CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 giugno 2016
652.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 giugno 2016. — Presidenza del presidente della V Commissione Francesco BOCCIA. – Interviene il Viceministro per l'economia e le finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 15.05.

Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali, nonché disposizioni per la riqualificazione ed il recupero dei centri storici.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 65 Realacci e C. 2284 Terzoni.
(Esame e rinvio).

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento in oggetto.

  Francesco BOCCIA, presidente della V Commissione, avverte che all'ulteriore nuovo testo unificato delle proposte di legge in titolo sono stati presentati dai gruppi parlamentari 279 emendamenti (vedi allegato). Avverte, altresì, che i relatori hanno presentato gli emendamenti 1.44, 3.31, 3.32 e 3.33 (vedi allegato), che sono in distribuzione. Ringrazia quindi il Viceministro Casero ed il presidente Realacci per la loro presenza.

  Tino IANNUZZI (PD), relatore per la VIII Commissione, nell'evidenziare che, al fine di giungere alla calendarizzazione del provvedimento in Assemblea entro il mese di luglio, come unanimemente richiesto da tutti i gruppi, si rende necessario che i lavori delle Commissioni riunite procedano con la massima celerità, ricorda il proficuo lavoro svolto sul testo in esame anche in raccordo con il Ministero dell'economia e delle finanze. Prospetta quindi l'esigenza che le Commissioni riunite procedano esclusivamente all'esame degli emendamenti sui quali vi è il parere favorevole dei relatori e degli emendamenti dei relatori stessi sui quali vi è il parere favorevole a condizione che vengano riformulati, invitando quindi al ritiro delle restanti proposte emendative in modo da consentire un supplemento di istruttoria sulle stesse ai fini dell'esame in Assemblea, in occasione del quale si impegna a riconoscere adeguata valutazione Pag. 31alle proposte emendative che i gruppi vorranno segnalare.

  Francesco BOCCIA, presidente della V Commissione, giudica condivisibili le considerazioni testé svolte dal relatore Tino Iannuzzi.

  Ermete REALACCI, presidente della VIII Commissione, si associa anch'egli alla proposta del relatore Iannuzzi, osservando come il testo unificato in esame sia giunto ormai alla sua terza versione.

