposito alle competenti Commissioni parlamentari. In relazione al piano di impiego di cui si è detto, va ricordato che il decreto-legge n. 92 del 2008 ha autorizzato il ricorso alle Forze armate per lo svolgimento di compiti di sorveglianza e vigilanza del territorio. In particolare, è stato previsto che, in relazione a specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, al fine di assicurare un maggiore controllo del territorio in talune zone del Paese, è consentito impiegare personale militare delle Forze armate utilizzando preferibilmente i carabinieri impegnati in compiti militari o volontari specificamente addestrati.
  Il piano per l'impiego delle Forze armate nel controllo del territorio è stato adottato il 29 luglio 2008 con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della difesa, ed è operativo dal 4 agosto 2008. Esso riguardava inizialmente un contingente massimo di 3.000 unità con una durata massima di sei mesi, rinnovabile per una sola volta. Il decreto-legge n. 151 del 2008 ha successivamente autorizzato fino al 31 dicembre 2008 l'impiego di un ulteriore contingente massimo di 500 militari da destinare alle aree del Paese in cui, in relazione a specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, risultava necessario un più efficace controllo del territorio. Il piano è stato più volte prorogato e integrato negli anni; e da ultimo per tutto il 2017 con la legge di bilancio per l'anno in corso.
  Per la copertura finanziaria dell'intervento, l'articolo 2 autorizza la spesa per 5.360.019 euro a valere sul Fondo per le esigenze indifferibili in corso di gestione, del cui impiego rende conto in dettaglio la relazione tecnica allegata al disegno di legge.
  L'articolo 3 reca la consueta disposizione concernente l'entrata in vigore del decreto-legge nel giorno stesso della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

  Donatella DURANTI (MDP) chiede al Governo di chiarire quali novità siano intervenute negli ultimi mesi, dall'ultima proroga del piano di impiego dei militari di Strade sicure, che giustifichino quest'improvviso accrescimento del contingente per ben 2.900 unità di personale, che, soprattutto a confronto con la popolazione di Taormina, che è di circa 11 mila abitanti, appaiono un numero esorbitante. Ricorda poi che l'impiego di militari delle Forze armate per il presidio del territorio è iniziato nel 2008 e doveva durare per non più di sei mesi, prorogabili per una sola volta; è diventato invece ordinario, essendo stato continuamente Pag. 87prorogato, con numeri variabili ma complessivamente sempre rilevanti. Ribadisce al Governo la richiesta di chiarire quali ragioni lo inducano a ritenere necessario un dislocamento di così consistenti forze a Taormina.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI osserva che la minaccia alla sicurezza dei cittadini è considerevolmente cresciuta rispetto al 2008 per l'emergere di fenomeni, segnatamente il terrorismo di matrice jihadista, allora non preventivati. Di fronte a una minaccia così ampia e transnazionale, lo Stato ha il dovere di utilizzare tutti gli assetti istituzionali di cui dispone per garantire l'ordine pubblico. Tra questi assetti sono senza dubbio compresi i militari delle Forze armate, che, grazie agli impieghi in missioni di pace all'estero, hanno acquisito una specifica professionalità anche in teatri operativi diversi dalla guerra. A buona ragione, a suo avviso, i Governi succedutisi negli ultimi anni hanno perseguito il progressivo affinamento della sinergia tra Forze armate e Forze di polizia per il controllo del territorio. Rimarca che si tratta in ogni caso di un impiego molto circoscritto nel tempo e nello spazio e che non tutti i militari saranno dispiegati sul territorio in quanto molti, come spiega la relazione di accompagnamento, serviranno per il presidio dello spazio aereo e di quello marino. Resta inoltre ferma la dipendenza funzionale del personale dai prefetti e quindi dall'amministrazione dell'interno. Quanto alle ragioni che hanno indotto il Governo a questa scelta, esse sono state vagliate dai competenti organi, che hanno ravvisato l'esigenza di garantire il rafforzamento del presidio di sicurezza.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.