CAMERA DEI DEPUTATI
Sabato 12 dicembre 2015
559.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 13 DICEMBRE 2015

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SEDE REFERENTE

  Sabato 12 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Intervengono il Viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianclaudio Bressa.

  La seduta comincia alle 11.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016).
C. 3444 Governo, approvato dal Senato).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.
C. 3445 Governo, approvato dal Senato e relativa nota di variazioni C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 dicembre 2015.

   Francesco BOCCIA, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni, comunica che la deputata Piccione sottoscrive il subemendamento 0.48.94.51; i deputati Baruffi e Ghizzoni sottoscrivono l'emendamento Castricone 26-quater.36; i deputati Manzi e Rampi sottoscrivono il subemendamento Fanucci 0.21.81.2; la deputata Piccione sottoscrive il subemendamento Ginato 0.48.94.51; il deputato Latronico sottoscrive il subemendamento Carnevali 0.48.94.16; il deputato Ginato sottoscrive il subemendamento Carnevali 0.48.94.16; i deputati Scuvera, Basso e Arlotti sottoscrivono gli emendamenti Benamati 33.141 e 42.24; il deputato Garavini sottoscrive gli emendamenti Di Salvo 46.30 e 12.57; la deputata Schirò sottoscrive l'emendamento Marchi 4-quater.12, Pag. 4il deputato Castricone sottoscrive l'emendamento Marchi 34.94; la deputata Cenni sottoscrive l'emendamento Guerra 33.301.
  Avverte, poi, che tra poco sarà disponibile il fascicolo relativo alle nuove proposte emendative del Governo relative alle quattro banche interessate dalla procedura di risoluzione di cui al decreto-legge n. 183 del 2015 e già oggetto dell'emendamento 42.73 del Governo.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, si duole della chiave dimessa in cui versa oggi Palazzo Montecitorio: l'ingresso principale è chiuso così come lo è la sala stampa. L'accesso alla moltitudine di colleghi – presenti per seguire a vario titolo la legge di stabilità – è consentita solo da un ingresso secondario. Che il sistema della comunicazione – poi – non possa riferire dell'intenso lavoro (che anche stamane la Commissione Bilancio si accinge a svolgere) contribuirà all'assurda polemica sulle presunte vacanze dei parlamentari. Chiede pertanto che sia posto tempestivo rimedio a questa situazione.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) condivide le osservazioni or ora ascoltate dal deputato Alberto Giorgetti, chiedendosi se la Presidenza della Camera non sia in questi giorni distratta da altri temi, dando quindi l'immagine, del tutto distorta, di un Parlamento che non lavora.
  Chiede, poi, che sia posticipato dalle ore 11,30 alle 12,30 di oggi il termine per la presentazione dei subemendamenti al cosiddetto «pacchetto 5», relativo agli emendamenti 4.258, 10.99, 16.292, 21.81, 22.78, 23.40, 27.233, 33.426 e 40.78 del Governo, nonché agli emendamenti 28.90 e 33.427 dei relatori, in ragione del fatto che essi sono stati resi disponibili solo la scorsa notte. Chiede, inoltre, che la presentazione dei subemendamenti al cosiddetto «pacchetto banche», il cui termine era stato prospettato per le ore 14 della giornata odierna, sia possibile almeno sino alle ore 16.

  Laura CASTELLI (M5S) si associa alla richiesta di posticipare il termine per la presentazione dei subemendamenti ad entrambi i pacchetti di emendamenti presentati.

  Generoso MELILLA (SI-SEL) considera improprio addossare alla Presidenza della Camera responsabilità che devono invece essere fatte risalire a decisioni collegiali in materia di spending review. La Presidente Boldrini – del resto – ha immediatamente diramato un comunicato stampa per rintuzzare le voci tendenziose sulle pretese vacanze del Parlamento.

  Rocco PALESE (Misto-CR) concorda con i colleghi sulla necessità di assicurare una piena funzionalità della Camera dei deputati e di posticipare il termine per la presentazione dei subemendamenti.

  Maino MARCHI (PD), associandosi ai rilievi dei colleghi che lo hanno preceduto, non ha difficoltà a concordare su un differimento del termine per la presentazione dei subemendamenti.

   Francesco BOCCIA, presidente, assicura che avvertirà immediatamente la Presidenza della Camera delle osservazioni dei colleghi.
  Inoltre, apprezzate le circostanze, differisce alle ore 12,30 della giornata odierna il termine per la presentazione dei subemendamenti relativi agli emendamenti 4.258, 10.99, 16.292, 21.81, 22.78, 23.40, 27.233, 33.426 e 40.78 del Governo, nonché agli emendamenti 28.90 e 33.427 dei relatori (vedi allegato 3), che risultano ammissibili.
  Avverte che sono in distribuzione gli emendamenti 5.57, 10-bis.21, 42.75, 44.62, 50-ter.34 del Governo, relativi al cosiddetto «pacchetto banche» (vedi allegato 2), che risultano ammissibili, fissando il termine per la presentazione dei subemendamenti a tali emendamenti per le ore 18 della giornata odierna.

  Renato BRUNETTA (FI-PdL) concorda con i colleghi sulla necessità di assicurare una piena funzionalità della Camera dei deputati e di posticipare il termine per la Pag. 5presentazione dei subemendamenti. Rileva poi che, a fronte del fatto che nell'audizione di ieri sera il Ministro Padoan non ha sostanzialmente detto nulla in merito agli intendimenti del Governo, sugli organi di stampa di oggi sono state indicate – sicuramente sulla base di fonti informate vicine al Ministro – ipotesi, decisioni e orientamenti sia del Governo sia dell'Unione europea, relativi ai temi oggetto di discussione nell'ambito dell'esame del disegno di legge di stabilità. Ritiene che ciò svilisca il ruolo del Parlamento, che dovrebbe, prima degli organi si stampa, essere messo a conoscenza dal Governo degli elementi necessari per svolgere un consapevole esame dei documenti di bilancio. Chiede al presidente Boccia di rappresentare questa sua richiesta al Ministro Padoan.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA presenta una proposta di riformulazione del subemendamento Russo 0.48.94.56, al cui accoglimento subordina il parere favorevole sul medesimo subemendamento (vedi allegato 1).

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) sottoscrive il subemendamento Russo 0.48.94.56 e accetta la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo.

  La Commissione approva il subemendamento Russo 0.48.94.56, come riformulato (vedi allegato 1).

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) illustra, in qualità di cofirmataria, il subemendamento Guidesi 0.48.94.62, che affronta il tema dell'incremento dei fondi per il sostegno dei ragazzi disabili, raccomandandone l'approvazione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA comunica che vi è la disponibilità dei relatori ad affrontare il tema sotteso al subemendamento Guidesi 0.48.94.62, precisando che occorre un approfondimento sugli aspetti concernenti la copertura finanziaria.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, ricorda che il successivo subemendamento Carnevali 0.48.94.16, sul quale i relatori e il rappresentante del Governo hanno espresso parere favorevole, interviene nel settore indicato dalla collega Saltamartini, aumentando di 20 milioni di euro la relativa dotazione finanziaria.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) pur apprezzando un incremento di 20 milioni di euro per il sostegno dei ragazzi disabili, non ritiene che l'eventuale approvazione del subemendamento Carnevali 0.48.94.16 possa assorbire quanto disposto dal subemendamento Guidesi 0.48.94.62, chiedendone quindi la votazione.

  Elena CARNEVALI (PD) osserva che il suo successivo subemendamento 0.48.94.16 mira ad assicurare il diritto allo studio dei soggetti disabili, riordinando la materia e mettendo fine al contenzioso in atto.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Guidesi 0.48.94.62 e approva il subemendamento Carnevali 0.48.94.16 (vedi allegato 1). Respinge, quindi, il subemendamento Abrignani 0.48.94.43.

  Federico GINATO (PD) ritira il suo subemendamento 0.48.94.52 e accetta la riformulazione del suo subemendamento 0.48.94.51 proposta dal rappresentante del Governo nella seduta di ieri (vedi allegato 1).

  Massimo Enrico BARONI (M5S) chiede quale sia la ratio del subemendamento Ginato 0.48.94.51, di cui si propone la riformulazione, atteso che già esiste un fondo per il gioco d'azzardo patologico nell'ambito del Servizio sanitario nazionale.

  Elena CARNEVALI (PD) fa notare che la ratio del subemendamento Ginato 0.48.94.51, così come riformulato, è quella di salvaguardare le risorse in questione sottraendole a eventuali tagli.

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  Massimo Enrico BARONI (M5S) dichiara di sottoscrivere il subemendamento Ginato 0.48.94.51, così come riformulato, preannunciando il suo voto a favore.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i deputati Palese, Latronico, Prestigiacomo, Misiani, Saltamartini, Cariello e Monchiero intendono sottoscrivere il subemendamento Ginato 0.48.94.51, così come riformulato.

  La Commissione approva il subemendamento Ginato 0.48.94.51, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Rocco PALESE (FI-PdL), intervenendo sul suo subemendamento 0.48.94.25, fa notare che esso mira ad una lieve riduzione del divieto di pubblicità, al fine di evitare eventuali discriminazioni tra le televisioni generaliste e le altre. Fa altresì notare che, nel caso, sarebbe necessario estendere il divieto di pubblicità anche ad internet e alle pay tv.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) chiede al rappresentante del Governo di ricordare il suo orientamento sul subemendamento Palese 0.48.94.25.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA ricorda che su tale subemendamento ha espresso un invito al ritiro.

  Francesco BOCCIA, presidente, invita la Commissione a riflettere sul fatto che, allo stato, esiste una discriminazione a livello legislativo tra le emittenti televisive nonché le attività svolte tradizionalmente e le attività svolte attraverso la rete internet, facendo notare che rispetto a queste ultime spesso non esistono divieti e neanche si è soggetti a tributi.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) condivide lo spirito del subemendamento Palese 0.48.94.25, che ritiene interviene a favore delle piccole realtà televisive locali, facendo notare che queste ultime, attraverso la pubblicità trasmessa nella fascia oraria considerata dalla proposta emendativa, traggono il sostentamento economico necessario ad andare avanti con la loro attività.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) preannuncia il suo voto contrario al subemendamento Palese 0.48.94.25, dichiarandosi sconcertato dal tentativo di favorire i grandi gruppi di pressione che si cela dietro a tale proposta emendativa. Fa notare che l'obiettivo non è certo quello di sostenere le piccole televisioni, bensì di aiutare il gruppo Mediaset.

  Silvia GIORDANO (M5S) preannuncia il suo voto contrario al subemendamento Palese 0.48.94.25, osservando come con tale proposta emendativa si stia tentando di esercitare una pressione sul Governo al fine di favorire precisi gruppi di potere. Osservato che il divieto di pubblicità in tale materia sarebbe da estendere a tutti i settori della comunicazione, si dichiara stupita che il presidente non abbia parlato di discriminazione anche in altre occasioni del dibattito laddove erano emersi profili connessi alla tutela della salute.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che con le sue dichiarazioni intendeva riferirsi alla rete internet e non certo ad altri argomenti.

  Generoso MELILLA (SEL) preannuncia il suo voto contrario al subemendamento Palese 0.48.94.25.

  Lorenzo BASSO (PD) chiede ai presentatori del subemendamento Palese 0.48.94.25 di ritirarlo, osservando che la fascia oraria 20-22 è la più importante e va salvaguardata a tutela dei minori.

  Rocco PALESE (Misto-CR) insiste per la votazione del suo subemendamento.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, conferma, anche a nome del collega Melilli, il parere contrario sul subemendamento Palese 0.48.94.25.

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  La Commissione respinge il subemendamento Palese 0.48.94.25. Approva quindi l'emendamento 48.94 del Governo, nel testo risultante dall'approvazione dei subemendamenti (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 48.34 Faenzi risulta assorbito dall'emendamento 48.94 del Governo testè approvato. Avverte inoltre che risultano preclusi a seguito dell'approvazione dell'emendamento 48.94 del Governo gli emendamenti Rampelli 48.35, gli identici emendamenti Rampelli 48.36 e Paglia 48.45 nonché l'emendamento Rampelli 48.37.

