CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 ottobre 2015
525.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e XIII)
COMUNICATO
Pag. 26

TESTO AGGIORNATO AL 22 OTTOBRE 2015

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 21 ottobre 2015. — Presidenza del presidente della VIII Commissione Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 9.05.

Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.
Nuovo testo base C. 2039 Governo ed abb.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 giugno 2015.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che sono stati presentati subemendamenti agli emendamenti dei relatori 2.100, 5.100, 7.100, 9.100, 10.101 e 10.100 (vedi allegato 1). Avverte, altresì, che, per mero errore materiale, il riferimento all'articolo 10, comma 3, lettera l), del Codice dei beni culturali e del paesaggio, contenuto al comma 1 dell'emendamento 5.100 dei relatori, è da intendersi all'articolo 10, comma 4, lettera l), del medesimo Codice.
  Comunica, poi, che i relatori hanno presentato gli emendamenti 4.0100 e 6.100 (vedi allegato 2): propone, se non vi sono obiezioni, di fissare il termine per la presentazione di subemendamenti a tali subemendamenti dei relatori a giovedì 22 ottobre, alle ore 9.
  Nel ricordare che le Commissioni riunite avevano avviato l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1, fa presente che nella seduta convocata per il pomeriggio della giornata odierna le Commissioni sospenderanno l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1, in considerazione della presenza del Ministro delle politiche agricole e forestali che, oltre a intervenire sulle linee generali del nuovo Pag. 27testo, si pronuncerà, dopo i relatori, su tutti i restanti emendamenti ad esso riferiti. Evidenzia poi come analogo intervento sulle linee generali del nuovo testo e sui restanti emendamenti presentati sarà svolto dal Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare nella seduta convocata per la mattinata di domani. L'esame delle proposte emendative presentate sarà svolto, quindi, a partire dalla seduta convocata per giovedì 22 ottobre al termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice per la VIII Commissione, anche a nome del relatore per la XIII Commissione Fiorio, illustra gli emendamenti 4.0100 e 6.100, sottolineando che il provvedimento in esame non risponde all'ambizione di delineare una riforma organica e complessiva di governo del territorio, ma all'esigenza di contemperare l'obiettivo del contenimento del consumo del suolo con l'introduzione di misure che facilitino il recupero degli edifici e degli spazi pubblici esistenti. Nel far presente che l'emendamento 6.100 risponde unicamente a un'esigenza di coordinamento del testo, sottolinea che l'emendamento 4.0100 dei relatori introduce una delega al Governo in materia di rigenerazione delle aree urbane periferiche degradate, garantendo forme di intervento attraverso progetti organici relativi a edifici e spazi pubblici e privati, basati sul riuso del suolo e sulla riqualificazione, demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti. Evidenziato che i decreti legislativi sono adottati previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, fa infine presente che la disciplina che sarà introdotta con i decreti legislativi non sarà applicabile ai centri storici, nonché alle aree e agli immobili di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, salvo autorizzazione della competente sovrintendenza.

  Adriano ZACCAGNINI (SEL) contesta la presentazione nel provvedimento in esame dell'emendamento 4.0100 dei relatori che interviene su una materia, quale quella della rigenerazione urbana, incidente più propriamente sulla tematica della riforma dell'urbanistica, oggetto di specifiche proposte di legge all'esame della sola Commissione Ambiente. Ritiene infatti che l'inserimento nel testo in discussione della tematica della rigenerazione urbana determini uno sconfinamento rispetto al tema centrale del contenimento del consumo del suolo agricolo. Aggiunge che, qualora si intendesse insistere in tal senso, andrebbe conseguentemente valutata l'ipotesi di chiedere alla Presidenza della Camera di riconsiderare l'assegnazione delle proposte di legge in materia urbanistica, oggi assegnate alla Commissione Ambiente.

