CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 novembre 2016
726.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 20

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Mercoledì 16 novembre 2016. — Presidenza del vicepresidente Emanuele COZZOLINO.

  La seduta comincia alle 16.05.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo al Trattato del Nord Atlantico sull'adesione del Montenegro, fatto a Bruxelles il 19 maggio 2016.
C. 4108 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Enzo LATTUCA (PD), relatore, ricorda preliminarmente che l'adesione di nuovi membri all'Alleanza atlantica è contemplata dall'articolo 10 del Trattato di Washington, in base al quale gli Stati membri, previo accordo unanime, possono invitare a far parte dell'Alleanza ogni altro Stato europeo in grado di contribuire alla sicurezza della regione e di favorire lo sviluppo dei principi sanciti nel Trattato istitutivo. Nello stesso articolo 10 è delineata sinteticamente la procedura di ammissione. La prima delle cinque fasi necessarie per giungere alla definitiva ammissione di nuovi Paesi nell'Alleanza consiste nello svolgimento di negoziati con ciascun Paese che sia stato formalmente invitato ad aderire. Nella seconda fase i Ministri degli esteri dei Paesi invitati trasmettono alla NATO una lettera di intenti in cui confermano l'interesse, la volontà e la capacità di rispettare gli obblighi e gli impegni politici, giuridici e militari che comporta l'adesione alla NATO. Nella terza fase si procede alla firma dei Protocolli di accesso che, tecnicamente, rappresentano degli emendamenti al Trattato istitutivo del 1949. Essi dovranno poi essere ratificati da tutti gli Stati membri dell'Alleanza in conformità a quanto prescritto dalle rispettive procedure interne. Completata la fase delle ratifiche (quarta fase), il Segretario Generale della NATO rivolge ai Paesi invitati l'invito formale a divenire parte del Trattato Nord Atlantico e membri dell'Organizzazione. La procedura di adesione si conclude con la fase in cui ciascun nuovo membro dell'Alleanza deposita il proprio strumento di accesso presso il Governo degli Stati Uniti d'America.
  Il Protocollo di accesso del Montenegro alla NATO, oggetto del disegno di legge di ratifica in esame, è stato firmato il 19 maggio 2016 a Bruxelles. In attesa dei processi di ratifica da parte dei 28 Stati membri dell'Alleanza atlantica, il Montenegro già da quella data ha potuto partecipare in qualità di osservatore alle riunioni in ambito NATO. Il Protocollo si limita a regolare le modalità e i tempi di estensione dell'invito rivolto al governo di Podgorica dal Segretario generale della NATO, nonché la data di entrata in vigore e consta di tre articoli.
  L'articolo 1 prevede che, dopo l'entrata in vigore dei Protocollo, il Segretario generale della NATO, a nome di tutti i Paesi membri, inviti il governo del Montenegro ad accedere al Trattato dell'Atlantico del Nord. Successivamente, come precisato ai sensi dell'articolo 10 del Trattato istitutivo, il Montenegro diverrà parte della NATO una volta depositato lo strumento di adesione al Trattato stesso presso il Governo degli Stati Uniti d'America.
  L'articolo 2 concerne l'entrata in vigore del Protocollo, subordinandola al momento in cui tutti i paesi membri avranno notificato la loro approvazione al Governo degli Stati Uniti d'America. Il Governo depositario è inoltre tenuto ad informare tutti i Paesi NATO della data di ricevimento di ciascuna notifica e dell'entrata in vigore del Protocollo. Pag. 21
  L'articolo 3 stabilisce che il Protocollo, redatto in lingua francese e in lingua inglese – entrambe facenti ugualmente fede –, sarà depositato presso gli archivi del Governo degli Stati Uniti d'America.
  Il disegno di legge di ratifica in esame si compone di tre articoli. I primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e il relativo ordine di esecuzione del Protocollo di accesso del Montenegro alla NATO, firmato a Bruxelles il 19 maggio 2016. L'articolo 3, infine, dispone l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica per il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Con riguardo al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, il provvedimento si inquadra nell'ambito delle materie «politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l'Unione europea» di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera a) della Costituzione, demandate alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Slovenia sulla linea del confine di Stato nel tratto regimentato del torrente Barbucina/Cubnica nel settore V del confine, fatto a Trieste il 4 dicembre 2014.
