CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 ottobre 2016
709.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 49

INTERROGAZIONI

  Giovedì 13 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 9.25.

5-09422 Cimbro: Sui contenziosi relativi al concorso per dirigente scolastico del 2011.
5-09482 Mongiello: Sui contenziosi relativi al concorso per dirigente scolastico del 2011.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita dal circuito chiuso e che le interrogazioni, vertendo sul medesimo argomento, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Cosimo Maria FERRI risponde alle interrogazioni nei termini riportati (vedi allegato 1).

Pag. 50

  Eleonora CIMBRO (PD) non è soddisfatta. Nella risposta del Governo non è indicata una soluzione imminente del cospicuo contenzioso cui si faceva riferimento nella sua interrogazione. La legge n. 107 del 2015, al comma 88, individuava i dirigenti scolastici destinatari delle disposizioni sananti. La concreta attuazione della legge non ha tuttavia consentito di coprire l'ampia disponibilità dei posti vacanti a dirigente. Tanto è dimostrato dal significativo numero di reggenze affidate all'inizio di quest'anno. Crede che il Governo debba prendere in considerazione l'ipotesi di estendere la soluzione adottata per i concorsi del 2004 e del 2006, organizzando ulteriori corsi di formazione per la verifica dell'idoneità.

  Colomba MONGIELLO (PD) si dichiara anch'ella insoddisfatta, reputando che le soluzioni finora individuate – in base alle quali si è voluta trovare una sanatoria solo per i concorsi del 2004 e del 2006 – abbiano finito per creare situazioni di disparità nei confronti di chi ha partecipato alle prove selettive del concorso del 2011. Sottolinea il forte disagio vissuto da coloro che non sono stati ammessi alle prove orali del concorso e per i quali non c’è stato alcuno sviluppo. Auspica che, approfittando del bando di concorso di imminente pubblicazione, possa essere trovata una rapida soluzione alle questioni rimaste aperte, che per la Regione Puglia assumono una dimensione particolare.

5-09016 Marzana: Sulle dotazioni organiche del personale ATA.

  Il sottosegretario Cosimo Maria FERRI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Maria MARZANA (M5S) non è soddisfatta. La risposta del Governo non è puntuale, poiché le 10.294 unità di personale ATA assunte quest'anno non sono sufficienti a fronteggiare la cronica carenza di organico, che non è stata a sua volta compensata da un auspicato ricambio generazionale. Né il Governo ha risposto con precisione sul numero di posti vacanti.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.45.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 13 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 9.45.

