CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 ottobre 2016
711.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Mercoledì 19 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Emanuele COZZOLINO.

  La seduta comincia alle 12.05.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di Parigi collegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, adottato a Parigi il 12 dicembre 2015.
Emendamenti C. 4079 Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

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  Emanuele COZZOLINO, presidente, in sostituzione della relatrice impossibilitata a partecipare, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.
  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 12.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 19 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 15.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto legislativo recante testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale.
Atto n. 308.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 ottobre 2016.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente e relatore, avverte che sullo schema di decreto in esame sono pervenuti i rilievi della IX Commissione. Avverte, altresì, che i relatori hanno presentato una nuova proposta di parere (vedi allegato 1). Ricorda che nella seduta di ieri alcuni deputati del gruppo misto hanno presentato una proposta alternativa di parere a prima firma del deputato Bianconi.
  Comunica che il gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà ha presentato una proposta alternativa di parere a prima firma della deputata Costantino (vedi allegato 2) e che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere a prima firma della deputata Dieni (vedi allegato 3).

  Andrea GIORGIS (PD), relatore, illustra, anche a nome del Presidente, la nuova proposta di parere. Proposta che prima di tutto traduce in osservazioni i rilevi formulati dalla IX Commissione con riferimento al trasporto pubblico locale. La proposta viene integrata da alcune osservazioni e vengono esplicitate con maggiore chiarezza le condizioni poste. Rileva in particolare la condizione che, recependo le osservazioni del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata, chiede al Governo di indicare l'ambito di operatività della prescrizioni, al fine di evitare contenziosi. Viene poi chiesto di espungere dal decreto le disposizioni che riguardano il servizio idrico integrato, con l'indicazione che debba essere disciplinato da una normativa conforme alla sentenza della Corte costituzionale n. 199 del 2012 e al risultato del referendum del 2011. Si chiede inoltre al Governo di stabilire la discrezionalità, pur motivata, degli enti locali nella scelta del modello di affidamento dei servizi pubblici, eliminando così la gerarchia tra i modelli medesimi, anche in ottemperanza a una costante giurisprudenza del Consiglio di Stato. Viene posta come condizione anche l'eliminazione sia del termine massima di durata dell'affidamento in house, in quanto irragionevole, sia della previsione, riguardante il trasporto Pag. 31pubblico locale, di una gara con un solo concorrente.

  Alfredo D'ATTORRE (SI-SEL) pur apprezzando lo sforzo dei relatori nel migliorare la loro proposta di parere, ritiene che le condizioni poste non garantiscano la correzione radicale di un impianto a suo avviso errato. Ricordando che la conformità alla sentenza della Corte costituzionale era già richiamata dalla legge delega, osserva infatti che la struttura dello schema di decreto è orientata in senso opposto a quello dell'esito referendario. Invece di porre al centro i cittadini con i loro bisogni, lo schema di decreto privilegia la libera concorrenza e l'iniziativa economica privata. Anche riguardo al servizio idrico integrato, la proposta di parere dei relatori non dice nulla di più di quanto era già contenuto nella legge delega. Riconosce, come detto, i passi avanti fatti dai relatori, ad esempio sull'affidamento in house, che però rimane una modalità eccezionale che deve essere giustificata dagli enti locali, e sulle gare nel trasporto pubblico locale. Desidera però sottolineare l'interpretazione estensiva della delega fatta ancora una volta dal Governo che poi in molte occasioni non ha tenuto conto dei pareri parlamentari. Ribadisce quindi la contrarietà del suo gruppo al provvedimento e invita il Governo a ritirarlo. Annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere dei relatori.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) si rammarica che nella proposta di parere non si faccia riferimento alla specificità degli impianti a fune e chiede, quindi, al Governo di fare una riflessione in tal senso.

  Federica DAGA (M5S) apprezza il tentativo dei relatori di migliorare il parere ma sottolinea come non trovi posto il riferimento al capitale reinvestito nel servizio idrico integrato. Ribadisce la posizione di contrarietà del suo gruppo alla privatizzazione dei servizi pubblici locali che sono beni che non devono essere sul mercato. Ricorda ancora una volta la petizione popolare in tal senso con più di duecentomila firme.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD) ringrazia i relatori per aver accolto nella loro proposta di parere il riferimento all'estensione della durata dell'affidamento in house.