C. 4109 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Enzo LATTUCA (PD), relatore, osserva che l'Accordo italo-sloveno sulla linea del confine di Stato nel tratto regimentato del torrente Barbucina/ Cubnica nel settore V del confine, fatto a Trieste il 4 dicembre 2014, riguarda la rettifica del confine di Stato tra le Parti firmatarie nel tratto del torrente, fra i comuni limitrofi di San Floriano del Collio, in provincia di Gorizia, e Občina Brda, in Slovenia. L'esigenza di ridefinire il confine è sorta a seguito della modifica del corso del torrente conseguente ai lavori di regimentazione dello stesso. Allo scopo di rettificare la linea di confine facendo sì che esso continui a coincidere con la mediana del torrente Barbucina/Cubnica, l'Accordo in esame modifica la vigente «Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Slovenia per la manutenzione del confine di Stato», firmata a Roma il 7 marzo 2007, ratificata con la legge n. 210/2010, ed entrata in vigore il 14 dicembre 2010, che contiene la definizione di tale confine attraverso il rinvio a due specifici documenti, il catalogo delle coordinate e descrizione della linea del confine e l'atlante delle carte e delle mappe del confine. La Convenzione del 2007 ha sostituito la precedente «Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio esecutivo federale dell'Assemblea della Repubblica socialista federativa di Jugoslavia per la manutenzione del confine di Stato», firmata a Nuova Gorizia il 29 ottobre 1980 e ratificata con la legge n. 970 del 1984, nella cui esecuzione, a seguito della proclamazione di indipendenza, era subentrata, il 31 luglio 1992, la Repubblica di Slovenia. La fase negoziale dell'Accordo in esame ha avuto inizio nel dicembre 2011 per impulso della Commissione mista per la manutenzione del confine di Stato, organismo istituito già col primo accordo confinario bilaterale.
  Con riferimento al contenuto, l'Accordo si compone di quattro articoli, preceduti da un breve preambolo che richiama il comune intento di procedere alla rettifica della linea di confine. L'articolo 1 riguarda la parziale modifica della «Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Slovenia per la manutenzione del confine di Stato», firmata a Roma il 7 marzo 2007 con riferimento al tracciato della linea del confine di Stato nella zona regimentata del Pag. 22torrente Barbucina/Čubnica, nel settore V del confine, al fine di farlo coincidere con la linea mediana del torrente regimentato. Ai sensi dell'articolo 2, la rettifica viene attuata attraverso uno scambio di superfici equivalenti lungo il tratto considerato, nell'entità riportata nelle planimetrie allegate all'Accordo in esame. Le aree delle superfici da scambiare, comprendenti per ciascun Paese una superficie di mq 1.746, sono riepilogate in un'apposita tabella pure allegata all'Accordo, di cui costituisce parte integrante, unitamente alle citate planimetrie. All'entrata in vigore dell'Accordo le Parti provvederanno all'esecuzione dei necessari lavori di demarcazione dei termini di confine ed all'aggiornamento della relativa documentazione ufficiale. Con riferimento a tali lavori, la relazione illustrativa che correda il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica approvato dall'Assemblea del Senato il 18 ottobre 2016 (A.S. 2036) precisa trattarsi di opere di lievissima entità destinate a trovare copertura nello stanziamento annuale per la manutenzione del confine previsto dall'articolo 3 della citata legge n. 210/2010.
  L'articolo 3 stabilisce che ulteriori variazioni del corso del torrente Barbucina/Cubnica non influenzeranno il nuovo tracciato del confine di Stato, come definito dal precedente articolo 1.
  L'articolo 4, infine, dispone che l'Accordo debba essere sottoposto a ratifica e stabilisce che esso entrerà in vigore il giorno dello scambio dei relativi strumenti. Inoltre, l'Accordo e l'Allegato non potranno essere denunciati. Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo italo-sloveno sulla linea del confine di Stato nel tratto regimentato del torrente Barbucina/Cubnica, fatto a Trieste il 4 dicembre 2014, approvato dal Senato il 18 ottobre 2016, si compone di tre articoli. I primi due contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo in oggetto. L'articolo 3 prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento si inquadra nell'ambito della materia «politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l'Unione europea» che l'articolo 117, secondo comma, lettera a), della Costituzione, demanda alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 16.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 16 novembre 2016. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Massimo Cassano.

