CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 novembre 2015
538.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 11 novembre 2015 — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 10 novembre 2015.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è pervenuto il parere della Commissione per le questioni regionali. Pag. 32Ricorda che nella seduta di ieri il relatore e il rappresentante del Governo hanno già espresso i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.
  Constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Gelmini 1.53, 1.1 e Centemero 1.2: s'intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Quaranta 1.11.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Centemero 1.3, Gelmini 1.6 e Centemero 1.4: s'intende vi abbiano rinunciato.

  Danilo TONINELLI (M5S) ritira l'emendamento Cozzolino 1.7, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Quaranta 1.12 e Dadone 1.54.

  Danilo TONINELLI (M5S), illustra l'emendamento Cozzolino 1.55, di cui è cofirmatario, facendo notare che esso mira a specificare le funzioni del Senato, che appaiono troppo vaghe.
  Chiede infine alla presidenza di garantire uno svolgimento ordinato dei lavori, nel rispetto delle regole e nella correttezza reciproca tra i gruppi, facendo notare che il deputato Sanna, disturbando il suo intervento, sta tenendo un comportamento inaccettabile volto a svilire e a ridicolizzare un esponente della minoranza che sta parlando.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, invita i deputati a tenere un comportamento consono alle aule parlamentari, nell'ambito di una dialettica politica basata sul rispetto reciproco.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, intervenendo sull'ordine dei lavori, fa notare che il deputato Toninelli ha rivolto frasi irriguardose e offensive nei confronti del deputato Sanna, al quale dovrebbe rivolgere le sue scuse.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, fatto presente di non essere riuscito a cogliere il contenuto dello scambio verbale svoltosi tra i deputati Sanna e Toninelli, rileva che non sono tollerabili nelle aule parlamentari comportamenti irriguardosi nei confronti dei propri colleghi, sottolineando che, qualora fossero state pronunciate espressioni offensive, sarebbe quantomeno necessario scusarsi.

  Andrea CECCONI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa notare che può capitare che, durante un acceso dibattito, un deputato, offeso da un altro, alzi un po’ i toni, nell'ambito di una legittima polemica politica.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ritiene che in un'aula parlamentare ciò non debba mai accadere.

  La Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 1.55.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Gelmini 1.5: s'intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 1.10, Cozzolino 1.9, Dieni 1.8, Invernizzi 1.37, 1.43, 1.35, 1.36, 1.38, 1.39, 1.40, 1.41, 1.42, 1.44, 1.45, 1.34, 1.33, 1.50, 1.32, 1.52, 1.48, 1.31, 1.29, 1.47, 1.46, 1.51, 1.49, 1.30, 1.13, 1.22, 1.21, 1.20, 1.19, 1.18, 1.17, 1.16, 1.15, 1.14, 1.23, 1.24, 1.25 e 1.26.

  Danilo TONINELLI (M5S), intervenendo sull'emendamento Invernizzi 1.27, fa notare che l'articolo 55 della Costituzione, così come modificato dalla presente proposta normativa, al quinto comma, prevedrebbe un'attribuzione contraddittoria di funzioni al Senato, indicando in alcuni casi la titolarità esclusiva di funzioni, in altri il concorso con altri soggetti istituzionali, con il rischio di generare conflitti.

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  Emanuele FIANO (PD), relatore, non comprende dove sia la contraddizione nell'articolo in esame, atteso che, da un alto, si delinea il ruolo complessivo del Senato, dall'altro, si specificano in concreto le sue funzioni in raccordo con gli altri enti costituivi della Repubblica e con l'Unione europea.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL) ritiene che il testo in esame non rechi alcuna contraddizione, atteso che al primo periodo del comma 5 del nuovo articolo 55 della Costituzione si fa riferimento all'esercizio da parte del Senato delle funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica, mentre il secondo periodo del predetto comma stabilisce che il Senato concorre all'esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti costitutivi della Repubblica e l'Unione europea.

  Stefano QUARANTA (SI-SEL) fa notare che, al di là delle diverse interpretazioni possibili, l'ambiguità del testo dimostra come vi sia un problema politico evidente che riguarda l'inadeguatezza della presente riforma ad affrontare temi come quello del ruolo assegnato al Senato. Fa notare che sarebbe stato preferibile intervenire sugli strumenti di raccordo tra lo Stato e gli enti locali piuttosto che sul Senato.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) giudica grave che in una Carta costituzionale si prevedano disposizioni così oscure e contraddittorie.

  Francesco SANNA (PD) ritiene che il quinto comma del nuovo articolo 55 della Costituzione delinei in modo chiaro le funzioni del Senato, non comprendendo il motivo dei dubbi di taluni dei deputati intervenuti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Invernizzi 1.27 e 1.28.
  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 2.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 2.