  Roger DE MENECH (PD) si associa alle considerazioni svolte dal collega Plangger e non dubita sulla capacità del Governo, in sede applicativa, di garantire la specificità dei territori come, peraltro, è avvenuto in occasione dell'emanazione di provvedimenti altrettanto complessi.

  Andrea GIORGIS (PD), relatore, concorda con quanto affermato dai colleghi Plangger e De Menech e segnala tuttavia che la questione da loro posta non rientrava nell'ambito di applicazione di questo provvedimento. Ritiene che il decreto in discussione e la proposta di parere in esame, ferme restando le legittime differenti opinioni politiche, assumono la concorrenza come strumento per rendere un servizio qualitativamente migliore con il corollario di attribuire ai cittadini il diritto di accedere effettivamente ai beni essenziali. Relativamente al problema dell'acqua, ritiene che, come peraltro sancito dalla legge, essa non potrà essere gestita in modo da assicurare il perseguimento di un utile finanziario. Tuttavia, ritiene opportuno che il gestore del servizio possa considerare nella determinazione del costo della tariffa il necessario ammortamento del costo del capitale investito. Ciò, a suo avviso, è funzionale al perseguimento dell'interesse pubblico.

  Alfredo D'ATTORRE (SI-SEL), con riferimento a quanto affermato dal deputato Giorgis, fa presente che la filosofia del suo gruppo non è certamente quella del ritorno a uno stato di natura puro, ma si basa invece sulla garanzia dell'efficienza dei servizi pubblici affidati a soggetti pubblici. Ricorda infatti come la realizzazione di infrastrutture sia andata avanti con gli investimenti pubblici e sia invece entrata Pag. 32in crisi quando è stata affidata a gestioni basate sulla remunerazione del capitale. Esprime ancora una volta la sua fondata preoccupazione sul fatto che lo schema di decreto ponga attenzione a consentire a privati di realizzare ingenti profitti.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI ringrazia i relatori per il lavoro svolto, sottolineando che il Governo prenderà atto delle posizioni politiche emerse nel corso del dibattito. Ricorda che il parere delle Commissioni parlamentari ha natura rafforzata. Tale circostanza costringerebbe il Governo a tornare in Commissione nel caso di un mancato accoglimento delle condizioni espresse nei pareri. Tale circostanza non si è mai verificata nel corso dell'esame dei numerosi atti del Governo emanati in questi mesi. Evidenzia che il decreto qualifica i servizi pubblici locali quali funzioni fondamentali dei comuni e rileva che tutto l'impianto normativo è volto a creare strumenti per erogare servizi in modo continuativo qualitativamente elevato e con tariffe contenute. Quanto all'osservazione dei colleghi Plangger e De Menech, evidenzia che, a suo avviso, la questione è già oggetto di specifica normativa. In merito all'acqua, sottolinea che il Governo ritiene che dalla formulazione dell'articolo 3, comma 2 risulta chiara l'esclusione dell'applicazione del provvedimento al servizio idrico. Ricorda che la ministra Madia ha precisato alla Commissione la volontà del Governo di stralciare le norme in materia di servizio idrico contenute nel testo in discussione ed evidenzia che possono esserci, a suo avviso, idee diverse su come gestire i servizi pubblici locali ma, quanto all'acqua, è un dato ormai oggettivo acquisito che la stessa non costituisce oggetto dell'ambito di applicazione del provvedimento.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che verrà posta in votazione prima la nuova proposta di parere dei relatori. In caso di sua approvazione, le proposte alternative di parere presentate si intenderanno precluse e non saranno poste in votazione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere dei relatori (vedi allegato 1).

