CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 14 dicembre 2015
561.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 48

SEDE REFERENTE

  Lunedì 14 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA, indi del vicepresidente Edoardo FANUCCI. — Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianclaudio Bressa.

  La seduta comincia alle 15.25.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016).
C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.
C. 3445 Governo, approvato dal Senato e relativa nota di variazioni C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 dicembre 2015.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che la deputata Patrizia Maestri sottoscrive il subemendamento 0.1.1.1; il deputato Latronico sottoscrive l'emendamento De Girolamo 6.111, l'emendamento Terzoni 6.97 nuova formulazione e l'emendamento Pag. 49Lanfranco 8.3; il deputato Parrini sottoscrive l'emendamento Sanna 9.47; il deputato Mazzoli sottoscrive l'emendamento Grassi 31.14; il deputato Garavini sottoscrive l'emendamento Pagano 17.60; la deputata Ascani sottoscrive l'emendamento Boccadutri 17.118 e il subemendamento Boccadutri 0.10.100.1; i deputati Latronico e Melilla sottoscrivono l'emendamento Vignali 17.123; i deputati Verini e Antezza sottoscrivono l'emendamento Schirò 25.55; il deputato Coppola sottoscrive l'emendamento Boccadutri 33.76 e il subemendamento Boccadutri 0.10.100.1; la deputata Bonomo sottoscrive il subemendamento Marcon 0.1.1.42; i deputati Rampi, Narduolo e Manzi sottoscrivono il subemendamento Vacca 0.1.1.84; i deputati Narduolo e Rampi sottoscrivono l'emendamento Marcon 0.1.1.42, la deputata Camani sottoscrive l'emendamento 19-bis.25; i deputati Ginato e Berretta sottoscrivono l'emendamento Camani 32.14; il deputato Capone sottoscrive l'emendamento 30.42 Carnevali; la deputata Carloni sottoscrive l'emendamento Di Salvo 12.57; la deputata Camani sottoscrive l'emendamento Ginato 19.5; la deputata Fregolent sottoscrive l'emendamento della deputata Giuliani 39.15; il deputato Placido sottoscrive l'emendamento della deputata Antezza 22.39 e della deputata Dorina Bianchi 22.21; il deputato Berretta sottoscrive l'emendamento della deputata Giuliani 39.15; la deputata Moretto sottoscrive l'emendamento Martella 33.128; il deputato Borghi sottoscrive l'emendamento Plangger 47.73, la deputata Sgambato sottoscrive l'emendamento Covello 40-ter.6; le deputate Sgambato e Rocchi sottoscrivono l'emendamento Piccione 16.88; i deputati Venittelli, Lenzi e Ginefra sottoscrivono l'emendamento Carnevali 30.42; il deputato Alfreider sottoscrive gli emendamenti Pagano 5.7 e Arlotti 5.14; il deputato Riccardo Gallo sottoscrive gli emendamenti Minardo 27-ter.3 e Pagano 22.9. Comunica inoltre che il deputato Causi ritira il suo subemendamento 0.39.48.1; la deputata Rubinato ritira il suo subemendamento 0.1.1.117; la deputata Mariani ritira il suo emendamento 33.173; il deputato Sammarco ritira i suoi subemendamenti 0.19.141.19 e 0.19.141.18. Le deputate Piccione, Albanella, Burtone e Zappulla ritirano la propria firma dall'emendamento 16.88, che diventa a prima firma Sgambato.
  Avverte inoltre che, con riguardo alle proposte emendative presentate dai relatori e dal Governo nel corso della seduta di ieri e pubblicate in allegato al Bollettino delle Giunte e Commissioni della seduta del 13 dicembre 2015, risultano inammissibili, in ragione della materia trattata, le seguenti:
   6-bis.14 dei relatori, il quale con interpretazione autentica intende modificare il calcolo del corrispettivo delle aree cedute in proprietà dal comune, rendendo obbligatoria la vigente facoltà del comune stesso di abbatterne il valore fino al 50 per cento;
   27-bis.5 dei relatori, limitatamente al comma 257-ter, che dispone la pubblicazione sul sito istituzionale della prefettura dei provvedimenti di nomina e determinazione dei compensi degli amministratori e degli esperti emanati dai prefetti in caso di adozione, su proposta dell'ANAC, delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese finalizzate alla prevenzione della corruzione;
   39.49 dei relatori, che proroga dal 1o gennaio 2016 al 1o luglio 2016 l'obbligo nel processo amministrativo di sottoscrivere con firma digitale tutti gli atti processuali del giudice, dei suoi ausiliari, del personale di cancelleria e delle parti; inoltre, in coordinamento con la citata proroga, aggiunge all'articolo 13 delle norme di attuazione del Codice del processo amministrativo di cui al decreto legislativo n. 104 del 2010 un comma 1-bis che, presso TAR e Consiglio di Stato prevede – a decorrere dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che individua le regole del processo amministrativo telematico, non ancora adottato, fino al 30 giugno 2016 – la graduale sperimentazione della nuova disciplina Pag. 50secondo le modalità attuative stabilite dagli organi della giustizia amministrativa;
   40.81 dei relatori, in quanto volto a modificare l'articolo 1, comma 354, della legge n. 228 del 2012 che reca la disciplina dei tassi di interesse per il recupero di aiuti di Stato illegittimi concessi sotto forma di sgravio in favore delle imprese operanti nei territori di Venezia e Chioggia (Regolamento CE 794/2004, capo V). Tale emendamento, inoltre, riproduce gli effetti dell'emendamento Venittelli 40.30, già dichiarato inammissibile per estraneità di materia e per mancanza copertura nella seduta del 1o dicembre 2015, e successivamente, non riammesso in sede di ricorso;
   28.91 del Governo, che introduce una deroga alla disciplina dell'acquisto di immobili pubblici (articolo 12, decreto-legge n. 98 del 2011) prevedendo che alla Scuola superiore della Magistratura non si applichino le disposizioni che subordinano la possibilità dell'acquisto di immobili alla prova documentale circa l'indispensabilità e l'indilazionabilità dell'operazione (articolo 12, comma 1-ter). L'emendamento è da ritenersi estraneo al contenuto proprio della legge di stabilità, in quanto recante una norma di carattere ordinamentale, nonché microsettoriale.

  In conclusione, chiarisce che le restanti proposte emendative dei relatori e del Governo sono da ritenersi ammissibili in quanto riguardano materie già trattate nel corpo del disegno di legge di stabilità in esame.

  Roberto SIMONETTI (LNA) manifesta perplessità in ordine al giudizio di ammissibilità relativo all'emendamento 43.71 dei relatori, che disciplina i piani di sviluppo aeroportuale degli aeroporti finanziati o cofinanziati dallo Stato e considerati di interesse nazionale. Evidenzia come tale proposta emendativa abbia carattere procedurale, in particolare nella parte in cui prevede, apportando modifiche alle vigenti regole paesaggistiche e urbanistiche, che il parere favorevole espresso dalle regioni interessate sui piani di sviluppo degli aeroporti comprende e assorbe, a tutti gli effetti, la verifica di conformità urbanistica e paesaggistica delle singole opere inserite nei piani stessi. Contesta, in particolare, la disposizione di cui al comma 495-quater, volta a prevedere che, in assenza dell'espressione del parere delle regioni interessate, il Consiglio dei ministri possa procedere, in difformità alla procedura ordinaria, ai sensi dell'articolo 81, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977. Nel rilevare come tale disposizione possa prestarsi a scelte arbitrarie da parte dell'attuale Presidente del Consiglio dei ministri, ricorda, in particolare, la vicenda relativa al prolungamento della pista dell'aeroporto di Firenze, la cui realizzazione risulta attualmente sospesa a causa di ulteriori chiarimenti richiesti dai competenti organi di valutazione ambientale e i cui giudizi, qualora entri in vigore la disposizione in commento, potranno essere facilmente superati.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede chiarimenti in ordine ai giudizi di inammissibilità testé resi dal presidente, ritenendo che, a suo avviso, analoga valutazione negativa avrebbero dovuto ricevere anche altre proposte emendative presentate nella seduta di ieri dai relatori e dal Governo, per le quali è da ravvisare una estraneità di materia rispetto al contenuto proprio del disegno di legge di stabilità. Evidenzia infatti come gran parte delle proposte emendative in esame, giudicate ammissibili, abbiano in realtà natura ordinamentale o microsettoriale e non rispettino i criteri fissati dalla legge di contabilità pubblica. Nel lamentare una mancanza di oggettività nel giudizio di ammissibilità degli emendamenti da parte del Presidente, chiede che tutte le proposte emendative in esame – ed in particolare l'emendamento 1.1 del Governo – siano correlate da una relazione dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Da ultimo, nel segnalare come gran parte delle proposte emendative in discussione non sia accompagnata dalla Pag. 51relativa relazione tecnica, chiede, con riguardo all'emendamento 43.71 dei relatori, che siano chiaramente elencate le infrastrutture interessate da tale disposizione.

  Maino MARCHI (PD) chiede al presidente di riconsiderare il parere di inammissibilità sull'emendamento 6-bis.14 dei relatori, pur rimettendosi, in ogni caso, alle sue valutazioni.

   Francesco BOCCIA, presidente, si dichiara disposto ad approfondire le motivazioni dei giudizi di inammissibilità su emendamenti specifici, ma rileva che tali giudizi dipendono dalla riconducibilità o meno degli emendamenti stessi all'impianto del disegno di legge di stabilità, senza la considerazione degli effetti, anche indiretti, che gli emendamenti possano recare. Conferma quindi i pareri espressi sugli emendamenti riferiti alla sezione 1 e, rivolgendosi all'onorevole Marchi, rileva che un emendamento di tenore analogo a quello dell'emendamento 6-bis.14 dei relatori è già stato dichiarato inammissibile. Si riserva comunque di svolgere un ulteriore approfondimento sulla questione.
  Dà quindi conto delle sostituzioni.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega relatore Paolo Tancredi, esprime i pareri sugli emendamenti relativi alle sezioni da 2 a 8 del fascicolo principale. In particolare, fa presente che rimane accantonato l'emendamento Librandi 4.119, ai fini di una sua riformulazione, come anche l'emendamento Sammarco 4.110. Esprime parere contrario sugli emendamenti Fraccaro 4.189, Grimoldi 4.55, Alberti 4.179. Esprime parere favorevole sull'emendamento Guidesi 4.101, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sull'emendamento Guidesi 4.104 e invita al ritiro dell'emendamento De Girolamo 4.37, in quanto relativo al tema già trattato delle calamità naturali e quindi assorbito dagli emendamenti approvati. Esprime parere favorevole all'emendamento Sottanelli 4.118, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1) e parere contrario sull'emendamento Sandra Savino 4.29. Invita al ritiro dell'emendamento Misiani 4-ter.1, altrimenti il parere è contrario. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Vignali 4-quater.9, Matarrese 4-quater.10 e Marchi 4-quater.12, ai fini di una loro riformulazione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Latronico 4-quater.17, nel testo riformulato (vedi allegato 1). Esprime parere favorevole sull'emendamento Paola Bragantini 4-sexies.7 ed invita al ritiro dell'emendamento De Girolamo 4-sexies.5, in quanto relativo al tema già trattato delle calamità naturali e quindi assorbito dagli emendamenti approvati. Fa presente che rimangono accantonati gli emendamenti Guidesi 5.9 e 5.10 e Lo Sacco 5.55, al fine di approfondire i temi da essi trattati quando sarà esaminato l'emendamento 1.1 del Governo in materia di sicurezza. Fa presente, inoltre, che rimangono accantonati gli emendamenti Pagano 5.7 e Arlotti 5.14, ai fini di un approfondimento della questione dei lavoratori stagionali. Fa presente, quindi, che rimangono accantonati gli emendamenti Librandi 6.54, Baldelli 6.19, Russo 6.36, Simonetti 6.31 e Baldelli 6.20, al fine di approfondire i temi da essi trattati quando sarà esaminato l'emendamento 1.1 del Governo in materia di sicurezza. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Vignali 6.56 e Petrini 6.57, purché riformulati nei termini che si riserva a breve di illustrare. Esprime parere favorevole sull'emendamento De Girolamo 6.111, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1) e fa presente che rimangono accantonati gli emendamenti Terzoni 6.97 e Zanin 6.66, ai fini di una loro riformulazione. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Laffranco 8.3 e Marco Di Maio 8.45, in materia di cooperative artigiane, purché riformulati identicamente nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Fa quindi presente che l'emendamento Fantinati 8.30 rimane accantonato.

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  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Fraccaro 4.189 e Grimoldi 4.55.

  Dino ALBERTI (M5S), intervenendo sul suo emendamento 4.179, chiede ai relatori di dettagliare i motivi del parere contrario da loro espresso. L'emendamento, infatti, modificando il testo originario del disegno di legge di stabilità, limita a tre anni la sospensione del versamento della TASI per gli immobili non locati o non venduti, restringendo inoltre la platea degli immobili oggetto della sospensione a quelli con una prestazione energetica migliore del 50 per cento rispetto ai limiti di legge. La ripresa dei versamenti è prevista alla scadenza del triennio per gli immobili rimasti invenduti. A suo avviso, si tratta di un emendamento coerente anche con le conclusioni della recente Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici. Le stesse motivazioni riguardano il suo emendamento 4.179, che introduce il medesimo meccanismo sospensivo con riferimento al versamento dell'IMU.

  Rocco PALESE (Misto-CR) interviene per sottoscrivere l'emendamento Alberti 4.179 e segnala che il suo emendamento 27.201 non compare erroneamente nel fascicolo degli emendamenti segnalati, pur riguardando un impegno del Governo su un progetto di ricerca presentato alla recente Conferenza di Parigi sul clima.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento segnalato dall'onorevole Palese 7.201, per un errore materiale, non è stato compreso nel fascicolo dei segnalati.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega relatore Paolo Tancredi, rispondendo all'onorevole Alberti, rileva che la contrarietà del parere al suo emendamento 4.179 discende dall'eccessiva penalizzazione della sopratassa da versare dopo il triennio ed osserva che la mancata vendita dell'immobile non sempre è riconducibile alla volontà del proprietario.

  Dino ALBERTI (M5S) propone di riformulare il suo emendamento 4.179, sopprimendo la previsione della sopratassa.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, mantiene il parere contrario, in considerazione della macchinosità del meccanismo previsto, che rende l'emendamento di difficile applicazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Alberti 4.179.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, rileva che l'emendamento Guidesi 4.101, come riformulato, è finalizzato a premiare i comuni virtuosi che, relativamente all'anno 2015, hanno ridotto l'aliquota di base della TASI sull'abitazione principale. Rileva, inoltre, che non è stato possibile estendere il riferimento alle seconde case per la mancanza di dati necessari.

  Roberto SIMONETTI (LNA), Barbara SALTAMARTINI (LNA), Maino MARCHI (PD) e Mauro GUERRA (PD) sottoscrivono l'emendamento Guidesi 4.101 e ne accettano la riformulazione proposta dai relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Guidesi 4.101, come riformulato (vedi allegato 1).

  Roberto SIMONETTI (LNA) sottoscrive l'emendamento Guidesi 4.104 e lo ritira.

  Il viceministro Enrico MORANDO fa presente che l'emendamento De Girolamo 4.37 risulta assorbito dall'approvazione delle precedenti proposte emendative riferite all'articolo 26, che forniscono un quadro di sistema rispetto ai rinvii degli adempimenti fiscali da parte dei soggetti residenti in territori colpiti da calamità naturali.

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  Fabio MELILLI (PD), relatore, nell'illustrare la riformulazione dell'emendamento Sottanelli 4.118, sottolinea che essa è volta a dare certezza al pagamento degli oneri previdenziali.

  Il viceministro Enrico MORANDO ricorda che la proposta emendativa in esame riprende un testo lungamente elaborato dalle Commissioni competenti di Camera e Senato e fa presente che la riformulazione aggiunge una clausola riguardo agli oneri previdenziali volta ad eliminare eventuali problemi di transizione dal vecchio al nuovo regime.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori hanno accolto la riformulazione dell'emendamento Sottanelli. 4.118.

  La Commissione approva l'emendamento Sottanelli 4.118, come riformulato (vedi allegato 1).

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) chiede le motivazioni del parere contrario sull'emendamento Sandra Savino 4.29, che potrebbe invece ritenersi assorbito dall'approvazione di precedenti proposte emendative.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento Sandra Savino 4.29 si può ritenere assorbito solo in parte.

  La Commissione respinge l'emendamento Sandra Savino 4.29.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Misiani 4-ter.1 è stato ritirato.

  La Commissione approva l'emendamento Paola Bragantini 4-sexies.7 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento De Girolamo 4-sexies.5 è stato ritirato.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottoscrive l'emendamento De Girolamo 6.111 e ne accoglie la riformulazione proposta dai relatori.

  La Commissione approva l'emendamento De Girolamo 6.111, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i presentatori hanno accolto la riformulazione dell'emendamento Terzoni 6.97.

  Rocco PALESE (Misto-CR), Generoso MELILLA (SI-SEL), Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE), Barbara SALTAMARTINI (LNA), Gianfranco LIBRANDI (SCpI), Giovanni PALLADINO (SCpI), Alberto GIORGETTI (FI-PdL), Luca PASTORINO (Misto-AL-P), Enrico BORGHI (PD) e Gianluca BENAMATI (PD) sottoscrivono l'emendamento Terzoni 6.97.

  La Commissione approva l'emendamento Terzoni 6.97, come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, fa presente che la riformulazione degli emendamenti Laffranco 8.3 e Marco Di Maio 8.45 è volta ad espungere la copertura finanziaria, non necessaria.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i rispettivi presentatori hanno accolto la riformulazione degli emendamenti Laffranco 8.3 e Marco Di Maio 8.45.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottoscrive l'emendamento Laffranco 8.3, come riformulato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Laffranco 8.3 e Marco Di Maio 8.45, come riformulati (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, nel rendere i pareri sulle proposte emendative riferite alle sezioni da 9 a 12, esprime parere favorevole sull'emendamento Sanga 9.44, a Pag. 54condizione che venga riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1). Fa presente che rimangono accantonati gli emendamenti Scanu 9.126, Latronico 9.151, Rabino 9.70. Invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Vecchio 9.76, esprimendo altrimenti parere contrario. Fa presente che rimangono accantonati altresì gli emendamenti Fantinati 9.103 e Francesco Sanna 9.47. Esprime parere contrario sull'emendamento Luigi Gallo 10.53. Invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Pagano 10.39, Benamati 10.45 e Anzaldi 10.78, assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 10.99 del Governo. Fa presente che rimane accantonato l'emendamento Castricone 10.98, che ha ad oggetto disposizioni non pertinenti al canone RAI. Fa presente che gli identici emendamenti Peluffo 10.43 e 10.93 della VII Commissione, come anche l'emendamento Sammarco 10.44, risultano assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 10.99 del Governo. Fa presente che l'emendamento Fregolent 10.3 risulta precluso dall'approvazione dell'emendamento 10.99 del Governo. Invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Laforgia 10.67, esprimendo altrimenti parere contrario. Fa presente che gli identici emendamenti Peluffo 10.92 e Pagano 10.97 devono considerarsi assorbiti a seguito dell'approvazione dell'emendamento 10.99 del Governo. Invita quindi i presentatori al ritiro degli emendamenti Altieri 10.81 e Caparini 10.15. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Pagano 10-bis.6, Meta 10-bis.17, Boccadutri 10-bis.19 e Peluffo 10-bis.18, a condizione che vengano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1). Invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Castricone 11.61, esprimendo altrimenti parere contrario. Fa presente che rimangono accantonati gli emendamenti Pizzolante 12.20, gli identici emendamenti Simonetti 12.19, Di Salvo 12.57 e 12.112 della XI Commissione.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Simonetta RUBINATO (PD) accoglie la riformulazione dell'emendamento Sanga 9.44, di cui è cofirmataria.

  Rocco PALESE (Misto-CR), Cosimo LATRONICO (Misto-CR) e Alberto GIORGETTI (FI-PdL) sottoscrivono l'emendamento Sanga 9.44, come da ultimo riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Sanga 9.44, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Vecchio 9.76.

  Mirella LIUZZI (M5S), intervenendo sull'emendamento Luigi Gallo 10.53, fa presente che esso è volto ad emettere due distinti bollettini, uno per l'energia elettrica e uno per il canone RAI, ai fini di una maggiore trasparenza nei confronti del consumatore. Non comprende pertanto le motivazioni del parere contrario, trattandosi di una modifica di modesto rilievo, che peraltro non comporta oneri.

  La Commissione respinge l'emendamento Luigi Gallo 10.53.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Pagano 10.39, Benamati 10.45 e Anzaldi 10.78, gli identici emendamenti Peluffo 10.43 e 10.93 della VII Commissione, nonché l'emendamento Sammarco 10.44 devono intendersi assorbiti a seguito dell'approvazione dell'emendamento 10.99 del Governo. Avverte, altresì, che l'emendamento Fregolent 10.3 risulta precluso a seguito dell'approvazione del medesimo emendamento.

  Francesco LAFORGIA (PD) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 10.67, invitando il Governo ad assumere un'iniziativa sui temi da esso affrontati, che sollecitano una revisione complessiva anche a livello sovranazionale della normativa fiscale.

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  Il viceministro Enrico MORANDO, nel far presente che, al momento, il Governo non è in grado di accogliere la proposta formulata nell'emendamento Laforgia 10.67, rileva che il tema della tassazione dell'economia digitale sarà oggetto di iniziativa governativa sia sul piano nazionale sia su quello europeo al fine di definire entro l'anno 2016 i termini essenziali di una soluzione. Segnala, inoltre, che, per quanto attiene alla fatturazione elettronica vi è la possibilità per il Governo di intervenire in sede di adozione di disposizioni integrative e correzione del decreto legislativo in materia. Fa presente, in questo contesto, che un intervento volto a prevedere l'obbligatorietà del ricorso alla fatturazione elettronica potrebbe essere suscettibile di determinare una emersione di base imponibile IVA, che potrebbe comportare una disattivazione almeno parziale delle clausole di salvaguardia ancora previste a partire dal 2018. Nel ricordare, tra l'altro, che la questione è stata oggetto di un ordine del giorno accolto al Senato, invita i presentatori a ritirare l'emendamento 10.67, ribadendo che le soluzioni proposte sono sostanzialmente condivise dal Governo e dalla maggioranza, ma necessitano ulteriori approfondimenti, anche sul piano tecnico.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive l'emendamento Laforgia 10.67, preannunciando il voto favorevole del suo gruppo sullo stesso, lamentando, inoltre, che, già l'anno scorso era stato approvato un ordine del giorno sulla medesima materia.

  Francesco BOCCIA, presidente, nel manifestare condivisione sul contenuto dell'emendamento Laforgia 10.67, considerato, altresì, l'impegno manifestato dal rappresentante del Governo di intervenire sulla questione, invita i colleghi a non insistere per la votazione della proposta emendativa. Ricorda peraltro come a livello europeo sia ormai maturata una comune sensibilità su questi temi, segnalando in particolare la chiara presa di posizione dell'OCSE e i dibattiti svoltisi nell'ambito del semestre italiano di presidenza dell'Unione europea.

  Giulio MARCON (SI-SEL) tenendo presente che il suo gruppo ha già presentato un'ulteriore proposta emendativa sulla stessa materia, dichiara che non insisterà per la votazione dell'emendamento Laforgia 10.67, da lui sottoscritto.

  Francesco LAFORGIA (PD), a fronte dell'impegno assunto dal rappresentante del Governo, che ha assicurato che il Governo intende intervenire sulla questione nel corso del prossimo anno, ritira l'emendamento 10.67, auspicando che finalmente sia possibile introdurre modifiche alla normativa fiscale che giudica non più rinviabili.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), nel condividere il contenuto dell'emendamento Laforgia 10.67 testé ritirato dai presentatori, osserva che, nonostante l'impegno costante della Commissione sui temi della tassazione dell'economia digitale, non sembra che tali questioni rientrino tra le priorità del Governo, che ne rinvia costantemente l'esame.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Peluffo 10.92 e Pagano 10.97 devono intendersi assorbiti a seguito dell'approvazione dell'emendamento 10.99 del Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Altieri 10.81 e Caparini 10.15.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la nuova formulazione degli identici emendamenti Pagano 10-bis.6, Meta 10-bis.17, Boccadutri 10-bis.19 e Peluffo 10-bis.18, proposta dai relatori, è stata accettata dai presentatori.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottoscrive l'emendamento Pagano 10-bis.6, come da ultimo riformulato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Pagano 10-bis.6, Meta 10-bis.17, Boccadutri 10-bis.19 e Peluffo 10-bis.18, così come riformulati (vedi allegato 1).

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   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Castricone 11.61 è stato ritirato dai presentatore. Avverte, altresì, che è in distribuzione la nuova formulazione degli identici emendamenti Vignali 6.56 e Petrini 6.57 (vedi allegato 1).

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), considerata l'ampiezza della nuova formulazione proposta, chiede una breve sospensione della seduta al fine di poterne valutare meglio la portata e verificarne l'impatto in termini finanziari.

  Maino MARCHI (PD), pur ritenendo comprensibile l'esigenza prospettata dal collega Alberto Giorgetti, fa presente che la nuova formulazione degli identici emendamenti Vignali 6.56 e Petrini 6.57 determina un incremento di gettito e non necessita, pertanto, di copertura finanziaria.

  La seduta, sospesa alle 12.55, riprende alle 13.10.

  Il viceministro Enrico MORANDO, considerato che il deputato Alberto Giorgetti ha richiesto chiarimenti in ordine al contenuto della nuova formulazione degli identici emendamenti Petrini 6.57 e Vignali 6.56, relativi ai contratti di locazione finanziaria di immobili da adibire ad abitazione principale, e a suoi effetti finanziari, sottolinea in primo luogo come tale proposta determini, complessivamente, un effetto positivo in termini di gettito. Rileva infatti come, sebbene vi sia un effetto negativo derivante dal minor gettito in termini di imposizione diretta, crescente nel tempo, esso sarà più che compensato dal maggior gettito in termini di imposizione indiretta.

  Daniele PESCO (M5S), nel condividere sostanzialmente lo spirito delle proposte emendative, come riformulate, esprime tuttavia il timore che le banche puntino in modo deciso sul contratto di locazione finanziaria di immobili, il quale garantisce l'effetto di un aumento del loro patrimonio immobiliare, a scapito della stipula dei contratti di mutuo ipotecario ordinari. Nel sottolineare come ciò potrebbe verificarsi, in primo luogo, nei confronti dei giovani e di coloro che non sono in grado di offrire idonee garanzie patrimoniali, esprime quindi le sue perplessità circa le possibili ricadute negative per i cittadini, i quali, stipulando tale genere di contratti di finanziamento, si troverebbero ad essere in sostanza affittuari degli immobili che intendono acquistare.

  Raffaello VIGNALI (AP), con riferimento all'intervento del deputato Pesco, osserva come le proposte emendative in esame, come riformulate, intendano introdurre misure a favore dei giovani che non hanno la possibilità di accedere a contratti di mutuo ipotecario, mettendo a disposizione degli istituti finanziari una ulteriore forma di finanziamento bancario. A tale proposito segnala infatti come, a differenza degli ordinari contratti di mutuo, i contratti di locazione finanziaria di immobili non comporterebbero per le banche tempi lunghi e costi elevati per il recupero del patrimonio immobiliare né avrebbero effetti sulla quantificazione del loro patrimonio. Alla luce di ciò ritiene che gli istituti risulterebbero incentivati a erogare maggiori finanziamenti, con conseguente sostegno a quanti al momento non accedono al mercato dei mutui e con positivi effetti in termini di ripresa del mercato immobiliare nel nostro Paese.
  Raccomanda quindi l'approvazione degli identici emendamenti in esame, i quali recano l'introduzione di una misura che avrà effetti positivi non soltanto per le fasce di popolazione più giovani, ma anche a beneficio dell'intera economia del Paese.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che le deputate Rubinato e Cenni sottoscrivono l'emendamento Petrini 6.57, come da ultimo riformulato, e il deputato Abrignani sottoscrive l'emendamento Vignali 6.56, come da ultimo riformulato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Petrini 6.57 e Vignali 6.56, come riformulati (vedi allegato 1).

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  Fabio MELILLI (PD), relatore, con riferimento alle proposte emendative accantonate riferite alle sezioni 15 e 16, segnala la necessità che esse rimangano ancora accantonate, ai fini di una loro più compiuta valutazione.

  Laura CASTELLI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente come, ai fini di un più ordinato prosieguo dell'esame delle proposte emendative riferite al disegno di legge di stabilità, sarebbe opportuno che la presidenza sospendesse la seduta in attesa delle nuove formulazioni che i relatori e il Governo si apprestano a predisporre sulle proposte emendative accantonate.

  Giovanni PALLADINO (SCpI) invita la presidenza a considerare la possibilità di passare all'esame dell'emendamento Rabino 9.70, di cui è cofirmatario, in quanto gli risulta che i relatori ed il Governo avrebbero concordato su una proposta di sua riformulazione.

  Rocco PALESE (Misto-CR) si associa alla richiesta formulata dalla deputata Castelli, chiedendo di passare all'esame delle sole sezioni per le quali i relatori ed il Governo abbiano concordato i pareri di competenza e le eventuali proposte di riformulazione.

   Francesco BOCCIA, presidente, alla luce delle osservazioni sollevate e ai fini di un più lineare svolgimento dei lavori, dispone la sospensione della seduta fino alle ore 14.30.

  La seduta, sospesa alle 13.30, riprende alle 14.45.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione riprenderà l'esame delle proposte emendative accantonate relative alle sezioni 15 e 16.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, intervenendo anche a nome del collega Tancredi, con riferimento alle proposte emendative riferite alla sezione 15, rappresenta l'esigenza di mantenere accantonati gli emendamenti Laforgia 15.38, Capua 15.8 e Dambruoso 15.9.
  Con riferimento alle proposte emendative riferite alla sezione 16, conferma la richiesta di mantenere accantonati l'emendamento Rocchi 16.117, gli identici emendamenti Ferrari 16.99 e 16.289 della I Commissione, gli emendamenti Carocci 16.115, Campana 16.65, Causi 16.95, Abrignani 16.76, nonché gli identici emendamenti Scanu 16.64 e Pili 16.225.
  Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Marchi 16.2, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Formula, invece un invito al ritiro degli identici emendamenti Dellai 16.213 e Alfreider 16.238, degli emendamenti Marchi 16.3 e Incerti 16.56, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi contrario.
  Esprime, infine, parere contrario sugli identici emendamenti Mazziotti Di Celso 16.68 e 16.291 della I Commissione e sugli identici emendamenti Palazzotto 16.145 e Fassina 16.280.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme ai relatori. Precisa, con riferimento al contenuto dell'emendamento Incerti 16.56, che il Governo ha intenzione quanto prima di affrontare la questione individuando all'uopo un'idonea copertura, non rinvenibile in questa sede, al fine di sanare il grave danno che ha subito il personale docente, coinvolto nel processo di mobilità con l'INPS, la cui pensione, per ragioni di carattere tecnico, risulta fortemente decurtata. Segnala, infatti, che gli oneri sono sensibilmente maggiori rispetto a quelli indicati nella proposta emendativa.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Dellai 16.216 è stato ritirato dal presentatore e che l'emendamento Alfreider 16.239 si intende respinto ai fini di consentirne la ripresentazione in Assemblea. Prende atto, quindi, che la nuova formulazione dell'emendamento Marchi 16.2 è stata accettata dal presentatore.

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  La Commissione approva l'emendamento Marchi 16.2, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Antonio MISIANI (PD) invita il Governo a rivedere il parere espresso sull'emendamento Marchi 16.3, del quale richiama le finalità, richiamando l'esigenza di una proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati dalle province, al fine sia di tutelare i lavoratori interessati sia di assicurare la continuità dei servizi assicurati alla cittadinanza.

  Il viceministro Enrico MORANDO conferma l'invito al ritiro dell'emendamento Marchi 16.3, sottolineando il suo carattere asistematico.

  Maino MARCHI (PD), pur cogliendo le criticità rappresentate dal collega Misiani, ritira l'emendamento a sua prima firma 16.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Mazziotti Di Celso 16.68 e 16.291 della I Commissione, nonché gli identici emendamenti Palazzotto 16.145 e Fassina 16.280.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Incerti 16.56 è stato ritirato dai presentatori.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, intervenendo anche a nome del collega Tancredi, con riferimento alle proposte emendative accantonate riferite alla sezione 17 propone nuove formulazioni dell'emendamento Vignali 17.123 e degli identici emendamenti Boccadutri 17.118 e Palese 17.119 (vedi allegato 1). Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento Lupi 17.43.
  Segnala, poi, la necessità che permangano accantonati gli identici emendamenti Crimì 17.76, 17.189 della VII Commissione, gli identici emendamenti Di Gioia 17.171 e Mongiello 17.194, gli identici emendamenti Ghizzoni 17.103 e 17.190 della VII Commissione, nonché gli emendamenti Vignali 17.125, Vaccaro 17.19, Pagano 17.60 e Sanga 17.40.
  Invita, infine, al ritiro dell'emendamento Gigli 17.117 e degli identici emendamenti D'Ottavio 17.98 e 17.193 della VII Commissione, avvertendo che, altrimenti, il parere su tali proposte emendative deve intendersi contrario.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, dichiara di comprendere la logica degli accantonamenti, che cercano di non frazionare la trattazione della medesima materia, ma evidenzia che, nonostante la Commissione stia ormai lavorando da diversi giorni, bisogna affrontare ancora alcune importanti questioni. Non ritiene, pertanto, che in questa fase sia possibile continuare ad accantonare emendamenti che riguardano materie eterogenee, anche perché tale andamento dei lavori non corrisponde agli accordi presi tra i gruppi parlamentari e non comprende, pertanto, come la Commissione possa continuare i lavori secondo la programmazione stabilita.
  Chiede, quindi, di capire le modalità di lavoro che la maggioranza e il Governo intendano seguire prima di proseguire oltre nella seduta.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), nell'associarsi nelle considerazioni svolte dal collega Alberto Giorgetti, sottolinea che la pazienza fin qui dimostrata dal suo gruppo ha un limite e che l'atteggiamento fin qui adottato dalla maggioranza e dal Governo non potrà essere sostenuto oltre.

