CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 settembre 2016
690.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e XII)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Giovedì 8 settembre 2016. — Presidenza del presidente della XII Commissione, Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Gennaro Migliore.

  La seduta comincia alle 12.10.

Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.
C. 3139, approvato dal Senato, C. 1986 Campana, C. 2408 Iori, C. 2435 Brambilla, C. 2670 Iori, C. 3576 Marzano, C. 3605 Santerini e C. 3607 Lorefice.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 agosto 2016.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che le Commissioni riunite II e XII proseguono oggi l'esame sul nuovo testo della proposta di legge C. 3139, approvato dal Senato, recante: Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.
  Ricorda, altresì, come già comunicato nella seduta del 3 agosto scorso, che le Commissioni competenti in sede consultiva hanno espresso i seguenti pareri: I Commissione (parere favorevole con osservazioni), VII Commissione (parere favorevole con condizioni e osservazioni), IX Commissione (parere favorevole), XI Commissione (parere favorevole) e Commissione per le questioni regionali (parere favorevole con condizione). La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ha comunicato che non esprimerà il parere.
  Fa presente, altresì, che la V Commissione (Bilancio) nella seduta del 3 agosto scorso ha deliberato di richiedere al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, la trasmissione di una relazione tecnica sul testo del provvedimento in esame. Non essendo, ad oggi, stata trasmessa tale relazione, la Commissione Bilancio esprimerà il proprio parere direttamente all'Assemblea.
  Dà, quindi, la parola ai relatori per l'illustrazione degli emendamenti che Pag. 4hanno presentato per recepire alcune delle condizioni e osservazioni contenute nei suddetti pareri.

  Paolo BENI (PD), relatore per la XII Commissione, illustra, anche a nome della relatrice per la II Commissione, deputata Campana, quattro proposte emendative volte a recepire alcuni dei rilevi contenuti nei pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva (vedi allegato). Precisa che l'emendamento 1.100 recepisce la condizione di cui al n. 1 del parere della Commissione Cultura, l'emendamento 3.101 recepisce la condizione contenuta nel parere della Commissione per le questioni regionali, l'emendamento 3.102 recepisce l'osservazione di cui alla lettera b) del parere della Commissione Affari costituzionali e l'emendamento 6-bis.100 recepisce la condizione di cui al n. 5 del parere della Commissione Cultura. Per quanto concerne gli altri rilievi formulati nei predetti pareri, in particolare quello per cui sarebbe opportuno prevedere forme di giustizia riparativa, ritiene che essi potranno essere presi in considerazione nel corso dell'esame in Assemblea, tenuto conto anche del fatto che tali rilievi sono formulati in modo tale da non consentirne l'immediata trasposizione in proposte emendative.

  Il sottosegretario Gennaro MIGLIORE esprime parere favorevole sugli emendamenti presentati dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 1.100, 3.101, 3.102 e 6-bis.100 dei relatori (vedi allegato).

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, la presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo. Specifica che si tratta, in particolare, di modificare il titolo del provvedimento, rendendolo coerente rispetto al contenuto, nei seguenti termini: «Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo» e di aggiungere nel testo la parola: «bullismo» accanto a: «cyberbullismo» ove si renda necessario a seguito dell'approvazione di emendamenti in tale senso.

  Vittorio FERRARESI (M5S) manifesta netta contrarietà sulla correzione del titolo del provvedimento proposta dal presidente. Stigmatizza, infatti, la circostanza che il testo della proposta di legge in discussione sia stato radicalmente modificato e stravolto, facendo lo stesso riferimento, diversamente dal testo originario, a fatti e comportamenti non esclusivamente in danno di soggetti minori, ma della generalità dei cittadini e non necessariamente riconducibili a fatti di bullismo. Il testo risultante dagli emendamenti approvati dalle Commissioni è, a suo parere, principalmente volto a creare forme surrettizie di controllo del web. A suo giudizio, il titolo della proposta di legge dovrebbe, quindi, essere riformulato in termini ben più ampi, attraverso il riferimento, in senso lato, alla prevenzione e al contrasto di comportamenti di offesa e denigrazione messi in atto sul web, questi ultimi potendo essere diretti non solo contro soggetti minori, ma anche contro maggiorenni.