  Ermete REALACCI, presidente, nel ricordare che la rilevanza del tema della rigenerazione urbana, quale possibile futura destinazione dell'edilizia, è stata evidenziata nel corso del dibattito sulle proposte in esame da gran parte dei gruppi parlamentari, rileva che l'estensione dell'ambito di intervento del provvedimento in esame dilaterebbe eccessivamente la materia, che concerne il contenimento del suolo agricolo e non la riforma del settore urbanistico nel suo complesso, la quale rientrerebbe peraltro nell'ambito di stretta competenza dell'VIII Commissione.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) esprime preoccupazione per il fatto che l'emendamento 4.0100 dei relatori affida al Governo, attraverso lo strumento della delega, la disciplina della rigenerazione urbana, in tal modo privando di fatto il Parlamento della possibilità di esaminare tale tema proseguendo nell’iter delle proposte di legge C. 70 e abbinate, assegnate alla Commissione Ambiente, incidenti sul tema più generale del contenimento del suolo, e quindi sulla materia generale dell'urbanistica. Stigmatizza, altresì, l'improvvisa accelerazione dell’iter del provvedimento in esame dopo mesi di sospensione dell'iter medesimo: in particolare fa notare come le Commissioni saranno chiamate a pronunciarsi sugli emendamenti presentati subito dopo aver acquisito i Pag. 28pareri dei relatori e del Governo sugli stessi, eliminandosi così qualsiasi margine di confronto anche informale tra i relatori e il Governo, da una parte, e i gruppi firmatari degli emendamenti, dall'altra.

  Ermete REALACCI, presidente, ribadisce che l'esame delle proposte emendative presentate avrà luogo a partire dalla seduta prevista per domani, giovedì 22 ottobre, al termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea, mentre i pareri su tali proposte emendative saranno formulati nella giornata odierna.

  Mario CATANIA (SCpI) ritiene che le Commissioni si trovino ad affrontare un passaggio delicatissimo e di straordinaria importanza. Nel ricordare come il provvedimento incontri fortissime resistenze, fa notare come sia necessario chiedere all'opposizione se abbia senso bloccare l’iter, rendendo impossibile l'approvazione nella legislatura corrente del provvedimento in questione. Richiama pertanto tutti i membri delle Commissioni a una grande senso di responsabilità, evitando di cedere alle lusinghe di coloro che, utilizzando il pretesto della crisi economica e della necessità di rilanciare le attività produttive, ritengono utile riprendere le attività della filiera del cemento secondo i canoni tradizionali. Rivolge pertanto un appello ai colleghi affinché si prosegua nell'esame del provvedimento, ricordando che forse l'unico rischio insito nell'emendamento 4.0100 dei relatori è che la delega non venga esercitata.

  Samuele SEGONI (Misto-AL), manifestando perplessità sulla procedura seguita nell’iter del provvedimento in esame, più volte interrotto, esprime preoccupazione sul contenuto dell'emendamento 4.0100 dei relatori, in particolare sul riferimento agli spazi pubblici e agli obiettivi prestazionali degli edifici.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) ritiene che permangano elementi critici riguardo al metodo seguito, che priva i colleghi del tempo necessario per un approfondimento delle questioni. Anche rispetto al merito manifesta stupore per la proposta di una delega al Governo sulla rigenerazione urbana che sottrae al Parlamento una importante materia. Ritiene infatti che il tema della rigenerazione urbana non possa essere scisso da quello del consumo del suolo, ma debba essere disciplinato insieme a quello, evitando così il rischio che, per mancato esercizio della delega, la tematica della rigenerazione urbana non venga affrontata.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), ribadendo le perplessità già manifestate, auspica che venga ritirato l'emendamento 4.0100 dei relatori, o in alternativa, la tematica della rigenerazione urbana venga disciplinata direttamente nel testo in esame, senza rimetterla all'esercizio della delega al Governo.

  Adriano ZACCAGNINI (SEL) dichiara di non condividere il ricorso allo strumento della delega per affrontare la tematica della rigenerazione urbana.

