CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 ottobre 2015
521.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 58

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 14 ottobre 2015.

Audizione di rappresentanti dell'ANCI nell'ambito dell'esame del DL 154/2015 recante Misure urgenti in materia economico-sociale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 15.05.

Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento Pag. 59europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
C. 3194-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in titolo, contenuti nel fascicolo n. 2.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, fa presente che l'Assemblea, in data 14 ottobre 2015, ha trasmesso il fascicolo n. 2 degli emendamenti.
  In relazione alle proposte emendative trasmesse segnala l'emendamento Braga 1.819, il quale prevede, tra l'altro, la cessazione dell'applicazione delle disposizioni in materia di sistema di garanzia globale a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di riordino, anziché dalla data di entrata in vigore del decreto di recepimento delle direttive, precisando inoltre che, dalla data di entrata in vigore della presente legge e fino alla data di entrata in vigore del decreto di riordino ovvero alla data determinata dallo stesso decreto di riordino, è sospesa l'applicazione delle disposizioni in materia di sistema di garanzia globale e non si applicano le disposizioni in materia di svincolo progressivo della garanzia fideiussoria in funzione dello stato di avanzamento dei lavori.
  Riguardo a detto emendamento ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli eventuali effetti finanziari derivanti dallo stesso, con particolare riferimento alla sospensione dell'applicazione delle disposizioni in materia di sistema di garanzia globale.
  Fa presente infine che le restanti proposte emendative trasmesse, contenute nel fascicolo n. 2 e non comprese nel fascicolo n. 1, non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI osserva che il contenuto dell'emendamento Braga 1.819 differisce di poco da quello dell'emendamento Garofalo 1.475, sul quale la Commissione ha già espresso parere contrario nella seduta di ieri.
  In particolare evidenzia che l'emendamento Braga 1.819 prevede che, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di delega, siano abrogate le disposizioni in materia di sistema di garanzia globale di esecuzione previsto dall'articolo 129, comma 3, e 176, comma 18, del Codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006. Inoltre lo stesso emendamento specifica che fino all'entrata in vigore del decreto legislativo da emanare, venga sospesa l'applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 129, comma 3, e 176, comma 18, del citato decreto legislativo e che non sarà possibile applicare agli affidamenti neppure la previsione di cui all'articolo 113, comma 3, del Codice dei contratti pubblici, in materia di svincolo progressivo della garanzia fideiussoria.
  Specifica quindi che la garanzia globale di cui trattasi è obbligatoria per gli appalti di lavori di rilevante entità indicati al comma 3 dell'articolo 129 del decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010 e che la stessa deve essere presentata dal contraente entro 30 giorni dalla comunicazione dell'aggiudicazione definitiva e consiste nella prestazione della garanzia fideiussoria di cui all'articolo 113 del Codice dei contratti pubblici, a copertura degli oneri per il mancato o esatto adempimento del contratto, e della garanzia di subentro, intesa ad assicurare il completamento dei lavori, da parte di un sostituto, in caso di risoluzione del contratto o di fallimento o altra procedura concorsuale, che impediscano la corretta prosecuzione dell'esecuzione dei lavori da parte del contraente originario.
  Al riguardo, fa presente che il provvedimento in esame prevede, tra i criteri direttivi della delega, la revisione e semplificazione della disciplina vigente per il sistema di garanzia globale di esecuzione, nonché l'abrogazione delle norme recate Pag. 60dal decreto legislativo n. 163 del 2006 e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010, con effetto dalla data di entrata in vigore del nuovo «Codice degli appalti pubblici e delle concessioni» e del relativo regolamento attuativo ed esecutivo, anche attraverso l'individuazione di un regime transitorio che assicuri l'ordinato passaggio dalla previgente alla nuova disciplina.
  Conclude rilevando che la proposta emendativa, escludendo l'applicazione delle disposizioni vigenti concernenti il sistema di garanzia globale già dall'entrata in vigore della legge delega, verrebbe a determinare, fino al momento di adozione del nuovo Codice e del relativo regolamento – cui è demandata la revisione del sistema di garanzia – un vuoto normativo in tale ambito, esponendo le amministrazioni aggiudicatrici al rischio di ingenti oneri connessi all'eventuale mancato adempimento dei contratti e all'impossibilità di completamento dell'esecuzione dei lavori medio tempore aggiudicati.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminate le proposte emendative riferite al disegno di legge C. 3194-A Governo, approvato dal Senato, recante delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, contenute nel fascicolo n. 2;
   preso atto dei chiarimenti del Governo,
  esprime