  Mario MARAZZITI, presidente, ritiene che le considerazioni critiche espresse dal deputato Ferraresi sulle modifiche apportate al testo non implichino il venir meno della necessità di apportare le modifiche testé proposte, essendo queste ultime l'immediata conseguenza dell'approvazione di alcune proposte emendative.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sottolinea che la modifica proposta al titolo del provvedimento conferma che viene snaturata l'impostazione data dal Senato, incentrata sull'opera di prevenzione con un'attenzione particolare alle persone minori. Si è prodotto, invece, un testo «squinternato», ipotizzando tra l'alto di punire fattispecie assai vaghe come la derisione o l'offesa al decoro e portando inevitabilmente ad occuparsi in larga parte di soggetti maggiorenni, facendo quindi Pag. 5venire meno la tutela specifica di soggetti più deboli quali i minori. Reputa inutile il ciclo di audizioni svolto alla luce dei notevoli cambiamenti apportati al testo licenziato dal Senato. Invita, quindi, ad una profonda riflessione al fine correggere le storture determinate dalle modifiche introdotte, che rendono le norme di difficile applicazione, ricordando anche i timori espressi sul web circa i rischi di immotivato oscuramento dei contenuti presenti in rete.

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD), nel rilevare che le modifiche apportate al testo approvato dal Senato siano in parte frutto dei contributi offerti nel corso delle audizioni svolte, sottolinea che anche soggetti maggiorenni possono essere oggetto di gravi forme di bullismo, con conseguenze a volte fatali.
  Osservando come i colleghi del Movimento 5 Stelle possano avere una visione diversa, motivata dall'abitudine ad un uso più aggressivo della rete, ritiene che possa rappresentare un valore condiviso quello di una tutela estesa rispetto a fenomeni di bullismo e di cyberbullismo.

  Donatella FERRANTI, presidente della II Commissione, evidenzia come la proposta di correzione formale proposta abbia il solo scopo, al di là delle valutazioni di merito, di rendere coerente il titolo della proposta di legge al contenuto del provvedimento, sul quale potrà, in ogni caso, successivamente intervenire l'Assemblea nell'esercizio delle sue prerogative.

  Mario MARAZZITI, presidente, segnala che dalle considerazioni svolte dai colleghi Ferraresi e Baroni non dovrebbe derivare l'inopportunità di effettuare le correzioni proposte al testo, riconoscendo in ogni caso la possibilità di presentare emendamenti nel corso dell'esame in Assemblea per definire in maniera più puntuale gli atti di bullismo e di cyberbullismo.
  Preso atto che non vi è consenso sul fatto di autorizzare la presidenza al coordinamento formale del testo, pone in votazione le seguenti correzioni di forma: il titolo della proposta di legge sia sostituito dal seguente: «Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo»; sia aggiunta nel testo la parola: «bullismo» accanto a: «cyberbullismo» ove si renda necessario a seguito dell'approvazione di emendamenti in tale senso.

  Marisa NICCHI (SI-SEL) preannuncia, a nome del suo gruppo, un voto di astensione sulle correzioni di forma proposte al testo e un voto favorevole sul conferimento del mandato ai relatori a riferire in senso favorevole in Assemblea.

  Vittorio FERRARESI (M5S), convenendo sull'opportunità di aggiungere nel testo del provvedimento la parola: «bullismo» accanto a: «cyberbullismo» ove si renda necessario, preannuncia il voto contrario del gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle circa la correzione del titolo del provvedimento proposta dal presidente.

  Le Commissioni approvano le correzioni di forma al testo proposte dal presidente.

