CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 settembre 2015
508.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 76

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 22 settembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.20.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2014.
C. 3304 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2015.
C. 3305 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2015 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2015.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanzario 2015 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che la Commissione avvia, nella seduta odierna, l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, Pag. 77del disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2014 e del disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2015, per le parti di competenza.
  Ricorda che l'esame si conclude, per ciascun provvedimento, con una relazione alla V Commissione e con la nomina di un relatore per la VIII Commissione.
  Ricorda, infine, che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al disegno di legge recante l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2015 è fissato, secondo quanto convenuto nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, alle ore 16 della giornata odierna.

  Enrico BORGHI (PD), relatore, comunica che la Commissione è chiamata ad approvare la relazione, per le parti di competenza, sui disegni di legge recanti il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2014 e l'assestamento del bilancio per l'esercizio finanziario 2015.
  Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per una più compiuta disamina dei provvedimenti in esame, richiama i dati più rilevanti in essi contenuti.
  Per quanto riguarda il rendiconto, fa presente che l'analisi del rendiconto relativo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) viene svolta, come di consueto, con riferimento alle sole missioni di competenza della Commissione, ossia le missioni n. 14 e n. 19. Per quanto riguarda la missione n. 14, Infrastrutture pubbliche e logistica, lo stanziamento di competenza definitivo è pari a 5.091,7 milioni di euro, al cui interno si segnalano, per la rilevanza dello stanziamento, i programmi 14.10, Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità (3.402,8 milioni) e 14.11, Sistemi stradali e autostradali (1.631,3 milioni). Come evidenziato nella relazione della Corte dei conti sul rendiconto generale dello Stato, la missione 14 impegna spesa quasi esclusivamente di parte capitale (98 per cento), reca stanziamenti complessivi pari al 37 per cento del totale del MIT ed è quella che produce il valore più elevato di residui passivi. Fa notare che si registra una diminuzione del «peso» della missione nell'ambito dello stato di previsione del Ministero, considerato che, fino al 2013, era quella più significativa, e che le ragioni della diminuzione dell'incidenza percentuale, che non è accompagnata da una diminuzione nei valori assoluti, è determinata – ad avviso della Corte – dall'aumento delle risorse collocate nella missione 13, Diritto alla mobilità per effetto dell'attribuzione del Fondo TPL in applicazione dell'articolo 16-bis del decreto-legge n. 95 del 2012. L'analisi dei programmi della missione 14 evidenzia come il programma 14.10, Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità assorbe, da solo, buona parte (67 per cento) dello stanziamento del MIT per la missione. Quasi la metà dello stanziamento del programma (49 per cento) risulta destinato al capitolo 7060, «Fondo da ripartire per la progettazione e la realizzazione delle opere strategiche di preminente interesse nazionale nonché per opere di captazione e adduzione di risorse idriche», concernente il finanziamento delle opere strategiche previste dalla legge n. 443 del 2001 (cosiddetta «legge obiettivo»). In merito a tale capitolo, la Corte segnala che la gestione dei residui presenta bassi livelli di smaltimento, pari al 34,9 per cento dei residui iniziali definitivi e che i residui finali complessivi ammontano a 2,47 miliardi. La Corte dei conti, inoltre, nella sua relazione svolge alcune considerazioni sul Programma delle infrastrutture strategiche sottolineando, tra l'altro, la netta inversione di tendenza determinata dalla selezione delle venticinque opere prioritarie nell'ambito del Documento di economia e finanza 2015. Nel programma 14.10 è, altresì, rilevante la consistenza del capitolo 7695, relativo alle spese per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento Expo 2015; in termini di stanziamento definitivo di competenza, infatti, l'ammontare di risorse Pag. 78allocate è di 471,2 milioni. Degno di nota inoltre, per l'ammontare delle risorse in esso allocate, è il capitolo 7200, relativo alle spese per la realizzazione del sistema MOSE, ove si registra uno stanziamento di competenza di 412,7 milioni di euro. Relativamente al programma 14.11, Sistemi stradali e autostradali, segnala l'importanza degli stanziamenti destinati all'ANAS, in particolare, quelli allocati nei capitoli 7155 «Somme da assegnare all'Anas per il finanziamento delle infrastrutture