  Francesco BOCCIA, presidente, evidenzia come, passando da una sezione all'altra del fascicolo degli emendamenti segnalati, è naturale che si debbano necessariamente accantonare alcune proposte emendative che verranno esaminate nel momento in cui saranno affrontati temi fondamentali quali quelli della sicurezza e della cultura, trattati dagli emendamenti del Governo, o saranno riprese in considerazione non appena i relatori saranno Pag. 59pronti a proporre eventuali riformulazioni. Pur comprendendo le difficoltà segnalate dai colleghi circa la difficoltà di seguire i continui cambi di argomento, ritiene che non sia opportuno riaprire continuamente la discussione sul metodo di esame adottato, non essendo possibile individuarne uno migliore.

  Rocco PALESE (Misto-CR), nel ribadire la necessità che siano effettivamente esaminati anche gli emendamenti delle opposizioni, osserva che sarebbe stato preferibile non interrompere l'esame delle proposte segnalate dai gruppi per dare priorità alle proposte emendative via via presentate dai relatori e dal Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce la necessità che vengano preliminarmente esaminati gli emendamenti accantonati relativi alla sezione 17, in materia di università, scuola e ricerca, prima di passare all'esame delle proposte emendative del Governo e dei relatori.

  Francesco CARIELLO (M5S), con riferimento alla procedura di esame delle residue proposte emendative, chiede se sia possibile disporre di una lista degli emendamenti accantonati e di un elenco di quelli per i quali sono state effettuate proposte di riformulazione e che quindi sono pronti per essere esaminati dalla Commissione. Ciò consentirebbe ai deputati interessati di essere presenti al momento della votazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, conferma quanto già dichiarato in ordine all'organizzazione dei lavori della giornata odierna, ribadendo che, dopo la pausa per le votazioni del Parlamento in seduta comune, si dovrebbe procedere alla votazione dell'emendamento 1.1 del Governo e dei relativi subemendamenti.

  Fabio MELILLI, relatore, ribadisce l'opportunità di proseguire l'esame delle proposte emendative riferite alla sezione 17.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che le nuove formulazioni dell'emendamento Vignali 17.123 e degli identici emendamenti Boccadutri 17.118 e Palese 17.119 sono state accettate dai presentatori. Fa presente, altresì, che il deputato Palese ha sottoscritto l'emendamento Vignali 17.123, come da ultimo riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Vignali 17.123, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Antimo Cesaro 17.74 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Lupi 17.43 (vedi allegato 1), respinge l'emendamento Gigli 17.117 e approva gli identici emendamenti Boccadutri 17.118 e Palese 17.119, come da ultimo riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento D'Ottavio 17.98 è stato ritirato dai presentatori, mentre l'emendamento 17.193 della VII Commissione deve intendersi respinto al fine di consentirne la ripresentazione in Assemblea.
  Essendo imminente l'avvio della chiama dei deputati per l'elezione dei giudici della Corte costituzionale, sospende, quindi, la seduta, che riprenderà al termine della seconda chiama dei deputati.

  La seduta, sospesa alle 15.20, è ripresa alle 18.05.

   Francesco BOCCIA, presidente, dà conto delle sostituzioni.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, stigmatizza il carattere meramente propagandistico di gran parte delle misure previste nella manovra economica in discussione. Alla luce del probabile slittamento dei lavori dell'Assemblea, in una condizione di costante incertezza sul prosieguo dei lavori della Commissione, ritiene che tutto ciò sia addebitabile unicamente alla situazione di Pag. 60stallo che sta attraversando il Governo, a fronte di una totale disponibilità delle forze politiche di opposizione che, lungi dal porre in essere manovre ostruzionistiche, con responsabilità si sono fatte carico di presentare sostanziali proposte alternative.
  Nell'esprimere un giudizio fortemente negativo sull'inserimento delle più disparate proposte all'interno dei provvedimenti economici varati dal Governo, divenuti, ormai, provvedimenti omnibus, ritiene improduttivo procedere stancamente e rinviare ad nutum l'inizio dell'iter dei provvedimenti in esame in Assemblea e, pertanto, propone di affrontare in quella sede le proposte emendative non ancora esaminate dalla Commissione, anche al fine di evitare che il Governo ponga la questione di fiducia su un testo totalmente differente da quello originario, comprimendo eccessivamente i tempi di discussione. Fa appello, quindi, alla sensibilità del presidente e al suo ruolo di mediatore, al fine di evitare che la manovra finanziaria in esame, che ritiene finanziata in deficit, sia poi sottoposta a un voto parlamentare di fiducia, rivelandosi un danno per il Paese e, soprattutto, per le giovani generazioni.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), intervenendo sull'ordine dei lavori e in considerazione del fatto che non sono state ancora affrontate dalla Commissione questioni di primaria importanza come la sicurezza, il welfare e le pensioni, che stanno a cuore a tutto il Paese, si associa alla richiesta formulata dall'onorevole Alberto Giorgetti in ordine all'opportunità di sospendere la discussione in Commissione, al fine di affrontare le questioni più rilevanti direttamente in Assemblea. Evidenzia, inoltre, che, responsabilmente, i gruppi di opposizione si sono resi disponibili a soddisfare le innumerevoli richieste della maggioranza, senza mai assumere intendimenti ostruzionistici.

  Laura CASTELLI (M5S) stigmatizza le continue inversioni di marcia che il Governo e la sua maggioranza stanno imponendo alla manovra economica in discussione, che, ormai, si sostanzia in provvedimenti a suo giudizio omnibus. Ritiene indispensabile, a questo punto, attendere una pronuncia motivata dell'Ufficio parlamentare di bilancio sulle radicali modifiche alle quali il provvedimento è stato sinora sottoposto.

  Maino MARCHI (PD) riconduce alla normalità il percorso sinora seguito dalla Commissione, pur evidenziando la sussistenza di situazioni a carattere straordinario che hanno giustificato radicali interventi, con riferimento, ad esempio alla sicurezza sul versante internazionale.

  Rocco PALESE (Misto-CR) ritiene che l'Ufficio parlamentare di bilancio debba al più presto pronunciarsi su tutte le modifiche sinora intervenute al testo originario dei provvedimenti in esame. Giudica plausibile la proposta, formulata dall'onorevole Alberto Giorgetti, di affrontare le tematiche più rilevanti direttamente in Assemblea, stigmatizzando i continui accantonamenti e le frequenti sospensioni, unitamente alla presentazione di un'ingente quantità di subemendamenti. Auspica, quindi, che il Governo, con responsabilità, si dimostri disponibile a concludere l'esame dei provvedimenti, proseguendone l'esame nel corso di tutta la notte.

  Giulio MARCON (SI-SEL) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi in ordine sia all'opportunità di proseguire con i lavori della Commissione ad oltranza, anche nel corso della notte, al fine di concludere nel più breve tempo possibile l'esame dei provvedimenti, sia alla necessità di una pronuncia dell'Ufficio parlamentare di bilancio in ordine ai radicali cambiamenti intervenuti sul testo originario, con riferimento ai quali appare necessario verificare la coerenza con i rimedi individuati a livello nazionale ed europeo.

  Vincenzo CASO (M5S), nel condividere le osservazioni sin qui svolte dai colleghi, ritiene che l'emendamento 1.1 del Governo Pag. 61sia da considerare inammissibile, alla stregua dei numerosi subemendamenti ad esso riferiti.

  Francesco BOCCIA, presidente, dichiarandosi grande sostenitore della funzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio, diventato in poco tempo un punto di riferimento come autorità terza, rileva la correttezza della procedura seguita nella seduta di ieri con la lettura in Commissione da parte del viceministro Morando della comunicazione sull'utilizzo degli ulteriori margini di flessibilità del saldo di indebitamento netto. Ovviamente, l'impatto di tale utilizzo sarà oggetto della valutazione dell'Ufficio parlamentare di bilancio e tale valutazione discussa in Assemblea dalla maggioranza e dalla opposizione. Ricorda che, su tale possibilità, la Commissione europea non ha mai espresso esplicitamente la sua contrarietà né la sua approvazione. Si tratta, infatti, di una decisione del Governo su cui la Commissione europea si esprimerà in primavera. Ribadisce che le procedure seguite sono corrette e che le valutazioni dell'Ufficio parlamentare di bilancio non possono incidere sull’iter di approvazione del disegno di legge di stabilità.
  Osserva quindi che l'onorevole Marchi, sintetizzando, ha ricordato che sulla seconda lettura del disegno di legge di stabilità normalmente si scaricano tutte le aspettative del Paese, ma, a suo avviso, spesso le iniziative del Governo in tale fase nascono, per esempio, dall'inerzia delle pubbliche amministrazioni, che possono portare anche all'apertura di procedure di infrazione, eventualità da scongiurare con la presentazione di specifici emendamenti in tale sede.
  Nel ricordare poi che nel 2016 si approverà per la prima volta la legge di bilancio unificata secondo quanto previsto dalla legge sul pareggio di bilancio, auspica che, in tale occasione, possa dimostrarsi tutta la coerenza delle forze politiche e del Governo espressa nel corso della specifica indagine conoscitiva delle Commissioni bilancio di Camera e Senato sulla riforma del bilancio. Propone, pertanto, di proseguire nella seduta per giungere al chiarimento di tutte le questioni rimaste in sospeso, dichiarandosi certo che il Governo in Assemblea dimostrerà la stessa disponibilità alla discussione dimostrata in Commissione.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) eccepisce la disparità di trattamento riservata dalla presidenza alle opposizioni. Infatti, se è vero che gli emendamenti sono ammissibili se sono coerenti con i saldi di finanza pubblica, è anche vero che al Governo è stata data la possibilità di modificarli. Pertanto, non condivide l'opinione del presidente sul carattere produttivo e partecipato del lavoro svolto in Commissione.

  Francesco CARIELLO (M5S) osserva che, se è vero che nella nota letta nella seduta di ieri dal viceministro Morando si fa riferimento alla utilizzazione dei margini di flessibilità, tuttavia nulla è detto sul percorso di avvicinamento all'obiettivo di medio termine da raggiungere nel 2018, a differenza di quanto invece riportato nella Nota di aggiornamento al DEF. Il viceministro non ha chiarito, infatti, se e in che misura tale utilizzo possa impattare sull'indebitamento strutturale. Si tratta, tuttavia, di una questione che dovrà essere valutata dall'Ufficio parlamentare di bilancio, che ha già dichiarato la sua disponibilità.

  Renato BRUNETTA (FI-PdL) rileva l'asimmetrico comportamento della presidenza, che ha dichiarato ammissibili gli emendamenti del Governo e della maggioranza che impattano sui saldi, e inammissibili quelli dell'opposizione. Si tratta, a suo avviso, di un precedente pericoloso, che incide sul corretto rapporto tra le istituzioni.
  Evidenzia quindi che i valori di riferimento macroeconomici, sui quali si è costruita la legge di stabilità per il 2016, che consistono, in particolare, nel PIL reale del Paese e nel tasso di inflazione – i quali, sommati, danno luogo al PIL nominale – si discostano in maniera eclatante da quelli previsti. Difatti i dati statistici Pag. 62più recenti riguardanti le grandi città danno conto di tassi di inflazione negativi, che fanno presagire una prossima gelata deflazionistica, che influirà negativamente sia sul tasso di inflazione programmato per il 2015, sia, l'effetto di trascinamento, su quello programmato per il 2016.
  In particolare i dati macroeconomici indicati a settembre, che prevedevano per il 2015 un incremento del PIL reale dello 0,9 per cento e un tasso di inflazione dello 0,3 per cento, si sono rivelati erronei, risultando molto probabile che il PIL reale sarà quest'anno solo dello 0,7-0,8 per cento, mentre il tasso di inflazione risulterà nullo, o, addirittura negativo, con un –0,1 per cento. Ritiene quindi che, a fronte di una previsione, per il 2016, di un incremento del PIL reale dell'1,6 per cento e di un'inflazione dell'1 per cento per il medesimo periodo, vi sarà un PIL nominale per il prossimo anno probabilmente di solo l'1,2 per cento, invece del 2,6 per cento come originariamente previsto.
  Propone, pertanto, di proseguire la discussione in Assemblea, sulla base di una specifica relazione dell'Ufficio parlamentare di bilancio, che dia conto del cambiamento della congiuntura e delle aspettative economiche e di quanto tale nuova situazione impatti sui saldi di finanza pubblica.

  Renato BRUNETTA (FI-PdL), dal momento che considera l'approvazione di una legge di stabilità in deficit un atto irresponsabile, di fronte all'affacciarsi di una nuova recessione, si appella nuovamente al presidente per interrompere i lavori di Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, in risposta alle osservazioni dei deputati del Movimento 5 Stelle e del deputato Occhiuto, rileva che non vi è stata alcuna asimmetria nelle decisioni sulle ammissibilità degli emendamenti adottate dalla presidenza. Infatti, nella prima parte dell'esame del disegno di legge, il margine di flessibilità effettivamente utilizzato era pari al 2,2 per cento dell'indebitamento netto. Pertanto gli emendamenti modificativi dei saldi sono stati dichiarati inammissibili. Invece, nel momento in cui il Governo ha scelto di utilizzare un ulteriore 0,2 per cento di flessibilità, gli emendamenti che modificano i saldi precedentemente indicati dal disegno di legge sono da considerarsi ammissibili. È d'accordo con coloro che affermano che non vi sono precedenti, ma ricorda che, comunque, sarà necessario attendere il parere della Commissione europea sulla effettiva possibilità di utilizzo dei margini di flessibilità. Rileva di essere preoccupato, al pari dell'onorevole Brunetta, dalla gelata dei prezzi, ma osserva che tale preoccupazione non può influire sulle procedure di ammissibilità, che sono state correttamente seguite. Auspica anche lui che l'Ufficio parlamentare di bilancio fornisca una ulteriore valutazione sull'impatto sui saldi della legge di stabilità, su cui dovrà svolgersi un approfondito dibattito.

  Il viceministro Enrico MORANDO rileva che il Governo ha seguito correttamente la procedura prevista, con la comunicazione da lui letta nella seduta di ieri della Commissione. In tale sede, con riferimento all'emendamento del Governo 1.1 sul tema della sicurezza e della cultura, si è assunto la responsabilità politica di utilizzare tutti i margini possibili di flessibilità, fino al limite massimo di indebitamento netto del 2,4 per cento. La proposta dell'emendamento 1.1 rimane all'interno di tale margine. Osserva poi che, una volta letta tale comunicazione, lo spazio finanziario utilizzato dal Governo può essere utilizzato da tutte le forze politiche a copertura di proprie proposte emendative. Pertanto, i subemendamenti all'emendamento 1.1 del Governo non possono essere dichiarati inammissibili per carenza di compensazione se il loro impatto rimane all'interno di tali margini. Si dichiara anch'esso soddisfatto del prestigio raggiunto dell'Ufficio parlamentare di bilancio, che svolge il ruolo svolto in altri Paesi europei dai rispettivi fiscal council, avendo acquisito autorità, legittimazione e autorevolezza per merito di chi ne fa parte Pag. 63e di chi lo dirige. Ovviamente, l'Ufficio parlamentare di bilancio valuterà la legge di stabilità, una volta approvata, anche se è consapevole che esso potrà esprimere valutazioni diverse da quelle del Governo. Osserva poi che, nel corso della discussione, sono stati approvati emendamenti migliorativi del disegno di legge di stabilità, anche proposti dall'opposizione. Ad esempio, non vede differenze qualitative tra il credito d'imposta automatico per gli investimenti nel Meridione, approvato dalla Commissione, e l'analoga misura proposta dai gruppi di opposizione. Ritiene che ciò dimostri che, quando si devono compiere scelte su problemi di grande rilievo, il Governo tiene conto anche delle proposte delle opposizioni. Lo stesso è avvenuto sull'emendamento relativo alla decontribuzione rafforzata delle assunzioni a tempo indeterminato nel Meridione, mentre, invece, sul terzo strumento proposto da Forza Italia relativo al super ammortamento, il Governo ha scelto di seguire un'altra strada.

  Renato BRUNETTA (FI-PdL) ribadisce la necessità di non proseguire nell'esame di un disegno di legge di stabilità costruito su un impianto di finanza pubblica che si è notevolmente aggravato e che, per questo, potrebbe comportare anche l'apertura di un contenzioso con l'Unione europea. A suo avviso, infatti, la Commissione europea non potrà accettare una legge di stabilità che utilizza un ammontare di risorse in deficit non sostenibile a fronte del peggioramento del tasso di crescita programmato.

   Francesco BOCCIA, presidente, propone di accogliere la proposta dell'onorevole Palese di proseguire ad oltranza la seduta della Commissione, fino al termine dell'esame di tutti gli emendamenti.
  Avverte che sono in distribuzione i subemendamenti relativi agli emendamenti 1.1, 9-bis.13, 16.293, 18.106, 28.91, 28.92, 33.429, 33.430, 38.134, 40.80 e 43.70 del Governo (vedi allegato 2) e agli emendamenti 3.46, 4.259, 6-bis.14, 10.100, 16.294, 16.295, 16.296, 17.214, 18.107, 21.82, 21-ter.8, 24.82, 27.234, 27-bis.5, 27-quinquies.5, 28.93, 28.94, 30.59, 32-ter.3, 33.431, 33.432, 33.433, 36.11, 37-bis.9, 39.48, 39.49, 40.81, 40.82, 40.83, 41-bis.12 e 43.71 dei relatori (vedi allegato 3).
  Avverte altresì che la Commissione passerà ora all'esame degli emendamenti 1.1, 9-bis.13, 16.293, 18.106, 28.91, 28.92, 33.429, 33.430, 38.134, 40.80 e 43.70 del Governo e dei relativi subemendamenti, a partire dal cosiddetto «pacchetto sicurezza» del Governo.
  Comunica che sono stati ritirati i subemendamenti Vignali 0.1.1.61, Rubinato 0.1.1.117, Verini 0.1.1.120 e Causi 0.1.1.115. Quanto a quest'ultimo fa presente che i relatori hanno elaborato una proposta di riformulazione di un emendamento che deve ancora essere posto in votazione che assorbe il contenuto del subemendamento stesso.
  Avverte quindi che sono da ritenersi inammissibili per estraneità di materia i seguenti subemendamenti:
   Alberto Giorgetti 0.18.106.4 e 0.18.106.5, in quanto dispongono in ordine alle quote del trattamento di reversibilità spettanti ai figli minori;
   Sammarco 0.18.106.1, in quanto dispone in merito alla classificazione dei datori di lavoro a fini previdenziali e assistenziali.

  Avverte altresì che risultano inammissibili per carenza o inidoneità della copertura finanziaria i subemendamenti Artini 0.1.1.14, Nesci 0.1.1.77, Librandi 0.1.1.7, Nesci 0.1.1.93, Melilla 0.16.293.12, Pastorino 0.16.293.4, Crippa 0.16.293.20, Liuzzi 0.16.293.24, Melilla 0.16.293.13, Melilla 0.16.293.11.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, nel rendere, anche a nome del collega Melilli, i pareri sulle proposte emendative relative al cosiddetto «pacchetto sicurezza», esprime parere favorevole sul subemendamento Simoni 0.1.1.118. Esprime parere contrario sui subemendamenti Vacca 0.1.1.85, Marcon 0.1.1.67 e Simonetti 0.1.1.28. Esprime parere favorevole sul Pag. 64subemendamento Sgambato 0.1.1.71. Esprime parere contrario sui subemendamenti Vito 0.1.1.110 e 0.1.1.109 e Lombardi 0.1.1.75. Esprime parere favorevole sul subemendamento Marcon 0.1.1.40, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sul subemendamento Gasparini 0.1.1.112, nonché sui subemendamenti Tofalo 0.1.1.91 e 0.1.1.90, Lombardi 0.1.1.74 e 0.1.1.76, sugli identici subemendamenti Marcon 0.1.1.38, Fiano 0.1.1.73, Librandi 0.1.1.9, Latronico 0.1.1.32, Arlotti 0.1.1.46, Alfreider 0.1.1.50 e Sammarco 0.1.1.60, sui subemendamenti Vito 0.1.1.111 e Marcon 0.1.1.36. Esprime parere favorevole sul subemendamento Fiano 0.1.1.31, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sui subemendamenti Vito 0.1.1.108, Labriola 0.1.1.49, Artini 0.1.1.54, Tofalo 0.1.1.92, Nicola Molteni 0.1.1.15 e Vito 0.1.1.102. Esprime parere favorevole sul subemendamento Artini 0.1.1.5, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Fa presente che si tratta del primo di una serie di emendamenti volti a ricomprendere anche il corpo delle Capitanerie di porto tra i soggetti che hanno diritto al bonus di 80 euro mensili e fa presente che pertanto risulterebbero assorbiti, a seguito dell'approvazione del testo riformulato del subemendamento Artini 0.1.1.5, gli identici subemendamenti Librandi 0.1.1.11, Latronico 0.1.1.34, Arlotti 0.1.1.43, Alfreider 0.1.1.53, Sammarco 0.1.1.59 e Vito 0.1.1.106, gli identici emendamenti Librandi 0.1.1.12, Arlotti 0.1.1.45, Alfreider 0.1.1.51, Latronico 0.1.1.35, Sammarco 0.1.1.58, Vito 0.1.1.105 e Librandi 0.1.1.10, nonché gli identici emendamenti Vito 0.1.1.107, Sammarco 0.1.1.57, Arlotti 0.1.1.44, Alfreider 0.1.1.52 e Latronico 0.1.1.33. Esprime parere contrario sui subemendamenti Galati 0.1.1.48, Marchetti 0.1.1.113, Pellegrino 0.1.1.65, Costantino 0.1.1.66, Nesci 0.1.1.78 e Cenni 0.1.1.69. Esprime quindi parere favorevole sui subemendamenti Marcon 0.1.1.42, Coscia 0.1.1.68 e Vignali 0.1.1.55. Invita il presentatore al ritiro del subemendamento Narduolo 0.1.1.63, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime parere contrario sui subemendamenti Marcon 0.1.1.72, Abrignani 0.1.1.13 e Simonetti 0.1.1.24, quest'ultimo in ragione del fatto che nel testo dell'emendamento del Governo è già previsto il concerto tra Presidenza del Consiglio e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Esprime, altresì, parere contrario sui subemendamenti Simonetti 0.1.1.25 e 0.1.1.19, nonché sui subemendamenti Lombardi 0.1.1.79, Simonetti 0.1.1.22, 0.1.1.20 e 0.1.1.21, Lombardi 0.1.1.80, Simonetti 0.1.1.23, Marcon 0.1.1.64, Simonetti 0.1.1.18 e 0.1.1.26. Invita il presentatore al ritiro del subemendamento Antezza 0.1.1.119, invitandolo alla presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo a destinare risorse alla città di Matera. Esprime parere contrario sui subemendamenti Marcon 0.1.1.37, Gelmini 0.1.1.101, 0.1.1.100, 0.1.1.99, 0.1.1.96, 0.1.1.97 e 0.1.1.98, Marcon 0.1.1.41, Molteni 0.1.1.16, Simonetti 0.1.1.17 e 0.1.1.27. Esprime parere favorevole sul subemendamento Luigi Gallo 0.1.1.89, a condizione che venga riformulato espungendo tutte le lettere ad eccezione della lettera c) e prevedendo una modifica della stessa lettera c) con la quale si preveda che l'utilizzo della carta elettronica per monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali non sia sostitutivo all'utilizzo per mostre ed eventi culturali, ma integrativo del medesimo. Fa presente che la medesima riformulazione vale anche per le proposte emendative successive che propongono, seppur in lettere diverse ed insieme ad altre, la medesima disposizione e in particolare per i subemendamenti Luigi Gallo 0.1.1.88, Vacca 0.1.1.86 e 0.1.1.84, sulle quali quindi esprime parere favorevole a condizione che vengano riformulate come sopra detto. Esprime parere contrario sui subemendamenti Librandi 0.1.1.8 e Ascani 0.1.1.70. Propone l'accantonamento del subemendamento Ferro 0.1.1.1, in quanto presenta profili problematici nella parte relativa alla copertura. Esprime parere contrario sui subemendamenti Baldelli 0.1.1.103 e Pag. 650.1.1.104, Vacca 0.1.1.87, Verini 0.1.1.181, Nesci 0.1.1.81 e Simonetti 0.1.1.30. Esprime parere favorevole sul subemendamento Librandi 0.1.1.6, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sui subemendamenti Frusone 0.1.1.94 e Luigi Gallo 0.1.1.83. Esprime parere favorevole sul subemendamento Vignali 0.1.1.56. Esprime parere contrario sui subemendamenti Luigi Gallo 0.1.1.82, Marcon 0.1.1.39 e Lenzi 0.1.1.62. Infine raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.1 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori. Fa presente che la valutazione fatta da Governo e maggioranza ha portato ad esprime parere favorevole su quei subemendamenti che, presentati da una larga parte dei gruppi, intendevano riconoscere il bonus di 80 euro anche al Corpo delle Capitanerie di porto, che, seppur modificando la scelta operata dal Governo, sono stati accolti in quanto ritenuti un tema di forte attenzione per il Parlamento. Sottolinea altresì come siano state valutate negativamente, in quanto ritenute incompatibili, tutte le altre proposte emendative che di fatto proponevano soluzioni alternative all'impianto definito dal Governo.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) giudica gravi le affermazioni del viceministro che, in sostanza, confermano una valutazione di natura meramente politica e non tecnica delle proposte emendative presentate dall'opposizione. Stigmatizza la totale chiusura di maggioranza e Governo sui temi posti dalle opposizioni in riferimento a questo come ad altri emendamenti proposti dal Governo e ritiene che, in questa fase dell'esame, in cui soltanto al Governo e ai relatori sono dati gli strumenti per poter modificare il testo del disegno di legge di stabilità, ci dovrebbe essere una maggiore apertura nei confronti delle richieste delle opposizioni.

  Francesco BOCCIA, presidente, osserva che le affermazioni del viceministro andavano esattamente nel senso contrario da quanto esposto dal collega Alberto Giorgetti.

  Giulio MARCON (SI-SEL), nel condividere le considerazioni del collega Alberto Giorgetti, sottolinea anch'egli la totale chiusura di Governo e maggioranza sulle proposte emendative presentate dalle opposizioni e stigmatizza l'assenza di una dialettica costruttiva tra le forze parlamentari.

  Gianluca VACCA (M5S) chiede chiarimenti riguardo al parere espresso sul proprio subemendamento 0.1.1.84.

  Il viceministro Enrico MORANDO fa presente che, per una serie di proposte emendative tra le quali quella del deputato Vacca, è stata proposta una identica riformulazione volta, nel caso del subemendamento Vacca 0.1.1.84, a ricomprendere la sola lettera b), modificata in modo tale che l'utilizzo della card per l'accesso a monumenti, gallerie ed aree archeologiche non sia sostitutivo dell'ingresso a mostre ed eventi culturali, ma aggiuntivo.

  Nicola MOLTENI (LNA), intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti al «pacchetto sicurezza» stigmatizza la totale chiusura di maggioranza e Governo rispetto ai temi proposti dalle opposizioni su un tema a suo giudizio di estrema rilevanza e grande delicatezza che dovrebbe essere considerato una priorità assoluta del Governo, che lo riduce alla sola emergenza terrorismo. Osserva, infatti, che al di là degli eventi terroristici occorsi, è di molto aumentata la microcriminalità e in particolare il numero dei reati predatori, e ritiene necessario pertanto un tavolo di confronto nel quale affrontare la questione nel suo complesso, al quale far partecipare anche le sigle sindacali delle forze di polizia. Giudica la risposta data dal Governo con l'emendamento 1.1 totalmente insufficiente rispetto alle esigenze di sicurezza del Paese, come sottolineato anche dal comunicato stampa di dura condanna dei sindacati di polizia, Pag. 66e segnatamente di quelli storicamente filogovernativi e vicini al Governo in carica. Fa presente che il proprio gruppo ha presentato alcune limitate proposte emendative, che vanno nella direzione di quanto chiesto dai citati sindacati con le quali si chiede, in primo luogo, di rendere strutturale il bonus di 80 euro, che invece rappresenta ad oggi una misura una tantum, per permettere alle forze di polizia di recuperare dignità rispetto al ruolo che svolgono. Al riguardo, sottolinea che tale bonus rappresenta un escamotage per non ottemperare alla sentenza della Corte costituzionale con la quale si stabilisce la necessità del rinnovo del contratto delle forze di polizia e giudica lo stanziamento di 74 milioni di euro all'uopo destinato all'interno del disegno di legge di stabilità insufficiente a permettere un vero rinnovo del contratto, potendo essere assegnati per ciascuna unità solo 3 o 4 euro. A tal fine le proposte emendative del proprio gruppo chiedono, in secondo luogo, che i 500 milioni di euro previsti dall'emendamento 1.1 del Governo siano destinati integralmente a tale rinnovo contrattuale. Ritiene inoltre indifferibile intervenire per modificare il blocco del turn over, attualmente fissato al 55 per cento, con un tasso di sostituzione di 55 unità per ogni 100 che vanno in pensione. Rileva una preoccupante carenza di organico nelle forze di polizia e una insufficienza di risorse che impedisce di garantire una dotazione organica, strutturale e strumentale adeguata.

  Angelo TOFALO (M5S), nell'esaminare l'emendamento del Governo sul cosiddetto pacchetto sicurezza, non può far altro che constatare come il Governo sia privo di idee.
  Ricorda come il suo gruppo aveva presentato al Senato ben altre proposte, mentre gli 80 euro inseriti in questo emendamento per le Forze dell'ordine a suo giudizio rappresentano un'offesa. Sarebbe stato preferibile stanziare ulteriori risorse finanziarie per dotare le Forze dell'ordine di strumentazioni adeguate al fine di ammodernare gli attuali equipaggiamenti. Si tratta di una misura che si affianca a quella dei 500 euro prevista per i diciottenni che invece poteva essere sostituita da interventi più efficaci come nuove borse di studio.
  Stigmatizza il fatto che si stanzino nuove risorse per la sicurezza, peraltro irrisorie, solo dopo il verificarsi dei tragici fatti di Parigi e solo perché la città di Roma deve poter gestire l'evento del Giubileo.
  Ritiene che il Movimento 5 Stelle abbia mostrato, in questo passaggio, grande maturità e senso di responsabilità, nell'affrontare il dibattito relativo a tali emergenze, ma non può esimersi dall'evidenziare come occorrano interventi sistematici che garantiscano la sicurezza dei cittadini e prevengano il verificarsi di eventi terroristici anche nel nostro Paese.
  Si riserva, quindi, di intervenire nel merito sui singoli emendamenti presentati dal suo gruppo.

  Roberto SIMONETTI (LNA) intervenendo sul complesso degli emendamenti e sul contenuto dell'emendamento presentato dal Governo in materia di sicurezza, evidenzia come esso contenga delle misure finalizzate anche alla riqualificazione delle periferie urbane. Stigmatizza la presentazione da parte del Governo dell'emendamento sulle banche così come dell'emendamento che esclude l'ENIT dalla spending review, scelte che non si possono che attribuire alla responsabilità del Presidente del Consiglio. Evidenzia quindi il carattere elettoralistico della manovra finanziaria in esame, dal momento che nella prossima primavera sono previste importanti elezioni amministrative che coinvolgono molti comuni e città importanti.
  Stigmatizza da ultimo il fatto che molti emendamenti qualificanti presentati dal suo gruppo sono stati cassati dai relatori e dal Governo, che avrebbe potuto destinare maggiori risorse a favore dell'ammodernamento della strumentazione delle Forze dell'ordine. Si riserva, infine, di entrare successivamente nel merito degli emendamenti presentati.

  Fabio RAMPELLI (FdI-AN) non può che esprimere notevoli perplessità sull'emendamento Pag. 67presentato dal Governo in materia di sicurezza e si definisce in parte anche indignato per l'atteggiamento del Governo, che si limita a convocare periodicamente il Consiglio dei Ministri sui temi della sicurezza, riconoscendo quindi il carattere emergenziale della situazione, ma non adotta poi i conseguenti provvedimenti.
  Sottolinea, quindi, che appare chiara la percezione di un contesto di estrema insicurezza anche dovuta alla fragilità sociale derivante dalla lunga crisi economica, dal ruolo svolto dalla criminalità organizzata e dai massicci flussi migratori che hanno assunto negli ultimi tempi una portata eccezionale e che sono ormai fuori controllo. Definisce esplosiva, pertanto, la situazione creatasi nel nostro Paese, che richiederebbe misure emergenziali assai diverse e stanziamenti di ben altra portata. Auspica quindi un atteggiamento davvero costruttivo da parte del Governo e la volontà di garantire per il comparto della sicurezza misure che affrontino le reali necessità. Cita ad esempio il tema dei rinnovi contrattuali, per i quali la misura degli 80 euro non può certo rappresentare una risposta seria e credibile.
  Ricorda, altresì, la necessità dell'assunzione di almeno 500 vigili del fuoco per il comparto del soccorso e più in generale di procedere a nuove assunzioni per tutte le Forze dell'ordine, al fine di un reale e non più rinviabile rafforzamento degli organici.
  Sottolinea, inoltre, la necessità dell'ammodernamento degli equipaggiamenti per garantire l'efficienza degli strumenti a loro disposizione anche rispetto a quelli a disposizione delle cellule dei terroristi. Si chiede se su queste tematiche siano stati consultati i sindacati di settore maggiormente rappresentativi. Le medesime considerazioni devono essere fatte anche per il settore della polizia e della sicurezza postale.
  Ribadisce infine la necessità che il Governo fornisca risposte adeguate e misure realistiche proprie di una classe dirigente che vuole essere all'altezza delle responsabilità che è chiamata ad assolvere.
  Invita pertanto il Governo ad una maggiore riflessione e non a convocare solo riunioni periodiche del Consiglio dei ministri e delle forse di maggioranza ed opposizione. Al riguardo ritiene come in tale contesto occorra condividere le scelte tra maggioranza e opposizione così come all'epoca è stato fatto in occasione del terrorismo delle brigate rosse. Deve essere il Governo a dare una prospettiva vera e le risposte affinché l'emergenza dei flussi migratori, della criminalità e del terrorismo internazionale siano affrontate con gli interventi più adeguati al fine di garantire la sicurezza dei cittadini nel nostro Paese.

