CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 dicembre 2015
556.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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TESTO AGGIORNATO AL 10 DICEMBRE 2015

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 9 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA, indi del vicepresidente Edoardo FANUCCI. – Interviene il Viceministro per l'economia e le finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 11.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016).
C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.
C. 3445 Governo, approvato dal Senato, e relativa nota di variazioni C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 dicembre 2015.

   Francesco BOCCIA, presidente, comunica che sono stati ritirati gli emendamenti Molea 17.70, Manzi 17.66, Fassina 4.254.

  Rocco PALESE (Misto-CR), intervenendo sull'ordine dei lavori, manifesta la propria preoccupazione sul rispetto dei tempi previsti per l'esame dei provvedimenti in titolo, come stabiliti dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. In particolare, nell'auspicare che i lavori della Commissione possano effettivamente concludersi nella giornata di venerdì 11 dicembre, rileva che la maggioranza e il Governo stanno procedendo all'accantonamento di gran parte delle proposte emendative segnalate dai Pag. 23gruppi – a suo avviso in misura pari a circa l'80 per cento – rinviando in tal modo a sedi diverse dalla Commissione Bilancio le decisioni sugli argomenti in discussione. In conclusione, ribadisce la necessità di rispettare i tempi già stabiliti ai fini di un corretto andamento dei lavori di Commissione.

   Francesco BOCCIA, presidente, nel ricordare come tutti i gruppi abbiano auspicato che l'esame dei provvedimenti in titolo possa concludersi entro la giornata di venerdì 11 dicembre, fa presente tuttavia che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha fissato per martedì 15 dicembre l'inizio della discussione sulle linee generali in Assemblea. Auspica pertanto che vengano rispettati i tempi già stabiliti in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, evidenziando come relatori e Governo siano pronti a rendere i pareri di competenza sulle proposte emendative segnalate dai gruppi e come, quindi, la Commissione possa procedere alla conclusione dell'esame del relativo fascicolo nella giornata odierna. Da ultimo, segnala che le proposte emendative accantonate saranno oggetto di riformulazione da parte dei relatori.

  Renato BRUNETTA (FI-PdL), nel rilevare come gran parte delle proposte emendative segnalate dai gruppi siano state accantonate, osserva che il Governo si è finora limitato ad ascoltare le istanze formulate dai parlamentari di maggioranza e di opposizione senza tuttavia addivenire ad alcuna decisione. Stigmatizza la scelta del Governo di voler inserire nel disegno di legge di stabilità in esame, con l'emendamento 42.73, il testo del decreto-legge n. 183 del 2015 in materia creditizia, senza invece intervenire sul tale materia con una riforma più complessiva. Evidenzia, inoltre, come in sede europea vi sia un atteggiamento diverso circa il rispetto, da parte dei Paesi membri, delle regole sui salvataggi delle banche. Preso atto dell'impegno del Ministro Padoan di intervenire in Commissione sulla questione relativa agli istituti di credito per sabato prossimo, auspica che siano stabiliti tempi certi, da parte del Governo, per l'esame delle proposte emendative presentate dai gruppi su tale argomento, al fine di addivenire ad una adeguata soluzione di tale tematica. Nel rilevare la necessità di una riflessione più generale sul modo di operare del nostro sistema di vigilanza bancaria, che ha dimostrato di avere, a suo avviso, non poche lacune, come può evincersi da quanto accaduto in relazione al Monte dei Paschi di Siena, ritiene opportuno che venga istituita una Commissione parlamentare d'inchiesta su tale argomento prima di ogni futuro intervento legislativo in materia.

  Guido GUIDESI (LNA), nell'associarsi alle osservazioni formulate dall'onorevole Palese circa l'opportunità di rispettare tempi certi nei lavori della Commissione, rileva come la gran parte delle proposte emendative segnalate dai gruppi siano state accantonate senza pertanto procedere a un reale esame delle stesse. Chiede pertanto che si proceda alla votazione di tutti gli emendamenti accantonati le cui materie non saranno oggetto di proposte emendative dei relatori e del Governo.

  Laura CASTELLI (M5S) esprime preliminarmente criticità con riguardo all'intervento dell'onorevole Brunetta, sottolineando come, a suo avviso, il suo partito sia stato nel recente passato non esente da colpe quanto alle storture del sistema bancario. Ritenendo necessario accelerare l'andamento dei lavori della Commissione, auspica che il Governo presenti quanto prima le proprie proposte emendative al disegno di legge di stabilità in discussione.

  Francesco BOCCIA, presidente, nel condividere le richieste testé formulate circa il rispetto dei tempi per l'esame dei provvedimenti in titolo, chiarisce che il numero delle proposte emendative accantonate è notevolmente inferiore alla percentuale dell'80 per cento, indicata dall'onorevole Palese.
  Ribadisce, quindi, che la Commissione è nella condizione di terminare l'esame del Pag. 24fascicolo degli emendamenti segnalati – con l'eccezione di quelle accantonate – entro la giornata odierna, per poi procedere, nelle giornate successive, a esaminare le proposte emendative accantonate e consentire l'inizio della discussione sulle linee generali in Assemblea nella giornata di martedì 15 dicembre, garantendo agli uffici della Camera i tempi necessari per la predisposizione dei relativi testi. Nel ricordare come sia stato deciso di riprendere la questione relativa al salvataggio delle banche nella fase conclusiva dell'esame del disegno di legge di stabilità in Commissione, osserva che, in presenta di un accordo fra tutti i gruppi, qualora i relatori fossero in grado di presentare anticipatamente le riformulazioni volte a sintetizzare le istanze dei diversi gruppi sull'argomento, verrà chiesto al Ministro Padoan di anticipare il suo intervento in Commissione, attualmente programmato per sabato 12 dicembre.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, procedendo all'espressione dei pareri relativi alle proposte emendative facenti capo alle sezioni 17, 18, 19 e 19-bis, anche a nome dell'altro relatore, deputato Melilli, propone, con riferimento alla sezione 17, l'accantonamento degli emendamenti Centemero 17.31 e D'Uva 17.147. Esprime parere contrario sull'emendamento Pannarale 17.145 e propone l'accantonamento degli emendamenti Vignali 17.123, Antimo Cesaro 17.74, degli identici emendamenti Ghizzoni 17.96 e 17.188 della VII Commissione, nonché dell'emendamento Giorgis 17.89. Esprime parere contrario sull'emendamento Speranza 17.77. Propone quindi l'accantonamento dell'emendamento Paola Bragantini 17.176, degli identici emendamenti Crimì 17.76 e 17.189 della VII Commissione, nonché degli identici emendamenti Di Gioia 17.171 e Mongiello 17.194. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento Gigli 17.113. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Ghizzoni 17.103 e 17.190 della VII Commissione. Esprime poi parere contrario sugli identici emendamenti Pannarale 17.142, Luigi Gallo 17.166 e Locatelli 17.196. Propone l'accantonamento dell'emendamento Lupi 17.43. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Malpezzi 17.102 e 17.191 della VII Commissione. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli emendamenti Molea 17.73, Gigli 17.117 e Rubinato 17.6. Propone quindi l'accantonamento dell'emendamento Gigli 17.116, degli identici emendamenti Boccadutri 17.118 e Palese 17.119, nonché degli identici emendamenti Rocchi 17.101 e 17.192 della VII Commissione. Esprime parere contrario sugli emendamenti Gelmini 17.27 e De Mita 17.115. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti D'Ottavio 17.98 e 17.193 della VII Commissione, nonché dell'emendamento Vignali 17.125. Esprime poi parere contrario sull'emendamento Gelmini 17.26. Propone, quindi, l'accantonamento degli emendamenti Vaccaro 17.19, Pagano 17.60 e Sanga 17.40. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'emendamento Matarrese 17.67. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Incerti 18.62 e 18.92 della XI Commissione.
  Passando ai pareri sulle proposte emendative riferite alla sezione 18, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Incerti 18.62 e 18.92 della XI Commissione. Esprime parere contrario sugli emendamenti Simonetti 18.37, Matteo Bragantini 18.102 e Simonetti 18.23. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Incerti 18.63, 18.91 della XI Commissione e Simonetti 18.16. Esprime parere contrario sugli emendamenti Simonetti 18.38 e 18.28, Saltamartini 18.15, Sammarco 18.44, Petrenga 18.90, Airaudo 18.76, Pannarale 18.69 e Rampelli 18.51. Propone l'accantonamento dell'emendamento Famiglietti 18.95. Esprime, quindi, parere contrario sull'emendamento Baldassarre 18.7 e propone l'accantonamento dell'emendamento Fanucci 18.47.
  Per quanto concerne le proposte emendative riferite alla sezione 19, propone l'accantonamento degli emendamenti Nicchi Pag. 2519.79, Simonetti 19.86 e degli identici emendamenti Damiano 19.61 e 19.113 della XI Commissione. Esprime parere contrario sugli emendamenti Sberna 19.100 e 19.102. Propone quindi l'accantonamento degli identici emendamenti Simonetti 19.19, Damiano 19.62 e 19.112 della XI Commissione. Esprime quindi parere contrario sull'emendamento Cominardi 19.96. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Pastorino 19.3, Sandra Savino 19.6, Laffranco 19.8, Squeri 19.11, Centemero 19.12, Allasia 19.15, Galgano 19.36, Vignali 19.37, Ginato 19.40, De Mita 19.41, Patrizia Maestri 19.54, Rigoni 19.56, Giovanna Sanna 19.60, Gnecchi 19.63, Rizzetto 19.69, Paola Bragantini 19.97, Dellai 19.103, Romanini 19.104, Carrescia 19.108, Coppola 19.110, Cani 19.111, Dell'Aringa 19.114, Gebhard 19.117, Corsaro 19.128, Locatelli 19.130, Matteo Bragantini 19.134 e Pastorelli 19.138. Propone, quindi, l'accontentamento degli identici emendamenti Ginato 19.5 e Dell'Aringa 19.116, degli emendamenti Fabbri 19.43 e Famiglietti 19.39. Esprime parere contrario sull'emendamento Tripiedi 19.82 e propone l'accantonamento degli emendamenti Damiano 19.77, Rampelli 19.52, nonché degli identici emendamenti Simonetti 19.13 e 19.124 della XI Commissione.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Placido 19.78, Brunetta 19.32 e Simonetti 19.24. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Bolognesi 19.64, Simonetti 19.14 e 19.123 della XI Commissione.
  Con riferimento alle proposte emendative relative alla sezione 19-bis, esprime parere contrario sull'emendamento Sandra Savino 19-bis.1. Propone, inoltre, l'accantonamento degli emendamenti Pizzolante 19-bis.9, Placido 19-bis.15, D'Agostino 19-bis.17 e Damiano 19-bis.25.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, anche con riferimento alle proposte di accantonamento.

  Francesco BOCCIA, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative testé indicate dai relatori.

  Giulio MARCON (SI-SEL), intervenendo sull'emendamento Pannarale 17.145, ne richiama le finalità, rilevando l'esigenza di prevedere un incremento del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 68 del 2012, al fine di garantire, attraverso una rimodulazione della soglia ISEE a livello nazionale, l'uniforme applicazione e l'effettività del diritto allo studio.

  Gianluca VACCA (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Pannarale 17.145, richiamando i dati Eurostat, recentemente pubblicati, secondo i quali l'Italia si classificherebbe all'ultimo posto tra i Paesi OCSE per numero di laureati. Ritiene, quindi, indispensabile prevedere misure di rimodulazione del criterio di calcolo delle tasse universitarie, al fine di potenziare il sistema economico produttivo migliorando la qualità degli studi e permettendo agli studenti di accedere in maniera effettiva alle borse di studio.

  Rocco PALESE (Misto-CR), nel sottoscrivere l'emendamento Pannarale 17.145, ne illustra le finalità, ritenendo insufficiente l'attenzione posta dal Governo sulla tematica ad esso sottesa. Ritiene indispensabile, al riguardo, l'adozione di misure idonee a consentire un corretto impiego dei fondi strutturali europei, nel rispetto delle esigenze del mercato del lavoro. Chiede al Governo, inoltre, chiarimenti in ordine all'odierna dichiarazione del Ministro Giannini, secondo la quale alle università dovrebbe essere demandata la gestione dei fondi per le borse di studio, la cui competenza è ora in capo alla regioni. Auspica, quindi, che il Governo riveda il parere espresso sull'emendamento Pannarale 17.145, la cui approvazione consentirebbe anche di evitare un utilizzo delle risorse che alimenti il dilagare di fenomeni Pag. 26corruttivi e la parcellizzazione degli interventi.

  Maino MARCHI (PD) ricorda che gli identici emendamenti Ghizzoni 17.103 e 17.190 della VII Commissione, vertenti sullo stesso tema oggetto dell'emendamento Pannarale 17.145, sono stati precedentemente accantonati. Considera pertanto non definitivamente conclusa la discussione in merito alle politiche di sostegno al diritto allo studio.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, alla luce delle considerazioni testé svolte dai colleghi intervenuti nel dibattito, propone di accantonare l'emendamento Pannarale 17.145.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, invita i colleghi a concentrare la propria riflessione sul rafforzamento del Fondo di sostegno al diritto allo studio, non prevedendo misure che modifichino la soglia ISEE a livello nazionale, sulla quale recentemente è già stato svolto un ampio e approfondito dibattito in sede parlamentare.

  Il Viceministro Enrico MORANDO manifesta la indisponibilità del Governo a ridiscutere sulla rimodulazione dei criteri previsti per il calcolo della soglia ISEE, invitando la Commissione a concentrarsi sul tema del rafforzamento del tema del diritto allo studio, contenuto negli identici emendamenti Ghizzoni 17.103 e 17.190 della VII Commissione, dei quali è stato già chiesto l'accantonamento.

  Bruno TABACCI (PI-CD) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi in merito all'inopportunità di modificare in questa sede i criteri di calcolo della soglia ISEE.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Pannarale 17.145.

  Manuela GHIZZONI (PD) chiede ai relatori e al Governo di accantonare l'emendamento Speranza 17.77, di cui è cofirmataria, anche alla luce del fatto che, a seguito di ulteriori calcoli effettuati, il Fondo per interventi strutturali di politica economica dovrebbe essere incrementato di una cifra considerevolmente inferiore rispetto a quella prevista da tale proposta emendativa.

  Fabio MELILLI (PD), relatore ribadisce il parere contrario del Governo sull'emendamento Speranza 17.77.

  Manuela GHIZZONI (PD), nel richiamare le finalità dell'emendamento in oggetto, volto a consentire l'incremento del turn over negli enti pubblici di ricerca, tenuto conto dell'accantonamento del suo emendamento 17.103 e dell'identico emendamento 17.190 della VII Commissione, propone al Governo di svolgere una valutazione complessiva su tale questione, accantonando anche l'emendamento Speranza 17.77.

  Il Viceministro Enrico MORANDO invita nuovamente i colleghi a far convergere l'attenzione sui citati emendamenti Ghizzoni 17.103 e 17.190 della VII Commissione, precedentemente accantonati, avendo il Governo già provveduto a valutare l'impatto dell'emendamento Speranza 17.77 sulla base della formulazione di tale proposta emendativa.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, propone di accantonare l'emendamento Speranza 17.77.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Speranza 17.77 deve intendersi accantonato.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Gigli 17.113.

  Luigi GALLO (M5S) illustra le finalità del suo emendamento 17.166, identico agli emendamenti Pannarale 17.142 e Locatelli 17.196, raccomandandone l'approvazione.

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  La Commissione respinge gli identici emendamenti Pannarale 17.142, Luigi Gallo 17.166 e Locatelli 17.196.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD) ritira il suo emendamento 17.102.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento 17.191 della VII Commissione è da intendersi respinto per l'Aula.
  Comunica inoltre che l'emendamento Molea 17.73 è stato ritirato.