PARERE CONTRARIO

  sull'emendamento 1.819, in quanto suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

  sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 2, non comprese nel fascicolo n. 1».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica ceca sulla cooperazione in materia di cultura, istruzione, scienza e tecnologia, fatto a Praga l'8 febbraio 2011.
C. 2004.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 ottobre 2015.

  Francesco LAFORGIA (PD), relatore, ricorda che non è ancora pervenuta la relazione tecnica, richiesta dalla Commissione nella seduta del 10 settembre scorso.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI deposita agli atti della Commissione la relazione tecnica richiesta (vedi allegato).

  Francesco LAFORGIA (PD), relatore, si riserva di valutare la relazione tecnica depositata dalla rappresentante del Governo e di formulare una proposta di parere.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo.
C. 3272 Governo, approvato dal Senato e abb.

(Parere alle Commissioni VII e IX).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, e condizione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, fa presente che il disegno di legge in esame reca la riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo e che il provvedimento, approvato con modifiche dal Senato, consta di cinque articoli ed è corredato di relazione tecnica riferita al testo originario.
  Passando all'esame delle norme considerate dalla predetta relazione e delle altre disposizioni che presentano profili di carattere finanziario, segnala quanto segue.
  Con riguardo all'articolo 1 e all'articolo 4, comma 1, concernenti il contratto nazionale di servizio, rileva che le disposizioni in esame riproducono in parte il contenuto di norme già in vigore (si vada il comma 1, lettera f), capoverso 3-bis) che prevedono l'assunzione di specifiche spese a carico della provincia di Bolzano entro un limite massimo complessivo. Per altra parte le norme in esame introducono un incremento della spesa in questione, provvedendo peraltro alla relativa copertura finanziaria. Tanto premesso, non formula osservazioni per i profili di quantificazione.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, osserva che l'articolo 1, comma 1, lettera f), capoverso 3-ter, prevede che l'importo a carico dello Stato derivante dalla convenzione stipulata tra la RAI e la provincia autonoma di Bolzano sia incrementato di ulteriori 5 milioni di euro per l'anno 2015 e di 9,687 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016.
  Al relativo onere si provvede:
   quanto a 5 milioni di euro per l'anno 2015, mediante corrispondente versamento all'entrata del bilancio dello Stato di risorse disponibili sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri;
   quanto a 9,687 milioni di euro per l'anno 2016, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica (ISPE);
   quanto a 9,687 milioni di euro a decorrere dall'anno 2017, mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente relativo al bilancio triennale 2015-2017 di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Al riguardo, ritiene necessario acquisire una conferma da parte del Governo circa la disponibilità delle risorse utilizzate a copertura dell'onere per l'anno 2015 (5 milioni di euro sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri) e per l'anno 2016 (9,687 milioni di euro a valere sulle disponibilità del Fondo ISPE, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge n. 282 del 2004; capitolo 3075 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze).
  Per quanto riguarda la copertura dell'onere a decorrere dall'anno 2017, rileva che l'accantonamento del Fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell'economia e delle finanze, del quale si prevede l'utilizzo, reca le necessarie disponibilità.
  Evidenzia che sarebbe inoltre opportuno precisare che l'onere di 9,687 milioni di euro a decorrere dal 2016 e la copertura a valere sul Fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell'economia e delle finanze a decorrere dal 2017 hanno cadenza annuale. In proposito, reputa comunque necessaria una conferma da parte del Governo.
  Circa l'articolo 2, riguardante la disciplina della governance della RAI, non formula osservazioni per i profili di quantificazione.Pag. 62
