CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 settembre 2015
508.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 22 settembre 2015. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI, indi della vicepresidente Daniela Sbrollini.

  La seduta comincia alle 14.40.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Mario MARAZZITI, presidente, comunica che la deputata Vega Colonnese entra a far parte della Commissione.

Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2014.
C 3304 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2015.
C. 3305 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 14: Stato di previsione del Ministero della salute.
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che la Commissione è convocata per l'esame, in sede consultiva, del disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2014 e del disegno di legge di assestamento del bilancio Pag. 113dello Stato per l'anno finanziario 2015, che saranno esaminati congiuntamente per le parti di competenza, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento.
  Ricorda, altresì, che l'esame si conclude, per ciascun provvedimento, con una relazione alla V Commissione e con la nomina di un relatore per la XII Commissione.
  Avverte che nella seduta odierna avrà luogo la relazione introduttiva e sarà avviato il dibattito. Il seguito dell'esame, anche con la deliberazione su eventuali proposte emendative al disegno di legge recante l'assestamento del bilancio dello Stato, e l'approvazione delle relazioni, avrà luogo domani, mercoledì 23 settembre.
  Ricorda, infine, che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al disegno di legge recante l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2015 è fissato, secondo quanto convenuto nella scorsa riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, alle ore 17 di oggi.
  Da, quindi, la parola alla relatrice, deputata Paola Bragantini, per lo svolgimento della relazione.

  Paola BRAGANTINI (PD), relatrice, partendo dall'analisi del disegno di legge di rendiconto, rileva, con specifico riferimento alle competenze della Commissione affari sociali, che nel 2014 gli stanziamenti definitivi di competenza del Ministero della salute sono stati pari a 1.549 milioni di euro (1.517 milioni nel 2013).
  Ricorda che con il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri n. 59 del 2014 è stato definito il nuovo impianto organizzativo del Ministero. Rispetto al regolamento contenuto nel decreto del Presidente della Repubblica n. 108 del 2011, che prevedeva una articolazione del Ministero in tre dipartimenti e un ufficio delle risorse, dell'organizzazione e del bilancio non dipartimentale, il nuovo disegno organizzativo si caratterizza per l'eliminazione delle strutture dipartimentali e l'istituzione del segretariato generale, che concentra le funzioni trasversali di coordinamento di dodici direzioni generali. Nel corso dell'anno sono stati adottati diversi provvedimenti finalizzati a ridisegnare anche gli uffici di livello dirigenziale non generale, la ripartizione delle competenze e l'allocazione delle risorse umane e finanziarie.
  I provvedimenti amministrativi adottati nel corso dell'anno hanno apportato variazioni in aumento, pari a 195 milioni di euro, agli stanziamenti inizialmente previsti per il Ministero della salute per il 2014, pari a 1.354 milioni di euro.
  Fa presente, poi, che, come rilevato nella Relazione della Corte dei Conti, nell'ultimo triennio si è progressivamente ridotto lo scostamento tra stanziamenti iniziali e definitivi, segno di un miglioramento della capacità programmatoria dell'Amministrazione: la variazione passa, infatti, dal 24,3 per cento del 2012 al 14,4 del 2014. I capitoli maggiormente interessati dalle integrazioni di bilancio appartengono in prevalenza alla categoria «Redditi da lavoro dipendente» (Fondo unico di amministrazione per il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi istituzionali), ai consumi intermedi (spese per i vaccini inerenti malattie infettive diffusive e quaternarie, spese per l'attività di programmazione e sorveglianza a tutela della salute umana, spese per l'attività di informazione sanitaria ai fini della promozione della salute, viaggi e soggiorni di esperti in relazione ad accordi internazionali), ai trasferimenti alle pubbliche amministrazioni (in particolare, trattasi di spese per la ricerca finalizzata in attuazione degli obiettivi prioritari biomedici e sanitari del Piano sanitario nazionale e somme da assegnare agli IRCCS e all'ISS). Aumentano anche gli stanziamenti nei capitoli relativi al rimborso per l'assistenza sanitaria all'estero e alla liquidazione di indennizzi e risarcimenti per i soggetti danneggiati da vaccini ed emoderivati. Uno scostamento molto significativo tra stanziamenti iniziali e definitivi si apprezza nelle spese in conto capitale, in particolare per le variazioni in aumento sul capitolo delle spese per fronteggiare le emergenze Pag. 114sanitarie in materia di salute umana e veterinaria e per i trasferimenti alle pubbliche amministrazioni (somme da assegnare agli IRCCS e all'ISS).
