CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 giugno 2016
652.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 giugno 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI, indi del vicepresidente Giancarlo GIORDANO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Angela D'Onghia.

  La seduta comincia alle 8.45.

Disciplina delle professioni di educatore professionale, educatore professionale sanitario e pedagogista.
Testo unificato C. 2656 Iori e C. 3247 Binetti.
(Seguito dell'esame e conclusione – Conferimento del mandato alla relatrice a riferire favorevolmente).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 giugno 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dispone, non essendovi obiezioni, la pubblicità dei lavori mediante la trasmissione con l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ricorda che nella seduta di ieri si è preso atto, oltre che della presentazione da parte della relatrice di diversi emendamenti, alcuni dei quali riformulati, e della presentazione di tre subemendamenti a firma della collega Marzana, del parere della relatrice. Il seguito dell'esame è stato quindi rinviato in ragione dell'impossibilità del Governo a intervenire. Avverte che stamane la relatrice ha consegnato alcune ulteriori riformulazioni e un altro emendamento (3.200), che sono in distribuzione. Fissa per le ore 9.00 il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti e sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 8.50, è ripresa alle 9.

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  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che non sono stati presentati subemendamenti e chiede al Governo di esprimere il suo parere.

  La sottosegretaria Angela D'ONGHIA chiede l'accantonamento dell'emendamento 3.200; esprime parere favorevole sugli emendamenti 4.200 (nuova formulazione), 6.201, 6.200, 10.200; chiede l'accantonamento dell'emendamento 11.100 (nuova formulazione); esprime parere favorevole sul subemendamento 0.15.205.1 Marzana, subordinatamente alla verifica della sua riferibilità al testo riformulato; chiede l'accantonamento dell'emendamento 15.205 (nuova formulazione); esprime parere favorevole sugli emendamenti 15.206 e 15.200; quanto all'emendamento 15.207, crede che la sua nuova formulazione si faccia carico del contenuto del subemendamento 0.15.207.1 Marzana. Esprime comunque parere favorevole sull'emendamento, così come è favorevole il parere sugli emendamenti 15.204 (nuova formulazione), 15.201 e 15.202; chiede l'accantonamento del subemendamento 0.15.203.1 Marzana e dell'emendamento 15.203 (nuova formulazione).

  Giuseppe BRESCIA (M5S) preannuncia che il suo gruppo voterà a favore di quasi tutti gli emendamenti. Deve però evidenziare che l'emendamento 4.200 (nuova formulazione) contrasta nettamente sia con una proposta di legge da lui sottoscritta, volta a stabilizzare gli educatori nelle scuole, sia con la più generale posizione politica del suo movimento. Preannuncia altresì l'astensione sugli emendamenti presentati al solo fine di modificare le norme carenti di copertura finanziaria, ritenendo che tali modifiche non tengano in adeguata considerazione le esigenze dei cittadini.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 4.200 (nuova formulazione), 6.201, 6.200, 10.200 (vedi allegato).

  Milena SANTERINI (DeS-CD), relatrice, con riferimento al subemendamento 0.15.205.1 Marzana, chiarisce che il suo emendamento 15.205 nella nuova formulazione ne assorbe il contenuto.

  Maria MARZANA (M5S) afferma di comprendere le ragioni della relatrice, ma ritiene che il contenuto del suo subemendamento non sia stato affatto recepito nell'emendamento, in quanto i diplomi rilasciati entro il 2001-2002 non verrebbero riconosciuti come equipollenti.

  Milena SANTERINI (DeS-CD) specifica che con la nuova formulazione dell'emendamento è stato considerato equipollente il diploma abilitante, mentre verrebbe lasciata al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca la decisione su tutte le altre equipollenze.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara comunque accantonato l'emendamento 15.205.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 15.206 e 15.200 (vedi allegato).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara il subemendamento 0.15.207.1 non più riferibile al testo dell'emendamento, come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 15.207 (nuova formulazione), 15.204 (nuova formulazione), 15.201 e 15.202.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta, nella quale saranno messi ai voti gli emendamenti accantonati 3.200, 11.100, 15.205 e 15.203.

  La seduta, sospesa alle 9.15, riprende alle 14.35.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dopo aver avvertito che la pubblicità dei lavori è garantita dal circuito chiuso, ricorda che nella seduta di questa mattina Pag. 268sono rimasti accantonati gli emendamenti 3.200, 11.100, 15.205 e 15.203. Avverte che non sono più riferibili al testo i subemendamenti Marzana 0.15.205.1 e 0.15.203.1. Chiede pertanto al Governo di esprimere il parere sugli emendamenti accantonati.