strategiche incluse nel programma di accelerazione della spesa in conto capitale» (307,7 milioni) e 7538 «Somme da assegnare all'Anas per il programma ponti e gallerie stradali, nonché per incrementare la sicurezza e migliorare le condizioni dell'infrastruttura viaria» (289,2 milioni). Con riferimento invece alla missione n. 19, Casa e assetto urbanistico, fa presente che lo stanziamento definitivo di competenza del programma 19.2, Politiche abitative, urbane e territoriali, nell'ambito dello stato di previsione del MIT, registra un incremento significativo rispetto al dato iniziale, passando da 254.3 milioni a 327,4 milioni di euro (+29 per cento), ascrivibile prevalentemente agli stanziamenti operati dal decreto-legge n. 47 del 2014, che hanno aumentato la dotazione del capitolo 1690 «Fondo locazioni» (passata dal valore iniziale di 50 milioni a 100 milioni di euro) e del capitolo 1693 «Fondo inquilini morosi incolpevoli» (passata da 20 a 35,7 milioni). Nell'ambito del programma, incrementi rilevanti hanno interessato, in particolare, i capitoli 7365 «Fondo per l'attuazione del piano nazionale per le città», 7438 «contratti di quartiere II» e 7440 «Fondo per l'attuazione del piano nazionale di edilizia abitativa» (che contiene le risorse del cosiddetto piano casa). La missione 19, inoltre, include un altro programma nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF): si tratta del programma 19.1, il cui stanziamento complessivo pari a 502,2 milioni di euro, che registra un aumento di 200,1 milioni di euro rispetto al consuntivo 2013, risulta per lo più concentrato nel capitolo 7817 «Somme occorrenti alla concessione di contributi anche sotto forma di crediti d'imposta alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo del 6 aprile 2009», con una dotazione pari a 292 milioni, e nel capitolo 7077 «Fondo di garanzia per la prima casa» (che non figurava nel consuntivo del 2013) con uno stanziamento di 200,1 milioni di euro. Segnala, infine, che l'operazione straordinaria di riaccertamento dei residui effettuata nell'esercizio finanziario 2014 ai sensi dell'articolo 49 del decreto-legge n. 66 del 2014, come evidenziato dalla Corte, ha portato, per il MIT, all'eliminazione dal bilancio di residui per un ammontare pari a 460,34 milioni.
  Aggiunge che l'analisi del rendiconto relativo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) per l'anno 2014 evidenzia – come sottolineato dalla Relazione della Corte dei conti – che il Ministero ha avuto stanziamenti definitivi dell'esercizio 2014, pari a circa 895 milioni, in aumento rispetto sia al 2013 (+35,7 per cento) che rispetto all'intero quadriennio precedente (2010-2013). Lo stanziamento definitivo, se rapportato a quello iniziale, evidenzia un incremento (+54 per cento), confermando una tendenza in atto anche negli anni precedenti, che ha portato la Corte a sottolineare, nel rendiconto dello scorso anno, come ci si trovi di fronte ad una «programmazione che necessita di considerevoli modifiche in corso d'anno per poter adempiere ai compiti istituzionalmente assegnati». Sottolinea che gran parte dello stanziamento del Ministero è collocata nella missione 18, Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente che assorbe circa l'86,4 per cento dell'intero stanziamento del Ministero e il cui stanziamento definitivo di competenza presenta un deciso incremento rispetto al consuntivo 2013 (+44 per cento). Nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente segnala, inoltre, anche il programma 17.3, Ricerca ambientale, a cui è attribuito circa il 10 per cento dello stanziamento complessivo corrispondente a uno stanziamento di 88,3 milioni di euro. Pag. 79Nell'ambito della missione 18, l'aumento percentuale più rilevante rispetto agli stanziamenti iniziali si registra nel programma 18.5, Sviluppo sostenibile, a causa di una riassegnazione al capitolo di spesa 8411 «Fondo da assegnare per interventi nazionali di riduzione delle emissioni climalteranti e la promozione delle fonti energetiche alternative, l'efficientamento energetico degli edifici e dei processi produttivi, la mobilità sostenibile ed ogni altro intervento di adattamento ai cambiamenti climatici compresa la ricerca scientifica» dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione per gli impianti fissi, ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo n. 30 del 2013». Nell'ambito dello stanziamento di competenza del programma 18.12, Tutela e conservazione del territorio e delle risorse idriche, trattamento e smaltimento rifiuti, bonifiche, il capitolo con lo stanziamento di competenza più elevato è il capitolo 8531 «Interventi per la tutela del rischio idrogeologico e relative misure di salvaguardia» (54,5 milioni di euro), ove si registra, nel piano gestionale 07 «Risorse da FSC – interventi volti a fronteggiare il rischio idrogeologico» (di nuova istituzione), un incremento, rispetto allo stanziamento iniziale, di circa 25 milioni di euro (pari circa ad un terzo dell'incremento registrato nell'intero programma). Relativamente al programma 18.13, Tutela e conservazione della fauna e della flora, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino, segnala