  Simonetta RUBINATO (PD) ritira l'emendamento Gigli 17.117, di cui è cofirmataria. Illustra, quindi, le finalità del suo emendamento 17.6, volto a incrementare di ulteriori 25 milioni di euro, a decorrere dal 2016, lo stanziamento a favore dell'integrazione degli alunni disabili nelle scuole paritarie dell'infanzia, primarie non convenzionate e secondarie di primo e secondo grado. Ricorda, al riguardo, che il costo per il sostegno alla disabilità, oggi, ricade quasi esclusivamente sulle famiglie e sulle scuole.

  Rocco PALESE (Misto-CR) evidenzia la rilevanza delle prestazioni obbligatorie esercitate nei settori della sanità e dell'istruzione, a tutela di diritti fondamentali costituzionalmente sanciti. Ritiene, al riguardo, che i servizi prestati in tali settori abbiano la medesima dignità, a prescindere dal fatto che siano erogati da istituzioni pubbliche o private.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, invita l'onorevole Rubinato ad accedere all'invito al ritiro precedentemente formulato sul suo emendamento 17.6, in attesa delle proposte emendative che i relatori si accingono a presentare.

  Simonetta RUBINATO (PD), pur prendendo atto dell'incremento delle risorse destinate alle scuole paritarie, introdotto nel corso della discussione al Senato, ribadisce l'assoluta necessità di affrontare in maniera decisa la problematica oggetto del suo emendamento 17.6, nella consapevolezza che la destinazione di maggiori risorse a favore di tali istituzioni scolastiche non risolve in maniera definitiva la questione del sostegno agli alunni con disabilità.

  Gianluca VACCA (M5S) ritiene che l'emendamento Rubinato 17.6, per il suo contenuto, al di là delle finalità richiamate, non sia effettivamente idoneo al raggiungimento dell'obiettivo di favorire l'integrazione degli alunni disabili. Nel ricordare che il Movimento 5 Stelle si batte da sempre per assicurare l'assistenza agli alunni disabili, evidenzia che dovrebbero essere le stesse scuole parificate a disporre adeguati stanziamenti al riguardo, ricevendo esse fondi pubblici. Ritiene, pertanto, che l'emendamento in oggetto sia volto al raggiungimento di altri scopi.

  Simonetta RUBINATO (PD), nel ritirare il suo emendamento 17.6, rileva come il problema da esso posto non viene preso in considerazione da altre proposte emendative accantonate. Invita, quindi, ad affrontare il tema, nell'ottica di dare attuazione sia alle direttive europee emanate sul punto sia alla legge n. 62 del 2000. Ricorda, inoltre, che le risorse di cui dispongono le scuole paritarie sono limitate e che, comunque, si tratta di una questione di libertà di scelta educativa.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Gelmini 17.27 e ne illustra le finalità.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 17.27.

  Giuseppe DE MITA (NCD-UDC) ritira il suo emendamento 17.115.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 17.26.

  Gianfranco LIBRANDI (SCpI) ritira l'emendamento Matarrese 17.67, di cui è cofirmatario.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Simonetti 18.37 e Matteo Bragantini 18.102.

  Roberto SIMONETTI (LNA), nell'intervenire sul suo emendamento 18.23, ne illustra le finalità e chiede l'accantonamento di tale proposta emendativa qualora il Governo non ritenga di modificare il parere contrario espresso.

  Il Viceministro Enrico MORANDO motiva il parere contrario espresso dal Governo a causa delle risorse finanziarie esorbitanti richieste dalla proposta emendativa in esame.

  Roberto SIMONETTI (LNA), evidenziando che le coperture previste dalla sua proposta emendativa 18.23 sono state volutamente sovrastimate, osserva che è possibile correggerle, accantonando l'emendamento.

  Davide TRIPIEDI (M5S), intervenendo sull'emendamento Simonetti 18.23, ne ribadisce le finalità, chiedendo le ragioni del parere contrario espresso dai relatori e dal rappresentante del Governo.
  Evidenzia, quindi, che occorrerebbe sviluppare ragionamenti basati non esclusivamente su calcoli numerici, bensì sull'intento di trovare soluzioni adeguate ai problemi rappresentati.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 18.23.

  Roberto SIMONETTI (LNA) ritira il suo emendamento 18.38 e, illustrando il contenuto del suo emendamento 18.28, richiama le clausole di salvaguardia previste da precedenti provvedimenti, in linea di continuità con i quali si pone la sua proposta emendativa.

  La Commissione respinge l'emendamento Simonetti 18.28.

  Barbara SALTAMARTINI (FI-PdL), intervenendo sul suo emendamento 18.15, ne illustra le finalità, evidenziando come sull'argomento da esso affrontato il Governo abbia assunto precisi impegni dinanzi alla Commissione Bilancio e all'Assemblea. Stigmatizza, pertanto, l'atteggiamento del Governo che, nonostante gli impegni assunti sulla questione cosiddetta «Quota 96», non ha poi affrontato il problema nell'ambito dei vari provvedimenti succedutisi, primo fra tutti quello sulla «buona scuola». Osserva, infine, che i lavoratori in questione hanno diritto a una risposta e che non ci si può esimere dal darla nascondendosi dietro questioni di copertura finanziaria.

  Giulio MARCON (LNA), intervenendo sull'emendamento Saltamartini 18.15, fa presente che la copertura finanziaria ci sarebbe ove il Governo decidesse di stanziare le risorse disponibili in favore dei lavoratori cui si riferisce la richiamata proposta emendativa anziché utilizzarle per finalità diverse, quale il finanziamento delle missioni militari all'estero. Osserva, quindi, che si tratta di un problema di natura essenzialmente politica, non volendosi riconoscere l'errore compiuto dalla cosiddetta riforma Fornero.

  Tiziana CIPRINI (M5S) dichiara l'intenzione del suo gruppo di sottoscrivere l'emendamento Saltamartini 18.15, evidenziando come esso affronti una questione già oggetto di diverse proposte emendative presentate dal Movimento 5 Stelle, che non è stato possibile ricomprendere nel gruppo degli emendamenti segnalati.
  Ricorda che la tematica della cosiddetta «Quota 96» è stata affrontata anche nell'ambito della Commissione Lavoro, la quale ha approvato, con il consenso di tutte le forze politiche e con il parere favorevole del Governo, un emendamento presentato dal suo gruppo volto a risolvere tale problematica. Nel sottolineare come si tratti di un grave errore commesso dal Governo in occasione dell'approvazione della legge Fornero, ritiene che l'Esecutivo debba farsene carico, ponendo rimedio al danno arrecato agli insegnanti coinvolti, i quali, attualmente, risultano essere circa duemila.

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  Ignazio LA RUSSA (FdI-AN) sottoscrive l'emendamento Saltamartini 18.15, dichiarando di condividerne le finalità.

  Vincenzo CASO (M5S), nel ricordare che la Commissione Bilancio si è unanimemente espressa sul problema annoso dell'accesso al pensionamento dei lavoratori della scuola, richiama i componenti della Commissione a un comportamento coerente e coraggioso con la posizione precedentemente espressa, a favore di una soluzione per i lavoratori coinvolti dall'errore contenuto nella legge Fornero.

  Luca PASTORINO (Misto-AL-P) sottoscrive gli emendamenti Saltamartini 18.15 e Pannarale 18.69.

  Rocco PALESE (Misto-CR), nel sottoscrivere l'emendamento Saltamartini 18.15, chiede al rappresentante del Governo le motivazioni per cui non sia stata rispettata la volontà, chiaramente manifestata dal Parlamento, di porre fine all'ingiustizia che coinvolge i lavoratori della scuola in materia di raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. Ritiene infatti imprescindibile un intervento dell'Esecutivo in tal senso, a fronte del riconoscimento, da parte del Governo stesso, dell'errore commesso ai danni dei lavoratori.

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR) sottoscrive l'emendamento Saltamartini 18.15.

   Francesco BOCCIA, presidente, con riferimento all'intervento del deputato Marcon, ribadisce la posizione precedentemente espressa secondo cui è necessario intervenire modificando la norma della legge Fornero in discussione. Nel ricordare che tale scelta era stata già operata nell'ambito della riforma della cosiddetta «buona scuola», poi modificata dal Senato, auspica che il Governo decida di intervenire, accogliendo istanze ampiamente condivise anche all'interno della maggioranza.

  Il Viceministro Enrico MORANDO richiama le considerazioni svolte in occasione della legge di stabilità 2015, nell'ambito della quale era previsto un ampio stanziamento a favore del comparto istruzione, con una maggiorazione dello stesso, rispetto a quanto previsto dalla legge di stabilità 2014, di circa 2 miliardi e 800 milioni di euro. Al riguardo, rammenta di aver ritenuto che, nell'ambito di tale stanziamento, sarebbe stato possibile destinare, in occasione della riforma della «buona scuola», le risorse necessarie per far fronte alla questione dei lavoratori della scuola che non risultavano in possesso dei requisiti per il pensionamento previsti dalla legge Fornero, risultando quello citato il provvedimento idoneo per intervenire su tale questione.
  Segnala quindi che, ferme restando le quattro linee di intervento in materia previdenziale fissate nel disegno di legge di stabilità in esame, il Governo ha intenzione di adottare, nell'ambito di un provvedimento da varare nei primi mesi del 2016, misure generali relative ai requisiti per l'accesso al pensionamento anticipato rispetto a quanto previsto dalla legislazione vigente.

  Laura CASTELLI (M5S) sottolinea come l'emendamento in esame abbiano la finalità di correggere un grave disastro normativo determinato dal Governo.
  Sottolinea quindi come l'Esecutivo, anche in questa occasione, agisca con modalità autoritarie, che non rispettano il ruolo del Parlamento. Ritiene grave tale atteggiamento del Governo nonché della maggioranza, che dimostra di accettare un metodo autoritario in base al quale ci si rifiuta di ripristinare una situazione di diritto di cui tanti lavoratori sono stati ingiustamente privati.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal Viceministro Morando in relazione alla questione posta dal suo emendamento 18.15. Evidenzia infatti come tale proposta emendativa sia volta a ripristinare un diritto ingiustamente negato ai lavoratori Pag. 30della scuola. Ritiene che tale atteggiamento della maggioranza, e segnatamente dei parlamentari del Partito Democratico, svilisca il ruolo del Parlamento, auspicando che il Presidente del Consiglio assuma una posizione seria e si scusi con i cittadini e le famiglie messi in difficoltà dalla riforma attuata attraverso la legge Fornero. Prende atto quindi dell'intenzione del Governo di non risolvere, nemmeno in occasione della legge stabilità in esame, la questione detta «Quota 96».

  Rocco PALESE (Misto-CR) rileva come sia ormai evidente che la riforma dei requisiti per l'accesso al pensionamento attuata con la legge Fornero contenga errori gravi rispetto ai quali va trovata una soluzione definitiva. In relazione all'intervento del Governo in materia previdenziale preannunciato dal Viceministro, auspica che in tale ambito l'Esecutivo non intenda dare attuazione alle proposte sollevate in tal senso dal presidente dell'INPS.

  Maino MARCHI (PD), invitando i colleghi a non utilizzare certi termini in relazione a provvedimenti che essi stessi hanno contribuito a far approvare in passato, auspica che, come prospettato dal rappresentante del Governo, nel corso del 2016 possa essere trovata una soluzione stabile alla questione in esame, attraverso una maggiore flessibilità del requisito dell'età utile per il pensionamento.

  Giuseppe DE MITA (AP) preannuncia il suo voto favorevole sull'emendamento Saltamartini 18.15, per un atteggiamento di coerenza che reputa doveroso rispetto all'opinione già manifestata in altre occasioni sulla questione «Quota 96».

  Davide TRIPIEDI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza di sospendere la seduta della Commissione, per consentire ai deputati attualmente impegnati presso altre Commissioni di partecipare ai lavori sul disegno di legge di stabilità.

   Francesco BOCCIA, presidente, ricorda al deputato Tripiedi che la Commissione competente, in sede referente, sulla legge di stabilità è la Commissione Bilancio, fermo restando il diritto dei deputati appartenenti ad altre Commissioni di partecipare ai lavori della Commissione Bilancio.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA) chiede che la Commissione proceda alla votazione del suo emendamento 18.15 per appello nominale.

   Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che, in base al Regolamento della Camera, la votazione per appello nominale non è prevista in relazione alla votazione in sede referente, non trattandosi di deliberazioni di carattere definitivo. Annuncia, pertanto, che i deputati segretari procederanno al conteggio dei voti espressi e alla proclamazione del voto in relazione all'emendamento Saltamartini 18.15.

  Carlo SIBILIA (M5S) segnala al presidente Boccia che, a suo avviso, presso la Commissione Affari esteri si è proceduto ad una votazione per appello nominale in una circostanza simile a quella in oggetto.

  Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce che le deliberazioni adottate in sede referente, in base a univoche interpretazioni delle norme del Regolamento della Camera, non sono incluse nell'ambito delle deliberazioni aventi carattere definitivo, con riferimento alle quali è possibile ricorrere alle votazioni qualificate. Rileva, altresì, che l'articolo 54, comma 5, del Regolamento, prevede, nel caso di votazioni nominali, la pubblicazione nel resoconto stenografico dell'elenco dei votanti con l'indicazione del voto espresso, evidenziando come tale forma di resocontazione non è contemplata per la sede referente.
  Dà, quindi, conto delle sostituzioni di deputati pervenute alla presidenza per la seduta odierna.

  Paolo RUSSO (FI-PdL), in considerazione del fatto che il presidente ha dato Pag. 31conto ora, e non all'inizio della seduta, delle sostituzioni, chiede di effettuarne una ulteriore.

  Laura CASTELLI (M5S) eccepisce la validità delle sostituzioni annunciate, di cui non è stato dato conto ad inizio seduta.

   Francesco BOCCIA, presidente, nel ribadire la correttezza della procedura seguita, reputa tuttavia opportuno tenere conto, in via eccezionale, dei rilievi formulati dalla deputata Castelli, annunciando pertanto che in questo caso voteranno esclusivamente i componenti della Commissione Bilancio.

  La Commissione respinge l'emendamento Saltamartini 18.15.

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Sammarco 18.44 è stato ritirato.

  Paolo RUSSO (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento Petrenga 18.90, osserva che esso è volto a sterilizzare, almeno ai fini pensionistici, l'effetto del blocco degli stipendi, in vigore dal 2010, per i tre comparti delle Forze armate, delle Forze di polizia e del comparto del Soccorso pubblico. Si tratta di un segnale a favore di tali professionalità, sottoposte a grande pressione, soprattutto in questo periodo.

  La Commissione respinge l'emendamento Petrenga 18.90.

  Giulio MARCON (SI-SEL), intervenendo sull'emendamento Airaudo 18.86, ne chiede l'accantonamento, per consentire al Governo una più approfondita valutazione delle coperture e dei possibili risparmi.

  Il Viceministro Enrico MORANDO respinge la richiesta di accantonamento, richiamando i già esposti intendimenti del Governo in tema di riforma della disciplina sull'accesso anticipato al pensionamento.

  Giulio MARCON (SI-SEL) osserva che l'emendamento è volto a consentire ai macchinisti dei treni di accedere al pensionamento prima dell'età fissata dalla riforma Fornero. Si tratta di poche centinaia di persone, esposte agli effetti di un'attività molto pesante. L'emendamento si propone, pertanto di rimediare all'ennesimo errore del Governo che, dopo avere causato i problemi, non è intenzionato a porvi rimedio. Ricorda che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Poletti, aveva convocato un tavolo specifico al Ministero del lavoro e delle politiche e che sono state approvate mozioni di maggioranza e di opposizione, ma non si è giunti a nulla. L'atteggiamento di chiusura del Governo risulta incomprensibile, dal momento che l'emendamento non presenta problemi di copertura ed è volto, anzi, al ripristino di un diritto dei lavoratori, violato dalla riforma Fornero.