  Per quanto riguarda i residui passivi, questi all'inizio del 2014 erano pari a 796,2 milioni; a fine esercizio, diminuiti del 9,3 per cento, ammontano a 722,1 milioni: di questi, 368,2 milioni sono residui di nuova formazione. La Corte dei conti sottolinea che, complessivamente, l'andamento rispetto al 2013 è frutto di una gestione che va apprezzata positivamente, confermandosi il trend in diminuzione.
  Nella composizione interna della spesa, il peso maggiore continua ad essere rappresentato dai trasferimenti di parte corrente (78,1 per cento in termini di stanziamenti), seguiti dagli oneri per il personale (10,8 per cento) e dai consumi intermedi (8,4 per cento), rispetto ai quali hanno maggiormente operato le misure di contenimento della spesa. La spesa in conto capitale, che nel 2013 rappresentava il 5 per cento della spesa complessiva, scende in termini percentuali al 2,6 per cento.
  Nel 2014, la missione 17: Ricerca e innovazione presenta stanziamenti definitivi pari a 442 milioni di euro, con una riduzione rispetto al 2013 di 18,2 milioni di euro. All'interno della missione 17, il programma 20: Ricerca per il settore della sanità pubblica con risorse pari a 431 milioni di euro, destinate in gran parte a trasferimenti ad amministrazioni pubbliche, assorbe quasi completamente la dotazione dell'intera missione. Nelle risorse del programma 20 sono, fra l'altro, comprese: la dotazione del Fondo occorrente per il finanziamento delle attività di ricerca corrente e finalizzata, nonché di sperimentazione in materia sanitaria (capitolo 3398); le risorse necessarie per le spese obbligatorie e di funzionamento dell'Istituto superiore di sanità (capitoli 3443, 3444, 3446).
  La missione 20: Tutela della salute, suddivisa in cinque programmi, conta 883 milioni di stanziamenti iniziali di competenza e 1.035,3 milioni di stanziamenti definitivi. Tale incremento è imputabile in larga parte al programma 20.3: Programmazione sanitaria dei LEA e assistenza in materia sanitaria umana a cui sono stati assegnati 371,7 milioni (233,5 milioni di euro nel 2013). La crescita dello stanziamento del programma è in parte dovuta all'incremento registrato dallo stanziamento del capitolo 4391 intestato al rimborso delle spese di assistenza sanitaria prestate all'estero che passa dagli 81 milioni del 2013 agli oltre 261 del 2014 tutti impegnati e pagati.
  Fa presente, inoltre, che nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) sono stanziate risorse destinate al finanziamento della sanità. In particolare, nella missione 3: Relazioni finanziarie con le autonomie, per quanto d'interesse della Commissione, i programmi di maggiore impatto sono: programma 3.4: Federalismo, con una previsione iniziale di competenza pari a 58.866 milioni di euro e una definitiva pari a 59.914, le cui risorse sono quasi completamente assorbite dal capitolo 2862: Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA; programma 3.6: Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria, con una previsione iniziale di competenza pari a 8.409 milioni di euro e la definitiva pari a 9.279, in ragione delle variazioni in aumento che interessano il capitolo 2700: Fondo sanitario nazionale (di cui una quota è destinata alla Regione siciliana, mentre il resto finanzia le spese sanitarie vincolate a determinati obiettivi del Piano sanitario nazionale).
  Nella missione 14: Infrastrutture pubbliche e logistica (programma 14.8: Opere pubbliche e infrastrutture) sono presenti le dotazioni per il finanziamento dell'edilizia sanitaria (capitolo 7464). Il capitolo non presenta alcuna stanziamento di competenza, ma registra dei residui pari a 1.224 milioni, già accertati in sede di assestamento 2014. Di tali residui, 439 milioni risultano pagati, mentre i rimanenti 728 milioni di euro risultano perenti agli effetti amministrativi.Pag. 115
  Per quanto concerne, poi, le parti di competenza relative al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, segnala che nel corso del 2014, sono stati rifinanziati tutti i fondi gestiti dal Ministero (Fondo per l'infanzia e l'adolescenza, Fondo nazionale per le politiche sociali, e per le non autosufficienze).