Schema di decreto legislativo recante disciplina della dirigenza della Repubblica.
Atto n. 328.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 settembre 2016.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione scadrà il prossimo 25 ottobre e che il termine per l'esercizio della delega da parte del Governo scadrà il prossimo 26 novembre.
  Ricorda, altresì, che la Presidente della Camera, con lettera in data 9 settembre scorso, ha precisato che la Commissione non potrà pronunciarsi definitivamente sul provvedimento prima che il Governo abbia provveduto a integrare la richiesta con l'acquisizione dei pareri della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato.
  Fa presente che il parere del Consiglio di Stato dovrebbe essere trasmesso alla Commissione nella giornata odierna e che non è ancora pervenuto il parere della Conferenza unificata. Poiché la Conferenza dovrebbe adottare il proprio parere entro la prossima settimana, se il rappresentante del Governo concorda, la Commissione potrebbe esprimere il prescritto parere entro la data del 9 novembre prossimo.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI dà la disponibilità del Governo a consentire che la Commissione esprima il prescritto parere entro la data del 9 novembre.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/66/UE sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei dirigenti, lavoratori specializzati, lavoratori in formazione di Paesi terzi nell'ambito di trasferimenti intra-societari.
Atto n. 338.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 ottobre 2016.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 19 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 15.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Modifiche alla legge 31 ottobre 1965, n. 1261, in materia di indennità spettante ai membri del Parlamento.
Testo unificato C. 495 Vaccaro, C. 661 Lenzi, C. 1137 Capelli, C. 1958 Vitelli e C. 2354 Lombardi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 ottobre 2016.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che la relatrice ha presentato l'emendamento 1.23 (vedi allegato 4); ricorda che il termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento della relatrice è scaduto alle ore 13.30 della giornata odierna e che sono stati presentati subemendamenti (vedi allegato 4).

  Roberta LOMBARDI (M5S), relatrice, illustra il suo emendamento 1.23, nato dallo spirito delle proposte di legge abbinate e dagli spunti sorti durante la discussione. Da qui è venuta l'idea di ridurre il testo al solo tema dell'indennità e della trasparenza, stralciando tutti gli altri temi oggetto di grande interesse da parte dei deputati del Partito democratico intervenuti nella seduta serale di ieri.

  Emanuele FIANO (PD) non condivide la sottile ironia delle parole della relatrice, alla quale fa presente che i deputati del suo gruppo non sono intervenuti solo su questo provvedimento; ad esempio nel corso della prima lettura del disegno di riforma costituzionale, gli interventi di deputati del partito democratico sono stati circa trecento. Osserva che chi è intervenuto nella seduta di ieri ha toccato elementi del testo base, un testo che interviene su elementi fondamentali per la democrazia, e ha fornito elementi di comparazione con altre realtà istituzionali e con situazioni storiche. Osserva che l'emendamento della relatrice non semplifica le questioni in discussione. Rimane il legame della determinazione dell'indennità a una cifra e non a un parametro, posta come un prendere o lasciare. Non è un tema risolvibile, a suoi avviso, con un emendamento di poche righe e difficile, quindi, da elaborare. Sottolinea la differenza tra un testo unificato, come il testo base in esame, e quello di una proposta di legge di una sola forza politica, Nell'evidenziare il numero elevato di deputati iscritti a parlare, ritiene difficile il passaggio alla fase emendative e chiede una riflessione sulle modalità di prosieguo dell'esame.

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  Federica DIENI (M5S) ricorda che nel 2012 la posizione del partito democratico e del suo segretario era molto differente da quella attuale e chiedeva ai politici sacrifici in una situazione di crisi economica. Ritiene che qualsiasi discussione non sia mai esaustiva, ma se esiste una volontà comune di tagliare gli emolumenti dei parlamentari in una situazione appunto di crisi economica, considera superfluo ascoltare interventi che, oltre a non esprimere posizioni univoche del Partito democratico, fanno riferimento a situazioni e a istituzioni di un remoto passato, come lo Statuto albertino. La questione è che si sta tentando di impedire il passaggio alla votazione degli emendamenti. Chiede, quindi, al presidente di contingentare i tempi degli interventi per passare a votazioni dove la maggioranza può bocciare in modo chiaro la proposta della relatrice per poi approdare all'esame dell'Aula.

  Maurizio BIANCONI (Misto-CR) si dichiara sorpreso dalla posizione dei colleghi del gruppo del MoVimento 5 Stelle che in occasione di altri provvedimenti hanno sempre chiesto un dibattito ampio ed esaustivo, mentre su un tema delicato come quello delle indennità auspicano un contingentamento dei tempi.

  Emanuele FIANO (PD) chiede al presidente Mazziotti di valutare l'opportunità di convocare un ufficio di presidenza per definire le modalità di prosecuzione dell'esame del provvedimento.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, in considerazione dell'elevato numero degli iscritti a parlare sul complesso degli emendamenti, ritiene necessario convocare alle ore 16 un ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi della Commissione, per organizzare il seguito dell'esame del provvedimento.

  La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 19 ottobre 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.10 alle 16.25 e dalle 19.15 alle 19.45.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 710 del 18 ottobre 2016, a pagina 65, prima colonna, trentunesima riga, deve leggersi «3500 euro» in luogo di «1500 euro».

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