  La Commissione respinge l'emendamento Luigi Di Maio 48.56.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Librandi 48.21.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Rampelli 48.38, Paglia 48.44 e Formisano 48.73, nonché l'emendamento Baroni 48.49.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Formisano 48.82, Zaccagnini 48.43, Mantero 48.51 e Basso 48.65 risultano preclusi dall'approvazione dell'emendamento 48.94 del Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento Saltamartini 48.10.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Rabino 48.24.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mantero 48.52, Sammarco 48.28, Binetti 48.17 e Russo 48.88 e 48.89.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si è concluso l'esame delle proposte emendative riferito alla sezione 48 e si inizierà ora l'esame delle proposte emendative accantonate riferite alla sezione 34.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Paola Bragantini 34.1, Guidesi 34.11 e Palese 34.51, sugli identici emendamenti Nicchi 34.41, Colonnese 34.42, Cecconi 34.43 e Lenzi 34.47, sugli identici emendamenti Guidesi 34.18, Palese 34.50 e Marchi 34.90, sugli emendamenti Bratti 34.38, Marchi 34.93. Esprime parere favorevole sull'emendamento Marchi 34.91. Esprime parere contrario sull'emendamento Marchi 34.92. Esprime parere favorevole sull'emendamento Marchi 34.94. Invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Occhiuto 34.9, in quanto sostanzialmente assorbito dall'approvazione di altre proposte emendative.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

   Francesco BOCCIA, presidente, nel dichiarare le inammissibilità dei subemendamenti all'emendamento 34.96 dei relatori, fa presente che risultano essere inammissibili per carenza o inidoneità di compensazione i subemendamenti Pini 0.34.96.11 e 0.34.96.13, Prestigiacomo 0.34.96.15, Busin 0.34.96.12, Ferro 0.34.96.18, Guidesi 0.34.96.5, 0.34.96.8 e 0.34.96.9. Nel dichiarare le inammissibilità dei subemendamenti all'emendamento 38.133 dei relatori, fa presente che risultano essere inammissibili per carenza o inidoneità di compensazione i subemendamenti Russo 0.38.133.4 e 0.38.133.5 e Dorina Bianchi 0.38.133.17.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, nell'esprimere, anche a nome del collega Melilli, i pareri sui subemendamenti riferiti all'emendamento 34.96 dei relatori, esprime parere contrario sui subemendamenti Guidesi 0.34.96.14 e Prestigiacomo 0.34.96.16. Invita quindi i presentatori al ritiro dei subemendamenti Ferro 0.34.96.19 e 0.34.96.20, esprimendo altrimenti Pag. 8parere contrario. Esprime parere contrario sui subemendamenti Russo 0.34.96.17, Guidesi 0.34.96.1, 0.34.96.2, 0.34.96.3, 0.34.96.4 e 0.34.96.6. Propone l'accantonamento del subemendamento Guidesi 0.34.96.7. Esprime quindi parere favorevole sul subemendamento Guidesi 0.34.96.10 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 34.96 dei relatori.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Paola Bragantini 34.1 è stato ritirato.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Guidesi 34.11 e Palese 34.51.

   Francesco BOCCIA, presidente avverte che l'emendamento Lenzi 34.47 è stato ritirato.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Nicchi 34.41, Colonnese 34.42 e Cecconi 34.43.

  Maino MARCHI (PD) ritira il suo emendamento 34.90, ritenendo soddisfacente l'accordo tra Governo e regioni previsto nell'emendamento 34.96 dei relatori, che risolve una questione rimasta aperta all'interno del disegno di legge di stabilità.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Guidesi 34.18 e Palese 34.50.

  Filippo BUSIN (LNA) intervenendo sul subemendamento Guidesi 0.34.96.14, giudica inopportuno destinare risorse alla Regione siciliana per ripianare buchi di bilancio causati da cattive gestioni ripetutesi nel tempo, ritenendo che tali somme potrebbero essere più utilmente utilizzate per emergenze nazionali o per il finanziamento delle forze di polizia.

  La Commissione respinge il subemendamento Guidesi 0.34.96.14.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL), intervenendo sul suo subemendamento 0.34.96.16, fa presente che le risorse stanziate alla lettera c) dell'emendamento 34.96 dei relatori per la Regione siciliana sono un elemento di un accordo stipulato tra lo Stato e la Regione siciliana e risultano ancora largamente insufficienti, essendo stata concordata una dotazione iniziale di 1,4 miliardi di euro. Giudica incoerente l'atteggiamento del Governo riguardo alle misure adottate nei confronti della propria regione e invita il Governo ad una maggiore serietà e trasparenza. Chiede pertanto che la proposta emendativa venga accantonata per un necessario approfondimento.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA sottolinea la serietà e la delicatezza della questione. La dinamica del finanziamento di una Regione a statuto speciale come la Sicilia è, infatti, diversa da quella delle Regioni a statuto ordinario. Le questioni aperte devono essere risolte attraverso accordi bilaterali. Ricorda che, nel 2014, lo Stato ha concluso accordi con tutte le Regioni a statuto speciale, compresa la Sicilia, ma per questa regione alcuni problemi sono rimasti aperti. Il contributo di 900 milioni di euro previsto nel disegno di legge di stabilità non esaurisce il confronto attualmente in atto con la Regione per la conclusione di un accordo bilaterale, che dovrà essere adottato con una successiva specifica norma di attuazione, in linea con le pronunce della Corte costituzionale. Ricorda che, negli ultimi due anni, la Sicilia ha proceduto ad una riduzione della spesa ricorrente comprimibile pari a 900 milioni di euro e che il bilancio della spesa sanitaria è stato portato prima al pareggio e ora in avanzo. Rileva che, per l'applicazione di disposizioni europee e nazionali, la quota di compartecipazione al gettito IRPEF è stata ridotta, rendendosi necessario un ristoro a cui si dovrà provvedere con il futuro accordo bilaterale.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) non è persuasa dai chiarimenti del sottosegretario Bressa, le cui dichiarazioni non Pag. 9si conciliano con quelle rilasciate dal sottosegretario Faraone, che ha parlato di un contributo dello Stato alla Sicilia di 1,4 miliardi di euro.

  Maino MARCHI (PD) osserva che l'emendamento 34.96 del Governo rappresenta un contributo alla risoluzione di un più ampio problema, che riguarda tutte le regioni e non soltanto la Sicilia. Rileva che il Governo ha raccolto una sollecitazione del Parlamento su una questione estremamente delicata. A suo avviso, la soluzione trovata rappresenta un valido punto di equilibrio che tiene conto sia delle ragioni oggettive alla base del fabbisogno sia degli sforzi già compiuti dalla Regione siciliana.

  Teresa PICCIONE (PD) ringrazia il sottosegretario Bressa per la dettagliata descrizione della situazione, dalla quale risulta lo sforzo compiuto dalla Regione siciliana.

  Angelo CAPODICASA (PD) invita la collega Prestigiacomo a ritirare il suo subemendamento 0.34.96.16, che risulta, a suo avviso, superato dai chiarimenti del sottosegretario, del tutto in linea con le ripetute pronunce della Corte costituzionale. Sottolinea, poi, che il contributo previsto nel disegno di legge di stabilità non può essere equiparato in alcun modo ai rapporti finanziari che intercorrono tra lo Stato e le regioni a Statuto ordinario, ma è il riconoscimento del fatto che lo Stato ha prelevato dalla Regione siciliana più di quanto era stato concordato con la Regione medesima. Si tratta di un primo riconoscimento, in quanto per la parte restante delle somme da restituire si rinvia ai successivi accordi bilaterali.

  Vincenzo CASO (M5S) dichiara di non comprendere le rivendicazioni dell'onorevole Prestigiacomo che, ministro di Governi che non hanno fatto investimenti in Sicilia, fa parte di un partito che, nelle prossime elezioni amministrative, sarà alleato della Lega Nord, i cui rappresentanti hanno presentato subemendamenti all'emendamento del Governo 34.96 volti alla soppressione del contributo di 900 milioni di euro alla Sicilia.

  Gea SCHIRÒ (PD) sottolinea che la Sicilia, una regione con 5 milioni di abitanti, ha attuato una spending review di 800 milioni di euro nel primo semestre dell'esercizio finanziario in corso, con uno sforzo che non è mai stato fatto da nessun'altra regione italiana.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Prestigiacomo 0.34.96.16, Russo 0.34.96.17, Guidesi 0.34.96.1, 0.34.96.2, 0.34.96.3, 0.34.96.4 e 0.34.96.6.

  Il sottosegretario Bressa invita l'onorevole Guidesi a ritirare il suo subemendamento 0.34.96.7 in quanto è analogo all'emendamento Marchi 34.94, su cui il parere è favorevole.

  Guido GUIDESI (LNA) ritira il suo subemendamento 0.34.96.7 e aggiunge la sua firma all'emendamento Marchi 34.94.

  Rocco PALESE (FI-PdL) e Cosimo LATRONICO (Misto-CR) sottoscrivono l'emendamento Marchi 34.94.

  Maino MARCHI (PD) dichiara di aggiungere la sua firma al subemendamento Guidesi 0.34.96.10, cogliendo l'occasione per ringraziare la Lega Nord che, con tale proposta, ha sollevato il problema.

  La Commissione approva il subemendamento Guidesi 0.34.96.10 (vedi allegato 1). Approva quindi l'emendamento 34.96 dei relatori, nel testo risultante dalle modifiche dei subemendamenti approvati (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, fa presente che l'emendamento Bratti 34.38 rimane accantonato.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Marchi 34.93.

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  La Commissione approva l'emendamento Marchi 34.91 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Marchi 34.92.

  La Commissione approva l'emendamento Marchi 34.94 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, dichiara assorbito l'emendamento Occhiuto 34.9. Comunica inoltre che è stata accolta dai presentatori la riformulazione proposta dai relatori dell'emendamento Tartaglione 34-quinquies.22.

  La Commissione approva l'emendamento Tartaglione 34-quinquies.22, come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere favorevole sull'emendamento Gribaudo 35.150 e invita al ritiro dell'emendamento Misiani 35.17, altrimenti esprimendo parere contrario. Fa presente che rimangono accantonati gli emendamenti Rubinato 35.4 e Cenni 35.174. Esprime parere contrario sull'emendamento Di Benedetto 35.163 e parere favorevole sugli identici emendamenti Centemero 35.38, Guidesi 35.83, Sammarco 35.96, De Mita 35.142, Cirielli 35.153, D'Ottavio 35.197, Borghi 35.228, Matteo Bragantini 35.241 e Pastorelli 35.245. Esprime parere contrario sull'emendamento Lo Monte 35.211 e parere favorevole sull'emendamento Marchi 35.7, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Dellai 35.179 e Alfreider 35.216. Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Misiani 35.9, Alberto Giorgetti 35.63 e De Mita 35.133, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Brugnerotto 35.170 e Prataviera 35.231. Fa presente che l'emendamento Marguerettaz 35.220 rimane accantonato ed esprime parere favorevole sull'emendamento Marchi 35.16, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Stella Bianchi 35.108 ed esprime parere contrario sull'emendamento Marguerettaz 35.219. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Dellai 35.178 e Ottobre 35.221. Invita al ritiro dell'emendamento Causin 35.140, in quanto sarebbe assorbito dall'approvazione dell'emendamento Marchi 35.16, nella riformulazione proposta. Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Fragomeli 35.113 e Librandi 35.102. Fa presente che l'emendamento Malpezzi 35.93 rimane accantonato in attesa di una riformulazione. Esprime parere contrario sull'emendamento D'Incecco 35.89 e parere favorevole sull'emendamento Brandolin 35.91.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento Gribaudo 35.150 (vedi allegato 1).

  Antonio MISIANI (PD) ritira il suo emendamento 35.17.

  Maino MARCHI (PD) accetta la proposta di riformulazione del suo emendamento 35.7.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Benedetto 35.163. Approva successivamente gli identici emendamenti Centemero 35.38, Guidesi 35.83, Sammarco 35.96, De Mita 35.142, Cirielli 35.153, D'Ottavio 35.197, Borghi 35.228, Matteo Bragantini 35.241 e Pastorelli 35.245. Respinge poi l'emendamento Lo Monte 35.211. Approva inoltre l'emendamento Marchi 35.7, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati gli identici emendamenti Dellai 35.179 e Alfreider 35.216.

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  Antonio MISIANI (PD), Alberto GIORGETTI (FI-PdL) e Giuseppe DE MITA (AP) accettano la riformulazione proposta dai relatori dei loro rispettivi identici emendamenti 35.9, 35.63 e 35.133.