  Marialuisa GNECCHI (PD) osserva che, a suo avviso, i macchinisti dovrebbero rientrare nell'armonizzazione normativa ai fini pensionistici, dovendo per essi essere rivista l'età pensionabile. Tale situazione è, infatti, derivata da un errore materiale, che non ha permesso di ricomprendere anche i macchinisti tra le categorie i cui requisiti pensionistici sarebbero stati oggetto di armonizzazione. Preso atto che il Viceministro Morando ha rinviato l'approfondimento del problema delle età di accesso al pensionamento ad un dibattito più generale, ricorda che, da uno studio del luglio 2013 del Ministero dell'economia e delle finanze, risulta che i macchinisti rientrano tra le categorie a cui va applicata una aspettativa di vita specifica. Dal momento che, nel 2015, non vi sono ancora macchinisti sessantasettenni alla guida di un treno, c’è tempo per approvare le necessarie correzioni e procedere all'armonizzazione di tale categoria, così come avvenuto, per esempio, per i lavoratori dello spettacolo. Ricorda poi che, dal 1o gennaio 2016, l'aspettativa di vita aumenterà di ulteriori 4 mesi in modo generalizzato. Ricorda altresì che è stata approvata in Commissione lavoro una specifica Pag. 32risoluzione che chiede al Governo di valutare in modo diverso le aspettative di vita, a seconda delle tipologie di lavoro. Dichiara, infine, di confidare nell'impegno del Governo a risolvere il problema nel corso del 2016.

  Davide TRIPIEDI (M5S) osserva che, consentire ai macchinisti di accedere prima al pensionamento, è una questione soprattutto di sicurezza per i viaggiatori dei treni. Ricorda che alcuni macchinisti non riescono a superare i test psicofisici, a causa del continuo avanzamento della tecnologia sui treni. Si tratta di un provvedimento necessario, a fronte dell'evidenza, dimostrata da diversi studi, della loro minore aspettativa di vita. Ricorda che, durante la scorsa sessione di bilancio, si era riusciti a ottenere il favore di quasi tutti i gruppi parlamentari su un emendamento di contenuto analogo, ma che esso non è stato approvato per l'opposizione del Partito Democratico. In considerazione del fatto che, nel 2016, come preannunciato dal Governo, saranno molti i problemi da discutere in materia, ritiene opportuno sfruttare l'opportunità offerta dalla legge di stabilità per dare soluzione alla questione dei macchinisti. A tal fine, a suo avviso, potrebbe essere utile accantonare l'emendamento al fine di una sua riformulazione. Infine, rileva che la soluzione del problema dei macchinisti potrebbe essere utile anche per permettere il necessario ricambio generazionale che garantisca maggiore sicurezza a bordo dei treni.

  Claudio COMINARDI (M5S), riferendosi all'impegno a discutere dei problemi pensionistici nel corso del 2016, dichiara di non essere fiducioso circa i reali intendimenti del Governo, visti i precedenti. Dichiara di non potersi spiegare la differenza di trattamento dei macchinisti rispetto, ad esempio, agli autisti dei pullman, che accedono al pensionamento a 60 anni di età, perché, dopo tale età, non risultano più abilitati alla guida di tali mezzi. I treni sono ben più veloci dei pullman ed è pertanto necessario intervenire al più presto con risposte concrete.

  La Commissione respinge l'emendamento Airaudo 18.76.

  Giulio MARCON (SI-SEL), intervenendo sull'emendamento Pannarale 18.69, osserva che esso è di contenuto analogo all'emendamento Saltamartini 18.15 già respinto dalla Commissione riguardante la cosiddetta «quota 96». Rileva che si tratta di un problema che il Governo non intende risolvere, come dimostra quanto successo in sede di approvazione della «legge Madia», quando il Senato ha soppresso in seconda lettura la norma approvata dalla Camera sul collocamento anticipato in quiescenza di un limitato contingente di personale della scuola in possesso dei requisiti richiesti dalla legislazione precedente la riforma Fornero, a causa del parere contrario della Ragioneria generale dello Stato.

  La Commissione respinge l'emendamento Pannarale 18.69.

  Fabio RAMPELLI (FdI-AN), illustrando l'emendamento a sua prima firma 18.51, osserva che esso è volto a consentire l'aumento delle pensioni più basse in una fase economicamente difficile, anticipando una riforma tante volte annunciata ma mai realizzata dal Governo. In particolare, le risorse necessarie sono reperite attraverso il ricalcolo dei trattamenti pensionistici di importo superiore a 10 volte il trattamento minimo dell'INPS. Non si tratta di un esproprio, in quanto, sulla quota eccedente, il trattamento pensionistico è calcolato con il sistema contributivo. Si tratta, pertanto, di un emendamento di buon senso, su cui sollecita il voto favorevole di tutti i componenti della Commissione e sul quale non comprende la contrarietà del Governo.

  Claudio COMINARDI (M5S), pur dichiarandosi sostanzialmente favorevole all'emendamento Rampelli 18.51, che, perseguendo l'eliminazione dei privilegi sottesi al calcolo del trattamento pensionistico Pag. 33mediante il sistema retributivo, prevede il ricalcolo e la corresponsione secondo il sistema contributivo di una serie di trattamenti pensionistici, paventa il rischio che il calcolo effettuato secondo le modalità previste dalla citata proposta emendativa possa determinare, in alcuni casi, l'aumento del trattamento pensionistico di alcune categorie privilegiate.

  Fabio RAMPELLI (FDI-AN) chiarisce la portata del suo emendamento 18.51, escludendo il rischio paventato dal collega Cominardi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cominardi 18.51 e Baldassarre 18.7.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte l'emendamento Sberna 19.100 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Sberna 19.102.

  Claudio COMINARDI (M5S) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 19.96, volto a consentire l'accesso al trattamento pensionistico, a decorrere dal 1o gennaio 2016, ai lavoratori che abbiano maturato un'anzianità contributiva di almeno quarant'anni. Ritiene, infatti, che le disposizioni contenute nella cosiddetta «riforma Fornero» abbiano dilatato eccessivamente l'età pensionabile. Con riferimento, poi, ai lavori cosiddetti usuranti, evidenzia che le differenti tipologie di lavoro incidono sulla speranza e sulla qualità della vita dei singoli lavoratori.

  Davide TRIPIEDI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Cominardi 19.96, di cui è cofirmatario, chiedendo, altresì, al Governo di precisare le motivazioni alla base del parere sullo stesso espresso. Ritiene, al riguardo, necessario consentire ai lavoratori che abbiano maturato un'anzianità contributiva di almeno quarant'anni di accedere al trattamento pensionistico, anche al fine di favorire il ricambio generazionale.

  Il Viceministro Enrico MORANDO precisa che l'emendamento Cominardi 19.96, poiché prevede una norma di carattere generale sull'accesso al pensionamento, non può essere accolto in questa sede, ribadendo la disponibilità del Governo ad affrontare, nel corso del 2016, il tema dei requisiti per l'accesso al pensionamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Cominardi 19.96.

  Davide TRIPIEDI (M5S) illustra le finalità del suo emendamento 19.82, volto a sopprimere la lettera b) del comma 159 del disegno di legge di stabilità, il quale riduce considerevolmente il fondo di cui all'articolo 1, comma 3, lettera f), della legge n. 247 del 2007. Ricorda, in proposito, l'approvazione all'unanimità, da parte della Commissione lavoro, della sua risoluzione relativa alla concessione di benefici previdenziali a favore dei soggetti impegnati in attività lavorative usuranti, con la quale il Governo si è impegnato a contemplare tra i destinatari del citato fondo i lavoratori impegnati nel settore edile, nonché la proposta di legge a sua prima firma, C. 2494, relativa all'accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori delle imprese edili e affini, in discussione presso la Commissione lavoro, in merito alla quale sono state svolte innumerevoli audizioni di categorie sindacali e produttive. Chiede pertanto di accantonare il suo emendamento 19.82.

  Claudio COMINARDI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Tripiedi 19.82, ricordando che in merito al predetto fondo il suo gruppo aveva denunciato il mancato utilizzo di tutte le risorse ad esso destinate. Ritiene, inoltre, necessario prevedere un ampliamento della platea dei beneficiari delle risorse ad esso destinate, incrementando, altresì, la tutela per i lavoratori del settore edile, che attualmente versa in condizioni di grave crisi.

  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Tripiedi 19.82 e Placido 19.78.

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  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Brunetta 19.32, la cui copertura è assicurata tramite misure di spending review, che propone di incrementare, a decorrere dal 1o gennaio 2016, a favore dei soggetti di età pari o superiore a settanta anni e fino a garantire un reddito proprio pari a 800 euro mensili, i benefici previsti per taluni trattamenti pensionistici e, in particolare, per le pensioni cosiddette «minime». Dopo aver sottolineato che risale al 2002 l'ultimo intervento legislativo in materia, evidenzia che milioni di persone percepiscono attualmente una pensione inferiore a 500 euro mensili, con grave rischio di esclusione sociale.

  Il Viceministro Enrico MORANDO fa presente che il disegno di legge di stabilità, prevedendo l'introduzione, nel corso del 2016, di uno strumento universale di prevenzione e protezione della povertà assoluta, già dispone misure a tutela dei milioni di italiani che versano in condizioni di povertà assoluta. Ribadendo, quindi, il parere contrario sulla proposta emendativa in esame, dichiara infine la disponibilità del Governo a tornare ad affrontare tale questione, anche successivamente all'approvazione dei provvedimenti oggi in discussione.

  Laura CASTELLI (M5S), intervenendo sull'emendamento Brunetta 19.32, evidenzia come la risposta da dare al tema della povertà non possa essere quella fornita dal Governo, bensì quella da sempre richiesta dal Movimento 5 Stelle, ossia l'introduzione del reddito di cittadinanza.

  Claudio COMINARDI (M5S), intervenendo anch'egli sull'emendamento Brunetta 19.32, chiede al rappresentante del Governo se conosca il significato degli ammortizzatori sociali universali. Illustrando le finalità degli indicatori che misurano le diseguaglianze sociali, osserva come le misure proposte dal Governo non siano idonee a contrastare tali diseguaglianze, evidenziando come non sia opportuno parlare di ciò che non si conosce.

  La Commissione respinge l'emendamento Brunetta 19.32.

  Roberto SIMONETTI (LNA), intervenendo sul suo emendamento 19.24, ne illustra le finalità volte a correggere alcuni effetti distorsivi della cosiddetta riforma Fornero che penalizzano alcune categorie di lavoratori in misura troppo gravosa. Evidenzia pertanto che l'emendamento in discussione è finalizzato al superamento di tali penalizzazioni. Paventa altresì il rischio che o non si affronti per nulla la questione della riforma delle pensioni o la si affronti nel modo sbagliato, rilevando che le analisi compiute dal presidente dell'INPS e dall'OCSE, siano adoperate ad arte dal Governo per evitare di correggere una riforma pensionistica sbagliata. Nel ricordare che il gruppo Lega Nord ha raccolto le 500 mila firme necessarie per l'indizione del referendum volto all'abrogazione della cosiddetta riforma Fornero, chiede al rappresentante del Governo di rivedere il parere contrario espresso o di accantonare l'emendamento, di contenuto simile al suo successivo 19.14, già accantonato, in modo tale da dare segnali non negativi a categorie di lavoratori che attendono risposte concrete riguardo al problema evidenziato.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Simonetti 19.24 e Sandra Savino 19-bis.1.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la seduta riprenderà intorno alle ore 15.15.
  Sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.10, è ripresa alle 15.30.

   Francesco BOCCIA, presidente, dà conto delle sostituzioni alla ripresa della seduta. Avverte che sono stati ritirati i seguenti emendamenti: Sammarco 20.19, Pagani 21.62 e Manzi 21-quater.5

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, in relazione alla sezione 20, esprime parere contrario Pag. 35sugli emendamenti Tripiedi 20.45, Venittelli 20.27, sugli identici emendamenti Gribaudo 20.38, 20.65 della XI Commissione e Zaccagnini 20.69. Propone l'accantonamento degli emendamenti D'Incà 20.10, degli identici Pagano 20.14, Taricco 20.55 e Corsaro 20.57, degli identici Simonetti 20.8, Baruffi 20.34 e 20.63 della XI Commissione, dell'emendamento Dell'Aringa 20.49, degli identici Simonetti 20.9, Di Salvo 20.23 e 20.64 della XI Commissione e degli emendamenti Tullo 20.29, Vignali 20.12 e Dell'Aringa 20.50.
  In relazione alla sezione 20-bis propone l'accantonamento dell'emendamento 20-bis.24 della II Commissione.
  In relazione alla sezione 21 esprime parere contrario sugli emendamenti Vezzali 21.25, Galgano 21.26, Pagano 21.11 e 21.14, Bergamini 21.1, Luigi Gallo 21.60, Chimienti 21.58, Petrenga 21.2, Di Lello 21.76, Occhiuto 21.7. Propone l'accantonamento degli emendamenti Sammarco 21.21, Losacco 21.47, degli identici Mazziotti Di Celso 21.27, Bonaccorsi 21.42, Pannarale 21.53, Coppola 21.69 e 21.73 della VII Commissione, degli emendamenti Rampi 21.41, Gadda 21.77 e degli identici Bonaccorsi 21.45 e 21.75 della VII Commissione.
  In relazione alla sezione 21-bis esprime parere contrario sull'emendamento Palmieri 21-bis.1.
  In relazione alla sezione 21-quater esprime parere contrario sull'emendamento Centemero 21-quater.2
  In relazione alla sezione 22 propone l'accantonamento di tutte le proposte emendative, vale a dire degli emendamenti Folino 22.77, Liuzzi 22.57, Speranza 22.59, Latronico 22.65, Dorina Bianchi 22.21, Antezza 22.39, Latronico 22.62, Dorina Bianchi 22.20, Pagano 22.9, Rampelli 22.50 e 22.49, Cesaro 22.25, Morani 22.41, Rubinato 22.42, Pagano 22.16, Pannarale 22.55, Malpezzi 22.15, Mottola 22.7, gli identici Occhiuto 22.8, Cinzia Maria Fontana 22.70, nonché gli identici Bonaccorsi 22.47 e 22.73 della VII Commissione e l'emendamento Blazina 22.13.
  In relazione alla sezione 22-bis propone l'accantonamento dell'emendamento Vico 22-bis.2.
  In relazione alla sezione 22-ter propone l'accantonamento dell'emendamento Arlotti 22-ter.3 e degli identici Giulietti 22-ter.6 e Benamati 22-ter.9.
  In relazione alla sezione 22-quater propone l'accantonamento di tutte le proposte emendative, ovvero gli emendamenti Minnucci 22-quater.8, 22-quater.16 della VII Commissione, Peluffo 22-quater.6, gli identici Palese 22-quater.3 e Centemero 22-quater.4, Carocci 22-quater.7.
  In relazione alla sezione 23 esprime parere contrario sull'emendamento Marcon 23.24 e sugli identici 23.29 della III Commissione e Quartapelle 23.35. Propone l'accantonamento degli emendamenti Mongiello 23.36, degli identici Pagano 23.12 e Fassina 23.23, Benamati 23.17, degli identici Fedi 23.27 e 23.31 della III Commissione, 23.30 della III Commissione e Francesco Saverio Romano 23.1.
  In relazione alla sezione 23-ter esprime parere contrario sull'emendamento Andrea Maestri 23-ter.1 e propone l'accantonamento dei seguenti emendamenti: Tacconi 23-ter.11, Fitzgerald Nissoli 23-ter.2, Fedi 23-ter.7, Garavini 23-ter.4 e degli identici Fedi 23-ter.12 e 23-ter.13 della III Commissione.
  In relazione alla sezione 24 esprime parere favorevole sugli emendamenti 24.68, 24.69 e 24.72 della XII Commissione. Esprime parere contrario sugli emendamenti Pesco 24.55, Nicchi 24.41, Scotto 24.40, Bechis 24.3 e 24.5, Zaccagnini 24.79, Ferranti 24.77, Nicchi 24.37, Gigli 24.32, Andrea Maestri 24.7, Santerini 24.31, Sberna 24.74, 24.71 della XII Commissione, 24.30 Rampelli. Propone l'accantonamento dell'emendamento 24.70 della XII Commissione e degli emendamenti Lenzi 24.19 e 24.18.
  In relazione alla sezione 25 esprime parere contrario sugli emendamenti Silvia Giordano 25.77, Colonnese 25.74, Formisano 25.58, Rampelli 25.49 e Santerini 25.52. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Schirò 25.55. Propone l'accantonamento Pag. 36dei seguenti emendamenti: gli identici Carnevali 25.89 e 25.100 della XII Commissione, Lenzi 25.43, gli identici Riccardo Gallo 25.6 e Francesco Saverio Romano 25.50, gli emendamenti Binetti 25.29, Sammarco 25.41, gli identici Castricone 25.53 e Palese 25.54, Argentin 25.79, Carnevali 25.26, Locatelli 25.98, Monchiero 25.36, Gribaudo 25.45, Martelli 25.3, Capelli 25.90, Campana 25.34 e Parisi 25.51.
  In relazione alla sezione 25-bis esprime parere contrario sull'emendamento Di Vita 25-bis.16.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, anche con riferimento alle proposte di accantonamento.