  Per quanto riguarda il Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, nel 2014 lo stanziamento definitivo sul capitolo 3527 è stato pari a 30,6 milioni, in calo di circa il 22 per cento rispetto a quello del 2013. Il Fondo politiche sociali sul capitolo 3671, rimodulabile, presenta uno stanziamento iniziale di competenza pari a poco più di 317 milioni. Le risorse complessive per il 2014, pari 297,4 milioni, sono state destinate per 258,2 milioni alle regioni e quindi spostate sul capitolo 3539, per 4,3 milioni alle province autonome e per 34,7 milioni al Ministero del lavoro. Lo stanziamento di competenza definitivo è pari, quindi, a 4,5 milioni di euro.
  Fa presente, poi, che per il Fondo per le non autosufficienze, le risorse sono stanziate sul capitolo 3538, per un importo pari a 351,4 milioni. Nella Relazione sul rendiconto generale dello Stato, la Corte dei conti ha sottolineato che gli interventi del Ministero, ricompresi nella missione 24, sono estremamente frammentati e fanno riferimento a risorse stanziate in specifici Fondi, con finalità in gran parte predeterminate. Poiché la legge di stabilità per il 2015 ha reso stabili, a regime, le risorse presenti nei Fondi gestiti dal Ministero, a parere della Corte ciò dovrebbe consentire un recupero della capacità progettuale e programmatica, anche attraverso opportune intese con le regioni e gli enti locali.
  Passando, quindi, al disegno di legge di assestamento per il 2015, ricorda che esso è lo strumento previsto per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.
  Procede, quindi, ad illustrare le principali variazioni relative alle materie che rientrano nelle competenze della XII Commissione, ovvero le variazioni e le previsioni assestate delle missioni e programmi in materia di: politiche sanitarie, politiche sociali, politiche della famiglia, lotta alle dipendenze, politiche giovanili, le risorse per il finanziamento delle quali sono allocate negli stati di previsione del Ministero della salute e del MEF (politiche sanitarie), del Ministero delle politiche sociali e del MEF (politiche sociali), del MEF (politiche per la famiglia, politiche giovanili e lotta alle dipendenze).
  Per quanto attiene alle politiche sanitarie, fa presente che le risorse per l'attuazione di tali politiche sono allocate principalmente nello stato di previsione del Ministero della salute. Per l'anno finanziario 2015, tale stato di previsione reca spese iniziali per complessivi 1.259 milioni di euro in conto competenza e 1.263 milioni di euro in conto cassa, mentre la consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2015 risulta di 705,6 milioni di euro. Le previsioni assestate dal disegno di legge in esame risultano pari, in conto competenza, a 1.299 milioni di euro e in conto cassa a 1.473 milioni di euro. La previsione iniziale dei residui complessivi risulta invece assestata a 722 milioni di euro.
  Gran parte delle risorse, in termini di stanziamenti assestati di competenza, sono concentrate nella missioni: Tutela della salute (20) (953,7 milioni di euro) e: Ricerca e Innovazione (17) (281,9 milioni di euro).
  Relativamente alle variazioni proposte dal provvedimento in esame rileva, a livello di cassa, il marcato incremento di 174, 5 milioni di euro, di cui 163,4 milioni di euro caricati sulle risorse del programma: Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7), per la parte dedicata agli interventi.
  Tale incremento incide nella quasi totalità (160 milioni) sul capitolo 2401 Somme dovute per la liquidazione delle transazioni da stipulare con soggetti emotrasfusi e danneggiati da sangue infetto.Pag. 116
  Ricorda che, nel corso dell'esame parlamentare, con un emendamento del Governo sono state apportate variazioni in aumento alla previsione di competenza (+ 5.6 milioni di euro) e alla autorizzazione di cassa (+7,3 milioni di euro) del programma: Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20) che nel disegno di legge iniziale registrano, invece, una riduzione, rispettivamente, di 5,1 e di 3,4 milioni di euro. Contestualmente, sono state apportate variazioni in diminuzione alla missione: Fondi da ripartire (33), più precisamente al programma: Fondi da assegnare (33.1) sia in conto competenza che in conto cassa (entrambe per un valore di – 11,2 milioni di euro).
  Come già ricordato, le risorse relative al concorso dello Stato alla spesa sanitaria sono allocate nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, in particolare nella missione: Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3). All'interno della missione, rilevano i programmi: Federalismo (3.4) e: Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria (3.6).