che circa il 43 per cento delle risorse (vale a dire 72 milioni di euro) è allocato nel capitolo 1552, Spese di natura obbligatoria per enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. Nell'ambito della missione 18, inoltre, insistono risorse allocate nei programmi di altri ministeri tra cui quelle del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Corpo Forestale dello Stato), cui sono state assegnate 210,3 milioni. Con riguardo alla spesa del personale del Ministero dell'ambiente, segnala in questa sede l'anomalia determinata dall'assenza di un ruolo tecnico all'interno del Ministero e dalla necessità che molte delle funzioni istituzionali vengano svolte in maniera strutturale attraverso l'ISPRA e la SOGESID. Si tratta di una circostanza che viene sottolineata anche in questo rendiconto dalla Corte dei conti e che richiede una valutazione anche nell'ottica del perseguimento dell'economicità, dell'efficienza e della trasparenza dell'azione amministrativa. Segnala, infine, che l'operazione straordinaria di riaccertamento dei residui effettuata nell'esercizio finanziario 2014, come evidenziato dalla Corte, ha portato, per il Ministero dell'ambiente, all'eliminazione dal bilancio di residui per un ammontare pari a 8,5 milioni. Dal cosiddetto eco-rendiconto, in cui sono esposte le risultanze delle spese ambientali sulla base dei dati forniti dalle amministrazioni, risulta che la spesa primaria destinata dallo Stato per la protezione dell'ambiente e l'uso e gestione delle risorse naturali ammonta, nel 2014 (in termini di massa spendibile, cioè di somma dei residui passivi accertati provenienti dagli esercizi precedenti e delle risorse definitive stanziate in conto competenza nell'anno), a circa 3,7 miliardi di euro, pari allo 0,6 per cento della spesa primaria complessiva del bilancio statale. Tale dato, in aumento di circa 700 milioni di euro rispetto al 2013, rappresenta un'inversione del trend discendente che ha caratterizzato la spesa a partire dal 2010.
  Per quanto riguarda la protezione civile, segnala che le risorse del programma 8.5 sono tutte concentrate nel rendiconto del Ministero dell'economia e delle finanze per un importo di 2.535 milioni di euro (-1,8 per cento rispetto al 2013), in larga parte (98 per cento) ascrivibili a stanziamenti in conto capitale. Nel rendiconto del MEF è presente anche il programma 8.4, Interventi per pubbliche calamità, con una dotazione di competenza di 297,2 milioni di euro. Segnala, infine, per la rilevanza che assumono nelle politiche di competenza dell'VIII Commissione, gli stanziamenti relativi all'ANAS che insistono nel rendiconto del MEF (all'interno della missione 13, Diritto alla mobilità) in cui è iscritta una dotazione di competenza di 569,1 milioni (principalmente concentrati nel cap. 7372 Contributi in c/impianti da Pag. 80corrispondere all'Anas spa per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture). Il predetto valore diminuisce sensibilmente rispetto al consuntivo 2013, nel quale raggiungeva l'importo di 828,3 milioni di euro.
  Passando infine al disegno di legge di assestamento, segnala che lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) per l'esercizio 2015, approvato con la legge n. 191 del 2014, reca spese iniziali per complessivi 13.260,4 milioni di euro in conto competenza e 13.421,6 in conto cassa. Le medesime previsioni vengono assestate, a seguito delle variazioni approvate nel corso dell'esame al Senato, rispettivamente, a 13.400,7 milioni e a 13.851,3 milioni. Relativamente ai residui, la previsione iniziale di 5.649,2 milioni viene assestata a 7.053,3 milioni. Il programma 14.10, Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità è quello che assorbe la maggior parte (72,5 per cento) dello stanziamento assestato di competenza della missione. Lo stanziamento afferente a tale programma (2.899,5 milioni) è per oltre la metà (58 per cento) allocato nel capitolo 7060 «Fondo da ripartire per la progettazione e la realizzazione delle opere strategiche» avente una dotazione assestata di 1.682,6 milioni. Segnala, altresì, il capitolo 7695, Spese per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento Expo Milano con uno stanziamento, che non subisce variazioni rispetto al dato iniziale, di 132,7 milioni. Quanto al programma 14.11, Sistemi stradali, autostradali, ferroviari e intermodali, che ha una dotazione definitiva di competenza di 1.034,3 milioni, segnala che gli stanziamenti maggiori si registrano nel capitolo 7538, Programma ANAS ponti e gallerie e nel capitolo 7536, Fondo per la continuità dei cantieri ed il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all'avvio dei lavori, rispettivamente con stanziamenti assestati di competenza pari a 216,2 milioni e a 196,7 milioni, nonché nel capitolo 7147, Annualità da assegnare alla regione Veneto per la costruzione della superstrada a pedaggio pedemontana veneta, con una dotazione di competenza in assestamento pari a 158,2 milioni in aumento rispetto ai 142 milioni iniziali. Nell'ambito della missione 19, fa presente che è incardinato il solo programma 19.2, Politiche abitative, urbane e territoriali, con uno stanziamento di competenza che viene