CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 marzo 2016
604.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 3 marzo 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 13.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Avverte quindi che il deputato Ginato ha chiesto di rinviare lo svolgimento della sua interrogazione 5-07990, relativa a iniziative per ripristinare la certezza giuridica nel calcolo degli interessi dei buoni fruttiferi postali.

  Il viceministro Enrico MORANDO chiede di rinviare ad altra seduta lo svolgimento dell'interrogazione Sandra Savino n. 5-07992, in considerazione dell'esigenza di acquisire più compiuti elementi di risposta per quanto riguarda la quantificazione delle ricadute sul bilancio dello Pag. 69Stato e sui bilanci degli enti locali della sentenza del Consiglio di Stato relativa alla definizione del reddito disponibile rilevante ai fini del calcolo dell'Indicatore della situazione economica equivalente.

  Sandra SAVINO (FI-PdL), in relazione alla richiesta di rinvio avanzata dal Governo, ricorda che la sua interrogazione ha ad oggetto una questione già sottoposta all'Esecutivo con la sua interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-05267 svolta l'8 aprile 2015.
  Nel sottolineare come l'atto di sindacato ispettivo sia volto a trovare soluzione alla problematica relativa al computo, quale forma di reddito, delle provvidenze economiche previste per i disabili ai fini del calcolo dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e come tale questione sia particolarmente delicata e coinvolga numerose famiglie, nonché i comuni e le regioni coinvolti nell'erogazioni dei trattamenti a favore dei disabili, ribadisce il proprio stupore per l'atteggiamento del Governo, il quale non appare intenzionato a individuare correttivi idonei a porre rimedio a tale evidente ingiustizia.
  Sottolinea quindi l'esigenza di intervenire al più presto, anche per sanare, in termini retroattivi, la posizione di coloro che hanno ricevuto assegni di accompagnamento negli anni precedenti alla recente sentenza del Consiglio di Stato, la quale ha stabilito che le indennità percepite dai disabili non possono essere conteggiate come reddito, diversamente da quanto previsto dal nuovo sistema di calcolo ISEE.
  Ricorda quindi le numerose iniziative del suo gruppo su tale tematica e auspica che il Governo la risolva al più presto attraverso una risposta concreta e puntuale.

  Il viceministro Enrico MORANDO, nel fare presente come sia in stato avanzato l'approfondimento, da parte del Ministero del lavoro, delle questioni di merito connesse alla modifica della disciplina contenuta nel regolamento per il calcolo dell'ISEE, anche con riferimento agli aspetti toccati dalla recente sentenza del Consiglio di Stato, ribadisce come la sua richiesta di rinvio sia volta esclusivamente ad acquisire gli elementi necessari a dare risposta al quesito specifico posto dall'atto di sindacato ispettivo, relativo alle ricadute economiche per il bilancio dello Stato e degli enti locali, delle conseguenze della citata sentenza del Consiglio di Stato. Rileva infatti, come, essendo stata emessa tale sentenza molto di recente, occorrono necessariamente alcuni giorni per poter quantificare gli effetti sul bilancio di tale pronuncia.

  Maurizio BERNARDO, presidente, informa che, a seguito della richiesta del Viceministro, e concorde la presentatrice, l'interrogazione Sandra Savino n. 5-07992 è rinviata ad altra seduta.

5-07988 Paglia: Revisione della normativa che ha esteso le scommesse sportive al settore calcistico dilettantistico, nonché della disciplina sulle agenzie di scommesse.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il viceministro Enrico MORANDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL), nel prendere atto della risposta, rileva tuttavia come essa eluda il quesito di base, sottostante alla sua interrogazione, volto a sapere dal Governo se l'Agenzia delle dogane e dei monopoli disponga di strumenti efficaci, ulteriori rispetto a quelli propri della magistratura, per contrastare il fenomeno delle scommesse clandestine, il quale mina la credibilità dell'intero settore del calcio sportivo.
  Sottolinea infatti come i fatti criminali connessi alle scommesse illegali, dando l'immagine di un ambiente gravemente inquinato e, quindi, non credibile, abbiano causato gravi danni allo sport, il quale risulta fortemente delegittimato dagli scandali che lo coinvolgono.

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5-07989 Busin: Monitoraggio circa le differenze esistenti tra i diversi comuni nella determinazione della tassa sui rifiuti.

