CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 luglio 2016
673.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 110

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 luglio 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI.

  La seduta comincia alle 15.05.

DL 113/2016: Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio.
C. 3926 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 luglio 2016.

  Delia MURER (PD), dopo aver ringraziato la relatrice per l'articolata relazione svolta nella seduta di ieri, pone all'attenzione della Commissione il contenuto dell'articolo 17 del provvedimento in esame, con il quale si vogliono risolvere le difficoltà in cui si trovano molte amministrazioni comunali per la carenza di personale negli asili nido, prevedendo però alcuni vincoli che potrebbero risultare troppo stringenti. Auspica, pertanto, l'inserimento di un rilievo all'interno del parere che la Commissione dovrà esprimere, ponendo in evidenza i rischi che si corrono rispetto all'esigenza di garantire l'erogazione di un servizio che presenta un'indubbia rilevanza sociale.

  Donata LENZI (PD), segnalando che la procedura delineata dall'articolo 21 del procedimento in esame rappresenta un tentativo di soluzione di un problema complesso, in ogni caso da valutare positivamente, in quanto chiude un contenzioso trascinatosi troppo a lungo, osserva che occorre sviluppare una riflessione sulle modifiche da apportare ai meccanismi di individuazione dei prezzi dei farmaci, in particolare per quanto concerne i quelli innovativi.
  Sottolinea, inoltre, che, a differenza di quello che riguarda l'assistenza territoriale, il tetto del 3,5 per cento individuato per la spesa farmaceutica ospedaliera si è rivelato di fatto impraticabile. Segnala Pag. 111pertanto l'opportunità di inserire nel parere dei rilievi che vadano nel senso delle problematiche da lei indicate.
  Ricorda altresì che le difficoltà incontrate con il meccanismo del pay-back suggeriscono di prestare la massima attenzione nell'adozione di procedure analoghe per quanto riguarda i dispositivi medici, anche in ragione della più ampia platea delle imprese produttrici e delle possibili forti differenze nella qualità dei prodotti.

  Mario MARAZZITI, presidente, in relazione ai dispositivi medici, segnala anche l'assenza di una autorità regolatrice centrale, diversamente da quanto accade per i farmaci.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), pone in rilievo le complessità insite nell'assicurare una compatibilità tra il contenimento della spesa farmaceutica e la diffusione di farmaci innovativi, segnalando che le soluzioni finora adottate rispetto a tali prodotti non sono esenti da contraddizioni e auspicando l'introduzione di strumenti che garantiscano una certa flessibilità.
  Propone, inoltre, l'introduzione nel parere di un rilievo, concernente il comma 10 dell'articolo 21, volto a eliminare un incongruo riferimento all'annualità 2014, anno in cui non si è verificato lo sforamento del tetto della spesa farmaceutica territoriale.

  Giulia GRILLO (M5S), in relazione alle pessime soluzioni individuate per i problemi posti dal meccanismo del pay-back, rilevando che il provvedimento di fatto prevede uno sconto per le case farmaceutiche di 300 milioni di euro che non entreranno nelle casse delle regioni e delle aziende sanitarie locali, dichiara di non potersi esimere dall'esprimere un «ve lo avevo detto», in ragione della lunga azione politica svolta su tale materia. Sottolinea, quindi, la totale mancanza di fondamento delle accuse di essere «complottisti» rivolta ai deputati del Movimento 5 Stelle, ricordando la cattiva gestione processuale del contenzioso con le case farmaceutiche da parte dell'AIFA, nel corso del quale sono stati forniti dati errati, e stigmatizzando la mancata costituzione in giudizio da parte di tutte le regioni. Rileva che l'AIFA avrebbe potuto controllare la correttezza dei dati ricevuti, seppure di fonte regionale, potendo incrociare altri dati a sua disposizione. Ribadisce quindi che l'attuale governance dell'AIFA non è all'altezza del compito che deve svolgere, precisando di non avere nessuna questione personale nei confronti dell'attuale direttore generale.
  Ricorda, inoltre, l'ingente spesa sostenuta per i farmaci per la cura per l'epatite C, ribadendo ancora una volta l'assurdità del meccanismo degli scaglioni di prezzo e la gravità della scelta di contratti riservati, e segnala nuovamente la vicenda della determina annullata poco dopo la sua emanazione. Segnala che il suo Gruppo ha presentato alcuni emendamenti volti ad assicurare il pagamento del 100 per cento della somma dovuta dalle case farmaceutiche, segnalando che tali somme sono già iscritte nei bilanci regionali.
  Quanto all'applicazione del meccanismo del pay-back per i dispositivi medici, evidenzia il rischio di adozione di prodotti di minore qualità e la possibilità di introdurre elementi di distorsione del mercato interno. Concorda, poi, con la collega Miotto sulla inopportunità dei meccanismi finora adottati per i farmaci innovativi.
  Per ciò che concerne il deciso incremento della spesa per i farmaci antitumorali, rileva la scorrettezza dell'aumento del costo dei singoli prodotti tramite una estensione dell'indicazioni terapeutiche, auspicando un rapido svolgimento della mozione da lei stessa presentata sull'argomento.
  In conclusione, evidenzia l'opportunità di separare le funzioni di regolazione del mercato farmaceutico da quelle relative alla fissazione dei prezzi, finora svolte entrambe dall'AIFA.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, ringraziando i colleghi per gli spunti forniti al fine della predisposizione della proposta di parere, osserva che alcuni emendamenti Pag. 112presentati da deputati del Movimento 5 Stelle non appaiono coerenti con le affermazioni della collega Grillo, pur rilevando l'opportunità di prevedere una maggior trasparenza nelle procedure relative alla fissazione del prezzo dei medicinali.