  A proposito dell'articolo 3, relativo all'attività gestionale della RAI, non ha osservazioni da formulare per i profili di quantificazione, nel presupposto che – secondo quanto affermato dal Governo nel corso dell'esame presso Senato – le disposizioni in esame siano compatibili con la normativa europea.
  In merito all'articolo 4, commi da 2 a 4, recante delega al Governo in materia di servizi audiovisivi e radiofonici, non formula osservazioni per i profili di quantificazione, stante l'espresso richiamo contenuto nella norma di delega all'articolo 17, comma 2, della legge di contabilità e finanza pubblica.
  Infine con riferimento all'articolo 5, recante disposizioni transitorie, non ha nulla da osservare per i profili di quantificazione.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI evidenzia che, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera f), capoverso 3-bis, con la convenzione stipulata tra la società concessionaria e la provincia autonoma di Bolzano, sono individuati i diritti e gli obblighi relativi, in particolare i tempi e gli orari delle trasmissioni radiofoniche e televisive e che gli oneri per il servizio in lingua tedesca e ladina sono assunti dalla provincia autonoma di Bolzano per un importo non superiore ad euro 10.313.000 annui.
  Prosegue segnalando che tale importo è ulteriormente incrementato, ai sensi del successivo capoverso 3-ter, con uno stanziamento a carico del bilancio dello Stato, per un ammontare pari a 5.000.000 di euro per l'anno 2015 e a 9.687.000 di euro a decorrere dall'anno 2016.
  Osserva poi che, ai fini di una maggiore chiarezza del testo del provvedimento, appare opportuno sopprimere il terzo periodo del citato capoverso 3-bis, collocandolo in un autonomo capoverso 3-quater, in modo da evidenziare che gli eventuali ulteriori oneri derivanti dalla convenzione che rimangono esclusivamente a carico della provincia autonoma di Bolzano sono quelli che eccedono anche il nuovo stanziamento disposto a carico del bilancio dello Stato.
  Conferma quindi che le risorse indicate a copertura dello stanziamento a carico dello Stato, di cui al predetto capoverso 3-ter, sono effettivamente disponibili.
  Conclude evidenziando che, al medesimo capoverso 3-ter, appare necessario precisare che l'onere di 9,687 milioni di euro a decorrere dal 2016 e la copertura a valere sul fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell'economia e delle finanze a decorrere dal 2017 hanno cadenza annuale.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 3272 Governo, approvato dal Senato, recante Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera f), capoverso 3-bis, con la convenzione stipulata tra la società concessionaria e la provincia autonoma di Bolzano, sono individuati i diritti e gli obblighi relativi, in particolare i tempi e gli orari delle trasmissioni radiofoniche e televisive;
    gli oneri per il servizio in lingua tedesca e ladina sono assunti dalla provincia autonoma di Bolzano per un importo non superiore ad euro 10.313.000 annui;
    tale importo è ulteriormente incrementato, ai sensi del successivo capoverso 3-ter, con uno stanziamento a carico del bilancio dello Stato, per un ammontare pari a 5.000.000 di euro per l'anno 2015 e a 9.687.000 di euro a decorrere dall'anno 2016;
    ai fini di una maggiore chiarezza del testo del provvedimento, appare opportuno sopprimere il terzo periodo del Pag. 63citato capoverso 3-bis, collocandolo in un autonomo capoverso 3-quater, in modo da evidenziare che gli eventuali ulteriori oneri derivanti dalla convenzione che rimangono esclusivamente a carico della provincia autonoma di Bolzano sono quelli che eccedono anche il nuovo stanziamento disposto a carico del bilancio dello Stato;
    le risorse indicate a copertura delle stanziamento a carico dello Stato, di cui al predetto capoverso 3-ter, sono effettivamente disponibili;
    al medesimo capoverso 3-ter appare necessario precisare che l'onere di 9,687 milioni di euro a decorrere dal 2016 e la copertura a valere sul fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell'economia e delle finanze a decorrere dal 2017 hanno cadenza annuale,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
   all'articolo 1, comma 1, lettera f), capoverso 3-ter, dopo le parole: e di euro 9.687.000 e dopo le parole: e, quanto a euro 9.687.000 aggiungere la seguente: annui;