  Giulio MARCON (SI-SEL) ritiene che l'emendamento del Governo che riguarda il cosiddetto «pacchetto sicurezza» possa essere definito come un esercizio lessicale discutibile. Osserva, infatti, che le misure da esso recate sono eterogenee e inefficaci.
  Si sofferma, quindi, sulla disposizione che introduce un bonus di ottanta euro per il personale del comparto difesa e sicurezza, rilevando che tale intervento rappresenta più un spot pubblicitario che un efficace sostegno alla crescita del reddito da lavoro del personale interessato perché non viene minimamente toccato il problema dell'adeguamento contrattuale. In secondo luogo evidenzia che anche le misure sull'edilizia scolastica e sulle borse di studio sono insufficienti.
  Quanto, poi, al fondo per le periferie, critica l'approccio centralistico con il quale viene affrontata la questione sottolineando, in particolare, l'impatto discutibile di tale scelta. Sarebbe stato preferibile un coinvolgimento degli enti locali e una maggiore concertazione.
  Conclude con uno spunto riferito allo stanziamento di risorse per la card cultura che, essendo distribuita a tutti i giovani indipendentemente dal loro reddito, non avrà alcun effetto di promozione dell'istruzione presso le fasce meno abbienti, agendo piuttosto in funzione di misura a carattere elettoralistica.

Pag. 68

  Emanuele FIANO (PD) ringrazia tutti i colleghi intervenuti per i loro spunti e condivide con loro l'attenzione che il Paese deve dare al tema della sicurezza e del contrasto ai pericoli derivanti dal terrorismo.
  Non può, tuttavia, esimersi dal riportare una serie di dati che testimoniano la positiva azione svolta recentemente dal Governo in vari provvedimenti e, da ultimo, anche con le misure proposte dall'emendamento sul «pacchetto sicurezza».
  Evidenzia innanzitutto come con tale intervento nella legge di stabilità di stanzi 1 miliardo di euro per la sicurezza e si domanda che cosa le opposizioni avrebbero detto se tale misura non fosse stata prevista. Rivendica che oggi, per la prima volta, 500 mila lavoratori la cui dinamica salariale è stata congelata dal 2010 si vedono aumentare la loro busta paga di 80 euro e se tale misura non è strutturale, come è stato criticato, ciò non significa che non possa diventarlo in seguito così come già accaduto per un altro analogo intervento a favore della scuola. Ciò è dunque un segnale importante che il Governo ha posto al centro della sua agenda la valorizzazione del personale del comparto sicurezza.
  Sottolinea, poi, come il Governo abbia stanziato, da un lato, 300 milioni di euro per gli investimenti al fine di ammodernare le dotazioni strumentali del personale del comparto e, dall'altro, 150 milioni di euro per la cyber security. Rammenta, inoltre, al collega Molteni che dal prossimo anno il personale del comparto sicurezza che uscirà dagli organici a causa dei pensionamenti potrà essere integralmente sostituito dai nuovi ingressi: infatti la percentuale di turnover, grazie a un provvedimento del Governo, tornerà al livello massimo. Ricorda inoltre che lo sforzo, peraltro, prosegue con le nuove misure che autorizzano 5.000 assunzioni straordinarie, anticipandole rispetto ai tempi originariamente previsti.
  Non si possono, quindi, definire tutte queste misure in modo riduttivo e dispregiativo, rilevando peraltro che si è provveduto a reintegrare tutti i tagli che erano stati operati in altri tempi e per questa ragione ritiene che sia corretto chiedere a tutte le forze di manifestare l'unità di intenti nel contrasto al terrorismo. Conclude ribadendo lo sforzo straordinario del Governo nel venire incontro alle esigenze di sicurezza del Paese.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione passa ora alla votazione dei subemendamenti riferiti all'emendamento del Governo 1.1.

  Il viceministro Enrico MORANDO propone una riformulazione del subemendamento Simoni 0.1.1.118 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, concorda con la proposta di riformulazione del subemendamento Simoni 0.1.1.118 avanzata dal viceministro Morando.

  Elisa SIMONI (PD) accetta la riformulazione del suo subemendamento 0.1.1.118 proposta dal viceministro Morando.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Simoni 0.1.1.118 (vedi allegato 1) e respinge i subemendamenti Vacca 0.1.1.85, Marcon 0.1.1.67 e Simonetti 0.1.1.28. Indi, con distinte votazioni, approva il subemendamento Sgambato 0.1.1.71 (vedi allegato 1) e respinge i subemendamenti Vito 0.1.1.110 e 0.1.1.109.

  Roberta LOMBARDI (M5S) illustra il subemendamento 0.1.1.75, a sua prima firma, esprimendo il proprio disappunto per l'emendamento del Governo, in quanto avrebbe come effetto quello di svuotare la categoria del personale della polizia postale, rendendolo meno professionale. Raccomanda, quindi, l'approvazione del suo subemendamento, che destina una quota delle risorse stanziate per la cyber security all'aggiornamento professionale del personale della polizia postale.

  La Commissione respinge il subemendamento Lombardi 0.1.1.75.

Pag. 69

  Giulio MARCON (SI-SEL) accetta la riformulazione del subemendamento a sua prima firma 0.1.1.40, avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri.

  La Commissione approva il subemendamento Marcon 0.1.1.40, come riformulato (vedi allegato 1).

  Emanuele FIANO (PD) sottoscrive il subemendamento Gasparini 0.1.1.112 e chiede di rivedere il parere contrario espresso su tale proposta emendativa, volta a prevedere che sia sentito espressamente il Ministro dell'interno nonostante il fatto che esso sia anche membro del CISR.

  Il viceministro Enrico MORANDO si dichiara disposto a rivedere il parere sul subemendamento 0.1.1.112 in ragione delle delucidazioni offerte dal deputato Fiano.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, rivede in senso favorevole il parere espresso sul subemendamento 0.1.1.112.

  La Commissione approva il subemendamento Gasparini 0.1.1.112 (vedi allegato 1).

  Angelo TOFALO (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.1.1.91, sottolineando l'opportunità di prevedere un maggior ruolo per le strutture tecnologiche impegnate nel contrasto agli attacchi cibernetici. Ricorda che è vitale preservare la sicurezza in questo campo, posto che ormai gran parte della vita economica e sociale del Paese si svolge attraverso la rete. Auspica un maggiore impegno dei membri del Governo su questo tema, segnalando che il Ministro Padoan non ha ancora risposto alla richiesta del Copasir di audirlo in relazione alle fonti di finanziamento dei gruppi terroristici.

  Maino MARCHI (PD) sottolinea la propria contrarietà al subemendamento Tofalo 0.1.1.91, ricordando l'opportunità di utilizzare il meno possibile la previsione di un concerto tra i diversi rami della pubblica amministrazione, per evitare rischi di paralisi.

  La Commissione respinge il subemendamento Tofalo 0.1.1.91.

  Angelo TOFALO (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.1.1.90, che mira a rafforzare il ruolo del Copasir, segnalando come che tale organismo stia operando nella legislatura in corso in maniera unitaria.
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Tofalo 0.1.1.90 e Lombardi 0.1.1.74.

  Dalila NESCI (M5S), nel ricordare che intervenendo sul complesso delle proposte emendative il suo gruppo ha segnalato l'inadeguatezza dei fondi desinati alla strumentazione delle Forze dell'ordine, raccomanda l'approvazione del subemendamento Lombardi 0.1.1.76, con il quale si intende concentrare le risorse per le Forze di polizia operanti sul territorio nazionale.

  Il viceministro Enrico MORANDO segnala che il tema è stato affrontato nel corso di un confronto con i relatori ma che si è ritenuto opportuno mantenere la formulazione originaria dell'emendamento del Governo, riflettendo anche sull'impiego di membri delle Forze armate in operazioni come quella denominata «Strade sicure».

  Emanuele FIANO (PD) osserva che la soppressione delle parole «alle Forze armate» prevista dalla lettera a) del subemendamento Lombardi 0.1.1.76, così come dal suo subemendamento 0.1.1.73, non pregiudica le finalità della proposta emendativa del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO, alla luce delle considerazioni svolte dal deputato Fiano, esprime disponibilità nel senso di rivedere il parere espresso sul subemendamento Lombardi 0.1.1.76, rendendolo quindi favorevole, a condizione che Pag. 70sia riformulato limitandolo al contenuto della sola lettera a). Manifesta, quindi, analoga disponibilità anche in relazione ai successivi subemendamenti Marcon 0.1.1.38 e Fiano 0.1.1.73, che risulterebbero identici al subemendamento Lombardi 0.1.1.76 qualora venisse accettata la riformulazione proposta.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Melilli, modifica il proprio parere sul subemendamento Lombardi 0.1.1.76, esprimendo quindi parere favorevole, a condizione che sia riformulato nei termini illustrati dal viceministro Morando, nonché sugli identici subemendamenti Marcon 0.1.1.38 e Fiano 0.1.1.73.

  Dalila NESCI (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento Lombardi 0.1.1.76, di cui è cofirmataria, proposta dal rappresentante del Governo e condivisa dai relatori.

  La Commissione approva gli identici subemendamenti Lombardi 0.1.1.76, come riformulato, Marcon 0.1.1.38 e Fiano 0.1.1.73 (vedi allegato 1), indi, con distinte votazioni, respinge gli identici subemendamenti Librandi 0.1.1.9, Latronico 0.1.1.32, Arlotti 0.1.1.46, Alfreider 0.1.1.50, Sammarco 0.1.1.60 e Vito 0.1.1.111 e il subemendamento Marcon 0.1.1.36.

  Emanuele FIANO (PD) accoglie la riformulazione del suo emendamento 0.1.1.31 proposta dai relatori.

  Dalila NESCI (M5S) chiede la votazione per parti separate del subemendamento Fiano 0.1.1.31, come riformulato, ponendo in votazione prima la parte relativa alle lettere a), b) e c) e quindi la parte relativa alla lettera d).

  Francesco BOCCIA, presidente, acconsentendo alla richiesta avanzata dalla deputata Nesci, pone in votazione il subemendamento Fiano 0.1.1.31, limitatamente alle parte ricomprendente le lettere a), b) e c).

  La Commissione approva il subemendamento Fiano 0.1.1.31, come riformulato, limitatamente alle lettere a), b) e c).

  Dalila NESCI (M5S) precisa di avere richiesto la votazione per parti separate in ragione del fatto che la lettera d) non prevede il ricorso alle graduatorie di concorsi precedenti prima dell'indizione di un nuovo concorso relativo alla Polizia di Stato. Pertanto, il suo gruppo non esprimerà un voto favorevole con riferimento a tale lettera.

  La Commissione approva la restante parte, ricomprendente la lettera d), del subemendamento Fiano 0.1.1.31, come riformulato (vedi allegato 1), che quindi risulta integralmente approvato.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che il subemendamento Causi 0.1.1.115 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Vito 0.1.1.108, Labriola 0.1.1.49, Artini 0.1.1.54.

  Angelo TOFALO (M5S), nell'illustrare il suo subemendamento 0.1.1.92, finalizzato a definire le forze speciali con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, chiede la motivazione del parere contrario espresso dai relatori e dal rappresentante del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO conferma il parere contrario espresso sulla proposta emendativa in esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Tofalo 0.1.1.92 e Galati 0.1.1.47. Approva quindi il subemendamento Garavini 0.1.1.116 (vedi allegato 1).

  Nicola MOLTENI (LNA) illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.1.15, volto a rendere il finanziamento destinato alle forze dell'ordine da una tantum a strutturale per gli anni 2016, 2017 e 2018, sottolineando che si tratta di una misura Pag. 71richiesta dalle rappresentanze delle forze dell'ordine, e rispondente anche ad un preciso impegno del Governo, in attuazione di una sentenza della Corte costituzionale. Osserva, quindi, che si tratta di una misura dovuta perché finalizzata a dare il giusto riconoscimento al lavoro e all'impegno delle predette forze dell'ordine.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Molteni 0.1.1.15 e Vito 0.1.1.102.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, illustra la proposta di riformulazione (vedi allegato 1) predisposta in relazione ai seguenti subemendamenti: Artini 0.1.1.5; identici Librandi 0.1.1.11, Latronico 0.1.1.34, Arlotti 0.1.1.43, Alfreider 0.1.1.53, Sammarco 0.1.1.59 e Vito 0.1.1.106; identici Librandi 0.1.1.12, Arlotti 0.1.1.45, Alfreider 0.1.1.51, Latronico 0.1.1.35, Sammarco 0.1.1.58 e Vito 0.1.1.105; identici Librandi 0.1.1.10, Vito 0.1.1.107, Sammarco 0.1.1.57, Arlotti 0.1.1.44, Alfreider 0.1.1.52 e Latronico 0.1.1.33; Artini 0.1.1.14 e Nesci 0.1.1.93. In caso di accoglimento da parte dei presentatori della riformulazione proposta, i predetti subemendamenti diventerebbero, quindi, tutti identici.

  Vincenzo CASO (M5S) chiede chiarimenti in merito alla copertura individuata nella proposta di riformulazione.

  Il viceministro Enrico MORANDO chiarisce che la copertura individuata corrisponde alla natura delle Capitanerie di porto, che attiene al tempo stesso alla difesa e alle infrastrutture.

  Laura CASTELLI (M5S) ritiene che sarebbe stata preferibile la presentazione di una nuova proposta emendativa da parte dei relatori, dal momento che la riformulazione predisposta si allontana notevolmente dal testo originario degli emendamenti.

   Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che in realtà la novità presente nella proposta di riformulazione dei relatori concerne la copertura finanziaria, registrandosi una sostanziale condivisione tra i gruppi per quanto riguarda il merito.

  Dalila NESCI (M5S) illustra le ragioni che avevano indotto il suo gruppo a presentare il subemendamento 0.1.1.93, di cui è prima firmataria, privo di copertura, dal momento che quella individuata dall'emendamento di riferimento era ritenuta sufficiente. Fa presente, inoltre, che sarebbe opportuno conoscere il numero delle persone interessate dalla proposta emendativa in oggetto, così come riformulata, per valutare la copertura individuata.

  Il viceministro Enrico MORANDO ribadisce la ratio della copertura individuata dal Governo.

  Francesco CARIELLO (M5S) obietta che da un punto di vista formale tale copertura non sembra fattibile.

  Angelo TOFALO (M5S) ribadisce che non è chiaro a quante unità delle forze dell'ordine siano destinati i 500 milioni di euro previsti, evidenziando che, a suo avviso, la quantificazione effettuata appare poco congrua.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) chiede chiarimenti in merito all'utilizzo della copertura, rilevando come non sia chiaro il motivo per cui si attinga a risorse di due ministeri.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, rileva come la copertura individuata dall'emendamento del Governo sia stata verificata, come attesta la relazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato.

  Federica DIENI (M5S) chiede ulteriori chiarimenti, con specifico riferimento al subemendamento Nesci 0.1.1.93.

  Francesco BOCCIA, presidente, evidenzia come il subemendamento Nesci 0.1.1.93 fosse stato dichiarato inammissibile in quanto privo di copertura. Qualora Pag. 72fosse accolta la proposta di riformulazione avanzata dai relatori, tale proposta emendativa sarebbe riammessa e, quindi, posta in votazione, insieme agli altri subemendamenti.

  Il viceministro Enrico MORANDO, pur rilevando che la discussione presenta aspetti paradossali poiché si riferisce a proposte emendative su cui è stato espresso parere favorevole, rileva tuttavia quanto la questione posta sia seria. Ribadisce, quindi, che la copertura relativa alle Capitanerie di porto è stata posta a carico di due ministeri differenti a causa dei molteplici compiti svolti dalle stesse Capitanerie.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la riformulazione dei subemendamenti Artini 0.1.1.5, Librandi 0.1.1.11, Latronico 0.1.1.34, Arlotti 0.1.1.43, Alfreider 0.1.1.53, Sammarco 0.1.1.59, Vito 0.1.1.106, Librandi 0.1.1.12, Arlotti 0.1.1.45, Alfreider 0.1.1.51, Latronico 0.1.1.35, Sammarco 0.1.1.58, Vito 0.1.1.105, Librandi 0.1.1.10, Vito 0.1.1.107, Sammarco 0.1.1.57, Arlotti 0.1.1.44, Alfreider 0.1.1.52, Latronico 0.1.1.33, Artini 0.1.1.14 e Nesci 0.1.1.93 è stata accolta dai rispettivi presentatori.

  La Commissione approva gli identici subemendamenti Artini 0.1.1.5, Arlotti 0.1.1.43, Alfreider 0.1.1.51, Vito 0.1.1.105, Librandi 0.1.1.10, Sammarco 0.1.1.57, Latronico 0.1.1.33 e Nesci 0.1.1.93, come riformulati dai rispettivi presentatori (vedi allegato 1).
  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Berretta 0.1.1.4 (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento Galati 0.1.1.48.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i subemendamenti Marchetti 0.1.1.114 e 0.1.1.113 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Pellegrino 0.1.1.65 e Costantino 0.1.1.66.

  Dalila NESCI (M5S) illustra il suo subemendamento 0.1.1.78, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge il subemendamento Nesci 0.1.1.78.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato ritirato il subemendamento Cenni 0.1.1.69.

  Simonetta RUBINATO (PD) sottoscrive i subemendamenti Marcon 0.1.1.42 e Vignali 0.1.1.55.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, i subemendamenti Marcon 0.1.1.42, Coscia 0.1.1.68 e Vignali 0.1.1.55 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato ritirato il subemendamento Narduolo 0.1.1.63.

  Giulio MARCON (SI-SEL) illustra la sua proposta emendativa 0.1.1.72, raccomandandone l'approvazione.
  La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Marcon 0.1.1.72, Abrignani 0.1.1.13, Simonetti 0.1.1.24, 0.1.1.25 e 0.1.1.19, Lombardi 0.1.1.79, Simonetti 0.1.1.22, 0.1.1.20, 0.1.1.21, Lombardi 0.1.1.80, Simonetti 0.1.1.23, Marcon 0.1.1.64, Simonetti 0.1.1.18 e 0.1.1.26.

  Maria ANTEZZA (PD) dopo aver illustrato la ratio del suo subemendamento 0.1.1.119, lo ritira, riservandosi di presentare un apposito ordine del giorno in Assemblea.

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR) si augura che l'impegno del Presidente del Consiglio dei ministri, nel senso di reperire adeguate risorse per celebrare Matera quale capitale europea della cultura possa trovare concreta attuazione. Chiede, inoltre, ai relatori e ai rappresentanti del Governo di esaminare favorevolmente il Pag. 73contenuto di taluni emendamenti, contenuti nella sezione 22, che intervengono su questo tema.

   Francesco BOCCIA, presidente, apprezza l'intenzione della collega Antezza di presentare un apposito ordine del giorno di indirizzo al Governo.

  La Commissione respinge il subemendamento Marcon 0.1.1.37.

   Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che il subemendamento Rubinato 0.1.1.117 è stato ritirato.
  La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Gelmini 0.1.1.101 e 0.1.1.100.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) contesta il parere negativo del Governo e dei relatori sui subemendamenti, a prima firma Gelmini, riferiti all'emendamento 1.1 del Governo, illustrandone la ratio e il contenuto, che rappresenta una visione alternativa del suo gruppo a quella del Governo, relativamente alle iniziative a favore dello sviluppo culturale dei giovani. Si riferisce, in particolare, ai subemendamenti Gelmini 0.1.1.101 e 0.1.1.100, testé respinti e ai restanti subemendamenti 0.1.1.99, 0.1.1.96, 0.1.1.97 e 0.1.1.98.

  Il viceministro Enrico MORANDO, replicando alla deputata Prestigiacomo, osserva che le predette proposte emendative, e in particolare il subemendamento Gelmini 0.1.1.101, rispondono ad una medesima logica effettivamente alternativa a quella del Governo, sottolineando che entrambe le visioni, legittime, hanno l'obiettivo di una riaffermazione della condizione specifica della nostra civiltà, con approcci profondamente diversi.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) ribadisce la bontà delle proposte contenute nei citati subemendamenti, in particolare nel subemendamento 0.1.1.99, che riconosce nei confronti dei diciottenni un contributo economico per la realizzazione di attività esperienziali in Italia o all'estero.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) concorda con le osservazioni della collega Prestigiacomo, con riferimento a proposte emendative che sono alternative ad una sorta di «mancetta» offerta dal Governo ai giovani.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Gelmini 0.1.1.99, 0.1.1.96, 0.1.1.97 e 0.1.1.98, Marcon 0.1.1.41, Molteni 0.1.1.16, Simonetti 0.1.1.17 e 0.1.1.27.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, illustra una proposta di riformulazione con riferimento ai subemendamenti Luigi Gallo 0.1.1.89 e 0.1.1.88 e Vacca 0.1.1.86 e 0.1.1.84 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'intento dei relatori potrebbe essere raggiunto anche mediante il ritiro dei subemendamenti Luigi Gallo 0.1.1.89 e 0.1.1.88 e Vacca 0.1.1.86, con la votazione del solo subemendamento Vacca 0.1.1.84, ove venisse riformulato nel senso indicato dai relatori.

  Luigi GALLO (M5S), nell'illustrare il subemendamento a sua prima firma 0.1.1.89, volto a estendere l'utilizzo delle risorse anche a copertura delle tasse universitarie, insiste per la votazione di tale proposta emendativa, mentre ritira il subemendamento a sua prima firma 0.1.1.88 e il subemendamento Vacca 0.1.1.86. Accoglie, inoltre, la riformulazione del subemendamento Vacca 0.1.1.84, di cui è cofirmatario.

  La Commissione respinge il subemendamento Luigi Gallo 0.1.1.89.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sul subemendamento Vacca 0.1.1.84, come riformulato.

  La Commissione approva il subemendamento Vacca 0.1.1.84, come riformulato (vedi allegato 1).

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) raccomanda l'approvazione del subemendamento Pag. 74a sua prima firma 0.1.1.8, sottolineando come la previsione della «espressa richiesta dell'avente diritto» sia a costo zero.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, conferma il parere contrario sul subemendamento Librandi 0.1.1.8.

  Il viceministro Enrico MORANDO ribadisce la contrarietà alla proposta contenuta nel subemendamento Librandi 0.1.1.8, sottolineando come sia necessario mobilitare energie culturali migliori per rispondere alle minacce alle quali oggi è sottoposta la nostra cultura.

  Simone BALDELLI (FI-PdL), intervenendo sul subemendamento Librandi 0.1.1.8, del quale condivide la previsione della «espressa richiesta dell'avente diritto», afferma di discordare dalla visione del viceministro in quanto appare a suo avviso maggiormente orientata all'acquisizione del consenso dei diciottenni in ragione del fatto che costoro acquisiscono il diritto di voto.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) evidenzia come in realtà i giovani hanno bisogno di posti di lavoro piuttosto che di un contributo economico temporaneo.

  Vincenzo CASO (M5S) propone che l'incentivo venga assegnato prima dei diciotto anni, considerato che l'orientamento culturale dei giovani si forma molto prima di quell'età. Sottolinea, inoltre, come sarebbe più serio aggiornare i programmi di insegnamento delle scuole.

  Marco CAUSI (PD) evidenziando come i giovani, nella fascia di età che precede l'avvio all'attività lavorativa, siano i più grandi consumatori di prodotti culturali, sottolinea l'importanza delle misure volte a supportare il consumo culturale.

  Angelo TOFALO (M5S), nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione, osserva come, a suo avviso, l'investimento nella sicurezza rappresenti oggi sia la misura più importante da prevedere.

  Giulio MARCON (SI-SEL), intervenendo sul subemendamento Librandi 0.1.1.8, dichiara di non condividere la misura introdotta dal Governo.

  Raffaello VIGNALI (AP), con riferimento al subemendamento Librandi 0.1.1.8, evidenzia che gli interventi previsti dal Governo in tale ambito sono la corretta risposta alla gravità della situazione attuale.

  Luigi GALLO (M5S) evidenzia come la misura prevista dal Governo costituisca una «mancetta» elargita ai giovani che oggi non hanno prospettive lavorative.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sul subemendamento Librandi 0.1.1.8, chiede se la misura si applica ai giovani che hanno già compiuto i diciotto anni o anche a coloro che li compiranno, sottolineando come tale dato sia rilevante ai fini della comprensione o meno nelle liste elettorali dei destinatari di tale beneficio.

  La Commissione respinge il subemendamento Librandi 0.1.1.8.

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il subemendamento Ascani 0.1.1.70 è stato ritirato.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i relatori hanno presentato una riformulazione del subemendamento Ferro 0.1.1.1, precedentemente accantonato in ragione di criticità relative alla copertura finanziaria, che con la predetta riformulazione risulterebbero superate.

  Luigi GALLO (M5S) evidenzia che con il subemendamento Ferro 0.1.1.1, come riformulato, si vuole introdurre misure localistiche e microsettoriali. Sottolinea, inoltre, che fra i beneficiari vi è una fondazione diretta dalla moglie del deputato Causi e che la proposta emendativa riguarda anche la Fondazione MAXXI, di Pag. 75cui è presidente una ex deputata del PD. Ricorda che in sede di VII Commissione il suo gruppo si è sempre battuto per evitare le commistioni tra politica e cultura in relazione alla destinazione delle risorse.

  Laura CASTELLI (M5S) stigmatizza fortemente la circostanza che con la legge di stabilità il Parlamento preveda un finanziamento per una fondazione diretta dalla moglie di un deputato. In proposito, rammenta che nel corso dell'esame della legge di stabilità per il 2015 si era impedito il finanziamento di una fondazione presieduta da un deputato.

  Maino MARCHI (PD) segnala che è irragionevole che non possano essere previsti finanziamenti in favore di un'istituzione culturale meritoria, solo in ragione di un legame di parentela tra membri degli organi direttivi e singoli deputati.

  Roberto RAMPI (PD) ricorda che la Fondazione Romaeuropa gestisce una importante manifestazione culturale e che quindi il previsto finanziamento non costituisce in alcun modo un favoritismo.

  Riccardo NUTI (M5S), nel rilevare che la legge di stabilità rappresenta sempre più frequentemente un mezzo attraverso il quale le risorse pubbliche sono assegnate secondo una logica meramente «spartitocratica», ribadisce l'inopportunità di prevedere un finanziamento in favore di una fondazione diretta dalla moglie di un deputato. Nel ricordare che il subemendamento in discussione è stato presentato da un deputato del PD, dichiara che il Movimento 5 Stelle non ha alcun interesse per il finanziamento del teatro Regio di Parma, anch'esso presente nella proposta emendativa, in quanto non ha mai preso in considerazione quelle che possono essere considerate «marchette» in ambito culturale. Chiede pertanto il ritiro del subemendamento Ferro 0.1.1.1.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) preannuncia un voto contrario sul subemendamento Ferro 0.1.1.1 in ragione di una contrarietà di principio a interventi microsettoriali, al di là di possibili legami tra dirigenti degli enti finanziati e singoli deputati.

  Francesco BOCCIA, presidente, dichiara di convenire con le considerazioni del collega Baldelli, ricordando tuttavia che proposte emendative di tale genere sono ammissibili, in quanto il testo all'esame della Commissione purtroppo già contiene disposizioni di carattere microsettoriale.

   Fabio RAMPELLI (FdI-AN) rileva che prima di procedere ad un finanziamento sarebbe doveroso avere una visione complessiva degli enti culturali potenzialmente interessati, al fine di valutarne la rilevanza. Nel caso specifico, osserva che prima della Fondazione Romaeuropa vi sarebbero altri enti maggiormente meritori di un finanziamento. Giudica in ogni caso scandaloso che deputati di maggioranza e relatori si facciano promotori di tale tipo di interventi, manifestando inoltre profondo disagio per il fatto che il Governo abbia presentato proposte emendative estremamente complesse nelle ultimissime fasi dell'esame del disegno di legge di stabilità.

  Giulio MARCON (SI-SEL) chiede il ritiro del subemendamento Ferro 0.1.1.1, preannunciando altrimenti il voto contrario del suo gruppo.

   Francesco BOCCIA, presidente, nel prendere atto del dibattito testé svoltosi, dispone che il subemendamento Ferro 0.1.1.1 resti accantonato, ai fini di una sua eventuale riformulazione.

  Simone BALDELLI (FI-PdL) raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.1.1.103, sottolineando l'opportunità di prevedere la piena detraibilità delle spese per assicurare la sicurezza delle abitazioni. Osserva che, in tal modo, si può consentire alle Forze dell'ordine di concentrarsi sul contrasto ad altre forme di criminalità. Nel ricordare che il tema della detrazione d'imposta per gli interventi per la sicurezza Pag. 76della casa era oggetto di numerose proposte emendative del suo gruppo, dichiara che avrebbe preferito un accoglimento delle stesse, eventualmente riformulate, in luogo della loro parziale assunzione all'interno di un emendamento del Governo.

  Paolo TANCREDI (AP) segnala che il tema richiamato dal collega Baldelli è stato valutato meritevole di considerazione e che essendo oggetto di proposte emendative di Forza Italia, della Lega e di altri gruppi di opposizione, si è preferito presentare una nuova proposta emendativa come momento di sintesi.

  Federica DIENI (M5S) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sul subemendamento Baldelli 0.1.1.103, osservando che con tale proposta, di fatto, si favoriscono i soggetti a reddito medio-alto, mentre la sicurezza dell'abitazione deve essere garantita a tutti i cittadini.

  La Commissione respinge il subemendamento Baldelli 0.1.1.103.

  Simone BALDELLI (FI-PdL), nell'illustrare il subemendamento a sua prima firma 0.1.1.104, di contenuto analogo a quello appena respinto, sottolinea come lo stesso sia ispirato a ragioni di assoluto buon senso, e non sia certo finalizzato a favorire i cittadini più abbienti, diversamente da quanto asserito dalla collega Dieni. Rammenta, inoltre, che le risorse stanziate dal Governo siano piuttosto esigue e debbano essere oggetto di incremento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Baldelli 0.1.1.104, Vacca 0.1.1.87, Nesci 0.1.1.81 e Simonetti 0.1.1.30.
  La Commissione approva il subemendamento Librandi 0.1.1.6 (vedi allegato 1).

  Luca FRUSONE (M5S), intervenendo sul suo subemendamento 0.1.1.94, ne illustra le finalità.

  Giulio MARCON (SI-SEL), intervenendo anch'egli sul subemendamento Frusone 0.1.1.94, preannuncia sullo stesso il voto favorevole del gruppo Sinistra Ecologia Libertà.

  La Commissione respinge il subemendamento Frusone 0.1.1.94.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il subemendamento Rostan 0.1.1.2 è stato ritirato.

  La Commissione respinge il subemendamento Luigi Gallo 0.1.1.83.

  Francesco BOCCIA, presidente, con riferimento al subemendamento Vignali 0.1.1.56, osserva come non sia possibile prevedere, nell'ambito di una norma di rango primario, l'emanazione di una circolare da parte dell'Agenzia delle entrate, con la quale definire le specifiche modalità attuative del credito di imposta in discussione. Invita pertanto i presentatori al ritiro della predetta proposta subemendativa.

  Raffaello VIGNALI (AP) non accede alla proposta di ritiro del suo subemendamento 0.1.1.56.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, propone di riformulare il subemendamento Vignali 0.1.1.56, prevedendo che le modalità attuative della disposizione siano stabilite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate (vedi allegato 1).

  Raffaello VIGNALI (AP) accetta la riformulazione testé proposta dai relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione dei relatori.

  La Commissione approva il subemendamento Vignali 0.1.1.56, nel testo riformulato (vedi allegato 1).Pag. 77
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Luigi Gallo 0.1.1.82 e Marcon 0.1.1.39.

  Donata LENZI (PD) ritira il suo subemendamento 0.1.162.

  Giulio MARCON (SI-SEL), pur prendendo atto del ritiro del subemendamento 0.1.162 da parte della presentatrice, dichiara di condividerne le finalità.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che i subemendamenti Vignali 0.1.1.61 e Berretta 0.1.1.3 sono stati ritirati.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, presenta e illustra il subemendamento 0.1.1.121 dei relatori (vedi allegato 1), volto ad apportare una correzione formale all'emendamento 1.1 del Governo, raccomandandone l'approvazione.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sul subemendamento 0.1.1.121 dei relatori.

  Davide CRIPPA (M5S) nell'evidenziare che non si tratta di correzione meramente formale, stigmatizza le modalità di presentazione di tale proposta emendativa.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che la proposta emendativa testé presentata dai relatori ha carattere eminentemente formale.

  Laura CASTELLI (M5S), intervenendo sul subemendamento 0.1.1.121 dei relatori, chiede che il rappresentante del Governo fornisca chiarimenti in ordine alla ratio della proposta subemendativa in discussione.