Disciplina del cinema e dell'audiovisivo.
C. 4080, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Lorenza BONACCORSI, relatrice, illustra il disegno di legge in esame, collegato alla manovra di bilancio 2015-2017, già approvato dal Senato il 6 ottobre e trasmesso alla Camera l'11 ottobre, osservando che esso intende ridefinire la disciplina relativa al cinema e all'audiovisivo, a fini di rilancio e di sviluppo di un settore strategico dal punto di vista culturale e sociale, ma anche economico. Com’è noto, rammenta che, su richiesta del Parlamento, al Senato sono state stralciate le disposizioni che prevedevano una delega al Governo per la riforma dello spettacolo dal vivo, perché si ritiene che la legge su tale argomento debba essere trattata e discussa in Parlamento così come questa del cinema e dell'audiovisivo. Il Governo ha assicurato, comunque, che il disegno di legge in cui sono confluite le disposizioni stralciate (A.S. 2287-bis) resta collegato alla manovra di finanza pubblica.Pag. 51
  In particolare, l'articolo 1 affida alla Repubblica – e, dunque, a tutte le sue componenti, dallo Stato agli enti locali – la promozione e il sostegno del cinema e dell'audiovisivo, quali fondamentali mezzi di espressione artistica, di formazione culturale e di comunicazione sociale, che contribuiscono alla definizione dell'identità nazionale e alla crescita civile, culturale ed economica del paese, promuovono il turismo e creano occupazione. A tal fine, richiama gli articoli 9, 21 e 33 della Costituzione, nonché i principi di cui all'articolo 167 del Trattato sul funzionamento dell'UE e alla Convenzione Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. Gli obiettivi dell'intervento pubblico, puntualizzati nell'articolo 3, comprendono, fra gli altri, la garanzia del pluralismo dell'offerta cinematografica e audiovisiva, il consolidamento dell'industria cinematografica nazionale, la promozione delle coproduzioni internazionali e della circolazione e distribuzione, in Italia e all'estero, della produzione cinematografica e audiovisiva, la conservazione e il restauro del patrimonio filmico e audiovisivo nazionale, la cura della formazione professionale, il sostegno dell'educazione all'immagine nelle scuole, la valorizzazione del ruolo delle sale cinematografiche e dei festival cinematografici. I compiti specifici dello Stato e delle regioni sono esplicitati principalmente negli articoli 4 e 10. Per quanto riguarda le funzioni statali, rispetto alla legislazione vigente, le competenze del Ministero appaiono descritte nell'articolo 10 più dettagliatamente, in particolare facendo esplicito riferimento alla promozione dell'immagine del Paese, all'attrazione di investimenti esteri, alla promozione della formazione. Inoltre, l'articolo 31 affida allo Stato il pieno ed equilibrato sviluppo del mercato cinematografico, impedendo il formarsi di fenomeni distorsivi della concorrenza, mentre l'articolo 37 affida al Mibact la vigilanza e l'applicazione delle eventuali sanzioni. L'articolo 4 dispone, a sua volta, che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano concorrono alla promozione e alla valorizzazione delle attività cinematografiche e audiovisive, secondo i rispettivi statuti e sulla base della propria legislazione e sostengono l'imprenditoria cinematografica e audiovisiva anche attraverso convenzioni con le banche, per favorire l'accesso al credito a tasso agevolato. Inoltre, dispone il riconoscimento, da parte dello Stato, del ruolo e dell'attività delle Film Commission – finora previste solo dagli ordinamenti regionali e da quelli delle province autonome –, alle quali può essere affidata la gestione di appositi fondi di sostegno economico al settore, stanziati tramite la regione o la provincia autonoma, derivanti anche da fondi europei. Nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano la legge si applicherà compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e delle relative disposizioni attuative. Inoltre, l'articolo 9 dispone, fra l'altro, che, nell'attuazione della legge, la Repubblica assicura la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche riconosciute. Le definizioni rilevanti ai fini del testo sono recate dall'articolo 2 che, oltre a introdurre il riferimento al settore audiovisivo, prevede una attualizzazione di qualche voce – alcune delle quali finora previste da atti secondari – e apporta modifiche a voci attualmente previste; altre voci attualmente previste, invece, non sono più presenti. I decreti ministeriali