CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 luglio 2016
668.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 5 luglio 2016.

Audizione dei presidenti di AIGAE (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche), Stefano Spinetti, AIGC (Associazione italiana guide Canyon), Simone Cecchi, e del Collegio guide speleologiche del Friuli Venezia-Giulia, Alessandro de Santis, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 3011 Melilla, C. 3233 Vallascas e C. 3847 Borghi, recanti «Modifiche alla legge 2 gennaio 1989, n. 6, in materia di ordinamento della professione di guida alpina».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Martedì 5 luglio 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 14.45.

Introduzione dell'educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione.
C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2585 Valeria Valente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani, C. 3423 Castiello.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 27 giugno 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita dal circuito chiuso.

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  Silvia CHIMIENTI (M5S) sostiene che la discussione di oggi assume particolare importanza. Il freno di una mentalità omofobica è stato finalmente tolto. Ha molto apprezzato la relazione della collega Carocci che ha ripercorso la tragica catena di femminicidi che hanno macchiato la storia recente del nostro Paese e sottolinea che è compito del legislatore combattere ogni forma di violenza. L'educazione di genere intende però andare oltre, perché non c’è soltanto la violenza contro le donne, esiste anche il bullismo omotransfobico, discriminante e diffamatorio, che imperversa nelle scuole e che in molti casi ha spinto ragazzi al suicidio. Da uno studio dell'università di Edimburgo risulta che il 25 per cento dei suicidi tra i ragazzi europei dai 16 a 25 anni è dovuto all'omofobia. La discriminazione in Italia ha mille sfaccettature e le scuole devono diventare il luogo in cui si insegnano i valori del dialogo e dell'ascolto. La proposta di legge a sua firma non prevede l'inserimento di ore appositamente dedicate, ma prevede piuttosto percorsi didattici a carattere interdisciplinare, con una specifica programmazione da attivare nelle scuole secondarie di primo grado e nei primi due anni delle scuole secondarie di secondo grado. Si prevede inoltre l'istituzione di una commissione tecnica e di una consulta per la lotta alle discriminazioni e per il superamento degli stereotipi di genere, nonché una specifica formazione per i docenti. Conclude affermando che è fondamentale lavorare sulla prevenzione piuttosto che sull'inasprimento delle sanzioni, educando alla parità tra i sessi e al rispetto di ogni diversità. È fermamente convinta che tale percorso debba essere compiuto proprio nelle scuole, ovvero nei luoghi in cui ragazzi imparano a crescere e a costruire la propria personalità.

  Valeria VALENTE (PD) apprezza che finalmente sia stato messo a fuoco l'aspetto di fondo della questione della violenza sulle donne e che si stia procedendo ad attivare una forma di prevenzione nelle scuole, perché è lì che si costruiscono le relazioni tra i sessi. Ritiene che per affrontare il problema in maniera strutturata queste proposte di legge siano tutte utili. Rispetto a quella a sua firma, sottolinea che con essa l'attenzione si è incentrata sulla formazione dei formatori e sull'adozione di libri di testo idonei a supportare lo sviluppo dell'educazione di genere. Un'impostazione, quest'ultima, che finora non ha trovato adeguata attuazione.

  Maria Valentina VEZZALI (SCpI) dichiara che non è sufficiente indignarsi di fronte ai casi di violenza: il problema è culturale e il rispetto reciproco va insegnato fin da piccoli. Reputa importante che anche i libri di testo vengano adeguati affinché siano evitati continui riferimenti a stereotipi maschili.