  Tino IANNUZZI, relatore per la VIII Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti De Mita 1.8 – la cui eventuale approvazione comporterebbe l'assorbimento degli emendamenti De Mita 1.7 e Terzoni 1.30 – e Segoni 1.15, nonché sugli identici emendamenti Melilla 2.1, Librandi 2.3, Giovanna Sanna 2.10, Segoni 2.12, De Menech 2.20, Grimoldi 2.22 e Castiello 2.26. Esprime, altresì, parere favorevole sugli emendamenti Segoni 3.13 e 3.15, Grimoldi 4.11, Terzoni 6.5, Tancredi 9.2 e Terzoni 10.7. Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento Terzoni 1.18, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), evidenziando che la riformulazione prevede che nella nozione di piccoli comuni rientrino quelli la cui popolazione presenta una densità non superiore ad 80 abitanti per chilometro quadrato, sostituendosi tale criterio a quello previsto alla lettera g) del comma 3 dell'articolo 1, che si presterebbe ad incertezze di carattere applicativo, giacché prevede l'inclusione, tra i piccoli comuni, di quei comuni che presentano un territorio particolarmente ampio ovvero interessati dalla frammentazione degli insediamenti abitativi e industriali. Segnala che l'eventuale approvazione di tale emendamento, come riformulato, assorbirebbe l'emendamento Terzoni 1.32. Esprime parere favorevole sull'emendamento Segoni 1.11, purché riformulato, per ragioni di ordine meramente formale, nei termini riportati in allegato (vedi allegato), nonché sull'emendamento Guerra 1.6, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Fa notare che tale ultimo emendamento, come riformulato, chiarisce che le disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 1, concernente l'ambito di applicazione del provvedimento, si applicano, in ogni caso, ai comuni che nascono dalla fusione di comuni con popolazione residente sino a 5.000 abitanti. Esprime inoltre parere favorevole sull'emendamento Terzoni 2.18, a condizione che lo stesso sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), osservando che la riformulazione proposta tende ad affiancare alle unioni di comuni anche i comuni in forma associata tra i soggetti che possono promuovere l'efficienza e la qualità dei servizi essenziali nei piccoli comuni. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Grimoldi 3.27 e sugli identici emendamenti Melilla 3.1, Giovanna Sanna 3.11, Segoni 3.14, De Menech 3.26 e Castiello 3.30 nonché sull'emendamento Marcon 3.4, a condizione che le citate proposte emendative siano riformulate nella stessa identica formulazione riportata in allegato (vedi allegato), che prevede l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con cui viene predisposto il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Esprime, infine, parere favorevole sugli emendamenti Marcon 3.6, a condizione che venga riformulato, per ragioni di carattere meramente formale, nei termini riportati in allegato (vedi allegato), e sull'emendamento Oliverio 11.7, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), al fine di sopprimere solo la prima parte del testo dell'emendamento, giacché la formulazione dell'articolo 11, comma 1, del testo unificato in esame, laddove si riferisce all'apertura di mercati alimentari, appare più chiara di quella proposta dall'emendamento, ossia «istituzione o autorizzazione di mercati alimentari». Ricorda che i relatori, come in apertura di seduta già comunicato dal presidente Boccia, hanno presentato gli Pag. 32emendamenti 1.44, 3.31, 3.32 e 3.33 (vedi allegato), dei quali raccomanda l'approvazione, osservando che gli stessi sono di contenuto sostanzialmente tecnico. In particolare, rileva che l'emendamento 1.44 riduce da sei mesi a 120 giorni il termine per l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con il quale è definito l'elenco dei piccoli comuni. Tale termine viene allineato al termine previsto dagli emendamenti, dei quali è stata proposta un'identica riformulazione, Grimoldi 3.27, gli identici Melilla 3.1, Giovanna Sanna 3.11, Segoni 3.14, De Menech 3.26 e Castiello 3.30, nonché Marcon 3.4, che prevedono per l'appunto un termine di 120 giorni per l'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui viene predisposto il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. Rileva che l'emendamento 3.31 prevede l'istituzione del Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni nello stato di previsione del Ministero dell'interno, anziché in quello dell'economia e delle finanze, giacché la ripartizione delle risorse viene operata con decreto del Ministro dell'interno ai sensi del comma 5 del medesimo articolo 2. Segnala che l'emendamento 3.32 è volto a stabilire in maniera inequivoca che la Presidenza del Consiglio dei ministri dovrà procedere alla selezione dei progetti presentati dai comuni, tenendo dunque conto del fatto che presso la Presidenza del Consiglio dei ministri già esiste una struttura che provvede al vaglio di progetti di spesa, relativi alla ripartizione dell'otto per mille, per vari aspetti assimilabili a quelli previsti dal presente provvedimento. Evidenzia, infine, che l'emendamento 3.33 è volto a prevedere l'aggiornamento annuale del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni e che l'individuazione dei progetti da finanziare avvenga con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Invita pertanto, come già preannunciato, i presentatori al ritiro delle restanti proposte emendative, al fine di consentire un supplemento di istruttoria sulle stesse in vista del successivo esame del provvedimento in Assemblea, esprimendo altrimenti su di esse parere contrario.

  Il Viceministro Luigi CASERO esprime parere favorevole sugli emendamenti presentati dai relatori nonché parere conforme a quello espresso dal relatore sulle restanti proposte emendative.

  Le Commissioni procedono quindi all'esame delle proposte emendative sulle quali i relatori hanno espresso parere favorevole, condizionato o meno all'accoglimento di specifiche riformulazioni.

  Francesco CARIELLO (M5S) chiede l'accantonamento dell'emendamento Terzoni 1.18, sul quale i relatori hanno espresso parere favorevole subordinatamente all'accettazione della riformulazione proposta, al fine di consentire alla prima firmataria del medesimo, momentaneamente assente, di partecipare ai lavori delle Commissioni ed illustrare le finalità sottese alla citata proposta emendativa.

  Francesco BOCCIA, presidente della V Commissione, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Terzoni 1.18.

  Le Commissioni approvano l'emendamento De Mita 1.8.