  La seduta comincia alle 16.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Atto n. 348.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 novembre 2016.

Pag. 23

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che sullo schema di decreto in esame sono pervenuti i rilievi della XI Commissione.
  Avverte altresì che la V Commissione non ha espresso i propri rilievi.

  Giuseppe LAURICELLA (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 3).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 16.25.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 16 novembre 2016. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, Domenico Manzione.

  La seduta comincia alle 16.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo e che abroga il regolamento (UE) n. 439/2010.
(COM(2016) 271 final).
Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di paese terzo o da un apolide (rifusione).
(COM(2016) 270 final).
Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l’«Eurodac» per il confronto delle impronte digitali per l'efficace applicazione del regolamento (UE) n. 604/2013 che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di paese terzo o da un apolide, per l'identificazione di cittadini di paesi terzi o apolidi il cui soggiorno è irregolare e per le richieste di confronto con i dati Eurodac presentate dalle autorità di contrasto degli Stati membri e da Europol a fini di contrasto (rifusione).
(COM(2016) 272 final).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Approvazione di documenti finali).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 ottobre 2016.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente e relatore, presenta la proposta di documento finale in relazione all'Atto COM(2016) 271 final (vedi allegato 4), la proposta di documento finale in relazione all'Atto COM(2016) 270 final (vedi allegato 5) e la proposta di documento finale in relazione all'Atto COM(2016) 272 final (vedi allegato 6), di cui illustra i contenuti. Osserva che, mentre sulle proposte di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relative all'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo (COM(2016) 271 final) e all’«Eurodac» (COM(2016) 272 final) si propongono valutazioni positive con osservazioni, sulla Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale (COM(2016) 270 final) si propone una valutazione negativa. Osserva, al riguardo, che le ragioni di tale valutazione negativa derivano da diversi elementi di criticità, che illustra brevemente. Si riferisce, in particolare, all'obbligo di vagliare preliminarmente l'ammissibilità delle domande previsto a carico Pag. 24dello Stato di primo ingresso, visto che, a suo avviso, tale procedura costituirebbe un aggravio piuttosto che una semplificazione tale da determinare un aumento dei tempi di attesa per l'esame della domanda di asilo. Fa riferimento, quindi, ai criteri indicati per la determinazione della redistribuzione e per l'individuazione dello Stato competente, criteri che, a suo avviso, non tengono conto della dimensione storica del fenomeno migratorio. Rileva, inoltre, come sia troppo elevata la soglia percentuale del 150 per cento, oltre la quale è prevista l'applicazione del meccanismo automatico di redistribuzione. Giudica, inoltre, negativamente la previsione della possibilità del pagamento di un contributo che permetterebbe agli Stati di sottrarsi facilmente a tale meccanismo di ricollocazione. Considerata la fondamentale rilevanza delle proposte di modifica dell'Atto in esame richiamate nella sua proposta di documento finale, evidenzia che, in assenza di tali misure, non è possibile valutare positivamente l'Atto medesimo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di documento finale in relazione all'Atto COM(2016) 271 final (vedi allegato 4), la proposta di documento finale in relazione all'Atto COM(2016) 270 final (vedi allegato 5) e la proposta di documento finale in relazione all'Atto COM(2016) 272 final (vedi allegato 6) del presidente.
  Delibera altresì di trasmettere i documenti approvati al Parlamento europeo, alla Commissione europea e al Consiglio dell'Unione europea.

  La seduta termina alle 16.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 novembre 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.35 alle 16.50.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INDAGINE CONOSCITIVA

Indagine conoscitiva sulla gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali.

Pag. 25