  e con la seguente condizione:
   all'articolo 1, comma 1, lettera f), capoverso 3-bis, sopprimere il terzo periodo.

  Conseguentemente alla medesima lettera f), dopo il capoverso 3-ter, aggiungere il seguente:
  3-quater. Gli eventuali ulteriori oneri derivanti dalla convenzione di cui al comma 3-bis rimangono esclusivamente a carico della provincia autonoma di Bolzano.».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 15.15.

DL 154/2015: Disposizioni urgenti in materia economico-sociale.
C. 3340 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2015.

  Maino MARCHI (PD), relatore, in relazione all'audizione informale di rappresentanti dell'ANCI svolta nella giornata odierna, segnala che alcune problematiche sollevate nel corso dell'audizione potrebbero essere affrontate in occasione dell'esame del provvedimento in titolo, ferma restando la necessità di rispettare i criteri previsti dal Regolamento in relazione all'ammissibilità per materia delle proposte emendative.

  Rocco PALESE (FI-PdL), osservando che molte delle problematiche applicative che si registrano in materia di finanza locale sono state causate da interventi del legislatore non sempre coerenti, ritiene che sarebbe opportuno che si provvedesse rapidamente all'introduzione di alcuni correttivi, soprattutto per gli aspetti relativi ai termini di approvazione dei bilanci e dei consuntivi. Segnala inoltre che alcune di tali questioni non potranno essere risolte con la prossima legge di stabilità, poiché l'intervento normativo che si rende necessario, riguardando l'esercizio finanziario Pag. 642015, dovrebbe entrare in vigore già nel corrente anno.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI, in relazione alle richieste di chiarimenti formulate dal relatore e da altri deputati nella seduta dell'8 ottobre 2015, fa presente quanto segue.
  L'articolo 1, recante misure urgenti in materia sociale per garantire il decoro degli edifici scolastici, prevede l'immediato utilizzo di risorse – 50 milioni di euro per il 2015 e 10 milioni per il 2016 a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione – già assegnate dal CIPE per interventi del cosiddetto programma «Scuole belle» e reca un'ulteriore autorizzazione di spesa, per la stessa finalità, di 50 milioni di euro per il 2015, con copertura sul Fondo sociale per l'occupazione e la formazione.
  In proposito ricorda che è stata richiesta conferma al Governo circa:
   l'allineamento temporale fra l'utilizzo delle risorse e le previsioni di cassa a normativa vigente scontate per l'anno in corso;
   la possibilità di un impiego delle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione senza pregiudicare altre finalità di spesa già programmate e quindi senza necessità di un'eventuale reintegrazione;
   la compatibilità dell'utilizzo delle risorse (50 milioni di euro per il 2015 e 10 milioni per il 2016) a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione con la dinamica per cassa, scontata ai fini delle previsioni tendenziali, delle risorse in questione.

