CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 gennaio 2016
581.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 27 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari regionali, Gianclaudio Bressa.

  La seduta comincia alle 8.45.

Modifiche allo Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia, di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, in materia di enti locali, di elettorato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare.
Testo base C. 3224 cost., approvata dal Senato e C. 2060 cost. Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 gennaio 2016.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che il deputato Fedriga, come preannunciato dal deputato Simonetti nel corso della seduta di ieri, ha chiesto alla Presidente della Camera di rivalutare il giudizio di inammissibilità formulato con riferimento al proprio emendamento 1.7. Riferisce, a tal proposito, di aver fornito alla Presidente della Camera, su sua richiesta, gli elementi utili per consentirle di formulare le proprie valutazioni in merito.
  Avverte pertanto che, in attesa della decisione della Presidente della Camera, la Commissione potrà procedere alla votazione degli emendamenti, ad eccezione dell'emendamento Fedriga 1.7 e di tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 1. Non appena la Presidente della Camera farà conoscere le sue valutazioni, si potrà procedere alle votazioni degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 2.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 2.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Rizzetto 2.2 e Sandra Savino 2.3, nonché gli identici emendamenti Cozzolino 2.1 e Sandra Savino 2.4.

  Walter RIZZETTO (Misto) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Pellegrino 2.5.

  La Commissione respinge l'emendamento Pellegrino 2.5.

  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 3.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Nuti 3.1 e Sandra Savino 3.4.

  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 4.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 4.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pellegrino 4.3, gli identici emendamenti Toninelli 4.1 e Sandra Savino 4.6, nonché l'emendamento Cecconi 4.2.

  La Commissione passa all'esame dell'unico emendamento riferito all'articolo 5.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Rizzetto 5.1.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Rizzetto 5.1.

  La Commissione passa all'esame dell'unico emendamento riferito all'articolo 6.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Rizzetto 6.1.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Rizzetto 6.1.

  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 7.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 7.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 7.1 e Sandra Savino 7.4.

  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 8.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 8.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti D'Ambrosio 8.1 e Sandra Savino 8.4.

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  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 9.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 9.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Nuti 9.1 e Sandra Savino 9.4.

  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 10.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 10.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 10.1 e Sandra Savino 10.4.

  La Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 11.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 11.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 11.1.

  Walter RIZZETTO (Misto) nell'illustrare l'articolo aggiuntivo 11.01 di cui è primo firmatario, chiede al relatore e al Governo la motivazione del parere contrario. Non comprende infatti perché per la Regione Friuli Venezia Giulia non dovrebbe essere possibile indire un referendum su un tema come quello delle Unioni territoriali intercomunali che ha suscitato numerose proteste di sindaci, con la conseguenza della presentazione di circa sessanta ricorsi al Tribunale amministrativo regionale di Trieste.

  Stefano QUARANTA (SEL) condivide lo spirito che è alla base dell'articolo aggiuntivo Rizzetto 11.01

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, ritiene il tema posto dall'articolo aggiuntivo 11.01 degno di attenzione, come anche il rispetto del principio di sussidiarietà tra Regione ed enti locali. Si tratta di temi sui quali il Parlamento non può intervenire in quanto rientrano nella potestà di autonomia delle Regioni a statuto speciale. Rileva nel contempo come le Unioni territoriali intercomunali siano state istituite con legge regionale e come anche questo tema rientri tra le materie sulle quali il Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia è titolare di piena autonomia.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) nel sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Rizzetto 11.01, osserva come il testo in esame, approvato a larga maggioranza dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, compresi i consiglieri aderenti al Movimento 5 Stelle, sia stato successivamente modificato dal Senato.

