CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 gennaio 2016
580.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 26 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 14.

Sull'ordine dei lavori della Commissione.

  Ermete REALACCI, presidente, propone un'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di procedere, dapprima, all'esame in sede consultiva e, successivamente, all'esame delle risoluzioni, degli atti dell'Unione Pag. 76europea e, quindi, all'esame in sede referente.

  La Commissione consente.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012.
C. 3460 Governo, approvato dal Senato.

(Alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI), relatore, comunica che la Commissione è chiamata a esaminare, ai fini del prescritto parere alla III Commissione, il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012, approvato dal Senato il 26 novembre 2015. Segnala, innanzitutto, che l'Accordo quadro in esame, che risponde al reciproco interesse dei contraenti per l'instaurazione di una partnership strategica, ad oggi risulta ratificato dal Vietnam e da tutti gli Stati membri della UE – ad eccezione dell'Italia, della Francia e della Grecia e della stessa Unione europea – e integra il quadro giuridico di riferimento della cooperazione bilaterale, prevedendo, altresì, una parte politica comprensiva di impegni vincolanti in materia di tutela dei diritti umani. L'Accordo, volto a colmare la mancanza di una disciplina organica in alcuni settori importanti della cooperazione settoriale, mira all'intensificazione del dialogo politico e della cooperazione settoriale, con particolare attenzione allo sviluppo, nonché all'ampliamento degli scambi e degli investimenti. Le aree di cooperazione prioritaria riguardano i profili della giustizia, delle migrazioni, della lotta al narcotraffico e alla criminalità organizzata, nonché alla corruzione, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Particolare attenzione viene data allo sviluppo sostenibile, nonché alla salute, agli affari sociali, all'agricoltura – in connessione con le problematiche poste dai cambiamenti climatici –, all'istruzione e alla cultura. Si prevede, altresì, che la conclusione dell'Accordo in esame faciliterà la stipula dell'Accordo di libero scambio tra Unione europea e Vietnam che è attualmente ancora in fase negoziale. Quanto alla struttura, segnala che l'Accordo si compone di 65 articoli, organizzati in otto Titoli. Il titolo I enumera una serie di valori fondamentali che le Parti riconoscono e si impegnano a rispettare e individua le finalità e gli ambiti della cooperazione. Il titolo II pone al centro la cooperazione allo sviluppo, mirata all'eliminazione della povertà e alla crescita economica sostenibile, nel rispetto dell'ambiente e in previsione delle conseguenze dei cambiamenti climatici. In particolare, all'articolo 6, tra le strategie di cooperazione allo sviluppo cui le parti mirano, alla lettera d) si prevedono la promozione della sostenibilità e la rigenerazione dell'ambiente, nonché le migliori pratiche ambientali e la conservazione delle risorse naturali e, alla lettera e), la prevenzione e il contrasto ai cambiamenti climatici. Il titolo III è dedicato alle questioni della pace e della sicurezza, strettamente connesse alla cooperazione nella lotta al terrorismo, mentre il titolo IV riguarda la cooperazione in materia di commercio e investimenti e il titolo V concerne i diversi risvolti della cooperazione giudiziaria, a partire dalla lotta alla criminalità organizzata, anche di carattere finanziario, e alla corruzione. Il titolo VI elenca i numerosi settori di mutuo interesse nei quali si intende intensificare il dialogo e la cooperazione: oltre alle migrazioni, all'istruzione e alla cultura, alla sanità, ai diritti umani e alla parità di genere, alla modernizzazione dell'amministrazione statale e pubblica, alla cultura e alle tecnologie dell'informazione, al turismo, ai servizi finanziari e alla politica Pag. 77industriale, all'agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca, segnala