  Mauro GUERRA (PD), nel prendere atto del contenuto dell'emendamento Misiani 35.9, così come riformulato, deve ricordare che i comuni risultanti da procedure di fusione o unione di più comuni non erano soggetti al vincolo del concorso al rispetto del patto di stabilità. Oggi questo vincolo cade anche per i comuni ordinari, sostituito dalla più elastica regola del pareggio di bilancio, che però si applicherà anche ai comuni derivanti da fusione. In definitiva, mentre per i comuni ordinari la nuova regola che verrebbe introdotta dalla legge di stabilità si tradurrebbe in un allargamento delle maglie finanziarie, per i comuni originati da fusioni paradossalmente essa assumerebbe il sapore di un restringimento, tanto più amaro se si considera che, sulla base della vecchia flessibilità, essi hanno fatto scelte d'investimento che d'ora innanzi si rivelerebbero non più sostenibili. Auspica allora il differimento dell'efficacia del criterio del pareggio di bilancio per i comuni derivanti da fusione.

  Antonio MISIANI (PD) ammette la necessità di ridisegnare la normativa inerente ai vincoli di bilancio da applicare ai comuni risultanti da fusioni o da unioni di più comuni. Dopo aver ricordato di aver ritirato il suo emendamento 35.17, che affronta questo tema, ritiene comunque che la proposta emendativa in discussione, così come riformulata, vada nella direzione di sostenere la predetta fattispecie di comuni.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) si associa alle considerazioni dei colleghi Guerra e Misiani e invita i relatori e il Governo a svolgere un'ulteriore riflessione sul tema, con riferimento all'anno 2016, anche intervenendo in tal senso in Assemblea.

  Edoardo FANUCCI (PD) ritira la sua firma dall'emendamento Misiani 35.9, pur dichiarando che lo voterà per disciplina di partito. Motiva tale decisione evidenziando che non appare opportuno equiparare – come fa la proposta emendativa in esame anche nel testo riformulato – i comuni istituiti per fusione a partire dall'anno 2011 con quelli con popolazione fino a 1.000 abitanti, in quanto, in realtà, questi ultimi non andrebbero sostenuti, dovendosi invece – a suo parere – applicare alle stesse anche sanzioni indirette, derivanti da una premialità a favore dei soli comuni che sono nati da fusioni di questi enti.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA, rispondendo ai deputati Guerra, Fanucci e Alberto Giorgetti, le cui osservazioni sono relative ai circa 30 comuni in Italia derivanti da fusioni di comuni, invita alla presentazione di un apposito ordine del giorno in Assemblea. Relativamente, poi, alla necessità di ridisegnare la normativa sui vincoli di bilancio da applicare ai comuni risultanti da fusioni o da unioni di più comuni, evidenziata dal deputato Misiani, reputa opportuno un approfondimento, considerato che l'esperienza relativa ai suddetti comuni non ha finora realizzato i risultati auspicati.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Misiani 35.9, Alberto Giorgetti 35.63 e De Mita 35.133, come riformulati (vedi allegato 1). Respinge, poi, gli identici emendamenti Brugnerotto 35.170 e Prataviera 35.231.

  La Commissione approva l'emendamento Marchi 35.16, come riformulato (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Stella Bianchi 35.108, Marguerettaz 35.219 e gli identici emendamenti Dellai 35.178 e Ottobre 35.221. Avverte, altresì, che l'emendamento Causin 35.140 si deve considerare assorbito dall'approvazione dell'emendamento Marchi 35.16, così come riformulato. Avverte infine che sono stati ritirati gli emendamenti Fragomeli 35.113 e Librandi 35.102.

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   Francesco BOCCIA, presidente, comunica, poi, che l'emendamento D'Incecco 35.89 è stato ritirato.

  La Commissione approva l'emendamento Brandolin 35.91 (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'unica proposta emendativa della sezione 36 – ossia l'emendamento Coppola 36.6 – resta accantonata.

  Francesco BOCCIA, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.30, è ripresa alle 13.35.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, esprimendo, anche a nome del collega Tancredi, i pareri sulle proposte emendative della sezione 38, esprime parere contrario sull'emendamento Russo 38.25 e parere favorevole sull'emendamento Misiani 38.4. Invita quindi al ritiro degli identici subemendamenti Misiani 0.38.133.15 e Russo 0.38.133.11, nonché degli identici subemendamenti Misiani 0.38.133.16 e Russo 0.38.133.10, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario. Esprime parere favorevole sugli identici subemendamenti Misiani 0.38.133.13 e Russo 0.38.133.12. Invita quindi al ritiro del subemendamento Misiani 0.38.133.14, invitando il presentatore a presentare un ordine del giorno in Assemblea, ed esprime parere contrario sul subemendamento Russo 0.38.133.8. Invita al ritiro del subemendamento Russo 0.38.133.1, altrimenti parere contrario, ed esprime parere contrario sul subemendamento Russo 0.38.133.2. Invita al ritiro del subemendamento Russo 0.38.133.3 e Russo 0.38.133.6, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario. Esprime parere contrario sui subemendamenti Russo 0.38.133.7 e 0.38.133.9, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 38.133 dei relatori. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Marchi 38.3, Centemero 38.27, Sammarco 38.38, Cirielli 38.60, D'Ottavio 38.105, Borghi 38.119, Melilla 38.127 e Pastorelli 38.128, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Fa presente che l'emendamento Borghi 38.67 rimane accantonato. Invita al ritiro dell'emendamento Carnevali 38.89 ed esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Occhiuto 38.23, Sammarco 38.39, De Menech 38.47, Cirielli 38.59, D'Ottavio 38.108, Borghi 38.121 e Pastorelli 38.125. Fa presente che rimangono accantonati gli identici emendamenti Verini 38.55, 38.93 della II Commissione e Berretta 38.110. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli identici emendamenti Verini 38.56, 38.94 della II Commissione e Berretta 38.111. Fa presente che rimangono accantonati gli identici emendamenti Verini 38.57, 38.96 della II Commissione e Berretta 38.113. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sull'emendamento Galati 38.53. Fa presente che rimane accantonato l'emendamento Marchi 38.34. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sull'emendamento Borghi 38.70, che appare irriferibile e priva di contenuto normativo poiché rinvia a disposizioni legislative abrogate. Infine fa presente che rimane accantonato l'emendamento Ferraresi 38.85.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA chiede di accantonare il subemendamento Russo 0.38.133.9, esprimendo, per il resto, parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, acconsente alla richiesta di accantonamento del subemendamento Russo 0.38.133.9.

  Irene MANZI (PD) chiede di valutare gli effetti prodotti dall'approvazione degli identici emendamenti Centemero 35.38, Guidesi 35.83, Sammarco 35.96, De Mita 35.142, Cirielli 35.153, D'Ottavio 35.197, Borghi 35.228, Matteo Bragantini 35.241 e Pastorelli 35.245. In particolare avverte che da tale approvazione viene espunta dal comma 412, quarto periodo, la parte relativa ad altri interventi di rilievo che, probabilmente, secondo l'intenzione dei Pag. 13presentatori non dovevano essere eliminati.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che la questione testé posta sarà valutata nel prosieguo dell'esame.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) si chiede se l'emendamento Russo 38.25, che sottoscrive, non sia assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento Misiani 38.4.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA fa notare che i due emendamenti testé indicati presentano diverse coperture. Invita i presentatori dell'emendamento Russo 38.25 a sottoscrivere l'emendamento Misiani 38.4.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Russo 38.25 lo ritirano e sottoscrivono l'emendamento Misiani 38.4.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA fa notare che l'emendamento Misiani 38.4 reca un errore materiale, indicando 345 milioni di euro in luogo di 245 milioni di euro.

  Antonio MISIANI (PD) concorda.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si intende apportata all'emendamento Misiani 38.4 la correzione di forma testé indicata.

  La Commissione approva l'emendamento Misiani 38.4 (vedi allegato 1).

  Antonio MISIANI (PD) ritira il suo subemendamento 0.38.133.15.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) sottoscrive il subemendamento Russo 0.38.133.11 e accede all'invito al ritiro.

  Antonio MISIANI (PD) ritira il suo subemendamento 0.38.133.16.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) sottoscrive il subemendamento 0.38.133.10 e accede all'invito al ritiro.

  La Commissione approva gli identici subemendamenti Misiani 0.38.133.13 e Russo 0.38.133.12 (vedi allegato 1).

  Antonio MISIANI (PD) ritira il suo subemendamento 0.38.133.14, pur sottolineando che, permanendo la questione delle province in stato di dissesto escluse dalla moratoria, essa va affrontata.

  Dalila NESCI (M5S), nel sottolineare il fallimento della legge n. 56 del 2014, cosiddetta legge Delrio, che, a suo avviso, non ha portato ad un superamento delle province, chiede al Governo di chiarire la sua posizione in merito alle province in stato di dissesto.

  Davide TRIPIEDI (M5S) esprime forti perplessità sull'ennesima riduzione di risorse operata ai danni della provincia di Monza e Brianza.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA fa notare che la legge Delrio ha determinato il superamento delle province intese come enti di rappresentanza politica, ma non l'eliminazione delle funzioni amministrative rientranti nelle dimensioni di area vasta, rispetto alle quali fa notare che non è configurabile né una presa in carico da parte dei comuni né da parte delle regioni. Fa notare, dunque, che l'intenzione del Governo e di talune proposte di modifica del testo è quella di precisare il finanziamento delle sole funzioni fondamentali rimaste in capo alle province. Quanto ai presunti tagli operati a determinate province, osserva che saranno valutati nell'ambito dei competenti organismi di raccordo Stato-regioni interventi volti a riparametrare eventuali riduzioni di spesa, anche attraverso misure di compensazione volte a riequilibrare la situazione finanziaria in certi territori.

  La Commissione respinge il subemendamento Russo 0.38.133.8.

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  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA, intervenendo sul subemendamento Russo 0.38.133.1, fa presente che l'invito al ritiro è motivato dalla presenza di un successivo emendamento che affronta questo tema, su cui è stato dato parere favorevole.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati, in conseguenza della spiegazione data dal rappresentante del Governo, i subemendamenti Russo 0.38.133.1, 0.38.133.2, 0.38.133.3, 0.38.133.6, 0.38.133.7 e 0.38.133.9.

  La Commissione approva l'emendamento 38.133 dei relatori (vedi allegato 1). Approva quindi gli identici emendamenti Marchi 38.3, Centemero 38.27, Sammarco 38.38, Cirielli 38.60, D'Ottavio 38.105, Borghi 38.119, Melilla 38.127 e Pastorelli 38.128, come riformulati (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Carnevali 38.89.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Occhiuto 38.23, Sammarco 38.39, De Menech 38.47, Cirielli 38.59, D'Ottavio 38.108, Borghi 38.121 e Pastorelli 38.125 (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati ritirati gli identici emendamenti Verini 38.56 e Berretta 38.111 e che l'emendamento 38.94 della II Commissione, identico a questi ultimi, si intende quindi respinto ai fini della presentazione in Assemblea.

  Giuseppe GALATI (Misto-ALA-MAIE) ritira il proprio emendamento 38.53.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che l'emendamento Borghi 38.70 è stato ritirato. Avverte che si passerà ora all'esame delle proposte emendative riferite alla sezione 17.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sugli emendamenti Centemero 17.31 e D'Uva 17.147. Fa presente che rimangono accantonati gli emendamenti Vignali 17.123 e Antimo Cesaro 17.74. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Ghizzoni 17.96 e 17.188 della VII Commissione, nonché sull'emendamento Giorgis 17.89. Invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Paola Bragantini 17.176, esprimendo altrimenti parere contrario. Fa presente che rimangono accantonati gli identici emendamenti Crimì 17.76 e 17.189 della VII Commissione. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Di Gioia 17.171 e Mongiello 17.194, a condizione che vengano riformulati nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1). Fa presente che rimangono accantonati gli identici emendamenti Ghizzoni 17.103 e 17.190 della VII Commissione, in quanto trattano il tema della sicurezza, nonché gli emendamenti Lupi 17.43, Gigli 17.116, gli identici emendamenti Boccadutri 17.118 e Palese 17.119, gli identici emendamenti Rocchi 17.101 e 17.192 della VII Commissione, gli identici emendamenti D'Ottavio 17.98 e 17.193 della VII Commissione, gli emendamenti Vignali 17.125, Vaccaro 17.19, Pagano 17.60 e Sanga 17.40. Ricorda inoltre che rimangono accantonati gli emendamenti di cui alle sezioni 18 e 19 aventi ad oggetto il tema della previdenza.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, facendo presente che gli accantonamenti sono motivati da esigenze di coordinamento.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) chiede ai relatori e al rappresentante del Governo le motivazioni del parere contrario sull'emendamento Centemero 17.31.