  Al riguardo, con riferimento ai chiarimenti richiesti sull'utilizzo del Fondo sociale per occupazione e formazione come copertura dell'onere pari a 50 milioni di euro per l'anno 2015, nel confermare la disponibilità sia di competenza che di cassa delle risorse sul pertinente capitolo di bilancio, comunica che il competente Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha confermato la possibilità di impiegare le predette risorse senza pregiudicare altre finalità di spesa già programmate a valere sulle stesse.
  Relativamente alle risorse da utilizzare a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione conferma la compatibilità con la dinamica per cassa, scontata ai lini delle previsioni tendenziali, delle risorse in questione.
  L'articolo 3, recante misure finanziarie per interventi nei territori colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici dei giorni 13 e 14 settembre 2015, prevede una riduzione degli obiettivi finanziari del patto di stabilità interno per l'anno 2015 in favore degli enti locali interessati dagli eventi meteorologici del 13 e 14 settembre 2015 che hanno colpito i territori delle province di Piacenza e Parma e per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con la delibera del Consiglio dei Ministri del 25 settembre 2015. La riduzione degli obiettivi è posta a valere sugli spazi finanziari messi a disposizione degli enti locali rispettosi del patto di stabilità interno e dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali, disciplinata dal comma 122 dell'articolo 1 della legge n. 220 del 2010, nei limiti degli spazi residuali, quantificati alla data del 24 settembre 2015.
  In merito alla richiesta di conoscere l'entità degli spazi finanziari disponibili – a valere sui quali è rinvenuta la copertura della norma in esame – rappresenta che i predetti spazi finanziari, determinati dall'applicazione della sanzione di cui alla lettera a) del comma 26 dell'articolo 31 della legge 12 novembre 2011, n. 183, prevista in caso di mancato raggiungimento dell'obiettivo del patto di stabilità interno 2014, accertati alla data del 24 settembre 2015, ammontano a 16,2 milioni di euro.
  Circa la richiesta di chiarire se tali spazi finanziari attengano alla quota di risorse indicata dal comma 122-bis, espressamente richiamato dal testo (riduzione degli obiettivi del patto per i tre comuni colpiti dalla tromba d'aria del luglio 2015), oppure, più verosimilmente, derivino dall'applicazione del meccanismo premiale di carattere generale di cui al Pag. 65comma 122 (riduzione degli obiettivi del patto per gli enti virtuosi e corrispondente riduzione di risorse per gli enti inadempienti), una volta dedotte le risorse di cui al predetto comma 122-bis, rappresenta che gli spazi finanziari indicati sono quelli utilizzabili per la riduzione degli obiettivi prevista dall'articolo 1, comma 122, della legge n. 220 del 2010 (effetti finanziari determinati dall'applicazione della sanzione di cui alla lettera a) del comma 26 dell'articolo 31 della legge n. 183 del 2011), dedotti gli spazi finanziari (pari a 7,5 milioni di euro) attribuiti ai sensi dell'articolo 1, comma 122-bis, della legge n. 220 del 2010.
  Con riferimento alla richiesta di fornire un quadro degli ultimi eventi calamitosi, delle proposte delle regioni e delle dichiarazioni di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, evidenzia che gli stati di calamità dichiarati ammontano a 44, suddivisi tra 11 regioni, e che 3 regioni stanno effettuando ricognizioni in seguito agli eventi calamitosi registrati nelle ultime settimane.
  Infine, con riferimento alle richieste di chiarimenti concernenti l'articolo 2, si riserva di fornire una risposta dopo aver acquisito le necessarie informazioni dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero della giustizia.
  Per quanto riguarda poi le richieste di interventi in materia di finanza locale testé formulate dal deputato Palese osserva che la prossima legge di stabilità conterrà alcune disposizioni che si applicheranno a decorrere dal 2016, mentre per l'esercizio in corso, qualora si dovesse rilevare che il decreto-legge n. 78 del 2015 abbia lasciato insolute alcune questioni, il Governo si dichiara disponibile a valutare eventuali proposte emendative che verranno presentate al provvedimento in esame.

  Francesco CARIELLO (M5S), in relazione alle questioni sollevate dai rappresentanti dell'ANCI nel corso dell'audizione informale, propone di svolgere ulteriori audizioni della Corte dei conti e della Ragioneria generale dello Stato, anche al fine di predisporre proposte emendative idonee a risolvere le problematiche evidenziate.