  La sottosegretaria Angela D'ONGHIA esprime parere favorevole sugli emendamenti 3.200, 15.205 e 15.203 e si rimette alla Commissione per ciò che concerne l'emendamento 11.100.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 3.200, 11.100, 15.205 e 15.203 (vedi allegato).

  Paola BINETTI (AP), sottolineata la complessità del lavoro svolto dalla Commissione, osserva come esso abbia affrontato le competenze degli educatori ma anche dei contesti in cui essi si trovano ad operare: centri di accoglienza, carceri e scuole. Ritiene che il Governo dovrà anche rivedere i percorsi di studio.

  Maria MARZANA (M5S) esprime la soddisfazione del suo gruppo per il lavoro svolto, sia per l'accoglimento di diverse sue richieste, sia nel merito per il riconoscimento della professione dell'educatore. Restano soltanto alcune perplessità sullo svolgimento delle relative funzioni nell'ambito pubblico e in quello privato. In particolare, sottolinea che il suo gruppo avrebbe voluto la stabilizzazione nelle scuole di questi professionisti, quale massimo obiettivo. Tuttavia, ritiene che sia stato fatto un passo avanti rispetto al riconoscimento di questa professionalità, che può offrire il proprio contributo in tutte le età della vita.

  Umberto D'OTTAVIO (PD) rivolge il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato alla proposta di legge che, all'inizio, sembrava di più semplice approccio. Gli aspetti trattati, tuttavia, si sono rivelati molto complessi, soprattutto perché si vuole dare dignità professionale alle circa 150.000 persone coinvolte che svolgono un lavoro difficile in strada, nelle carceri, nelle scuole e negli ambienti delle tossicodipendenze. Si augura che anche al Senato sia dedicata la medesima attenzione a questi temi che per la loro delicatezza meritano non solo un testo di legge, ma anche la futura sorveglianza nell'attuazione delle norme approvate, specialmente a livello locale.

  Vanna IORI (PD) sottolinea che finalmente è stata messa mano a una giungla normativa che da oltre 20 anni attendeva una disciplina più equa, che ponesse fine a ingiustizie e disparità di trattamento. Ricorda l'importanza degli incontri avuti con i numerosi interlocutori coinvolti, quali associazioni, sindacati, cooperative sociali che hanno dato il loro contributo decisivo alla stesura del testo che è profondamente cambiato nel corso dell'esame. È stata data fisionomia e identità alla figura dell'educatore. Condivide l'opinione della collega Marzana circa la perfettibilità della proposta, anche se ritiene che al momento questo sia il miglior risultato conseguibile. Considera fondamentale, altresì, il rilievo che i media e la rete hanno dato al contenuto del provvedimento.

  Milena SANTERINI (DeS-CD) ricorda le moltissime esigenze alle quali si è voluta dare una risposta concreta, specialmente riaffermando l'importanza della figura dell'educatore nella sfera sociale. Ritiene che resti ancora molto da fare, specialmente con gli enti locali, le organizzazioni non governative e con la cultura sociale, che andrebbe sollecitata e modificata affinché l'educazione non venga imposta dall'alto.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) ringrazia tutti per il lungo lavoro protrattosi per mesi, anche nel corso delle numerose sedute del Comitato ristretto, che ha certamente innalzato il livello qualitativo della proposta. È certo che le questioni ancora aperte potranno essere affrontate durante l'esame al Senato, ma reputa che i risultati più importanti siano già stati conseguiti.

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  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, pone quindi ai voti la proposta di conferire alla deputata Santerini il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea e avverte che la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo.

  La Commissione approva.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Disposizioni per la promozione dell'educazione motoria e della cultura sportiva, per il sostegno del percorso formativo degli studenti atleti e per il riconoscimento delle professioni relative alle attività motorie e sportive.
C. 3309 Sbrollini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 giugno 2016.

  Giancarlo GIORDANO, presidente, ricorda che ieri la relatrice, onorevole Ghizzoni, ha svolto la sua relazione introduttiva. Chiede quindi se qualcuno voglia intervenire.