  Il viceministro Enrico MORANDO, nel rispondere alla richiesta di chiarimento della deputata Castelli, evidenzia come la presentazione del subemendamento sia stata necessitata dall'impossibilità di correggere non un mero errore di drafting, ma un vero e proprio errore di contenuto dell'emendamento del Governo, dovendo lo stesso riferirsi non esclusivamente all'anno 2018, ma anche a quelli successivi.

  La Commissione approva il subemendamento dei relatori 0.1.1.121 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, propone una ulteriore nuova formulazione del subemendamento Ferro 0.1.1.1, precedentemente accantonato (vedi allegato 1).

  Riccardo NUTI (M5S), intervenendo sul subemendamento Ferro 0.1.1.1, come riformulato, evidenzia come alcune delle misure proposte vadano nella direzione di favorire enti amministrati da parenti di alcuni esponenti politici del PD.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), nel rilevare l'incongruenza del Governo, che ingiustificatamente esclude alcuni enti dal processo di spending review, chiede quale sia la logica adottata dal Governo in merito.

  Maino MARCHI (PD), nel replicare alla collega Saltamartini, sottolinea che la scelta di individuare il MAXXI quale unico destinatario delle disposizioni di cui al subemendamento Ferro 0.1.1.1, così come riformulato, corrisponde ad una scelta politica nei confronti di una grande istituzione culturale.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) ricorda di aver lasciato la maggioranza per entrare nei ranghi dell'opposizione, proprio perché non ha ritenuto condivisibili le scelte effettuate dalla stessa maggioranza e dal Governo, che sovente sono state improntate a criteri non certo di massima trasparenza.

  Angelo TOFALO (M5S) ritiene non condivisibile la riformulazione del subemendamento Ferro 0.1.1.1.

   Francesco BOCCIA, presidente, ritiene legittima la scelta politica del Governo e Pag. 78dei relatori di escludere la fondazione MAXXI dalle norme di contenimento delle spese a carico dei soggetti inclusi nell'elenco ISTAT delle amministrazioni pubbliche, in considerazione dell'alta valenza culturale della predetta fondazione.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) osserva che il presidente pare assumersi la responsabilità politica di scelte in realtà riferibili ai relatori e al Governo.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, evidenzia che con la riformulazione del subemendamento Ferro 0.1.1.1, si riduce ad una sola istituzione di alto valore culturale il novero dei destinatari delle disposizioni del subemendamento de quo.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene che il parere favorevole dei relatori e del Governo sul subemendamento Ferro 0.1.1.1 sia stato originariamente espresso sulla sua formulazione iniziale e che, solo in base alle forte opposizione svolta dai colleghi del suo gruppo, la proposta emendativa è stata riformulata nel senso di prevedere quale destinataria la sola fondazione MAXXI.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che il subemendamento Ferro 0.1.1.1, nella sua formulazione originaria, era stato accantonato per verificare aspetti problematici concernenti la sua copertura finanziaria, pur avendo espresso un parere tendenzialmente favorevole sullo stesso sia il Governo sia i relatori. Rammenta, quindi, che solo all'esito di tali verifiche si è dato luogo alla sua riformulazione, giustificata in base ad una scelta politica di priorità.

  Davide CRIPPA (M5S) ribadisce che il parere dei relatori e del Governo era sin dall'inizio favorevole sul testo originario del subemendamento Ferro 0.1.1.1, non dovendosi quindi imputare esclusivamente al suo presentatore responsabilità che invece sono riferibili ad altri. Chiede, infine, alla presidenza di vigilare affinché non si verifichino più situazioni come quella testé descritta.

  Fabio RAMPELLI (FdI-AN) si dichiara non soddisfatto della riformulazione del subemendamento Ferro 0.1.1.1, in quanto la stessa asseconda ugualmente quella pratica scorretta di presentare disposizioni puntuali, denominate in gergo «marchette», che non dovrebbero trovare spazio all'interno del disegno di legge di stabilità. Osserva, poi, che tra tanti siti culturali presenti nella nostra capitale, quale, ad esempio, il cosiddetto Colosseo quadrato all'EUR, il quale è stato sostanzialmente ceduto ad una società francese per un prezzo irrisorio, si è scelto invece con il predetto subemendamento, così come riformulato, di sostenere il MAXXI: ciò, senza prima determinare un oggettivo ordine di priorità tra gli enti culturali da privilegiare nell'intervento pubblico.

  Riccardo NUTI (M5S) ricorda che, per quanto a sua conoscenza, la Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura, indicata tra i soggetti da sostenere nella formulazione originaria del citato subemendamento Ferro 0.1.1.1, è presieduta dalla moglie del deputato Causi, e che la stessa siede anche nel consiglio di amministrazione del MAXXI, unico soggetto culturale contemplato nella riformulazione del predetto subemendamento. Chiede quindi se sia corretto che si presentino proposte emendative su enti nel cui consiglio di amministrazione, a vario titolo, sieda la moglie di un parlamentare.

  Francesco BOCCIA, presidente, non ritiene che si debba sempre fare un'analisi di coloro che appartengono agli organi direttivi di enti interessati da disposizioni legislative. Ribadisce, quindi, che la scelta della nuova formulazione del subemendamento Ferro 0.1.1.1 è stata effettuata esclusivamente in base ad una valutazione di opportunità politica riferita all'eccellenza dell'istituzione interessata. Avverte Pag. 79poi che i relatori e i rappresentanti del Governo hanno confermato il loro avviso favorevole sul subemendamento Ferro 0.1.1.1 così come riformulato.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, il subemendamento Ferro 0.1.1.1, come riformulato, e l'emendamento 1.1 del Governo, come modificato dai subemendamenti approvati (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, nel passare all'esame dell'emendamento del Governo 9-bis.13, anche a nome del collega Tancredi, esprime sullo stesso parere favorevole, invitando al ritiro del subemendamento Rubinato 0.9-bis.13.1 ad esso riferito.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA raccomanda l'approvazione dell'emendamento del Governo 9-bis.13. Esprime, inoltre, parere conforme a quello del relatore sul subemendamento Rubinato 0.9-bis.13.1

  Simonetta RUBINATO (PD) illustra il suo subemendamento 0.9-bis.13.1, chiedendo ai relatori e al rappresentante del Governo di riconsiderare l'avviso contrario testé espresso.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA conferma l'invito al ritiro del subemendamento Rubinato 0.9-bis.13.1 .

  Simonetta RUBINATO (PD) ritira il subemendamento a sua prima firma 0.9-bis.13.1.

  La Commissione approva l'emendamento 9-bis.13 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, con riferimento ai subemendamenti all'emendamento 16.293 del Governo, avverte che sono da ritenersi inammissibili per carenza o inidoneità della copertura i subemendamenti Melilla 0.16.293.12, Pastorino 0.16.293.4, Crippa 0.16.293.20, Liuzzi 0.16.293.24, Melilla 0.16.293.13, Melilla 0.16.293.11.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, nel passare all'esame dell'emendamento 16.293 del Governo e dei subemendamenti allo stesso riferite, esprime, anche a nome del collega Tancredi, parere contrario sui subemendamenti Da Villa 0.16.293.26 e Melilla 0.16.293.10. Invita poi al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, del subemendamento Sammarco 0.16.293.2. Esprime inoltre parere contrario sui subemendamenti Melilla 0.16.293.15, Stella Bianchi 0.16.293.37, Simonetti 0.16.293.9, Melilla 0.16.293.16, Simonetti 0.16.293.8, Melilla 0.16.293.17 e 0.16.293.14. Invita poi al ritiro del subemendamento Sammarco 0.16.293.1, esprimendo inoltre parere contrario sul subemendamento Zaratti 0.16.293.18, sugli identici subemendamenti Pastorino 0.16.293.5 e Liuzzi 0.16.293.21, sui subemendamenti Zaratti 0.16.293.19, Simonetti 0.16.293.7, Liuzzi 0.16.293.22, Stella Bianchi 0.16.293.36, Liuzzi 0.16.293.25 e Zolezzi 0.16.293.34. Invita poi al ritiro del subemendamento Braga 0.16.293.35 ed esprime parere contrario sugli identici subemendamenti Pastorino 0.16.293.6 e Liuzzi 0.16.293.23, sugli emendamenti Liuzzi 0.16.293.29, 0.16.293.28, 0.16.293.27, 0.16.293.32. 0.16.293.31, 0.16.293.30 e 0.16.293.33 e Sammarco 0.16.293.3. Esprime, infine, parere favorevole sull'emendamento 16.293 del Governo.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA, nel raccomandare l'approvazione dell'emendamento 16.293 del Governo, esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), intervenendo sul subemendamento Da Villa 0.16.293.26, evidenzia come lo stesso sia volto sostanzialmente a sostituire integralmente l'emendamento 16.293 del Governo riguardo le trivellazioni e chiede che venga riconsiderato il parere contrario testé espresso, vista l'ineccepibilità della formulazione della proposta emendativa.

  Generoso MELILLA (SI-SEL) interviene sul complesso delle proposte emendative Pag. 80presentate dal suo gruppo all'emendamento 16.293 del Governo, raccomandandone l'approvazione. Sottolinea come tali proposte emendative, a differenza degli interventi proposti dalla maggioranza, siano state, in numerosi casi, dichiarate inammissibili oppure oggetto di parere contrario dei relatori e del rappresentante del Governo. Esprime, in ogni caso, apprezzamento sulla svolta del Governo in merito alle trivellazioni, pur sottolineando la presenza di incongruenze circa la valutazione dell'impatto ambientale, e si augura che tale cambio di rotta non sia dettato solo dal timore circa l'esito dei quesiti referendari sulle trivellazioni al momento al vaglio della Corte Costituzionale. Ribadendo la necessità di puntare sul risparmio e l'efficientamento energetico, auspica che la politica energetica non si fondi sul solo sfruttamento degli idrocarburi, promuovendo invece interventi in favore delle energie rinnovabili e dell'efficientamento energetico. Augurandosi infine che la svolta del Governo non venga smentita dal rilascio dell'autorizzazione alla società inglese Rockhopper, attualmente al vaglio del Ministero dello sviluppo economico, ribadisce la contrarietà del suo gruppo alle trivellazioni petrolifere entro le 12 miglia.

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR) sottolineando come l'emendamento 16.293 del Governo rischi di essere una norma tattica, orientata più al consenso immediato che all'introduzione di una organica strategia ambientale, auspica lo svolgimento del referendum sulle trivellazioni.

  Giulio MARCON (SI-SEL), esprimendo apprezzamento per il cambio di rotta del Governo, auspica che ciò sia di insegnamento per il futuro.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) esprimendo soddisfazione sulla scelta del Governo di fare marcia indietro rispetto alle previsioni del decreto-legge «sblocca Italia», volte alla cancellazione delle norme approvate nel 2010, preannuncia il voto favorevole sull'emendamento 16.293 del Governo. Si augura, infine, che non vengano accelerati i procedimenti relativi ai titoli abilitativi in fase di rilascio.

  Mirella LIUZZI (M5S), intervenendo sul subemendamento Da Villa 0.16.296.26, rileva la necessità che il titolo abilitativo relativo al progetto petrolifero Ombrina 2 non venga rilasciato, cosa che a suo avviso renderebbe vano il nuovo orientamento del Governo circa le trivellazioni.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sul subemendamento Da Villa 0.16.293.26, chiede ai relatori e al Governo di rivalutare il comma 129-ter.1 della proposta emendativa presentata, volto ad estendere il divieto di attività di ricerca, prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi anche alle aree limitrofe i parchi nazionali e regionali e alle aree protette. Dichiarandosi inoltre allibito per la menzione delle sole attività upstream contenuta nella relazione illustrativa all'emendamento 16.293 del Governo e non anche di quelle downstream, preannuncia la richiesta di votazione per parti separate dell'emendamento 16.293 del Governo. Chiede inoltre una verifica relativa al giudizio di ammissibilità con riferimento ad alcuni subemendamenti presentati dal suo gruppo.

   Francesco BOCCIA, presidente, assicura che gli uffici stanno verificando le pronunce di inammissibilità segnalate dal deputato Crippa.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA, nel ringraziare i colleghi intervenuti nel dibattito, riconosce che l'emendamento 16.293 del Governo ricalca alcuni contenuti di emendamenti presentati, tra gli altri, dai deputati Melilla e Prestigiacomo, precisando tuttavia che è apparsa più opportuna una riformulazione complessiva, per assicurare quella coerenza interna difficile da realizzare accogliendo singoli emendamenti. Osserva che gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle sono invece basati su una impostazione alternativa.

Pag. 81

  Francesco BOCCIA, presidente, precisa che le pronunce di inammissibilità di alcuni subemendamenti riferiti all'emendamento 16.293 del Governo sono state determinate dal fatto che per la revoca di titoli abitativi già in essere, rispetto ai quali si assume esistente un flusso di risorse allo Stato per canoni di concessione, sarebbe stata necessaria la previsione di una copertura finanziaria.

  Davide CRIPPA (M5S) osserva che si fa conclusione fra titoli abilitativi e canoni di concessione.

   Francesco BOCCIA, presidente, dopo aver sottolineato che i subemendamenti in oggetto affrontano un tema particolarmente complesso, ritiene che vi siano gli estremi per riammettere i subemendamenti Melilla 0.16.293.11, Crippa 0.16.293.20, Pastorino 0.16.293.4 e Liuzzi 0.16.293.24.

  La Commissione respinge il subemendamento Da Villa 0.16.293.26.

  Laura CASTELLI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, si interroga su cosa ci si debba aspettare da quella che appare come una sorta di contrattazione concernente la riformulazione di emendamenti accantonati, che sta avvenendo fuori dall'Aula della Commissione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Melilla 0.16.293.10 e 0.16.293.11.

  Davide CRIPPA (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.16.293.20, ribadendo la distinzione fra titoli abilitativi e titoli concessori e ricordando che questi ultimi possono essere conseguiti solo al termine di uno specifico percorso di valutazione. Ritiene che senza la modifica proposta la retromarcia del Governo rispetto alle trivellazioni in mare possa essere solo di facciata. Coglie l'occasione per ricordare che il collega Realacci ha manifestato contrarietà in relazione a tali pratiche dopo aver contribuito a renderle possibili votando favorevolmente le relative proposte normative, in occasione dell'esame del decreto-legge cosiddetto «Sblocca Italia».

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Crippa 0.16.293.20, Pastorino 0.16.293.4 e Liuzzi 0.16.293.24.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il subemendamento Sammarco 0.16.293.2 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Melilla 0.16.293.13 e 0.16.293.15.

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il subemendamento Stella Bianchi 0.16.293.37 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Simonetti 0.16.293.9, Melilla 0.16.293.16, Simonetti 0.16.293.8, Melilla 0.16.293.17 e 0.16.293.14, Sammarco 0.16.293.1 e Zaratti 0.16.293.18.

  Davide CRIPPA (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento Liuzzi 0.16.293.21, di cui è cofirmatario, osservando che con la formulazione proposta la dichiarazione di pubblica utilità appare una conseguenza, e non una causa, come invece dovrebbe essere, del rilascio del titolo abilitativo. Chiede pertanto chiarimenti a riguardo.

  Gianclaudio BRESSA (PD) non condivide l'interpretazione fornita dal deputato Crippa.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici subemendamenti Pastorino 0.16.293.5 e Liuzzi 0.16.293.21 e i subemendamenti Zaratti 0.16.293.19, Simonetti 0.16.293.7 e Liuzzi 0.16.293.22.

   Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che il subemendamento Stella Bianchi 0.16.293.36 è stato ritirato.

Pag. 82

  Mirella LIUZZI (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.16.293.25, segnalando che con l'abrogazione del comma 1-bis dell'articolo 38 del decreto-legge n. 133 del 2014, prevista dalla lettera b) del comma 129-ter, inserito dall'emendamento del Governo, si fa venire meno la previsione di un piano delle aree. Si interroga sulle ragioni di tale scelta.

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea l'importanza di un coinvolgimento delle regioni nella predisposizione di un piano delle aree, anche in considerazione del fatto che, con la riforma costituzionale voluta dalla maggioranza, verrebbe meno di fatto la possibilità per esse di avere voce in capitolo sulle trivellazioni in mare.

  Generoso MELILLA (SI-SEL) intervenendo sul subemendamento Liuzzi 0.16.293.25, rileva l'irrazionalità della proposta governativa, sostenendo il subemendamento della deputata Liuzzi.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il subemendamento Braga 0.16.293.35 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Liuzzi 0.16.293.25, Zolezzi 0.16.293.34 e gli identici subemendamenti Pastorino 0.16.293.6 e Liuzzi 0.16.293.23.

  Mirella LIUZZI (M5S), intervenendo sul suo subemendamento 0.16.293.29, ne illustra le finalità, volte a ridurre la durata delle concessioni governative, sottolineando che la sua proposta emendativa è volta a dare un segnale forte, anche alla luce dei recenti sviluppi sul tema ambientale registratisi recentemente alla conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici.

  La Commissione respinge il subemendamento Liuzzi 0.16.293.29.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sul subemendamento Liuzzi 0.16.293.28, ne illustra la ratio, evidenziando come un Paese come l'Italia, che dovrebbe stanziare molte più risorse a tutela del turismo, non possa permettersi di rilasciare concessioni di estrazione di idrocarburi per un periodo così lungo. Raccomanda, quindi, l'approvazione della proposta emendativa in esame, volta a ridurre la durata delle concessioni.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive il subemendamento Liuzzi 0.16.293.28.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Liuzzi 0.16.293.28, 0.16.293.27, 0.16.293.32, 0.16.293.31 e 0.16.293.30.

  Mirella LIUZZI (M5S), nell'illustrare il suo subemendamento 0.16.293.33, evidenzia come l'articolo 5 del decreto-legge cosiddetto «Sblocca Italia» prevedesse la possibilità di prorogare la durata delle concessioni, mentre l'emendamento 16.293 del Governo non parla di proroghe. Ritiene, pertanto, che i relatori dovrebbero precisare se abbiano ritenuto pleonastico il suo subemendamento, non ipotizzando l'eventualità di proroga delle concessioni, oppure se, al contrario, non intendono limitare tale possibilità.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Liuzzi 0.16.293.33 e Sammarco 0.16.293.3.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'emendamento 16.293 del Governo, ne richiede la votazione per parti separate, nel senso di votare separatamente il comma 129-bis e, quindi, con una successiva votazione, i commi 129-ter, 129-quater e 129-quinquies. Intervenendo sul contenuto dell'emendamento del Governo, ne evidenzia alcune contraddittorietà, in quanto il comma 129-bis sembra ispirarsi a una politica ambientalista, nettamente smentita dai commi successivi.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene che tale richiesta possa essere accolta.

Pag. 83

  Mirella LIUZZI (M5S), con riferimento all'emendamento 16.293 del Governo, osserva come, secondo l'interpretazione fornita dal rappresentante del Governo, il referendum sarebbe da ritenersi «assorbito» dalla proposta emendativa del Governo. Ritiene, tuttavia, che non si possa accedere a tale interpretazione, anche perché in contrasto con alcune pronunce della Corte costituzionale.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la parte dell'emendamento 16.293 del Governo aggiuntiva del comma 129-bis e, quindi, la parte del medesimo emendamento riferita ai commi 129-ter, 129-quater e 129-quinquies (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'emendamento 18.106 del Governo e dei subemendamenti ad esso riferiti. Ricorda che i subemendamenti Alberto Giorgetti 0.18.106.4 e 0.18.106.5 e Sammarco 0.18.106.1 sono inammissibili.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Tancredi, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, del subemendamento Ferro 0.18.106.6, esprime parere contrario sul subemendamento Ferro 0.18.106.7 e sul subemendamento Sammarco 0.18.106.2, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 18.106 del Governo.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i subemendamenti Ferro 0.18.106.6 e 0.18.106.7 sono stati ritirati dal presentatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Sammarco 0.18.106.2 e approva l'emendamento 18.106 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'emendamento 28.92 del Governo, con riferimento al quale non sono stati presentati subemendamenti.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Tancredi, esprime parere favorevole sull'emendamento 28.92 del Governo.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA raccomanda l'approvazione dell'emendamento 28.92 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 28.92 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'emendamento 33.429 del Governo e dei subemendamenti ad esso riferiti.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Tancredi, esprime parere contrario sui subemendamenti Franco Bordo 0.33.429.7, De Lorenzis 0.33.429.3, 0.33.429.1 e 0.33.429.2, Franco Bordo 0.33.429.10 e 0.33.429.8, De Lorenzis 0.33.429.4, sugli identici subemendamenti De Lorenzis 0.33.429.5 e Franco Bordo 0.33.429.9 e sul subemendamento De Lorenzis 0.33.429.6. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento 33.429 del Governo.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA raccomanda l'approvazione dell'emendamento 33.429 del Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Franco Bordo 0.33.429.7 e De Lorenzis 0.33.429.3.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il suo subemendamento 0.33.429.1, evidenziandone la ratio.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti De Lorenzis Pag. 840.33.429.1 e 0.33.429.2 e Franco Bordo 0.33.429.10 e 0.33.429.8.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il suo subemendamento 0.33.429.4, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.429.4, gli identici subemendamenti De Lorenzis 0.33.429.5 e Franco Bordo 0.33.429.9 e il subemendamento De Lorenzis 0.33.429.6. Approva quindi l'emendamento 33.429 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'emendamento 33.430 del Governo, con riferimento al quale non sono stati presentati subemendamenti.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Tancredi, esprime parere favorevole sull'emendamento 33.430 del Governo.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA raccomanda l'approvazione dell'emendamento 33.430 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 33.430 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'emendamento 38.134 del Governo, con riferimento al quale non sono stati presentati subemendamenti.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Tancredi, esprime parere favorevole sull'emendamento 38.134 del Governo.

  Il Sottosegretario Gianclaudio BRESSA raccomanda l'approvazione dell'emendamento 38.134 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 38.134 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'emendamento 40.80 del Governo e dei subemendamenti ad esso riferiti.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Tancredi, esprime parere contrario sul subemendamento Franco Bordo 0.40.80.4, sui subemendamenti Castelli 0.40.80.6, 0.40.80.7, 0.40.80.8, sugli identici subemendamenti Guidesi 0.40.80.1 e Franco Bordo 0.40.80.5. Esprime inoltre parere favorevole sugli identici subemendamenti Arlotti 0.40.80.2 e Alfreider 0.40.80.3 e sull'emendamento 40.80 del Governo.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Franco Bordo 0.40.80.4, approva gli identici subemendamenti Arlotti 0.40.80.2 e Alfreider 0.40.80.3 (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento Castelli 0.40.80.6.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento 40.80 del Governo, ne intende sottolineare le contraddizioni.

  Laura CASTELLI (M5S) e Emanuele COZZOLINO (M5S) illustrano la ratio del subemendamento Castelli 0.40.80.6, che intende evitare arbitri del Presidente del Consiglio ministri, rilevando, inoltre, che una normativa di tal guisa non doveva essere inserita all'interno del disegno di legge di stabilità.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA, dopo aver ricordato che il CIPE è un comitato di ministri, sottolinea come l'emendamento del Governo 40.80 intenda verificare l'utilizzo dei finanziamenti e delineare le procedure e le modalità di definanziamento degli interventi che non si è riusciti a realizzare, sottolineando Pag. 85come vi siano centinaia di milioni di euro non spesi, che si intende utilizzare proficuamente.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) evidenzia che l'emendamento del Governo 40.80, alla lettera b), capoverso 1-ter, prevede la proposta del Presidente del Consiglio, il quale assume un ruolo determinante.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA ricorda che la procedura ivi indicata si concretizza nell'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, per cui è connaturato a tale atto il ruolo svolto dal Presidente del Consiglio.

  Francesco BOCCIA, presidente, rispondendo alla deputata Prestigiacomo, conferma il suo giudizio di ammissibilità – in senso favorevole – sull'emendamento del Governo 40.86, osservando che l'unico elemento astrattamente di natura ordinamentale, trascurabile nel contesto generale della proposta emendativa, è un riferimento, presente al comma 2 della stessa lettera a), alle parole «presieduto in maniera non delegabile dal Presidente del Consiglio dei ministri».

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) evidenzia altre parti dell'emendamento 40.80 del Governo che, a suo avviso, sarebbero ordinamentali, dovendosi quindi considerare inammissibile l'intero emendamento. Rileva, poi, che il Presidente Renzi dovrebbe prendere atto che il rapporto tra Presidente del Consiglio e ministri è diverso da quello tra sindaco e i suoi assessori, restituendo quindi dignità al ruolo degli altri componenti del Consiglio dei ministri.

  Francesco BOCCIA, presidente, sottolinea come una disposizione presente nell'emendamento del Governo 40.80, indicata dalla collega Saltamartini quale ordinamentale, poiché abroga la non delegabilità di talune funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri ad altri ministri, in realtà opera una semplificazione delle procedure andando in senso opposto a quello indicato dalla stessa collega.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Castelli 0.40.80.6, 0.40.80.7 e 0.40.80.8, gli identici subemendamenti Guidesi 0.40.80.1 e Franco Bordo 0.40.80.5. Approva, infine, l'emendamento 40.80 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, invita i relatori e il Governo a esprimere i pareri sui subemendamenti riferiti all'emendamento 43.70 del Governo e sul medesimo emendamento.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sul subemendamento Franco Bordo 0.43.70.11. Esprime, quindi, parere favorevole sul subemendamento Borghi 0.43.70.19, subordinatamente ad una sua riformulazione, che illustra (vedi allegato 1). Esprime altresì parere contrario sui subemendamenti De Lorenzis 0.43.70.5 e 0.43.70.4, Franco Bordo 0.43.70.15, 0.43.70.14, 0.43.70.12 e 0.43.70.13, De Lorenzis 0.43.70.2, Franco Bordo 0.43.70.16, De Lorenzis 0.43.70.3, 0.43.70.9 e 0.43.70.8, Franco Bordo 0.43.70.17 e 0.43.70.18, Guidesi 0.43.70.10, De Lorenzis 0.43.70.6, 0.43.70.7 e 0.43.70.1.
  Esprime, inoltre, parere favorevole sul subemendamento Ginato 0.43.70.20 e sull'emendamento 43.70 del Governo.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Enrico BORGHI (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori del suo subemendamento 0.43.70.19.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Bordo 0.43.70.11 e approva il subemendamento Borghi 0.43.70.19, come riformulato (vedi allegato 1). Respinge poi, con distinte votazioni, i subemendamenti De Lorenzis 0.43.70.5 e 0.43.70.4, Franco Bordo Pag. 860.43.70.15, 0.43.70.14, 0.43.70.12 e 0.43.70.13, De Lorenzis 0.43.70.2, Franco Bordo 0.43.70.16, De Lorenzis 0.43.70.3, 0.43.70.9 e 0.43.70.8, Franco Bordo 0.43.70.17 e 0.43.70.18, Guidesi 0.43.70.10, De Lorenzis 0.43.70.6, 0.43.70.7 e 0.43.70.1. Approva quindi, con distinte votazioni, il subemendamento Ginato 0.43.70.20 e l'emendamento 43.70 del Governo (vedi allegato 1).

  Laura CASTELLI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede una sospensione di dieci minuti, per consentire l'arrivo dei colleghi esperti della materia del welfare, che sta per essere trattata.

  Edoardo FANUCCI (PD), vicepresidente, accogliendo la proposta della deputata Castelli, dispone una breve sospensione della seduta.

  La seduta, sospesa alle 2.35, è ripresa alle 3.

  Edoardo FANUCCI (PD), presidente, avverte che la Commissione passerà all'esame dell'emendamento 19.141 del Governo e dei relativi subemendamenti, che sono in distribuzione (vedi allegato 5). Comunica, altresì, che sono stati ritirati i subemendamenti Sammarco 0.19.141.19 e 0.19.141.18, Ferro 0.19.141.8, Verini 0.19.141.23 e Ferro 0.19.141.7 .
  Avverte che risultano inammissibili per estraneità di materia i seguenti subemendamenti:
   Ferro 0.19.141.8 e Sammarco 0.19.141.18, in quanto intervengono sulla classificazione dei datori di lavoro a fini previdenziali ed assistenziali;
   Simonetti 0.19.141.15, in quanto interviene sulla riduzione dei trattamenti pensionistici anticipati liquidati negli anni 2012, 2013 e 2014, al fine di escludere le penalizzazioni applicate in attuazione della normativa vigente al momento del pensionamento;
   Galati 0.19.141.6, in quanto prevede la predisposizione, per il 2016, di una campagna informativa da parte del Dipartimento dell'editoria della presidenza del Consiglio dei ministri al fine di promuovere l'adesione volontaria a forme di previdenza integrativa;
   Sammarco 0.19.141.19, in quanto interviene sui massimali del nuovo regime fiscale dei premi di produttività corrisposti a seguito di contrattazione aziendale (regime fiscale previsto dai commi 87-95 del disegno di legge di stabilità);
   Verini 0.19.141.23, in quanto interviene sulla disciplina delle casse previdenziali private, prevedendo l'obbligo di istituire un fondo per la concessione di aiuti finanziari agli iscritti di età inferiore ai 40 anni.

  Risultano inoltre inammissibili per carenza di compensazione i subemendamenti Simonetti 0.19.141.10, Simonetti 0.19.141.16 e Airaudo 0.19.141.21.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sui subemendamenti Simonetti 0.19.141.13 e 0.19.141.14, Tripiedi 0.19.141.12, Polverini 0.19.141.5, 0.19.141.3, 0.19.141.4 e 0.19.141.1, Tripiedi 0.19.141.11, Brunetta 0.19.141.2, Simonetti 0.19.141.15, Galati 0.19.141.6, Airaudo 0.19.141.21, Gribaudo 0.19.141.9, Airaudo 0.19.141.20, Pellegrino 0.19.141.22, Simonetti 0.19.141.17 e Marcon 0.19.141.24 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 19.41 del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO raccomanda l'approvazione dell'emendamento 19.141 del Governo ed esprime parere conforme a quello dei relatori sui relativi subemendamenti. Ritiene vi possa essere una generale soddisfazione per la previsione, inserita nella prima parte dell'emendamento del Governo, di scongiurare in via definitiva un adeguamento in negativo delle pensioni nel caso di deflazione, rilevando che rispetto a tale norma non è stata presentato alcun subemendamento.

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  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sul complesso dei subemendamenti presentati, osserva che l'intervento proposto dal Governo appare assai lacunoso in quanto mancante di molte misure concrete richieste all'interno della Commissione lavoro anche da parte dei colleghi di maggioranza.
  In primo luogo, richiama il tema della sperimentazione definita «opzione donna», introdotta con la legge n. 243 del 2004 su iniziativa dell'allora Ministro Maroni. Ricorda che con circolari interpretative l'INPS ha ridotto di fatto la possibilità per molte donne di avvalersi di tale opzione e che il Governo ha finora trovato una soluzione solo parziale, che diverrebbe definitiva con l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.19.141.10, sottolineando che il suo gruppo politico si è impegnato con vigore su questo tema, anche attraverso iniziative che hanno portato all'espulsione dall'aula di alcuni deputati. Ricorda inoltre che sentenze del TAR hanno dato ragione alle donne che reclamavano i loro diritti.
  Manifesta il timore che il tema da lui segnalato possa trovare soluzione, dopo la bocciatura del proprio subemendamento, tramite l'accoglimento, in una fase successiva dell'esame, di una proposta emendativa presentata da deputati del Partito Democratico che potrebbe in tal modo rivendicarne il merito. Come altri temi, segnala quelli, oggetto di specifiche proposte emendative, della copertura integrale della NASPI per i lavoratori stagionali e dell'ingiusta penalizzazione dei lavoratori andati in pensione nel triennio 2012-2014 con 40 anni contributivi e un'età inferiore ai 62 anni.

  Renata POLVERINI (FI-PdL), intervenendo sul complesso degli emendamenti, ricorda che la Commissione lavoro ha sempre assunto una posizione unitaria per offrire una prospettiva chiara ai pensionati e a coloro che dovranno andare in pensione in un immediato futuro, anche in relazione ai temi appena illustrati dal collega Simonetti. Ricorda con rammarico che nel corso di una seduta tenuta prima della pausa estiva i rappresentanti del Governo avevano assicurato la soluzione delle questioni riguardanti la sperimentazione «opzione donna», ma che poi ciò non è accaduto. La Commissione lavoro ha quindi approvato un emendamento in tal senso alla legge di stabilità.
  Segnala la presentazione di subemendamenti riferiti alla cosiddetta «quota 96», osservando che in tal modo si potrebbe lasciare spazio a giovani insegnanti motivati, e al blocco delle indicizzazioni delle pensioni, che ha finora trovato una risposta solo parziale. Ricorda, inoltre, la presentazione di subemendamenti per assicurare una pensione di 800 euro a tutti i soggetti sopra i 70 anni e per la concessione, anche ai pensionati, del bonus degli 80 euro, come promesso dal Presidente del Consiglio Renzi subito prima delle elezioni europee. In conclusione, auspica un ripensamento dettato dal buon senso, osservando che in sede di legge di stabilità sono state individuate risorse per destinazioni meno meritorie di quelle da lei illustrate.