  Vincenzo CASO (M5S) chiede che il termine per la presentazione degli emendamenti sia posticipato in relazione alla mancata risposta alle richieste di chiarimenti riferite all'articolo 2.

  Maino MARCHI (PD), relatore, ringraziando la rappresentante del Governo per i chiarimenti forniti, chiede se residuino ulteriori disponibilità sugli spazi finanziari di cui è previsto l'utilizzo ai sensi dell'articolo 3.
  Si dichiara disponibile alla presentazione di proposte emendative che consentano di affrontare le problematiche rimaste insolute dopo l'approvazione del decreto-legge n. 78 del 2015, qualora riscontri un'analoga volontà da parte del Governo e si rispettino i limiti relativi all'inammissibilità per estraneità di materia.
  Segnala infine di non avere obiezioni all'audizione di ulteriori soggetti né allo spostamento del termine per la presentazione degli emendamenti, qualora le richieste di chiarimenti relative all'articolo 2 non dovessero trovare risposta in tempi brevi.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI prende atto delle richieste avanzate dai deputati Cariello e Caso. In relazione al quesito da ultimo posto dal relatore, segnala che gli spazi finanziari derivanti dall'applicazione della sanzione di cui alla lettera a) del comma 26 dell'articolo 31 della legge n. 183 del 2011 presentano disponibilità residuali rispetto a quelle richieste dagli interventi di cui all'articolo 3 del provvedimento in oggetto.
  Per quanto riguarda infine le richieste di chiarimenti relative all'articolo 2, assicura che solleciterà i dicasteri competenti.

  Francesco BOCCIA (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, riservandosi di affrontare le questioni inerenti al prosieguo dell'esame del provvedimento Pag. 66nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che si terrà nella giornata odierna, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

  Francesco BOCCIA (PD), presidente, segnala che la prossima settimana, nell'ambito dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, verrà presentata la proposta di documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle prospettive di riforma degli strumenti e delle procedure di bilancio.
  Evidenzia che in quella sede, sulla base degli elementi emersi nel corso dell'indagine e delle audizioni svolte, tra le altre cose, si evidenzierà come sia l'applicazione delle disposizioni concernenti il contenuto del nuovo disegno di legge di bilancio, di cui all'articolo 15 della legge n. 243 del 2012, sia l'applicazione di quelle in materia di equilibrio di bilancio delle regioni e degli enti locali nonché di concorso degli stessi alla sostenibilità del debito pubblico, contenute al Capo IV della medesima legge n. 243, dovrebbero riguardare i bilanci approvati nel 2016 per il triennio successivo.
  Osserva infatti, da un lato, che non è stata ancora introdotta nella legislazione ordinaria una disciplina che dia attuazione alle disposizioni sul contenuto nuovo del disegno di legge di bilancio, come richiesto dallo stesso articolo 15 della legge n. 243 del 2012, dall'altro, che le norme dettate dalla medesima legge n. 243 in materia di equilibrio di bilancio delle regioni e degli enti locali presentano alcune criticità, relative principalmente alla complessa procedura delineata per l'attribuzione degli spazi di indebitamento nelle fasi avverse del ciclo. Tali criticità potrebbero essere risolte nel prossimo futuro, apportando modifiche e integrazioni alla legge n. 243, prima dell'attuazione delle predette disposizioni, previo svolgimento dei necessari approfondimenti nell'ambito di un'eventuale indagine conoscitiva che le Commissioni bilancio della Camera e del Senato potrebbero deliberare dopo la conclusione della prossima sessione di bilancio.
  Tutto ciò considerato, auspica che il Governo, nell'impostazione della nuova manovra di finanza pubblica, si attenga alla citata interpretazione delle disposizioni della legge n. 243 del 2012.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI rende assicurazioni in tal senso.

  La Commissione ne prende atto.

  La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.50.

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