di cui il provvedimento dispone l'adozione potranno prevedere, ove necessario, ulteriori specificazioni tecniche delle definizioni indicate, tenuto anche conto della evoluzione tecnologica del settore. In base all'articolo 14, per l'ammissione ai benefici delle opere cinematografiche e audiovisive resta ferma la necessità – fatta eccezione per gli incentivi fiscali di cui all'articolo 19, finalizzati ad attrarre in Italia investimenti nel settore – del riconoscimento della nazionalità italiana, che non può essere accordato, fra le altre, a opere audiovisive a carattere pornografico o che incitano alla violenza o all'odio razziale, pubblicità televisive, spot pubblicitari, televendite e telepromozioni, opere audiovisive prodotte esclusivamente a fini commerciali Pag. 52o promozionali, giochi, spettacoli di varietà, quiz e talk show, programmi televisivi. I parametri da considerare per l'attribuzione della nazionalità italiana sono individuati nell'articolo 5, nonché, con riferimento alle opere cinematografiche e audiovisive realizzate in coproduzione internazionale, nell'articolo 6. Inoltre, sempre per l'ammissione ai benefici, è necessario, in base all'articolo 7, che l'impresa di produzione, ultimata l'opera, ne depositi una copia, anche digitale, presso la Cineteca nazionale. Per il finanziamento degli interventi, l'articolo 13 prevede l'istituzione dal 2017 del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo alimentato, a regime, con gli introiti erariali derivanti dalle attività del settore. Il finanziamento non può essere inferiore a euro 400 milioni annui. Le risorse saranno ripartite fra le diverse tipologie di intervento con decreto ministeriale, destinando una quota tra il 15 per cento e il 18 per cento ai contributi selettivi e a quelli per la promozione. La prima tipologia di intervento è costituita dagli incentivi fiscali. In particolare, con gli articoli da 13 a 19 si intende ridisegnare, riconducendola ad unità sistematica, la disciplina del cosiddetto tax credit, del quale possono beneficiare le imprese di produzione, distribuzione, post-produzione, esercizio cinematografico, le industrie tecniche, le imprese italiane che lavorano per produzioni straniere, le imprese esterne al settore che investono nel cinema italiano. In linea generale, le aliquote sono rese modulabili e, in alcuni casi, ne viene elevato l'ammontare. In particolare, il tax credit aumenta fino al 40 per cento per i produttori indipendenti che distribuiscono il film in proprio e per le imprese esterne che investono in film che accedono ai contributi selettivi. Ulteriori agevolazioni fiscali e finanziarie sono previste dall'articolo 20. A sua volta, l'articolo 40 stabilisce che i crediti d'imposta continuino ad essere disciplinati dai decreti ministeriali vigenti sino all'emanazione della disciplina attuativa delle nuove norme. Una seconda tipologia di intervento è costituita dagli incentivi automatici – disciplinati dagli articoli da 23 a 25 – che sostituiscono l'attuale attribuzione dei finanziamenti previa verifica della Commissione per la cinematografia. In particolare, l'importo complessivo dei contributi automatici spettante a ogni impresa è determinato sulla base di parametri oggettivi, relativi alle opere cinematografiche o audiovisive precedentemente prodotte o distribuite dalla stessa impresa. Possono essere introdotti meccanismi premianti rispetto ai risultati ottenuti da particolari tipologie di opere – fra le quali opere prime e seconde, documentari, opere di animazione – ovvero, anche con riferimento alla distribuzione internazionale, in determinati canali distributivi e in determinati periodi dell'anno, con particolare riferimento ai mesi estivi, ovvero su mercati particolari. La terza tipologia di intervento è costituita dai contributi selettivi, disciplinati dall'articolo 26, e attribuiti sulla base della valutazione di 5 esperti, destinati prioritariamente alle opere cinematografiche e, in particolare, a opere prime e seconde, opere realizzate da giovani autori, film difficili realizzati con modeste risorse finanziarie, opere di particolare qualità artistica, nonché opere sostenute da contributi provenienti da più aziende. Ulteriori contributi selettivi sono attribuiti alle imprese operanti nel settore dell'esercizio cinematografico, a quelle di nuova costituzione, alle start-up, e a quelle che abbiano i requisiti delle microimprese, con particolare riferimento alle piccole sale cinematografiche ubicate nei comuni aventi meno di 15.000 abitanti. La