  Marisa NICCHI (SI-SEL), nell'apprezzare lo sforzo compiuto dal Governo, rispetto al quale si dichiara molto soddisfatta, per l'intenzione di intervenire riguardo ad una problematica complessa, e confermando quanto detto dai colleghi Polverini e Simonetti, ribadisce l'impegno costante sul tema da parte della Commissione Lavoro. Nel rammentare altresì alcuni strumenti normativi già predisposti, ritiene che anche una riformulazione dell'emendamento potrebbe essere idonea allo scopo. Giudica inoltre importante la verifica del numero di persone che andranno in pensione, rammentando come dall'esame del testo del disegno di legge di stabilità come pervenuto al Senato si percepisse un impiego minore delle risorse rispetto a quelle già stanziate dalla legge n. 228 del 2012. Osserva, in conclusione, che occorre lavorare in maniera unitaria affinché si ripristinino degli equilibri all'interno del sistema previdenziale penalizzato dalla cosiddetta riforma Fornero, ribadendo come il suo gruppo tenga molto Pag. 88a proseguire nella linea intrapresa. Ribadisce, infine, che l'azione del Governo è in ogni caso da ritenersi molto positiva.

  Chiara GRIBAUDO (PD) nel valutare positivamente le aperture in merito alla DIS-COLL, ritira il suo subemendamento 0.19.141.9, con l'impegno a presentare un ordine del giorno in materia.

  Davide TRIPIEDI (M5S), nello stigmatizzare che temi di tale importanza vengano discussi in una seduta notturna che si protrae sino alla mattina, osserva che spesso il lavoro svolto dalle Commissioni parlamentari nel corso dell'esame della legge di stabilità non trovi poi effettivo riscontro concreto nella stessa legge di stabilità. Rammentando altresì l'atteggiamento ondivago del Governo, che prima della sospensione estiva dei lavori del Parlamento aveva assicurato l'esistenza di adeguati stanziamenti per gli esodati e che alla ripresa dei lavori negava tale esistenza, ribadisce che non si possono trattare temi di tale importanza alle 3.30 di mattina. Ricordando inoltre che gli errori più gravi sono stati spesso compiuti per disattenzione, e che non si sta continuando a dare le dovute risposte a molte categorie di lavoratori, invita a proseguire nella discussione per individuare misure concrete, evidenziando ancora che si sta discutendo di temi estremamente delicati che coinvolgono la stessa vita delle persone.

  Giulio MARCON (SI-SEL), nel ritenere condivisibili i contenuti dell'accorato intervento del collega Tripiedi, invita a migliorare il testo presentato dal Governo. Ricorda quindi alcune proposte avanzate dal gruppo Sinistra Ecologia Libertà, con particolare riferimento alla proroga dei contratti di solidarietà oltre il 31 dicembre 2015, all'aumento della dote finanziaria per la DIS-COLL e alla proroga del regime dell'assegno di disoccupazione anche a quei lavoratori che, vicini all'età pensionabile, non hanno ancora raggiunto i requisiti per maturare il diritto alla pensione.

  Carlo DELL'ARINGA (PD) apprezza lo sforzo compiuto dalla Commissione Lavoro, osservando come, in tale ambito, sia sempre stato dato un contributo importante per risolvere i problemi determinati dalla cosiddetta riforma Fornero. Osserva altresì come sia necessario affrontare la questione pensionistica in modo diverso, condividendo in particolare l'approccio prospettato dal Ministro Padoan e ricordando come la riforma avrebbe dovuto prevedere delle forme transitorie di applicazione. Sottolinea altresì la necessità di guardare al futuro, anche alla luce degli impegni assunti dal Governo a creare ammortizzatori di carattere universale, facendo notare come saranno comunque necessari ulteriori aggiustamenti e una fase di assestamento. Nel ritenere gradualmente esaurita la fase di allarme del sistema pensionistico, osserva come il tema molto delicato, connesso al ricambio generazionale, sia estremamente oneroso in termini finanziari.
  Rilevando come ulteriori provvedimenti potrebbero essere adottati dal Governo, che nelle condizioni attuali ha adottato misure assai incisive, richiama l'attenzione sul fatto che il settore pensionistico non potrà comunque, per il futuro, essere destinatario di risorse assai ingenti.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) chiede quali siano le modalità di organizzazione e svolgimento dei lavori della Commissione per il prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Edoardo FANUCCI, presidente, replicando all'onorevole Prestigiacomo, ritiene che la Commissione possa proseguire l'esame delle proposte subemendative riferite all'emendamento 19.141 del Governo, per poi successivamente valutare, eventualmente nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, le modalità di prosecuzione dei lavori.

  Giulio MARCON (SI-SEL), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede di convocare il prima possibile un ufficio di Pag. 89presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che organizzi la restante parte del lavoro, la quale appare ancora consistente.

  Edoardo FANUCCI, presidente, ritiene che sia opportuno andare avanti nell'esame dei subemendamenti dell'emendamento del Governo 19.141, che affronta l'importante tema previdenziale, per poi valutare come proseguire i lavori della Commissione, insieme al presidente Boccia.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) concorda con l'affrontare subito la questione previdenziale, pur sottolineando che la tempistica che si è adottata ha permesso un ridotto dibattito su questo importantissimo tema, che peraltro difficilmente potrà essere comunicato all'esterno, considerata l'ora notturna in cui esso si svolge.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra il suo subemendamento 0.19.141.13, raccomandandone l'approvazione, chiedendo che si proceda eventualmente a una sua riformulazione con riferimento alla copertura finanziaria.

  Il viceministro Enrico MORANDO, intervenendo in linea generale sui subemendamenti all'emendamento del Governo 19.141 e, in particolare, sul subemendamento Simonetti 0.19.141.13, osserva che l'adeguamento all'aspettativa di vita dell'accesso al trattamento pensionistico, che è stata progressivamente introdotta a partire dagli anni 1992-1995 sino ad oggi, non può essere stravolto, per una questione di sostenibilità finanziaria. Deve quindi risultare chiara l'eccezionalità di un sostegno alla cosiddetta «opzione donna». Dopo non aver escluso ulteriori interventi in questo settore, ove dovessero verificarsi le condizioni necessarie da un punto di vista finanziario, ricorda che il Governo ha stanziato, in questo contesto, 500 milioni di euro per il 2016, e ha anticipato, dal 2017 al 2016, l'innalzamento della no tax area per i pensionati che si trovano in una condizione più debole, con un intervento che vale oltre 146 milioni di euro. Sottolinea quindi che un'eventuale reiezione dell'emendamento del Governo 19.141 priverebbe molte persone dei benefici derivanti dalle predette misure. Evidenzia, inoltre, la disposizione di cui al comma 165-quater del predetto emendamento del Governo, relativo all'indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (cosiddetta DIS-COLL).

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Simonetti 0.19.141.13 e 0.19.141.14.

  Roberto SIMONETTI (LNA) chiede al presidente di rivalutare la dichiarazione di inammissibilità, per carenza di compensazione, riferita al subemendamento a sua firma 0.19.141.10, segnalando che – a suo avviso – la copertura finanziaria dello stesso è reperita al comma 155 dell'articolo unico del disegno di legge di stabilità.

  Il viceministro Enrico MORANDO osserva, pensando di interpretare anche la valutazione espressa in merito dalla presidenza, che la predetta proposta emendativa Simonetti 0.19.141.10 viola sia il principio dell'unicità del bilancio sia quello dell'annualità dello stesso.

  Davide TRIPIEDI (M5S), considerata l'importanza del tema sotteso al subemendamento Simonetti 0.19.141.10, chiede ai relatori e al Governo di valutare la possibilità di intervenire nel senso ivi indicato con la predisposizione di un'adeguata copertura finanziaria alternativa.

  Edoardo FANUCCI, presidente, ritiene che non vi siano le condizioni per non confermare il giudizio di inammissibilità espresso dalla presidenza sul subemendamento Simonetti 0.19.141.10.

  Davide TRIPIEDI (M5S) illustra la ratio del subemendamento a sua prima firma 0.19.141.12, raccomandandone l'approvazione.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Tripiedi 0.19.141.12, Polverini 0.19.141.5, 0.19.141.3, 0.19.141.4 e 0.19.141.1, nonché i subemendamenti Tripiedi 0.19.141.11, Brunetta 0.19.141.2, Simonetti 0.19.141.15, e Galati 0.19.141.6.

  Edoardo FANUCCI, presidente, dopo aver ricordato che il subemendamento Airaudo 0.19.141.21 è stato dichiarato inammissibile, avverte che il subemendamento Gribaudo 0.19.141.9 è stato ritirato.

  La Commissione, respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Airaudo 0.19.141.20, Pellegrino 0.19.141.22 e Simonetti 0.19.141.17.

  Edoardo FANUCCI, presidente, prende atto che i subemendamenti Verini 0.19.141.23 e Ferro 0.19.141.7 sono stati ritirati.

  Giulio MARCON (SI-SEL) illustra il suo subemendamento 0.19.141.24, raccomandandone l'approvazione.

  Davide TRIPIEDI (M5S) interviene a favore del subemendamento Marcon 0.19.141.24, ricordando che presso l'altro ramo del Parlamento è stato approvato un ordine del giorno di indirizzo al Governo che va nella direzione indicata dalla predetta proposta emendativa.

  La Commissione respinge il subemendamento Marcon 0.19.141.24.
  La Commissione approva l'emendamento 19.141 del Governo (vedi allegato 1).

  Edoardo FANUCCI, presidente, dispone una pausa tecnica di qualche minuto per recuperare il fascicolo 8 con gli emendamenti dei relatori e relativi subemendamenti.

  La seduta, sospesa alle 4.30, è ripresa alle 4.35.

  Roberto SIMONETTI (LNA) interviene per sollecitare l'inammissibilità dell'emendamento 43.71 dei relatori, in quanto a suo avviso recante disposizioni estranee per materia, minacciando interventi ostruzionistici su ogni proposta emendativa.

  Edoardo FANUCCI, presidente, riferisce che l'emendamento 43.71 dei relatori resta al vaglio della Commissione.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) interviene per sollecitare l'inammissibilità dell'emendamento 43.71 dei relatori chiedendo delucidazioni circa la valutazione di ammissibilità, considerato che si tratta di interventi microsettoriali e territoriali e che vanno a favorire esclusivamente l'aeroporto di Firenze.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL), nel ricordare la sua precedente richiesta rivolta alla presidenza di completare l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 43 al fine di valutare con lucidità e attenzione l'emendamento 43.71 dei relatori, evidenzia come Governo e maggioranza siano in evidente difficoltà sul tema e ricorda che la norma sarebbe in contrasto con le direttive europee in materia aeroportuale.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, annuncia il ritiro degli emendamenti 16.295, 36.11 e 40.82 dei relatori.

  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che, a seguito del ritiro degli emendamenti 16.295, 36.11 e 40.82 dei relatori, si intendono decaduti i relativi subemendamenti.

  Mirella LIUZZI (M5S) interviene per sollecitare il ritiro dell'emendamento 43.71 dei relatori.

  Giulio MARCON (SI-SEL) chiede di affrontare subito la questione dell'ammissibilità dell'emendamento 43.71 dei relatori, paventando in caso contrario interventi del suo gruppo su ogni proposta emendativa.

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  Luca PASTORINO (Misto-AL-P) si associa alla richiesta dei colleghi che lo hanno preceduto, sottolineando come peraltro l'emendamento 43.71 dei relatori è privo di relazione illustrativa.

  Rocco PALESE (Misto-CR) invita formalmente a un supplemento di indagine tecnica sull'ammissibilità dell'emendamento 43.71 dei relatori, anche sulla base dei nuovi elementi di valutazione emersi.

  Francesco BOCCIA, presidente, giudicando la richiesta del deputato Palese responsabile e opportuna, invita la Commissione a proseguire frattanto nell'esame delle proposte emendative contenute nel fascicolo dei relatori.

  Rocco PALESE (Misto-CR) ribadisce che si rischia l'avvio di una procedura di infrazione europea con l'approvazione dell'emendamento 43.71 dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, garantisce un supplemento serio di verifica dell'ammissibilità dell'emendamento 43.71 dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, in relazione al fascicolo 8, comunica che risultano inammissibili per estraneità di materia i seguenti subemendamenti:
   Busin 0.3.46.1 in quanto interviene sull'imposta municipale propria gli immobili posseduti dallo Stato;
   Caon 0.27-quinquies.5.1 in quanto prevede assunzioni di personale delle polizie provinciali per garantire attività di vigilanza ittico-venatoria;
   Rubinato 0.27-quinquies.5.2, in quanto proroga al 1o gennaio 2017 l'entrata in vigore della direttiva del sottosegretario alla presidenza del consiglio 18 giugno 2017.

  Avverte altresì che risulta inammissibile per carenza di compensazione il subemendamento Minnucci 0.28.93.2.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 3.46 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 3.46 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 3.46 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.259 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 4.259 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 4.259 dei relatori (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, nel passare all'esame dell'emendamento 10.100 dei relatori e relativi subemendamenti, avverte che il subemendamento Ferro 0.10.100.7 è stato ritirato.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sui subemendamenti Boccadutri 0.10.100.1 e Marchi 0.10.100.6 ed esprime parere contrario sui subemendamenti De Lorenzis 0.10.100.3, Franco Bordo 0.10.100.2 e De Lorenzis 0.10.100.4 e 0.10.100.5. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 10.100 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 10.100 dei relatori e parere conforme a quello dei relatori sui restanti subemendamenti.

  Mirella LIUZZI (M5S), precisando di intervenire sull'emendamento 10.100 dei relatori, manifesta forti perplessità sul contenuto della lettera c) del comma 79-septies che viene introdotto, non comprendendo le ragioni di destinare specifiche Pag. 92risorse a una consultazione pubblica sugli obblighi del servizio pubblico. Dichiara altresì, che quanto previsto dalla successiva lettera d) favorisce di fatto le aree in cui è già presente una connessione veloce mentre andrebbero sostenute le aree a fallimento di mercato. Apprezza in ogni caso il parere favorevole espresso in relazione al subemendamento Boccadutri 0.10.100.1. Preannuncia, quindi, un voto d'astensione del Movimento 5 Stelle sull'emendamento 10.100 dei relatori.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, dichiara di non comprendere le perplessità manifestate dalla collega Liuzzi in quanto a suo, avviso, dovrebbero apparire condivisibili tutte le finalità a cui sono destinate le maggiori entrate derivanti dall'assegnazione delle frequenze.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.10.100.3.

  Giulio MARCON (SI-SEL) raccomanda l'approvazione del subemendamento Franco Bordo 0.10.100.2, che mira a favorire la permanenza degli uffici postali nei piccoli comuni.

  La Commissione respinge il subemendamento Franco Bordo 0.10.100.2.

  Giulio MARCON (SI-SEL) preannuncia un voto favorevole sul subemendamento De Lorenzis 0.10.100.4.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.10.100.4.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, a seguito di una lettura più attenta, propone una riformulazione del subemendamento Boccadutri 0.10.100.1, sostituendo, in fine, le parole «banda ultra larga esistenti» con «banda ultra veloce» (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sulla riformulazione proposta.

  Sergio BOCCADUTRI (PD) riconosce che la riformulazione proposta dal relatore Tancredi appare più appropriata.

  Enrico BORGHI (PD) sottoscrive il subemendamento Boccadutri 0.10.100.1.

  La Commissione approva il subemendamento Boccadutri 0.10.100.1, come riformulato (vedi allegato 1).

  Luca PASTORINO (Misto-AL-P), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede se vi sono novità sull'approfondimento richiesto in ordine all'emendamento 43.71 dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, assicura che il tema rimane all'attenzione della presidenza.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento De Lorenzis 0.10.100.5 ed approva il subemendamento Marchi 0.10.100.6 (vedi allegato 1). Approva quindi l'emendamento 10.100 dei relatori, nel testo risultante dai subemendamenti approvati (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sul subemendamento Ciprini 0.16.294.1 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 16.294 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 16.294 dei relatori e parere conforme a quello dei relatori sul relativo subemendamento.

  Francesco CARIELLO (M5S) dichiara il voto favorevole del Movimento 5 Stelle sul subemendamento Ciprini 0.16.294.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Ciprini 0.16.294.1 ed approva l'emendamento 16.294 dei relatori (vedi allegato 1).

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  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 18.107 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 18.107 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 18.107 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sul subemendamento Pannarale 0.21.82.1 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 21.82 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 21.82 dei relatori e parere conforme a quello dei relatori sul relativo subemendamento.

  La Commissione approva l'emendamento 21.82 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 21-ter.8 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 21-ter.8 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 21-ter.8 dei relatori(vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 24.82 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 24.82 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 24.82 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 27.234 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 27.234 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 27.234 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 27-quinquies.5 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 27-quinquies.5 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 27-quinquies.5 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sul subemendamento Mazziotti Di Celso 0.28.93.1 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 28.93 dei relatori, riformulato eliminando la lettera c) (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 28.93 dei relatori, come riformulato, e sul relativo subemendamento.

  Rocco PALESE (Misto-CR) chiede chiarimenti in ordine alla formulazione del subemendamento Mazziotti Di Celso 0.28.93.1.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, precisa che con tale subemendamento si intende coordinare il testo dell'emendamento 28.93 dei relatori con una proposta emendativa approvata in precedenza.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Mazziotti Di Celso 0.28.93.1 e l'emendamento 28.93 dei Pag. 94relatori, come riformulato, nel testo risultante dal subemendamento approvato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, esprime parere contrario sui subemendamenti Grillo 0.30.59.1 e 0.30.59.2, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 30.59 dei relatori.

  Giulia GRILLO (M5S) chiede le motivazioni del parere contrario espresso dal Governo sul suo subemendamento.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, chiarisce le ragioni del parere contrario, con particolare riferimento al fatto che il subemendamento Grillo è fuori dalle finalità previste dalla norma.

  Rocco PALESE (Misto-CR) si sofferma su alcune caratteristiche della normativa in questione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Grillo 0.30.59.1 e 0.30.59.2.
  La Commissione approva l'emendamento 30.59 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, esprime parere contrario sui subemendamenti Grillo 0.32-ter.3.8, 0.32-ter.3.7, 0.32-ter.3.10 e 0.32-ter.3.12, Alfreider 0.32-ter.3.6, Grillo 0.32-ter.3.9, Galati 0.32-ter.3.2, Grillo 0.32-ter.3.11 e Galati 0.32-ter.3.1. Esprime parere favorevole sui subemendamenti Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), Lenzi 0.32-ter.3.3, Lenzi 0.32-ter.3.4, Marchi 0.32-ter.3.14 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 32-ter.3 dei relatori.

  Giulia GRILLO (M5S) rileva come non siano state date spiegazioni tecniche riguardo all'emendamento 32-ter.3 dei relatori, ritenendolo non condivisibile, poiché interviene su materia di competenza prettamente regionale, peraltro senza una preventiva analisi del fabbisogno, stigmatizzando una proposta emendativa che avrebbe quale probabile unico scopo quello di favorire la sanità privata a danno di quella pubblica.

  Rocco PALESE (Misto-CR), nel ricordare come la materia su cui interviene la proposta emendativa dei relatori investa un ambito di competenza esclusiva delle regioni, rileva l'inopportunità di una proposta orientata a favorire gli istituti di cura privati.

  Donata LENZI (PD) interviene a favore dell'emendamento dei relatori 32-ter.3 dei relatori, che incide – modificando l'articolo 15, comma 14, del decreto-legge n. 95 del 2012, concernente la cosiddetta spending review – sulla mobilità interregionale riferita alla sanità privata. Rileva, a questo proposito, che vi è una tendenza in atto a costruire strutture sanitarie di proprietà privata ai confini regionali, al fine di aumentare la capacità di attrattiva di pazienti anche dalle regioni limitrofe. Ricorda poi come la normativa vigente abbia costretto a ridurre le spese soprattutto le regioni che debbono effettuare un piano di rientro, portando in uno stato di crisi le strutture sanitarie private soprattutto di talune regioni quali il Lazio e la Campania, a discapito dei pazienti, i quali, insieme al personale sanitario delle predette strutture, si sono visti invogliati a trasferirsi verso ospedali privati del Nord Italia, in regioni che non presentano particolari difficoltà di bilancio. Concorda inoltre con il collega Palese sulle sue osservazioni relative alla necessità di non fare riferimento ai pronto soccorso di strutture private, riconoscendo comunque che questi ultimi non sono numerosi. Illustra infine la ratio dei suoi subemendamenti 0.32-ter.3.3 e 0.32-ter.3.4, dei quali raccomanda l'approvazione.

  Renata POLVERINI (FI-PdL) condivide in gran parte l'intervento dei colleghi Lenzi e Palese, sottolineando che nella regione Lazio, che lei ben conosce dal punto di vista sanitario, si sta verificando Pag. 95lo spostamento delle prestazioni dalla sanità pubblica a quella privata, con un trend che si è avviato in occasione dell'introduzione dei ticket sanitari per le prestazioni presso le strutture pubbliche. Ritiene però che l'emendamento dei relatori 32-ter.3 introduca una norma pericolosa che, a parte la questione dei pronto soccorso privati, sui quali condivide quanto sostenuto dai deputati Lenzi e Palese, sposti verso il settore privato ambiti cruciali e complessi della sanità come la ricerca.

  Laura CASTELLI (M5S) ricorda che, da anni, il suo gruppo denuncia la tendenza a promuovere lo spostamento verso il privato delle prestazioni sanitarie che dovrebbero essere garantite ai cittadini. Evidenzia, inoltre, che l'apposizione nell'emendamento dei relatori in discussione di una clausola d'invarianza finanziaria comporta che le regioni devono assolvere alle proprie funzioni – in questo caso nel cruciale settore della salute delle persone – senza che vengano aggiunte risorse a tal fine. Osserva infine che il suddetto emendamento dei relatori appare ordinamentale, per cui non dovrebbe essere considerato ammissibile dalla presidenza.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) interviene a sostegno dell'emendamento dei relatori 32-ter.3, esponendo i motivi per i quali lo stesso non sposta dal settore pubblico a quello privato l'erogazione delle prestazioni sanitarie, osservando inoltre che la predetta proposta emendativa dà alle regioni la possibilità di riorganizzarsi, e non l'obbligo, introducendo quindi una norma di grande flessibilità. Osserva infine che le piccole strutture private potrebbero soffrire dal combinato disposto della normativa che le vede quali destinatarie.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Grillo 0.32-ter.3.8 e 0.32-ter.3.7.

  Giulia GRILLO (M5S) interviene sul subemendamento a sua prima firma 0.32-ter.3.10, rilevando come l'emendamento 32-ter.3 favorisce indirettamente la sanità privata.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Grillo 0.32-ter.3.10 e 0.32-ter.3.12.

  Dorina BIANCHI (AP) accoglie la proposta di riformulazione del suo subemendamento 0.32-ter.3.5.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), intervenendo sul subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, come riformulato, nel sottolineare che la valutazione del fabbisogno spetta alle regioni e che gli standard valgono per tutta l'Italia, invita la presentatrice a ritirare il subemendamento in quanto non coerente con il modello di sistema sanitario italiano.

  Giulia GRILLO (M5S) si associa alla richiesta della deputata Miotto in merito al subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, come riformulato, evidenziando come si tratti di una riformulazione inaccettabile.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) interviene dichiarandosi a favore del subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, come riformulato.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, conferma il parere favorevole sul subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, purché riformulato.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Donata LENZI (PD) interviene sul subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, chiedendone l'accantonamento in attesa della bollinatura da parte della Ragioneria generale dello Stato.

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  Dorina BIANCHI (AP), intervenendo a sostegno della serietà del suo subemendamento 0.32-ter.3.5, propone di mantenere la riformulazione fino alle parole «IRCCS», considerato che per quella parte la Ragioneria generale dello Stato ha espresso parere favorevole.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, propone l'accantonamento del subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5.

   Francesco BOCCIA, presidente, acconsente all'accantonamento del subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Alfreider 0.32-ter.3.6 e Grillo 0.32-ter.3.3.9, approva i subemendamenti Lenzi 0.32-ter.3.3 e 0.32-ter.3.4 (vedi allegato 1), respinge il subemendamento Grillo 0.32-ter.3.11 e approva il subemendamento Marchi 0.32-ter.3.14 (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la proposta emendativa Galati 0.32-ter.3.1 deve intendersi respinta ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, conferma il parere favorevole sul subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, come riformulato nella sua interezza.

  Il viceministro Enrico MORANDO, esprime parere conforme a quello espresso dai relatori, evidenziando come il parere contrario dalla Ragioneria generale dello Stato sulla parte del subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5 relativa alle prestazioni a favore di cittadini residenti in regioni diverse da quelle di appartenenza in realtà non ponesse problemi di copertura.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, nella sua nuova formulazione, sarà posto in votazione nel testo integrale, comprensivo quindi delle parole «a favore di cittadini residenti in regioni diverse da quelle di appartenenza ricomprese negli accordi di cui ai successivi commi 330-ter e 330-quater».

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede chiarimenti in ordine all'intervento testé reso dal viceministro Morando, il quale, dopo aver precisato che la Ragioneria generale dello Stato ha espresso parere contrario con riferimento al subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, come riformulato, ha poi dichiarato che, a suo avviso, la suddetta proposta emendativa non presenta problemi di copertura finanziaria.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) evidenzia come il subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, nel testo riformulato, garantendo l'invarianza degli effetti finanziari, non presenta problemi di copertura ma riguarda soltanto i criteri di alternanza delle prestazioni di assistenza ospedaliera.

  Il viceministro Enrico MORANDO chiarisce come l'emendamento 32-ter.3 dei relatori faccia esplicito riferimento nel corpo del testo, in particolare alla lettera b), al rispetto degli obiettivi di riduzione, nonché dell'invarianza dell'effetto finanziario, dettando in tal modo una clausola di salvaguardia. Rileva che, nonostante la Ragioneria generale dello Stato abbia richiesto che dal testo del subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, come riformulato, fosse espunto l'inciso relativo alle prestazioni a favore dei cittadini residenti in regioni diverse da quelle di appartenenza ricomprese, tale proposta emendativa risulta, a suo giudizio, conforme alla suddetta clausola di salvaguardia anche nella sua versione integrale.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, come riformulato, e l'emendamento 32-ter.3 dei relatori (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, per effetto della approvazione della Pag. 97nuova formulazione del subemendamento Dorina Bianchi 0.32-ter.3.5, è conseguente assorbito il subemendamento Galati 0.32-ter.3.2. Avverte, altresì, che la Commissione procede all'esame dell'emendamento dei relatori 33.431 e dei subemendamenti ad esso riferiti.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, nel procedere all'espressione dei pareri sui subemendamenti riferiti all'emendamento 33.431 dei relatori, di cui raccomanda l'approvazione, anche a nome dell'onorevole Melilli, esprime parere favorevole sul subemendamento Oliverio 0.33.431.2. Esprime poi parere contrario sul subemendamento Guidesi 0.33.431.4. Esprime parere favorevole sul subemendamento Guidesi 0.33.431.3, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, infine, parere favorevole sul subemendamento Oliverio 0.33.431.1.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), sottoscrivendo il subemendamento Guidesi 0.33.431.3, accoglie la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Oliverio 0.33.431.2 (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento Guidesi 0.33.431.4. Approva quindi il subemendamento Guidesi 0.33.431.3, come riformulato (vedi allegato 1), il subemendamento Oliverio 0.33.431.1 e l'emendamento 33.431 dei relatori.

  Laura CASTELLI (M5S), intervenendo sull'organizzazione dei lavori della Commissione, chiede chiarimenti in ordine alla prosecuzione dei lavori della seduta odierna, in particolare in riferimento all'emendamento 43.71 dei relatori, sottolineando come, a suo avviso, tale proposta emendativa debba essere ritirata.

  Giulio MARCON (SI-SEL) si associa alla richiesta formulata dall'onorevole Castelli sia con riguardo all'andamento dei lavori di Commissione sia in ordine all'emendamento 43.71 dei relatori, anche alla luce del tempo già trascorso dal momento in cui esso è stato presentato.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), nell'associarsi a sua volta alle considerazioni e alle richieste dei colleghi testé intervenuti, rileva come la maggioranza abbia finora provveduto esclusivamente ad operare una sintesi di interventi di natura settoriale di proprio interesse, realizzando una manovra in deficit e respingendo costantemente le richieste avanzate dall'opposizione su tematiche di notevole rilievo politico generale, che però sono da considerare pregiudiziali ad un'accelerazione dei tempi di esame.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) chiede preliminarmente una risposta definitiva sulle sorti dell'emendamento 43.71 dei relatori, ribadendo la volontà del proprio gruppo affinché tale proposta emendativa venga ritirata per ragioni di opportunità, ritenendo non del tutto chiariti i profili di ammissibilità. Evidenzia come alla luce delle modifiche apportate dalla sola maggioranza sia stato stravolto l'impianto originario del disegno di legge di stabilità e siano stato sistematicamente respinte tutte le questioni politiche a cuore delle opposizioni, in particolare quelle attinenti alla materia della sicurezza e delle pensioni per quanto concerne il suo gruppo. Nel rilevare come non sia più possibile procedere all'approvazione di ulteriori interventi mirati di spesa e come non ci siano più le condizioni per proseguire con il clima collaborativo che ha caratterizzato finora l'esame delle proposte emendative, chiede chiarimenti in ordine alla prosecuzione dei lavori della Commissione.

  Rocco PALESE (Misto-CR), associandosi alle richieste già avanzate dai colleghi, ritiene che, qualora non venga depositata una relazione tecnica riferita all'emendamento 43.71 dei relatori, che ne valuti l'impatto sia finanziario sia procedurale, tale proposta emendativa debba essere Pag. 98ritirata dai relatori. Ritiene altresì opportuna la sospensione della seduta fino a tale momento.

  Maino MARCHI (PD), nel sottolineare come la Commissione abbia sin qui condotto un apprezzabile lavoro al fine di esaminare le innumerevoli questioni trattate nell'ambito del disegno di legge di stabilità, osserva che il provvedimento in esame è stato adottato sì in deficit, ma si tratta del deficit più contenuto rispetto a quello registrabile in analoghi provvedimenti degli ultimi anni. Inoltre, la manovra che si va realizzando si caratterizza per un equilibrio responsabile a fronte di quanti proponevano uno sforamento del parametro del 3 per cento. Rilevando come gran parte dell'esame sia già stato svolto, auspica che i lavori di Commissione procedano celermente al fine di concludere la discussione dei provvedimenti in titolo.

  Francesco BOCCIA, presidente, alla luce del confronto svolto tra i gruppi nel corso della seduta e al fine di un proficuo andamento dei lavori, invita i relatori al ritiro dell'emendamento 43.71, anche alla luce dubbi profili di ammissibilità in merito a specifiche parti di esso e chiedendo conseguentemente ai gruppi il rispetto dell'impegno assunto per addivenire ad una celere conclusione dei lavori. Si associa al collega Marchi nel sottolineare la necessità di concludere il lavoro nell'interesse del Paese e nel ritenere che alla caratterizzazione del provvedimento abbia anche contribuito l'opposizione.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, pur evidenziando come nell'emendamento 43.71 dei relatori siano ravvisabili finalità e obiettivi assolutamente condivisibili, accoglie l'invito al ritiro dello stesso formulato dal presidente per venire incontro alle richieste dei gruppi e per facilitare l'approvazione del provvedimento.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito del ritiro dell'emendamento 43.71 dei relatori sono da intendersi decaduti i relativi subemendamenti.

  Rocco PALESE (Misto-CR) propone una breve sospensione dei lavori.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene preferibile proseguire fino all'esaurimento del fascicolo 8 per poi consentire ai deputati una breve pausa. Invita i relatori a procedere nell'espressione dei pareri alle successive proposte emendative.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, auspica l'approvazione dell'emendamento 33.432 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole all'emendamento dei relatori 33.432.

  La Commissione approva l'emendamento 33.432 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sui subemendamenti Guidesi 0.33.433.2 e Busin 0.33.433.1 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 33.433 dei relatori, recante la proroga delle esenzioni fiscali per i cittadini di Lampedusa.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Guidesi 0.33.433.2 e Busin 0.33.433.1 e approva l'emendamento 33.433 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sul subemendamento Marchi 0.37-bis.9 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 37-bis.9 dei relatori.

Pag. 99

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Marchi 0.37-bis.9.1 e l'emendamento 37-bis.9 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 39.48 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 39.48 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 39.48 dei relatori (vedi allegato 1).

  Laura VENITTELLI (PD) chiede alla Presidenza di riconsiderare il giudizio di inammissibilità sul suo emendamento 40.30, riguardante il recupero degli aiuti di Stato illegittimi concessi sotto forma di sgravio in favore delle imprese operanti nei territori di Venezia e Chioggia, ai sensi del regolamento CE 794/2004. Ricorda che, a seguito della condanna dell'Italia da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea, tali imprese devono restituire, non solo il capitale, ma anche gli interessi, calcolati su base composta. Trattandosi di importi assai cospicui, di cui i due terzi costituiti dagli interessi e un terzo dal capitale, le imprese sono riuscite a restituire solo il capitale. Il Consiglio di Stato, dopo essersi rivolto alla Corte di giustizia europea per un chiarimento sulle modalità del calcolo degli interessi, ha stabilito che questi debbano essere calcolati sulla base dell'articolo 1283 del codice civile, per i periodi antecedenti l'entrata in vigore del regolamento CE 794/2004, e su base composta solo per i periodi decorrenti dal 2004. Il suo emendamento, pertanto, è finalizzato a consentire all'Inps di recuperare le somme dovute e alle imprese di non fallire, a fronte della condanna della Corte di giustizia europea che impone all'Italia, per il mancato recupero, il pagamento di 12 milioni di euro ogni sei mesi, che si aggiungono al pagamento della somma forfettaria di 36 milioni di euro. Chiede, pertanto, alla presidenza di rivalutare il giudizio di inammissibilità dell'emendamento, prendendo in considerazione l'eventualità di una sua riformulazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, riconoscendo l'esistenza del problema, che ha costituito oggetto di una proposta da parte dei relatori rileva che il giudizio di inammissibilità discendeva dalla impossibilità di conoscere la quota di risorse recuperate scontate nel bilancio dell'Inps. Propone, pertanto, di accantonare la questione per consentire ai relatori e al Governo di condurre un ulteriore approfondimento.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 41-bis.12 dei relatori.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sull'emendamento 41-bis.12 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 41-bis.12 dei relatori (vedi allegato 1).