  Filippo BUSIN (LNA) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il viceministro Enrico MORANDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Filippo BUSIN (LNA), nel ringraziare il Viceministro per la risposta, rileva come la sua interrogazione ponga in evidenzia la necessità, più volte sottolineata dal suo gruppo, che il Governo ponga rimedio alle storture causate dal disorganico succedersi nel tempo di interventi normativi in materia di tributi locali, attraverso una riscrittura complessiva della disciplina.
  In tale ambito rileva, infatti, come la forte diversificazione nella determinazione della tassa sui rifiuti tra i comuni abbia forti effetti distorsivi, acuiti dal fatto che spesso la misura del tributo cambia rispetto ad immobili collocati a pochi metri di distanza ma in comuni diversi tra loro confinanti; tali effetti distorsivi si amplificano al crescere delle dimensioni dell'immobile. Considera pertanto interlocutoria la risposta fornita, invitando il Governo a non trascurare il problema e a ripensare, come del resto già anticipato in qualche modo dallo stesso Governo l'intero sistema dei tributi locali.

5-07991 Pesco: Elementi in merito all'assemblea degli azionisti della Banca popolare di Vicenza che potrebbe portare alla trasformazione della banca in società per azioni.

  Daniele PESCO (M5S) illustra la propria interrogazione, la quale è volta a conoscere l'orientamento del Governo in relazione alle vicende che coinvolgono la Banca popolare di Vicenza. Ricorda innanzitutto che la gestione del predetto istituto di credito è oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica di Vicenza, la quale sta procedendo all'accertamento di fattispecie di reato molto gravi, quali l'associazione a delinquere, il falso in bilancio, l'aggiotaggio e l'ostacolo agli organi di vigilanza.
  In tale ambito, nel rammentare che, per il prossimo 5 marzo, è stata convocata l'assemblea degli azionisti, con, all'ordine del giorno, la trasformazione della banca in società per azioni e le valutazioni in ordine alla sua possibile quotazione in borsa, evidenzia come si renda urgente un intervento del Governo volto a posticipare tale assemblea, in via cautelativa, posto che le vicende che coinvolgono la banca stessa ne minano gravemente la credibilità e pongono a rischio la trasparenza delle decisioni dei soci.
  Esprime quindi preoccupazione per il fatto che la Banca centrale europea si stia ingerendo nelle vicende sopra richiamate, minacciando ritorsioni qualora l'assemblea dei soci non deliberi il piano di trasformazione della banca in società per azioni. In tale contesto, nel sottolineare come la procedura di risoluzione avviata con il decreto – legge cosiddetto «salva banche» abbia dimostrato la portata dei poteri delle istituzioni di vigilanza nel sancire quali banche hanno la possibilità di continuare a svolgere la propria attività, denuncia il rischio di tali gravi ingerenze sul sistema bancario da parte della BCE.

  Il viceministro Enrico MORANDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Daniele PESCO (M5S), nel ringraziare il Viceministro per la risposta, evidenzia come da essa emerga che il Governo non nutre alcuna preoccupazione circa gli esiti della vicenda richiamata dalla sua interrogazione. In particolare, stigmatizza come l'Esecutivo non ritenga di porre in essere alcuna misura a tutela della trasparenza rispetto alle decisioni che l'assemblea dei soci della Banca popolare di Vicenza si appresta ad assumere circa l'assetto societario della banca stessa, né a tutela dei possibili investitori, i quali si accingono ad affidare i propri fondi a Pag. 71tale istituto bancario, pur in presenza di indagini della magistratura e dell'autorità di vigilanza relativamente a gravi violazioni.
  Ribadisce quindi la richiesta al Governo affinché intervenga, per quanto di competenza, per far rinviare la riunione dell'assemblea degli azionisti, già convocata per il prossimo 5 marzo. In tale contesto rileva come sarebbe possibile ipotizzare soluzioni diverse rispetto alla trasformazione della banca in società per azioni, ad esempio dividendo la banca stessa in una pluralità di banche più piccole, le quali avrebbero una dimensione patrimoniale inferiore al livello che obbliga le banche popolari a trasformarsi in SpA.

  Maurizio BERNARDO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.30.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 3 marzo 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 13.30.

Ratifica ed esecuzione dell'accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Mongolia, dall'altra.
C. 3301 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1o marzo scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ricorda che il relatore, Lodolini, nel corso della precedente seduta di esame del provvedimento, ne ha illustrato il contenuto e ha formulato una proposta di parere favorevole, che è già stata trasmessa informalmente via e-mail a tutti i componenti della Commissione nella giornata di martedì scorso.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 3 marzo 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 13.35.