  Celeste COSTANTINO (Si-SEL) illustra brevemente il contenuto della proposta a sua firma, nata nel solco della Convenzione di Istanbul. Tale proposta, che consta di sette articoli, prevede l'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole del primo e del secondo ciclo dell'istruzione e, a differenza di altre, prevede espressamente un'ora settimanale a ciò dedicata proprio per dare ai ragazzi la possibilità di entrare nel merito delle relazioni. Ricorda che i femminicidi, nella maggior parte dei casi, avvengono per mano di un marito o un compagno che non tollera di essere lasciato. Tale meccanismo, come confermano i centri anti-violenza, nasce dall'incapacità di relazionarsi: ecco perché è importante l'educazione sentimentale. Ricorda quindi che gli articoli da 3 a 5 contengono disposizioni relative alla formazione degli insegnanti da parte delle università. Infine, l'articolo 6, interviene in materia di libri di testo, al fine di favorire l'abbandono di testi scolastici che contengono stereotipi di genere.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rinvia gli altri interventi ed il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari.
C. 1159 Vacca e C. 2386 Ghizzoni.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che il Comitato ristretto si è riunito più volte per condurre un'approfondita istruttoria, anche acquisendo copiosa documentazione dai Ministeri dell'istruzione e del lavoro. Da tale attività, tuttavia, non è scaturito un accordo su un nuovo testo. Rammenta, altresì, che un riepilogo dell’iter del provvedimento era stato offerto nella seduta del 20 aprile 2016. La Conferenza dei Capigruppo del 29 giugno 2016, su richiesta del Movimento 5 Stelle – e dunque ai sensi dell'articolo 24, comma 3, del Regolamento – ha inserito l'atto Camera 1159 nel calendario della settimana 18-22 luglio. Le pare che tale scadenza imponga una tempistica accelerata del lavoro della Commissione sul provvedimento. Illustra pertanto i passaggi procedurali che le sembrano obbligati in mancanza di diverse determinazioni del gruppo Movimento 5 Stelle. Alla luce del Regolamento e della lettera circolare del presidente Violante del 10 febbraio 2000, occorre individuare il testo base, rispetto al quale fissare il termine per la presentazione di eventuali emendamenti e per la successiva prosecuzione dell'esame in sede referente. Sotto questo aspetto, sono possibili due strade: che la maggioranza spontaneamente faccia convergere i propri voti sull'adozione dell'AC 1159 come testo base; oppure che si disponga il disabbinamento della proposta di legge Ghizzoni 2386, in modo tale che resti come conseguenza automatica la prosecuzione dell'esame sulla proposta Vacca 1159 quale testo base. Ipotizza che il termine per la presentazione degli emendamenti si possa individuare in domani alle ore 10 e che, in definitiva, l'esame di quelli presentati possa esaurirsi giovedì 7 luglio, con invio alle Commissioni consultive del testo risultante.
  Le Commissioni consultive potrebbero esprimersi entro mercoledì 13 o giovedì 14 in modo da consentire alla Commissione Cultura di dare tempestivamente il mandato al relatore per l'Assemblea. Resterebbero ferme le consuete regole inerenti a eventuali relazioni di minoranza e presentazione di testi alternativi.

  Gianluca VACCA (M5S) contesta il quadro procedurale delineato dalla Presidente. Non trova alcun appiglio regolamentare per la soluzione che ella prospetta, soprattutto con riferimento alla necessità del disabbinamento. Pensa che non vi sia fretta e che il confronto di merito possa serenamente proseguire utilizzando tutti gli spazi disponibili.

  Maria COSCIA (PD) si rammarica della torsione tutta politica che il gruppo M5S ha voluto conferire alla discussione, soprattutto con la forzatura della calendarizzazione del provvedimento in Assemblea il 18 luglio. Le pare a questo punto che il disabbinamento sia una strada obbligata: si potrà uscire da queste strettoie eventualmente durante il confronto in Aula. Spera che in tal sede si ritrovi una ragionevolezza e una convergenza di intenti che tenga conto dell'interesse degli studenti universitari italiani.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL), criticata la consueta regola dell'invarianza finanziaria che opprime le Commissioni di merito, auspica una soluzione intermedia tra quelle che ha ascoltato. Teme che la Presidente abbia prefigurato uno scenario troppo affrettato, però invita caldamente i colleghi del M5S a ritornare sui propri intenti e a dimostrarsi più disponibili all'adozione di un testo condiviso.

  Luigi GALLO (M5S) avverte nella discussione un'asimmetria tra coloro che hanno partecipato assiduamente ai lavori del comitato ristretto e quanti invece prendono atto per la prima volta oggi del Pag. 175suo fallimento. Il suo gruppo certamente non si farà promotore di un nuovo rinvio dell'esame in Assemblea. Domanda alla Presidente di fissare un termine emendamenti quanto meno a giovedì.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comprende la delicatezza delle questioni sollevate e la loro novità per i lavori della Commissione. Il tema di quale testo base adottare per la prosecuzione dell'esame resta però intatto e non ha sentito soluzioni alternative a quelle da lei avanzate. Rinvia il seguito dell'esame a domani, occasione in cui i nodi dovranno essere sciolti.

  La seduta termina alle 15.20.