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) propone una breve sospensione della seduta.

   Francesco BOCCIA, presidente, accogliendo la richiesta del deputato Abrignani, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 7.40, è ripresa alle 8.45.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passerà ora all'esame delle proposte emendative accantonate contenute nelle sezioni dalla 4 alla 9 del fascicolo degli emendamenti segnalati.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sugli emendamenti Librandi Pag. 1004.119 e Sammarco 4.110, a condizione che vengano identicamente riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, altresì, parere favorevole sugli identici emendamenti Vignali 4-quater.9, Matarrese 4-quater.10 e Marchi 4-quater.12, a condizione che vengano riformulati che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sull'emendamento Latronico 4-quater.17. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Pagano 5.7 e Arlotti 5.14, a condizione che vengano identicamente riformulati nei termini che precisa. Esprime parere contrario sull'emendamento Zanin 6.66. Invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Fantinati 8.30, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime, quindi, parere contrario sugli emendamenti Latronico 9.151 e Rabino 9.70. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fantinati 9.103, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), nonché sull'emendamento Francesco Sanna 9.47, a condizione che venga anch'esso riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori hanno accolto l'identica riformulazione degli emendamenti Librandi 4.119 e Sammarco 4.110.

  La Commissione approva gli emendamenti Librandi 4.119 e Sammarco 4.110, come riformulati in modo identico (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Misiani 4-ter.1 è stato ritirato.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i proponenti hanno accolto la riformulazione degli identici emendamenti Vignali 4-quater.9, Matarrese 4-quater.10 e Marchi 4-quater.12.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Vignali 4-quater.9, Matarrese 4-quater.10 e Marchi 4-quater.12, come riformulati (vedi allegato 1). Respinge quindi l'emendamento Latronico 4-quater.17.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) chiede al presidente Boccia le motivazioni per le quali non è stato reso il parere sugli emendamenti Guidesi 5.9 e 5.10, precedentemente accantonati in quanto relativi al tema della sicurezza.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, fa presente di non aver reso i pareri sugli emendamenti segnalati dalla collega Saltamartini, avendo ritenuto conclusa la discussione sul tema della sicurezza. In ragione delle considerazioni testé espresse, invita pertanto i presentatori al ritiro degli emendamenti Guidesi 5.9 e 5.10, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) insiste per la votazione degli emendamenti.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) sottoscrive gli emendamenti Guidesi 5.9 e 5.10.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Guidesi 5.9 e 5.10.

  Tiziano ARLOTTI (PD) ritiene poco chiara l'identica riformulazione proposta per il proprio emendamento 5.14 e per l'emendamento Pagano 5.7, dal momento che la ratio posta alla base della proposta emendativa è costituita dalla possibilità di applicare la deduzione al lavoratore stagionale che abbia lavorato almeno 120 giorni in due annualità. Osserva inoltre che un lavoratore stagionale potrebbe aver lavorato 120 giorni anche nel corso di una singola annualità e chiede quindi di poter espungere, dalla riformulazione, la dizione «a decorrere dal secondo contratto stipulato».

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA ritiene condivisibile la prima delle osservazioni Pag. 101formulate dal deputato Arlotti e propone, quindi, una ulteriore formulazione delle due proposte emendative, volta a sostituire le parole «nel periodo di imposta» con le seguenti «per due periodi di imposta» (vedi allegato 1). Quanto alla seconda richiesta formulata, osserva che il suo accoglimento violerebbe il principio di non ripetitività imposto per tali lavoratori dalla normativa europea.

  Tiziano ARLOTTI (PD) condivide il chiarimento dato dal sottosegretario Baretta e accoglie la ulteriore proposta di riformulazione da lui testé avanzata.

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i proponenti hanno accolto l'identica riformulazione degli emendamenti Pagano 5.7 e Arlotti 5.14.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Pagano 5.7 e Arlotti 5.14, come riformulati (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Librandi 6.54 è stato ritirato dai presentatori.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) insiste per la votazione dell'emendamento Baldelli 6.19, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Baldelli 6.19 e Russo 6.36.

  Nicola MOLTENI (LNA), a nome del suo gruppo, insiste per la votazione dell'emendamento Simonetti 6.31, del quale richiama le finalità connesse alla estensione della detrazione per quelle piccole imprese, come ad esempio le tabaccherie, che sono più colpite da fenomeni di piccola criminalità.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 6.31.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), a nome del suo gruppo, insiste per la votazione dell'emendamento Baldelli 6.20.

  La Commissione respinge l'emendamento Baldelli 6.20.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Zanin 6.66, già accantonato, è stato ritirato dai presentatori.

  Mattia FANTINATI (M5S) esprime perplessità sul parere contrario espresso dai relatori e dal Governo sull'emendamento 8.30 a sua prima firma, del quale richiama le finalità, analoghe ad un emendamento simile riguardante i medici.

  Il viceministro Enrico MORANDO evidenzia l'insostenibilità degli effetti finanziari che deriverebbero dall'approvazione dell'emendamento in esame e ricorda all'onorevole Fantinati di avere espresso parere favorevole sulla proposta emendativa da lui richiamata in quanto riferita ad una categoria professionale del tutto particolare, quali i medici in intra moenia.

  La Commissione respinge l'emendamento Fantinati 8.30.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Scanu 9.126 e insiste per la sua votazione, ricordandone le finalità connesse alla estensione al Corpo delle Capitanerie di porto-guardia costiera delle misure in tema di assunzioni.

  Fabio MELILLI (PD) ricorda che l'emendamento Scanu 9.126, vertendo sul tema della sicurezza, era stato accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Scanu 9.126 e Latronico 9.151.

  Fabio MELILLI (PD) propone l'accantonamento dell'emendamento Rabino 9.70, su cui il sottosegretario Baretta conviene.

  Francesco BOCCIA, presidente, dispone pertanto l'accantonamento dell'emendamento Rabino 9.70.

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  Mattia FANTINATI (M5S) accetta la nuova formulazione proposta dai relatori dell'emendamento a sua prima firma Fantinati 9.103 (vedi allegato 1).

  La Commissione approva l'emendamento Fantinati 9.103, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i presentatori accettano la nuova formulazione proposta dai relatori dell'emendamento Francesco Sanna 9.47 (vedi allegato 1).

  La Commissione approva l'emendamento Francesco Sanna 9.47, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte quindi che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative accantonate riferite alle sezioni dalla 10 alla 18.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Castricone 10.98, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Fa presente che l'emendamento Sammarco 10.44 risulta assorbito dalle votazioni degli emendamenti riferiti alla sezione relativa al sistema radiotelevisivo. Esprime parere contrario sugli emendamenti Caparini 10.15 e Pizzolante 12.20. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Simonetti 12.19, Di Salvo 12.57 e 12.112 della XI Commissione, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, altresì, parere favorevole, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), sugli emendamenti Ghizzoni 15.10 e Laforgia 15.38. Fa presente che l'emendamento Capua 15.8 risulta assorbito dall'emendamento Ghizzoni 15.10 ed esprime parere favorevole, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), sull'emendamento Rocchi 16.117, sugli identici emendamenti Ferrari 16.99 e 16.289 della I Commissione. Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento Campana 16.65, purché riformulato I Commissione, e fa presente che l'emendamento Causi 19.95 rimane momentaneamente accantonato. Esprime parere favorevole sull'emendamento Abrignani 16.76 e parere contrario sugli identici emendamenti Scanu 16.64 e Pili 16.225. Fa presente che gli identici emendamenti Ghizzoni 17.103 e 17.190 della VII Commissione risultano assorbiti dalle votazioni degli emendamenti riferiti alla sezione relativa al tema della sicurezza. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Vaccaro 17.19, Pagano 17.60 e Sanga 17.40, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere favorevole sull'emendamento Fanucci 18.47, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), avvertendo che l'emendamento Famiglietti 18.95 risulterebbe assorbito dalla nuova formulazione dell'emendamento Fanucci 18.47, qualora approvato.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che è stata accettata la riformulazione dell'emendamento Castricone 10.98.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Castricone 10.98, come riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Caparini 10.15.

  Sergio PIZZOLANTE (AP) ritira l'emendamento a sua prima firma 12.20.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che è stata accettata la riformulazione gli identici emendamenti Simonetti 12.19 e Di Salvo 12.57.

  Rocco PALESE (Misto-CR) e Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) sottoscrivono gli identici emendamenti Simonetti 12.19 e Di Salvo 12.57, come riformulati nei termini testé illustrati dal relatore.

Pag. 103

  La Commissione approva gli identici emendamenti Simonetti 12.19 e Di Salvo 12.57, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 12.112 della XI Commissione deve intendersi respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, chiede l'accantonamento dell'emendamento Ghizzoni 15.10.

  I deputati Rocco PALESE (Misto-CR), Cosimo LATRONICO (Misto-CR), Francesco CARIELLO (M5S), Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE), Federico GINATO (PD) e Carlo DELL'ARINGA (PD) sottoscrivono l'emendamento Laforgia 15.38 e ne accettano la riformulazione.

  La Commissione approva l'emendamento Laforgia 15.38, come riformulato (vedi allegato 1).

  Colomba MONGIELLO (PD) sottoscrive l'emendamento Rocchi 16.117 e ne accetta la riformulazione.

  Rocco PALESE (Misto-CR) esprime un giudizio critico sull'emendamento Rocchi 16.117, che presenta a suo avviso profili di incostituzionalità.

  La Commissione approva l'emendamento Rocchi 16.117, come riformulato (vedi allegato 1).

  Alan FERRARI (PD) accetta la riformulazione del proprio emendamento 16.99.

  La Commissione approva l'emendamento Ferrari 16.99, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento della 16.289 della I Commissione e l'emendamento Carocci 16.115 risultano assorbiti dall'approvazione dell'emendamento Ferrari 16.99, come riformulato.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE), sottolineando la gravità del problema dell'identificazione degli immigrati presenti sul territorio italiano, sottoscrive l'emendamento Campana 16.65, accogliendone la riformulazione.

  Nicola MOLTENI (LNA) annuncia il voto contrario dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Campana 16.65, come riformulato, con il quale vengono stanziati 5 milioni di euro per fronteggiare le straordinarie esigenze connesse alle attività istruttorie in materia di asilo, cittadinanza e immigrazione di competenza del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno. Ritiene che a tali questioni siano già state destinate sufficienti risorse.

  Maino MARCHI (PD) fa presente che, con la riformulazione presentata dai relatori, tale stanziamento non è più previsto.

  Nicola MOLTENI (LNA) ricorda che lo Stato italiano è oggetto di una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea, motivata dalla mancata identificazione – la cui responsabilità deve essere attribuita proprio al Dipartimento che l'emendamento intende premiare – di un altissimo numero di immigrati; nel 2015, infatti, oltre 100.000 soggetti si sono sottratti all'identificazione obbligatoria.

  La Commissione approva l'emendamento Campana 16.65, come riformulato (vedi allegato 1).

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE), pur confermando il rilievo del proprio emendamento 16.76, accoglie l'invito al ritiro formulato dai relatori e dal Governo. Annuncia quindi la propria intenzione di presentare sul punto un ordine del giorno in Assemblea, che auspica il Governo potrà accogliere.

  Rocco PALESE (Misto-CR), nell'intervenire sull'emendamento Abrignani 16.76, ne sottolinea l'importanza, ricordando che Pag. 104tale proposta emendativa riguarda, tra l'altro, il crollo che ha interessato la scuola pubblica del comune di San Giuliano, in Molise. Auspica che il Governo intervenga su tale rilevante questione in futuri provvedimenti.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA evidenzia come il problema in discussione sia noto al Governo, essendo stato a più riprese affrontato con le comunità locali. Ricorda che l'emendamento Abrignani 16.76 è volto a dettare disposizioni in grado di far fronte, tra l'altro, alla situazione di dissesto finanziario che ha interessato il comune di San Giuliano, a seguito della condanna subita per il crollo della scuola, avvenuto a causa di un evento sismico. Nel confermare l'impegno del Governo sul tema, si dichiara disponibile ad accogliere l'eventuale ordine del giorno che sarà presentato in Assemblea.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i presentatori accettano la riformulazione proposta dai relatori relativamente agli emendamenti Pagano 17.60, Vaccaro 17.19. e Sanga 17.40, divenuti identici a seguito della suddetta riformulazione.

  Rocco PALESE (Misto-CR) dichiara, anche a nome del collega Latronico, di sottoscrivere gli identici emendamenti Pagano 17.60, Vaccaro 17.19. e Sanga 17.40, come riformulati.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Pagano 17.60, Vaccaro 17.19 e Sanga 17.40, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte l'emendamento Incerti 18.62 è stato ritirato e che l'identico emendamento 18.92 della XI Commissione, sul quali i relatori hanno espresso altrimenti parere contrario, si intende respinto ai fini della sua ripresentazione in l'Assemblea.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Incerti 18.63 e 18.91 della XI Commissione, sui quali i relatori hanno espresso parere contrario, si intendono respinti ai fini della loro ripresentazione in l'Assemblea.

  Roberto SIMONETTI (LNA) dichiara di non accedere all'invito al ritiro formulato dai relatori sull'emendamento a sua prima firma 18.16.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 18.16.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i rispettivi presentatori degli emendamenti Fanucci 18.47, Famiglietti 18.95, Tullo 20.29, Placido 19-bis.15 e D'Agostino 19-bis.17 hanno accolto la riformulazione proposta dai relatori.

  Rocco PALESE (Misto-CR), intervenendo sugli identici emendamenti Fanucci 18.47, Famiglietti 18.95, Tullo 20.29, Placido 19-bis.15 e D'Agostino 19-bis.17, come riformulati, nei termini proposti dal relatore, ne sottolinea la rilevanza, in quanto volti a dettare disposizioni per porre fine all'ingiustizia che ha interessato i lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario, spesso esposti a malattie a causa del lavoro svolto. Nel ricordare come sussista un notevole contenzioso su tale argomento, ribadisce di condividere le finalità sottese agli emendamenti, dichiarando di sottoscrivere tali proposte emendative e preannunciando sulle stesse il voto favorevole della propria componente politica.

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR) dichiara di sottoscrivere gli identici emendamenti Fanucci 18.47, Famiglietti 18.95, Tullo 20.29, Placido 19-bis.15, D'Agostino 19-bis.17, come riformulati nei termini proposti dal relatore.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) dichiara di sottoscrivere gli identici emendamenti Fanucci 18.47, Famiglietti 18.95, Tullo 20.29, Placido 19-bis.15, D'Agostino 19-bis.17, come riformulati nei termini proposti dal relatore.

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  La Commissione approva gli identici emendamenti Fanucci 18.47, Famiglietti 18.95, Tullo 20.29, Placido 19-bis.15, D'Agostino 19-bis.17, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco CARIELLO (M5S), ai fini di una maggiore chiarezza nel prosieguo dei lavori della Commissione, chiede che i relatori procedano all'espressione dei pareri di competenza in relazione ad ogni singola proposta emendativa, per poi procedersi all'esame della stessa.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, accoglie la richiesta testé formulata dall'onorevole Cariello.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome dell'onorevole Melilli, esprime parere contrario sull'emendamento Nicchi 19.79.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Nicchi 19.79.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome dell'onorevole Melilli, esprime parere contrario sull'emendamento Simonetti 19.86.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 19.86.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome dell'onorevole Melilli, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Damiano 19.61 e 19.113 della XI Commissione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Damiano 19.61 e 19.113 della XI Commissione.

  Marialuisa GNECCHI (PD) fa presente che nel fascicolo in distribuzione, riferito alle sezioni da 19 a 20, manca la riformulazione dell'emendamento relativo alla cosiddetta opzione donna.

  Francesco BOCCIA presidente, preso atto dell'osservazione dell'onorevole Gnecchi, avverte che, dopo aver completato l'esame dell'intero fascicolo, si procederà alla discussione delle proposte emendative relative alla cosiddetta opzione donna.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome dell'onorevole Melilli, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Simonetti 19.19, Damiano 19.62 e 19.112 della XI Commissione.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Simonetti 19.19, Damiano 19.62 e 19.112 dell'XI Commissione.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome dell'onorevole Melilli, esprime parere favorevole, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), sugli identici emendamenti Pastorino 19.3, Sandra Savino 19.6, Laffranco 19.8, Squeri 19.11, Centemero 19.12, Allasia 19.15, Galgano 19.36, Vignali 19.37, Ginato 19.40, De Mita 19.41, Patrizia Maestri 19.54, Rigoni 19.56, Giovanna Sanna 19.60, Gnecchi 19.63, Rizzetto 19.69, Paola Bragantini 19.97, Dellai 19.103, Romanini 19.104, Carrescia 19.108, Coppola 19.110, Cani 19.111, Dell'Aringa 19.114, Gebhard 19.117, Corsaro 19.128, Locatelli 19.130, Matteo Bragantini 19.134 e Pastorelli 19.138.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

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  Rocco PALESE (Misto-CR) dichiara di sottoscrivere gli identici emendamenti Pastorino 19.3, Sandra Savino 19.6, Laffranco 19.8, Squeri 19.11, Centemero 19.12, Allasia 19.15, Galgano 19.36, Vignali 19.37, Ginato 19.40, De Mita 19.41, Patrizia Maestri 19.54, Rigoni 19.56, Giovanna Sanna 19.60, Gnecchi 19.63, Rizzetto 19.69, Paola Bragantini 19.97, Dellai 19.103, Romanini 19.104, Carrescia 19.108, Coppola 19.110, Cani 19.111, Dell'Aringa 19.114, Gebhard 19.117, Corsaro 19.128, Locatelli 19.130, Matteo Bragantini 19.134 e Pastorelli 19.138, come riformulati.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) dichiara di sottoscrivere gli identici emendamenti Pastorino 19.3, Sandra Savino 19.6, Laffranco 19.8, Squeri 19.11, Centemero 19.12, Allasia 19.15, Galgano 19.36, Vignali 19.37, Ginato 19.40, De Mita 19.41, Patrizia Maestri 19.54, Rigoni 19.56, Giovanna Sanna 19.60, Gnecchi 19.63, Rizzetto 19.69, Paola Bragantini 19.97, Dellai 19.103, Romanini 19.104, Carrescia 19.108, Coppola 19.110, Cani 19.111, Dell'Aringa 19.114, Gebhard 19.117, Corsaro 19.128, Locatelli 19.130, Matteo Bragantini 19.134 e Pastorelli 19.138, come riformulati.

  Roberto SIMONETTI (LNA) chiede chiarimenti in ordine al parere formulato da relatori e Governo sull'emendamento a sua prima firma 19.19.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione è in attesa della riformulazione, da parte dei relatori, delle proposte emendative relative alla cosiddetta opzione donna e che le stesse saranno esaminate in coda alla discussione sul fascicolo in distribuzione.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Pastorino 19.3, Sandra Savino 19.6, Laffranco 19.8, Squeri 19.11, Centemero 19.12, Allasia 19.15, Galgano 19.36, Vignali 19.37, Ginato 19.40, De Mita 19.41, Patrizia Maestri 19.54, Rigoni 19.56, Giovanna Sanna 19.60, Gnecchi 19.63, Rizzetto 19.69, Paola Bragantini 19.97, Dellai 19.103, Romanini 19.104, Carrescia 19.108, Coppola 19.110, Cani 19.111, Dell'Aringa 19.114, Gebhard 19.117, Corsaro 19.128, Locatelli 19.130, Matteo Bragantini 19.134 e Pastorelli 19.138, come riformulati (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome dell'onorevole Melilli, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Dell'Aringa 19.116 e Ginato 19.5.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Dell'Aringa 19.116 e Ginato 19.5 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome dell'onorevole Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Famiglietti 19.39, purché riformulato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Rocco PALESE (Misto-CR) chiede se, a seguito della riformulazione proposta dai relatori, la disposizione di cui all'emendamento Famiglietti 19.39 preveda che per i lavoratori poligrafici si applichino norme pensionistiche in deroga alla cosiddetta legge Fornero.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA fa presente che i lavoratori poligrafici usufruiscono di un apposito fondo che consente agli stessi di anticipare il collocamento a riposo.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) chiede se, dalla risposta del sottosegretario Baretta ai chiarimenti posti dall'onorevole Palese con riguardo all'emendamento Famiglietti 19.39, come riformulato, possa evincersi che, in materia pensionistica, ai lavoratori poligrafici non si applica alcuna deroga alla legge cosiddetta Fornero.

Pag. 107

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA conferma quanto testé affermato dall'onorevole Saltamartini.

  La Commissione approva l'emendamento Famiglietti 19.39, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD) chiede chiarimenti in ordine al parere dei relatori sull'emendamento Fabbri 19.43.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, ricorda che sull'emendamento Fabbri 19.43 è stato formulato un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nel confermare il parere espresso dai relatori sull'emendamento Fabbri 19.43, pur riconoscendo la rilevanza della questione oggetto della proposta emendativa, fa presente che il Governo è contrario a introdurre tale disposizione nel testo del disegno di legge di stabilità in esame.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Fabbri 19.43 si intende respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che gli emendamenti Damiano 19.77 e Rampelli 19.52 sono stati assorbiti dall'approvazione degli emendamenti del Governo.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Simonetti 19.13, in un testo riformulato.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Simonetti 19.13, come riformulato.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 19.124 della XI Commissione si intende respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea. Comunica inoltre che è in distribuzione la riformulazione dell'emendamento sulla cosiddetta opzione donna, bollinata dalla Ragioneria generale dello Stato.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Bolognesi 19.64 e Simonetti 19.14, nel testo riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quelli dei relatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Bolognesi 19.64 e Simonetti 19.14, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 19.123 della XI Commissione si intende respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea. Comunica inoltre che l'emendamento Pizzolante 19-bis.9 è stato ritirato.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Damiano 19-bis.25, nel testo riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Damiano 19-bis.25, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento D'Incà 20.10, nel testo riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Pag. 108

  La Commissione approva l'emendamento D'Incà 20.10, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Pagano 20.14, Taricco 20.55 e Corsaro 20.57.

  Mino TARICCO (PD), dichiarando di ritirare il proprio emendamento 20.55, che rende strutturale, in caso di cambio di appalto, l'esonero dal versamento del contributo al licenziamento, previsto dall'articolo 2, comma 34, della legge n. 92 del 2012, invita il Governo a riaffrontare il tema della cosiddetta «tassa sui licenziamenti» nel corso dell'esame del prossimo decreto-legge di proroga dei termini.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA accoglie la richiesta dell'onorevole Taricco.

   Francesco BOCCIA, presidente comunica che è stato ritirato l'emendamento Pagano 20.14.

  La Commissione respinge l'emendamento Corsaro 20.57.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Simonetti 20.8 e 20.63 della XI Commissione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che è stato ritirato l'emendamento Baruffi 20.34.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Simonetti 20.8 e 20.63 della XI Commissione.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che è stato ritirato l'emendamento Di Salvo 20.23.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sugli identici emendamenti 20.9 a sua prima firma e 20.64 della XI Commissione, rileva che si tratta di proposte volte ad estendere a tutti gli eventi di disoccupazione verificatisi fino al dicembre del 2016 l'applicazione della disciplina transitoria recata dal comma 4 dell'articolo 43 del decreto legislativo n. 148 del 2015, che prevede l'ampliamento della copertura dell'indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali per il periodo di 12 mesi. Ne raccomanda pertanto l'approvazione.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Simonetti 20.9 e 20.64 della XI Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che l'emendamento Tullo 20.29 risulta assorbito da una precedente approvazione e che è stato ritirato l'emendamento Vignali 20.12.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Sammarco 21.21.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Sammarco 21.21 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sull'emendamento Luigi Gallo 21.60.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Luigi Gallo 21.60.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento 21.45 Bonaccorsi, Pag. 109nel testo riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Bonaccorsi 21.45, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 21.75 della VII Commissione si intende respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sugli emendamenti Dorina Bianchi 22.21 e Antezza 22.39, nei testi riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA osserva che tali emendamenti, qualora approvati nei testi riformulati, assorbirebbero tutti gli altri emendamenti (Folino 22.77, Liuzzi 22.57, Speranza 22.59, Latronico 22.65 e 22.62, Dorina Bianchi 22.20 e Rampelli 22.50) aventi ad oggetto interventi in favore della città di Matera quale capitale europea della cultura per il 2019. Pertanto, invita i firmatari di tali emendamenti a sottoscrivere gli emendamenti Dorina Bianchi 22.21 (nuova formulazione) e Antezza 22.39 (nuova formulazione).

  Laura CASTELLI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al presidente di concedere una sospensione della seduta, a causa del ritardo dei lavori della Commissione.

   Francesco BOCCIA, presidente osserva che il ritardo lamentato dalla deputata Castelli è dovuto ad una incomprensione sulla riformulazione dell'emendamento sulla «Opzione donna».

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR), intervenendo sugli emendamenti Dorina Bianchi 22.21 e Antezza 22.39, come riformulati, osserva che il finanziamento al comune di Matera previsto, pari a 5 milioni di euro annui per il quadriennio 2016-2019, risulta di entità troppo limitata rispetto alle necessità dell'attuazione del programma di restauro urbanistico ambientale dei rioni Sassi ed invita, pertanto, il Governo a riconsiderare il finanziamento di 30 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018 proposto nel proprio emendamento 22.65. In alternativa ritiene che potrebbe essere destinata alle finalità richiamate una quota delle risorse stanziate per le aree degradate.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, evidenzia come le riformulazioni illustrate, frutto di un lavoro condiviso, individuino una soluzione nella quale appaiono convergere le numerose proposte emendative aventi ad oggetto interventi in favore della città di Matera quale capitale europea della cultura per il 2019.

  La Commissione approva, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Dorina Bianchi 22.21 e Antezza 22.39, come riformulati (vedi allegato 1).

  Maria ANTEZZA (PD) ringrazia il Governo e i relatori per l'attenzione riposta nei confronti della città di Matera, nonché per la destinazione di risorse al fine di consentire alla stessa città di governare e gestire il ruolo ad essa riconosciuto di capitale europea della cultura per il 2019. Auspica, altresì, che il Governo, nel corso dell'esame in Assemblea, accolga un suo ordine del giorno, del quale preannuncia la presentazione, impegnandosi a stanziare ulteriori risorse a favore della città di Matera.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato presentato l'emendamento 19.142 dei relatori (vedi allegato 6) e fissa per le ore 12.00 il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti.

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  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sugli emendamenti Pagano 22.9 e Rampelli 22.49, purché riformulati come in allegato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i rispettivi presentatori accolgono le riformulazioni proposte degli emendamenti Pagano 22.9 e Rampelli 22.49.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Pagano 22.9 e Rampelli 22.49, così come riformulati (vedi allegato 1).

  Andrea CECCONI (M5S) interviene con riferimento all'emendamento Cesaro 22.25, che prevede lo stanziamento di 500 mila euro a favore dell'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli e, ricordando l'incidente recentemente verificatosi presso il Dipartimento di veterinaria dell'università statale della medesima città, evidenzia come sarebbe più opportuna la destinazione di risorse economiche a favore delle istituzioni scolastiche statali.

  Silvia GIORDANO (M5S), associandosi alle osservazioni del collega Cecconi, richiama all'attenzione dei colleghi anche le pessime condizioni strutturali in cui versa l'Università degli studi di Napoli L'Orientale, uno degli istituti di istruzione più storici e rinomato al mondo.

  Luigi GALLO (M5S) stigmatizza la mancata previsione di risorse a favore dell'edilizia universitaria, in ordine alla quale segnala l'opportunità che siano puntualmente definite le priorità degli interventi a realizzare.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) considera politicamente inopportuno inserire nei provvedimenti economici in discussione interventi microsettoriali e a carattere puramente localistico. Facendo appello alla sensibilità dei colleghi affinché, in tale sede, siano approfondite solo le questioni di maggiore interesse per il Paese, auspica che i presentatori di proposte emendative di tale tenore le ritirino.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) auspica anch'egli, facendo appello alla sensibilità dei colleghi, che i presentatori di proposte emendative che prevedono destinazioni ad personam le ritirino.

  Rocco PALESE (Misto-CR) ritiene che le proposte emendative citate non motivino adeguatamente gli interventi di carattere localistico in essi previsti.

  Francesco CARIELLO (M5S) sottopone all'attenzione dei colleghi l'emendamento Vico 22-bis.2, che prevede l'autorizzazione della spesa di 5 milioni di euro per la riqualificazione e rigenerazione territoriale della provincia di Barletta-Andria-Trani. Sottolinea, in proposito, che ben diversi interventi sarebbero necessari al fine della riqualificazione e rigenerazione territoriale delle realtà pugliesi.

   Francesco BOCCIA, presidente, tiene a precisare che tale destinazione di risorse è definita tramite accordo di programma sullo stato di erosione delle coste, sottoscritto dalla regione Puglia e dai Ministeri interessati.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), alla luce dell'andamento dei lavori della Commissione, paventa un ulteriore slittamento dell'inizio dell’iter dei provvedimenti in esame in Assemblea. Chiede, pertanto, chiarimenti sul prosieguo dell'esame dei provvedimenti in Commissione, anche tenuto conto dell'atteggiamento collaborativo e responsabile sinora garantito dai gruppi politici di opposizione.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo con riferimento all'emendamento Cesaro 22.25, ne stigmatizza il contenuto, tale da giustificare una pronuncia di inammissibilità dello stesso. Rileva infatti che il presentatore, onorevole Antimo Cesaro, risulta uno dei docenti dell'istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, a favore del quale l'emendamento prevede la destinazione di 500 mila euro.

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   Francesco BOCCIA, presidente, ascrive alle responsabilità del singolo presentatore il contenuto di proposte emendative di tale tenore, delle quali dichiara di non condividere lo spirito.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI), dopo aver precisato che la Fondazione Istituto Suor Orsola Benincasa gestisce un museo e una biblioteca storici, ritira l'emendamento Cesaro 22.25.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) sottopone all'attenzione dei colleghi l'emendamento Fedi 23.ter.7, che destina risorse finanziarie alla società Dante Alighieri, tra i cui organi direttivi figurano personaggi noti quali Gianni Letta e Paolo Peluffo. Auspica, pertanto, che i presentatori ritirino tale proposta emendativa.

   Francesco BOCCIA, presidente, tiene a ribadire che la responsabilità politica delle proposte emendative è ascrivibile unicamente ai singoli presentatori.

  Laura GARAVINI (PD), dopo aver precisato che la società Dante Alighieri offre un servizio di istruzione di elevatissimo tenore culturale, indirizzato agli italiani residenti all'estero, ritiene che le considerazioni svolte dai colleghi siano il frutto di speculazioni a suo avviso strategiche.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sull'emendamento Morani 22.41 precedentemente accantonato.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Morani 22.41 deve intendersi ritirato.

  Simonetta RUBINATO (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 22.42.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, ricorda che sull'emendamento Malpezzi 22.15 era stato già espresso un parere favorevole.

  La Commissione approva l'emendamento Malpezzi 22.15.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sugli emendamenti Mottola 22.7 e Carocci 22-quater.7, riformulati come in allegato (vedi allegato 1).
  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Mottola 22.7 e Carocci 22-quater.7, come riformulati (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Cinzia Maria Fontana 22.70 e Occhiuto 22.8, riformulati come in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Cinzia Maria Fontana 22.70 e Occhiuto 22.8, come riformulati (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Bonaccorsi 22.47 nonché sull'emendamento Blazina 22.13, riformulati come in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Bonaccorsi 22.47 e l'emendamento Blazina 22.13, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 22.73 della VII Commissione Pag. 112deve intendersi respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Vico 22-bis.2, riformulato come in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Rocco PALESE (Misto-CR) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Vico 22-bis.2, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Vico 22-bis.2, come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Arlotti 22-ter.3, riformulato come in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Arlotti 22-ter.3, come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Giulietti 22-ter.6 e Benamati 22-ter.9, riformulati come in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Giulietti 22-ter.6 e Benamati 22-ter.9, come riformulati (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Minnucci 22-quater.8, ed esprime parere contrario sull'emendamento 22-quater.16 della VII Commissione e sull'emendamento Peluffo 22-quater.6.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Minnucci 22-quater.8 è stato ritirato, mentre gli emendamenti 22-quater.16 della VII Commissione e Peluffo 22-quater.6 si intendono respinti ai fini della loro presentazione in Assemblea.

  Alberto LOSACCO (PD), intervenendo in qualità di cofirmatario sull'emendamento 22.quater.6, insiste perché i relatori ed il Governo possano lavorare ad una riformulazione di tale emendamento.

  Rocco PALESE (Misto-CR) si associa alla richiesta del collega Losacco, auspicando che possano essere individuate nuove risorse a favore dell'emittenza locale.

  Il viceministro Enrico MORANDO ricorda come il Governo abbia lavorato in modo costruttivo con i relatori al fine di individuare una soluzione per la questione del canone Rai fissando i parametri per l'esenzione e prevedendo altresì un intervento a favore delle emittenti locali. Invita quindi i colleghi deputati a non insistere oltre per la votazione di emendamenti sulla materia.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) intervenendo sull'ordine dei lavori si vede costretta a ritornare sulla questione posta dal collega Giorgetti sottolineando come date le circostanze sarà necessario far slittare ulteriormente in avanti il termine per l'inizio della discussione generale della legge di stabilità in Assemblea.

  Francesco BOCCIA, presidente, dichiara che entro le 15 della giornata di oggi intende votare il mandato al relatore e dal momento che è stato fatto un ottimo lavoro vorrebbe riuscire a completare l'esame di tutti gli emendamenti accantonati di cui i relatori hanno presentato le riformulazioni.

