CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 novembre 2015
548.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Giovedì 26 novembre 2015. – Presidenza del presidente Alessandro NACCARATO.

  La seduta comincia alle 14.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sul trasferimento e la messa in comune dei contributi al Fondo di risoluzione unico, con Allegati, fatto a Bruxelles il 21 maggio 2014, con processo verbale di rettifica, fatto a Bruxelles il 22 aprile 2015.
C. 3449 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione)
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

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  Paola PINNA (SCpI), relatrice, osserva che il disegno di legge in esame, approvato dal Senato il 25 novembre, ha il fine di ratificare e rendere esecutivo l'Accordo sul trasferimento e la messa in comune dei contributi al Fondo unico di risoluzione, fatto a Bruxelles il 21 gennaio 2014. Tale Accordo costituisce un tassello indispensabile dell'Unione bancaria perché il Meccanismo unico di risoluzione per le crisi bancarie (SRM) possa operare con piena efficacia: l'Accordo intergovernativo, infatti, è volto a stabilire l'obbligo degli Stati membri di trasferire le contribuzioni delle banche aventi sede nel proprio territorio al Fondo unico di risoluzione (SRF).
  Insieme al Codice unico europeo e al Meccanismo di vigilanza unico, il Meccanismo unico di risoluzione rappresenta uno dei tre pilastri dell'Unione bancaria, il cui fine è garantire che il settore bancario nella zona euro e nell'Unione europea sia sicuro e affidabile, e che le banche insolvibili siano soggette a risoluzione senza ricorrere al denaro dei contribuenti e riducendo al minimo l'impatto sull'economia reale. All'Unione bancaria aderiranno automaticamente tutti i Paesi che adotteranno l'euro, mentre i paesi che non fanno parte della zona euro potranno comunque aderire mediante un accordo di cooperazione. Il primo pilastro e l'asse portante dell'Unione bancaria è il cosiddetto «Codice unico europeo», dovendosi intendere col termine un insieme di testi legislativi applicabili a tutti gli enti finanziari e a tutti i prodotti finanziari dell'Unione, e riguardanti in primo luogo i requisiti patrimoniali delle banche, i sistemi di garanzia dei depositi e la gestione delle banche in dissesto. Il secondo pilastro dell'Unione bancaria è rappresentato dal Meccanismo unico di vigilanza, un organo di vigilanza bancaria sovranazionale volto a garantire la solidità del settore finanziario europeo mediante controlli approfonditi e periodici dello stato di salute delle banche, effettuati in base a norme identiche per tutti i paesi dell'UE. I compiti di vigilanza sono attribuiti alla BCE, in collaborazione con le autorità di vigilanza nazionali. Il terzo pilastro dell'Unione bancaria è il meccanismo unico di risoluzione. Gli obiettivi principali del terzo pilastro dell'Unione bancaria consistono nel rafforzare la fiducia nel settore bancario; nell'impedire la corsa agli sportelli e il contagio nelle situazioni di dissesto; nel ridurre al minimo la relazione negativa tra banche ed emittenti sovrani; nell'eliminare la frammentazione del mercato interno dei servizi finanziari.
  Quanto al Fondo unico di risoluzione, esso è un fondo istituito a livello sovranazionale e utilizzato per la risoluzione delle banche in dissesto quando risultino esaurite le altre opzioni, prima fra tutte lo strumento del bail-in (la partecipazione dei creditori e dei correntisti maggiori alle perdite dell'ente creditizio eventualmente sottoposto a procedura di risoluzione). Il Fondo verrà costituito nell'arco di 8 anni e dovrebbe raggiungere almeno l'1 per cento dell'importo dei depositi protetti di tutti gli enti creditizi autorizzati in tutti gli Stati che fanno parte dell'Unione bancaria, per un totale stimato di circa 55 miliardi di euro. Il contributo dovuto da ciascuna banca sarà calcolato in percentuale dell'ammontare delle sue passività (con l'esclusione dei fondi propri e dei depositi protetti) rispetto alle passività aggregate (esclusi i fondi propri e i depositi protetti) di tutti gli enti creditizi autorizzati negli Stati membri partecipanti e adattato in proporzione ai rischi assunti di ciascun ente. Relativamente al funzionamento del Fondo, i contributi delle banche raccolti a livello nazionale saranno trasferiti al Fondo unico di risoluzione medesimo, al quale sarà possibile accedere solo in caso di applicazione corretta e totale delle norme di bail-in e dei principi stabiliti nella direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche e nel regolamento sul meccanismo unico di risoluzione. Tale condizione è volta a garantire il rispetto di uno dei principi portanti dell’ Unione bancaria, ossia che il costo dei dissesti bancari gravi sul settore finanziario e non sui contribuenti. Il Fondo sarà inizialmente costituito da «comparti nazionali», Pag. 22che verranno fusi in modo graduale durante una fase transitoria della durata di otto anni.
  L'Accordo intergovernativo oggetto di ratifica definisce, per la succitata fase transitoria, le modalità per il trasferimento e la messa in comune dei fondi.
  Più analiticamente, l'Accordo intergovernativo in esame si compone di un lungo preambolo, 16 articoli e due dichiarazioni di intenti delle Parti. L'Accordo intergovernativo, nella sostanza, disciplina anzitutto l'obbligo di trasferire le contribuzioni: soprattutto per iniziativa tedesca è stato escluso l'obbligo per le banche nazionali di contribuzione diretta al Fondo unico di risoluzione, optando a favore di un meccanismo di raccolta a livello nazionale e di trasferimento collettivo al Fondo. Infatti l'articolo 10 dell'Accordo intergovernativo obbliga gli Stati membri ad adottare le misure necessarie a garantire l'osservanza dell'obbligo di trasferire congiuntamente i contributi; diversamente, è sancita l'impossibilità di accedere alle risorse degli altri comparti nazionali. Per quanto concerne l'Italia, l'Autorità di risoluzione, cui compete la raccolta e il trasferimento dei contributi nazionali al Fondo unico di risoluzione, sarà la Banca d'Italia, che già partecipa al Comitato unico di risoluzione. Un aspetto fondamentale dell'Accordo intergovernativo si ricava dai considerando numero 17 e 18 del preambolo e dall'articolo 9, in base ai quali gli Stati nordici hanno mirato a garantirsi contro successive modifiche del Regolamento sul Meccanismo unico di risoluzione volte a mitigare l'attuale disciplina del bail-in: le Parti dovranno infatti, in caso di modifiche normative del Regolamento SRM, assicurare un assetto normativo equivalente o comunque non meno stringente di quello attualmente stabilito. Infine, l'articolo 15 dell'Accordo intergovernativo contempla l'ipotesi di una condanna al risarcimento di danni derivanti da decisioni illegittimamente assunte dalle Istituzioni europee investite di poteri decisionali nell'ambito del Meccanismo unico di risoluzione.
  Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo sul trasferimento e la messa in comune dei contributi al Fondo unico di risoluzione, con allegati, fatto a Bruxelles il 21 maggio 2014 – con relativo processo verbale di rettifica del 22 aprile 2015 – si compone di quattro articoli: come di consueto, i primi due articoli concernono rispettivamente l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo in oggetto. L'articolo 3 reca la clausola di invarianza finanziaria, mentre l'articolo 4 prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Quanto al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, il provvedimento si inquadra nell'ambito della materia politica estera e rapporti internazionali dello Stato, demandata alla competenza legislativa esclusiva dello Stato ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera a), della Costituzione. Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.20

