CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 ottobre 2015
516.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 29

SEDE REFERENTE

  Martedì 6 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 14.

Disposizioni in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra e modifica all'articolo 414 del codice penale.
C. 2874, approvata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 settembre 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti alla proposta di legge in oggetto (vedi allegato 1).

  Walter VERINI (PD), relatore, anche a nome del collega Sarro, ricorda che la proposta di legge in esame, che è diretta ad introdurre l'aggravante di «negazionismo» alle fattispecie di reato previste dalla legge n. 654 del 1975, è stata approvata dal Senato a larghissima maggioranza, dopo un dibattito approfondito ed articolato. Invita, pertanto, al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, altrimenti esprimendo parere contrario. Auspica, infine, che la Camera possa approvare in tempi rapidi il provvedimento, prima della ricorrenza del rastrellamento del ghetto di Roma, che cade il 16 ottobre prossimo venturo.

  Il Sottosegretario Cosimo Maria FERRI esprime parere conforme a quello del relatore, sottolineando come la proposta di legge in discussione sia un provvedimento equilibrato, diretto a colmare un autentico vuoto normativo.

  Vittorio FERRARESI (M5S), nel replicare al collega Verini, rileva che compito del Parlamento dovrebbe essere quello di Pag. 30approvare la migliore legge possibile per i cittadini, senza farsi condizionare dall'imminenza di celebrazioni o ricorrenze. Evidenzia, quindi, come tutte le proposte emendative presentate dai deputati del suo gruppo si prefiggano l'obiettivo di migliorare la proposta di legge in discussione.

  Daniele FARINA (SEL) rileva, preliminarmente, come quella in esame sia una proposta di legge «manifesto», destinata a non trovare pratica attuazione. Ritiene, tuttavia, che l'esame in sede referente di tale provvedimento potrebbe rappresentare l'occasione utile per procedere all'abrogazione di talune fattispecie di reato risalenti ad epoca fascista e non più conformi ai principi dell'ordinamento, tra le quali, ad esempio, il vilipendio alla nazione italiana, alla Repubblica, alla bandiera, nonché i reati di disfattismo politico o di associazioni antinazionali.

  Vittorio FERRARESI (M5S), nell'illustrare la proposta emendativa a sua firma 1.1, fa presente che la stessa si propone un'integrale riformulazione dell'intervento normativo in esame: in particolare, con riferimento alla fattispecie di cui alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 3 della legge n. 654 del 1975, viene previsto un aumento di pena, se la propaganda o l'istigazione si fondino sulla negazione dei crimini di genocidio, contro l'umanità e di guerra, la cui responsabilità sia accertata con sentenza passata in giudicato da un organo di giustizia internazionale o riconosciuta da decisioni adottate da organismi internazionali e sovranazionali; viene, inoltre, prevista la soppressione della lettera b) del comma 1 dell'articolo 3 della legge n. 654 del 1975, nonché la riformulazione dell'articolo 414 del codice penale, relativo all'istigazione a delinquere, prevedendo che sia punito con la reclusione da uno a quattro anni chiunque pubblicamente istighi a commettere uno o più delitti, per il sol fatto dell'istigazione; viene altresì, disposto l'aumento della pena di un terzo, se la stessa istigazione si fondi su motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, ovvero si fondi, in tutto o in parte, sulla negazione dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale e la cui responsabilità sia stata accertata con sentenza passata in giudicato da un organo di giustizia internazionale, ovvero riconosciuti da decisioni adottate da organismi nazionali e sovranazionali.

  Donatella FERRANTI, presidente, fa notare che la proposta emendativa in questione, nel prevedere che i crimini di genocidio, contro l'umanità e di guerra devono essere stati accertati con sentenza passata in giudicato, restringe i margini di applicazione della norma, che fa riferimento invece, oltre che espressamente alla Shoah, alle fattispecie descritte dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte Penale Internazionale. Quanto poi alla riformulazione del reato di cui all'articolo 414 del codice penale, rileva come, tra le diverse modifiche proposte, vi sia, in particolare, quella che elimina l'istigazione a commettere delitti attraverso strumenti informatici o telematici introdotta dall'ultimo decreto legge in materia di terrorismo. Al riguardo, non ritiene condivisibile tale «abrogatio criminis», in quanto trattasi di una fattispecie penale che punisce condotte gravi poste in essere da terroristi, in specie internazionali. Con riferimento al testo della proposta di legge in esame, manifesta infine perplessità in ordine alla prevista riduzione, da cinque a tre anni di reclusione, del limite massimo della pena relativa al reato di istigazione a commettere delitti (articolo 414, comma 1, numero 1) del codice penale), in quando tale riduzione di pena va ad incidere anche sulle circostanze aggravanti relative all'istigazione attraverso strumenti informatici e telematici, che furono previste solo pochi mesi orsono in occasione dell'esame del decreto legge in materia di terrorismo e missioni internazionali. Sul punto, preannuncia la presentazione di una proposta emendativa nel corso dell'esame in Assemblea.