  Gea SCHIRÒ (PD) chiede ai relatori e al Governo un'ulteriore riflessione su tale emendamento e ne chiede pertanto l'accantonamento.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'accantonamento in questa fase dell'esame riguarda i soli emendamenti relativi Pag. 15alle questioni di largo respiro che è stato deciso di affrontare organicamente.

  Il Viceministro Enrico MORANDO chiarisce che la contrarietà si basa sul parere tecnico negativo del Ministero competente.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Centemero 17.31 e D'Uva 17.147.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Ghizzoni 17.96 e che, pertanto, l'identico emendamento 17.188 della VII Commissione si intende respinto ai fini della presentazione in Assemblea. Avverte altresì che sono stati ritirati gli emendamenti Giorgis 17.89 e Paola Bragantini 17.176.

  Lello DI GIOIA (Misto-PSI-PLI) e Colomba MONGIELLO (PD) accolgono la riformulazione proposta dai relatori dei rispettivi emendamenti 17.171 e 17.194.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Di Gioia 17.171 e Mongiello 17.194, come riformulati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passerà ora all'esame delle proposte emendative riferite alle sezioni 20, 20-bis e 21.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, fa presente che rimangono accantonati l'emendamento D'Incà 20.10, gli identici emendamenti Pagano 20.14, Taricco 20.55 e Corsaro 20.57, gli identici emendamenti Simonetti 20.8, Baruffi 20.34 e 20.63 della XI Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Dell'Aringa 20.49. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Simonetti 20.9, Di Salvo 20.23 e 20.64 della XI Commissione. Fa presente che rimangono accantonati gli identici emendamenti Sammarco 20.19, Gribaudo 20.38, 20.65 della XI Commissione e Zaccagnini 20.69, nonché degli emendamenti Tullo 20.29, relativo al tema dell'amianto, e Vignali 20.12. Esprime parere favorevole sull'emendamento Dell'Aringa 20.50.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento 20-bis.24 della II Commissione.
  Fa presente che rimane accantonato l'emendamento Sammarco 21.21. Esprime parere favorevole sull'emendamento Losacco 21.47, a condizione che venga riformulato nei termini di cui in allegato (vedi allegato 1). Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Mazziotti Di Celso 21.27, Bonaccorsi 21.42, Pannarale 21.53, Coppola 21.69 e 21.73 della VII Commissione. Fa presente che rimane accantonato l'emendamento Luigi Gallo 21.60, in vista di una sua riformulazione, in quanto, pur ritenendone sostanzialmente condivisibile il merito, con la parola «gestione» si introduce una nuova tipologia contrattuale. Fa presente che rimangono accantonati gli emendamenti Rampi 21.41, Gadda 21.77 e gli identici emendamenti Bonaccorsi 21.45 e 21.75 della VII Commissione.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori. Intende, poi, fornire chiarimenti sul tenore dei pareri del Governo, soffermandosi in particolare sull'emendamento D'Incà 20.10. Sul merito, il Governo è favorevole al contenuto ma ne ha chiesto l'accantonamento per poter approfondire l'opportunità di prevedere una limitata copertura finanziaria finalizzata alla copertura assicurativa dei lavoratori che, fruendo di strumenti di sostegno del reddito, prestano attività sociali in favore dei comuni.

  Federico D'INCÀ (M5S) chiede al Governo se non si possa prevedere che l'assicurazione sia posta a carico dei bilanci comunali.

  Il Viceministro Enrico MORANDO dubita che questa soluzione corrisponda alle intenzioni dei proponenti dell'emendamento.

  Federico D'INCÀ (M5S) accoglie la richiesta di accantonamento dell'emendamento a sua prima firma 20.10.

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  La Commissione approva l'emendamento Dell'Aringa 20.49 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, propone di accantonare nuovamente gli identici emendamenti Simonetti 20.9, Di Salvo 20.23 e 20.64 della XI Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, gli identici emendamenti Simonetti 20.9, Di Salvo 20.23 e 20.64 della XI Commissione devono intendersi accantonati.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Dell'Aringa 20.50 e 20-bis.24 della II Commissione (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori la riformulazione dell'emendamento Lo Sacco 21.47 proposta dai relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Lo Sacco 21.47, come riformulato, e gli identici emendamenti Mazziotti Di Celso 21.27, Bonaccorsi 21.42, Pannarale 21.53, Coppola 21.69 e 21.73 della VII Commissione (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Rampi 21.41, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la riformulazione proposta.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori proposta di riformulazione dell'emendamento Rampi 21.41.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) chiede al presidente chiarimenti sul prosieguo della discussione.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che, dopo la votazione sull'emendamento Rampi 21.41, la seduta sarà sospesa fino alle ore 16.

  La Commissione approva l'emendamento Rampi 21.41, come riformulato (vedi allegato 1).

  La seduta, sospesa alle 14.40, è ripresa alle 16.45.

  Francesco BOCCIA, presidente, dà conto delle sostituzioni. Comunica, quindi, che la Commissione passa ora all'esame degli emendamenti 4.258, 10.99, 16.292, 21.81, 22.78, 23.40, 27.233, 33.426 e 40.78 del Governo, nonché degli emendamenti 28.90 e 33.427 dei relatori, e dei relativi subemendamenti, che sono in distribuzione (vedi allegato 3).

  Laura CASTELLI (M5S) eccepisce la ristrettezza dei tempi nei quali i deputati sono costretti ad approfondire il contenuto delle proposte emendative cui ha fatto riferimento il presidente, il cui fascicolo è stato messo in distribuzione solo da pochi minuti.

  Francesco BOCCIA, presidente, accogliendo i rilievi della deputata Castelli, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 16.50, è ripresa alle 17.05.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che risultano inammissibili per estraneità di materia i subemendamenti Arlotti 0.4.258.5, Sani 0.4.258.1, Galati 0.10.99.4, Rubinato 0.16.292.1, Fanucci 0.21.81.2, Galati 0.22.78.2, Paglia 0.23.40.1, Paglia 0.23.40.2 e Busin 0.33.420.13. I subemendamenti Paglia 0.23.40.1 e 0.23.40.2 sono inoltre inammissibili anche per carenza di compensazione. Avverte, altresì, che il subemendamento Giulietti 0.4.258.7 è stato ritirato.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sui subemendamenti Melilla 0.4.258.2, Galati 0.4.258.4, Busin 0.4.258.8, Latronico 0.4.258.6 e sugli identici subemendamenti Busin 0.4.258.9 e Marcon 0.4.258.3 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 4.258 del Governo.

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  Il Viceministro Enrico MORANDO raccomanda l'approvazione dell'emendamento del Governo 4.258 ed esprime parere conforme a quello dei relatori sui relativi subemendamenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Melilla 0.4.258.2, Galati 0.4.258.4 e Busin 0.4.258. 8.

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR) raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.4.258.6 di cui è primo firmatario, con il quale si intende sanare la situazione dei comuni che hanno deliberato con ritardo le aliquote TASI e TARI. Sottolinea che in molti casi ciò è dovuto al fatto che si tratta di comuni in cui nel mese di giugno si sono svolte le elezioni e che pertanto non vi è stato il tempo materiale per l'approvazione delle aliquote da parte dei consigli comunali. Chiede quindi di considerare almeno la possibilità di una sanatoria per i comuni in cui si sono svolte le elezioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Latronico 0.4.258.6 e gli identici subemendamenti Busin 0.4.258.9 e Marcon 0.4.258.3 ed approva l'emendamento 4.258 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento Fontana 0.10.99.1 è stato ritirato.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sui subemendamenti Labriola 0.10.99.10 e 0.10.99.11, Franco Bordo 0.10.99.2 e 0.10.99.3, sugli identici subemendamenti Brunetta 0.10.99.18 e Franco Bordo 0.10.99.20, nonché sui subemendamenti Fratoianni 0.10.99.9, Brunetta 0.10.99.19, Fratoianni 0.10.99.6, Brescia 0.10.99.13 e 0.10.99.14, Fico 0.10.99.12, Caparini 0.10.99.17, Latronico 0.10.99.5, Caparini 0.10.99.16, Fratoianni 0.10.99.8, Caparini 0.10.99.15 e Fratoianni 0.10.99.7 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 10.99 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO raccomanda l'approvazione dell'emendamento del Governo 10.99 ed esprime parere conforme a quello dei relatori sui relativi subemendamenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Labriola 0.10.99.10 e 0.10.99.11, Franco Bordo 0.10.99.2 e 0.10.99.3, gli identici subemendamenti Brunetta 0.10.99.18 e Franco Bordo 0.10.99.20, nonché i subemendamenti Fratoianni 0.10.99.9, Brunetta 0.10.99.19 e Fratoianni 0.10.99.6.

  Dalila NESCI (M5S) illustra il subemendamento Brescia 0.10.99.13, di cui è cofirmataria, sottolineando che il suo gruppo intende destinare le eventuali maggiori entrate versate relative al canone RAI esclusivamente all'innalzamento della soglia reddituale di esenzione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Brescia 0.10.99.13 e 0.10.99.14.

  Dalila NESCI (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento Fico 0.10.99.12 di cui è cofirmataria, con il quale, riprendendo un tema emerso anche in sede di Commissione di vigilanza RAI, si intende introdurre l'esenzione per i soggetti residenti in aree che non ricevono il segnale radiotelevisivo.

  La Commissione respinge il subemendamento Fico 0.10.99.12.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) segnala che il testo dell'emendamento del Governo in discussione è stato diffuso dalle agenzie di stampa nella giornata di ieri, prima della sua presentazione, e ricorda che il presidente aveva manifestato l'intenzione di compiere una valutazione stringente dell'ammissibilità e ricevibilità di tale emendamento.

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  Francesco BOCCIA, presidente, rileva che l'emendamento 10.99 del Governo presenta tutti i requisiti per l'ammissibilità ed è dotato di relazione tecnica, precisando di avere stigmatizzato la consegna del testo dell'emendamento agli organi di informazione in contemporanea alla sua presentazione.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) ribadisce che il testo è stato diffuso nel pomeriggio mentre l'emendamento è stato messo a disposizione dei singoli deputati solo nella tarda serata.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che, rispetto ai temi richiamati dalla collega Saltamartini, si sono assunte decisioni condivise in seno all'ufficio di presidenza riunitosi nella serata di ieri. Nel ribadire che vi sono stati probabilmente comportamenti non pienamente corretti, ritiene in ogni caso importante poter discutere all'interno del disegno di legge di stabilità un tema rilevante come quello posto dall'emendamento in esame.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) entrando nel merito del subemendamento Caparini 0.10.99. 17, di cui è cofirmataria, sottolinea l'opportunità di destinare all'emittenza locale tutte le eventuali maggiori entrate derivanti dalla nuova modalità di pagamento del canone RAI.

  Il viceministro Enrico MORANDO si dichiara in disaccordo con la proposta illustrata dalla deputata Saltamartini, ribadendo che il Governo ha previsto una quota di risorse per l'emittenza locale e che sarebbe irragionevole destinare ad essa la totalità delle eventuali maggiori entrate, posto che dovrebbe trattarsi di una cifra cospicua.

  La Commissione respinge il subemendamento Caparini 0.10.99.17.

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR) illustra il subemendamento a sua prima firma 0.10.99.5, con il quale si vuole raddoppiare la somma destinata all'emittenza locale, anche in considerazione dell'importanza di garantire pluralità informativa in un momento in cui a livello nazionale vi è una sorta di monopolio.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Latronico 0.10.99.5, Caparini 0.10.99.16, Fratoianni 0.10.99.8, Caparini 0.10.99.15 e Fratoianni 0.10.99.7 ed approva l'emendamento 10.99 del Governo (vedi allegato 1).