  Claudia MANNINO (M5S), nel condividere le osservazioni testé enunciate dai colleghi intervenuti, auspica una più approfondita riflessione sull'oggetto della delega contenuta nell'emendamento 4.0100 dei relatori, richiamando, al riguardo, il contenuto della risoluzione a sua firma 7-00647, avente ad oggetto le iniziative del Governo per promuovere la cooperazione rafforzata in ambito europeo in tema di protezione e uso sostenibile del suolo, approvata dalla Commissione Ambiente nel giugno 2015.

  Ermete REALACCI, presidente, nel condividere le osservazioni formulate dai colleghi Mannino e Catania, fa presente che sul tema oggetto dell'emendamento 4.0100 dei relatori sarà possibile svolgere un'ulteriore e più approfondita riflessione nel corso delle prossime sedute.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) ritiene che non si debba mettere in dubbio la utilità del lavoro congiunto fatto dalle Pag. 29due Commissioni, ma semmai accedere a richieste ragionevoli sul tempo a disposizione per la individuazione delle proposte di modifica.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) ritiene che siano necessari termini più ampi per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti 4.0100 e 6.100 dei relatori.

  Ermete REALACCI, presidente, propone, pertanto, che il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti 4.0100 e 6.100 dei relatori sia fissato per venerdì 23 ottobre alle ore 9.

  Le Commissioni consentono.

  Adriano ZACCAGNINI (SEL) chiede di conoscere quale sia la disponibilità dei relatori a modificare il testo dell'emendamento 4.0100.

  Massimo FIORIO (PD), relatore per la XIII Commissione, fa presente che l'ambito di applicazione dalla delega recata dall'emendamento 4.0100 dei relatori è ben delineato e pertanto, a suo avviso, tale da fugare i dubbi avanzati dai colleghi. Manifesta, comunque, ampia disponibilità al confronto nella fase emendativa.

  Ermete REALACCI (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 21 ottobre 2015. — Presidenza del presidente della VIII Commissione Ermete REALACCI. – Interviene il Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio MARTINA.

  La seduta comincia alle 15.25.

Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.
Nuovo testo base C. 2039 Governo ed abb.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta antimeridiana di oggi.