  Tamara BLAZINA (PD), dopo aver dichiarato di condividere il contenuto della relazione svolta ieri dalla collega Ghizzoni, ricorda i diversi aspetti toccati dalla proposta di legge, alcuni dei quali sono stati già trattati in passato dalla Commissione ed inseriti in alcune leggi, quale quello delle ore dedicate all'attività motoria nelle scuole. Altri aspetti sono invece contenuti nella proposta di legge C. 1680, a firma dell'onorevole Fossati. Per l'esame di questa proposta sono state già svolte diverse audizioni e si è riunito più volte il Comitato ristretto. Al momento, l'esame è sospeso per carenza della copertura finanziaria su talune delle relative disposizioni. Reputa che una delle maggiori difficoltà nell'esame di provvedimenti in materia di sport consista nella mancanza di un idoneo interlocutore nel Governo. Invita quindi i colleghi della Commissione a riflettere sulle modalità con le quali si affronterà la proposta all'esame, in particolare se si deciderà di abbinarla con altre proposte il cui esame sia già in una fase più avanzata.

  Mara CAROCCI (PD), premesso che la proposta concerne in primo luogo la scuola, ritiene che debba essere meglio spiegata la funzione del Manager dello sport prevista dall'articolo 3. In particolare, dovrebbe essere specificato se le strutture pubbliche che questa figura dovrebbe gestire siano le scuole. In tal caso, resterebbe da precisare se la sua attività debba svolgersi all'interno dell'orario curricolare, ovvero al di fuori di esso. Nel primo caso, si tratterebbe di istituire una nuova figura all'interno delle istituzioni scolastiche con relative spese. In merito all'articolo 5, sottolinea che lo svolgimento di due ore di attività motoria nelle scuole è già previsto e che tale argomento è già stato affrontato dalla Commissione nel corso dell'esame della proposta di legge sulla «buona scuola». Ricorda, a tale proposito, che la Commissione si è espressa in senso contrario all'aumento dell'orario curricolare in favore di altre materie e, pertanto, ritiene che non sia il caso di proporlo in favore dell'attività motoria, soprattutto perché ciò richiederebbe una modifica dell'ordinamento scolastico. Esprime quindi marcate perplessità sulla previsione di istituire una Giornata nazionale della cultura sportiva e dell'educazione motoria, ritenendo che l'istituzione di troppe giornate dedicate alla celebrazione di eventi rischiano di impoverirne il senso. Propone, pertanto, un ripensamento in relazione al contenuto dell'articolo 6. Infine, invita la Commissione a procedere a un ciclo di audizioni informali, non solo di esponenti del mondo dello sport, ma anche dell'ambito scolastico, tenuto conto che è proprio sulla scuola che le norme all'esame andrebbero ad avere l'impatto più forte.

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  Umberto D'OTTAVIO (PD) condivide quanto affermato dalla collega Blazina (PD) circa la complessità di questo provvedimento che richiederà certamente tempo e attenzione nonché un'accurata riflessione sull'obiettivo che si intende raggiungere con la sua approvazione. Sottolinea la necessità di approfondire l'aspetto dei contributi previdenziali per i professionisti dello sport in quanto molto spesso gli sportivi si dedicano all'educazione, ma non essendo riconosciuta la loro professionalità, non ricevono alcun contributo di tipo previdenziale.

  Maria Valentina VEZZALI (SCpI) si associa anch'ella alle deputate Ghizzoni e Blazina. In particolare, riconosce che il contenuto della proposta di legge richiama in molte parti quello della proposta Fossati-Molea (C. 1680) e che, pertanto, sarebbe opportuno tenerne conto. Condivide altresì quanto affermato dal collega D'Ottavio in merito alla necessità di prevedere la contribuzione previdenziale per chi si dedica all'insegnamento delle discipline sportive e dell'attività motoria. Esprime la propria soddisfazione per la previsione di un sostegno al percorso sportivo per gli studenti-atleti che, pur portando avanti con onore la loro attività sportiva, vengono spesso penalizzati nei risultati scolastici e si trovano costretti ad operare delle scelte difficili, ovvero ad optare per l'iscrizione a scuole private, con pesanti conseguenze sui bilanci delle famiglie. Quanto alla promozione di trasmissioni televisive in chiaro di eventi sportivi utili alla diffusione della cultura sportiva, ricorda che già oggi i canali televisivi Rai Sport 1 e Rai Sport 2 trasmettono in chiaro molte competizioni sportive. Conclude rammentando che la proposta di legge Fossati-Molea già prevede l'estensione delle detrazioni fiscali per l'iscrizione a società o associazioni sportive, palestre, piscine o altre strutture che promuovono lo sport dilettantistico.

