CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 febbraio 2016
598.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 24 febbraio 2016. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto ministeriale recante istituzione della tabella triennale 2014-2016 degli enti privati di ricerca nonché riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno 2014, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, con riferimento agli enti privati di ricerca.
Atto n. 260.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto, rinviato nella seduta del 23 febbraio 2016.

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  Bruno MOLEA, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Avverte che la relatrice ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni e che la deputata Pannarale, a nome del gruppo SI-SEL, ha presentato una proposta di parere alternativo (vedi allegato 1). Entrambi i documenti sono in distribuzione.

  Francesco D'UVA (M5S) esprime forti perplessità. Dettosi generalmente contrario all'elargizione di risorse pubbliche a istituzioni private di ricerca di vario genere, osserva, in particolare, che nell'ambito museale sono state finanziate ben quattro strutture presenti in Toscana e che talune istituzioni hanno ricevuto aumenti di fondi nella misura variabile dal 100 al 630 per cento rispetto alla precedente tabella triennale. Più di un dubbio desta anche l'attribuzione di fondi alla Fondazione Symbola e all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

  Tamara BLAZINA (PD) ringrazia la relatrice per l'accurato lavoro svolto. Osserva preliminarmente che i tempi per la trasmissione al Parlamento dello schema di tabella riferito al periodo 2014-2016 sono stati troppo lunghi, nonostante si sia seguita la procedura prevista dal bando e dalla normativa vigente. Diversi enti, che pure avevano i requisiti per accedere ai finanziamenti, non hanno ottenuto risorse, a causa della loro scarsezza: deve ricordare, ad esempio, l'Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG). Sottolinea che forse dovrebbero essere rivisti i criteri e i punteggi per l'attribuzione degli stanziamenti, in quanto, di fatto, si è privilegiato un gruppo ristretto di 42 enti. Non nega, tuttavia, che vi sia stato un positivo rinnovamento nella selezione dei beneficiari.

  Gianluca VACCA (M5S) segnala che manca, per valutare compiutamente lo schema di riparto, la cornice del «Piano nazionale della ricerca», che non è stato ancora definito dal Governo. Chiede che il rappresentante del Governo fornisca informazioni in merito.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP) deve ringraziare sia la relatrice per l'approfondimento svolto e la proposta di parere presentata, sia i firmatari della proposta di parere alternativo, che fornisce alla discussione spunti interessanti. Non bisogna pensare che la ricerca sia un settore di esclusivo appannaggio pubblico, dovendo viceversa essere promossa anche la ricerca privata. Mentre è risaputo che in Italia gli investimenti nella ricerca pubblica sono inferiori alla media dei Paesi più sviluppati, sottolinea che un divario ancora maggiore si registra con i medesimi Paesi sul piano del finanziamento pubblico della ricerca privata. Ritiene, dunque, che lo Stato debba incoraggiare l'iniziativa privata nella ricerca, la quale più difficilmente può essere inquadrata in un piano nazionale: possono esservi progetti a livello locale o regionale, di altissimo pregio, che sfuggono ad una pianificazione statale. Ritiene altresì che gli attuali criteri per l'attribuzione dei punteggi privilegino i soggetti che già sono destinatari di finanziamento. Riterrebbe utile, a questo proposito, svolgere l'audizione dei membri della commissione valutatrice delle richieste di finanziamento. Preannuncia, a ogni modo, il suo voto favorevole.

  Maria MARZANA (M5S) sottoscrive l'intervento del collega Vacca, domandandosi inoltre come mai due istituzioni meritevoli come l'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani non abbiano avuto accesso ai finanziamenti.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) concorda con le osservazioni del collega Buttiglione sul metodo, e dei colleghi Vacca e Blazina nel merito, ritenendo che si debba fare maggiore chiarezza sulle motivazioni che hanno portato all'esclusione di alcune istituzioni dalla tabella triennale e all'aumento di finanziamento per altri soggetti.

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  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) nello sforzo della relatrice ravvisa con apprezzamento elementi di comunanza con l'analisi che ha portato lei e i suoi colleghi del gruppo Sinistra Italiana – SEL a presentare la proposta di parere alternativo. Deve condividere, infatti, i rilievi in ordine al ritardo con il quale il provvedimento è pervenuto alla Commissione. Aggiunge come la procedura seguita dal Ministero sia discutibile sotto tutti i punti di vista: in particolare, aver fissato l'importo minimo del contributo erogato a 50mila euro, sebbene ispirato al lodevole intento di evitare finanziamenti a pioggia, ha prodotto di fatto l'esclusione di soggetti espressione di realtà molto significative e meritevoli. Peraltro, anche il requisito per cui il finanziamento era riconosciuto nella misura dell'ottanta per cento dei costi di funzionamento ha escluso quei piccoli enti i quali non spendono cifre così cospicue per la gestione ordinaria.