quarta tipologia di intervento è costituita dai contributi per attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva, disciplinati dall'articolo 27. Le relative richieste possono essere presentate, fra l'altro, da enti pubblici e privati, università, Istituzioni AFAM, enti di ricerca, fondazioni, comitati ed associazioni culturali e di categoria. Segnala, in particolare, che un importo pari ad almeno il 3 per cento del Fondo (aggiuntivo rispetto alla quota tra il 15 per cento e il 18 per cento), deve essere destinato al potenziamento nelle scuole dell'offerta formativa relativa a cinema, Pag. 53tecniche e media di produzione, diffusione delle immagini e dei suoni, alfabetizzazione all'arte, obiettivi già indicati dalla legge sulla Buona scuola. Sempre nell'ambito della promozione, il Mibact provvede anche all'erogazione di risorse a Istituto Luce-Cinecittà, anche per il funzionamento del Museo italiano dell'audiovisivo e del cinema, Biennale di Venezia, Centro sperimentale di cinematografia, Museo nazionale del cinema di Torino, Cineteca di Bologna. Nell'ambito del Fondo sono previste, poi, due sezioni destinate a finanziare due Piani straordinari. Il primo, disciplinato dall'articolo 28, riguarda il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche, con una dotazione di 130 milioni di euro nel quinquennio 2017-2021, destinati alla concessione di contributi a fondo perduto, o di contributi in conto interessi sui mutui o sulle locazioni finanziarie, finalizzati a riattivazione di sale chiuse o dismesse, realizzazione di nuove sale, trasformazione di sale o multisale esistenti, rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi complementari alle sale. Particolari agevolazioni sono previste per le sale dei comuni con meno di 15.000 abitanti. Si prevede, inoltre, l'introduzione, da parte delle regioni e delle province autonome, di previsioni di carattere urbanistico ed edilizio volte ad incentivare il potenziamento e la ristrutturazione delle sale cinematografiche, anche in deroga agli strumenti urbanistici. Sempre in materia di sale cinematografiche, l'articolo 8 dispone che le stesse possono essere dichiarate di interesse culturale. Segnala che si tratta di una possibilità di fatto già prevista – come risulta anche dall'articolo 28, comma 1, lettera a), del testo – dall'articolo 10, comma 3, lettera d), del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che viene esplicitamente richiamato. Inoltre, lo stesso articolo 8 dispone che le regioni e le province autonome possono introdurre «previsioni» dirette a determinare la non modificabilità della destinazione d'uso delle sale cinematografiche e delle sale d'essai dichiarate di interesse culturale. Un'altra sezione del Fondo, disciplinata dall'articolo 29, è destinata a finanziare il Piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. La sezione ha una dotazione annua di 30 milioni di euro per il triennio 2017-2019, destinati alla concessione di contributi a fondo perduto o di finanziamenti agevolati alle imprese di post-produzione italiane, comprese le cineteche, in proporzione al volume dei materiali digitalizzati e tenendo conto della rilevanza culturale del materiale cinematografico e audiovisivo da digitalizzare, nonché della qualità tecnica e della professionalità complessiva del progetto di digitalizzazione. Ulteriori 5 milioni di euro provenienti dal Fondo sono destinati, per il 2017, alla costituzione, prevista dall'articolo 30, di una sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, destinata a garantire operazioni di finanziamento alle imprese per la realizzazione di prodotti audiovisivi e cinematografici. Eventuali, ulteriori, versamenti sono determinati annualmente con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. Si prevede, inoltre, che le risorse della sezione possono essere incrementate anche tramite convenzioni stipulate con investitori pubblici e privati. Ricorda che l'articolo 12 prevede che ogni anno il Mibact deve presentare una relazione annuale alle Camere sullo stato di attuazione degli interventi, con particolare riferimento all'impatto economico, industriale e occupazionale e all'efficacia delle agevolazioni tributarie previste. Ulteriori novità previste dal testo attengono: all'istituzione, prevista dall'articolo 11, del Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo, in sostituzione della sezione cinema della Consulta per lo spettacolo. Al Consiglio, che dura in carica 3 anni ed è composto da 11 membri, sono attribuiti compiti di