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 26 novembre 2015. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, Domenico Manzione.

  La seduta comincia alle 14.40.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che la deputata Mariastella Gelmini, del gruppo Forza Italia – Il Popolo della libertà – Berlusconi Presidente, non fa più parte della Commissione.

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Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-07094 Nuti ed altri: Sullo scioglimento del comune di Nola per infiltrazione mafiosa.

  Riccardo NUTI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo al Ministero dell'interno se non ritenga di attivare la procedura di cui agli articoli 143 e seguenti del testo unico sugli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 al fine di procedere, ove ne ricorrano i presupposti, allo scioglimento del comune di Nola per infiltrazione mafiosa, considerata la gravità dei fatti esposti in premessa del suo atto di sindacato ispettivo.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), dichiarandosi possibilista circa l'attivazione delle procedure di cui agli articoli 143 e seguenti del testo unico sugli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, seppur finora non siano stati ancora riscontrati i presupposti richiesti dalla normativa. Fa notare che il Governo, in ogni caso continuerà a monitorare la situazione con attenzione.

  Riccardo NUTI (M5S), replicando, auspica che il Governo acquisisca maggiori certezze al riguardo e attivi quantomeno i controlli previsti dalla normativa sulla gestione dell'ente. Ritiene che i gravi fatti descritti nell'interrogazione non diano adito a dubbi e dimostrino la necessità di un intervento immediato, al fine di contrastare i fenomeni di infiltrazioni camorristiche nell'area nolana, che sono stati accertati più volte anche in passato. Fa notare che altri Comuni sono stati sciolti per episodi meno rilevanti di quelli denunciati nel suo atto di sindacato ispettivo.

5-07093 Fiano e Fontanelli: Sulla situazione dell'ordine pubblico nella città di Pisa.