DL 18/2016: Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relative alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio.
C. 3606 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 febbraio scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte innanzitutto che, secondo quanto convenuto in seno all'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, ha chiesto alla Presidente della Camera che l'inizio della discussione in Assemblea del disegno di legge in esame, attualmente previsto dalla giornata di lunedì 14 marzo prossimo, slitti alla giornata di lunedì 21 marzo.
  Avverte altresì che a seguito della richiesta di alcuni gruppi, il termine per la presentazione di emendamenti, già fissato Pag. 72alle ore 17 di lunedì 7 marzo prossimo, è prorogato alle ore 13 di martedì 8 marzo.

  Il viceministro Enrico MORANDO prende atto della decisione di rinviare l'avvio della discussione in Assemblea del provvedimento, sottolineando tuttavia come tale slittamento comprima oggettivamente i tempi a disposizione del Senato per l'esame in seconda lettura. Tiene quindi a precisare come tale decisione non sia frutto di una richiesta in tal senso del Governo.

  Daniele PESCO (M5S) sottolinea come, a fronte di uno slittamento di circa una settimana dell'avvio della discussione in Assemblea, il termine di presentazione degli emendamenti in Commissione sia stato posticipato di meno di 24 ore.

  Maurizio BERNARDO, presidente, con riferimento al rilievo del deputato Pesco, rileva come un ulteriore posticipo del termine di presentazione degli emendamenti in Commissione rischi di pregiudicare la possibilità, per la Commissione stessa, di avviare l'esame degli emendamenti nel corso della prossima settimana, considerato anche che, trattandosi di un disegno di legge di conversione di un decreto-legge, occorrerà valutare l'ammissibilità per materia delle proposte emendative.

  Michele PELILLO (PD) intende innanzitutto sottolineare come il rinvio della seduta della Commissione di ieri, abbia impedito, oltre che di proseguire l'esame, in sede referente, del provvedimento, non abbia consentito alla Commissione di esprimere il proprio parere sul nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 75 e abbinate, in materia di promozione e disciplina del commercio equo e solidale, la cui discussione in Assemblea è iniziata nella mattinata di oggi. Rileva pertanto come la mancata espressione di tale parere non sia certo imputabile a negligenza o a una volontà in tal senso, ma alle condizioni nelle quali si è svolta la seduta di ieri della Commissione.
  Per quanto riguarda il termine di presentazione degli emendamenti sul disegno di legge in esame, ritiene che la data di lunedì 7 marzo, già fissata, sia congrua, considerando comunque possibile accedere all'ipotesi di spostare ancora brevemente tale termine, per venire incontro alle esigenze segnalate dai gruppi di opposizione.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) chiede di posticipare il termine per la presentazione di emendamenti a mercoledì 9 marzo.

  Daniele PESCO (M5S) condivide l'ipotesi di spostare il termine di presentazione degli emendamenti a mercoledì 9 marzo. In tale contesto considera fondamentale sapere se il relatore o il Governo intendano, attraverso loro emendamenti, stravolgere il testo del decreto-legge.
  Per quanto riguarda l'andamento della seduta della Commissione di ieri, rileva come essa sia iniziata sostanzialmente nei tempi previsti e come il rinvio della seduta stessa sia ascrivibile all'assenza del rappresentante del Governo, e non certo a una volontà in tal senso del gruppo M5S.

  Pietro LAFFRANCO (FI-PdL) ribadisce la proposta di stabilire il termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione alla giornata di mercoledì 9 marzo, ritenendo peraltro che si possa individuare una soluzione di mediazione fissando tale termine alle ore 17 di martedì 8.

  Maurizio BERNARDO, presidente, alla luce dell'andamento del dibattito, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 17 di martedì 8 marzo prossimo.

  Girolamo PISANO (M5S), intervenendo sui lavori della Commissione, con riferimento all'andamento della seduta della Commissione di ieri, riconosce come, nella concitazione del momento, la maggioranza e il Governo si siano trovati nella necessità di decidere in tempi brevi come comportarsi, evidenziando tuttavia come, una Pag. 73volta conclusa la contestazione del gruppo M5S, sussistesse la disponibilità e la possibilità di svolgere regolarmente la seduta, il cui rinvio non è certamente dipeso dall'atteggiamento del gruppo M5S.

  Michele PELILLO (PD), con riferimento alle considerazioni del deputato Pisano, sottolinea come l'atteggiamento tenuto ieri dal gruppo M5S sia assolutamente inaccettabile.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

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