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) chiede chiarimenti in merito ai tempi di esame degli emendamenti alla sezione 10.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), associandosi alla richiesta del collega Abrignani, formula analoga richiesta in merito agli emendamenti alla sezione 4.

  Francesco BOCCIA, presidente, chiarisce che su tali sezioni si tornerà nel prosieguo del dibattito.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passa all'esame dell'emendamento 16.292 del Governo e dei relativi subemendamenti. Avverte che il subemendamento Rubinato 0.16.292.1 è inammissibile per estraneità di materia.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, esprime parere contrario sui subemendamenti Giancarlo Giordano 0.16.292.3, Galati 0.16.292.2 e 0.16.292.4, invita al ritiro del subemendamento Rubinato 0.16.292.5, ed esprime parere favorevole sull'emendamento 16.292 del Governo. Annunzia inoltre la presentazione del subemendamento 0.16.292.6 dei relatori (vedi allegato 1), volto a correggere un riferimento normativo erroneo nel testo dell'emendamento 16.292, raccomandandone l'approvazione.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori. Evidenzia il particolare valore della proposta emendativa 0.16.292.6 dei Pag. 19relatori, chiarendone ulteriormente la portata.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Giancarlo Giordano 0.16.292.3 e Galati 0.16.292.2.

  Simonetta RUBINATO (PD) accede all'invito al ritiro del suo subemendamento 0.16.292.5 prendendo atto di quanto riferito dal Governo circa il fatto che il conto corrente indicato non riguarda risorse afferenti alle scuole paritarie. Prendendo altresì atto dell'inammissibilità del suo subemendamento 0.16.292.1, ne evidenzia le finalità, auspicando che la relativa problematica possa comunque essere affrontata e risolta quanto prima, consentendo così a tutte le scuole di poter fruire delle erogazioni liberali loro destinate.

  Vincenzo CASO (M5S) domanda chiarimenti in merito al subemendamento 0.16.292.6 dei relatori.

  Il Viceministro Enrico MORANDO chiarisce il riferimento normativo errato, oggetto della correzione da parte del subemendamento 0.16.292.6 dei relatori.

  Vincenzo CASO (M5S) richiede ulteriori spiegazioni, con particolare riferimento al reperimento dei fondi previsto dal subemendamento di cui trattasi.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, replicando ulteriormente al deputato Caso, fornisce le spiegazioni richieste.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento 0.16.292.6 dei relatori (vedi allegato 1), respinge il subemendamento Galati 0.16.292.4 e approva l'emendamento 16.292 del Governo, nel testo risultante dal subemendamento approvato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passa ora all'esame dell'emendamento 21.81 del Governo e comunica che il subemendamento Fanucci 0.21.81.2 è inammissibile per estraneità di materia.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, invita i presentatori del subemendamento Fanucci 0.21.81.1 al ritiro, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 21.81 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che il subemendamento Fanucci 0.21.81.1 viene ritirato.

  La Commissione approva l'emendamento 21.81 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passa all'esame dell'emendamento 22.78 del Governo e comunica che l'emendamento Galati 0.22.78.2 è inammissibile per estraneità di materia.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, esprime parere contrario sui subemendamenti Simone Valente 0.22.78.5, Prestigiacomo 0.22.78.4, D'Arienzo 0.22.78.1 e Simone Valente 0.22.78.6, invita al ritiro dell'subemendamento Alberto Giorgetti 0.22.78.3 ed eventualmente alla sua trasformazione in ordine del giorno; esprime infine parere favorevole sull'emendamento 22.78 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Simone VALENTE (M5S), intervenendo sul suo subemendamento 0.22.78.5, ne illustra le finalità, ricordando che in un'audizione tenuta con il Commissario straordinario Pinelli è emerso come otto fondazioni lirico-sinfoniche abbiano aderito alla cosiddetta norma Bray e che tra queste non fossero ricomprese l'Arena di Verona, la Scala di Milano e il Teatro Regio di Torino. Si domanda dunque come mai tali fondazioni siano state inserite, con una norma ad hoc, nella legge di stabilità, interrogandosi anche sulle motivazioni per cui la Cassa depositi e prestiti non possa intervenire in merito. Nell'auspicare quindi l'apertura di un dibattito Pag. 20sul tema, attesa anche l'entità delle somme stanziate dal FUS, rileva come la necessità di affrontare tali problematiche nel senso richiamato non sembra essere avvertita dal Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, replicando al deputato Simone Valente, evidenzia come la relazione illustrativa che accompagna la proposta governativa sia piuttosto chiara al riguardo. Rileva inoltre come, avendo l'esperienza confermato il buon funzionamento della cosiddetta norma Bray per alcune fondazioni, si sia ritenuto opportuno procedere alla estensione del suo ambito di applicazione per assicurare il risanamento anche di altre fondazioni lirico-sinfoniche.

  Simone VALENTE (M5S) osserva come la richiamata soluzione possa creare contenziosi tra le fondazioni che in passato non abbiano avuto accesso ai fondi e quelle che al contrario vi avranno accesso.

  La Commissione respinge il subemendamento Simone Valente 0.22.78.5.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL), intervenendo sul suo subemendamento 0.22.78.4, ne illustra le finalità. Osserva come esso sia rivolto a far accedere al fondo di cui trattasi anche la fondazione INDA, ricordando che detta fondazione è stata sempre esclusa dagli interventi a sostegno degli enti culturali. Chiede dunque il motivo del parere contrario dei relatori e del Governo sulla sua proposta emendativa.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, pur ritenendo appropriato il tema e prestigioso l'ente, evidenzia che l'eventuale ricomprensione dell'INDA tra i destinatari della misura potrebbe determinare una possibilità di contenzioso di parte di altri enti che non sono stati inseriti, sottolineando come la misura di cui all'emendamento sia in favore delle fondazioni lirico-sinfoniche. Manifesta comunque disponibilità ad affrontare il tema in altre sedi.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) prendendo atto della disponibilità manifestata dal relatore, ritira il suo subemendamento 0.22.78.4.

  Vincenzo CASO (M5S) stigmatizza le modalità con cui si procede a valutare le fondazioni lirico-sinfoniche non seguendo una logica unitaria.

  Simone VALENTE (M5S), nell'associarsi alle osservazioni svolte dai colleghi, chiede chiarimenti in merito ai criteri di rotazione del fondo FUS. Esprime l'avviso che, se c’è una diffusa esigenza di discutere di finanziamenti di enti culturali specifici, sarebbe più corretto affrontare il tema in Commissione cultura con criteri oggettivi e da un punto di vista complessivo, evitando di intervenire con misure che rischiano di apparire pensate per favorire soltanto alcuni enti particolari.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) non accoglie l'invito formulato dai relatori al ritiro del subemendamento a sua prima firma 0.22.78.3 e alla sua trasformazione in ordine del giorno, perché ritiene che nel settore delle fondazioni lirico-sinfoniche occorra intervenire con delle norme sostanziali. Certamente l'emendamento presentato dal Governo rappresenta un passo in avanti nella gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche, che rappresentano una tradizione ed un patrimonio da salvaguardare, riconosciuto in tutto il mondo. Al riguardo, sottolinea, peraltro, che, se il Governo decide di fare uno sforzo per aiutare tale settore, occorrere allora che dia una risposta vera. L'emendamento presentato dal Governo presenta invece alcuni limiti, a cominciare dalle risorse finanziarie, che sono assolutamente insufficienti per ripianare i debiti delle fondazioni e sanare le problematiche in essere relative ai contratti dei dipendenti. Sottolinea che il subemendamento a sua prima firma intende, al contrario, individuare alcune soluzioni concrete per affrontare i due principali problemi delle più importanti otto fondazioni nazionali ed in particolare per non mettere a rischio la loro Pag. 21programmazione e la tenuta dei livelli occupazionali. Il secondo aspetto che la proposta emendativa intende risolvere riguarda il divieto al ricorso all'indebitamento per il periodo 2014-2016: a tal fine viene incrementato il Fondo di rotazione per l'erogazione di prestiti di durata trentennale. Per tutte queste ragioni chiede l'accantonamento del subemendamento in esame, per una più attenta valutazione da parte dei relatori e del Governo.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE), nel condividere le considerazioni svolte dal collega Giorgetti, dichiara di sottoscrivere il subemendamento 0.22.78.3.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, sottolinea come il settore delle fondazioni lirico-sinfoniche rappresenti una priorità per il Governo, e non solo per quello in carica, e come occorrano, per sostenere questo settore, importanti risorse finanziarie. Il Governo è già intervenuto in questo senso con la legge di stabilità dell'anno scorso ed interviene nuovamente con il provvedimento in esame. Ciò premesso, ritiene che le questioni sollevate dal subemendamento dal collega Alberto Giorgetti siano di assoluta rilevanza ed è per tale ragione che ha suggerito la presentazione di un ordine del giorno, ma in questa fase non ritiene che si possano prevedere ulteriori interventi normativi.

  La Commissione respinge il subemendamento Alberto Giorgetti 0.22.78.3.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento D'Arienzo 0.22.78.1 è stato ritirato.

  Simone VALENTE (M5S), intervenendo sul suo subemendamento 0.22.78.6, chiede quali siano le fondazioni che beneficeranno dell'intervento del Governo e potranno realisticamente accedere al previsto Fondo di rotazione. Ricorda l'intervento del sindaco di Verona Tosi, che ha sollevato alcune questioni, e ribadisce la contrarietà del suo gruppo relativamente alla proroga del commissario Pinelli.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Simone Valente 0.22.78.6 e approva l'emendamento 22.78 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passa all'esame dell'emendamento 23.40 e dei relativi subemendamenti e avverte che i subemendamenti Paglia 0.23.40.1 e 0.23.40.2 devono ritenersi inammissibili sia per estraneità di materia sia per carenza di compensazione.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento 23.40 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO raccomanda l'approvazione dell'emendamento del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 23.40 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passa all'esame dell'emendamento 23.40 e dei relativi subemendamenti e che il subemendamento Castelli 0.27.233.3 è stato ritirato.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sui subemendamenti Saltamartini 0.27.233.2 e 0.27.233.1, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 27.233 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Laura CASTELLI (M5S) esprime un giudizio decisamente contrario sull'emendamento presentato dal Governo, volto ad escludere dalle misure di contenimento della spesa, la cosiddetta spending review, l'ENIT, probabilmente perché la presidente è una persona assai potente, molto ben appoggiata negli ambienti che contano. Si chiede se la strada per incentivare il turismo nel nostro Paese sia quella di Pag. 22distribuire incarichi e poltrone, come fa l'ENIT, e a quali finalità verranno destinate le risorse finanziarie che l'ENIT non dovrà tagliare.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) dichiara di sottoscrivere il subemendamento 0.27.233.3 a prima firma Castelli e ricorda come per l'attuale Governo le politiche di spending review siano sempre state considerate prioritarie. Non comprende, pertanto, le ragioni dell'esclusione dell'ENIT dalle misure di contenimento della spesa. Nel sottolineare come il turismo rappresenti una delle migliori risorse per il nostro Paese, evidenzia che occorrerebbe investire risorse con interventi di tutt'altra natura, per esempio migliorando la struttura e le informazioni del Portale online sul turismo. Osserva, infine, che, dato che il Presidente del Consiglio continuamente richiama l'importanza e la centralità delle politiche di spending review, l'esenzione prevista per l'ENIT si giustifica solo come un favore personale a qualcuno.

  Tiziano ARLOTTI (PD) ricorda alle colleghe intervenute i contenuti dell'audizione della presidente dell'ENIT, svoltasi presso la Commissione Attività produttive, nella quale la stessa presidente ha indicato le linee programmatiche proprie e del nuovo consiglio di amministrazione. Ritiene che in tale audizioni si rinvengano le ragioni per motivare l'emendamento presentato dal Governo, segnalando altresì di avere presentato a sua prima firma un emendamento che incrementa le risorse finanziarie destinate all'ENIT, ente pubblico economico che ha la responsabilità e la funzione di promuovere il turismo nel mondo attraverso 25 postazioni all'estero, nonostante abbia una dotazione finanziaria pari ad un terzo rispetto a quello della Germania e alla metà rispetto a quello dell'Inghilterra. Sottolinea, infine, la necessità di stanziare maggiori risorse per il settore del turismo, anche alla luce della riforma relativa all'articolo 117 della Costituzione, che riporta allo Stato la competenza in questo campo.