  Francesco BOCCIA, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative testé indicate dai relatori.

  Davide TRIPIEDI (M5S) invita a riconsiderare il parere contrario espresso in relazione all'emendamento a sua prima firma 20.45, con il quale si vuole dare una speranza a coloro che a più di sessant'anni anni si trovano costretti ad eseguire lavori usuranti, in particolare nel settore edile dove il fenomeno del lavoro in nero aggrava il calcolo dei contributi. Osserva peraltro che sarebbe preferibile permettere a queste persone di andare in pensione piuttosto che incrementare le risorse per la cassa integrazione in deroga di cui probabilmente dovrebbero fruire. Sollecita una presa di posizione al riguardo da parte del presidente Damiano e dei parlamentari del PD membri della XI Commissione.

  Generoso MELILLA (SI-SEL) e Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrivono l'emendamento Tripiedi 20.45.

  Il Viceministro Enrico MORANDO ribadisce il proprio parere contrario sull'emendamento Tripiedi 20.45, richiamando quanto da lui affermato in precedenza in relazione ad una proposta emendativa di contenuto analogo.

  Davide TRIPIEDI (M5S) osserva che l'emendamento a sua prima firma 20.45 differisce per alcuni aspetti da quello richiamato dal rappresentante del Governo e insiste per l'accantonamento.

  Francesco BOCCIA, presidente, prospetta al collega Tripiedi la trattazione del tema nella sede della Commissione competente.

  Davide TRIPIEDI (M5S) sottolinea che si tratta di un emendamento segnalato in quanto il suo gruppo gli attribuisce molta rilevanza ed auspica pertanto una risposta nel merito.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Tripiedi 20.45, Venittelli 20.27 nonché gli identici emendamenti Gribaudo 20.38, 20.65 della XI Commissione e Zaccagnini 20.69.

  Cesare DAMIANO (PD) esprime rammarico per il voto contrario espresso in relazione all'emendamento 20.65 della XI Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, nel passare all'esame delle proposte emendative relative alla sezione 21, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Vezzali 21.25, Galgano 21.26, Pagano 21.11 e 21.14.

  La Commissione respinge l'emendamento Bergamini 21.1.

  Luigi GALLO (M5S) invita a riconsiderare il parere contrario espresso in relazione all'emendamento a sua prima firma 21.60, sottolineando l'opportunità di prevedere assunzioni anche di coloro che sono specializzati nella gestione dei beni culturali, avendo seguito specifici corsi universitari.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, riconosce che il tema sollevato dal collega Luigi Gallo merita un approfondimento e propone pertanto l'accantonamento dell'emendamento Luigi Gallo 21.60.

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  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Luigi Gallo 21.60 deve intendersi accantonato.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 21.58, evidenziando la necessità di contrastare la costante riduzione degli organici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Ricorda che dal 2000 ad oggi si è verificata una riduzione di quasi diecimila unità di personale e sottolinea, in particolare, l'opportunità di sanare l'errore commesso nelle procedure concorsuali relative ai cosiddetti «funzionari ombra» e di consentire di conseguenza il necessario aumento dell'organico. Invita quindi ad una riflessione tramite l'accantonamento della proposta emendativa.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive l'emendamento Chimienti 21.58.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Chimienti 21.58, Petrenga 21.2, Di Lello 21.76, Occhiuto 21.7 e Palmieri 21-bis.1.

  La Commissione respinge l'emendamento Centemero 21-quater.2.

  Giulio MARCON (SI-SEL), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 23.24, ne illustra le finalità, evidenziando in particolare che esso è volto ad incrementare le risorse finanziarie destinate alla cooperazione internazionale allo sviluppo. Si tratta, a suo giudizio, di mantenere le tante promesse fatte dal nostro Paese in sede internazionale e di risalire la classifica dei paesi OCSE nella quale l'Italia rappresenta il fanalino di coda. Sottolinea come tali risorse possano essere utilizzate anche per la prevenzione di conflitti e del terrorismo, in un contesto internazionale che oggettivamente lo richiede. Ritiene pertanto davvero incomprensibile il parere contrario espresso dal relatore e dal Governo e ritiene occorra fare un ulteriore sforzo anche in coerenza con la nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo. Nel raccomandare, infine, il voto favorevole su tale proposta emendativa ne chiede l'accantonamento al fine di un'ulteriore riflessione.

  Il Viceministro Enrico MORANDO sottolinea come con questa legge di stabilità e di bilancio il Governo abbia introdotto un'inversione di tendenza nel settore della cooperazione internazionale allo sviluppo. Fa presente che certamente è possibile fare un ulteriore sforzo dato il contesto internazionale, ma ribadisce il parere contrario sull'emendamento in esame. Ringrazia inoltre il deputato Marcon per la segnalazione di priorità che certamente potrà essere presa in considerazione in vista di ulteriori sforzi che il Governo potrà decidere di mettere in campo.

  Generoso MELILLA (SI-SEL) esprime apprezzamento per il clima di dialogo che si è aperto con il Governo su questo tema e ricorda come il Presidente del Consiglio, durante l'ultimo G7, abbia dichiarato che l'Italia non vuole essere all'ultimo posto nella cooperazione internazionale allo sviluppo. Sottolinea come la finalità dell'emendamento proposto è quello di porre come priorità tale cooperazione anche al fine di dare alla nuova Agenzia per la cooperazione allo sviluppo strumenti finanziari adeguati per svolgere le proprie funzioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Marcon 23.24 nonché gli identici emendamenti 23.29 della III Commissione e Quartapelle 23.25.

  Andrea CECCONI (M5S) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Pesco 24.55 volto a istituire il reddito di cittadinanza per il contrasto della povertà, della disuguaglianza e dell'esclusione sociale. Si tratta di una misura già attiva in molti altri paesi finalizzata a dare un sostegno reale a chi si trova sotto il livello di povertà ovvero a chi è in cerca di prima occupazione. Pag. 38
  Sottolinea come l'introduzione di una misura come il reddito di cittadinanza sia necessaria per bilanciare l'attuale situazione di precarizzazione del lavoro, invitando la maggioranza e il Governo a presentare eventualmente proposte alternative sul reddito di cittadinanza ma non a limitarsi a respingere quella proposta dal M5S.

  Giulio MARCON (SI-SEL) interviene per dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento del gruppo M5S relativo all'istituzione del reddito di cittadinanza, pur essendoci alcune differenze sostanziali rispetto alla proposta del gruppo SEL.

  Francesco CARIELLO (M5S) intende porre, oltre che la questione di merito sulla lotta alla povertà, anche quella relativa alla scelta delle relative coperture finanziarie nell'emendamento Pesco 24.55, tutte tecnicamente e politicamente valide. Evidenzia, peraltro, che un intervento così importante per la lotta alla povertà potrebbe essere pure adottato in deficit, anche per gli effetti positivi che produrrebbe sulla domanda interna e sui consumi.

  Claudio COMINARDI (M5S) ritiene fondamentale l'emendamento presentato dal suo gruppo sul reddito di cittadinanza, che è centrale nel programma politico del M5S, poiché interviene a tutela delle fasce più deboli del Paese e non rappresenta una misura assistenzialista. Si chiede come mai in Italia una riforma di tal genere non sia stata ancora introdotta, dal momento che gli indicatori che misurano la disuguaglianza sociale continuano ad aumentare. Evidenzia come i 10 miliardi di euro destinati alla misura del bonus 80 euro sarebbero potuti essere meglio impiegati e che la stessa misura dimostra che quando vi è stata la volontà politica le risorse finanziarie sono state trovate.

  Danilo TONINELLI (M5S), nel condividere gli interventi svolti fin qui da parte dei colleghi del suo gruppo, intende portare l'esempio della Finlandia, paese in recessione da anni che recentemente ha capito che per contrastare la congiuntura economica negativa occorreva una misura shock ed ha quindi introdotto il reddito di cittadinanza universale.
  Ribadisce pertanto la necessità di una misura analoga anche per l'Italia, al fine di contrastare la politica dell'austerità che non ha al centro gli interessi dei cittadini.

  Donata LENZI (PD) ritiene doveroso ricostruire un minimo di verità storica, ricordando come il reddito minimo sia stato introdotto per primo dal governo turco. Inoltre osserva come in questa legge di stabilità si dispone l'adozione definitiva della misura relativa alla sperimentazione del reddito minimo e si sceglie come destinatario prioritario della medesima misura la famiglia, dando seguito a quanto deciso dal Parlamento con una mozione.
  Pur rilevando che sarebbe auspicabile destinare maggiori risorse alla lotta alla povertà, fa presente che le scelte compiute dal Governo nella legge di stabilità vanno nella giusta direzione. Riporta l'esperienza della regione Trentino, che suggerisce come tale istituto non debba rappresentare un disincentivo al lavoro regolare e si permette di osservare che forse 780 euro potrebbero rappresentare un disincentivo in questo senso alla ricerca di un lavoro. Ribadisce pertanto che a suo giudizio con questa legge di stabilità si fa un definito passo in avanti per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale.

  Michele DELL'ORCO (M5S), intervenendo sull'emendamento Pesco 24.55, contesta l'affermazione proveniente dai deputati del Partito Democratico che la predetta proposta emendativa riduca la propensione dei disoccupati a cercare lavoro.

  Il Viceministro Enrico MORANDO osserva che la visione sottesa all'emendamento Pesco 24.55, del tutto legittima e meritevole di un approfondimento, è assolutamente alternativa all'impostazione della politica economica del Governo in tema di lotta alla povertà, come recepita Pag. 39nel disegno di legge di stabilità. Osserva, infatti, che il predetto emendamento, alla lettera h) delle definizioni, fa riferimento ad un concetto molto vicino a quello di «povertà relativa», mentre il Governo, con le misure inserite nel disegno di legge di stabilità, intende intervenire prioritariamente a favore dei quattro milioni di persone che versano in stato di povertà assoluta, pur non escludendo che si possa, in seguito, ragionare anche in termini di allargamento della platea dei beneficiari. Ritiene che entrambe le concezioni di contrasto alla povertà siano ugualmente rispettabili e che non si possa quindi tacciare di «ignoranza» coloro che, come lo stesso Viceministro, propendono per la soluzione indicata nel presente testo del disegno di legge di stabilità.

  Laura CASTELLI (M5S) reputa assolutamente insufficienti 1,6 miliardi di euro stanziati, in due anni, per il contrasto alla povertà, al di là del fatto che questa si possa definire assoluta o relativa. Ritiene quindi che il Governo abbia predisposto un finto reddito di cittadinanza, che eroga solo pochi spiccioli a chi ha bisogno. Reputa altresì che le proposte del Movimento 5 Stelle non siano un disincentivo a cercare lavoro e che il reddito di cittadinanza abbia delle coperture certificate. Precisa, quindi, che il reale problema della copertura finanziaria consiste nel fatto di non voler trovare le risorse in taluni settori – come il gioco d'azzardo o le pensioni d'oro – che interessano direttamente «le tasche» di chi propone questa manovra e dei soggetti vicino a costoro.

  Mario MARAZZITI (PI-CD), dopo aver ricordato che bisogna evitare che la povertà estrema, anche temporanea, diventi strutturale, intende rassicurare il Parlamento che, sin da circa 15 anni, si stia operando nella lotta al disagio sociale, anche con le disposizioni introdotte a tal fine nella presente legge di stabilità. Ritiene, comunque, che si possa lavorare sull'idea dell'introduzione di una qualche forma di reddito minimo di inserimento.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Pesco 24.55 e Nicchi 24.41.

  Generoso MELILLA (SI-SEL) interviene, in qualità di cofirmatario, a favore dell'emendamento Scotto 24.40, sottolineando come lo stesso introduca un reddito minimo garantito per i disoccupati, al fine di contrastare la marginalità sociale. Evidenzia, in linea con quanto affermato dal Viceministro Morando, che la presente proposta emendativa propone una manovra alternativa a quella del Governo. Auspica quindi che il Governo rifletta sulle proposte del suo gruppo sull'inserimento di un reddito minimo garantito, anche alla luce dell'elevatissimo tasso di disoccupazione giovanile.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Scotto 24.40, Bechis 24.3 e 24.5 e Zaccagnini 24.79. Approva, poi, con distinte votazioni, gli emendamenti 24.69 e 24.68 della XII Commissione (vedi allegato 1).

   Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'approvazione dei predetti emendamenti 24.69 e 24.68 della XII Commissione preclude i successivi emendamenti Ferranti 24.77, Nicchi 24.37 e Gigli 24.32.

  Gian Luigi GIGLI (PI-CD) ritiene che la sua proposta emendativa 24.32, che prevede l'estensione dei benefici alle famiglie con al loro interno donne in stato di gravidanza accertata in corso, non sia da considerarsi preclusa o assorbita dall'approvazione degli emendamenti 24.69 e 24.68 della XII Commissione. Chiede, quindi, che il suo emendamento venga accantonato, al fine di poter valutare la sua eventuale votazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, pur ritenendo che la questione trattata dall'emendamento Gigli 24.32 sia meritevole di considerazione, ribadisce che il medesimo emendamento è precluso dall'approvazione degli emendamenti 24.69 e 24.68 della XII Commissione.

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  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Andrea Maestri 24.7, Santerini 24.31, Sberna 24.74 e 24.71 della XII Commissione. Approva successivamente l'emendamento 24.72 della XII Commissione (vedi allegato 1). Respinge poi l'emendamento Rampelli 24.30.

  Marialucia LOREFICE (M5S) illustra, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Silvia Giordano 25.77, che mira a realizzare la piena integrazione e inclusione sociale dei soggetti affetti da autismo nell'ambito della vita familiare, raccomandandone l'approvazione.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, chiede l'accantonamento dell'emendamento Silvia Giordano 25.77, al fine di un approfondimento in merito.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Silvia Giordano 25.77 deve intendersi accantonato.

  Marialucia LOREFICE (M5S), intervenendo sull'emendamento Di Vita 25-bis.16, sottolinea la necessità di escludere dal calcolo dell'ISEE le provvidenze assistenziali.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sul medesimo emendamento, ribadisce che l'indennità di accompagnamento non può essere considerata fonte di reddito e sottolinea come l'inserimento di tale indennità nel conteggio dell'ISEE rappresenti una forzatura legislativa e rischia di escludere fasce deboli della popolazione da prestazioni sociali.

  Bruno TABACCI (PI-CD), fa presente che l'ISEE è un indicatore complesso che non tiene conto solo del reddito, altrimenti si identificherebbe con l'IRPEF, ma anche del patrimonio e di altre voci volte a valutare complessivamente la condizione economica di una famiglia.