che, all'articolo 30, è prevista la cooperazione nel settore dell'ambiente e delle risorse naturali e, all'articolo 31, la cooperazione in materia di cambiamenti climatici, entrambe di stretto interesse per l'VIII Commissione. In particolare, si prevede di operare nella salvaguardia e nella gestione sostenibile delle risorse naturali e della diversità biologica. Le politiche ambientali – che devono essere inserite in ciascuno dei settori di reciproca cooperazione previsti dall'Accordo – rivestono molteplici profili, tra i quali l'incentivazione della partecipazione a livello locale, anche con il coinvolgimento del comunità indigene; la promozione di tecnologie rispettose dell'ambiente; la prevenzione dei movimenti transfrontalieri illeciti di rifiuti; il miglioramento della qualità dell'aria ambiente, la gestione dei rifiuti ecologicamente corretta, la sicurezza delle sostanze chimiche, la gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche; la protezione delle aree forestali, integrandovi lo sviluppo e la crescita delle comunità locali; l'individuazione delle zone di biodiversità e degli ecosistemi fragili, nonché la protezione dell'ambiente costiero e marino. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, con particolare attenzione agli effetti di essi concernenti l'innalzamento del livello del mare, la cooperazione tra le Parti prevede l'accelerazione della transizione verso l'economia a basse emissioni di carbonio, come previsto dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici; la promozione di modelli produttivi e di consumo sostenibili nelle rispettive economie; l'adeguamento alle conseguenze negative dei cambiamenti climatici; la promozione di azioni di sensibilizzazione per le popolazioni più esposte in aree vulnerabili, che ne agevolino la capacità di risposta alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Ulteriori settori nei quali le Parti si impegnano a intensificare la cooperazione sono l'energia e i trasporti, strettamente connessi alle competenze dell'VIII Commissione e previsti agli articoli 41 e 42. In particolare, nel settore dei trasporti, di cui all'articolo 41, si conviene di accrescere la cooperazione al fine di potenziare le possibilità di investimento, migliorare la circolazione di merci e passeggeri, promuovere la sicurezza dei trasporti marittimi e aerei e ridurre l'impatto ambientale. Più in dettaglio, la cooperazione in questo settore è volta a promuovere, tra l'altro, l'applicazione delle norme di sicurezza e anti-inquinamento, in linea con quanto previsto dalle Convenzioni internazionali. La cooperazione nel settore energetico (di cui all'articolo 42) è volta a garantire maggiore sicurezza e stabilità di approvvigionamento, nonché a incentivare il trasferimento di tecnologia finalizzato alla produzione e all'uso sostenibili di energia, sviluppando altresì nuove forme di energia rinnovabile come i biocarburanti, ovvero l'energia eolica, solare e idroelettrica. Segnala, inoltre, che il titolo VII reca il quadro istituzionale, ai sensi del quale le Parti convengono di istituire un Comitato misto, composto da rappresentanti al livello più alto possibile, che avrà il compito di garantire la corretta attuazione dell'Accordo, mentre il titolo VIII reca le disposizioni finali, prevedendo la possibilità che le Parti concordino di modificare, rivedere ed ampliare l'Accordo al fine di intensificare la cooperazione, anche mediante accordi o protocolli su settori o attività specifici. Nel passare, infine, all'esame del disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo, segnala che esso consta di quattro articoli: i primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo, l'articolo 4 dispone l'entrata in vigore della legge, mentre l'articolo 3 disciplina la copertura finanziaria. Ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere sul provvedimento in discussione all'esito degli eventuali rilievi e delle osservazioni che dovessero emergere nel corso del dibattito.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