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  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) chiede se la presidenza si assuma l'impegno di rispettare il termine delle 15 per la chiusura dei lavori della Commissione.

   Francesco BOCCIA, presidente, nel far presente che auspica che tutti i gruppi parlamentari sentano tale impegno come impegno comune, ritiene ci possano essere le condizioni per rispettare tale termine.
  Passando agli emendamenti accantonati alla sezione 22-quater, avverte che devono ritenersi assorbiti dall'emendamento sul canone Rai gli identici emendamenti Palese 22-quater.3 e Centemero 22-quater.4.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Mongiello 23.36, riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede ai relatori ovvero al primo firmatario dell'emendamento di chiarire quali siano i destinatari delle risorse previste dall'emendamento in questione.

  Colomba MONGIELLO (PD) evidenzia come si tratti del progetto comunicazione anticontraffazione nel settore agroalimentare. Dichiara di accettare, anche se con rammarico, la proposta di riformulazione dei relatori che prevede solo 1 milione di euro per l'anno 2016. Precisa che non c’è nessuna associazione particolare destinataria di tali risorse ma che si tratta di un fondo gestito dal MISE.

  La Commissione approva l'emendamento Mongiello 23.36, come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Pagano 23.12 e Fassina 23.23, mentre invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli identici emendamenti Fedi 23.27 e 23.31 della III Commissione. Esprime infine parere contrario sull'emendamento 23.30 della III Commissione.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Pagano 23.12 e Fassina 23.23.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte altresì l'emendamento Benamati 23.17 deve ritenersi assorbito dall'approvazione dell'emendamento del Governo sulla sicurezza; comunica che gli emendamenti 23.31 e 23.30 della III Commissione sono respinti ai fini della ripresentazione in Assemblea.

  Laura GARAVINI (PD) ritira l'emendamento 23.27 in qualità di cofirmatario.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sull'emendamento Tacconi 23-ter.11, mentre esprime parere favorevole sugli emendamenti Fitzgerald 23-ter.2 e Garavini 23-ter.4, come riformulati (vedi allegato 1). Esprime inoltre parere favorevole sull'emendamento Fedi 23-ter.12, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Fitzgerald 23-ter.2 e Garavini 23-ter.4, come riformulato (vedi allegato 1).

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) interviene per esprimere il suo apprezzamento per le criticità sollevate relativamente alla società Dante Alighieri, ma ribadisce che non comprende i motivi per il quale sia stato scelto di destinare risorse aggiuntive a tale scuole piuttosto che ad altro e si chiede se ciò sia dovuto se la vicinanza di tale società ad ambienti politici di una certa notorietà.

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  Laura GARAVINI (PD), nel giudicare strumentali le affermazioni del deputato Sorial, insiste per la votazione dell'emendamento Fedi 23-ter.12, di cui è cofirmataria, sottolineando l'impegno dei deputati eletti all'estero al fine di reperire risorse destinate ai corsi di lingua e cultura italiana che si svolgono fuori dal territorio nazionale.

  Dopo interventi dei deputati CECCONI (M5S) e SORIAL (M5S) e precisazioni del Presidente BOCCIA, la Commissione approva l'emendamento Fedi 23-ter.12, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 23-ter.13 della III Commissione si intende respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Lenzi 24.19.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Lenzi 24.19 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, invita al ritiro degli identici emendamenti Carnevali 25.89 e 25.100 della XII Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il rappresentante del Governo esprime parere conforme a quello del relatore. Avverte, altresì, che l'emendamento Carnevali 25.89 è stato ritirato e che l'emendamento 25.100 della XII Commissione s'intende respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Lenzi 25.43.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Lenzi 25.43 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Silvia Giordano 25.77, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Silvia GIORDANO (M5S) accetta la riformulazione proposta dal relatore sul suo emendamento 25.77, pur lamentando la carenza di risorse destinate al Fondo previsto nella sua proposta emendativa.

  La Commissione approva l'emendamento Silvia Giordano 25.77, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Riccardo Gallo 25.6 e Francesco Saverio Romano 25.50, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il rappresentante del Governo esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) ritira l'emendamento Riccardo Gallo 25.6.

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che la nuova formulazione dell'emendamento Francesco Saverio Romano 25.50 è stata accettata dai presentatori.

  La Commissione approva l'emendamento Francesco Saverio Romano 25.50, così come riformulato (vedi allegato 1).

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   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che gli emendamenti Binetti 25.29 e Sammarco 25.41 sono stati ritirati dai presentatori.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Argentin 25.79, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il rappresentante del Governo esprime parere conforme a quello del relatore.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottoscrive l'emendamento Argentin 25.79.

  La Commissione approva l'emendamento Argentin 25.79, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Carnevali 25.26, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il rappresentante del Governo esprime parere conforme a quello del relatore.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottoscrive l'emendamento Carnevali 25.26.

  La Commissione approva l'emendamento Carnevali 25.26, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che il contenuto degli emendamenti Locatelli 25.98 e Monchiero 25.36 deve ritenersi assorbito dall'emendamento Carnevali 25.26, come riformulato.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Santerini 25.52.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Santerini 25.52.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole, sull'emendamento Schirò 25.55, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Schirò 25.55, come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole, sull'emendamento Gribaudo 25.45, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Gribaudo 25.45, come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI, relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Capelli 25.90 e Campana 25.34, nonché parere favorevole sull'emendamento Parisi 25.51.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Capelli 25.90 e Campana 25.34 ed approva l'emendamento Parisi 25.51 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI, relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Fanucci 26-quater. 14, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

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  Dopo gli interventi dei deputati Roberto SIMONETTI (LNA), Rocco PALESE (Misto-CR) e Guido GUIDESI (LNA) sull'emendamento Fanucci 26-quater.14, la Commissione lo approva, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che il contenuto degli identici emendamenti Librandi 26-quater. 18 e Martella 26-quater. 20, degli emendamenti Cirielli 27.114, Vito 27.43 e Labriola 27.204, degli identici emendamenti Russo 27. 34, Dorina Bianchi 27. 72 e Rizzetto 27.123, nonché degli emendamenti Cirielli 27.113 e 27.115 deve ritenersi assorbito dalle precedenti approvazioni.

  Paolo TANCREDI, relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Dell'Aringa 27.188.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Dell'Aringa 27.188.

  Paolo TANCREDI, relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Nicchi 27.130.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Nicchi 27.130.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che gli emendamenti Rampelli 27.109 e 27.108, Duranti 27.159, Rampelli 27.111 e Vito 27.42 devono ritenersi assorbiti da precedenti votazioni.

  Paolo TANCREDI, relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Lombardi 27.185.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Lombardi 27.185 (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che il contenuto degli emendamenti Lombardi 27.182, Cirielli 27.112, Fiano 27.95 e 27.96 e Villarosa 27.176 deve considerarsi assorbito dall'approvazione dell'emendamento 27. 185. Dà atto che l'emendamento Fiano 27.100 è stato ritirato.

  Paolo TANCREDI, relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Micillo 27.171 e parere favorevole sull'emendamento Pilozzi 27.192, come riformulato (vedi allegato 1). Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Gasparini 27.94 e sull'emendamento De Menech 27.101, come riformulati (vedi allegato 1). Esprime, inoltre, parere contrario sugli emendamenti Villecco Calipari 27.71, Gianluca Pini 27.29 e 27.27. Esprime parere favorevole sull'emendamento Pizzolante 27.46, come riformulato (vedi allegato 1), ed invita al ritiro dell'emendamento Gianluca Pini 27.25.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Micillo 27.171.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) preannuncia l'astensione dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Pilozzi 27.192, come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Pilozzi 27.192, come riformulato, e l'emendamento Gasparini 27.94 (vedi allegato 1).

  Enrico BORGHI (PD) sottoscrive l'emendamento De Menech 27.101.

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  La Commissione approva l'emendamento De Menech 27.101, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento Villecco Calipari 27.71 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gianluca Pini 27.29 e 27.27.

   Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento Tofalo 27.187 è stato assorbito da precedenti votazioni.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) chiede che gli emendamenti Bergamini 27.8 e Gianluca Pini 27.25 vengano riformulati in maniera identica alla riformulazione proposta dai relatori per l'emendamento Pizzolante 27.46.

  Paolo TANCREDI, relatore, si dichiara disponibile ad accettare tale richiesta.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA concorda con il relatore.

  Claudia MANNINO (M5S) dichiara il proprio voto contrario.

   Paolo TANCREDI (AP) chiarisce che l'emendamento Pizzolante 27.46 non consiste in una sanatoria.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) obietta che, al contrario, si tratta di una regalia ai titolari di concessioni demaniali che già pagano canoni risibili. Preannuncia il voto contrario dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Pizzolante 27.46, come riformulato.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, replicando, precisa che non si tratta di una proroga dei termini per il pagamento dei canoni per concessioni demaniali, ma di un intervento limitato nel tempo e volto ad evitare gli sfratti.

  La Commissione approva, quindi, in un identico testo, l'emendamento Pizzolante 27.46, nonché gli emendamenti Bergamini 27.8 e Gianluca Pini 27.45 così come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, invita il relatore Tancredi a formulare il parere sugli emendamenti relativi alla sezione n. 27-ter.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Minardo 27-ter.3, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Guido GUIDESI (LNA) preannuncia il voto contrario sull'emendamento Minardo 27-ter.3, così come riformulato.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA fa presente che l'intervento riguarda la sola Regione siciliana perché per la Regione Sardegna tale misura è stata già introdotta durante l'esame al Senato.

  Giuseppe BERRETTA (PD) sottoscrive l'emendamento Minardo 27-ter.3.

  La Commissione approva l'emendamento Minardo 27-ter.3, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Busin 27-quater.1 e Sbrollini 27-quater. 3, come riformulati (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva, quindi, gli identici emendamenti Busin 27-quater.1 e Sbrollini 27-quater. 3, così come riformulati (vedi allegato 1).

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  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Mazziotti Di Celso 28.36 e sugli identici emendamenti Occhiuto 28.27, Sammarco 28.41, De Menech 28.45, De Mita 28.46, Cirielli 28.55, D'Ottavio 28.81, Borghi 28.86 e Pastorelli 28.89. Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento Simoni 28.47, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) ritira l'emendamento 28.36 a sua prima firma.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti De Menech 28.45, D'Ottavio 28.81 e Borghi 28.86 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Occhiuto 28.27, Sammarco 28.41, De Mita 28.46, Cirielli 28.55 e Pastorelli 28.89. Approva, quindi, l'emendamento Simoni 28.47, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere favorevole sull'emendamento Fregolent 29.1, nonché sull'emendamento Causi 29.15, come riformulati (vedi allegato 1). Esprime, quindi, parere contrario sull'emendamento Liuzzi 29.23.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Silvia FREGOLENT (PD) e Marco CAUSI (PD) accettano le riformulazioni proposta dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Fregolent 29.1 e Causi 29.15, così come riformulati (vedi allegato 1); indi, respinge l'emendamento Liuzzi 29.23.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, quanto all'emendamento Lenzi 30.40, rileva che l'obiettivo normativo perseguito può essere raggiunto – più che con la soppressione dei commi 303 e 304 del disegno di legge – con il testo che ritiene di proporre alla stregua di una riformulazione. Esprime, quindi, parere contrario all'emendamento Artini 30.5 e parere favorevole sugli identici emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42, purché riformulati come in allegato (vedi allegato 1). Esprime inoltre, parere favorevole sull'emendamento Lenzi 30.43. Infine, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Binetti 30.21 e 30.57 della XII Commissione, nonché sull'emendamento Galati 30.7.

  Il viceministro Enrico MORANDO concorda con il parere espresso dai relatori.

  Donata LENZI (PD) apprezza le considerazioni dei relatori.

  Andrea CECCONI (M5S) denunzia la gravità procedurale di quanto sta avvenendo. L'emendamento Lenzi 30.40 è volto a sopprimere i commi 303 e 304 dell'articolo 1 della legge di stabilità, per cui non può essere oggetto di alcuna riformulazione testuale. Ritiene quindi che la proposta dei relatori altro non sia che un loro ennesimo emendamento, per cui il presidente Boccia dovrebbe permettere la presentazione di subemendamenti.

  Donata LENZI (PD) dissente, evidenziando che quello dei relatori è un lodevole sforzo che serve a conciliare due posizioni diverse.

  Guido GUIDESI (LNA) concorda con il collega Cecconi.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, non condivide tale tesi.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) invita i relatori a non negare l'evidenza.

  Rocco PALESE (Misto-CR) concorda con i deputati Guidesi e Fedriga.

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  Dorina BIANCHI (AP) sottoscrive l'emendamento Carnevali 30.42.

  Francesco BOCCIA, presidente, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti 30.40 e 30.42.

  Donata LENZI (PD) ritira il proprio emendamento 30.40.

  Francesco BOCCIA, presidente, la ringrazia la deputata Lenzi per la sensibilità e avverte che l'emendamento Carnevali 30.42 rimane accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi l'emendamento Artini 30.5 ed approva l'emendamento Lenzi 30.43 (vedi allegato 1). Respinge, inoltre, l'emendamento Binetti 30.21.

  Ignazio ABRIGNANI (MISTO-ALA-MAIE) domanda le ragioni del parere contrario sull'emendamento Galati 30.7 ed invita a svolgere un'ulteriore riflessione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA conferma il parere contrario sull'emendamento Galati 30.7 e si dichiara disponibile ad accantonarlo.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Galati 30.7 deve intendersi ulteriormente accantonato.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, formula un invito al ritiro sull'emendamento Sbrollini 31.17.

  Daniela SBROLLINI (PD) insiste per la votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Sbrollini 31.17.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, con riferimento alle proposte emendative alla sezione 32, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Binetti 32.15 e 32.52 della XII Commissione. Esprime, altresì, parere favorevole sugli identici emendamenti Milanato 32.10, Sammarco 32.11, Camani 32.14, De Mita 32.19, Taglialatela 32.21, Abrignani 32.22, Cenni 32.46, Fauttilli 32.47 e Di Lello 32.50, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita al ritiro degli emendamenti Calabrò 32.9 e Carfagna 32.3. Esprime parere contrario sugli emendamenti 32.51 e 32.53 della XII Commissione e Russo 32.8.
  Con riferimento alle proposte emendative alla sezione n. 32-bis, esprime parere contrario sugli emendamenti Grillo 32-bis.7 e Lorefice 32-bis.9.
  Con riferimento alle proposte emendative alla sezione n. 32-quater, esprime parere favorevole sull'emendamento Tullo 32-quater.18 e sugli identici emendamenti Miotto 32-quater.31 e 32-quater.41 della XII Commissione, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Miotto 32-quater.30 e 32-quater.40 della XII Commissione.
  Con riferimento alle proposte emendative alla sezione 33, esprime parere favorevole sull'emendamento Boccadutri 33.76. Esprime altresì parere favorevole sugli emendamenti Busin 33.73 e Guerra 33.301, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita al ritiro dell'emendamento Lenzi 33.137, altrimenti esprimendo parere contrario. Esprime parere contrario sugli emendamenti Rampelli 33.147, Prodani 33.370, Sandra Savino 32.15, Palese 33.191 e Caruso 33.325. Fa presente che gli identici emendamenti Misiani 33.49, Placido 33.195, Barbanti 33.326 e Latronico 33.366 rimangono accantonati. Infine, si rimette al parere del rappresentante del Governo sugli emendamenti successivi.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nell'esprimere parere conforme a quello dei relatori, fa presente che gli emendamenti De Mita 33.121, Zappulla 33.188, nonché gli identici emendamenti Piccone 33.92 e De Mita 33.120, risultano assorbiti da una proposta emendativa che interviene, Pag. 120riducendolo, sul taglio dei patronati. Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento Parisi 33.55.

  Bruno TABACCI (PI-CD) esprime perplessità per il parere contrario espresso sull'emendamento Caruso 33.325.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime, inoltre, parere favorevole sugli emendamenti 33.332 della II Commissione, Verini 33.98, Nicoletti 33.123, Porta 33.305, Cecconi 33.286, De Lorenzis 32.348 e Crippa 33.243. Esprime, altresì, parere favorevole sugli emendamenti Fauttilli 33.348, Sammarco 33.113, Bueno 33.17, Martella 33.128, Benamati 33.141 e sugli identici emendamenti Pagano 33.101 e Garavini 33.307, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Fa presente che l'emendamento Dambruoso 33.109 e gli identici emendamenti Gasparini 33.134 e 33.338 della I Commissione risultano assorbiti da precedenti votazioni, mentre sull'emendamento 33.339 della I Commissione il parere è contrario. Invita al ritiro dell'emendamento Zoggia 33.337, degli identici emendamenti Misuraca 33.118 e Mariani 33.173, degli emendamenti Fauttilli 33.167, Alfreider 33.377, Abrignani 33.12 e Schullian 33.387, altrimenti esprimendo parere contrario. Esprime parere contrario sugli emendamenti Bueno 33.18, 33.389 della VII Commissione, Busin 33.33, Guidesi 33.52, Della Valle 33.249, Falcone 33.169 e Pagano 33.72, nonché sugli identici emendamenti Misuraca 33.68 e De Mita 33.106.

  Giulio MARCON (SI-SEL) rileva che non è stato espresso il parere sul suo emendamento 33.229.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Marcon 3.229 resta per il momento ancora accantonato.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) sottolinea la rilevanza degli emendamenti 32.51 e 32.53 della XII Commissione, auspicando la loro approvazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Milanato 32.10, Sammarco 32.11, Camani 32.14, De Mita 32.19, Taglialatela 32.21, Abrignani 32.22, Cenni 32.46, Fauttilli 32.47 e Di Lello 32.50 accettano le proposte di riformulazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento 33.51 della XII Commissione, approva gli identici emendamenti Binetti 32.15 e 32.52 della XII Commissione (vedi allegato 1), respinge l'emendamento 32.53 della XII Commissione, approva gli identici emendamenti Milanato 32.10, Sammarco 32.11, Camani 32.14, De Mita 32.19, Taglialatela 32.21, Abrignani 32.22, Cenni 32.46, Fauttilli 32.47 e Di Lello 32.50, come riformulati (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Russo 32.8.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Calabro 32.9 è stato ritirato e che l'emendamento Carfagna 32.3 risulta assorbito dall'approvazione di un altro emendamento.

  Matteo MANTERO (M5S) illustra l'emendamento Grillo 32-bis.7, di cui è cofirmatario, disapprovando il parere contrario espresso su di esso dal relatore e Governo.

  Giulia GRILLO (M5S) sottolinea la rilevanza della questione trattata nell'emendamento a sua prima firma 32-bis.7.

  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 32-bis.7.

  Marialucia LOREFICE (M5S) illustra le finalità dell'emendamento 32-bis.9. Ricorda che si tratta di una proposta normativa già discussa in passato e sulla quale c’è un orientamento favorevole del Ministero della salute.

  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 32-bis.9.

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  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che la proposta di nuova formulazione dell'emendamento Tullo 32-quater.18 è stata accettata dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Tullo 32-quater.18, come riformulato (vedi allegato 1) e respinge gli identici emendamenti Miotto 32-quater.30 e 32.quater.40.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che la proposta di nuova formulazione dell'emendamento Miotto 32-quater.31, identico all'emendamento 32-quater.41 della XII Commissione, è stata accettata dalla presentatrice.

  La Commissione approva l'emendamento Miotto 32-quater.31, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 32-quater.41 della XII Commissione si intende respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, presenta un'ulteriore proposta di nuova formulazione dell'emendamento Busin 33.73, nonché una proposta di nuova formulazione dell'emendamento Guerra 33.301.

  Guido GUIDESI (LNA) chiede chiarimenti in merito all'ulteriore proposta di nuova formulazione.

  Mauro GUERRA (PD), nell'accettare la proposta di riformulazione del suo emendamento, evidenzia che tale formulazione – coincidente con la nuova formulazione proposta dai relatori al presentatore dell'emendamento Busin 33.73 – comporta una diversa articolazione della spesa tra gli anni.

  Enrico BORGHI (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Guerra 33.301 come riformulato.

  Guido GUIDESI (LNA) dichiara di sottoscrivere, anche a nome del collega Molteni, l'emendamento Busin 33.73, accettando la riformulazione proposta.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Busin 33.73 e Guerra 33.301, come riformulati (vedi allegato 1), nonché l'emendamento Boccadutri 33.76 (vedi allegato 1), mentre respinge gli emendamenti Rampelli 33.147, Prodani 33.370, Sandra Savino 33.15 e Palese 33.191.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Misiani 33.99, Placido 33.195, Barbanti 33.326 e Latronico 33.366 sono assorbiti dall'emendamento Fauttilli 33.348 nella nuova formulazione proposta dal relatore. Prende atto che i presentatori dell'emendamento 33.348 accettano la proposta di riformulazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Fauttilli 33.348, come riformulato, Parisi 33.55, 33.332 della II Commissione, Verini 33.98, Nicoletti 33.123, nonché gli identici emendamenti Bueno 33.17 e Porta 33.305, come riformulati (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Bueno 33.18.

  Maria MARZANA (M5S), intervenendo sull'emendamento 33.389 della VII Commissione, stigmatizza il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo. Sottolinea che l'emendamento prevede corsi di formazione per gli alunni portatori di handicap. Ricorda come in questa legge di stabilità siano state stanziate risorse per le scuole paritarie e per le scuole all'estero e si stupisce che non si vogliano stanziare risorse per i corsi di formazione per il personale che presta assistenza agli alunni disabili. Auspica che anche i colleghi vogliano sostenere la proposta emendativa e che il Governo decida di cambiare la sua posizione su di essa.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento 33.389 della VII Commissione, gli identici emendamenti Gasparini 33.134 e 33.338 della I Commissione, Pag. 122e l'emendamento Busin 33.33. Approva quindi l'emendamento Cecconi 33.286, nonché l'emendamento Martella 33.128, come riformulato (vedi allegato 1).

  Maino MARCHI (PD), con riferimento all'emendamento 33.339 della I Commissione, vertente in materia di promozione dei diritti e delle pari opportunità, propone che al relativo Fondo siano destinati almeno 2,5 milioni di euro per l'anno 2016. Considerato che l'emendamento della Commissione non può essere oggetto di riformulazione, suggerisce che i relatori presentino un emendamento a tal fine.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere favorevole sulla proposta avanzata dal collega Marchi, proponendo che la copertura finanziaria sia reperita a valere sul Fondo ISPE.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, presenta l'emendamento 33.434.

  Guido GUIDESI (LNA) ricorda che per votare subito l'emendamento dei relatori occorre che i gruppi rinuncino alla facoltà di presentare subemendamenti.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che non vi sono obiezioni a che si voti l'emendamento 33.434 dei relatori senza fissare un termine per i subemendamenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 33.434 dei relatori (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Guidesi 33.52.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Misuraca 33.118 e Mariani 33.173 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione approva l'emendamento De Lorenzis 33.248.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede chiarimenti al Governo in merito alla riformulazione proposta per il suo emendamento 33.243. In particolare chiede di conoscere quale interpretazione debba darsi della parte in cui, con riferimento alle procedure selettive da indire ai fini delle risorse del fondo, si fa riferimento alla valorizzazione del coinvolgimento di istituti di ricerca, ovvero di università o istituzioni scolastiche. Ritiene infatti concreto il rischio che tale previsione comporti eccessivi elementi di rigidità dei bandi di selezione.

  Il viceministro Enrico MORANDO, nel ribadire il parere favorevole del Governo all'emendamento Crippa 33.243, chiarisce le ragioni per la richiesta di riformulazione.

  Davide CRIPPA (M5S) accoglie la riformulazione proposta per il suo emendamento 33.243.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che i deputati Benamati e Palese sottoscrivono l'emendamento Crippa 33.243. come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Crippa 33.243, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Fauttilli 33.167 è stato ritirato.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, rivedendo il parere contrario precedentemente espresso sull'emendamento Falcone 33.169, esprime parere favorevole.

  Il viceministro Enrico MORANDO concorda con il parere dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Della Valle 33.249 e approva l'emendamento Falcone 33.169 (vedi allegato 1). Respinge quindi gli identici emendamenti Misuraca 33.68 e De Mita 33.106 e approva l'emendamento Benamati 33.141, come riformulato (vedi allegato 1).

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  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Alfreider 33.377 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Abrignani 33.12.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Schullian 33.387 e Pagano 33.72 sono stati ritirati.

  Giulio MARCON (SI-SEL) chiede al rappresentante del Governo una nuova valutazione del suo emendamento 33.229, sul quale è stato espresso parere contrario. Sottolinea come la sua proposta emendativa sia tesa a salvaguardare la possibilità per i giovani di espletare il servizio civile, attraverso la riduzione del definanziamento del servizio stesso. In tale contesto si dichiara disponibile a limitare la portata emendativa della sua proposta, accettando una riduzione del rifinanziamento.

  Il viceministro Enrico MORANDO, nel fare presenti i problemi di copertura finanziaria connessi all'emendamento in esame, conferma il parere contrario del Governo su di esso.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Marcon 33.229 e approva l'emendamento Sammarco 33.113, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite alla sezione 35 precedentemente accantonate.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Cenni 35.174, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Marguerettaz 35.220.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Fragomeli 35.113 è stato ritirato.

  Susanna CENNI (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori per il suo emendamento 35.174.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Cenni 35.174, come riformulato (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Marguerettaz 35.220.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che l'emendamento Fragomeli 35.113 viene ritirato. Avverte quindi che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite alla sezione 36 precedentemente accantonate.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sull'emendamento Coppola 36.6.

  La Commissione respinge l'emendamento Coppola 36.6.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite alla sezione 38 precedentemente accantonate.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Borghi 38.67, a condizione che sia riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1). Esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti Verini 38.55 e Berretta 38.110, a condizione che siano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1).

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Borghi 38.67 e gli identici emendamenti Verini 38.55 e Berretta 38.110, come riformulati (vedi allegato 1) e respinge l'emendamento 38.93 della II Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Berretta 38.113 è stato ritirato.

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  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Marchi 38.34, a condizione che sia riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1).

  La Commissione approva l'emendamento Marchi 38.34, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite alla sezione 39 precedentemente accantonate.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sui tre identici emendamenti Verini 39.14, Berretta 39.39 e 39.33 della II Commissione.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Verini 39.14, Berretta 39.39 e 39.33 della II Commissione (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sull'emendamento Rossomando 39.47, a condizione che sia riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1).

  La Commissione approva l'emendamento Rossomando 39.47, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 39.34 della II Commissione si intende respinto per la ripresentazione in Assemblea.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sull'emendamento Colletti 39.27, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Giuliani 39.15, a condizione che sia riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento della II Commissione 39.35, identico all'emendamento Giuliani 39.1, si intende ritirato ai fini della ripresentazione in Assemblea.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Colletti 39.27 e approva l'emendamento Giuliani 39.15, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 39.35 della II Commissione si intende ritirato ai fini della ripresentazione in Assemblea.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Verini 39.17 e Berretta 39.41, a condizione che vengano riformulati.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i proponenti hanno accolto la riformulazione degli emendamenti Verini 39.17 e Berretta 39.41.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Verini 39.17 e Berretta 39.41, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 39.37 della II Commissione si intende respinto ai fini della ripresentazione in Assemblea.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Verini 39.16 e Berretta 39.40, a condizione che siano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i proponenti hanno accolto la riformulazione degli emendamenti Verini 39.16 e Berretta 39.40.

Pag. 125

  La Commissione approva gli identici emendamenti Verini 39.16 e Berretta 39.40, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 39.36 della II Commissione, identico ai predetti emendamenti Verini 39.16 e Berretta 39.40, si intende respinto ai fini della ripresentazione in Assemblea.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, avverte che gli emendamenti Occhiuto 40.16 e 40.17 e Palese 40.62, gli identici emendamenti De Girolamo 40.3 e Palese 40.61, nonché l'emendamento Prestigiacomo 40.20, sono assorbiti dalle proposte emendative aventi ad oggetto il Mezzogiorno. Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Daga 40.51.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Daga 40.51.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, fa presente che rimane accantonato l'emendamento Borghi 40.34, sul quale è in corso un approfondimento volto a proporne una riformulazione. Esprime quindi parere contrario sugli identici emendamenti 40.59 della XIV Commissione e Camani 40.67.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento Camani 40.67 è stato ritirato. Avverte che l'emendamento 40.59 della XIV Commissione si intende respinto ai fini della ripresentazione in Assemblea.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, fa presente che rimane accantonato l'emendamento Braga 40.33, sul quale è in corso un approfondimento volto a proporne una riformulazione. Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Castricone 40.28 e Palese 40.36. Esprime, infine, parere contrario sugli emendamenti Catanoso 40.8 e 40.10.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Castricone 40.28 e Palese 40.36 (vedi allegato 1). Respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Catanoso 40.8 e 40.10.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che l'emendamento Covello 40-ter.6 è stato ritirato.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sull'emendamento Ferro 41.12. Invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Sottanelli 41.7. Esprime parere favorevole sull'emendamento Benamati 42.24, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Ferro 41.12 (vedi allegato 1).

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI) insiste per la votazione del suo emendamento 41.7.

  La Commissione respinge l'emendamento Sottanelli 41.7.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori hanno accolto la riformulazione dell'emendamento Benamati 42.24.

  La Commissione approva l'emendamento Benamati 42.24, come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, fa presente che rimane accantonato l'emendamento Pelillo 42.23, sul quale è in corso un approfondimento volto a proporne una riformulazione. Pag. 126Esprime quindi parere contrario sugli identici emendamenti Gelmini 42.4 e Giampaolo Galli 42.22.

  Giampaolo GALLI (PD) ritira il proprio emendamento 42.22, sottolineando però il rischio che la formulazione di cui alla lettera b) del comma 490 generi danno per le imprese che lavorano nell'indotto.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 42.4.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sull'emendamento Rampelli 42.29, nonché sugli identici emendamenti Rampelli 42.28, Galgano 42.18 e Vignali 42.20.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Raffaello VIGNALI (AP) ritira il proprio emendamento 42.20.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Rampelli 42.29 e gli identici emendamenti Rampelli 42.28 e Galgano 42.18.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, fa presente che rimangono accantonati gli emendamenti Mannino 42.46 e Pastorelli 43.63, sui quali è in corso un approfondimento volto a proporne una riformulazione. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Cristian Iannuzzi 43.36 e Catalano 43.68. Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Dell'Orco 43.46. Invita, infine, i presentatori al ritiro degli emendamenti Minnucci 43.27 e Giulietti 43.25.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Minnucci 43.27 e Giulietti 43.25.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Cristian Iannuzzi 43.36 e Catalano 43.68 (vedi allegato 1). Respinge quindi l'emendamento Dell'Orco 43.46.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, fa presente che rimangono accantonati gli identici emendamenti Alberto Giorgetti 43.12, Simonetti 43.16 e Fanucci 43.21, sui quali è in corso un approfondimento volto a proporne una riformulazione. Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Dell'Orco 43.41.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Dell'Orco 43.41.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, fa presente che l'emendamento Boccuzzi 43.26 risulta assorbito dall'approvazione dalle precedenti proposte emendative aventi ad oggetto il tema dell'amianto. Fa presente che rimane accantonato l'emendamento Abrignani 44.23, sul quale è in corso un approfondimento volto a proporne una riformulazione. Esprime quindi parere contrario sugli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.6, Giampaolo Galli 44.12, Abrignani 44.26 e Donati 44.42.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giampaolo GALLI (PD), nel ritirare il proprio emendamento 44.12 e tutti i successivi aventi ad oggetto lo stesso tema, sottolinea la necessità di rafforzare le garanzie per evitare che i crediti si tramutino in sofferenze, al fine di aiutare sia le imprese che gli istituti di credito.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Abrignani 44.26 e Donati 44.42.

Pag. 127

  La Commissione respinge l'emendamento Alberto Giorgetti 44.6.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.11, Giampaolo Galli 44.19 e Marco Di Marco 44.37, sull'emendamento Ruocco 44.33, nonché sugli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.5, Giampaolo Galli 44.15, Abrignani 44.25 e Donati 44.41.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Marco Di Maio 44.37, Donati 44.25 e Abrignani 44.41 sono stati ritirati. Ricorda inoltre che erano stati già ritirati dal collega Galli anche gli emendamenti a sua firma 44.19 e 44.15.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Alberto Giorgetti 44.11, Ruocco 44.33, nonché l'emendamento Alberto Giorgetti 44.5.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.4, Giampaolo Galli 44.16, Abrignani 44.24 e Donati 44.40.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.4, Giampaolo Galli 44.16, Abrignani 44.24 e Donati 44.40.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.8, Giampaolo Galli 44.14, Dorina Bianchi 44.21 e Abrignani 44.28, a condizione che vengano riformulati.

  Il viceministro Enrico MORANDO propone che la riformulazione degli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.8, Giampaolo Galli 44.14, Dorina Bianchi 44.21 e Abrignani 44.28 venga integrata con una disposizione volta a consentire l'utilizzo delle quote del Fondo di garanzia riservate alle imprese del Mezzogiorno che, ad una verifica annuale al 30 settembre non siano state utilizzate (vedi allegato 1). Osserva che la determinazione di quote rigide rischia di generare giacenze inutilizzate e quindi di non permettere al Fondo di essere impiegato con la massima efficienza.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, nel concordare con il viceministro Morando, propone che si accantoni l'esame degli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.8, Giampaolo Galli 44.14, Dorina Bianchi 44.21 e Abrignani 44.28, al fine di permettere ai proponenti una valutazione della proposta del rappresentante del Governo.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Braga 40.33, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori hanno accolto la riformulazione dell'emendamento Braga 40.33.