  Ermete REALACCI, presidente dell'VIII Commissione, fa presente che, come già rilevato nella seduta antimeridiana, le Commissioni sospenderanno l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1, in considerazione della presenza del Ministro delle politiche agricole e forestali che, oltre a intervenire sulle linee generali del nuovo testo, si pronuncerà, dopo i relatori, su tutti i restanti emendamenti ad esso riferiti. Da, quindi, la parola ai relatori per l'espressione dei pareri sulle proposte emendative presentate.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice per la VIII Commissione, dichiarando di concentrarsi sui pareri sugli emendamenti e sui subemendamenti riferiti agli articoli 2, 3, 4, 7, 8. 9 e 10, raccomanda l'approvazione degli emendamenti 2.100, 4.0100, 7.100, 9.100, 10.101 e 10.100 dei relatori.
  Esprime parere favorevole sulle seguenti proposte emendative: Schullian 0.2.100.78; Zaratti 0.2.100.46; gli identici emendamenti Dorina Bianchi 2.97, Grimoldi 2.13, Russo 2.92 e Matarrese 2.71; Tentori 2.43; Matarrese 2.72; gli identici emendamenti Zaratti 2.21, Mariani 2.89, Segoni 2.19 e De Rosa 2.76; Franco Bordo 3.2; Zanin 3.29; Prina 3.23; Tentori 4.24; gli identici emendamenti Piso 4.15, Dal Moro 4.33, Russo 4.38, Grimoldi 4.16 e Marroni 4.46; Gallinella 4.40; Pellegrino 7.5; Caon 7.3; gli identici subemendamenti Russo 0.9.100.1 e Dorina Bianchi 0.9.100.7; Grimoldi 0.10.101.8; Catania 10.64.
  Esprime, altresì, parere favorevole, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), sulle seguenti proposte emendative: De Rosa 0.2.100.62; gli identici subemendamenti Pag. 30Russo 0.2.100.9 e Vignali 0.2.100.27; gli identici subemendamenti Segoni 0.2.100.21 e Franco Bordo 0.2.100.49; De Rosa 0.2.100.68; Catania 2.83; Segoni 2.23 e 3.15; Mariani 3.22; De Rosa 3.52; Gadda 4.22; Tentori 7.15; gli identici emendamenti Russo 9.11, Distaso 9.10, Fauttilli 9.13, Giovanna Sanna 9.6, Segoni 9.20 e Grimoldi 9.21; De Rosa 10.68 e gli identici emendamenti Schullian 10.11, Marguerettaz 10.12 e Nicoletti 10.45.
  Invita, infine, al ritiro delle restanti proposte emendative presentate agli articoli 2, 3, 4, 7, 8, 9 e 10, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Massimo FIORIO (PD), relatore per la XIII Commissione, esprimendo il parere sulle proposte emendative riferite agli articoli 6 e 7, raccomanda l'approvazione degli emendamenti 5.100 e 6.100 dei relatori. Esprime parere favorevole sulle seguenti proposte emendative: Zaratti 0.5.100.32, gli identici subemendamenti Dorina Bianchi 0.5.100.19 e Matarrese 0.5.100.23; Zaccagnini 0.5.100.36; Schullian 0.5.100.53; Franco Bordo 0.5.100.49; Segoni 0.5.100.18; gli identici Fauttilli 6.17 e Matarrese 6.16. Esprime altresì, parere favorevole sul subemendamento Esprime, altresì, parere favorevole sul subemendamento Zaccagnini 0.5.100.45, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
  Invita, quindi, al ritiro delle restanti proposte emendative presentate agli articoli 5 e 6, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il Ministro Maurizio MARTINA, intervenendo anche a nome del Ministro Galletti, concorda con il parere espresso dai relatori sulle proposte emendative presentate, esprimendo inoltre parere favorevole sugli emendamenti presentati dai relatori. Nel ricordare che, con il Ministro Galletti, ha già sottolineato l'urgenza di un provvedimento sul contenimento del consumo del suolo e sulla tutela dell'attività agricola, manifesta soddisfazione per la ripresa dell'importante e approfondito lavoro svolto in questi mesi, rivolgendo un ringraziamento ai relatori Braga e Fiorio per il loro impegno. Sottolinea, inoltre, che gli effetti degli eventi calamitosi che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi anni hanno reso ancora più urgente un significativo intervento normativo in quest'ambito, che appresti una regolamentazione precisa e vincolante per ridurre il consumo del suolo al fine di prevenire tali disastri naturali in vista del graduale azzeramento del consumo in coerenza con quanto stabilito dalla Commissione europea circa il traguardo da raggiungere entro il 2050. Rileva, altresì, che nelle settimane di lavoro sul testo e sulle proposte emendative si è sempre guardato alla necessità di difendere i suoli e favorire il ripristino di un corretto equilibrio territoriale, e che al centro dell'impostazione del disegno di legge vi è l'idea di un'agricoltura che non è solo un modello produttivo ma un presidio di sostenibilità ambientale e di lotta contro il dissesto idrogeologico. Evidenzia, in particolare, che la salvaguardia della destinazione agricola dei suoli e la conservazione della relativa vocazione naturalistica rappresentano un obiettivo di primaria importanza, soprattutto alla luce dei dati statistici acquisiti, dai quali risulta una progressiva cementificazione della superficie agricola nazionale. Allo stesso tempo, chiarisce che il disegno di legge, anche con le modifiche che potranno essere apportate, punta a sostenere un'edilizia di riuso e riqualificazione che non consuma nuovo suolo e a rigenerare le superfici esistenti già impermeabilizzate. In proposito, rileva che la legge di stabilità approvata dal Consiglio dei Ministri, prevede la conferma, fino al 31 dicembre 2016, degli incentivi fiscali per il miglioramento energetico e per le ristrutturazioni edilizie. Precisa che va in questo senso anche l'emendamento presentato dai relatori sulla rigenerazione delle aree urbane periferiche degradate, su cui auspica un approfondito confronto presso le Commissioni, e che potrà rafforzare le altre iniziative già in corso. Sottolinea inoltre come il lavoro di questi mesi sia stato finalizzato, partendo dalle proposte emendative presentate dai gruppi, ad affrontare Pag. 31i principali nodi che sono stati posti all'attenzione delle Commissioni. Alla luce di quanto emerso nel dibattito svoltosi in occasione delle audizioni svolte, rileva che con le proposte emendative presentate dai relatori e con gli spunti contenuti in alcuni subemendamenti è stato approfondito il tema assai complesso delle definizioni. Ritiene opportuno fornire un contributo in particolare sulle definizioni di «consumo del suolo», «superficie agricola naturale e seminaturale» e di «impermeabilizzazione»: un intervento il più possibile preciso in questo ambito è fondamentale per evitare interpretazioni discrezionali della portata della legge. Per