assestato a 387,7 milioni, in gran parte attribuibili al capitolo 7365, Fondo per l'attuazione del piano nazionale per le città, pari a 50 milioni rispetto al dato iniziale, al capitolo 7440, Fondo per l'attuazione del piano nazionale di edilizia abitativa, che incrementa il dato iniziale pari a 3,3 milioni di 18,8 milioni, e al capitolo 7443, Fondo per gli interventi di manutenzione e di recupero di alloggi abitativi privi di soggetti assegnatari con una dotazione di 25 milioni rispetto alle previsioni iniziali. Lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) per l'esercizio 2015, approvato con la legge n. 191 del 2014, reca spese iniziali per complessivi 659,1 milioni in conto competenza e 689,1 milioni in conto cassa. Per le medesime previsioni gli importi assestati risultano pari, rispettivamente, a 676,8 e a 711,9 milioni. Relativamente ai residui, la previsione iniziale di 245,4 milioni viene assestata a 402,6 milioni da imputare quasi interamente (149,2 milioni) al capitolo 8411, Fondo da assegnare per interventi nazionali di riduzione delle emissioni climalteranti e la promozione delle fonti energetiche alternative, l'efficientamento energetico degli edifici e dei processi produttivi, la mobilità sostenibile ed ogni altro intervento di adattamento ai cambiamenti climatici compresa la ricerca scientifica nell'ambito del programma 18.5, Sviluppo sostenibile, rapporti e attività internazionali. Gran parte delle risorse (82,1 per cento), in termini di stanziamenti assestati di competenza, è concentrata nella missione 18, Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (555,9 ,milioni). Per quanto riguarda i singoli programmi, segnala che il programma 18.12, Gestione delle risorse idriche, tutela del territorio e Pag. 81bonifiche, rappresenta il programma principale della missione 18, il cui stanziamento assestato di competenza assorbe, infatti, il 50 per cento delle risorse della missione. Considerando anche lo stanziamento di competenza del programma 18.13, Tutela e conservazione della fauna e della flora, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino, i due programmi coprono il 77,3 per cento delle risorse della missione 18 iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente. All'interno dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) sono allocate le risorse del programma 8.5, Protezione civile, concentrate principalmente nei capitoli 9500, Somme per il pagamento degli oneri di ammortamento dei mutui (571,1 milioni), 7456, Somme destinate a regioni e province per il pagamento degli oneri di ammortamento dei mutui e prestiti obbligazionari e relativi interessi attivati a seguito di calamità naturali (445,6 milioni), 7441, Fondo per le emergenze nazionali (165,0 milioni), e 7459, Fondo per la prevenzione (145,1 milioni), pari a complessivi 1317,8 milioni che rappresentano il 78,6 per cento del totale degli stanziamenti di competenza assestati del programma 8.5. All'interno dello stato di previsione del MEF sono inoltre allocate le principali risorse afferenti l'attività dell'Anas – allocate nei capitoli 1872, 7365, 7372 e 7374 all'interno della missione 13, Diritto alla mobilità – le cui dotazioni di competenza assestate risultano complessivamente pari a 593,3 milioni di euro con un aumento di 150 milioni di euro rispetto al dato iniziale.

  Claudia MANNINO (M5S) segnala l'opportunità di svolgere ulteriori approfondimenti riguardo alla spesa del personale del Ministero dell'ambiente, sostenuta per oltre il 50 per cento da organismi esterni al Ministero stesso, quali ad esempio l'ISPRA. Sottolinea, inoltre, la necessità di chiarimenti sul dato relativo alle spese concernenti il settore studi e consulenze, che, nel 2014, risulta pari a zero, nonché sul Fondo per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive, previsto con una dotazione totale di circa 60 milioni di euro, di cui non risulta esservi cenno nei documenti in esame.

  Alessandro BRATTI (PD), nel ringraziare il collega Borghi per la relazione svolta, prendendo spunto da quanto evidenziato dalla Corte dei conti, fa presente come sarebbe opportuno un chiarimento definitivo su gran parte dei compiti istituzionali del Ministero dell'ambiente attualmente svolti tramite soggetti esterni. Ritiene infatti che occorra decidere in maniera chiara se lo svolgimento di tali compiti debba essere affidato ad ISPRA, secondo lo spirito della legge n. 61 del 1994, o debba concentrarsi in capo agli uffici del Ministero. Invita, pertanto, ad una riflessione su tale questione, soprattutto nell'ottica del perseguimento dell'economicità dell'azione amministrativa e quindi del perseguimento dell'obiettivo dell'efficienza delle politiche ambientali, evitando quindi la moltiplicazione dei centri di spesa.

  Enrico BORGHI, relatore, manifesta la sua disponibilità ad integrare la relazione sulla base dei rilievi emersi nel dibattito odierno.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 22 settembre 2015.

Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile.
Emendamenti testo unificato C. 2607 Braga, C. 2972 Segoni e C. 3099 Zaratti-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 14.40 alle 15.30.