  La Commissione approva l'emendamento Braga 40.33, come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sull'emendamento Borghi 40.34.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Borghi 40.34 (vedi allegato 1).

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) si dichiara perplesso per l'andamento dei lavori Pag. 128della Commissione e deluso per l'atteggiamento del Governo e della sua maggioranza, che stanno imponendo una repentina accelerazione all’iter dei provvedimenti, respingendo numerose proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione, i quali, al contrario, hanno finora assunto un atteggiamento responsabile. Ritiene, pertanto, inverosimile che la discussione in Assemblea possa avere inizio a partire dalla giornata di domani, ritenendo più plausibile, invece, l'inizio dell’iter dei provvedimenti in esame in Assemblea nella giornata di giovedì, anche al fine di consentire ai colleghi di intervenire nella fase delle dichiarazioni di voto finale.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sia associa alle considerazioni svolte dall'onorevole Alberto Giorgetti.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, avverte che resta accantonato l'emendamento Abrignani 44.23.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte, quindi, che l'emendamento Mottola 44.8 è da intendersi assorbito dagli identici emendamenti Giulietti 22-ter.6 e Benamati 22-ter.9.

  Andrea CECCONI (M5S), intervenendo sull'emendamento Boccadutri 46.28, esprime perplessità sulla riformulazione proposta dai relatori e dal Governo, con particolare riferimento all'espressione «casi di oggettiva impossibilità».

  Sergio BOCCADUTRI (PD) specifica che i «casi di oggettiva impossibilità» sono stati puntualmente definiti da una sentenza della Corte di Cassazione.

  Dino ALBERTI (M5S) esprime alcune perplessità in merito alla coerenza della misura di cui al comma 512-quater, prevista dalla nuova formulazione dell'emendamento Boccadutri.

  Sergio BOCCADUTRI (PD) svolge alcune precisazioni e accetta la riformulazione proposta dai relatori e dal Governo del suo emendamento 46.28.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Boccadutri 46.28, come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula un invito al ritiro dell'emendamento Paglia 46.18.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) illustra il suo emendamento 46.18, finalizzato a rendere gratuite sia per l'acquirente che per il venditore le transazioni regolate con carte di pagamento presso gli impianti di distribuzione dei carburanti e le rivendite di genere di monopolio statale, evidenziando come tale questione sia stata più volte discussa in seno alla Commissione finanze.

  La Commissione respinge l'emendamento Paglia 46.18.

  Fabio MELILLI (PD), relatore formula un invito al ritiro dell'emendamento Di Salvo 46.30.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che l'emendamento Di Salvo 46.30 è stato ritirato dai presentatori.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Sammarco 46.10, Tinagli 46.36, Mongiello 46.37 e Di Gioia 46.38.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva, quindi, gli identici emendamenti Sammarco 46.10, Pag. 129Tinagli 46.36, Mongiello 46.37 e Di Gioia 46.38 (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Schullian 47.19 e 47.20, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva gli emendamenti Schullian 47.19 e 47.20, come riformulati (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Schullian 47.17 è stato ritirato dai presentatori.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Guidesi 47.24 e Oliverio 47.37, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), esprime parere favorevole sull'emendamento Plangger 47.73, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), mentre esprime parere contrario sull'emendamento Ricciatti 47.43.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Guidesi 47.24 e Oliverio 47.37 e l'emendamento Plangger 47.73, come riformulati (vedi allegato 1), e respinge l'emendamento Ricciatti 47.43.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Schullian 47.14, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Schullian 47.14, come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula un invito al ritiro dell'emendamento Pastorino 47.2.

   Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Pastorino 47.2 insistono per la votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Pastorino 47.2.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Ribaudo 49.35.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Ribaudo 49.35 (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Garavini 49.34, identico all'emendamento 49.40 della III Commissione, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO condivide la riformulazione proposta dai relatori.

  Laura GARAVINI (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Garavini 49.34, come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere contrario sull'emendamento Guidesi 49.12.

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  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 49.12.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere favorevole sugli identici emendamenti Misiani 50-bis.4, Laffranco 50-bis.12, De Mita 50-bis.18, Marco Di Maio 50-bis.23 e Baruffi 50-bis.36.
  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Misiani 50-bis.4, Laffranco 50-bis.12, De Mita 50-bis.18, Marco Di Maio 50-bis.23 e Baruffi 50-bis.36 (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere contrario sull'emendamento Faenzi 50-ter.10.
  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Faenzi 50-ter.10.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere favorevole sull'emendamento Sbrollini 50-ter.27, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO condivide la riformulazione proposta dai relatori.

  Daniela SBROLLINI (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Guido GUIDESI (LNA) preannuncia un voto contrario, non condividendo la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024.

  La Commissione approva l'emendamento Sbrollini 50-ter.27, come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere favorevole sull'emendamento Nicoletti 50-ter.5, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO condivide la riformulazione proposta dai relatori.

  Michele NICOLETTI (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Nicoletti 50-ter.5, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, chiede ai relatori se sia pronta la riformulazione degli identici emendamenti Pagano 33.101 e Garavini 33.307.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere favorevole sugli identici emendamenti Pagano 33.101 e Garavini 33.307, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO condivide la riformulazione proposta dai relatori.

  Laura GARAVINI (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Pagano 33.101 e Garavini 33.307, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, domanda ai relatori se sia pronta la riformulazione dell'emendamento Gigli 24.32.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere favorevole sull'emendamento Gigli 24.32, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Il viceministro Enrico MORANDO condivide la riformulazione proposta dai relatori.

  Gian Luigi GIGLI (PI) accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Gigli 24.32, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, domanda ai relatori se sia pronta la riformulazione dell'emendamento Rabino 9.70.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere favorevole sull'emendamento Rabino 9.70, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  La Commissione approva l'emendamento Rabino 9.70, come riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il Governo ha presentato tre proposte emendative riferite al disegno di legge di bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (vedi allegato 4).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA chiede al deputato Causi di ritirare l'emendamento 16.95 ed alla deputata Rubinato di ritirare l'emendamento 35.4.

  Marco CAUSI (PD) ritira il proprio emendamento 16.95, a sua prima firma, facendo tuttavia presente che esso affronta una questione molto rilevante per il comune di Roma, che necessita di una soluzione. Si dichiara, quindi, preoccupato per i risvolti negativi che la questione potrebbe assumere se trascurata e preannuncia la presentazione di un ordine del giorno affinché nei primi mesi del nuovo anno si possano adottare le iniziative necessarie per garantire la piena funzionalità dell'organizzazione amministrativa di Roma Capitale.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA assicura che il Governo è cosciente del problema cui fa riferimento l'emendamento e che vi sarà il massimo impegno da parte sua per trovarvi una soluzione nei prossimi mesi.

  Simonetta RUBINATO (PD) ritira l'emendamento 35.4, a sua prima firma, riservandosi di presentare un ordine del giorno, che si augura possa essere accolto.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula parere favorevole sull'emendamento Ghizzoni 15.10, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO condivide la riformulazione proposta dai relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che la nuova formulazione proposta dai relatori dell'emendamento Ghizzoni 15.10 è stata accettata dai presentatori.

  La Commissione approva l'emendamento Ghizzoni 15.10, come riformulato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO propone una nuova formulazione dell'emendamento Mannino 42.46.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento Mannino 42.46, nella riformulazione proposta dal Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che la nuova formulazione proposta dal Governo dell'emendamento Mannino 42.46 è stata accettata dai presentatori.

  La Commissione approva l'emendamento Mannino 42.46, come riformulato (vedi allegato 1).

  Cesare DAMIANO (PD) valuta favorevolmente l'emendamento 19.142 dei relatori, concernente la cosiddetta «opzione Pag. 132donna», pur evidenziandone alcune criticità. Sottolinea che la sua valutazione è positiva sul presupposto, e anzi nella certezza, che le risorse stanziate per l'intervento in questione siano sovrastimate rispetto alle effettive esigenze e che i risparmi che si realizzeranno saranno destinati anch'essi ad interventi a tutela delle lavoratrici, compresa la prosecuzione della sperimentazione di cui si parla nell'emendamento. Rileva infine con soddisfazione che la proposta emendativa è il risultato dello sforzo condiviso dell'intera Commissione lavoro.

  Tiziana CIPRINI (M5S), nel ricordare che il gruppo del Movimento 5 Stelle aveva presentato proposte emendative volte a far sì che eventuali risorse stanziate e non usate per le finalità dell'emendamento sull’«Opzione donna» rimanessero destinate alle lavoratrici, allo scopo di evitare quanto avvenuto in passato per altri provvedimenti, evidenzia come la formula adottata dai relatori sia alquanto fumosa nel parlare di «successivo provvedimento legislativo». Ribadisce dunque che il suo gruppo sarà vigile per evitare che il Governo utilizzi i fondi destinati all'Opzione donna per altre misure.

  Roberto SIMONETTI (LNA), dando atto del risultato raggiunto grazie all'impegno della Commissione lavoro, vede con favore l'adozione di quella che reputa una buona soluzione, ricordando anche le proposte emendative concernenti l'istituzione del contatore per qualificare i residui attivi. Ricordando altresì che nella nottata di ieri è stato giudicato inammissibile un suo subemendamento che il Governo riteneva suscettibile di intaccare l'unità di bilancio, invita a riflettere sul significato di «successivo provvedimento legislativo», paventando il rischio che i fondi stanziati non siano poi effettivamente utilizzati per la proroga dell'opzione donna. Nel concludere, evidenzia come il provvedimento sia stato richiesto dalla Lega già dieci anni orsono.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, esprime parere contrario sui subemendamenti Polverini 0.19.142.1 e Ciprini 0.19.142.2, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 19.142 dei relatori (vedi allegato 6).

  Il viceministro Enrico MORANDO, nell'evidenziare che la deputata Polverini, con la presentazione del suo subemendamento 0.19.142.1, ha colto la sostanza della discussione di ieri, esprime l'avviso che la proposta emendativa dei relatori non abbia bisogno di essere subemendata, in quanto idonea di per sé a raggiungere gli scopi prefissati. Esprime pertanto parere conforme a quello dei relatori.

  Renata POLVERINI (FI-PdL), intervenendo sul suo subemendamento 0.19.142.1 e stigmatizzando il fatto che ci si occupi dei pensionati solo in tarda ora, apprezza il grande sforzo svolto in Commissione lavoro. Sottolinea che avrebbe preferito una norma ad attivazione automatica trattandosi di un diritto che deve essere riconosciuto. Ringrazia il presidente della XI Commissione, Cesare Damiano, oltre a tutti i colleghi della maggioranza, per la spinta forte che hanno dato al provvedimento. Auspica che sia spiegato bene l'effetto che da ottobre 2016 produrrà la normativa, affinché le persone interessate possano presentare domanda nel momento in cui maturano il relativo diritto. Conclusivamente giudica il risultato una risposta importante alle esigenze delle categorie predette.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Polverini 0.19.142.1 e Ciprini 0.19.142.2, ed approva l'emendamento 19.142 dei relatori (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, raccomanda l'approvazione degli emendamenti 10-bis.22, 22-ter.14 e 33.435 dei relatori (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

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  Davide CRIPPA (M5S) richiede tempo aggiuntivo per l'esame delle proposte emendative presentate, sul cui contenuto ritiene necessario un chiarimento da parte del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO spiega la ratio delle proposte emendative, con particolare riferimento alla prima, che è volta a sostenere Radio Radicale, che si trova in una situazione di particolare difficoltà in questo momento e che rappresenta un contributo importante per il pluralismo nella democrazia italiana. La seconda proposta non richiede spiegazioni. Quanto alla terza, è finalizzata ad alleviare le difficoltà della regione Calabria nel suo rapporto con i lavoratori socialmente utili.

  Renato BRUNETTA (FI-PdL) si associa alle considerazioni volte dal viceministro sull'importanza di Radio Radicale e sulla necessità di sostenerla.

  Bruno TABACCI (PI-CD) si associa anch'egli alle considerazioni positive del collega Brunetta con riferimento a Radio Radicale.

  Guido GUIDESI (LNA), rilevando l'incomprensibilità della destinazione dei fondi ai lavoratori socialmente utili di alcune aree del Paese e giudicando imbarazzante tale proposta, invita i relatori al suo ritiro.

  Riccardo NUTI (M5S), nel ritenere non convincente la motivazione addotta dal rappresentante del Governo a sostegno di Radio Radicale, osserva come anche lo scorso anno una norma dello stesso tenore fosse stata inserita nel disegno di legge di stabilità e successivamente ritirata. Pur manifestando rispetto per il lavoro di Radio Radicale, non ritiene che tale proposta emendativa sia corretta. Quanto ai lavoratori calabresi destinatari dei fondi per i lavori socialmente utili, si domanda quale sia l'innovazione, continuamente proclamata dal Governo, se si continuano a dare fondi a lavoratori socialmente utili affermando che servono per stabilizzare tale personale. Ritiene che in realtà si stia continuando in tal modo a prendere in giro i lavoratori e il Parlamento. Nel chiedere pertanto ad altri colleghi di manifestare la propria opinione in merito e ribadendo che misure di tale tipo non possono dirsi prese al fine di stabilizzare posizioni lavorative, si domanda se non si sia piuttosto condizionati da un ricatto di tipo clientelare-elettorale.

  Maino MARCHI (PD) ringrazia i relatori e il Governo per aver presentato proposte emendative su argomenti molto sensibili e molto importanti, quali il finanziamento della convenzione con Radio Radicale.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), nel ricordare la riduzione, nel corso degli anni, dei fondi destinati ai lavoratori calabresi interessati dalla misura prevista nella proposta emendativa dei relatori, evidenzia come non si tratti di lavoratori socialmente utili, ma di operatori idraulico-forestali, sottolineando altresì che è necessario attribuire fondi ad aree della Calabria esposte al dissesto idrogeologico.

  Riccardo NUTI (M5S) reitera l'invito rivolto ai relatori a ritirare l'emendamento sui lavoratori forestali, evidenziando come la Calabria riceva tali fondi da anni e, nonostante ciò, ogni anno si verifichino disastri ambientali in tale regione.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), nel richiamare il fatto che nella sua regione vi è un numero di forestali molto minore di quello della Calabria ed evidenziare come, nonostante ciò, si riesca a tutelare molto meglio la situazione idrogeologica, esprime l'avviso che la proposta emendativa in discussione dovrebbe essere dichiarata inammissibile.

   Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che l'ammissibilità per materia si basa sul testo che la Commissione esamina, comprese le modifiche apportate dal Senato, e che, secondo tale criterio, la proposta emendativa è ammissibile.

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  Riccardo NUTI (M5S) chiede che venga precisato se l'emendamento viene proposto per ragioni sociali o per far fonte al dissesto idrogeologico.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ricorda che lo scorso anno un emendamento analogo è stato considerato inammissibile non per estraneità di materia, ma per il suo carattere di settorialità. Ritiene che nel disegno di legge di stabilità non debbano ritenersi ammissibili misure di carattere settoriale, neanche se proposte dai relatori o dal Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 10-bis.22, 22-ter.14, 33.435 e 17.216 dei relatori (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che si devono ancora esaminare le ulteriori proposte emendative segnalate dai gruppi.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede al presidente quale sia l'origine delle nuove proposte emendative segnalate a cui fa riferimento il presidente e quando siano state presentate.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che è stata data la possibilità ai gruppi di sostituire alcune proposte nell'ambito di quelle originariamente segnalate, in numero di tre per gruppo.

  Andrea CECCONI (M5S) chiede al presidente di poter procedere preliminarmente all'esame delle identiche proposte emendative Castricone 25.53 e Palese 25.54, aventi ad oggetto l'indennizzo per i soggetti affetti da sindrome da talidomide, nonché degli identici emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42, volti a garantire la continuità nell'erogazione dei servizi sanitari precedentemente accantonati in attesa di una riformulazione.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottolinea la rilevanza della problematica inerente al suo emendamento 25.54, ricordando che la Camera si è già espressa in passato, peraltro all'unanimità, sulla necessità di riconoscere in indennizzo ai soggetti colpiti da sindrome da talidomide. Auspica, infine, che il Governo si assuma le proprie responsabilità al fine di intervenire sulla problematica evocata nella sua proposta emendativa.

  Francesco BOCCIA, presidente, accoglie la richiesta del deputato Cecconi, ricordando che gli emendamenti aventi ad oggetto l'indennizzo per i soggetti affetti da sindrome da talidomide riprendono le disposizioni di una proposta di legge parlamentare condivisa da tutte le forze politiche e attualmente ferma al Senato per l'assenza di un accordo sulla quantificazione dei danni da parte dei Ministeri della salute e dell'economia e delle finanze. Ritiene necessario che la Commissione si impegni a trovare una soluzione per tali soggetti e propone al Governo di destinare a tale scopo uno stanziamento che, anche se insufficiente a garantire un indennizzo per l'intera platea dei soggetti aventi diritto, possa costituire una base iniziale da poter rifinanziare con successivi interventi.

  Il viceministro Enrico MORANDO fa presente che la sua presenza costante all'interno della Commissione durante l'esame delle proposte emendative al disegno di legge di stabilità gli ha impedito di verificare eventuali ipotesi alternative a quelle proposte dagli emendamenti Castricone 25.53 e Palese 25.54. Nel condividere la soluzione proposta dal presidente, avanza l'ipotesi di predisporre un emendamento al disegno di legge di bilancio che fissi un volume di risorse da utilizzare nel 2016 e nelle due annualità successive, a disposizione di un intervento legislativo che affronti la questione oggetto degli emendamenti. Propone quindi che l'emendamento venga accantonato al fine di predisporre la proposta emendativa citata.

  Andrea CECCONI (M5S) condivide la soluzione proposta dal presidente, così come declinata dal viceministro, che consentirà Pag. 135alla Commissione competente del Senato di giungere celermente all'approvazione della proposta di legge.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, concorda con la proposta di accantonamento degli emendamenti Castricone 25.53 e Palese 25.54 avanzata dal viceministro Morando. Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.8, Giampaolo Galli 44.14, Dorina Bianchi 44.21 e Abrignani 44.28, precedentemente accantonati in attesa di valutare una riformulazione proposta dal viceministro Morando, a condizione che vengano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1).

  Dorina BIANCHI (AP) accoglie la riformulazione del proprio emendamento 44.21.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.8, Giampaolo Galli 44.14, Dorina Bianchi 44.21 e Abrignani 44.28, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che nella seduta odierna sono state approvate nuove formulazioni dell'emendamento Simonetti 19.13, nonché degli identici emendamenti Bolognesi 19.64 e Simonetti 19.14, che recano disposizioni parzialmente coincidenti, presentando tuttavia coperture finanziarie diverse. La nuova formulazione dell'emendamento 19.13, che presenta un contenuto più ristretto, deve pertanto intendersi assorbita per effetto dell'approvazione degli identici emendamenti Bolognesi 19.64 e Simonetti 19.14, approvati in una nuova formulazione di identico tenore.
  Avverte inoltre che, per effetto dell'approvazione dell'emendamento 33.426 del Governo, avvenuta nella seduta del 12 dicembre scorso, il testo del comma 371 non contiene più le parole «percorsi ferroviari dismessi» ai quali fa riferimento l'emendamento De Lorenzis 33.248 approvato nella seduta odierna. Avverte pertanto che tale ultimo emendamento, ancorché approvato, deve intendersi precluso dall'approvazione dell'emendamento 33.426 del Governo.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42, a condizione che vengano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Mario MARAZZITI (PI-CD) e Elena CARNEVALI (PD) accettano la riformulazione proposta dei loro emendamenti 30.38 e 30.42.

  Andrea CECCONI (M5S) giudica la riformulazione proposta dai relatori una vera e propria proposta emendativa nuova. Stigmatizza il comportamento dei relatori, che così facendo impediscono alle opposizioni di contribuire alla definizione di una norma così importante, e li invita a presentare una loro autonoma proposta emendativa, sulla quale le opposizioni possano intervenire con la presentazione di subemendamenti. Osserva che quella dei relatori rappresenta una vera e propria riforma del Sistema sanitario nazionale che dovrebbe essere oggetto di un'apposita proposta di legge da esaminarsi nell'ambito della Commissione competente. Non condivide il comportamento del Governo che da settimane ha annunciato la presentazione di un provvedimento volto a risolvere i gravi problemi che affliggono il personale sanitario e ritiene inadeguata e difforme da quanto promesso la soluzione individuata, che a suo giudizio non risponde efficacemente ai richiami mossi in sede europea. Giudica la proposta emendativa priva di contenuti reali, non essendo previsto alcuno stanziamento che renda possibile l'applicazione delle misure in esso contenute.

  Guido GUIDESI (LNA) chiede alla presidenza di non consentire che nuovi emendamenti Pag. 136dei relatori passino come finte proposte di riformulazione e invita i relatori stessi a ritirare la riformulazione proposta, che, non contenendo alcuno stanziamento, rischia solo di esporre il Ministro della salute ad aspre critiche.

  Davide CRIPPA (M5S), non volendo entrare nel merito della riformulazione proposta dai relatori degli identici emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42, concorda con i colleghi che l'hanno preceduto riguardo al metodo adottato dai relatori, ritenendo che la loro sia una proposta autonoma, sulla quale è necessario aprire i termini per i subemendamenti.

  Rocco PALESE (Misto-CR) condivide quanto detto dai colleghi che l'hanno preceduto, ritenendo il comportamento dei relatori lesivo della competenza della XII Commissione e dei parlamentari dell'opposizione, cui viene reso impossibile contribuire nel merito con proposte migliorative. Chiede, inoltre, al presidente di chiarire che le ulteriori proposte emendative segnalate dal proprio gruppo non erano state pubblicate nel fascicolo originale delle proposte emendative segnalate per un mero errore materiale.

  Elena CARNEVALI (PD), in qualità di prima firmataria di uno degli emendamenti di cui è stata proposta la riformulazione, ricorda che il tema oggetto dello stesso è richiamato in proposte emendative di colleghi del suo gruppo e di altre forze politiche, in ragione del suo carattere di urgenza. Sottolinea, infatti, la necessità di garantire la continuità assistenziale nelle strutture sanitarie nel rispetto della normativa europea che risale ormai al 2003. Ricorda che occorre affrontare le carenze di personale procedendo alle necessarie assunzioni e che l'emendamento a sua prima firma 30.42, anche con la riformulazione proposta, prevede di provvedervi con apposite risorse, in primo luogo attraverso risparmi sugli acquisti di beni e servizi. Si dice convinta che la riformulazione proposta è migliorativa rispetto al testo iniziale ed offre garanzie sia per il rispetto dei livelli essenziali di assistenza che per la tutela del personale sanitario, osservando che in tal modo si può conseguire l'obiettivo di evitare ulteriori proroghe rispetto alla piena adesione alla normativa europea. Segnala, come punti caratterizzanti, anche la proroga dei contratti e la previsione di concorsi per il personale precario. Sottolinea, inoltre, l'importante richiamo alla gestione del rischio sanitario per consentire una maggiore appropriatezza dell'uso delle risorse disponibili. In conclusione ribadisce che la proposta emendativa offre un buon servizio per affrontare una problematica che riguarda un settore fondamentale della vita del Paese.

  Francesco BOCCIA, presidente, rispondendo al collega Palese, conferma che alcune proposte emendative da lui segnalate, accantonate nella seduta del 9 dicembre, devono essere esaminate. Esprime l'avviso che tutte le proposte segnalate andrebbero votate. Ricorda che si era convenuto sulla possibilità di segnalare alcuni emendamenti per il loro eventuale esame al termine dei lavori del disegno di legge di stabilità.
  In relazione alla riformulazione degli emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42, osserva che ci sono numerosi precedenti di riformulazioni più articolate della proposta emendativa originaria e che in questo caso le finalità appaiono immutate. La riformulazione intende infatti sopperire ad un impianto parziale degli emendamenti originari ed assicurare la realizzazione dell'obiettivo.
  Ritiene che la Commissione abbia svolto in questi giorni una discussione lunga e approfondita di tutte le proposte emendative, in un clima di sostanziale correttezza, pur con qualche momento anche aspro. Si assume la responsabilità di avere ammesso la riformulazione proposta, segnalando che anche il testo originario degli emendamenti presentava un impianto articolato. Ritiene in ogni caso possibile la trasformazione della riformulazione in un emendamento dei relatori Pag. 137per consentire la presentazione di pochi subemendamenti e terminarne l'esame entro le ore 19, in base ad una sorta di gentlemen agreement, affrontando la questione nel merito, rispetto ad un problema che da anni attende una soluzione, senza inutili dibattiti procedurali.
  Ricorda che si è assunto l'impegno di evitare la presentazione di nuovi fascicoli di emendamenti nelle ultime quarantotto ore di lavoro.

  Davide CRIPPA (M5S) dichiara di sentirsi preso in giro in relazione al fatto che fascicoli, seppure di un numero ridotto di emendamenti, sono stati presentati fino a poche ore prima. Sottolinea che la maggioranza ha compiuto un'ingenuità in quanto il tema del personale sanitario si sarebbe potuto affrontare più correttamente con un emendamento dei relatori, con la conseguente presentazione di subemendamenti. Rileva che il testo proposto appare lacunoso e privo di copertura.

  Guido GUIDESI (LNA) osserva che la proposta del presidente riconosce di fatto che non si è in presenza di una riformulazione e chiede che la proposta emendativa venga ritirata, segnalando nuovamente possibili problemi di copertura finanziaria.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che il viceministro Morando ha ritenuto che la proposta emendativa in discussione non necessiti di una copertura finanziaria.

  Maino MARCHI (PD) ritiene che non vi sia più il tempo per esaminare le proposte emendative accantonate e che la Commissione si debba limitare ad esprimersi sulla nuova formulazione degli emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42 e a votare le proposte emendative relative alle tabelle allegate alla legge di stabilità e al disegno di legge di bilancio.

  Dorina BIANCHI (AP) ringrazia il presidente per avere agevolato un lavoro complesso che ha portato ad un risultato complessivamente positivo. Riguardo alla questione specifica oggetto degli emendamenti in discussione, osserva che si tratta di un tema delicato rispetto al quale il suo gruppo auspica che si giunga ad una votazione.

  Rocco PALESE (Misto-CR) propone che la Commissione passi ad esaminare le proposte emendative da lui precedentemente segnalate e quelle relative alle tabelle allegate alla legge di stabilità e si convochi dopo la seduta per l'elezione dei giudici della Corte Costituzionale per esaminare gli emendamenti sul personale sanitario.

  Laura CASTELLI (M5S) insiste nella considerazione che la riformulazione proposta appare fantasiosa ed invita a presentarne una più attinente al testo originale degli emendamenti.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) ritiene che non vi sia più tempo per prolungare la discussione ed invita il Presidente ad assumersi le proprie responsabilità, decidendo se porre in votazione la nuova formulazione degli emendamenti in discussione.

   Francesco BOCCIA, presidente, dichiara di avere ascoltato con interesse tutti gli interventi e ritiene di avere effettuato ogni sforzo nei giorni passati per conciliare gli interessi dei deputati di maggioranza e di opposizione, anche nella difficile situazione creata in seguito alle numerose proposte che sono pervenute dalle amministrazioni centrali.
  Nello specifico, ritiene che la riformulazione proposta incida su una materia importante che deve trovare una soluzione e ricorda che riformulazioni ampie di proposte emendative si sono verificate anche su altri temi, a cominciare dagli indennizzi per i danni causati dall'amianto.

  Davide CRIPPA (M5S) insiste nel segnalare che la riformulazione proposta occupa ben tre pagine.

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  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che è frequente che le riformulazioni contengano elementi aggiuntivi.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene che si stia compiendo un passo molto grave e chiede di sentire la Presidenza della Camera riguardo alla correttezza della riformulazione proposta.

  Mario MARAZZITI (PI-CD), in qualità di presentatore di uno degli emendamenti riformulati, dichiara di riconoscersi pienamente nella riformulazione proposta e sottolinea ancora una volta l'importanza del tema oggetto della stessa.

  Andrea CECCONI (M5S), nel ricordare che da almeno da tre settimane era nota l'intenzione del Governo di presentare un emendamento al disegno di legge di stabilità su queste materie, osserva che sarebbe stato opportuno prevedere una misura da inserire in un apposito provvedimento, evitando di presentare una proposta ampia e complessa al termine dell'esame in Commissione dello stesso disegno di legge di stabilità.
  Passando al merito della misura, rileva come il nostro Paese da tempo usufruisca di una deroga rispetto alla normativa europea in materia e che, in media, medici e infermieri lavorano molto più rispetto alla normativa prevista. Ricorda, inoltre, che il ministro Lorenzin aveva promesso l'assunzione di tremila medici e tremila infermieri, con lo stanziamento di 300 milioni di euro.
  Ritiene che la produzione delle necessarie economie derivanti dalla riorganizzazione della gestione del rischio sanitario sia altamente aleatoria e che, pertanto, in assenza di specifici stanziamenti non si potrà che produrre un incremento dell'indebitamento del sistema sanitario.
  Ribadisce che, a suo avviso, se si fosse considerata l'urgenza della questione, si sarebbe dovuto adottare un decreto o, comunque, un altro provvedimento, dando comunque a tutti la possibilità di intervenire nel merito. Ricorda ancora che una proposta emendativa della collega Nicchi, sebbene erroneamente collocata in un'altra sezione, era molto più completa e pertinente di quella presentata dalla collega Carnevali ed è stata respinta dalla Commissione.
  Stigmatizza nuovamente il fatto che l'opposizione non sia stata messa in grado di intervenire su un tema cruciale come la riorganizzazione del sistema sanitario.
  In conclusione, ritiene che la richiesta del collega Crippa debba essere inoltrata alla Presidenza della Camera affinché quest'ultima possa esprimere un parere sull'ammissibilità della riformulazione proposta.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che spetta al presidente di Commissione valutare l'ammissibilità delle riformulazioni delle proposte emendative presentate.

  Riccardo NUTI (M5S) reitera la richiesta di sottoporre la questione dell'ammissibilità della riformulazione alla valutazione della Presidenza della Camera.

  Francesco BOCCIA, presidente, nel riaffermare la correttezza del proprio operato, fa presente che, al di là, delle rimostranze dell'opposizione, occorre in ogni caso assicurare la possibilità di porre in votazione gli emendamenti presentati.

  Davide CRIPPA (M5S) ribadisce la richiesta di sottoporre la questione dell'ammissibilità della riformulazione alla valutazione della Presidenza della Camera.

  Francesco CARIELLO (M5S) ritiene che siano percorribili soltanto due soluzioni: o porre in votazione il testo originario degli identici emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42 o far presentare un emendamento da parte dei relatori, concedendo due ore di tempo per la presentazione dei subemendamenti.

  Francesco BOCCIA, presidente, nel sottolineare che l'impianto originario degli identici emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42 è analogo a quello della Pag. 139riformulazione proposta dai relatori, si dichiara in ogni caso disposto a chiedere ai relatori di presentare un proprio emendamento, ma solo a condizione che ci sia l'impegno di tutti a concludere oggi stesso l'esame del provvedimento con il conferimento del mandato ai relatori. Nell'auspicare pertanto un approccio non pregiudiziale da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle, osserva che il suo impegno è stato sempre rivolto ad assicurare un esame serio e approfondito del disegno di legge di stabilità entro tempi certi. Qualora si percorresse la strada della presentazione di un emendamento dei relatori, quindi, vi dovrebbe essere l'impegno alla presentazione di un numero estremamente ridotto di subemendamenti.

  Ettore ROSATO (PD), nel dichiarare che il Partito Democratico non ha problemi ad accedere alla proposta di mediazione avanzata dal presidente, fa presente tuttavia che il suo gruppo non intende sottostare al metodo del ricatto, che è stato utilizzato spesso in questi giorni. Nel sottolineare che il dialogo è possibile soltanto se si rispettano le regole del gioco, fa presente che occorre definire in modo chiaro i termini dell'accordo sul metodo per pervenire alla conclusione dell'esame dei provvedimenti.

  Vincenzo CASO (M5S) propone di fissare il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle ore 19.45, in maniera da poter concludere l'esame del provvedimento entro le ore 22. Si dichiara inoltre disponibile a limitare il numero dei subemendamenti da presentare.

  Guido GUIDESI (LNA) si dichiara disponibile a limitare le proposte emendative all'emendamento dei relatori che riprenderà il contenuto della nuova formulazione degli identici emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42. Ricorda tuttavia che le difficoltà che si stanno riscontrando sono dovute anche ai ritardi che hanno caratterizzato le decisioni del Governo, che avrebbe dovuto presentare le proprie proposte emendative entro giovedì sera. In ogni caso, per rispettare le regole del gioco, chiede che siano messe ai voti le proposte emendative ancora accantonate.

  Rocco PALESE (Misto-CR) avanza la proposta di fissare il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 20.30 e di concludere i lavori entro le ore 21.30 con il conferimento del mandato ai relatori.

  Guido GUIDESI (LNA) insiste affinché sia votata almeno la sua proposta emendativa in materia di trasporto pubblico locale, per la quale dovrebbe essere stata predisposta una proposta di riformulazione.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, evidenzia l'esigenza di porre in votazione la proposta emendativa presentata dalla collega Duranti.

  Francesco BOCCIA, presidente, preso atto del dibattito svoltosi, preso atto che i relatori sono disponibili a presentare un proprio emendamento che riprenda i contenuti della riformulazione degli identici emendamenti Marazziti 30.38 e Carnevali 30.42 da loro proposta, fissa il termine per la presentazione di subemendamenti alle ore 19.45 di oggi. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame congiunto dei provvedimenti in titolo a una seduta da convocarsi alle ore 20.30 della giornata odierna, con l'impegno a concludere i lavori entro le 21.15.

  La seduta termina alle 19.05 del 15 dicembre 2015.

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