  La Sottosegretaria Sesa AMICI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Danilo TONINELLI (M5S), intervenendo sull'emendamento Gelmini 2.1, evidenzia come l'articolo in questione attiene all'aspetto sostanziale dell'intera proposta di riforma costituzionale e rappresenta, nella attuale formulazione licenziata dal Senato, il frutto nocivo del compromesso intervenuto presso l'altro ramo del Parlamento tra la maggioranza e la minoranza interna del Partito Democratico. Ritiene infatti che l'attuale formulazione del comma 5 del nuovo articolo 57 della Costituzione, come modificato nel corso dell'ultimo passaggio al Senato, contenga una ambiguità di fondo, tale da non consentire di prefigurare con adeguata precisione attraverso quali concrete modalità attuative verrà declinato il principio della «conformità alle scelte espresse dagli elettori», ai fini della costituzione del futuro Senato della Repubblica, contenuto nel predetto comma. Ritiene, pertanto, che nella sua veste attuale l'articolo 2 del provvedimento è suscettibile di comprimere l'effettiva facoltà di scelta dei futuri senatori da parte dei cittadini, senza peraltro prevedere alcuna forma sanzionatoria, quale potrebbe essere, ad esempio, lo scioglimento del consiglio regionale interessato, nel caso di mancata osservanza da parte della legge di attuazione del suddetto principio di «conformità alle scelte espresse dagli elettori».

  Mariastella GELMINI (FI-PdL) illustra le finalità dell'emendamento 2.1 a sua prima firma, volto a chiarire e a rafforzare l'effettività del rapporto diretto tra la volontà elettorale dei cittadini e la costituzione del prossimo Senato della Repubblica, a tal fine indicando quale possibile Pag. 34soluzione la valorizzazione dell'elemento rappresentato dall'ordine di lista.

  Stefano QUARANTA (SI-SEL) osserva come il testo dell'articolo 2 del provvedimento, come approvato da ultimo al Senato, comporta una ulteriore complicazione, a livello nazionale, dell'intero assetto istituzionale, senza peraltro chiarire in modo univoco le modalità di scelta dei futuri senatori da parte del corpo elettorale.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nel rilevare come l'articolo 2 rappresenti una soluzione di compromesso comunque accettabile nel più ampio contesto dell'intera riforma costituzionale, evidenzia come sarà tuttavia compito della successiva legge ordinaria dello Stato dettare le norme attuative del comma 5 del novellato articolo 57 della Costituzione, al fine di assicurare il rispetto del principio di «conformità alle scelte espresse dagli elettori» contenuto nel predetto comma, derivandone che una eventuale inosservanza del medesimo principio determinerebbe la dichiarazione di incostituzionalità della legge stessa.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, contesta il fatto che taluni colleghi delle forze di opposizione presenti in Commissione tendono a sovrapporre alle legittime critiche sui contenuti di merito del provvedimento la convinzione circa una presunta mancanza di chiarezza e comprensibilità del testo in discussione, che a suo giudizio reca invece una formulazione nel complesso soddisfacente. Ribadisce anch'egli come l'individuazione delle concrete modalità attuative del principio di «conformità alle scelte espresse dagli elettori» sia comunque demandata ad una successiva legge ordinaria dello Stato.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 2.1.

  Danilo TONINELLI (M5S) preannunzia il voto favorevole sull'emendamento Centemero 2.4, che analogamente a successivi emendamenti di analogo tenore, introduce indicazioni di maggior dettaglio cui la successiva legge ordinaria dello Stato dovrà uniformarsi al fine di assicurare il rispetto della effettiva partecipazione elettorale dei cittadini alla costituzione del futuro Senato della Repubblica.

  La Commissione respinge l'emendamento Centemero 2.4.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL), intervenendo sugli identici emendamenti Centemero 2.2 e Invernizzi 2.3, ricorda come il compromesso raggiunto al Senato sull'articolo 2 del provvedimento ha stabilito in maniera indubitabile il criterio della partecipazione del corpo elettorale dei cittadini alla individuazione dei futuri senatori. Ciò posto, dichiara il voto favorevole sulle predette proposte emendative, in quanto volte a rafforzare ulteriormente tale previsione.

  Cristian INVERNIZZI (LNA), dissentendo dalle opinioni espresse dal deputato Sisto, rileva come la «conformità alle scelte espresse dagli elettori» recata dal nuovo comma 5 dell'articolo 57 della Costituzione lascia in realtà un ampio spazio discrezionale in capo alla successiva legge attuativa dello Stato, che pertanto potrebbe in ipotesi anche determinare una compressione della facoltà elettorale dei cittadini.