questo motivo ritiene corretto precisare che il «consumo del suolo» debba essere inteso come l'incremento annuale netto della superficie agricola naturale e seminaturale soggetta a interventi di impermeabilizzazione, valutando positivamente anche proposte emendative volte a chiarire meglio le modalità di calcolo di tale incremento. In particolare ritiene che un criterio corretto potrebbe essere quello del saldo netto tra superfici impermeabilizzate e superfici dalle quali l'impermeabilizzazione è stata rimossa. Ritiene inoltre che immediata conseguenza della definizione di consumo del suolo è la necessità di precisare la definizione di «superficie agricola» e che, al fine di garantire un'effettiva portata innovativa al disegno di legge, la definizione non possa fermarsi a quella prevista dai vigenti strumenti urbanistici, che risulterebbe inidonea a produrre un effettivo contenimento del consumo di suolo. Aggiunge pertanto che si è lavorato ad una definizione legale che, oltre alle aree qualificate come agricole dagli strumenti urbanistici, includesse anche le altre superfici, non impermeabilizzate alla data di entrata in vigore della legge, fatta eccezione per le superfici destinate a servizi di pubblica utilità di livello generale e locale previsti dagli strumenti urbanistici vigenti, per le aree destinate a infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici e di preminente interesse nazionale per i quali è comunque obbligatorio che i progetti prevedano interventi di compensazione ambientale di entità equivalente, nonché per i lotti e gli spazi inedificati interclusi già dotati di opere di urbanizzazione primaria e destinati prevalentemente a interventi di riuso e di rigenerazione. Rileva che parimenti importante in questo contesto è la definizione di «impermeabilizzazione»: anche in questo caso si ritiene preferibile utilizzare una definizione legale, che possa consentire di ricomprendere concetti anche non riconducibili strettamente al senso comune e maggiormente estensivi. Ritiene opportune anche le precisazioni relative al concetto di «mitigazione», definito come un insieme coordinato di azioni e di misure contestuali all'intervento di consumo di suolo che hanno l'obiettivo di ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e migliorare lo stato dei suoli e, a proposito della compensazione ambientale, giudica importante la precisazione della necessaria contestualità delle relative misure rispetto all'intervento che determina un consumo di suolo. Con riferimento agli altri emendamenti di cui si propone l'accoglimento, rileva come sia utile la precisazione della natura vincolante della riduzione progressiva di consumo di suolo al fine di raggiungere l'obiettivo fissato a livello europeo di consumo zero nel 2050, nonché la previsione di un sistema trasparente di pubblicità relativo ai dati relativi al monitoraggio sul consumo di suolo. Sottolinea inoltre l'opportunità degli interventi sulle disposizioni in materia di priorità del riuso, che potranno fornire ai comuni, che sono chiamati a svolgere un ruolo determinante, il necessario supporto informativo relativo agli edifici sfitti o abbandonati, nonché le nuove disposizioni in materia di segnalazione al prefetto di proprietà fondiarie in stato di abbandono che possano arrecare danno al paesaggio o alle attività produttive. Evidenzia con particolare soddisfazione come si rafforzino le disposizioni in materia di compendi neorurali periurbani, il cui fine ambizioso è quello di consentire il recupero di edifici e spazi abbandonati dalla produzione agricola nella campagne limitrofe alle aree urbane e periurbane. Tali compendi dovranno comunque avere Pag. 32fini diversi da quello residenziale e industriale o artigianale, tenendo comunque ferma la compatibilità degli interventi edilizi con il paesaggio a dominanza rurale e la presenza di adeguata accessibilità. In tali compendi potranno essere svolte importanti attività di carattere sociale e ricreativo, che consentiranno uno sviluppo delle aree rispettoso del contesto paesaggistico e della ruralità. Ritiene condivisibile anche la scelta di confermare i divieti di mutamento di destinazione per le superfici agricole per le quali sono stati erogati aiuti europei, salvaguardando l'applicazione di misure ancora più restrittive previste dalla legge. Con riferimento alle misure di incentivazione, fa presente che si prevedono specifiche priorità per i comuni che hanno adeguato i propri strumenti urbanistici nella erogazione di fondi pubblici e si demanda alle regioni, competenti per territorio la facoltà di garantire anche incentivi di carattere fiscale per il recupero del patrimonio edilizio, al fine di prevenire il rischio del dissesto idrogeologico. Segnala che, con le modifiche proposte all'articolo 9, i proventi dei titoli abitativi e delle sanzioni relative all'applicazione del divieto di mutazione della destinazione d'uso saranno finalizzati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici, a interventi di riuso e di rigenerazione, ad interventi di demolizione di costruzioni abusive, all'acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio, anche ai fini della messa in sicurezza delle aree esposte alla prevenzione e alla mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l'insediamento di attività di agricoltura. Rileva inoltre che con la disciplina transitoria si conferma l'introduzione del divieto di consumo di suolo per tre anni dalla data di entrata in vigore della legge, in attesa dell'adozione dei necessari atti di competenza regionale per attuare la riduzione del consumo di suolo fino a raggiungere l'obiettivo del consumo zero nel 2050, come stabilito a livello europeo. In mancanza di tali atti, si propone l'introduzione di un criterio restrittivo, prevedendo che nelle regioni e province autonome non sarà consentito il consumo di suolo in misura superiore al 50 per cento della media di consumo di suolo di ciascuna regione nei cinque anni antecedenti, tenendo conto anche dei tre anni di consumo zero.
  Dichiara, infine, la disponibilità del Governo ad aggiornare il confronto sulle tematiche oggetto del provvedimento in esame.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) chiede chiarimenti in ordine a ulteriori margini di confronto con il Governo in relazione ad alcune questioni, in particolare quelle relative alle sanzioni previste in caso di inosservanza delle norme.