  Segnala, rispetto al bilancio di previsione, una riduzione di competenza (-45 milioni di euro) e un aumento di cassa (+4.791 milioni di euro dello stanziamento del capitolo 2862: Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA del programma 3.4), ambedue dovuti a variazioni con atto amministrativo, e un aumento (+108 milioni di euro di competenza e + 508 milioni di euro di cassa) del capitolo 2700: Fondo Sanitario del programma 3.6). In relazione a tale ultimo capitolo, precisa che l'aumento di 18 milioni di euro, stabilito con il disegno di legge di assestamento, come riportato in nota, è proposto in relazione alle esigenze derivanti dalla determinazione del numero globale dei medici specialisti da formare ed assegnazione contratti di formazione specialistica dei medici (+25 milioni di euro) nonché alla riduzione delle esigenze connesse al trasferimento delle competenze in materia di sanità penitenziaria al ministero della giustizia (-7 milioni di euro).
  Nello stato di previsione del MEF rileva, infine, la missione: Infrastrutture pubbliche e logistiche (14) e in particolare il programma: Opere pubbliche ed infrastrutture (14.8), il cui capitolo 7464: Somme da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica, subisce una drastica riduzione, da 810 milioni di euro per la competenza e la cassa, a, rispettivamente, 525 e 581 milioni di euro, in relazione all'Intesa Stato-regioni del 26 febbraio 2015, concernente il concorso delle regioni agli obiettivi di finanza pubblica 2015.
  Per quanto riguarda le politiche sociali, fa presente che le risorse per l'attuazione di tali politiche sono allocate quasi interamente nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Per l'anno finanziario 2015, la missione: Diritti sociali, politiche sociali e famiglia reca una dotazione assestata in conto competenza pari a 28.328 milioni di euro.
  Rispetto alle variazioni derivanti da atti amministrativi segnala che l'incremento di 200 milioni in conto competenza e cassa è riferibile al capitolo 2401: Fondo per il finanziamento dell'assegno di disoccupazione (ASDI). La variazione proposta dal provvedimento in esame a livello di cassa incrementa invece in gran parte, con 47,4 milioni, il capitolo 3530: Somma da erogare per la copertura degli oneri relativi alla famiglia (sostegno genitoriale, assistenza familiari persone con handicap, oneri trattamenti famiglia per lavoratori dipendenti, assegni nuclei familiari, etc.), in relazione, in particolare agli oneri derivanti da disposizioni per il sostegno della maternità e paternità.
  All'interno della missione, si segnalano in conto competenza i seguenti capitoli: 3527: Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza finalizzato alla realizzazione di interventi nei comuni riservatari di cui alla legge n. 285 del 1997, con una dotazione iniziale e assestata coincidente pari a 28,7 milioni di euro; 3528: Somma da corrispondere all'INPS per il pagamento di pensioni, assegni vari e relativi oneri accessori agli invalidi civili, ai sordomuti ed ai ciechi civili, con una dotazione iniziale Pag. 117e assestata pari a 18.500 milioni di euro; 3534: Assegni di maternità (232.2 milioni previsione iniziale e assestata); capitolo 3535: Assegno ai nuclei familiari (339 milioni previsione di competenza iniziale e definitiva. A livello di cassa, il provvedimento in esame dispone invece un incremento di 8,2 milioni); 3537: Lavoratori affetti da talassemia (4,8 milioni previsione iniziale e assestata); 3671: Fondo da ripartire per le politiche sociali (circa 313 milioni di euro previsione iniziale e assestata); 3538: Fondo per le non autosufficienze (400 milioni previsione iniziale e assestata).
  In merito alle politiche per la famiglia, nello stato di previsione del MEF sono allocate le risorse della missione: Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24). Nel programma: Protezione sociale per particolari categorie (24.5) rileva il capitolo 1639: Fondo speciale destinato al soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare (Social card), con una dotazione di competenza iniziale pari a circa 300 milioni euro.
  Nel programma: Sostegno alla famiglia (24.7) rileva il capitolo 2129: Fondo da destinare ad interventi per la famiglia, con una dotazione di competenza iniziale e assestata coincidenti, pari a 112 milioni di euro. Ricorda che tale Fondo è stato istituito ai sensi del comma 131 della legge di stabilità 2015 (legge n. 190 del 2014). Le risorse del Fondo, destinate a interventi in favore della famiglia, sono state indirizzate, per una quota pari a 100 milioni di euro al rilancio del piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia (asili nido e servizi integrativi), mentre la restante quota di 12 milioni di euro per l'anno 2015, è destinata al Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.
