CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 gennaio 2016
581.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 95

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 27 gennaio 2016.

Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario.
C. 259-262-1312-1324-1581-1769-1902-2155-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 8.35 alle 9.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 27 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.05.

Norme per la promozione del parto fisiologico.
C. 3095 Fucci.

(Esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge nn. 93 Binetti, 2818 Binetti e 3121 Colonnese).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che sono state assegnate alla Commissione, in sede referente, le seguenti proposte di legge: C. 93, d'iniziativa dei deputati Binetti e Cesa, recante «Norme per la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute della partoriente e del neonato»; C. 2818, d'iniziativa della deputata Binetti, recante «Norme per l'incremento del livello di sicurezza del parto naturale»; C. 3121, d'iniziativa della deputata Pag. 96Colonnese ed altri, recante «Disposizioni per la promozione del parto naturale e la riduzione del ricorso al parto cesareo mediante iniziative di informazione e la formazione del personale medico e sanitario».
  Poiché le suddette proposte di legge vertono su materia identica a quella della proposta di legge in esame, la presidenza ne dispone l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del regolamento.
  Da quindi la parola al relatore, deputato Fucci, per lo svolgimento della relazione sulla suddetta proposta di legge.

  Benedetto Francesco FUCCI (Misto-CR), relatore, ricorda che la proposta di legge in esame è diretta a promuovere il parto fisiologico ed un'appropriata assistenza alla nascita. La promozione della salute materno-infantile viene considerata come un obiettivo prioritario da perseguire a livello nazionale, in grado di generare riflessi positivi sulla qualità di vita della madre, del bambino e della popolazione complessiva.
  Come evidenziato nella relazione illustrativa della proposta in oggetto, pur essendosi quasi dimezzato il rischio di nati-mortalità, e pur essendo notevolmente migliorate l'informazione e l'assistenza relative ai parti, si assiste ad un'eccessiva medicalizzazione e ad un sovrautilizzo delle prestazioni diagnostiche che rischiano di trasformare gravidanza e parto da eventi naturali in eventi patologici. Ricorda che la salute materno-infantile rappresenta un'area prioritaria della salute pubblica non solo perché la gravidanza, il parto ed il puerperio sono la prima causa di ricovero per le donne in Italia, ma anche perché gli eventi «intorno» alla nascita sono riconosciuti, a livello internazionale, tra i parametri più efficaci al fine di valutare la qualità dell'assistenza sanitaria di un Paese.
  Fa presente che il provvedimento si compone di 8 articoli.
  L'articolo 1 illustra le finalità del progetto di legge diretto a: favorire il parto fisiologico e l'appropriatezza dei relativi interventi in modo da ridurre in modo consistente il ricorso al taglio cesareo; promuovere un'adeguata assistenza alla nascita potenziando gli strumenti di tutela della salute della madre e del neonato e individuando i relativi livelli di assistenza ospedaliera; promuovere un'assistenza ostetrica adeguata al parto fisiologico ed al puerperio.
  L'articolo 2 individua, quali obiettivi di competenza delle Regioni e delle province autonome, che vi provvedono attraverso i rispettivi piani sanitari e con le risorse umane e finanziarie disponibili: la promozione delle tecniche e dei metodi naturali e farmacologici per la gestione del dolore durante e dopo il parto; la garanzia di un'adeguata informazione sul parto naturale mediante le strutture sanitarie del territorio; la realizzazione di modelli assistenziali per il percorso della nascita ed il rafforzamento della tutela della salute della madre e del bambino; la predisposizione di una cartella ostetrica computerizzata nella quale sono inseriti i dati sulla gravidanza, sul parto e sull'adattamento neonatale.
  L'articolo 3 rimette alle aziende sanitarie ospedaliere il compito di garantire una serie di servizi quali i corsi di formazione ed aggiornamento del personale sulla pratica del parto naturale, i corsi di accompagnamento alla nascita per la donna e la coppia, fin dall'inizio della gravidanza, l'accertamento e la certificazione delle gravidanze a rischio e dei fattori di rischio per la gravidanza, il monitoraggio annuale dei dati relativi alle diverse modalità di parto verificati nelle strutture e nel territorio.
  L'articolo 4, dopo aver definito il parto fisiologico come la spontanea modalità di evoluzione dei tempi e dei ritmi della nascita, stabilisce che le modalità assistenziali del parto debbano garantire: il pieno rispetto delle esigenze biologiche e fisiologiche della donna e del nascituro; la promozione delle tecniche e dei metodi naturali e farmacologici per la gestione del dolore durante e dopo il parto; un ambiente confortevole e rispettoso dell'intimità; la possibilità della presenza del medico di fiducia; la promozione dell'allattamento al seno dopo la nascita e nei Pag. 97primi mesi di vita del bambino. Viene poi previsto che, durante la permanenza della donna in sala parto e nel corso del periodo di degenza, madre e figlio devono poter restare l'uno accanto all'altra e deve essere consentita la presenza del padre o di un'altra persona indicata dalla donna.
  L'articolo 5 disciplina i luoghi per il parto fisiologico, prevedendo che il parto possa svolgersi in strutture pubbliche o private (accreditate o autorizzate) oppure in case di maternità individuate nell'ambito dalle regioni o dalle aziende sanitarie e ospedaliere nell'ambito di progetti di costruzione o ristrutturazione. Gli spazi necessari vengono realizzati dalle strutture citate nell'ambito dei progetti di ampliamento o di realizzazione di reparti ostetrici, pediatrici, neonatologici e anestesiologici, ovvero nelle more della realizzazione delle nuove strutture, tramite una riorganizzazione dei reparti esistenti.
  L'articolo 6 prevede l'applicazione dei criteri individuati dall'OMS per il riconoscimento delle gravidanze, dei parti e delle condizioni neonatali a rischio e la garanzia che nei casi di particolare gravità il trasporto assistito sia effettuato da personale con specifiche competenze e deve afferire a strutture assistenziali di II o III livello. Il fine di un'appropriata assistenza perinatale è quello di assicurare una buona salute della mamma e del neonato con il minor carico di cura compatibile con la sicurezza di entrambi. Ogni atto assistenziale, soprattutto in campo ostetrico, trattandosi di eventi fisiologici deve avere, secondo l'OMS, una indicazione precisa e chiara. La definizione delle caratteristiche della gravidanza (fisiologica, a rischio, patologica) permette d collocare la tipologia di assistenza all'interno dei servizi appropriati ed è un utile strumento di comunicazione tra gli operatori, ma deve essere utilizzato nella consapevolezza che il concetto di ischio è di tipo dinamico. L'OMS che ha sviluppato per prima il concetto di «presa in carico secondo il grado di rischio», negli ultimi anni ha ulteriormente definito il sistema di classificazione: assistenza prenatale di base» offerta a tutte le donne, «assistenza addizionale» per donne e nascituri con patologie e complicanze moderate e «assistenza specializzata ostetrica e neonatale» per le donne nasciture con patologie e complicanze severe.
  L'articolo 7, infine, prevede che l'erogazione di tutte le prestazioni relative al parto naturale rientri nei livelli essenziali di assistenza mentre l'articolo 8 prevede una relazione annuale del Ministro della salute alle Camere sullo stato di attuazione della legge.