  Francesco CARIELLO (M5S), intervenendo sul subemendamento Castelli 0.27.233.3, osserva che non condivide la finalità di escludere l'ENIT dalla spending review. Infatti, dai bilanci dell'Agenzia nazionale del turismo emerge che, della complessiva spesa di 24,250 milioni di euro, solo 5 milioni sono stati destinati alle prestazioni istituzionali, mentre i restanti 19 milioni circa sono stati destinati alle spese di funzionamento. Non è, a suo avviso, accettabile che lo Stato spenda così tanto per l'ENIT e risparmi invece su cose ben più importanti, come ad esempio le scuole.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, riconoscendosi nell'intervento del deputato Arlotti, dichiara di non poter rispondere in merito all'utilizzo che verrà fatto delle risorse che si lasciano all'ente, dal momento che questo rientra nella competenza decisionale dell'ENIT stesso.

  La Commissione respinge il subemendamento Castelli 0.27.233.3.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), intervenendo sul proprio subemendamento 0.27.233.2, dichiara di non essere stata convinta dalle argomentazioni del Viceministro Morando e del collega Arlotti. Infatti, se fosse come loro affermano, ossia si trattasse di un investimento nel settore del turismo, allora la somma di 730 mila euro sarebbe irrisoria. Il suo subemendamento è una proposta di buon senso in quanto, limitando al 2016 l'esclusione dell'ENIT dalle restrizioni della spending review, intende dare la possibilità al Governo di valutare la validità di tale esonero per, eventualmente, renderlo poi strutturale. Sottolinea che la gran parte delle risorse spese dall'ENIT sono per il personale e per le consulenze, queste ultime attribuiti a soggetti selezionati con criteri che non sono chiari.

  Giampaolo GALLI (PD) dichiara che l'ammontare delle spese correnti e di personale dell'ENIT è giustificato dal fatto che la maggior parte dei suoi dipendenti svolge Pag. 23la propria attività all'estero, trattandosi di promuovere l'immagine del Paese nel mondo. Per questo, ritiene che l'esonero dalla spending review debba essere strutturale dal 2016.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede al presidente la ragione per cui l'emendamento del Governo non è stato dichiarato inammissibile, essendo micro-settoriale. Infatti, un intervento per la promozione del settore del turismo avrebbe avuto una ben diversa dimensione finanziaria. Chiede, inoltre, al Governo di ritirarlo, anche se crede che la sua presentazione sia direttamente riconducibile al Presidente del Consiglio dei ministri, considerato che nell'ambito dell'ente lavorano persone a lui legate.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda alla deputata Castelli che la norma era nel testo originario del disegno di legge di stabilità e che, pertanto, l'emendamento non poteva essere dichiarato inammissibile.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE), preannunciando il suo voto favorevole all'emendamento, riconosce l'irrisorietà delle risorse messe a disposizione dell'ENIT rispetto a quanto speso dai competitor internazionali dell'Italia per la promozione del turismo. È d'accordo con chi afferma che le risorse sono destinate in gran parte al personale, ma ritiene che la causa stia nel fatto che l'ente non è stato in passato finanziato adeguatamente perché il Titolo V della Costituzione ha attribuito la competenza della promozione turistica alle regioni. Pertanto, mentre queste spendono moltissimo senza ottenere grossi risultati, l'amministrazione centrale ha a disposizione risorse limitate. Ricorda che il Governo Berlusconi aveva tentato di perseguire due obiettivi, il ripristino del Ministero del turismo e la concentrazione nelle ambasciate di tutti i soggetti istituzionali con competenza sull'estero. Tale ultima finalità in particolare non è stata raggiunta per le prevedibili resistenze corporative. Conclude dicendo che, anche a suo avviso, se il Governo identifica nel turismo un obiettivo strategico su cui puntare, le risorse da mettere in campo dovrebbero essere ben maggiori, a fronte del valore del settore pari al 10 per cento del PIL.

  Francesco BOCCIA, presidente, esprime l'avviso che la Commissione abbia dedicato a questo tema un tempo congruo.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) obietta che l'irrisorietà degli importi di cui si tratta nell'emendamento del Governo non giustificano il commento del presidente e, a volerla dire tutta, confermano che non si spiega la presentazione di un emendamento del genere in una legge di stabilità. Esprime quindi rincrescimento per l'atteggiamento del presidente Boccia nei confronti delle opposizioni.

  La Commissione respinge il subemendamento Saltamartini 0.27.233.2.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), intervenendo sul proprio subemendamento 0.27.233.1, rileva che esso è volto ad assicurare che le risorse non siano destinate né a spese per emolumenti né a spese di rappresentanza.

  Laura CASTELLI (M5S) osserva che l'approvazione di tale subemendamento è nell'interesse del Governo e chiede, pertanto, al viceministro Morando di esprimersi favorevolmente su di esso.

  Francesco CARIELLO (M5S) contesta le affermazioni dei colleghi di maggioranza in quanto, dai dati in suo possesso, risulta che l'Italia destina al settore del turismo un ammontare notevole di risorse, piazzandosi al quinto posto in una classifica che vede prima la Francia, che spende 27 milioni di euro annui.

  La Commissione respinge il subemendamento Saltamartini 0.27.233.1.

  Dino ALBERTI (M5S) osserva che sul sito della provincia di Roma sono elencate Pag. 24tutte le voci di costo necessarie per attivare un'agenzia di viaggi. Tra queste, rileva che è richiesto il versamento di 20 mila euro a titolo di deposito cauzionale. Pertanto, con i 730 mila euro previsti dall'emendamento del Governo 27.233, si potrebbero aprire ben 36 nuove agenzie di viaggio, che, senza dubbio, farebbero per la promozione del turismo in Italia ben più di quanto fa ENIT.

  La Commissione approva l'emendamento 27.233 del Governo (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore, a nome anche del collega Tancredi, dichiara di ritirare l'emendamento 28.90 sulle stazioni appaltanti, a seguito di un'interlocuzione con il Governo.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito del ritiro dell'emendamento 28.90 dei relatori, si intendono decaduti tutti i subemendamenti ad esso presentati.
  Avverte che si passa all'esame dell'emendamento del Governo 33.426 e dei relativi subemendamenti. Avverte che sono stati ritirati i subemendamenti De Lorenzis 0.33.426.22, Franco Bordo 0.33.426.1, Sammarco 0.33.426.8 e Catalano 0.33.426.11, 0.33.426.10 e 0.33.426.9. Avverte, altresì, che il subemendamento Busin 0.33.426.13 è inammissibile per estraneità di materia.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, esprime parere contrario sui subemendamenti De Lorenzis 0.33.426.28, Prestigiacomo 0.33.426.29, 0.33.426.32 e 0.33.426.31, De Lorenzis 0.33.426.27 e 0.33.426.34. Esprime parere favorevole al subemendamento Terzoni 0.33.426.33 e parere contrario sui subemendamenti De Lorenzis 0.33.426.35 e 0.33.426.26, Prestigiacomo 0.33.426.30, Busin 0.33.426.15, De Lorenzis 0.33.426.24, Franco Bordo 0.33.426.6 e 0.33.426.7. Esprime parere contrario sul subemendamento De Lorenzis 0.33.426.23, sugli identici subemendamenti Paglia 0.33.426.5 e De Lorenzis 0.33.426.36, sui subemendamenti Busin 0.33.426.14, Franco Bordo 0.33.426.2, De Lorenzis 0.33.426.25, 0.33.426.21, 0.33.426.19, 0.33.426.16, 0.33.426.20, 0.33.426.17 e 0.33.426.18. Esprime parere favorevole sull'emendamento 33.426 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quelli dei relatori.

  Diego DE LORENZIS (M5S) chiede di conoscere le motivazioni del parere contrario espresso in relazione al subemendamento a sua prima firma 0.33.426.28. Rileva che, anche a seguito di contatti avuti con le associazioni che operano per favorire la mobilità ciclistica, che non appare opportuna una individuazione specifica in sede di legge di stabilità degli interventi da realizzare. Evidenzia, inoltre, il rischio che senza ulteriori precisazioni i previsti finanziamenti per la sicurezza ciclistica in ambito urbano possono essere utilizzati in maniera generica, senza avere quindi un effetto concreto nello sviluppo di una mobilità alternativa. Suggerisce, pertanto, un accantonamento della propria proposta emendativa per poter effettuare i necessari approfondimenti.

  Il Viceministro Enrico MORANDO nel riconoscere che le osservazioni del deputato De Lorenzis sulla possibilità di individuare in un momento successivo gli interventi da realizzare per lo sviluppo della mobilità ciclistica appaiono plausibili, rileva che i relatori hanno optato per una scelta diversa, probabilmente in ragione di uno stato più maturo di avanzamento delle ciclovie richiamate dalla proposta emendativa.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.28.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL), precisando di intervenire sul complesso dei subemendamenti da lei presentati, evidenzia l'opportunità di una realizzazione uniforme delle ciclovie sul territorio nazionale e segnala che gli interventi indicati nell'emendamento dei relatori si fermano Pag. 25a Roma e non riguardano in nessun modo il Mezzogiorno.

  Diego DE LORENZIS (M5S), in risposta all'intervento del viceministro Morando, esprime l'avviso che la scelta delle ciclovie indicate nell'emendamento dei relatori possa essere stata determinata dallo stato di avanzamento delle opere, dall'importanza di facilitare il collegamento con Paesi esteri e, nel caso del GRAB, dalla difficile situazione della mobilità nella capitale. Osserva, tuttavia, che con un'analisi più compiuta sarebbe possibile individuare altre priorità, a partire da quanto si può realizzare nelle regioni meridionali.

  La Commissione respinge il subemendamento Prestigiacomo 0.33.426.29.

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR) giudica singolare che nella legge di stabilità vengano individuati interventi così specifici, osservando che potrebbero essere prese in considerazione anche realtà diverse: cita, a titolo esemplificativo, l'ipotesi di una ciclovia che tocchi Matera in quanto capitale della cultura.

  Diego DE LORENZIS (M5S) dichiara di condividere l'esempio fornito dal collega Latronico, in quanto è importante che le ciclovie possano favorire opportune sinergie.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Prestigiacomo 0.33.426.32 e 0.33.426.31.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il subemendamento a sua prima firma 0.33.426.27 con il quale si intende specificare che gli interventi per la sicurezza devono favorire lo spostamento di quote di trasporto urbano a favore della mobilità ciclistica, anche alla luce delle esigenze ambientali che sono al centro del vertice di Parigi.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.27 e dichiara di non capire le ragioni del parere contrario su di esso, vista la sensatezza di quanto viene proposto.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.27.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il subemendamento a sua prima firma 0.33.426.34, richiamando l'importanza di reperire risorse aggiuntive da destinare a iniziative come gli itinerari turistici a piedi denominati «cammini» e il riutilizzo di ferrovie dismesse quali percorsi ciclabili.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.34.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.34.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive il subemendamento Terzoni 0.33.426.33.

  La Commissione approva il subemendamento Terzoni 0.33.426.33 (vedi allegato 1).

  Diego DE LORENZIS (M5S) ribadisce l'importanza di un finanziamento per il riutilizzo delle ferrovie dismesse a fini ciclistici, come previsto dal subemendamento a sua prima firma 0.33.426.35, ricordando che è possibile individuare le risorse per tale finanziamento riducendo lo stanziamento per opere inutili come la ferrovia Torino-Lione.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.35.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.35.

  Diego DE LORENZIS (M5S), intervenendo sul suo subemendamento 0.33.426.26, domanda le motivazioni del parere contrario espresso dai relatori e dal Governo, atteso che il subemendamento richiede semplicemente che le misure volte all'individuazione dei progetti e degli interventi di cui si parla debbano essere sottoposti al parere delle Commissioni Pag. 26parlamentari competenti, che tra l'altro sarebbe un parere non vincolante.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.26.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti De Lorenzis 0.33.426.26, Prestigiacomo 0.33.426.30 e Busin 0.33.426.15.