  Simone VALENTE (M5S) esprime la propria soddisfazione per l'incardinamento di questa proposta di legge nei lavori della Commissione che ha il merito di tenere in debito conto i lavoratori del settore che vogliono vedere riconosciuta la loro professionalità. È invece perplesso in merito ai numerosi principi e finalità previsti dall'articolo 5: riconosce che siano tutti obiettivi condivisibili, ma è importante che poi siano anche messi in pratica. Lamenta la mancanza di un referente politico nel Governo che si occupi di sport e che detti indirizzi specifici per il settore. Rileva la mancata emanazione delle «linee guida per le attività sportive» che andrebbe effettuata ogni due anni. Non è d'accordo con la prassi che si sta consolidando da parte del Governo di affidare sempre al CONI compiti che sarebbero di sua spettanza. Considera che il tema centrale di questo provvedimento sia quello dei lavoratori per i quali vengono definite le attività ed il tipo di laurea, ma non gli ambiti in cui la loro attività debba essere esplicata. Riferisce che dal 1998 ad oggi, migliaia di laureati in scienze motorie si ritrovano a non avere opportunità di lavoro ulteriori a quelle di insegnamento nei centri sportivi dove vengono equiparati a chi ha un semplice brevetto e vedono così vanificato il percorso formativo seguito. Molti corsi offerti da quest'ultimo sono sovrapponibili ai corsi di laurea in scienze motorie e che pertanto sarebbe necessario definire a chi spetti formare i professionisti e differenziare le offerte formative in modo collaborativo e non concorrenziale. Considerando invece il fine della salute perseguito da questa proposta di legge, ricorda che sono da reputare operatori del mondo sportivo anche coloro che escono dai corsi di specializzazione in attività motoria adattata, con fini sociali e sanitari e che si rende necessario definire i confini tra le attività che possono essere svolte dai fisioterapisti e dai laureati in scienze motorie. Con riferimento alla scuola primaria, esprime il proprio scetticismo in merito alla possibilità che possano essere svolte tre ore di attività motoria come chiede l'Europa, a causa del numero insufficiente di insegnanti di educazione fisica. A tale riguardo sottolinea come, ancora una volta, con la legge 107 del 2015, sia stato delineato un progetto che non Pag. 271potrà mai vedere una concreta attuazione. Conclude affermando che la proposta va approvata soprattutto se si vuole credere nello sport come forma di prevenzione e di investimento a lungo termine in funzione di risparmio finanziario della spesa per la sanità.

  Laura COCCIA (PD) ritiene importante stabilire un confine tra l'attività motoria e lo sport vero e proprio. Reputa che nel passaggio dall'ISEF alla laurea in scienze motorie ci sia stato uno stravolgimento dei percorsi formativi nei quali c’è ora troppa teoria e poca pratica. In questo senso considera la legge 107 del 2015 una buona base di partenza. Ritiene necessario prevedere l'obbligatorietà di un laureato in scienze motorie ovunque vengano insegnate discipline sportive, perché i corsi di preparazione sportiva hanno troppi limiti rispetto con evidenti rischi per la salute a danno delle persone e soprattutto dei bambini. Sottolinea l'importanza dello sport come mezzo inclusivo per i disabili. Conclude auspicando che vengano ampliate le audizioni previste per l'esame di questa proposta.

  Manuela GHIZZONI, (PD), dato l'interesse sociale della materia, invita tutti i colleghi a fare una riflessione aggiuntiva, per il giorno in cui il provvedimento verrà nuovamente calendarizzato, sugli ambiti applicativi che si vorranno affrontare. Condivide quanto affermato dal collega Valente per quanto attiene all'aspetto dei diritti sociali e sottolinea la necessità di individuare i profili che non si sovrappongono a quelli già disciplinati.

  Simone VALENTE (M5S) ricorda che è in arrivo dal Senato una proposta di legge sulle professioni sanitarie e suggerisce pertanto di escludere tale parte dalla proposta in esame.

  Giancarlo GIORDANO, presidente, ricorda che, d'intesa con i rappresentanti dei Gruppi, è stata aggiornata la convocazione in modo da anticipare a stasera, dopo le votazioni pomeridiane in Assemblea, l'Ufficio di Presidenza e da anticipare altresì a domani in mattinata le audizioni sulla legge sulle start-up. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 8 giugno 2016.

Modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari.
C. 1159 Vacca e C. 2386 Ghizzoni.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.40 alle 16.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 20.20 alle 20.40.

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