  Stefano QUARANTA (SI-SEL) condivide le finalità perseguite dagli identici emendamenti Centemero 2.2 e Invernizzi 2.3, i quali recano una precisazione più stringente in merito ai contenuti cui dovrebbe attenersi la successiva legge attuativa, prevedendo in particolare che l'elezione dei senatori avvenga su indicazione degli elettori.

  Mariastella GELMINI (FI-PdL), concordando con quanto testé dichiarato dal deputato Quaranta, osserva come sia necessario porre gli elettori nelle condizioni di individuare in maniera inequivoca i nominativi dei candidati all'elezione del Senato e quelli dei candidati all'elezione del consiglio regionale.

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  La Commissione respinge gli identici emendamenti Centemero 2.2 e Invernizzi 2.3.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) illustra le finalità del suo emendamento 2.6, volto a garantire il rispetto della rappresentanza delle minoranze presso il futuro Senato della Repubblica, che appare tanto più necessario nell'attuale contesto istituzionale a chiara vocazione maggioritaria.

  Danilo TONINELLI (M5S) ritira l'emendamento D'Ambrosio 2.7, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cozzolino 2.6, Dadone 2.8 e Cozzolino 2.10.

  Danilo TONINELLI (M5S) interviene sull'emendamento Cecconi 2.9, di cui è cofirmatario, finalizzato, se non altro, a potenziare il criterio della «conformità alle scelte espresse dagli elettori».

  Teresa PICCIONE (PD) ritiene che l'aggiunta di ulteriori aggettivazioni alla norma di rango costituzionale di cui al comma 5 del novellato articolo 57 non sarebbe garanzia di una maggiore coerenza della previsione ivi contenuta, fermo rimanendo il rinvio ad una successiva legge dello Stato per la definizione delle concrete modalità attuative.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cecconi 2.9 e Cozzolino 2.11.

  Danilo TONINELLI (M5S), intervenendo sull'emendamento Centemero 2.13, sul quale preannuncia il suo voto a favore, fa notare che esso mira a rendere più chiara la scelta espressa dagli elettori ai fini dell'individuazione dei senatori.

  La Commissione respinge gli emendamenti Centemero 2.13, 2.14 e 2.12.

  Danilo TONINELLI (M5S), illustrando l'emendamento Dadone 2.15, di cui è cofirmatario, rileva che esso è volto a far sì che il principio di conformità alle scelte espresse dagli elettori riguardi anche i sindaci.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dadone 2.15, Invernizzi 2.16, Gelmini 2.17, Centemero 2.18 e Gelmini 2.19.

  Danilo TONINELLI (M5S) illustra l'emendamento Dieni 2.20, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Dieni 2.20.

  Federica DIENI (M5S) illustra l'emendamento 2.21, a sua prima firma, di cui raccomanda l'approvazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 2.21, 2.22 e Toninelli 2.23.

  Danilo TONINELLI (M5S), illustrando l'emendamento Nuti 2.25, osserva che esso mira a rendere effettivo il principio di conformità alle scelte degli elettori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Nuti 2.25 e Toninelli 2.26.
  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 30.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 30, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario.

  La sottosegretaria Sesa AMICI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea CECCONI (M5S), illustrando il suo emendamento 30.1, rileva la necessità di impedire che il regionalismo differenziato si applichi alla materia dei servizi sociali, affinché non si determinino squilibri nell'erogazione delle prestazioni a seconda dei diversi territori.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Cecconi 30.1 e Quaranta 30.2, l'emendamento Invernizzi 30.3, gli identici emendamenti Scotto 30.4 e Mucci 30.5 e l'emendamento Invernizzi 30.6.
  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 37.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 37, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario.

  La sottosegretaria Sesa AMICI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Danilo TONINELLI (M5S), illustrando il suo emendamento 37.1, evidenzia che esso mira a rendere trasparente e meritocratica la nomina dei giudici della Corte costituzionale attraverso una selezione accurata delle candidature.

  La Commissione respinge l'emendamento Toninelli 37.1.

  Francesco SANNA (PD), pur riconoscendo di buon senso l'emendamento 37.2, ritiene che il testo attuale del provvedimento sia il risultato di un lungo e faticoso percorso di approfondimento svolto presso i due rami del Parlamento, al termine del quale si è giunti ad un compromesso politico che, allo stato attuale dell’iter, non può essere ulteriormente rivisto, pena l'impossibilità di giungere ad una conclusione dei lavori.