  Mario MARAZZITI, presidente, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.

  La seduta termina alle 15.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 luglio 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI.

  La seduta comincia alle 15.25.

Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari.
C. 1142 Mantero, C. 1298 Locatelli, C. 1432 Murer, C. 2229 Roccella, C. 2264 Nicchi, C. 2996 Binetti, C. 3391 Carloni, C. 3561 Miotto, C. 3584 Nizzi, C. 3586 Fucci, C. 3596 Calabrò, C. 3599 Brignone, C. 3630 Iori, C. 3723 Marzano e C. 3730 Marazziti.

(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 luglio 2016.

  Marisa NICCHI (SI-SEL), ricorda che dall'indagine conoscitiva svolta appare evidente l'opportunità di un completamento normativo per assicurare dignità a tutti i cittadini nell'ultima fase dell'esistenza, partendo in ogni caso da principi riconosciuti, che non possono essere messi in discussione, a partire dall'articolo 32 della Costituzione, dalle sentenze della Corte Costituzionale e dalla decisione della Corte Europea dei diritti dell'uomo in materia di intangibilità del corpo.
  Ricorda i grandi cambiamenti in corso anche in relazione alle modalità con cui vengono vissute le ultime fasi dell'esistenza, ribadendo la necessità di una riappropriazione della propria vita e all'auto-governo del corpo, accompagnate da un complementare diritto ad un'assistenza piena.
  Evidenziando gli inevitabili collegamenti con il tema dell'eutanasia, indica quindi come principi imprescindibili del testo in esame la vincolatività delle dichiarazioni anticipate, l'opportuno riconoscimento di forme flessibili di dichiarazione, la possibilità di rinunciare all'idratazione e alla nutrizione artificiale, la tutela penale del medico, la centralità della figura del fiduciario. Auspica, pertanto, che si possa compiere il necessario passo in avanti per il completamento della normativa sulla materia.

  Raffaele CALABRÒ (AP) ritiene utile precisare che i provvedimenti in esame non riguardano solamente il fine vita, posto che si possono verificare stati vegetativi con durata anche ultraventennale.
  Invita quindi a una riflessione sul significato della vita umana, su cosa si debba intendere per dignità personale, e su quali limiti possa incontrare la libertà personale quando viene a confliggere con i diritti di altri soggetti. Come principi fondamentali, indica il rifiuto di qualunque forma di eutanasia; la necessità di evitare ogni forma di accanimento terapeutico, con pratiche futili, sproporzionate, o rischiose; l'auto-determinazione sulla base di un consenso informato e di un rapporto chiaro e costruttivo tra medico e paziente.
  Segnala che una sorta di dialogo può essere mantenuto anche quando il paziente non è più in grado di esprimere le proprie volontà, tramite la figura di un fiduciario che possa riattualizzare quelle che sono le volontà del paziente, che devono comunque essere state espresse in maniera chiara, non essendo sufficiente per aspetti così delicati una generica volontà di non voler subire situazioni analoghe a quelle apprese da una descrizione sommaria effettuata dai mezzi di comunicazione. Ribadisce che l'idratazione e la Pag. 113nutrizione non devono esser considerate terapie ma sostegno vitale imprescindibile.

  Donata LENZI (PD), relatrice, rinunciando a un intervento più articolato, per poter assicurare lo svolgimento dei successivi punti all'ordine del giorno della Commissione, si dichiara colpita dal fatto che i punti di condivisione appaiano più rilevanti di quanto si sarebbe attesa all'inizio del percorso intrapreso con l'esame dei provvedimenti in titolo. Ritiene pertanto che attraverso l'istituzione di un Comitato ristretto si possa addivenire in tempi ragionevoli all'adozione di un testo che certamente non costituirà il risultato definitivo, ma la base per l'elaborazione e gli approfondimenti successivi, attraverso la fase della presentazione e dell'esame delle proposte emendative.

  La Commissione delibera, quindi, di nominare un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di designarne i componenti sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  Mario MARAZZITI, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.