  Rocco PALESE (Misto-CR) propone l'accantonamento dell'emendamento Di Vita 25-bis.16, in considerazione del fatto che si tratta di provvidenze che non possono essere considerate fonte di reddito.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, evidenziando come il DPCM relativo al calcolo del nuovo ISEE sia frutto di un approfondito lavoro di commissioni di esperti, afferma che la discussione del disegno di legge di stabilità non rappresenti la sede opportuna per approfondire tale aspetto, confermando altresì il parere contrario sull'emendamento Di Vita 25-bis.16.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) sottolinea come il computo dell'indennità di accompagnamento nel calcolo dell'ISEE non determini un aggravio, essendo previste franchigie sulla base del grado di disabilità che sostanzialmente neutralizzano l'effetto del citato computo.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Vita 25-bis.16.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, procedendo, anche a nome del collega Melilli, all'espressione dei pareri sugli emendamenti relativi alle sezioni da 26 a 30, propone l'accantonamento dell'emendamento De Girolamo 26.1, mentre formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sugli identici emendamenti Braga 26.27 e Sottanelli 26.37. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Polidori 26.3, Pagano 26.6, Covello 26.7, Piccone 26.8, Abrignani 26.20 e Valiante 26.36, mentre propone di accantonare l'emendamento Marchi 26.17, gli identici emendamenti Alberto Giorgetti 26.5, Sammarco 26.16 e Ciracì 26.38, gli identici emendamenti De Mita 26.12 e Tartaglione 26.32 e l'emendamento Ferraresi 26.29 ed esprime parere contrario sull'emendamento Pili 26.35. Formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sugli emendamenti Sottanelli 26-ter.5 e 26-ter.6 e Sammarco 26-ter.4. Propone di accantonare gli emendamenti Ghizzoni 26-quater.30, Fanucci 26-quater.14, Pag. 41Busin 26-quater.12, Librandi 26-quater.18, Martella 26-quater.20, Venittelli 26-quater.25, Ghizzoni 26-quater.31, Baruffi 26-quater.32 e Castricone 26-quater.36, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Chimienti 27.162 e Laffranco 27.16. Propone l'accantonamento degli emendamenti Cirielli 27.114, Vito 27.43, Labriola 27.204, degli identici emendamenti Russo 27.34, Dorina Bianchi 27.72 e Rizzetto 27.123, degli emendamenti Cirielli 27.115, 27.122 e 27.113 e dell'emendamento Dell'Aringa 27.188, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Nicchi 27.130. Propone l'accantonamento degli emendamenti Rampelli 27.109 e 27.108, Duranti 27.159, Castricone 27.206 e Rampelli 27.111, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Rampelli 27.110. Propone di accantonare gli emendamenti Vito 27.42, Lombardi 27.185 e 27.182, Nuti 27.165, Cirielli 27.112, Fiano 27.100, 27.95 e 27.96, Villarosa 27.176, Micillo 27.171 e Pilozzi 27.192, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Ferraresi 27.180. Propone di accantonare l'emendamento Gasparini 27.94, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Busin 27.15 e ricorda che l'emendamento Malisani 27.79 è stato ritirato. Esprime parere contrario sull'emendamento Fraccaro 27.160, mentre propone l'accantonamento degli emendamenti Villecco Calipari 27.71, Gianluca Pini 27.29 e 27.27, Tofalo 27.187, Pizzolante 27.46 e degli identici emendamenti Bergamini 27.8 e Gianluca Pini 27.25. Esprime parere contrario sull'emendamento Pili 27-ter.5, mentre propone di accantonare l'emendamento Minardo 27-ter.3, gli identici emendamenti Busin 27-quater.1 e Sbrollini 27-quater.3 e l'emendamento Mazziotti Di Celso 28.37. Formula un invito al ritiro al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sull'emendamento Mazziotti Di Celso 28.36, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Vaccaro 28.19 e Basilio 28.70. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Occhiuto 28.27, Sammarco 28.41, De Menech 28.45, De Mita 28.46, Cirielli 28.55, D'Ottavio 28.81, Borghi 28.86 e Pastorelli 28.89. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Mazziotti Di Celso 28.39 e 28.80 della I Commissione, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Guidesi 28.20. Propone di accantonare gli emendamenti Simoni 28.47 e Fregolent 29.1, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Grillo 29.19. Propone di accantonare gli emendamenti Causi 29.15 e Liuzzi 29.23, mentre esprime parere contrario Paolo Nicolò Romano 29.22. Propone l'accantonamento degli emendamenti Lenzi 30.40, Artini 30.5 e degli identici emendamenti Marazziti 30.28 e Carnevali 30.42, mentre esprime parere contrario sugli identici emendamenti Sandra Savino 30.6, Marazziti 30.23 Grillo 30.36, Miotto 30.44 e Fucci 30.54. Propone infine di accantonare l'emendamento Lenzi 30.43, gli identici emendamenti Binetti 30.21 e 30.57 della XII Commissione e l'emendamento Galati 30.7.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, anche per quanto riguarda le proposte di accantonamento.

  Francesco BOCCIA, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative testé indicate dai relatori. Avverte inoltre l'emendamenti Braga 26.27 è stato ritirato.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI) ritira l'emendamento a sua prima firma 26.37.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Polidori 26.3, Pagano 26.6, Covello 26.7, Piccone 26.8, Abrignani 26.20, Valiante 26.36.

  Mauro PILI (Misto) dichiara di non comprendere il parere contrario espresso in relazione al suo emendamento 26.35, posto che, a fronte di quasi 20 morti e ad ingentissimi danni a causa degli eccezionali eventi meteorologici del 2013 e del 2015, la Sardegna non ha ricevuto alcun aiuto da parte dello Stato, nonostante gli impegni presi dal Presidente del Consiglio Pag. 42Renzi nel corso della sua visita ad Olbia. Invita pertanto ad accantonare tale emendamento.

  Andrea CECCONI (M5S) concorda con il collega Pili sul fatto che le recenti alluvioni in Sardegna hanno ricevuto un trattamento diverso rispetto ad altri eventi calamitosi. Si associa pertanto alla richiesta di accantonamento.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, alla luce delle considerazioni svolte dai colleghi ritiene preferibile accantonare l'emendamento Pili 26.35.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Pili 26.35 deve intendersi accantonato.

  Cosimo LATRONICO (Misto-CR), Barbara SALTAMARTINI (LNA), Rocco PALESE (Misto-CR), Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) e Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) sottoscrivono l'emendamento Pili 26.35.

  Giovanni MONCHIERO (SCpI) ritiene si possa procedere all'accantonamento delle successive proposte emendative che hanno per oggetto finanziamenti connessi ad eventi calamitosi, in attesa di una proposta emendativa complessiva del Governo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, pur dichiarandosi disponibile ad un eventuale accantonamento, sottolinea che il parere contrario espresso in relazione a determinati emendamenti è frutto di una specifica riflessione.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI) ritira gli emendamenti a sua prima firma 26-ter.5 e 26-ter.6.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Sammarco 26-ter.4 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Chimienti 27.162 e Laffranco 27.16.

  Andrea CECCONI (M5S), in ragione dell'urgenza del problema del rispetto dell'orario di lavoro del personale sanitario sollevato in sede europea e della conseguente necessità di procedere ad assunzioni del relativo personale, oggetto dell'emendamento Nicchi 27.130, osserva che se il Governo ha intenzione di presentare una proposta emendativa al riguardo sarebbe opportuno un accantonamento del sopra menzionato emendamento.

  Il Viceministro Enrico MORANDO segnala che il Governo sta ricercando un'idonea copertura per affrontare la questione oggetto dell'emendamento Nicchi 27.130, manifestando pertanto disponibilità ad accantonarlo.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Nicchi 27.130 deve intendersi accantonato.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottolinea che, prima di procedere alle ventilate assunzioni, è necessario affrontare la situazione di coloro che, in ambito sanitario, sono costretti a svolgere funzioni diverse rispetto a quelle per quelle si è instaurato il rapporto di lavoro, richiamando in proposito la legge n. 401 del 2000.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Rampelli 27.110, Ferraresi 27.180, Busin 27.15 e Fraccaro 27.160.

  Mauro PILI (Misto) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 27-ter.5, evidenziando che in caso contrario si verificherà il licenziamento di circa 300 marittimi in conseguenza della privatizzazione della società Saremar-Sardegna.

  Il Viceministro Enrico MORANDO osserva che il comma 258 che l'emendamento Pili 27-ter.5 vuole sostituire è stato Pag. 43introdotto al Senato proprio per evitare i licenziamenti richiamati dal deputato Pili.

  La Commissione respinge l'emendamento Pili 27-ter.5.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI), dopo averlo sottoscritto, ritira l'emendamento Mazziotti Di Celso 28.36.

  Andrea CECCONI (M5S) in relazione al tema degli acquisti centralizzati, oggetto anche dell'emendamento Mazziotti Di Celso 28.36 appena ritirato, osserva che le deroghe che vengono concesse con la legge di stabilità rappresentano un errore. Rileva, infatti, che per ottenere risultati concreti occorrono norme stringenti, come dimostrato anche dagli scarsissimi risparmi ottenuti negli anni passati a dispetto delle aspettative, anche in ragione della inadeguatezza della CONSIP.

  Il Viceministro Enrico MORANDO manifesta il proprio disaccordo rispetto all'intervento del deputato Cecconi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vaccaro 28.19 e Basilio 28.70 ed approva gli identici emendamenti Mazziotti Di Celso 28.39 e 28.80 della I Commissione (vedi allegato 1).

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sull'emendamento 28.20 a sua prima firma, ne illustra le finalità, specificando come esso sia volto ad introdurre il cosiddetto appalto «a chilometro zero», criterio utilizzato nell'aggiudicazione delle gare di appalto ad esempio nella regione Trentino Alto Adige e in Francia. Tale criterio consente di aggirare la normativa in materia di aiuti di Stato e contestualmente di aiutare le imprese presenti sul territorio incentivando la qualità dei servizi resi dalle medesime imprese, scongiurando pratiche di subappalto che si traducono in un peggioramento qualitativo delle opere. Si tratta pertanto di un emendamento volto a favorire l'economia del territorio e l'indotto, anche se di piccole dimensioni.

  Andrea CECCONI (M5S), intervenendo sull'emendamento del collega Guidesi 28.20, si dichiara favorevole alla finalità sottesa alla proposta emendativa di incentivare l'economia territoriale ed un contatto più stretto tra la pubblica amministrazione e il territorio. Riferisce, al riguardo, come lo strumento della «centrale acquisti» sia poco apprezzata nei piccoli territori, in quanto ritenuta svantaggiosa per l'economica locale. Infatti l'esperienza maturata, ad esempio, nelle Marche è stata del tutto fallimentare alla luce del numero assai esiguo di gare di appalti. L'emendamento presentato dalla Lega ha quindi una sua ragionevolezza, che dovrebbe indurre il Governo ad accoglierlo, eventualmente apportando una parziale riformulazione. La finalità della proposta è infatti condivisibile, in quanto si sceglie di favorire le imprese del territorio attribuendo loro un punteggio più alto.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 28.20.

  Giulia GRILLO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 29.19, volto a prevedere una procedura di ricontrattazione del prezzo dei medicinali biotecnologici, al fine di ridurre il prezzo di rimborso da parte del Servizio sanitario di almeno il 30 per cento. Ricorda che uno sconto, nella misura del 20 per cento, è stato soppresso durante l'esame del disegno di legge di stabilità presso il Senato. Esprime rammarico per il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo sull'emendamento in esame, che potrebbe assicurare un risparmio pari a circa 50 milioni di euro all'anno da utilizzare per finanziare ad esempio la nuova legge sull'autismo.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'emendamento Grillo 29.19, in qualità di cofirmatario, stigmatizza il fenomeno del lobbismo nell'ambito degli ordini professionali e in particolare ritiene che il Governo dovrebbe adottare misure severe laddove tale fenomeno giunga a determinare possibili danni erariali.

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  La Commissione respinge l'emendamento Grillo 29.19.

  Mirella LIUZZI (M5S), intervenendo in qualità di cofirmataria sull'emendamento Paolo Nicolò Romano 29.22, ne illustra le finalità, sottolineando come esso sia volto a colmare il ritardo infrastrutturale del Paese nelle reti di banda larga prevedendo una procedura per il rilascio delle frequenze in 700 Mhz. L'emendamento prevede anche una specifica destinazione delle significative risorse che deriverebbero dall'assegnazione di tali frequenze. Invita pertanto il Governo a considerare tale finalizzazione, ovvero a immaginarne una alternativa.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Paolo Nicolò Romano 29.22, nonché gli identici emendamenti Sandra Savino 30.6, Marazziti 30.23, Grillo 30.36, Miotto 30.44 e Fucci 30.54.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, con riferimento alla sezione 31, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Calabrò 31.3, Monchiero 31.5, Grassi 31.14, Marazziti 31.15, Fucci 31.16 e Sbrollini 31.17.
  Con riferimento alla sezione 32, propone l'accantonamento dell'emendamento 32.51 della XII Commissione, degli identici emendamenti Binetti 32.15 e 32.52 della XII Commissione, dell'emendamento 32.53 della XII Commissione, degli identici emendamenti Milanato 32.10, Sammarco 32.11, Camani 32.14, De Mita 32.19, Taglialatela 32.21, Abrignani 32.22, Cenni 32.46, Fauttilli 32.47, Di Lello 32.50, nonché degli emendamenti Russo 32.8, Calabrò 32.9 e Carfagna 32.3.
  Con riferimento alla sezione 32-bis, propone l'accantonamento degli emendamenti Grillo 32-bis.7 e Lorefice 32-bis.9.
  Con riferimento alla sezione 32-quater, esprime parere contrario sull'emendamento Rampelli 32-quater.14 e parere favorevole sugli emendamenti 32-quater.39 e 32-quater.42 della XII Commissione. Propone l'accantonamento dell'emendamento Tullo 32-quater.18, degli identici emendamenti Miotto 32-quater.30 e 32-quater.40 della XII Commissione, nonché degli identici emendamenti Miotto 32-quater.31 e 32-quater.41 della XII Commissione.
  Con riferimento alla sezione 33, esprime parere contrario sugli emendamenti Roccella 33.369, Nuti 33.300, Guidesi 33.70, Cecconi 33.284, sugli identici emendamenti Brescia 33.207 e Matteo Bragantini 33.415, sugli emendamenti Simonetti 33.69, Riccardo Gallo 33.25, Taglialatela 33.1, Daniele Farina 33.236, 33.332 della II Commissione, Cirielli 33.156, sugli identici emendamenti Pannarale 33.176 e 33.230, sugli emendamenti Marzana 33.209, Chimienti 33.224, Pili 33.352, Biasotti 33.44, Vallascas 33.262, Prestigiacomo 33.45, Marcon 33.229, Falcone 33.170, Terzoni 33.274, De Lorenzis 33.250, Busto 33.277, Vallascas 33.256, Segoni 33.5, Liuzzi 33.228, Caparini 33.46, Sammarco 33.53, Famiglietti 33.83, Abrignani 33.164, Taglialatela 33.146, Fauttilli 33.330, Di Lello 33.403, nonché sull'emendamento Abrignani 33.12. Esprime parere favorevole sull'emendamento Dambruoso 33.109 e sugli identici emendamenti 33.340 della I Commissione e Mazziotti Di Celso 33.105. Propone l'accantonamento degli emendamenti Busin 33.73, Guerra 33.301, Boccadutri 33.77 e 33.76, Lenzi 33.137, Rampelli 33.147, Prodani 33.370, Sandra Savino 33.15, Palese 33.191, degli identici emendamenti Misiani 33.99, Placido 33.195, Barbanti 33.326, Latronico 33.366, Caruso 33.325, De Mita 33.121, Zappulla 33.188, degli identici emendamenti Piccone 33.92 e De Mita 33.120, nonché degli emendamenti Parisi 33.55, Fauttilli 33.348, Verini 33.98, Sammarco 33.113, Nicoletti 33.123, Bueno 33.17 e 33.18, Porta 33.305, 33.389 della VII Commissione, degli identici emendamenti Gasparini 33.134 e 33.338 della I Commissione, degli emendamenti Busin 33.33, Cecconi 33.286, Martella 33.128 e Zoggia 33.337, 33.339 della I Commissione, degli identici emendamenti Pagano 33.101, Garavini 33.307, Guidesi 33.52, degli identici emendamenti Misuraca 33.118 e Mariani 33.173, degli emendamenti De Lorenzis 33.248, Crippa 3.243, Pag. 45Fauttilli 33.167, Della Valle 33.249, Falcone 33.169, degli identici emendamenti Misuraca 33.68 e De Mita 33.106, degli emendamenti Benamati 33.141, Alfreider 33.377, Schullian 33.387 e Pagano 33.72.
  Con riferimento alla sezione 34, esprime invece parere contrario sugli emendamenti Matteo Bragantini 34.79 Fassina 34.95 e Nuti 34.45. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Paola Bragantini 34.1, Guidesi 34.11 e Palese 34.51, nonché degli identici emendamenti Nicchi 34.41, Colonnese 34.42, Cecconi 34.43 e Lenzi 34.47; propone altresì l'accantonamento degli identici emendamenti Guidesi 34.18, Palese 34.50 e Marchi 34.90, degli emendamenti Bratti 34.38, Marchi 34.93, 34.91, 34.92 e 34.94, Occhiuto 34.9.
  Con riferimento alla sezione 34-quinquies, propone l'accantonamento dell'emendamento Tartaglione 34-quinquies.22.
  Con riferimento alla sezione 35, esprime parere contrario sugli emendamenti Terzoni 35.166, Piccone 35.98 e 35.99, Guidesi 35.79, Baldelli 35.69, Roccella 35.215, Marguerettaz 35.219. Propone l'accantonamento degli emendamenti Gribaudo 35.150, Misiani 35.17, Rubinato 35.4, Cenni 35.174, Di Benedetto 35.163, degli identici emendamenti Centemero 35.38, Guidesi 35.83, Sammarco 35.96, De Mita 35.142, Cirielli 35.153, D'Ottavio 35.197, Borghi 35.228, Matteo Bragantini 35.241 e Pastorelli 35.245, nonché degli emendamenti Lo Monte 35.211 e Marchi 35.7. Propone altresì l'accantonamento degli identici emendamenti Dellai 35.179 e Alfreider 35.216, dell'emendamento Marguerettaz 35.218, degli identici emendamenti Misiani 35.9, Alberto Giorgetti 35.63 e De Mita 35.133, degli identici emendamenti Brugnerotto 35.170 e Prataviera 35.231, degli emendamenti Marguerettaz 35.220, Marchi 35.16, Stella Bianchi 35.108, degli identici emendamenti Dellai 35.178 e Ottobre 35.221, nonché degli emendamenti Causin 35.140, Fragomeli 35.113, Librandi 35.102, Malpezzi 35.93, D'Incecco 35.89 e Brandolin 35.91.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, anche con riferimento alle proposte di accantonamento.