  Stefano QUARANTA (SI-SEL) fa notare che il testo dell'articolo 37 sia emblematico del carattere contraddittorio del provvedimento in esame, evidenziando che, nel caso di specie, sarebbe stato più semplice attribuire ad una sola Camera o al Parlamento in seduta comune il potere di nomina dei giudici della Corte costituzionale.
  Svolgendo considerazioni generali sul provvedimento, rileva che esso, da un lato, limita i poteri del Senato – come nell'ambito nelle materie di competenza regionale – dall'altro li estende a dismisura – come ad esempio nell'ambito del procedimento di revisione costituzionale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cecconi 37.2, Quaranta 37.3, Scotto 37.4, Toninelli 37.5 e 37.6.

  Mara MUCCI (Misto-AL) illustra il suo emendamento 37.7, volto ad introdurre un maggiore bilanciamento dei poteri nell'ambito dell'assetto istituzionale.

  La Commissione respinge l'emendamento Mucci 37.7.
  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 38.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 38, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario.

  La sottosegretaria Sesa AMICI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Andrea CECCONI (M5S) illustra il suo emendamento 38.2, volto a rendere maggiormente condivisa la nomina dei giudici della Corte costituzionale.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cecconi 38.2 e Toninelli 38.1.
  La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 39.

  Emanuele FIANO, relatore, formula un invito al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 39, precisando che altrimenti il parere si intenderebbe contrario.

  La sottosegretaria Sesa AMICI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Danilo TONINELLI (M5S) interviene sull'emendamento 39.3 a sua prima firma, volto a sanare una incongruenza del testo che, a suo giudizio, si sarebbe determinata nel corso dell'esame presso il Senato, dal Pag. 37momento che l'attuale formulazione del comma 11 dell'articolo 39, recante le disposizioni transitorie, limiterebbe di fatto, nella legislatura in corso, al solo Italicum ed alla legge elettorale per il Senato di prossima approvazione il ricorso alla Corte costituzionale per il giudizio preventivo di legittimità, precludendo invece analogo vaglio in ordine ad eventuali leggi elettorali adottate dal Parlamento successivamente.

  Enzo LATTUCA (PD) rileva come, fermo restando quanto stabilito dall'articolo 41 del testo in esame circa la decorrenza delle disposizioni di cui alla presente riforma costituzionale, la disciplina transitoria di cui al citato articolo 39, comma 11, dispiegherà comunque i suoi effetti, anche in relazione alla fattispecie del giudizio preventivo della Corte costituzionale sulle leggi in materia elettorale, sin dalla legislatura in corso.

  Danilo TONINELLI (M5S), nel confermare le proprie perplessità anche rispetto ai chiarimenti da ultimo forniti dal deputato Lattuca, preannunzia la ripresentazione in Assemblea dell'emendamento 39.3.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL) si associa alle perplessità manifestate dal deputato Toninelli, alle quali peraltro risulta ispirato anche il successivo emendamento Gelmini 39.5, invitando la Commissione a svolgere un ulteriore approfondimento sulla questione sollevata, anche in vista del successivo esame in Assemblea del provvedimento.

  La Commissione respinge l'emendamento Toninelli 39.3.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) illustra le finalità del suo emendamento 39.2, volto ad espungere dal testo licenziato dal Senato talune ambiguità interpretative.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cozzolino 39.2 e Gelmini 39.5.

  Federica DIENI (M5S) illustra le finalità del suo emendamento 39.6, volto a perfezionare i contenuti del testo approvato dal Senato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 39.6, Cozzolino 39.7, Dadone 39.8 e Gelmini 39.9.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, dichiara concluso l'esame delle proposte emendative.

  Danilo TONINELLI (M5S), preannuncia, a nome del proprio gruppo, l'intenzione di presentare una relazione di minoranza.

  Stefano QUARANTA (SI-SEL) preannuncia, a nome del proprio gruppo, l'intenzione di presentare una relazione di minoranza.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che è testé pervenuto il parere espresso dalla XIV Commissione. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani, giovedì 12 novembre.

  La seduta termina alle 16.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Mercoledì 11 novembre 2015. — Presidenza del presidente Alessandro NACCARATO.

  La seduta comincia alle 16.

Delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle procedure d'appalto degli enti erogatori Pag. 38nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE.
Emendamenti C. 3194-A, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD), relatrice, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 7 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate.
Emendamenti C. 1039-A ed abb.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Marilena FABBRI (PD), relatrice, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 2, l'emendamento 13.500 del Governo, l'articolo aggiuntivo 18.0100 della Commissione e gli emendamenti 23.100, 23.101, 23.102, 23.103, 23.104, 26.100 (nuova formulazione), 27.100, 27.101, 28.100 e 29.100 della Commissione non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 16.10.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva di esecuzione 2014/58/UE della Commissione, che istituisce, a norma della direttiva 2007/23/CE, un sistema per la tracciabilità degli articoli pirotecnici.
Atto n. 218.