  Vittorio FERRARESI (M5S) preannuncia l'astensione del suo gruppo parlamentare sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea. Nel ribadire la sua netta contrarietà sui contenuti del provvedimento, come risultante dagli emendamenti approvati, che ne hanno profondamente modificato il testo, preannuncia altresì, ove lo stesso non dovesse successivamente essere modificato, il voto contrario del Movimento 5 Stelle nel corso dell'esame in Assemblea. Al riguardo, sottolinea come il provvedimento, nell'attuale formulazione, contempli disposizioni che, da un lato, consentono un attacco incontrollato alle libertà individuali, dall'altro, presentano evidenti criticità, sia sul piano sia finanziario che su quello tecnico. In particolare, ritiene aberrante che il Garante della privacy sia chiamato ad effettuare valutazioni relative all'elemento soggettivo dei fatti e comportamenti Pag. 6aggressivi posti in essere, così come delle condizioni dei soggetti che ne sono vittima. Ritiene, inoltre, che nel testo del provvedimento sia utilizzata una terminologia del tutto erronea sotto il profilo tecnico e giuridico. Nel far notare come i soggetti maggiorenni già dispongano di efficaci strumenti di tutela sul piano penale e ribadendo che il Garante della privacy non sarà certamente in grado di far fronte ai compiti e alle funzioni allo stesso attribuite dalla proposta di legge, rileva, infine, come le disposizioni di cui all'articolo 6 bis del testo, che recano una modifica all'articolo 612-bis del codice penale attraverso l'introduzione di una nuova circostanza aggravante, oltre che ultronee, siano chiaramente indice della malafede della maggioranza, che comunque non è riuscita ad individuare una soddisfacente soluzione sotto il profilo tecnico. Ciò premesso, invitando la maggioranza ed il Governo ad effettuare una profonda riflessione sulla proposta di legge, al fine di ricondurne i contenuti entro un più normale e coerente sistema tecnico-giuridico, preannuncia, a nome del suo gruppo, la presentazione di una relazione di minoranza.

  Donata LENZI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea, osservando che la discussione in quella sede potrà consentire di apportare al testo le correzioni che si rendano necessarie. In risposta agli interventi dei colleghi del Movimento 5 Stelle, rileva che il ruolo del Garante della privacy era già previsto dal testo licenziato con voto unanime al Senato.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) ricorda che il testo del Senato si applicava solo minori.

  Donata LENZI (PD) segnala che in contesti come quello degli ultimi anni delle scuole superiori appare difficile operare una distinzione tra minorenni e maggiorenni, ricordando peraltro che le modifiche introdotte alla Camera derivano anche dal recepimento di alcune parti delle proposte di legge abbinate tendenti a superare l'approccio puramente educativo. Sottolinea che ove il testo che ci si appresta a licenziare dovesse contenere errori tecnici, essi potranno essere corretti nel corso dell'esame in Assemblea, senza che vi sia la necessità di accusare di malafede nessun componente delle due Commissioni.
  Evidenzia come la finalità del provvedimento sia quella di porsi dalla parte delle vittime colmando una lacuna dell'ordinamento, che non consente una piena tutela dagli atti di bullismo, con particolare attenzione ai soggetti fragili, a prescindere dalla loro età.

  Andrea MAESTRI (MISTO-AL) preannuncia l'astensione dei deputati del suo gruppo sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea. A suo giudizio, infatti, la proposta di legge in titolo, pur perseguendo obiettivi condivisibili, presenta tuttavia rilevanti criticità ed incongruenze di natura sia tecnica che normativa.

  Vittorio FERRARESI (M5S) preannuncia la presentazione di relazioni di minoranza da parte di deputati del suo gruppo appartenenti, rispettivamente, alle Commissioni Giustizia e Affari sociali.

  Le Commissioni deliberano di conferire il mandato ai relatori a riferire in senso favorevole all'Assemblea. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente all'Assemblea.
  La presidenza si riserva, quindi, di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Sull'ordine dei lavori.

  Vittorio FERRARESI (M5S) rileva la necessità venga richiesto al Garante della privacy il parere sulla proposta di legge in discussione.

Pag. 7

  Donatella FERRANTI, presidente della II Commissione, fa notare che, essendosi conclusa la fase referente con il conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea, non possa essere più effettuata dalle Commissioni alcuna attività di natura istruttoria. Sottolinea, quindi, come richieste come quella testé formulata dal collega Ferraresi avrebbero dovuto essere eventualmente presentate in una fase anteriore alla conclusione dell'esame in sede referente da parte delle Commissioni riunite.

  La seduta termina alle 12.50.

Pag. 8