  Edoardo FANUCCI, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative testé indicate dai relatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Rampelli 32-quater.14. Approva quindi l'emendamento 32-quater.39 della XII Commissione (vedi allegato 1).

  Andrea CECCONI (M5S), intervenendo sull'emendamento 32-quater.42 della XII Commissione, stigmatizza il fatto che attualmente vi sono molte regioni dove non sono state realizzate le strutture che avrebbero dovuto sostituire gli ospedali psichiatrici giudiziari, le cosiddette REMS, che sono costrette ad ospitare un numero di soggetti esorbitante rispetto alla loro effettiva capacità. Segnala che la situazione dei detenuti psichiatrici è sempre più grave e pericolosa sia per i detenuti sia per gli operatori sociosanitari. Si dichiara quindi favorevole allo stanziamento di ulteriori somme finalizzate all'assistenza sanitaria di tali soggetti, ma ricorda che la normativa vigente prevede il potere sostitutivo del Governo nell'ipotesi in cui la regione non ottemperi all'obbligo di realizzare tali strutture alternative agli ospedali psichiatrici giudiziari. Ritiene che gli annunci fatti dal Partito Democratico sulla chiusura di tali strutture non sono stati veritieri e che allo stato sia i pazienti sia il personale medico-sanitario siano esposti a situazioni di concreto pericoloso anche a causa dell'assenza di forze dell'ordine o di figure comunque responsabili sul versante della sicurezza.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'emendamento 32-quater.42 della XII Commissione, ricorda che l'istituzione delle residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) ha comportato lo stanziamento di diversi milioni di euro per la costruzione di edifici ad uso sanitario. Ciò si è reso necessario per Pag. 46ospitare moduli di 20 persone socialmente pericolose, precedentemente custodite presso gli ospedali psichiatrici giudiziari, separandoli dagli altri degenti. Ritiene quindi che la costruzione di questi edifici, in particolare delle REMS del Lazio, possa aver favorito sprechi di denaro pubblico, in quanto si è talvolta proceduto a stanziare risorse sia per residenze provvisorie sia per quelle che sarebbero poi diventate definitive. Critica, inoltre, la gestione di questi degenti considerati socialmente pericolosi, i quali sono attualmente sotto la vigilanza – oltre che sotto la cura – esclusivamente di personale sanitario, che deve svolgere, di fatto, anche mansioni precedentemente di competenza degli appartenenti alla polizia penitenziaria. Rileva dunque che questo personale sanitario si trova in condizione di essere minacciato e messo in pericolo e che le comunità locali, preoccupate da eventuali problemi di sorveglianza delle REMS presenti negli abitati – che sistemi di videosorveglianza installati non possono risolvere del tutto – hanno chiesto l'intervento dei Carabinieri a tutela della sicurezza di tali luoghi. Ritiene, in definitiva, che la presa in carico di persone socialmente pericolose debba essere differenziata da quelle di persone con disturbi psichici, ma socialmente non pericolose.

  Donata LENZI (PD), pur riconoscendo che molto resta ancora da fare con riferimento alle problematiche connesse agli ospedali psichiatrici giudiziari, ritiene che dei passi in avanti siano stati effettuati nel corso della presente legislatura e che non si possa comunque tornare alle precedenti condizioni invivibili nelle quali venivano costretti coloro che erano detenuti presso gli OPG. Rileva quindi che l'emendamento della XII Commissione 32-quater.42 va nella direzione di completare il processo di umanizzazione del trattamento di coloro che hanno compiuto reati e che presentano disturbi psichici. Ne raccomanda, quindi, l'approvazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 32-quater.42 della XII Commissione (vedi allegato 1) e respinge poi l'emendamento Roccella 33.369.

  Andrea CECCONI (M5S) interviene, in qualità di cofirmatario, sull'emendamento Nuti 33.300, raccomandandone l'approvazione. Sottolinea come lo stesso riduca del 50 per cento l'indennità mensile spettante ai parlamentari italiani, compresi quelli eletti presso il Parlamento europeo. Ritiene che tale decurtazione, che lascia intatti gli altri rimborsi spese spettanti ai medesimi, permetta una vita più che dignitosa a coloro che ne usufruiscono. Ricorda poi che i parlamentari del Movimento 5 Stelle, già dall'inizio della legislatura, devolvono parte dei propri emolumenti a favore delle piccole e medie imprese o ad imprese giovanili.

  La Commissione respinge l'emendamento Nuti 33.300.

  Guido GUIDESI (LNA) illustra il suo emendamento 33.70, il quale devolve una quota dell'8 per mille del gettito IRPEF di competenza statale per la costituzione di un Fondo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, destinato ad interventi di contrasto alla disoccupazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 33.70.

  Andrea CECCONI (M5S) illustra il suo emendamento 33.284, il quale prevede che la quota «inoptata» dell'8 per mille del gettito IRPEF non sia distribuita proporzionalmente in base alle preferenze espresse dai contribuenti, ma resti alla fiscalità dello Stato. Ricorda, quindi, che ogni anno appaiono notizie di stampa su segnalazioni dell'Agenzia delle entrate che riferiscono che da controlli incrociati effettuali da quest'ultima, risulterebbe che in diversi casi la destinazione dell'8 per mille e del 5 per mille dell'IRPEF non sarebbe stata sottoscritta dai contribuenti ai quali è stata formalmente attribuita. Dopo aver affermato che, probabilmente, tale «anomalia» si riscontra anche con riferimento al 2 per mille, che finanzia i Pag. 47partiti politici, ammette che la prova di questi fatti fraudolenti sia molto difficile. Auspica che l'introduzione della dichiarazione elettronica possa evitare quanto appena denunciato.

  Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrive l'emendamento Cecconi 33.284. Ricorda poi che circa l'80-90 per cento degli stanziamenti dell'8 per mille del gettito IRPEF di competenza statale non è destinato alle finalità originariamente previste dalla legge, portando ad esempio il salvataggio dell'Alitalia e la missione in Afghanistan.

  Gianni MELILLA (SI-SEL), dopo aver sottoscritto l'emendamento Cecconi 33.284, anche a nome del suo gruppo, ricorda che circa l'85 per cento dell'8 per mille del gettito IRPEF è destinato alla Chiesa cattolica, per circa 1 miliardo di euro, mentre il resto va allo Stato e alle rimanenti confessioni religiose. Sottolinea, però, che poco più del 40 per cento dei contribuenti esprime effettivamente la propria preferenza, determinando la destinazione dell'intero importo dell'8 per mille. Pur dichiarandosi cattolico e ricordando che lui stesso appone la propria sottoscrizione a favore della Chiesa cattolica, ritiene che sia da sostenere la suddetta proposta emendativa. Ciò anche nella scia dell'attività svolta da Papa Francesco, alla luce dei fatti recenti relativi ad una cattiva gestione di fondi e considerato che la gran parte di quanto destinato alla Chiesa cattolica non è poi speso per iniziative caritatevoli bensì per attività di tipo istituzionale.

  Francesco CARIELLO (M5S), intervenendo sull'emendamento Cecconi 33.284, di cui è cofirmatario, rappresenta che, da quello che gli risulta, i software utilizzati dai CAF sono programmati in modo tale da comportare in automatico la firma del contribuente sull'8 per mille alla Chiesa cattolica laddove manchi un'opzione esplicita. Invita, pertanto, il Governo ad assumere iniziative affinché l'inoptato da parte del contribuente resti tale.

  La Commissione respinge l'emendamento Cecconi 33.284.

  Francesco CARIELLO (M5S), intervenendo sugli identici emendamenti Brescia 33.207, di cui è cofirmatario, e Matteo Bragantini 33.415, lamenta che la scelta delle sottocategorie della quota dell'8 per mille destinata allo Stato sia affidata esclusivamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri e suggerisce che tale scelta sia resa possibile ai contribuenti, di modo da garantire maggiore trasparenza e controllo. Invita pertanto il Governo ad una seria riflessione, sottolineando che si tratta di una proposta emendativa a costo zero.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Brescia 33.207 e Matteo Bragantini 33.415 nonché gli emendamenti Simonetti 33.69 e Riccardo Gallo 33.25.

  Paolo RUSSO (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento Taglialatela 33.1, sottolinea come la proposta emendativa indichi con chiarezza un'opportunità, uno strumento di servizio rivolto anche alle aree portuali e alla logistica connessa, con vantaggio per il settore manifatturiero. Invita il Governo a una riconsiderazione del parere, allo scopo di generare delle opportunità di sviluppo per le tante aree portuali del Mezzogiorno, che possono rappresentare una piattaforma logistica per l'intero Mediterraneo.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) si associa all'intervento del collega Russo sull'emendamento Taglialatela 33.1 e aggiunge che, come già accaduto in altre parti d'Europa, si potrebbero istituire zone franche in tali aree portuali prevedendone il finanziamento attraverso risorse rinvenienti dall'Europa. Manifesta, infine, delusione per le promesse non mantenute da ministri dell'attuale Governo in carica.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottoscrive l'emendamento Taglialatela 33.1, stigmatizzando l'assenza di una visione organica del Governo sul Mezzogiorno e la mancanza Pag. 48di un interlocutore per il dialogo tra regioni e Governo nazionale, aggravata dalla mancata nomina di un Ministro competenze per la coesione territoriale.

  La Commissione respinge l'emendamento Taglialatela 33.1.

  Gianni MELILLA (SI-SEL), intervenendo sull'emendamento Daniele Farina 33.236, frutto di un approfondito dibattito in Commissione giustizia, rileva che esso dispone la soppressione della parte della legge di stabilità in cui si prevede la riduzione dell'indennità per i giudici onorari, considerato che si tratta di personale precario che svolge funzioni importanti nell'ordinamento giudiziario.

  Simonetta RUBINATO (PD), intervenendo sull'emendamento Daniele Farina 33.236, propone una riformulazione che sostituisca la riduzione dell'indennità con la formulazione prevista nella relazione tecnica, la quale menziona la previsione di una riduzione dello stanziamento del capitolo di bilancio.

  La Commissione respinge l'emendamento Daniele Farina 33.236.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, intervenendo sull'emendamento 33.332 della II Commissione, su cui il parere espresso dai relatori e dal Governo è contrario, ne propone l'accantonamento unitamente al successivo Dambruoso 33.109, sul quale è stato espresso dai relatori e dal Governo parere favorevole, in quanto gli emendamenti divergono sostanzialmente solo per quanto riguarda la soppressione della parole «riduzione» riferita alle indennità da corrispondere ai menzionati soggetti.

  Il Viceministro Enrico MORANDO concorda sulla proposta di accantonamento.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, gli emendamenti 33.332 della II Commissione e Dambruoso 33.109 devono intendersi accantonati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Cirielli 33.156 e gli identici emendamenti Pannarale 33.176 e 33.230.

  Gianluca VACCA (M5S) illustra le finalità dell'emendamento Marzana 33.209, volto a richiedere il blocco del taglio di 2.020 unità di personale ATA delle scuole a fronte di un risparmio minimo per lo Stato, ampiamente superato dalla spesa derivante dal ricorso alla esternalizzazione di servizi di mediocre qualità, ad esempio per la pulizia delle scuole.

  La Commissione respinge l'emendamento Marzana 33.209.

  Gianluca VACCA (M5S), intervenendo sull'emendamento Chimienti 33.224, propone di utilizzare le somme risparmiate dalle inferiori assunzioni effettuate nella scuola rispetto a quelle previste dal Governo per avviare l'assunzione di una parte del personale precario nella scuola.

  La Commissione respinge l'emendamento Chimienti 33.224.

  Mauro PILI (Misto) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 33.352, sottolineando che non presenta un carattere localistico ma mira a riequilibrare la situazione di svantaggio in cui si trova una regione insulare periferica come la Sardegna. Nel ricordare le disposizioni della legge n. 42 del 2009 ancora inattuate e l'impegno assunto nei mesi scorsi da parte del Presidente del Consiglio Renzi, sottolinea che se non si interviene con urgenza l'intero sistema industriale della Sardegna è a rischio di chiusura, a partire dai settori che impiegano grandi quantità di energia.

  La Commissione respinge l'emendamento Pili 33.352.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento Biasotti 33.44 e ne raccomanda l'approvazione, ricordando che molti armatori hanno intrapreso un Pag. 49ammodernamento della flotta sulla base di incentivi previsti dalla scorsa legge di stabilità che verrebbero meno se l'attuale legge di stabilità venisse approvata non modificando il comma 366.

  La Commissione respinge l'emendamento Biasotti 33.44.

  Andrea VALLASCAS (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 33.262, finalizzato a forme di incentivo temporaneo per misure di efficienza energetica.