  Paolo FONTANELLI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto, evidenziando la necessità di potenziare gli organici degli uffici della Polizia di Stato nel territorio di Pisa, considerate le gravi condizioni di insicurezza che vive quel territorio.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Paolo FONTANELLI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Pur apprezzando la volontà del Governo di affrontare la questione, ritiene che le misure assunte siano ancora insufficienti e occorra uno sforzo ulteriore. Auspica, quindi, che l'Esecutivo possa dare seguito a quanto testé preannunciato, considerata la forte esigenza di presidio dell'ordine pubblico richiesta dalla peculiarità del territorio della città di Pisa.

5-07095 Gelmini e Ravetto: Sull'impiego delle Forze dell'Esercito nella regione Lombardia.

  Laura RAVETTO (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo di cui è cofirmataria, chiedendo al Governo se intenda fornire informazioni riguardo al collocamento dei militari utilizzati come presidio per Expo e quali iniziative intenda intraprendere al fine di mantenere l'intero contingente, o almeno parte di esso, per garantire la sicurezza dei cittadini, alla luce delle ultime minacce terroristiche in Lombardia.

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  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Laura RAVETTO (FI-PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta, non comprendendo del tutto se vi sia stato o meno un ulteriore incremento di unità operative a presidio nel territorio della Lombardia a fronte dell'aumento dei rischi di atti terroristici. Fa notare che continuerà a monitorare la situazione affinché vengano assicurate condizioni adeguate di sicurezza nella regione.

5-07096 Invernizzi: Sulle procedure di autenticazione in materia elettorale ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 132 del 1993.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo se il Governo intenda assumere iniziative, ove ne sussistano i presupposti, con apposita circolare, per interpretare le norme in vigore, al fine di chiarire se anche i consiglieri delle città metropolitane possano essere, al pari dei consiglieri provinciali, autorizzati alle autenticazioni in materia elettorale. Chiede, altresì se, ai sensi del disposto di cui all'articolo 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 132 del 1993, anche i segretari comunali delle amministrazioni non interessate dalle competizioni elettorali possano certificare l'autenticità del documento.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Cristian INVERNIZZI (LNA), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, rilevando come la situazione creatasi sta generando molto problematiche rispetto alle quali occorre individuare immediate soluzioni.

5-07097 Pinna e Galgano: Sul contrasto a fenomeni di criminalità organizzata in Umbria.

  Adriana GALGANO (SCpI) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo al Governo se non intenda approfondire quanto denunciato in premessa, nonché adottare, per quanto di competenza, rapide ed efficaci iniziative al riguardo, al fine di evitare che in Umbria continuino a proliferare le attività portate avanti dalle organizzazioni criminali.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Adriana GALGANO (SCpI), replicando, manifesta soddisfazione per l'attivazione del sistema di protezione per il giornalista Michele Inserra. Auspica che il Governo mantenga la massima attenzione sui fenomeni di infiltrazione mafiosa in Umbria, anche attraverso il rafforzamento della Direzione distrettuale antimafia.

5-07098 Plangger ed altri: Sulle problematiche relative al sistema di accoglienza dei migranti della regione Valle D'Aosta.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (Misto-Min.Ling.) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, chiedendo se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto nell'interrogazione e se non ritenga opportuno verificare la situazione con gli uffici preposti, promuovendo una loro maggiore collaborazione con la regione autonoma Valle d'Aosta. Chiede, altresì, se insista sulla scelta di inserire l’ex hotel Lanterna tra gli hub regionali – ossia come collocazione utile per i richiedenti asilo ospitati in Valle d'Aosta – ovvero non consideri più opportuno rivedere tale decisione, la cui realizzazione, soprattutto nei tempi indicati alla Commissione europea, appare, fortemente improbabile.

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  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7), facendo notare che il Governo ha tutto l'interesse a mantenere un dialogo proficuo con le regioni, aspettandosi che ciascuna di esse dia puntuali indicazioni circa l'individuazione delle strutture deputate all'accoglienza dei migranti. Rilevato che nel caso di specie ciò non è avvenuto, fa presente che il Governo è disponibile a rimeditare la decisione assunta, qualora la Valle D'Aosta fornisca indicazioni al riguardo.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (Misto-Min.Ling.), replicando, nel prendere atto con favore della disponibilità del Governo a rivedere la propria decisione, auspica che il confronto con la regione in futuro sia più aperto e proficuo e porti ad una soluzione adeguata e più conveniente, anche dal punto di vista economico, per la regione stessa.

  La seduta termina alle 15.25.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 26 novembre 2015.

Nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1278 Marco Meloni ed abb., recanti disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali.
Audizione di esperti.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.25 alle 16.05.

Audizione della Consigliera di Parità della regione Calabria, Maria Stella Ciarletta.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 16.05 alle 16.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 26 novembre 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.40 alle 16.50.

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