consulenza e di supporto nella elaborazione ed attuazione delle politiche di settore e nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche nello stesso ambito; all'istituzione presso il Mibact, prevista dall'articolo 32, del Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive, nel Pag. 54quale devono essere iscritte le opere cinematografiche e audiovisive di nazionalità italiana che hanno ricevuto contributi pubblici statali, regionali e degli enti locali o finanziamenti UE. Il Registro assicura, dunque, fra l'altro, la pubblicità delle informazioni relative a tutti i contributi pubblici assegnati. Nello stesso Registro possono essere depositate, altresì, opere letterarie che siano destinate alla realizzazione di opere cinematografiche o audiovisive; alla previsione, recata dall'articolo 31, che l'Antitrust si può attivare anche su (semplice) segnalazione di chi vi abbia interesse e anche nel caso di posizione dominante (e non solo di operazioni di concentrazione), nonché alla previsione di trasmissione annuale alle Camere di una relazione sullo stato della concorrenza nel settore della distribuzione cinematografica. Al riguardo segnalo, però, che l'argomento è affrontato, ma non in termini identici, anche nell'articolo 21 dell'A.S. 2085-A (legge annuale per il mercato e la concorrenza), in corso di esame al Senato. Occorre, dunque, procedere ad un coordinamento. Per alcuni argomenti, il testo conferisce deleghe al Governo. La prima, prevista dall'articolo 33, riguarda la tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive. In particolare, si intende superare il sistema attuale, che prevede un controllo preventivo di tutti i film destinati alla proiezione in pubblico e all'esportazione, introducendo un meccanismo basato sulla responsabilità degli operatori del settore cinematografico e audiovisivo in ordine alla classificazione dei film prodotti e sulla vigilanza successiva da parte delle istituzioni. L'articolo 34 prevede, invece, una delega al Governo in materia di promozione delle opere italiane ed europee, in particolare introducendo procedure più trasparenti ed efficaci in materia di obblighi di investimento e di programmazione di opere italiane ed europee da parte dei fornitori, rafforzando un sistema di mercato più funzionale a una maggiore concorrenza, una maggiore pluralità di linee editoriali e meccanismi di formazione ed equa distribuzione del valore dei diritti di sfruttamento delle opere, prevedendo un adeguato sistema di verifica, controllo, valutazione dell'efficacia e un appropriato sistema sanzionatorio. L'ultimo ambito di delega, previsto dall'articolo 35, riguarda i rapporti di lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo, al fine di dettare una disciplina unitaria e sistematica, in coerenza, fra l'altro, con i principi e le finalità del cosiddetto Jobs act, ma introducendo le opportune differenziazioni in ragione dello specifico ambito di attività. Gli obiettivi sono costituiti, fra l'altro, dalla semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro, dal rafforzamento delle opportunità d'ingresso nel mondo del lavoro e dal riordino dei contratti di lavoro vigenti. Al riguardo segnala che potrebbe essere opportuno specificare in maniera più dettagliata i criteri direttivi. Tutte le deleghe devono essere esercitate entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, secondo le modalità indicate dall'articolo 36 che, in particolare, prevede il meccanismo del doppio parere parlamentare. A tale proposito, evidenzia che occorre fare riferimento all'espressione del parere definitivo delle Commissioni parlamentari, e non all'espressione del parere «sulle osservazioni del Governo». Per numerosi aspetti, infine, la definizione della disciplina applicativa è demandata ad atti secondari, in particolare decreti ministeriali o interministeriali e DPCM, la maggior parte dei quali deve intervenire entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Infine, l'articolo 38 reca le disposizioni di copertura finanziaria, l'articolo 39 dispone le abrogazioni necessarie, a cominciare da quella relativa al decreto legislativo n. 28 del 2004, e l'articolo 41 prevede l'applicazione delle nuove disposizioni dal 1o gennaio 2017, salvo alcune – fra le quali quelle relative a vigilanza e sanzioni – che entreranno in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione. Nel rinviare, per ogni necessario approfondimento, al dossier predisposto dal Servizio Studi, auspica l'avvio di una ricca discussione sull'argomento.