  Francesco BOCCIA, presidente della V Commissione, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento De Mita 1.8, sono da intendersi assorbiti gli emendamenti De Mita 1.7 e Terzoni 1.30.

  Cristian IANNUZZI (Misto) accetta la riformulazione dell'emendamento Segoni 1.11 proposta dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano quindi gli emendamenti Segoni 1.11, nel testo riformulato, e Guerra 1.6, nel testo riformulato accolto dai presentatori, gli emendamenti Segoni 1.15 e 1.44 dei relatori, l'emendamento Terzoni 2.18, nel testo riformulato accolto dai presentatori, Pag. 33gli identici emendamenti Melilla 2.1, Librandi 2.3, Giovanna Sanna 2.10, Segoni 2.12, De Menech 2.20, Grimoldi 2.22 e Castiello 2.26, nonché gli emendamenti 3.31 dei relatori e Segoni 3.13 (vedi allegato).

  Massimiliano MANFREDI (PD) sottoscrive l'emendamento Grimoldi 3.27 e ne accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano quindi gli emendamenti Grimoldi 3.27, Melilla 3.1, Giovanna Sanna 3.11, Segoni 3.14, De Menech 3.26, Castiello 3.30 e Marcon 3.4, nell'identico testo riformulato accolto dai rispettivi presentatori, nonché l'emendamento Segoni 3.15, gli emendamenti 3.32 e 3.33 dei relatori, l'emendamento Marcon 3.6, nel testo riformulato accolto dai presentatori, e gli emendamenti Grimoldi 4.11, Terzoni 6.5, Tancredi 9.2 e Terzoni 10.7 (vedi allegato).

  Massimiliano MANFREDI (PD) sottoscrive l'emendamento Oliverio 11.7 e ne accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Oliverio 11.7, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Patrizia TERZONI (M5S) illustra la ratio dell'emendamento a sua prima firma 1.18, in precedenza accantonato, evidenziando come la sua versione originaria appaia preferibile, giacché il criterio di una densità abitativa di ottanta abitanti per chilometro quadrato della popolazione residente rispetto a quello, attualmente previsto dal provvedimento, di una soglia pari o inferiore a 5.000 abitanti, meglio tutelerebbe i comuni di piccole dimensioni a beneficio dei quali sono indirizzate le disposizioni della proposta di legge in esame. Tanto premesso, accetta comunque la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.18 proposta dai relatori, riservandosi di proporre nuovamente le finalità iniziali della medesima proposta emendativa nel corso del successivo esame in Assemblea.

  Mauro GUERRA (PD) ritiene che l'eventuale adozione del criterio proposto dell'emendamento Terzoni 1.18, nella sua formulazione originaria, determinerebbe il paradossale effetto di ridurre l'ambito applicativo delle misure contenute nel provvedimento, tenuto conto del fatto che molti comuni con una popolazione residente fino a 5.000 abitanti presentano in realtà una densità abitativa superiore agli ottanta abitanti per chilometro quadrato.

  Tino IANNUZZI (PD), relatore per la VIII Commissione, osserva peraltro che il criterio di cui all'articolo 1, comma 3, lettera g), nell'ambito del quale viene ora in parte ricondotta la portata del testo originario dell'emendamento Terzoni 1.18, rappresenta solo uno dei criteri rilevanti ai fini della perimetrazione del campo applicativo del presente provvedimento.

  Le Commissioni approvano quindi l'emendamento Terzoni 1.18, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Francesco BOCCIA, presidente della V Commissione, comunica che a seguito dell'approvazione dell'emendamento Terzoni 1.18, nel testo riformulato, è da intendersi assorbito l'emendamento Terzoni 1.32. Avverte, inoltre, che, non essendovi obiezioni, tutte le rimanenti proposte emendative presentate si intendono ritirate, in coerenza all'invito in tal senso formulato dai relatori. Fa quindi presente che il testo del provvedimento, come risultante a seguito delle modifiche introdotte dagli emendamenti approvati nel corso della seduta odierna, sarà trasmesso alle Commissioni competenti, in sede consultiva, ai fini dell'acquisizione dei prescritti pareri.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

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