  Daniela SBROLLINI (PD) preannuncia l'imminente presentazione di una nuova proposta di legge del Partito Democratico sulla materia, ringraziando il collega Fucci per avere posto all'attenzione della Commissione un tema di indubbia rilevanza. Sottolinea l'opportunità di una maggiore sensibilizzazione per affrontare le disomogeneità a livello territoriale che riguardano anche alcune aree del nord d'Italia.

  Vega COLONNESE (M5S), associandosi ai ringraziamenti al collega Fucci, ricorda la recente presentazione da parte del suo gruppo di una proposta di legge, abbinata nella seduta odierna, che contiene anche disposizioni relative alla promozione del parto naturale successivamente a un cesareo. Rileva che le proposte in esame presentano molti punti di contatti e ritiene pertanto possibile l'individuazione di un percorso condiviso. Coglie l'occasione per sollecitare una risposta agli atti di sindacato ispettivo relativi alla materia oggetto del provvedimento in esame.

  Paola BINETTI (AP), nel rammentare la presentazione di due proposte di legge a sua prima firma in materia di parto, abbinate nella seduta odierna, ricorda che il tema va affrontato in maniera ampia, includendo anche aspetti quali una rete adeguata di centri di terapia intensiva neonatale. Auspica un'ampia convergenza da parte dei componenti della Commissione per proseguire i lavori in maniera pragmatica.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) evidenzia che la Commissione deve impiegare in Pag. 98maniera efficiente il proprio tempo di lavoro, producendo un testo asciutto che affronti solo gli snodi essenziali senza invadere le competenze regionali e senza affrontare aspetti che non dovrebbero essere regolati legislazione.

   Elena CARNEVALI (PD) condivide il rilievo della collega Binetti circa la necessità di collocare il parto in un contesto più ampio, ricordando anche il ruolo svolto dai servizi sociali. Insiste, inoltre, sull'esigenza di superare le notevoli difformità a livello territoriale.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) si associa ai richiami avanzati dai colleghi sulla necessità di garantire una maggiore uniformità alle prestazioni erogate sul territorio, anche in relazione ai reparti di terapia intensiva neonatale.

  Mario MARAZZITI, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Istituzione e disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori.
C. 3115 Baroni, C. 913 Biondelli, C. 2983 Zolezzi, C. 3483 Vargiu e C. 3490 Amato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 gennaio 2016.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che, in data 21 gennaio 2016, è stata assegnata alla Commissione, in sede referente, la proposta di legge C. 3490, d'iniziativa della deputata Amato ed altri: «Istituzione e disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori».
  Poiché la suddetta proposta di legge verte su materia identica a quella delle proposte di legge in esame, la presidenza ne ha disposto l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 27 gennaio 2016.

Audizione di rappresentanti dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), dell'Istituto superiore di sanità (ISS) e dell'Associazione italiana dei registri tumori (AIRTUM), nell'ambito dell'esame delle proposte di legge recanti «Istituzione e disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori» (C. 3115 Baroni, C. 913 Biondelli, C. 2983 Zolezzi, C. 3483 Vargiu e C. 3490 Amato).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.45.