  La Commissione respinge l'emendamento Vallascas 33.262.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Prestigiacomo 33.45, di cui è cofirmatario, ponendo in evidenza lo stato di sostanziale emarginazione in cui si trovano molte regioni del Mezzogiorno a causa delle carenze infrastrutturali della rete ferroviaria. Invita pertanto a riconsiderare il parere contrario espresso su tale emendamento che intende offrire una soluzione a tali problemi.

  Gianni MELILLA (SI-SEL) e Giulio MARCON (SI-SEL) sottoscrivono l'emendamento Prestigiacomo 33.45.

  La Commissione respinge l'emendamento Prestigiacomo 33.45.

  Giulio MARCON (SI-SEL) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 33.229, evidenziando che, pur considerando le risorse stanziate dal decreto-legge n. 185 del 2015, il finanziamento per il servizio civile nel 2016 è inferiore di circa 85 milioni rispetto all'anno precedente e che ciò comporterà una probabile riduzione di 10 mila unità dei giovani che potranno svolgerlo. Segnala che il Presidente del Consiglio Renzi si è assunto l'impegno di assicurare lo svolgimento del servizio civile da parte di 100 mila giovani nel 2017, per il quale occorrerebbero risorse ben più consistenti delle attuali. Auspica, quindi, un segnale politico all'interno della legge di stabilità con l'assegnazione di risorse aggiuntive, anche in maniera inferiore ai 100 milioni di euro previsti dal proprio emendamento. Richiede pertanto l'accantonamento dello stesso.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, nel ricordare lo stanziamento aggiuntivo previsto dal decreto-legge n. 185 del 2015, in linea con l'impegno assunto dal Governo, si dichiara in ogni caso disponibile a un accantonamento dell'emendamento Marcon 33.229.

  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Marcon 33.229 è da considerarsi accantonato e che l'emendamento Falcone 33.170 è stato ritirato.

  Patrizia TERZONI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 33.274, di cui è prima firmataria, richiamando le parole con cui il Ministro Franceschini ha sottolineato l'importanza della realizzazione di itinerari turistici a piedi denominati «cammini». Osserva che, alla luce delle parole del Ministro si sarebbe aspettata un diverso atteggiamento rispetto al proprio emendamento che, senza costi aggiuntivi, è frutto di un lavoro di lungo periodo e viene incontro alle esigenze dei piccoli comuni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Terzoni 33.274 e gli identici emendamenti De Lorenzis 33.250 e Busto 33.277.

  Andrea VALLASCAS (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 33.256, che mira a favorire le diagnosi energetiche su interi edifici tramite specifiche detrazioni di imposta.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vallascas 33.256 e Segoni 33.5.

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  Mirella LIUZZI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 33.228, ricordando di avere sollevato il tema dell'opportunità di un tetto stipendiale nel corso dell'esame del disegno di riforma della governance della Rai, mediante il ricorso ad obbligazioni emesse su aziende a partecipazione pubblica, e di avere in quella sede ricevuto la risposta che tale tetto era opportuno ma andava introdotto in una normativa di portata generale. Osserva, pertanto, che la legge di stabilità appare come un provvedimento adatto a introdurre tale disposizione.

  Il Viceministro Enrico MORANDO rileva che, al di là della natura dei provvedimenti normativi, l'introduzione di un tetto del genere rappresentato per società quotate o che emettono obbligazioni su mercati regolamentari appare in ogni caso inopportuna. Ribadisce in ogni caso il parere contrario sull'emendamento Liuzzi 33.228.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Liuzzi 33.228, approva gli identici emendamenti 33.340 della I Commissione e Mazziotti Di Celso 33.105 (vedi allegato 1) e respinge gli identici emendamenti Caparini 33.46, Sammarco 33.53, Famiglietti 33.83, Abrignani 33.164, Taglialatela 33.146, Fauttilli 33.330 e Di Lello 33.403.

  Giuseppe GALATI (Misto-ALA-MAIE) chiede alla presidenza e ai relatori se sia possibile accantonare l'emendamento Abrignani 33.12.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, dichiara la propria disponibilità all'accantonamento dell'emendamento in questione.

  Il Viceministro Enrico MORANDO concorda su tale accantonamento.

  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Abrignani 33.12 deve intendersi accantonato. Avverte inoltre che gli emendamenti Piccone 35.98 e 35.99 sono stati ritirati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Franco Bordo 33.237, Matteo Bragantini 34.79, Fassina 34.95, Nuti 34.45, Terzoni 35.166 e Guidesi 35.79.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) sottoscrive l'emendamento 35.69 a prima firma Baldelli e ne illustra le finalità, specificando come esso sia volto ad introdurre una sanzione per i comuni che non indichino l'utilizzo delle entrate derivanti dalle multe incassate con il sistema dell’autovelox. Si tratta semplicemente di introdurre una sanzione con riferimento ad una disciplina già vigente.

  Rocco PALESE (Misto-CR) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Baldelli 35.69, di cui condivide le finalità, in quanto è volto ad incentivare gli enti locali ad utilizzare le risorse derivante dall'irrogazione delle multe per la sicurezza stradale. Condivide infatti l'opinione espressa dal collega Russo sull'opportunità di introdurre una sanzione, in quanto ritiene tale modalità l'unica strada per indurre gli amministratori ad applicare le norme vigenti. Ricorda in proposito come anche le norme sul rispetto del Patto di stabilità interno hanno cominciato a funzionare quando sono state introdotte sanzioni anche per responsabilità per danno erariale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Baldelli 35.69 e Roccella 35.215.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (Misto-Min.Ling.) chiede ai relatori e al Governo l'accantonamento dell'emendamento a sua prima firma 35.219, al fine di affrontare contestualmente tutte le questioni che riguardano la regione Valle d'Aosta.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, pur non avendo nessuna contrarietà all'accantonamento dell'emendamento del deputato Marguerettaz, segnala che durante l'esame Pag. 51del disegno di legge di stabilità al Senato è stata introdotta una norma di salvaguardia per le regioni a statuto speciale, norma nella quale dovrebbe considerarsi assorbito anche l'emendamento in discussione.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, concorda sull'accantonamento dell'emendamento Marguerettaz 35.219.

  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Marguerettaz 35.219 deve intendersi accantonato. Avverte altresì che nel fascicolo degli emendamenti segnalati per un errore materiale è stato inserito l'emendamento Borghi 38.69 anziché l'emendamento Borghi 38.70 (vedi allegato 4).

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, anche a nome del collega Melilli, con riferimento alla sezione 36, propone l'accantonamento dell'emendamento Coppola 36.6.
  Con riferimento alla sezione 38, esprime parere contrario sull'emendamento Cristian Iannuzzi 38.79. Propone, inoltre, l'accantonamento degli emendamenti Russo 38.25, Misiani 38.4, Mauri 38.50, degli identici emendamenti Marchi 38.3, Centemero 38.27, Sammarco 38.38, Cirielli 38.60, D'Ottavio 38.105, Borghi 38.119, Melilla 38.127 e Pastorelli 38.128, nonché degli emendamenti Borghi 38.67 e Carnevali 38.89. Propone, altresì, l'accantonamento degli identici emendamenti Occhiuto 38.23, Sammarco 38.39, De Menech 38.47, Cirielli 38.59, D'Ottavio 38.108, Borghi 38.121 e Pastorelli 38.125, degli identici emendamenti Verini 38.55, 38.93 della II Commissione e Berretta 38.110, degli identici emendamenti Verini 38.56, 38.94 della II Commissione e Berretta 38.111, degli identici emendamenti Verini 38.57, 38.96 della II Commissione e Berretta 38.113, nonché degli emendamenti Galati 38.53, Marchi 38.34, Ghizzoni 38.51, Borghi 38.70 e Ferraresi 38.85.
  Con riferimento alla sezione 39, esprime parere contrario sull'emendamento Turco 39.3. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Verini 39.14, 39.33 della II Commissione e Berretta 39.39, degli identici emendamenti 39.34 della II Commissione e Rossomando 39.47, nonché dell'emendamento Colletti 39.27, degli identici emendamenti Giuliani 39.15 e 39.35 della II Commissione, degli identici emendamenti Verini 39.17 e 39.37 della II Commissione e Berretta 39.41, degli identici emendamenti Verini 39.16, 39.36 della II Commissione e Berretta 39.40.
  Con riferimento alla sezione 40, esprime parere contrario sugli emendamenti Occhiuto 40.16 e 40.17, sull'emendamento Palese 40.62, sugli emendamenti Prestigiacomo 40.20, Daga 40.51, sull'emendamento Sanga 40.19 e sugli emendamenti Catanoso 40.8 e 40.10. Propone, inoltre l'accantonamento degli identici emendamenti De Girolamo 40.3 e Palese 40.61, dell'emendamento Borghi 40.34, degli identici emendamenti 40.58 della XIV Commissione e Camani 40.68, degli identici emendamenti 40.60 della XIV Commissione e Camani 40.66, nonché degli identici emendamenti 40.59 della XIV Commissione e Camani 40.67. Propone altresì l'accantonamento dell'emendamento Braga 40.33, degli identici emendamenti Castricone 40.28 e Palese 40.36 e dell'emendamento Covello 40-ter.6.
  Con riferimento alla sezione 41, esprime parere contrario sugli emendamenti Battelli 41.18 e Pellegrino 41.28, mentre propone l'accantonamento degli emendamenti Ferro 41.12 e Sottanelli 41.7.
  Con riferimento alla sezione 41-bis, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Pellegrino 41-bis.8 e Crippa 41-bis.9.
  Con riferimento alla sezione 42, esprime parere contrario sull'emendamento Duranti 42.34, sugli emendamenti Caparini 42.7 e Pelillo 42.23, sugli emendamenti Scotto 42.42, Ricciatti 42.41, Rampelli 42.27 e Labriola 42.60. Propone l'accantonamento dell'emendamento Benamati 42.24, degli identici emendamenti Gelmini 42.4 e Giampaolo Galli 42.22, dell'emendamento Rampelli 42.29, degli Pag. 52identici emendamenti Rampelli 42.28, Galgano 42.18, Vignali 42.20 e Corsaro 42.65 e dell'emendamento Mannino 42.46.
  Con riferimento alla sezione 43, esprime parere contrario sugli emendamenti Dell'Orco 43.43, Gregorio Fontana 43.17, Pastorelli 43.64. Propone l'accantonamento degli emendamenti Pastorelli 43.63, degli identici emendamenti Cristian Iannuzzi 43.36 e Catalano 43.68, degli emendamenti Dell'Orco 43.46, Minnucci 43.27, Giulietti 43.25, degli identici emendamenti Alberto Giorgetti 43.12, Simonetti 43.16 e Fanucci 43.21, nonché degli emendamenti Dell'Orco 43.41 e Boccuzzi 43.26.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, anche con riferimento alle proposte di accantonamento.

  Edoardo FANUCCI, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative testé indicate dai relatori.

  Cristian IANNUZZI (Misto), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 38.79, ne illustra le finalità, chiedendo al Governo di dichiarare la sua posizione circa gli interventi volti allo sviluppo della mobilità ciclistica. Invita pertanto i relatori ed il Governo ad un ripensamento circa il parere contrario già espresso e chiede l'accantonamento della proposta emendativa in esame al fine di un ulteriore approfondimento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cristian Iannuzzi 38.79 e Turco 39.3.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 40.16, chiede ai relatori e al rappresentante del Governo le ragioni del parere contrario espresso in merito al suo emendamento che prevede il rispetto della cosiddetta regola aurea per le regioni del Mezzogiorno nell'utilizzo delle risorse comunitarie anche per il nuovo ciclo di programmazione. A tale riguardo ritiene che occorra garantire che il CIPE riassegni mediante propria delibera le risorse non utilizzate alle regioni del Mezzogiorno che non sono riuscite ad utilizzarle.

  Rocco PALESE (Misto-CR) desidera richiamare l'attenzione dei relatori e del Governo sul medesimo emendamento volto a garantire il rispetto di una regola fondamentale per le regioni del Mezzogiorno nell'utilizzo dei fondi comunitari. Stigmatizza, a tale riguardo, che ancora non sono state attribuite le deleghe che in passato erano del Ministro Delrio e ribadisce l'importanza che il vincolo dell'80 per cento per le regioni del Mezzogiorno venga mantenuto. Invita, pertanto, sia i relatori che il Governo ad una maggiore riflessione su tale questione e ritiene che l'emendamento in questione possa essere utilmente accantonato al fine di garantire l'estensione della regola aurea anche per i fondi relativi alla programmazione 2014-2020.

  Maino MARCHI (PD) intervenendo sull'emendamento Occhiuto 40.16, si dichiara a favore di un suo accantonamento, al fine di una sua rivalutazione da parte dei relatori e del Governo. Sottolinea comunque che, alla fine del 2011, i fondi per il periodo 2007-2013 erano stati spesi solo per il 15 per cento del loro importo complessivo, per cui si è dovuto intervenire, successivamente, in maniera attiva per poter colmare tale gap. Sottolinea inoltre che, anche nell'ambito del presente disegno di legge di stabilità ci si attendono, in particolare nel passaggio presso questo ramo del Parlamento, ulteriori misure a favore del nostro Mezzogiorno.

  Il Viceministro Enrico MORANDO condivide quanto testé affermato dal deputato Marchi e si dichiara disponibile ad un accantonamento dell'emendamento Occhiuto 40.16, pur ritenendo che, per la parte applicabile, non sia necessario precisare quanto ivi indicato.

  Rocco PALESE (Misto-CR) riconosce che il presente disegno di legge di stabilità, con le disposizioni presenti nei commi Pag. 53delle sezioni 40 e 41, ha introdotto misure significative. Sottolinea poi che anche per il periodo 2014/2020 non sono state ancora spese le risorse stanziate. Ritiene comunque che se l'applicazione del vincolo 20-80 sia riferibile anche alle risorse indicate nella proposta emendativa 40.16, non dovrebbero sussistere problemi nell'esplicitare ciò nella norma.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, si dichiara disponibile ad un accantonamento dell'emendamento Occhiuto 40.16, al fine di svolgere gli opportuni approfondimenti. Osserva, comunque, che la disposizione di cui all'articolo 1, comma 703, della legge n. 190 del 2014, non sembra concernere i fondi cui si riferisce il collega Palese, bensì il Fondo per lo sviluppo e la coesione.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, l'emendamento Occhiuto 40.16 deve intendersi accantonato. Sospende quindi brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 20.50, è ripresa alle 21.05.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato presentato ed è in distribuzione il l'emendamento 7.39 del Governo (vedi allegato 2), in materia di credito d'imposta per i nuovi investimenti delle imprese nel Mezzogiorno, e le relative relazione illustrativa e relazione tecnica (vedi allegato 3). Fissa quindi il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti al predetto emendamento per le ore 12 di domani.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 40.17, chiede il rafforzamento del principio di territorialità di modo che i fondi strutturali non utilizzati, riprogrammati attraverso la PAC, vengano comunque destinati a interventi nella regione interessata. Ne chiede pertanto l'accantonamento.

  Il Viceministro Enrico MORANDO conferma il parere contrario espresso sull'emendamento Occhiuto 40.17, in quanto replicherebbe un principio, quello di territorialità, già normativamente previsto.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) ribadisce che tali risorse, nel momento in cui vengono riprogrammate dal Governo, vanno a costituire un altro fondo per l'utilizzo del quale non c’è garanzia che il CIPE rispetti il vincolo di territorialità.

  Giulia GRILLO (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Occhiuto 40.17.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, propone alla Commissione l'accantonamento dell'emendamento Occhiuto 40.17 e di tutti gli altri emendamenti non ritirati relativi alla sezione 40, di modo che vengano affrontati in occasione della discussione e del voto sull'emendamento 7.39 del Governo testé presentato.

  Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, in assenza di obiezioni, i predetti emendamenti devono intendersi accantonati.

  Sergio BATTELLI (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 41.18, dopo aver descritto le caratteristiche del FEIS, illustra le finalità della proposta emendativa, volta a fare in modo che gli italiani non vengano obbligati a coprire le perdite di investimenti rischiosi e che non portano benefici per il Paese.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Battelli 41.18 e 41.28 Pellegrino.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sugli identici emendamenti Pellegrino 41-bis.8 e Crippa 41-bis.9, ne illustra le finalità, ribadendo la necessità di sopprimere le disposizioni del disegno di legge di Pag. 54stabilità contenenti norme per l'istituzione di un fondo di garanzia che intervenga esclusivamente a garanzia degli impegni assunti per il finanziamento di ciascun interconnector, per i quali in realtà sono già state sottoscritte delle fidejussioni, evidenziando inoltre che si tratterebbe di una sovvenzione a soggetti privati che ricadrebbe esclusivamente sui cittadini come voce incrementale in bolletta.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Pellegrino 41-bis.8 e Crippa 41-bis.9 e gli emendamenti Duranti 42.34, Caparini 42.7, Scotto 42.42, Ricciatti 42.41, Rampelli 42.27, Labriola 42.60, Pastorelli 43.64, Dell'Orco 43.43 e Gregorio Fontana 43.17.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, anche a nome del collega Tancredi, con riferimento alla sezione 44, esprime parere contrario sugli emendamenti Franco Bordo 44.32 e 44.31, mentre propone l'accantonamento dell'emendamento Abrignani 44.23. Esprime parere contrario sull'emendamento Ruocco 44.60, mentre propone l'accantonamento degli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.6, Giampaolo Galli 44.12, Abrignani 44.26 e Donati 44.42. Propone, altresì, l'accantonamento degli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.11, Giampaolo Galli 44.19 e Marco Di Maio 44.37, nonché dell'emendamento Ruocco 44.33. Propone, inoltre, l'accantonamento degli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.5, Giampaolo Galli 44.15, Abrignani 44.25 e Donati 44.41, nonché degli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.4, Giampaolo Galli 44.16, Abrignani 44.24 e Donati 44.40. Propone, infine, l'accantonamento degli identici emendamenti Alberto Giorgetti 44.8, Giampaolo Galli 44.14, Dorina Bianchi 44.21 e Abrignani 44.28.
  Con riferimento alla sezione 45, propone l'accantonamento dell'emendamento Mottola 45.8.
  Con riferimento alla sezione 46, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Cuperlo 46.29 e Formisano 46.25, nonché sugli emendamenti Paglia 46.20, Ruocco 46.21 e Alberto Giorgetti 46.7. Propone l'accantonamento dell'emendamento Boccadutri 46.28 ed esprime parere contrario sugli identici emendamenti Marchi 46.34 e Baruffi 46.14. Propone, infine, l'accantonamento degli emendamenti Paglia 46.18, Di Salvo 46.30, nonché degli identici emendamenti Sammarco 46.10, Tinagli 46.36, Mongello 46.37 e Di Gioia 46.38.
  In relazione alla sezione 47, esprime parere contrario sugli emendamenti Guidesi 47.26, Gagnarli 47.47, Massimiliano Bernini 47.52, Guidesi 47.29 e 47.23, Caparini 47.86 e D'Incà 47.57. Propone l'accantonamento degli emendamenti Schullian 47.19, 47.20 e 47.17, Guidesi 47.24, Plangger 47.73 e 47.74, Ricciatti 47.43, Schullian 47.14, Minnucci 47.1 e Pastorino 47.2.
  In relazione alla sezione 48, propone l'accantonamento di tutti gli emendamenti ad essa riferiti, in particolare: Faenzi 48.34, Rampelli 48.35, gli identici emendamenti Rampelli 48.36 e Paglia 48.45, Rampelli 48.37, Luigi Di Maio 48.56, Librandi 48.21, gli identici emendamenti Rampelli 48.38, Paglia 48.44 e Formisano 48.73, Baroni 48.49, gli identici emendamenti Formisano 48.82, Zaccagnini 48.83, Mantero 48.51 e Basso 48.65, gli emendamenti Saltamartini 48.10, Rabino 48.24, Mantero 48.52, Sammarco 48.28, Binetti 48.17, Russo 48.88 e 48.89.
  In relazione alla sezione 49, propone l'accantonamento degli emendamenti Rabino 49.16, Pelillo 49.22, degli identici emendamenti Pagano 49.11 e Sanga 49.39, degli emendamenti Pelillo 49.21, Ribaudo 49.35, degli identici emendamenti Garavini 49.34 e 49.40 della III Commissione, dell'emendamento Guidesi 49.12.
  In relazione alla sezione 50, esprime parere contrario sull'emendamento Abrignani 50.1.
  In relazione alla sezione 50-bis, esprime parere contrario sugli emendamenti Paglia 50-bis.30, Bergamini 50-bis.9 e Marcon 50-bis.29 e propone l'accantonamento degli identici emendamenti Misiani 50-bis.4, Laffranco 50-bis.12, De Mita Pag. 5550-bis.18, Marco Di Maio 50-bis.23 e Baruffi 50-bis.36 e dell'emendamento Parrini 50-bis.38.
  In relazione alla sezione 50-ter, esprime parere contrario sugli emendamenti Pesco 50-ter.15, Cancelleri 50-ter.16, Artini 50-ter.1 e Pesco 50-ter.19 e propone l'accantonamento degli emendamenti Faenzi 50-ter.10, Sbrollini 50-ter.27 e Nicoletti 50-ter.5.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere conforme a quello dei relatori, anche per quanto riguarda le proposte di accantonamento.

  Edoardo FANUCCI, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative testé indicate dai relatori.

  La Commissione con distinte votazioni respinge gli emendamenti Franco Bordo 44.32 e 44.31 e l'emendamento Ruocco 44.60.

  Francesco LAFORGIA (PD) ritira l'emendamento 46.29 di cui è cofirmatario, pur esprimendo una valutazione non positiva sulla scelta del Governo di elevare a 3.000 euro il limite per l'uso dei contanti, su cui hanno espresso forti perplessità il Procuratore nazionale antimafia e il Presidente dell'ANAC.
  Rileva che, oltre tutto, tale misura non è in grado di provocare un aumento dei consumi, può contribuire ad una crescita sia della piccola sia della grande evasione ed è in contraddizione con alcune importanti misure adottate dal Governo. Auspica, pertanto, uno sforzo per rivedere tale disposizione.

  La Commissione respinge l'emendamento Formisano 46.25.

  Gianni MELILLA (SI-SEL) sottoscrive l'emendamento Paglia 46.20, volto a contrastare la scelta di elevare a 3.000 euro il limite per l'uso dei contanti, e ne raccomanda l'approvazione, richiamando anche quanto sostenuto in passato dal Ministro Padoan e da quanto affermato da Vincenzo Visco che considera il migliore responsabile governativo del settore delle finanze degli ultimi anni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Paglia 46.20, Ruocco 46.21 e Alberto Giorgetti 46.7.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che gli identici emendamenti Marchi 46.34 e Baruffi 46.14 sono stati ritirati.

  Susanna CENNI (PD) nel condividere l'opportunità del ritiro degli emendamenti Marchi 46.34 e Baruffi 46.14, da lei sottoscritti, invita in ogni caso a non sottovalutare il tema, emerso anche in sede di Commissione anticontraffazione, della necessità di monitorare i servizi di autotrasporto che spesso offrono copertura a pratiche illecite. Ricorda che tale questione è emersa in particolare in relazione al distretto di Prato.

  La Commissione respinge l'emendamento Guidesi 47.26.

  Chiara GAGNARLI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 47.47, con il quale si intendono ridurre le accise per la produzione di birra nei microbirrifici, recependo in tal modo anche una direttiva europea. Segnala che in tal modo si potrebbe sostenere un'attività in espansione, come dimostra anche quanto accaduto nel Regno Unito, ed invita pertanto a prendere in considerazione un accantonamento dell'emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Gagnarli 47.47.

  Massimiliano BERNINI (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 47.52, che ha lo scopo di portare al dieci per cento l'IVA per la pappa reale, attualmente al ventidue per cento nonostante il fatto che la legge n. 313 del 2004 riconosca che si tratta di un prodotto agricolo. Chiede, pertanto, un accantonamento dell'emendamento, sottolineando Pag. 56che in tal modo si potrebbe favorire l'attività di giovani imprenditori.

  Il Viceministro Enrico MORANDO ricorda che con la legge di stabilità sono state previste agevolazioni fiscali senza precedenti per il settore agricolo e che non ritiene necessario superare il punto di equilibrio raggiunto prevedendo ulteriori agevolazioni.

  Laura CASTELLI (M5S) critica il fatto che il Governo non fornisca le risposte richieste ma si limiti a giustificarsi dicendo di avere operato in maniera diversa.

  Maino MARCHI (PD) rileva che si è adottata una scelta politica considerando di non prevedere altre specifiche agevolazioni.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) ricorda che grazie all'aumento del volume del gioco di azzardo vi è a disposizione circa un miliardo di euro che potrebbe essere destinato a finalità di alto valore simbolico come quella in discussione che riguarda il settore dell'apicoltura.

  Massimiliano BERNINI (M5S) insiste sulla richiesta di accantonamento, ricordando che l'emendamento implica una copertura finanziaria contenuta e segnalando come ulteriore anomalia che in relazione alla produzione di pappa reale non è previsto alcun regime di IVA a compensazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Massimiliano Bernini 47.52, Guidesi 47.29 e 47.23 e Caparini 47.86.

  Federico D'INCÀ (M5S) illustra l'emendamento 47.57 a sua prima firma, volto a ripristinare l'aliquota del 10 per cento sul pellet, ricordando come su tale questione il Governo e la sua maggioranza abbiano dato dimostrazione di assai scarsa coerenza e di totale disinteresse nei confronti delle aree climaticamente più svantaggiate del Paese. Rammenta, infatti, che la riduzione della tassazione sul pellet contenuta nella versione iniziale del disegno di legge di stabilità per il 2016 è stata successivamente vanificata dalle decisioni assunte dalla maggioranza parlamentare nel corso dell'esame presso il Senato. Chiede pertanto al Viceministro Morando di esplicitare le ragioni che hanno determinato tale vistosa retromarcia nonché di chiarire le nuove finalità cui si è inteso destinare le risorse rivenienti dal nuovo incremento dell'aliquota sul pellet dal 10 al 22 per cento, pari circa a 96 milioni di euro annui.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sottoscrive l'emendamento D'Incà 47.57, atteso che l'uso del pellet trova largo impiego anche nelle regioni meridionali del Paese.

  Riccardo FRACCARO (M5S) sottoscrive l'emendamento D'Incà 47.57.

  Il Viceministro Enrico MORANDO, al fine di fornire una più precisa ricostruzione degli atti parlamentari, ricorda come l'anno passato nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità per il 2015 la maggioranza alla Camera decise autonomamente di innalzare fino al 22 per cento l'aliquota sul pellet. Osserva, inoltre, come nel disegno di legge di stabilità per il 2016 approvato dal Governo fosse invece prevista la riduzione al 10 per cento della tassazione sul pellet, salvo avere poi la maggioranza successivamente adottato, in maniera peraltro del tutto autonoma e trasparente, una decisione di segno totalmente contrario presso il Senato. Fa, altresì, presente che le risorse rivenienti dal ripristino dell'aliquota al 22 per cento deliberato dal Senato, pari a circa 96 milioni di euro annui, risultano destinate al finanziamento di interventi di altra natura, quale, ad esempio, la reintroduzione di talune prestazioni economiche riconosciute dall'INPS e dall'INAIL ai propri assistiti che fruiscono di cicli di cure termali.

  Guido GUIDESI (LNA), nel sottoscrivere l'emendamento D'Incà 47.57, contesta Pag. 57l'ambiguità e la posizione ondivaga tenuta dal Governo e dalla sua maggioranza durante l'intera vicenda parlamentare inerente la tassazione del pellet, contraddistinta da annunci e successive smentite, auspicando piuttosto la capacità dei due rami del Parlamento di modificare nel merito le decisioni assunte dal Governo soprattutto quando queste interessano temi di particolare rilevanza per i cittadini, quali ad esempio la questione relativa al trattamento pensionistico del personale cosiddetto «quota 96».

  Federico D'INCÀ (M5S), nell'auspicare in generale una maggiore capacità di intervento decisionale da parte del Parlamento, ribadisce tuttavia la necessità che la politica sappia responsabilmente mantenere le promesse assunte nei confronti dei cittadini. Per le ragioni sopra esposte, invita pertanto i colleghi della Commissione bilancio ad esprimere un voto favorevole sul suo emendamento 47.57.

  Riccardo FRACCARO (M5S), nel ritenere la ricostruzione delle cronache parlamentari in precedenza illustrata dal Viceministro Morando rappresentativa della scarsa affidabilità e coerenza del Governo e della sua maggioranza, invita ad esprimere un voto favorevole sull'emendamento D'Incà 47.57, considerato che lo stesso risulta comunque provvisto di adeguata copertura finanziaria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti D'Incà 47.57, Abrignani 50.1, Paglia 50-bis.30, Bergamini 50-bis.9 e Marcon 50-bis.29.

  Daniele PESCO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento 50-ter.15 a sua prima firma, volto ad intraprendere, anche attraverso la costituzione di uno specifico Fondo con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro, una efficace lotta all'evasione fiscale utilizzando in particolare la leva del contrasto di interessi, a suo giudizio capace di favorire un aumento complessivo del gettito erariale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Pesco 50-ter.15, Cancelleri 50-bis.16 e Artini 50-ter.1.

  Daniele PESCO (M5S) illustra le finalità dell'emendamento 50-ter.19 a sua prima firma, volto a contrastare il fenomeno dell'economia sommersa anche attraverso la valorizzazione di strumenti premiali e mutuando talune esperienze positive praticate in altri Paesi europei, in particolare nel Portogallo.

  Il Viceministro Enrico MORANDO ricorda che la strategia incentrata sul contrasto di interessi, dalla quale può derivare un consistente aumento della base imponibile complessiva, è al centro dell'attenzione del Governo e che tale meccanismo, a vario titolo in qualche misura già sperimentato nel caso delle detrazioni ecobonus, potrebbe trovare una più ampia applicazione con riguardo agli ulteriori settori concernenti le spese per le abitazioni, i servizi prestati dalle libere professioni e le riparazioni automobilistiche, a condizione che ciò non si traduca in un aggravio degli oneri amministrativi a carico del contribuente. Ferma rimanendo la sua sostanziale contrarietà sull'emendamento 50-ter.19, in particolare nella parte che prevede la costituzione di un apposito Fondo, conferma tuttavia l'intenzione da parte del Governo di proseguire nel corso del 2016 lungo la strada di una maggiore implementazione delle strategie basate sul contrasto di interessi nella prospettiva di una sempre più efficace lotta all'evasione e all'elusione fiscale.

  La Commissione respinge l'emendamento Pesco 50-ter.19.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli emendamenti segnalati riferiti alle Tabelle A, C, D ed E del disegno di legge di stabilità sono da intendersi al momento accantonati, in attesa di una loro più approfondita valutazione. Pag. 58
  Comunica, altresì, che la segnalazione del gruppo Misto relativa all'emendamento De Menech 27.101, deve intendersi sostituita da quella relativa all'emendamento Palese 27.201, dovendosi pertanto ritenere segnalato anche l'identico Altieri 27.209 (vedi allegato 4). Comunica quindi che l'emendamento Ghizzoni 38.51 è stato ritirato.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame congiunto dei provvedimenti in titolo alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 22.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 555 del 7 dicembre 2015:
   a pagina 4, prima colonna, quarantaseiesima riga, la parola: «Tarocco» è sostituita dalla seguente: «Taricco».

Pag. 59