Pag. 31

  Vittorio FERRARESI (M5S) ribadisce come le proposte emendative presentate dal suo gruppo siano dirette ad introdurre modifiche migliorative al testo in esame, riducendo i margini di discrezionalità del giudice nell'individuare le fattispecie di reato. Quanto all'omesso riferimento alla Shoah, osserva come la stessa possa ritenersi ricompresa nell'ambito dei delitti di genocidio o dei crimini contro l'umanità.

  La Commissione, respinge l'emendamento Ferraresi 1.1.

  Vittorio FERRARESI (M5S) illustra l'emendamento a sua firma 1.2, diretto a prevedere un aumento di pena se la propaganda o l'istigazione si fondino sulla negazione di crimini di genocidio, contro l'umanità e di guerra, la cui responsabilità sia stata accertata con sentenza passata in giudicato da un organo di giustizia internazionale, ovvero riconosciuti da decisioni adottate da organismi nazionali e sovranazionali.

  Alfonso BONAFEDE (M5S), nell'associarsi alle considerazioni espresse dal collega Ferraresi, richiama la necessità di approvare norme che delimitino i margini di discrezionalità del giudice, cui non può essere affidata la valutazione dei fatti storici oggetto della condotta di negazionismo.

  Walter VERINI (PD), relatore, nel richiamare le dichiarazioni rese del Presidente del Senato Grasso, rileva come la proposta di legge in esame, condivisa da quasi tutti i gruppi parlamentari, rappresenti un decisivo passo nel contrasto a tutte le forme di negazionismo, consentendo all'Italia di esprimere finalmente, in maniera chiara, l'adesione agli orientamenti normativi presenti in altri Paesi e già in vigore a livello europeo.

  Alfonso BONAFEDE (M5S), pur riconoscendo che i colleghi del Senato hanno svolto un importante e proficuo lavoro sulla proposta di legge in discussione, ritiene che la stessa possa essere ulteriormente migliorata.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ferraresi 1.2, Turco 1.3 e Ferraresi 1.4.

  Daniele FARINA (SEL) illustra gli articoli aggiuntivi a sua firma 1.01, 1.02 e 1.03, attraverso i quali si propone l'abrogazione di articoli del codice penale che contemplano reati cosiddetti di opinione ovvero delitti contro la personalità dello Stato. Illustra, altresì, il suo articolo aggiuntivo 1.04, attraverso il quale si prevede il conferimento di una delega al Governo, diretta ad introdurre sanzioni amministrative per taluni reati, tra i quali l'offesa alla religione di uno Stato mediante vilipendio di persone o cose, l'oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, l'offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Farina 1.01, 1.02, 1.03 e 1.04.

  Vittorio FERRARESI (M5S) preannuncia, a nome del suo gruppo parlamentare, la presentazione di una relazione di minoranza.

  Donatella FERRANTI, presidente, nel dichiarare concluse le votazioni degli emendamenti riferiti al provvedimento in discussione, avverte che il testo della proposta di legge sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del relativo parere.

  La seduta termina alle 14.45

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 6 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 14.45.

Pag. 32

Norme per il sostegno e la promozione della coltivazione e della filiera della Canapa.
Testo unificato C. 1373 Lupo ed abb.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni ed una osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 29 settembre 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, a nome della relatrice, onorevole Rostan, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, presenta e illustra una proposta di parere favorevole con condizioni e una osservazione (vedi allegato 2).

  Daniele FARINA (SEL), pur condividendo la necessità di procedere alla soppressione del comma 1, dell'articolo 9 del provvedimento in discussione, preannuncia che il suo gruppo si asterrà dal votare la proposta di parere testè illustrata dalla presidente. Ritiene, infatti, che nel testo unificato in discussione persistano rilevanti profili di criticità, specie con riferimento alla questione della termovalorizzazione della canapa impiegata per usi industriali.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni e una osservazione della relatrice.

  La seduta termina alle 14.55.

Pag. 33