  Diego DE LORENZIS (M5S), nell'illustrare le finalità del suo subemendamento 0.33.426.24, osserva che il meccanismo previsto dal Governo è distorto e non chiaro. Evidenzia quindi la necessità di escludere dalle misure compensative previste dal disegno di legge di stabilità gli stanziamenti appostati per le iniziative a favore della mobilità ciclabile e per il sostegno alle imprese di trasporto pubblico locali, qualora gli introiti previsti da determinati interventi non siano sufficienti.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, replicando al deputato De Lorenzis, motiva le ragioni del parere contrario espresso dal Governo sul subemendamento 0.33.426.24, evidenziando in particolare che detta proposta emendativa avrebbe l'effetto di andare ad incidere su quella che, di fatto, può considerarsi una vera e propria «clausola di salvaguardia», ossia una norma che reca disposizioni da attivare nel caso le maggiori entrate che si sono previste non si realizzino in effetti.

  Diego DE LORENZIS (M5S) ribadisce l'opportunità di non sottrarre, comunque, risorse destinate ad interventi per soluzioni su un problema cruciale in tema di mobilità, vale a dire quello della sicurezza. Ricorda che la mobilità registra purtroppo un incremento di incidentalità e mortalità e chiede dunque al Governo di non ridurre le risorse per questo ambito.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti De Lorenzis 0.33.426.24 e Bordo 0.33.426.6 e 0.33.426.7.

  Diego DE LORENZIS (M5S), intervenendo sui suoi subemendamento 0.33.426.22 e 0.33.426.23, evidenza come esso sia finalizzato soltanto a far sì che i provvedimenti riguardanti il rinnovo dei mezzi destinati all'autotrasporto e al trasporto pubblico locale siano sottoposti al recepimento del parere delle Commissioni parlamentari competenti e dichiara di non comprendere quindi i motivi del parere contrario.

  Il viceministro Enrico MORANDO osserva, in primo luogo, che il parere previsto dal subemendamento De Lorenzis 0.33.426.22 è vincolante e, in secondo luogo, che in ogni caso non è opportuno che un provvedimento di questo tipo sia sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari, perché l'effetto sarebbe quello visto in passato per altri provvedimenti di innescare una disputa tra territori che non porterebbe da nessuna parte. Un'eventuale approvazione della proposta emendativa in esame potrebbe, al pari di altre proposte emendative dello stesso tenore, portare all'instaurarsi di un meccanismo simile a quello, deprecato, della cosiddetta «legge mancia».

  Diego DE LORENZIS (M5S), nel prendere atto della motivazione addotta dal rappresentante del Governo circa il parere contrario espresso sul suo subemendamento 0.33.426.23, evidenzia la differente situazione prospettata dalla proposta emendativa rispetto al paventato ritorno a meccanismi tipici della «legge mancia», essendo la stessa orientata a ripristinare meccanismi di trasparenza volti alla definizione di criteri e metodi certi nell'adozione di determinate misure, mediante la partecipazione attiva del Parlamento.Illustra quindi il contenuto del suo subemendamento 0.33.426.36.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti De Lorenzis 0.33.426.22 e 0.33.426.23.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che il subemendamento Bordo 0.33.426.1 è stato ritirato dai presentatori.

Pag. 27

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici subemendamenti Paglia 0.33.426.5 e De Lorenzis 0.33.426.36, nonché il subemendamento Busin 0.33.426.14.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che il subemendamento Sammarco 0.33.426.8 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Bordo 0.33.426.2 e De Lorenzis 0.33.426.25.

  Diego DE LORENZIS (M5S), illustrando il suo subemendamento 0.33.426.21, dopo aver richiamato le vicende relative ad aziende di trasporto pubblico locale delle regioni Puglia e Basilicata e aver sottolineato l'inopportunità di nominare commissari straordinari, ossia soggetti con poteri non controllabili da altre autorità, così come l'inopportunità della presenza nei consigli di amministrazione delle società predette di figure sotto inchiesta, chiede un ripensamento del parere contrario espresso dai relatori e dal Governo.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.21.

  Diego DE LORENZIS (M5S), nello stigmatizzare il comportamento del Governo, che non ha adottato le misure più idonee a scongiurare il ripetersi di fenomeni al limite della legalità, interviene sul subemendamento a sua prima firma 0.33.426.19, che prevede il parere delle Commissioni parlamentari competenti sul decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che deve individuare i criteri e le modalità del trasferimento dell'alienazione della società sottoposta a commissariamento. Ribadisce di non comprendere perché il Governo abbia voluto attribuire ad un commissario straordinario funzioni che potevano essere attribuite al consiglio di amministrazione della società medesima e in ogni caso chiede ai relatori e al Governo di modificare il parere su un emendamento di assoluto buon senso che attribuisce al Parlamento un ruolo nella procedura di alienazione della società.

  Francesco BOCCIA, presidente, invia il collega De Lorenzis a concentrare i propri interventi sul merito degli emendamenti presentati e a ricordare che spetta alla magistratura chiarire i fatti.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli conferma il parere contrario sul subemendamento De Lorenzis 0.33.426.19.

  Il Viceministro Enrico MORANDO conferma il parere contrario sul subemendamento De Lorenzis 0.33.426.19.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.19.

  Francesco CARIELLO (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento a prima firma De Lorenzis 0.33.426.16.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.16.

  Francesco CARIELLO (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento a prima firma De Lorenzis 0.33.426.20.

  La Commissione respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.20.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, modifica in favorevole il parere contrario precedentemente espresso sul subemendamento De Lorenzis 0.33.426.17.

  Diego DE LORENZIS (M5S) esprime apprezzamento per il parere favorevole espresso sul subemendamento a sua prima firma, che prevede la pubblicazione sul sito web del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti della relazione sullo stato finanziario e patrimoniale della società.

Pag. 28

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.17 (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento De Lorenzis 0.33.426.18.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, presenta il subemendamento 0.33.426.37 (vedi allegato 1), che prevede l'introduzione di un termine per l'adozione del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che dispone il commissariamento della società e la nomina del commissario e di eventuali subcommissari, e ne raccomanda l'approvazione.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Diego DE LORENZIS (M5S) chiede ai relatori se non si possa prevedere una riformulazione del loro subemendamento che introduca espressamente i criteri con i quali vengano scelti i commissari e i subcommissari.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, ritiene che il subemendamento sia formulato in modo soddisfacente.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento Giulietti 0.33.426.12 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento dei relatori 0.33.426.37 e l'emendamento 33.426 del Governo, nel testo risultante dai subemendamenti approvati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passa all'esame dell'emendamento 33.427 del Governo e dei relativi subemendamenti.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sul subemendamento Prestigiacomo 0.33.427.1 e parere favorevole sul subemendamento De Lorenzis 0.33.427.2, e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 33.427 dei relatori.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Prestigiacomo 0.33.427.1 e approva il subemendamento De Lorenzis 0.33.427.2. Approva quindi l'emendamento 33.427 dei relatori, nel testo risultante dagli emendamenti approvati (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che si passa all'esame dell'emendamento 40.78 del Governo e dei relativi subemendamenti. Avverte inoltre che il subemendamento Giulietti 0.40.78.1 è stato ritirato.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sui subemendamenti Battelli 0.40.78.6, Nesci 0.40.78.7 e 0.40.78.4, 0.40.78.2, 0.40.78.3, 0.40.78.5, Battelli 0.40.78.8, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 40.78 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Dalila NESCI (M5S) intervenendo sul subemendamento a sua prima firma 0.40.78.6, ne illustra le finalità. Sottolinea in particolare che, perché vengano disposte le gestioni commissariali, occorre che ricorrano determinati presupposti e che la struttura commissariale deve essere assistita da persone affidabili distinte dai soggetti eletti direttamente. Ritiene che occorra distinguere gli ambiti di competenza dei soggetti che hanno una diretta responsabilità politica e quelli dei soggetti a cui viene attribuita la gestione commissariale della regione e che occorra quindi tenere distinte le funzioni che restano in capo all'organo eletto da quelle attribuite al commissario, il quale ha evidentemente una responsabilità diversa e certamente e non una responsabilità politica. Ricorda in Pag. 29proposito che le conseguenze delle gestioni commissariali si ripercuotono a danno dei cittadini e che il suo gruppo ha presentato in proposito un pacchetto di emendamenti di carattere tecnico finalizzati a modificare il contenuto dell'emendamento del Governo al cui contenuto si dichiara sostanzialmente contraria. Preannuncia, infine, anche la presentazione di ordini del giorno in Assemblea che affrontino la materia delle gestioni commissariali e soprattutto la questione dei risultati prodotti negli ultimi anni da tali amministratori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Battelli 0.40.78.6, Nesci 0.40.78.7, 0.40.78.4, 0.40.78.2, 0.40.78.3, 0.40.78.5 e Battelli 0.40.78.8 ed approva l'emendamento 40.78 del Governo (vedi allegato 1).

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) richiede delucidazioni in ordine alla modalità di prosecuzione dei lavori.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che la Commissione procederà ora all'esame degli emendamenti 4.257, 9.152, 9-bis.12, 19.140, 27-sexies.26, 33424, 33.425, 44.61, 49.50, Tab.E.27 del Governo e dei relativi subemendamenti.
  Comunica, inoltre, che i presentatori degli identici emendamenti Matteo Bragantini 35.241, Pastorelli. 35.245, Borghi 35.228, Centemero 35.38, Guidesi 35.83, Sammarco 35.96, De Mita 35.142, Cirielli 35.153 e D'Ottavio 35.197, approvati nella seduta antimeridiana di oggi, hanno segnalato una non corretta formulazione degli emendamenti stessi, nel senso che, nell'intenzione dei proponenti, il testo degli emendamenti deve intendersi integrativo della lettera a) del quarto periodo del comma 412 dell'articolo 1 del disegno di legge di stabilità 2016 e non sostitutivo della medesima lettera a). La corretta formulazione dell'emendamento approvato è pertanto la seguente: «Al comma 412, quarto periodo, lettera a), dopo le parole: dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, aggiungere le seguenti: spese sostenute dalle province e dalle città metropolitane per interventi di edilizia scolastica, nell'ambito delle risorse assegnate ai sensi dell'articolo 1, comma 467, della legge 23 dicembre 2014, n. 190».

  Il Viceministro Enrico MORANDO, a beneficio dei colleghi che non erano presenti nel corso della seduta antimeridiana, chiarisce che erroneamente la nuova formulazione adottata per le proposte emendative testé richiamate dal presidente, abrogando integralmente il periodo che si intendeva solamente modificare, impediva ai comuni l'utilizzo dei fondi BEI.

  La Commissione approva all'unanimità la nuova formulazione, con la precisazione testé illustrata dal presidente, degli identici emendamenti Centemero 35.38, Guidesi 35.83, Sammarco 35.96, De Mita 35.142, Cirielli 35.153, D'Ottavio 35.197, Borghi 35.228, Matteo Bragantini 35.241 e Pastorelli 35.245 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sul subemendamento Guidesi 0.4.257.1, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, altresì, parere contrario sui subemendamenti Misiani 0.4.257.2, Guidesi 0.4.257.3 e Caso 0.4.257.4 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 4.257 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.257 del Governo ed esprime parere conforme a quello dei relatori sui relativi subemendamenti.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) sottoscrive il subemendamento Guidesi 0.4.257.1 e ne accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la nuova formulazione del subemendamento Guidesi 0.4.257.1 (vedi allegato 1) e respinge il subemendamento Misiani 0.4.257.2.

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  Barbara SALTAMARTINI (LNA) segnala che in caso di voto contrario sul subemendamento Guidesi 0.4.257.3 verrebbe meno il controllo parlamentare sul riparto delle risorse.

  Mauro GUERRA (PD) segnala che il parere parlamentare è già previsto nell'attuale formulazione dell'emendamento del Governo, precisando che il parere parlamentare è previsto in relazione alla nota metodologica e non, ovviamente, rispetto al decreto che ripartisce le risorse tra i singoli comuni.

  Il sottosegretario Gianclaudio BRESSA conferma quanto segnalato dal deputato Guerra.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) sottoscrive e ritira il subemendamento Guidesi 0.4.257.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Caso 0.4.257.4 ed approva l'emendamento 4.257 del Governo, nel testo risultante dal subemendamento approvato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere favorevole sull'emendamento 9.152 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO raccomanda l'approvazione dell'emendamento 9.152 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 9.152 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato ritirato il subemendamento Sammarco 0.9-bis.12.2.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sul subemendamento Alberti 0.9-bis.12.1 e parere favorevole sull'emendamento 9-bis.12 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO raccomanda l'approvazione dell'emendamento 9-bis.12 del Governo ed esprime parere conforme a quello dei relatori sul relativo subemendamento.