  Milena SANTERINI (DeS-CD) preannuncia il parere favorevole del suo gruppo, apprezzando, in particolare, la terza condizione apposta al parere dalla relatrice. Ritiene certamente troppo alta la soglia di 50 mila euro come minimo del contributo. Valuta favorevolmente, invece, la correzione di tiro verso gli istituti di ricerca di carattere umanistico.

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI ringrazia la relatrice per l'attenzione dedicata all'atto del Governo i cui contenuti è chiamato a sostenere. All'inizio del mese di marzo il CIPE dovrebbe approvare il Piano Nazionale della Ricerca, evocato dal collega Vacca. Non negherà l'evidenza di un lasso di tempo troppo dilatato nella presentazione dello schema di riparto: è pur vero, però, che la commissione valutatrice – inizialmente composta da 5 membri, poi ridottisi a 4 – ha dovuto analizzare ben 126 domande sull'arco di dieci mesi. Tale commissione, del resto, ha e deve avere autonomia di giudizio nell'attribuzione dei punteggi. Ciò non toglie che, se il Parlamento vorrà, potrà modificare la legge che presiede all'emanazione dei provvedimenti amministrativi che regolano la procedura, ove questa fosse considerata inadeguata. Né gli pare irragionevole il rilievo inerente alla cifra di 50mila euro quale entità minima del contributo. Deve però sottolineare che essa ha condotto allo scarto di 41 domande contro le 42 che sono state accolte. Con riferimento alle richieste di chiarimento in merito a singole istituzioni che non hanno ricevuto i finanziamenti, si riserva di rispondere in una successiva occasione.

  Manuela GHIZZONI (PD), relatrice, osserva che, delle due istituzioni richiamate dall'onorevole Marzana, una non ha raggiunto la soglia di 35 punti e l'altra, pur avendola raggiunta, non è stata finanziata per insufficienza di risorse. Chiosa che la commissione valutatrice avrebbe pur dovuto darsi un termine più congruo entro cui concludere i lavori. Rispondendo al collega Buttiglione, rimarca che la funzione propulsiva nella ricerca spetta necessariamente al settore pubblico. Né le pare che i punteggi assegnati si siano risolti in un favore per i soggetti già presenti in tabella. Tutto ciò non toglie che il generale sistema di finanziamento degli enti da parte sia del MIUR sia del MIBACT debba essere sottoposto a una profonda revisione. Alla luce del dibattito svolto, si dichiara disponibile a modificare la sua proposta di parere con l'aggiunta di una premessa e l'integrazione della terza condizione.

  Francesco D'UVA (M5S), chiedendo nuovamente la parola, si associa agli apprezzamenti per la serietà dell'approccio della relatrice ma deve dissentire dal collega Buttiglione, giacché se la ricerca serve a fini privati, sono i privati a doverla finanziare. Non disdegnerebbe se nel parere fosse apposta una condizione in base alla quale il Governo sia tenuto, nel medio periodo, a riferire al Parlamento in ordine ai risultati ottenuti dagli enti di ricerca finanziati dallo Stato.

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  Manuela GHIZZONI (PD), relatrice, osserva che il decreto ministeriale n. 44 del 2008 già lo prevede.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP) torna a chiedere l'audizione dei membri della commissione valutatrice.

  Manuela GHIZZONI (PD), relatrice, presenta una riformulazione della sua proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere come riformulata.

  Bruno MOLEA, presidente, chiarisce che risulta pertanto preclusa la proposta di parere alternativo dei deputati del gruppo SI-SEL.

  La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 24 febbraio 2016. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 15.30.

Modifiche al decreto legislativo 10 aprile 1948, n. 421, ratificato, con modificazioni, con legge 5 marzo 1957, n. 104, riguardante la destinazione e l'alienabilità dell'ex collegio di Villa Lomellini, assegnato in proprietà al comune di Santa Margherita Ligure.
C. 2572 Carocci.

(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 23 febbraio 2016.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatrice, fa presente di aver predisposto un nuovo testo della proposta di legge originaria, volto a chiarirne meglio la portata normativa. Propone pertanto che esso sia adottato dalla Commissione come testo base per il prosieguo dell'esame (vedi allegato 3).

  La Commissione concorda.

  Bruno MOLEA, presidente, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti a martedì 1o marzo 2016, alle ore 18, e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 24 febbraio 2016.

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico e per la revisione della disciplina del settore dell'editoria e della disciplina pensionistica dei giornalisti e della composizione e delle competenze dell'ordine dei giornalisti.
C. 3317 – 3345/A.

  Il Comitato dei Nove si è riunito dalle 15.35 alle 16.05.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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