  Francesco SANNA (PD) dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Rizzetto 11.01 per obiezioni di carattere sia tecnico che politico. Osserva, infatti, come l'articolo aggiuntivo introduca nello Statuto, che attualmente non le prevede, le Unioni territoriali intercomunali.
  Il medesimo Statuto, inoltre, non prevede il referendum se non in forma abrogativa. Se si vuole inserire una diversa tipologia di referendum, lo si può fare con legge statutaria, legge prevista per le Regioni a statuto speciale dalla legge costituzionale del 2001. Su un piano più strettamente politico, rileva come le Unioni territoriali intercomunali siano uno strumento Pag. 19di coordinamento di funzioni, per il quale non reputa necessario un referendum.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) ritiene che alla base dell'articolo aggiuntivo Rizzetto 11.01, che sottoscrive, ci sia un tema di natura strettamente politica. Osserva, infatti, che a ogni riorganizzazione territoriale dovrebbe sottendere il principio di semplificazione. Invece nella Regione Friuli Venezia Giulia, dopo l'istituzione delle Unioni territoriali intercomunali sussistono 219 Comuni, 4 Province, di cui una eletta con elezione di secondo grado, e 18 Unioni territoriali intercomunali, con una confusione di funzioni e di attribuzioni. Inoltre non risulta chiaro il meccanismo delle maggioranze necessarie nell'Assemblea di sindaci che dovrà eleggere gli organi delle Unioni territoriali intercomunali. Osserva che queste sono istituite solo formalmente su base volontaria, ma sostanzialmente su base ricattatoria, perché tale è, a suo avviso, la previsione del taglio del trenta per cento di trasferimenti di fondi al Comune che non aderisce. Rileva, infine, come, in seguito alla presentazione dei già citati sessanta ricorsi al Tribunale amministrativo regionale di Trieste, la politica ancora una volta affidi alla magistratura la risoluzione dei problemi.

  Serena PELLEGRINO (SEL) condivide quanto affermato dalla collega Sandra Savino, in quanto il tema delle Unioni territoriali intercomunali è oggetto di un acceso dibattito e di forti contestazioni, nate dalla mancanza per i Comuni di qualsiasi possibilità di replica. Comprende però anche le obiezioni tecniche avanzate dal collega Francesco Sanna riguardo alla mancanza nello Statuto di alcun riferimento alle Unioni territoriali intercomunali medesime. Per questo motivo aveva presentato l'emendamento 2.5 che è stato respinto dalla Commissione e che riproporrà in Assemblea. L'emendamento prevede infatti la necessità, per le modifiche territoriali della Regione Friuli Venezia Giulia previste dall'articolo 7 dello Statuto, dell'approvazione della popolazione interessata espressa mediante referendum.

  Paolo COPPOLA (PD) ritiene che il dibattito in corso, per quanto interessante, dovrebbe avere la sua sede propria all'interno del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Osserva, infine, che l'articolo aggiuntivo 11.01 non possa essere approvato per le ragioni indicate dal collega Francesco Sanna.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA ritiene che il dibattito in corso sia utile al fine di superare un equivoco. Rileva, infatti, come la Costituzione preveda che le modifiche agli Statuti delle Regioni speciali siano fatte con legge costituzionale e, quindi, dal Parlamento, mentre manca un riferimento a una specifica procedura da seguire. Osserva come, in merito alla specialità, una consolidata giurisprudenza costituzionale abbia chiarito il fondamento pattizio della specialità. Ricorda inoltre come il riconoscimento della specialità delle Regioni sia antecedente all'entrata in vigore della Carta costituzionale, con l'eccezione del Friuli Venezia Giulia. Tanto che Livio Paladin fa notare che l'Assemblea costituente si è trovata di fronte a un fatto compiuto.
  Per quanto riguarda l’iter del provvedimento in esame, sottolinea come dopo le modifiche apportate dalla 1a Commissione del Senato, la Presidente della Commissione medesima, la senatrice Anna Finocchiaro, abbia sentito l'esigenza di proporre alla Commissione di trasmettere il testo modificato al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia affinché ne avesse contezza. Il Consiglio, nella seduta del 9 settembre 2015, ha approvato una mozione nella quale, nel prendere atto del testo modificato dal Senato, ha affermato l'esigenza di una modifica della procedura di revisione dello Statuto e, come ricordato nell'audizione di questa Commissione, dal Presidente Iacop, ha affermato l'esigenza che la riforma in discussione sia varata senza indugio.
  Desidera inoltre far rilevare la competenza primaria in materia di enti locali delle Regioni a Statuto speciale e chiede di Pag. 20fare attenzione a non sovrapporre le valutazioni di carattere politico a quelle di carattere costituzionale. A questo proposito, dichiara di aver trovato sorprendenti, se non bizzarre, le obiezioni del Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, da lui conosciuto come strenuo autonomista, in merito alla necessità di attendere l'entrata in vigore della riforma della parte II della Costituzione, che prevede tra l'altro la soppressione delle Province, prima di approvare il disegno di legge in esame. La soppressione delle proprie Province rientra, infatti, pienamente nell'autonomia delle Regioni a statuto speciale.
  Rileva che la clausola finanziaria indicata dalla collega Sandra Savino è contenuta nella legge regionale di istituzione delle Unioni territoriali intercomunali, approvata dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Osserva, infine, come il referendum sia previsto per le fusioni di Comuni e non per le Unioni.