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RISOLUZIONI

  Martedì 26 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 14.10.

7-00700 De Rosa, 7-00711 Stella Bianchi, 7-00712 Zaratti e 7-00716 Segoni: Sui criteri di assegnazione dei proventi delle aste per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.
(Seguito della discussione congiunta – Approvazione risoluzione 8-00168).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo rinviata nella seduta del 16 dicembre 2015.

  Ermete REALACCI, presidente, dopo aver ricordato che l'esame dei provvedimenti era stato rinviato per consentire un ulteriore supplemento di istruttoria da parte del Governo, comunica che, sulla base del dibattito svoltosi in Commissione, è stata inviata al Governo, per le vie brevi, una nuova formulazione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI esprime, quindi, il parere del Governo sulla nuova formulazione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in esame trasmessa. Con riferimento al primo impegno, esprime parere favorevole, a condizione che esso sia riformulato nei seguenti termini: «a valutare l'opportunità di modificare le disposizioni in merito all'utilizzo dei proventi delle aste per favorire ulteriormente il finanziamento di ricerca, sviluppo e trasferimento di tecnologie sostenibili sul piano ambientale, nonché pratiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici con particolare riferimento alle linee di azione individuate dalla «Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici»; esprime, quindi, parere favorevole sul secondo impegno, a condizione che esso sia riformulato nei seguenti termini: «ad assicurare trasparenza nell'individuazione dei membri del Comitato ETS che dovranno essere scelti tra persone di comprovata esperienza nel settore, procedendo alla pubblicazione dei relativi curricula sui siti istituzionali dei Ministeri competenti»; esprime, inoltre, parere favorevole sul terzo, sul quarto e sul quinto impegno. In ordine al sesto impegno, esprime parere favorevole, a condizione che esso sia riformulato nei seguenti termini: «a garantire la massima trasparenza e informazione riguardo alla destinazione dei proventi delle aste per lo scambio di quote di emissione di gas serra, finalizzati a interventi di carattere ambientale», in considerazione del fatto che risulta già attivo un sistema di monitoraggio e reporting a livello europeo, dovendo gli Stati membri trasmettere alla Commissione, entro il 31 luglio di ogni anno, uno schema dettagliato degli impegni presi. Esprime, altresì, parere favorevole sul settimo impegno, mentre, con riferimento all'ottavo impegno, esprime parere favorevole a condizione che esso sia riformulato inserendo, dopo la parola «prevalentemente», le seguenti parole: «, d'intesa con tutte le amministrazioni coinvolte».

  Ermete REALACCI, presidente, propone, in primo luogo, di modificare la riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo in ordine al primo impegno sostituendo l'espressione «a valutare l'opportunità di modificare» con la seguente: «ad assumere iniziative volte a modificare». In secondo luogo e con riferimento al sesto impegno, propone di aggiungere, infine alla riformulazione illustrata dal sottosegretario, le seguenti parole: «anche attraverso la trasmissione tempestiva al Parlamento del rapporto annuale che, entro il 31 luglio di ciascun anno, il Governo trasmette alla Commissione europea».

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI si dichiara favorevole alle ulteriori Pag. 79proposte di riformulazioni testé avanzate dal presidente.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'ulteriore nuova formulazione del testo unificato delle risoluzioni in esame, che assume il numero 8-00168 (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 26 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
COM(2015) 593 final.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti.
COM(2015) 594 final.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2008/98 relativa ai rifiuti.
COM(2015) 595 final e allegato.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
COM(2015) 596 final e allegato.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni – L'anello mancante – Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare.
COM(2015) 614 final e allegato.

(Seguito esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti rinviato nella seduta del 20 gennaio 2016.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda che la Commissione, nel corso della seduta del 20 gennaio, ha convenuto di svolgere alcune specifiche audizioni di soggetti interessati dai temi oggetto dei documenti in esame prima della già programmata audizione, il prossimo 18 febbraio, presso le Commissioni riunite Ambiente e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato, del Commissario europeo per l'ambiente, Vella. Fa quindi presente che tali audizioni saranno definite nel corso dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che avrà luogo nella giornata di domani. Ricorda, altresì, che potrebbe essere svolta presso le Commissioni riunite Ambiente e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato, analogamente all'audizione del Commissario europeo, nell'ambito dell'esame dei documenti in titolo, l'audizione della relatrice alla Commissione Ambiente del Parlamento europeo sugli stessi documenti, Simona Bonafè.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame degli atti comunitari ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

  Martedì 26 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.25.

Legge rifiuti zero: per una vera società sostenibile.
C. 1647 d'iniziativa popolare.

(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della pdl 2863 Vignaroli).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 gennaio 2015.

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  Ermete REALACCI, presidente, avverte che il 7 ottobre 2015 scorso è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 2863, d'iniziativa del deputato Vignaroli, recante «Modifiche alla parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, concernenti la gestione dei prodotti e dei rifiuti da essi originati secondo criteri di sostenibilità ambientale e di coesione sociale», la quale verte su materia analoga a quella della proposta di legge in titolo. Propone, pertanto, che la Commissione deliberi l'abbinamento della proposta di legge in oggetto.