  Per quanto riguarda la lotta alle dipendenze, nello stato di previsione del MEF sono allocate anche le risorse per l'attuazione delle politiche antidroga. Le risorse, individuabili nel programma: Lotta alle dipendenze (24.4), sono allocate nel capitolo 2113: Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'attuazione delle politiche antidroga con una dotazione di competenza e cassa iniziale pari a 7.3 milioni di euro che registra una variazione in aumento della cassa in dipendenza di atti amministrativi pari a 2,5 milioni di euro.
  Per le politiche giovanili, nello stato di previsione del MEF sono, inoltre, allocate le risorse della missione 30: Giovani e sport, contenente il programma: Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.2), con una dotazione di competenza iniziale pari a circa 7 milioni di euro che, grazie ad un incremento in dipendenza di atti amministrativi pari a 28 milioni di euro e ad un lieve incremento disposto in sede di assestamento per il funzionamento dell'Agenzia nazionale per i giovani, si assesta a 35,5 milioni di euro.
  L'incremento di 28 milioni, discendente dalle misure introdotte dal decreto-legge n. 76 del 2013, che possono essere ricondotte al cosiddetto «Piano giovani», è allocato nel capitolo 2128: Somma da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il Piano di azione e coesione rivolto alla promozione e realizzazione di progetti promossi dai giovani per assicurare il finanziamento delle istanze nell'ambito delle procedure «Giovani per il sociale» e «Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici». Fa presente, infine, che il capitolo 2106: Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per incentivazione e sostegno alla gioventù registra, invece, una previsione di competenza iniziale e assestata pari a 5,8 milioni di euro.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), in relazione al rendiconto 2014 rileva che il capitolo 7464 del Ministero della salute, relativo alle dotazioni per il finanziamento dell'edilizia sanitaria, non presenta alcuna stanziamento di competenza, ma registra dei residui pari a 1.224 milioni. Di tali residui, 439 milioni risultano pagati, mentre i rimanenti 728 milioni di euro risultano perenti agli effetti amministrativi. Chiede, pertanto, chiarimenti al Governo rispetto a quella che appare una mancata Pag. 118utilizzazione di risorse desinate ad un settore fondamentale, ritenendo utile acquisire informazioni anche sul comportamento delle singole regioni.

  Paola BINETTI (AP) reputa opportuno un approfondimento circa lo stato di attuazione e sull'efficacia del nuovo impianto organizzativo del Ministero della salute definito con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 59 del 2014.
  Osservando che il programma 20.3 di tale ministero è denominato «Programmazione sanitaria dei LEA e assistenza in materia sanitaria umana», auspica che si addivenga in tempi rapidi all'adozione dei nuovi LEA.
  Ritiene importante, inoltre, acquisire informazione sulle linee di ricerca finanziate con le risorse desinate alla ricerca in materia sanitaria.

  Giulia GRILLO (M5S), associandosi alle considerazioni della collega Miotto relative al rendiconto, segnala altresì all'attenzione della Commissione il notevole incremento registrato dallo stanziamento del capitolo 4391, intestato al rimborso delle spese di assistenza sanitaria prestate all'estero, che passa dagli 81 milioni del 2013 agli oltre 261 del 2014, tutti impegnati e pagati. Ritiene che tale fenomeno possa essere considerato un evento «sentinella» rispetto a possibili andamenti futuri della spesa sanitaria.
  In relazione al disegno di legge di assestamento, chiede chiarimenti sulle variazioni che interessano due capitoli dello stato di previsione del Ministero della salute: il capitolo 3417 (Spese per il funzionamento e per la ricerca della fondazione Istituto mediterraneo di ematologia-IME), che registra un incremento di 5,1 milioni di euro in conto competenza e 3,4 milioni in conto cassa, e il capitolo 4383 (Spese per vaccini inerenti le malattie infettive, diffusive e quarantenarie), che registra un incremento di 2,3 milioni di euro in conto cassa.

  Silvia GIORDANO (M5S) chiede chiarimenti al Governo in ordine alla soppressione, in sede di assestamento di 1,6 milioni di residui presenti sul capitolo 3399, relativo a risorse da destinare all'Istituto superiore di sanità per un programma straordinario di ricerca oncotecnologica.

  Paola BRAGANTINI (PD), relatrice, fa presente che avvierà i necessari contatti con il Governo, al fine di acquisire gli elementi indispensabili per poter fornire una risposta compiuta ai rilievi formulati nel corso dell'esame preliminare.

  Daniela SBROLLINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dei provvedimenti in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.