  Walter RIZZETTO (Misto) desidera porre due semplici domande. Per prima cosa se si ritiene che prevedere il taglio del trenta per cento dei trasferimenti di fondi in caso di mancata adesione alle Unioni territoriali intercomunali sia indice di democrazia e, inoltre, se non sia il caso di attendere le decisioni del Tribunale amministrativo regionale di Trieste in esito ai circa sessanta ricorsi presentati sulla materia.

  Serena PELLEGRINO (SEL) rileva come la questione posta dal sottosegretario Bressa in merito alla posizione del Presidente della provincia di Udine sia oggetto di emendamenti successivi.
  Non comprende, inoltre, vista la potestà della Regione a statuto speciale, perché siano stati approvati emendamenti al Senato.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, osserva come l'intervento del sottosegretario Bressa abbia chiarito che i temi sollevati siano di competenza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA, nel replicare al collega Rizzetto, osserva che se per ogni provvedimento si attendesse l'esito dei ricorsi ai Tribunali amministrativi regionali, l'attività legislativa sarebbe bloccata.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Rizzetto 11.01.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che la Presidente della Camera, con lettera in corso di trasmissione, ha confermato il giudizio di inammissibilità dell'emendamento Fedriga 1.7. Ritiene pertanto che la Commissione possa procedere all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Non essendovi obiezioni, la Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 1.1.

  Aris PRODANI (Misto) illustra i propri emendamenti 1.4 e 1.5 tesi a ripristinare la precedente divisione del territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, senza far riferimento alla Provincia di Trieste, della quale non è chiara, a suo avviso, l'istituzione.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, rileva che l'attuale formulazione del testo nasce da un'osservazione formulata dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali nel corso dell'esame al Senato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Prodani 1.4 e 1.5, Fedriga 1.8, 1.9, 1.10 e 1.11.

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  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 12.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), relatore, esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 12.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fedriga 12.3, Prodani 12.6, Nuti 12.1, gli identici emendamenti Sandra Savino 12.2 e Rizzetto 12.7, nonché gli emendamenti Sandra Savino 12.8 e Rizzetto 12.9.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) preannuncia l'intenzione del proprio gruppo di presentare una relazione di minoranza, che sarà svolta dal deputato Fedriga.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) preannuncia la volontà del proprio gruppo di presentare in Assemblea una questione sospensiva sul provvedimento in esame.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, deputato Gian Luigi Gigli, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 9.45.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Modifica all'articolo 4 della legge 2 luglio 2004, n. 165, recante disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali.
Testo base C. 3297, approvata dal Senato, C. 1278 Marco Meloni, C. 3354 Centemero e C. 3359 Mucci.