  Claudia MANNINO (M5S) chiede chiarimenti riguardo alla compatibilità tra quanto affermato dal Ministro con riferimento alle regioni a statuto speciale e l'autonomia ad esse riconosciuta.

  Adriano ZACCAGNINI (SEL) esprime rammarico per il parere contrario espresso sui suoi subemendamenti all'emendamento 5.100 dei relatori. Infatti, ritiene che la mancata previsione di utilizzo sociale, per scopi pubblici e per agricoltura sociale e per le attività di tutela della biodiversità e altro, del compendio agricolo neorurale di cui all'emendamento 5.100 dei relatori possa aprire uno spazio per altre finalizzazioni non virtuose. Ritiene poi che sia stato raggiunto un compromesso, permettendo così di riprendere l’ter delle proposte di legge, proprio con quelle stesse forze che avevano agito in senso ostruzionistico. Aggiunge che la delega in materia di rigenerazione urbana si presenta troppo vaga per poter effettivamente consentire di rigenerare le zone periferiche. Esprime comunque l'auspicio che si possano limare alcune asperità delle Pag. 33norme proposte, al fine di rendere il provvedimento più accettabile, attraverso un confronto complessivo tra maggioranza e opposizioni. Dichiara infine di voler sottoscrivere tutte le proposte emendative a prima firma Segoni.

  Salvatore MATARRESE (SCpI) invita ad una riflessione sull'impatto della nuova definizione di superficie agricola in relazione all'assetto regolatorio che presiede all'autonomia dei territori.