  Roger DE MENECH (PD) ritiene opportuno che alla proposta di legge di iniziativa popolare C. 1647 in esame sia data l'importanza che essa merita, nel doveroso rispetto di uno strumento che l'ordinamento ha predisposto per l'espressione e la manifestazione della volontà popolare. Ritiene, che la citata proposta di legge C. 2863, modificando radicalmente la Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, possa essere abbinata alla proposta di legge in oggetto, vertendo su materia analoga. Rileva come tale proposta non alteri né lo spirito né il contenuto della proposta di legge di iniziativa popolare e possa fornire utili spunti al fine di integrarla e migliorarla, anche alla luce della normativa europea in materia. Ritiene, pertanto, che la proposta di iniziativa popolare in oggetto debba costituire il testo di riferimento nel successivo prosieguo dei lavori della Commissione.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), nel rilevare che la proposta di legge C. 2863, d'iniziativa del deputato Vignaroli, persegue la finalità di semplificare il quadro normativo vigente in materia, si dichiara comunque disponibile a trasfondere in emendamenti il contenuto delle norme dettate da tale proposta, ove un abbinamento alla proposta di legge di iniziativa popolare in oggetto, che ritiene di importanza fondamentale, possa rischiare di rallentare l’iter del provvedimento in oggetto in Commissione.

  Ermete REALACCI, presidente, precisa che l'abbinamento di proposte di legge vertenti su materia analoga, come nel caso in esame, non comporta necessariamente un rallentamento dei lavori della Commissione, potendo essere assunta come testo base la proposta di legge di iniziativa popolare C. 2863.

  Filiberto ZARATTI (SI-SEL) giudica non opportuno l'abbinamento di altre proposte di legge alla proposta di legge di iniziativa popolare in oggetto, ritenendo che esso, a suo avviso, snaturerebbe il senso stesso di tale strumento di partecipazione dei cittadini alla vita politica.

  Samuele SEGONI (Misto-AL-P), pur ritenendo indiscutibile che la proposta di legge di iniziativa popolare in oggetto debba essere considerata il testo base nei lavori della Commissione, si dichiara favorevole all'abbinamento della citata proposta di legge C. 2863, d'iniziativa del deputato Vignaroli, dalla quale ritiene possano emergere spunti migliorativi in grado di arricchire il dibattito. Invita la Commissione, al riguardo, a valutare l'opportunità di disporre anche l'abbinamento alla proposta di legge in titolo anche della proposta di legge C. 1872, d'iniziativa del deputato Civati, recante «Disposizioni concernenti la raccolta e il riciclo dei rifiuti, la tariffa per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e la riorganizzazione del sistema di smaltimento».

  Ermete REALACCI, presidente, invita i colleghi a concentrare l'attenzione sulla proposta di legge di iniziativa popolare, essendo, tra l'altro, innumerevoli i provvedimenti concernenti la più ampia materia del sistema di gestione dei rifiuti.

  Enrico BORGHI (PD), alla luce dell'intervento del relatore, rileva l'opportunità che la Commissione si concentri sui contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare in esame, il cui spirito andrebbe, a suo avviso, opportunamente rafforzato da contributi migliorativi e non snaturato da ulteriori sovrapposizioni normative.

Pag. 81

  Cristian IANNUZZI (Misto) chiede alla presidenza chiarimenti in ordine al prosieguo dei lavori della Commissione sul provvedimento in esame.

  Ermete REALACCI, presidente, fa presente che sarà la Commissione a decidere in ordine alle modalità di prosecuzione dei lavori sul provvedimento in esame, e, quindi, sull'adozione del testo base o previa costituzione di un Comitato ristretto o a prescindere da tale costituzione.

  Roger DE MENECH (PD) ribadisce l'opportunità di non snaturare il contenuto della proposta di legge di iniziativa popolare C. 1647, alla quale deve essere dato il rilievo che merita e, pur comprendendo l'utilità dei contributi contenuti in altre proposte di legge, ritiene che un eccessivo arricchimento del testo svilirebbe lo spirito e la natura di tale strumento di partecipazione dei cittadini all'attività legislativa.

  Ermete REALACCI, presidente, preso atto del dibattito testé svoltosi, propone che la Commissione deliberi l'abbinamento della proposta di legge C. 2863, d'iniziativa del deputato Vignaroli.

  La Commissione delibera di abbinare la proposta di legge Vignaroli ed altri n. 2863 alla proposta di legge di iniziativa popolare C. 1647.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

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