  Dino ALBERTI (M5S) giudica preoccupante il contenuto dell'emendamento 9-bis.12 del Governo, osservando che in relazione ad esso sono stati presentati pochi subemendamenti probabilmente a causa del fatto che i colleghi non ne hanno compreso la portata in quanto l'allegata relazione del Governo non fornisce informazioni chiare. Nel premettere la complessità dei temi interessati, segnala che già il decreto-legge n. 147 del 2015 ha reso meno stringente le norme che impedivano la deducibilità di operazioni con società aventi sede in Stati inseriti nelle cosiddette black-list. Sottolinea che l'emendamento proposto abolisce di fatto totalmente tali vincoli, favorendo in tal modo elusori ed evasori.
  Segnala, inoltre, la possibilità di eventuali contenziosi, in quanto può non essere chiara la disciplina che interessa entità non soggette all'IRES. Evidenzia, ancora, che non vengono più considerati i regimi fiscali speciali per stabilire se si è in presenza di una fiscalità privilegiata. Invita, pertanto, a un accantonamento delle proposte emendative in esame per poter svolgere il necessario approfondimento. Rileva che la normativa proposta favorisce di fatto le imprese di livello multinazionale che possono trasferire la loro sede in altri Paesi, rappresentando un fattore di concorrenza sleale a danno dei piccoli imprenditori.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, con riferimento alle considerazioni del deputato Alberti, sottolinea come l'emendamento del Governo 9-bis.12 abbia a proprio fondamento una logica del tutto opposta rispetto alla volontà di favorire i cosiddetti paradisi fiscali e gli operatori economici che intrattengono relazione con gli stessi. Al riguardo evidenzia come la proposta emendativa del Governo sia, al contrario, volta a uniformare la normativa Pag. 31statale in materia nell'ambito del nuovo quadro internazionale derivante dalle direttive emanate dell'OCSE concernenti gli obblighi posti a carico delle imprese multinazionali e dai conseguenti accordi per lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale stipulati dall'Italia con molti Paesi, tra cui cita anche la Svizzera.
  Ribadisce quindi che l'intendimento del Governo è volto a regolare questo sistema di relazioni ponendo in essere una disciplina chiara e assolutamente conforme alle innovazioni recentemente introdotte nel quadro normativo internazionale.

  Dino ALBERTI (M5S), nel ribadire il suo giudizio assolutamente contrario sull'emendamento del Governo 9-bis.12, evidenzia come sarebbe stato opportuno escludere almeno i Paesi a fiscalità agevolata rientranti nelle cosiddette black list.

  La Commissione respinge il subemendamento Alberti 0.9-bis.12.1.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento Sammarco 0.9-bis.12.2 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione approva l'emendamento del Governo 9-bis.12 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici subemendamenti Minnucci 0.19.140.3 e Sammarco 0.19.140.4 sono inammissibili per estraneità di materia.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, avverte che i relatori presentano il subemendamento 0.19.140.6 (vedi allegato 1). Esprime quindi, anche a nome del collega Melilli, parere favorevole sul subemendamento Marcon 0.19.140.1, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire la parola «centoventi» con la seguente «novanta». Esprime parere contrario sul subemendamento Melilla 0.19.140.2 e sul subemendamento Grillo 0.19.140.5, mentre raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.19.140.6 dei relatori ed esprime parere favorevole sull'emendamento 19.140 del Governo.

  Giulio MARCON (SI-SEL) accetta la proposta di riformulazione dei relatori del suo subemendamento 0.19.140.1.

  Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con i pareri espressi dai relatori, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 19.140 del Governo. Sottolinea, in particolare, il rilievo dell'iniziativa assunta dal Governo mediante la presentazione dell'emendamento 19.140, il quale, sebbene non esaustivo dal punto di vista quantitativo, è volto a sostenere le famiglie vittime della drammatica problematica dell'esposizione all'amianto e della grave malattia che ne consegue, attraverso l'adozione di misure per alleviare la tragedia che le coinvolge. Auspica inoltre che sia possibile reperire ulteriori risorse a favore di tale problematica.

  Giulio MARCON (SI-SEL), nel ringraziare il Viceministro, evidenzia come la problematica dell'esposizione all'amianto sia estremamente grave e diffusa, coinvolgendo non soltanto i distretti industriali del Paese, ma anche abitazioni private ed edifici pubblici. Auspica quindi che la posizione del Governo su tale tematica preluda a un impegno ancora più intenso, per il futuro, a favore dei soggetti coinvolti.

  Edoardo FANUCCI (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per la sensibilità dimostrata nei confronti di un tema estremamente delicato a cui l'Esecutivo sta dando una prima risposta forte ed importante. Auspica che in futuro possano essere assunte ulteriori misure a favore dei soggetti colpiti da tale tragedia.

  Enrico BORGHI (PD) ricorda in primo luogo come la Commissione Ambiente abbia approvato, su tale questione, un emendamento sottoscritto da tutte le forze politiche volto ad estendere le agevolazioni fiscali connesse al cosiddetto ecobonus anche agli interventi per la rimozione Pag. 32dell'amianto dagli edifici. Ritiene quindi importante l'apertura del Governo su tale questione e auspica che, già nel corso dell’iter del disegno di legge di stabilità, sia possibile raggiungere obiettivi più ampi in questo senso.

  Anna GIACOBBE (PD) rileva come l'emendamento del Governo 19.140, nel dimostrare l'impegno ad affrontare una tematica delicata e complessa, dia risposta a un tema molto importante, attraverso il riconoscimento delle prestazioni assistenziali anche a favore delle persone che non sono state esposte all'amianto per motivi professionali bensì per esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell'amianto ovvero per esposizione ambientale.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento 0.19.140.6 dei relatori e il subemendamento Marcon 0.19.140.1, come riformulato (vedi allegato 1), e respinge i subemendamenti Melilla 0.19.140.2 e Grillo 0.19.140.5. Infine approva l'emendamento 19.140 del Governo, nel testo risultante dai subemendamenti approvati (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 27-sexies.26 del Governo.

  La Commissione approva l'emendamento 27-sexies.26 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i subemendamenti Franco Bordo 0.33.424.1 e Melilla 0.33.424.2 sono inammissibili.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sul subemendamento Marcon 0.33.424.3, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento 33.424 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 33.424 del Governo.

  La Commissione respinge il subemendamento Marcon 0.33.424.3 e approva l'emendamento 33.424 del Governo (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento Caparini 0.33.425.2 è inammissibile.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sul subemendamento Caso 0.33.425.1 e parere favorevole sull'emendamento 33.425 del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello del relatore, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 33.425 del Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Marcon 0.33.425.1 e approva l'emendamento del Governo 33.425 (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sui subemendamenti Paglia 0.44.61.1 e 0.44.61.2, nonché sul subemendamento Guidesi 0.44.61.3. Esprime invece parere favorevole sull'emendamento 44.61 del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 44.61 del Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Paglia 0.44.61.1 e 0.44.61.2.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) sottoscrive il subemendamento Guidesi 0.44.61.3, evidenziando come esso sia volto ad impedire che i fondi della SACE siano destinati a sostegno di progetti di delocalizzazione delle imprese italiane, le quali danneggiano l'intero sistema produttivo Pag. 33del Paese. Nel raccomandare quindi l'approvazione della proposta emendativa in esame, chiede al Governo un'ulteriore riflessione su di essa.

  Il Viceministro Enrico MORANDO ribadisce il parere contrario del Governo sul subemendamento Guidesi 0.44.61.3, sottolineando come esso contrasti con le finalità stesse della SACE, i cui fondi sono istituzionalmente destinati al sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese italiane.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Guidesi 0.44.61.3 e approva l'emendamento 44.61 del Governo (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, esprime parere contrario sul subemendamento Pelillo 0.49.50.1 e parere favorevole sull'emendamento 49.50 del Governo.

  Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, raccomandando l'approvazione dell'emendamento 49.50 del Governo.

  Michele PELILLO (PD) illustra il suo subemendamento 0.49.50.1, sul quale chiede al Governo di effettuare un'ulteriore riflessione. Al riguardo ricorda come, a partire dal 2016, i modelli 730 precompilati, i quali hanno costituito un'importante innovazione in termini di semplificazione degli oneri di dichiarazione fiscale per i contribuenti, conterranno anche le spese sanitarie deducibili. In tale ambito risulteranno coinvolte, ai fini dei relativi obblighi dichiarativi, anche nuove categorie professionali, in particolare i medici specialisti e gli odontoiatri. Sottolinea come si tratti di un'innovazione importante, la quale comporterà tuttavia maggiori oneri a carico di soggetti già obbligati, in base alla normativa vigente, all'obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA, i quali dovranno utilizzare, per tale adempimento, un nuovo software ancora in fase di sperimentazione. Chiede quindi al rappresentante del Governo un'ulteriore valutazione sul suo subemendamento, il quale è volto a migliorare l'emendamento del Governo escludendo la duplicazione di tali adempimenti e, quindi, evitando eccessivi oneri a carico dei contribuenti.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, alla luce delle considerazioni svolte dall'onorevole Pelillo, cambia il precedente parere, formulando un parere favorevole sul subemendamento Pelillo 0.49.50.1.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, esprime, a sua volta, parere favorevole sul subemendamento Pelillo 0.49.50.1.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) dichiara, anche a nome dei componenti del suo gruppo, di sottoscrivere il subemendamento Pelillo 0.49.50.1.

  Maino MARCHI (PD) sottoscrive, a sua volta, anche a nome dei componenti del suo gruppo, il subemendamento Pelillo 0.49.50.1.

  Maria ANTEZZA (PD) sottoscrive il subemendamento Pelillo 0.49.50.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Pelillo 0.49.50.1, nonché l'emendamento del Governo 49.50, come modificato dal subemendamento testé approvato (vedi allegato 1).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del relatore Melilli, presenta il subemendamento dei relatori 0.Tab.E.27.3, del quale raccomanda l'approvazione. Formula, quindi, parere contrario sui subemendamenti Sibilia 0.Tab.E.27.1 e 0.Tab.E.27.2, ed esprime parere favore sull'emendamento Tab.E.27 del Governo.

   Il viceministro Enrico MORANDO esprime parere favorevole sul subemendamento dei relatori 0.Tab.E.27.3, mentre sulle restanti proposte emendative esprime parere conforme al quello del relatore. Pag. 34Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento Tab.E.27 del Governo.

  Laura CASTELLI (M5S) manifesta perplessità in merito all'emendamento Tab. E.27 del Governo. In particolare, ritiene eccessiva la cifra rifinanziata, rilevando, peraltro, come l'emendamento stesso preveda un rifinanziamento permanente che non potrebbe come tale essere coperto in Tabella B.

  Il viceministro Enrico MORANDO precisa che la cifra stanziata dall'emendamento in oggetto è volta a finanziare i fondi internazionali multilaterali a cui l'Italia aderisce, ed, in particolare, quelli relativi all'America Latina. Quanto al carattere del rifinanziamento, precisa che lo stesso ha natura pluriennale, e non permanente.

  La Commissione approva il subemendamento 0.Tab.E.27.3 dei relatori (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione del subemendamento 0.Tab. E. 27.3 dei relatori, i subemendamenti Sibilia 0.Tab. E.27.1 e 0.Tab. E.27.2 risultano preclusi.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Tab.E.27 del Governo, così come modificato dal subemendamento dei relatori 0.Tab.E.27.3 (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono in distribuzione anche i subemendamenti agli emendamenti 5.57, 10-bis.21, 42.75, 44.62, 50-ter.34 del Governo, in materia di banche (vedi allegato 2).
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 21.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 21.40 alle 21.55.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 558 dell'11 dicembre 2015, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a pagina 34, seconda colonna, quattordicesima riga, sostituire le parole «Ferro, Minnucci» con le seguenti: «Minnucci, Ferro»;
   a pagina 34, seconda colonna, trentacinquesima riga, sostituire le parole «Ferro, Minnucci» con le seguenti: «Minnucci, Ferro»;
   a pagina 35, prima colonna, quarta riga, sostituire le parole «Ferro, Minnucci» con le seguenti: «Minnucci, Ferro».

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