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  Il sottosegretario Cosimo FERRI espone che il Governo annette a questo provvedimento un'importanza particolare. Si compiace, pertanto, della sollecitudine con cui la Commissione ne inizia l'esame. In estrema sintesi, ne sottolinea gli aspetti salienti: lo stanziamento di 400 milioni di euro per il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo, da assegnare secondo criteri in cui la discrezionalità è ridotta al minimo in favore di parametri automatici; l'attenzione per i giovani talenti; il riguardo per l'esigenza della tutela dei minori.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

In morte di Dario Fo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dà notizia ai colleghi della scomparsa di Dario Fo. Ne richiama la lunghissima carriera artistica: Fo ha contribuito, con estro creativo e genio di scena, a rivoluzionare il teatro italiano, anche mediante la rielaborazione di tradizioni e di testi, spesso accompagnata dalla satira politica. Il Premio Nobel per la letteratura, conferitogli nel 1997, ha solo confermato lo spessore intellettuale di questo protagonista del nostro panorama artistico, che – pur avendo talora suscitato polemiche, per il taglio della sua invettiva – resterà davvero un riferimento per la cultura italiana.

  Il sottosegretario Cosimo FERRI si associa.

Introduzione dell'educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione.
C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2324 Roccella, C. 2585 Valeria Valente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani, C. 3423 Castiello e C. 3975 Centemero.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 4049 Buttiglione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 settembre 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 4049 Buttiglione. Vertendo su identica materia, tale proposta s'intende abbinata ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 10.10.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 13 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Cosimo Ferri.

  La seduta comincia alle 10.10.

Misure per prevenire e contrastare i reati in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità.
Nuovo testo unificato C. 261 Fucci, C. 1037 Giammanco, C. 2647 De Girolamo, C. 2705 Vezzali, C. 3597 Minardo, C. 3629 De Girolamo, C. 3738 Sbrollini, C. 3818 Roccella, C. 3829 Invernizzi, C. 3872 Rampelli, C. 3912 Marti, C. 3933 Giammanco e C. 4048 Chimienti.

(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che nella seduta dell'11 ottobre 2016 la Commissione aveva espresso un parere favorevole con condizioni sul testo unificato, adottato come testo base, dalle Commissioni riunite e che il nuovo testo oggi all'esame è il risultato degli emendamenti approvati.

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  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, illustrando le modifiche apportate al testo, evidenzia che le condizioni della Commissione cultura sono state sostanzialmente recepite. Formula pertanto una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Maria Valentina VEZZALI (Misto) voterà a favore.

  La Commissione approva all'unanimità.

Sull'ordine dei lavori.

  Gianna MALISANI (PD) si duole che il parere sull'atto del Governo n. 336 sia stato assegnato alla Commissione Ambiente. Trattando la materia paesaggistica, ritiene che su di esso si sarebbe dovuta interessare in via primaria la Commissione cultura. Chiede, pertanto, alla Presidente della Commissione una più avvertita sorveglianza sulle attribuzioni della Commissione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, deve replicare che, ove fosse stata tempestivamente sollecitata dai gruppi, avrebbe chiesto alla Presidente della Camera che la Commissione cultura deliberasse rilievi sull'atto n. 336, come ha fatto sull'atto del Governo n. 328. Tranquillizza comunque la collega Malisani, la quale potrà certamente intervenire nell'audizione della Sottosegretaria Borletti dell'Acqua, che si svolgerà nei prossimi giorni presso la Commissione ambiente.

  Umberto D'OTTAVIO (PD) segnala due recenti episodi di crolli in scuole: uno a Nichelino (in provincia di Torino) e l'altro a Padova. In vista della Giornata nazionale sulla sicurezza nelle scuole del prossimo 22 novembre, chiede che siano rese note le iniziative che il Governo vorrà mettere in atto per dare un senso a quella giornata.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che la Commissione deve anche redigere il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sull'edilizia scolastica.

  La seduta termina alle 10.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.25 alle 10.35.

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