  Mario CATANIA (SCpI) ritiene che si possa registrare nella giornata odierna un passo in avanti essendo maturate le condizioni complessive di dialogo all'interno della maggioranza, del Governo e tra maggioranza e opposizione. Invita a questo punto i colleghi a chiudere rapidamente il provvedimento, apportando gli eventuali opportuni correttivi migliorativi, anche raccogliendo suggerimenti che provengono dalle opposizioni, tra i quali quello relativo al tema della responsabilità dei funzionari comunali.

  Paolo RUSSO (PdL) esprime apprezzamento per il fatto di essere finalmente nelle condizioni di valutare la portata normativa del provvedimento nella sua interezza, avendo acquisiti i pareri su tutte le proposte emendative. Ritiene però che la portata complessiva del provvedimento potrà essere maggiormente valutata qualora si registrasse una riduzione del consumo del suolo controbilanciata da un pari ed efficiente riuso dello stesso. In caso contrario, ritiene necessario evitare di mettere in campo misure stringenti non sufficientemente controbilanciate.
  Sulla base di tali elementi, esprime significative e severe perplessità sul merito del provvedimento che, a suo avviso, non è stato oggetto di un grande e articolato dibattito in Commissione.

  Ermete REALACCI, presidente dell'VIII Commissione, fa presente che il testo del provvedimento in esame potrà subire ulteriori miglioramenti anche nel corso dell'esame in Assemblea.

  Il Ministro Maurizio MARTINA conferma da parte del Governo l'assoluta attenzione sul provvedimento e la disponibilità ad un ulteriore confronto nelle prossime ore e nei passaggi delineati dal presidente Realacci, al fine di arrivare quanto prima all'approvazione del testo. Evidenzia come si tratta di dotare, per la prima volta, l'Italia di una legge forte sul tema del contenimento del consumo del suolo che tutti condividono, e che deve essere tradotto in strumenti operativi per giungere al consumo zero nel 2050, come previsto in sede europea. Sottolinea la necessità di individuare strumenti per raggiungere l'obiettivo superando le divisioni legittime tra chi considera le norme così individuate o troppo restrittive o, al contrario, poco incisive. Osserva poi che il lavoro svolto nei mesi che hanno preceduto la seduta odierna è stato particolarmente intenso anche per la specificità dell'esperienza italiana e dell'obiettiva complessità della materia. Sottolinea come si sia molto vicini alla possibilità di concludere la prima fase di un procedimento che è fondamentale anche per la tutela dell'attività agricola e contro il dissesto idrogeologico.
  Ferma restando la disponibilità del Governo al confronto, rileva come l'individuazione di fattispecie speciali di responsabilità amministrativa o contabile a carico dei funzionari pubblici per il mancato rispetto delle previsioni che saranno introdotte con il disegno di legge in esame rischia di risultare asistematico rispetto al quadro normativo generale. Con riferimento poi al rispetto delle competenze regionali osserva come il meccanismo di coinvolgimento della Conferenza unificata, previsto dall'articolo 3 del disegno di legge, e le norme relative all'adeguamento degli statuti di autonomia delle regioni a statuto speciale sembrano fornire idonee garanzie, ferma restando anche in questo caso la possibilità di svolgere ulteriori eventuali approfondimenti al fine di migliorare ulteriormente la formulazione sotto il profilo tecnico.
  Da ultimo osserva che il meccanismo previsto dalla disciplina transitoria pone la Pag. 34sfida alle regioni a adeguarsi agli obiettivi previsti dalla legge, rispettando nel contempo il quadro delle competenze regionali. Ricorda tra l'altro, in conclusione, che alcune regioni in materia di consumo del suolo hanno già adottato provvedimenti normativi o stanno per farlo. Rileva in proposito come, per queste, l'individuazione di una cornice in cui si definiscono gli sforzi regionali non potrà che essere di ausilio.

  Ermete REALACCI (PD), presidente, ringrazia il ministro Martina per la sua presenza, ricordando, altresì, che il ministro Galletti parteciperà ai lavori delle Commissioni domani 22 ottobre alle ore 8.30. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.15.

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