CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 settembre 2015
508.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 22 settembre 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 19.45.

Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2014.
C. 3304 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2015.
C. 3305 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno 2015.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che l'esame dei provvedimenti si concluderà con una relazione alla V Commissione su ciascuno di essi e con la nomina di un relatore per la III Commissione.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, introduce l'esame dei provvedimenti, avvertendo che il rendiconto per il 2014 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale registra 2.020 milioni di spese in conto competenza e 2.052,2 milioni di autorizzazioni di cassa. Il raffronto tra gli stanziamenti di competenza delle previsioni di bilancio per il 2014 e di quelle definitive in sede di rendiconto registra un aumento complessivo di 238,5 milioni, pari al 13,14 per cento delle previsioni iniziali. Come per gli anni precedenti, quindi, si conferma un riequilibrio, sia pure parziale, a favore del Ministero. Pag. 30
  Rileva inoltre che la consistenza dei residui presunti risulta valutata, al 1o gennaio di quest'anno, in 279,8 milioni per la parte corrente.
  Evidenzia che le più importanti variazioni di competenza interessano la Missione più rilevante, ovvero la Missione n. 4 (L'Italia in Europa e nel mondo), che ha registrato un incremento di 234,9 milioni di euro. Tra gli 11 Programmi in cui si ripartisce lo stanziamento della Missione n. 4, quello interessato dalla maggiore variazione è il Programma 4.2 (Cooperazione allo sviluppo), che ha registrato un aumento di 148,3 milioni. Tra i capitoli del Programma 4.2 si segnalano il cap. 2180 (Contributi volontari alle organizzazioni internazionali, nonché alle Banche e Fondi di sviluppo), con un incremento di 82 milioni, il cap. 2182 (Finanziamenti gratuiti per studi e assistenza tecnica volti anche ad ostacolare la produzione della droga), con un incremento di 41,9 milioni; il cap. 2183 (Finanziamenti a titolo gratuito per far fronte a calamità, per la lotta alla fame e alle carenze igienico-sanitarie), con una maggiorazione di 12,2 milioni; il cap. 2181 (Contributi alle ONG idonee), con un aumento di 9,7 milioni di euro; il cap. 2210 (Fondo per lo sminamento umanitario), con un incremento di 1,7 milioni; il cap. 2001 (Competenze fisse e accessorie al personale al netto dell'IRAP), con un incremento 1,3 milioni ed il cap. 2303 (Contributi obbligatori ad organismi internazionali), con un incremento di 1,1 milioni di euro;
  Ricorda che per quanto riguarda i 16 capitoli più propriamente attinenti alla cooperazione a dono – tra i quali figurano anche alcuni di quelli sopra menzionati –, quali esposti nella legge di stabilità finanziaria, tabella C, nel corso dell'esercizio finanziario 2014 essi hanno registrato nell'insieme un aumento di 143,7 milioni di euro circa, pari all'80 per cento degli stanziamenti iniziali in bilancio, che su detti capitoli assommavano circa a 179,6 milioni.
  Nell'evidenziare che si è entrati nella fase di piena attuazione della legge di riforma della cooperazione allo sviluppo, tiene a ricordare che, sulla scorta dell'analisi svolta dalla Corte dei conti, le risorse definitive per il 2014 su questo programma ammontano a 391,9 milioni, al lordo dei decreti missioni e del Fondo rotativo. Le attività espletate dalla competente Direzione generale hanno riguardato gli strumenti di intervento previsti dalla legge n. 49 del 1987, in particolare iniziative di cooperazione a dono (impegni per 313 milioni), concessione di crediti di aiuto (impegno MEF per 240 milioni ai sensi dell'articolo 6 legge n. 49 del 1987), concessione di crediti agevolati alle imprese (4 milioni ai sensi dell'articolo 7 della legge n. 49 del 1987), ed infine erogazione di contributi obbligatori agli organismi internazionali (47,5 milioni) e contributi volontari (162 milioni). Se resta ancora lontano, per il nostro Paese, il raggiungimento dell'obiettivo che i paesi Ocse si sono dati per gli aiuti per lo sviluppo, pari allo 0,7 per cento del PIL, è in atto però una significativa modificazione di tendenza, che si collega all'impegno, ribadita da ultimo nel Documento triennale di programmazione della cooperazione allo sviluppo, ad un graduale riallineamento dell'Italia agli standard internazionali.
  Ulteriori incrementi registra il Programma 4.12 (Presenza dello Stato all'estero tramite le strutture diplomatico-consolari) con un aumento di 35,2 milioni, mentre più contenuti risultano gli aumenti a carico del Programma 4.6 (Promozione della pace e sicurezza internazionale, +20,1 milioni), del Programma 4.14 (Coordinamento dell'Amministrazione in ambito internazionale, +21,2 milioni), del Programma 4.4 (Cooperazione economica e relazioni internazionali, +3,7 milioni), del Programma 4.7 (Integrazione europea, +4,5 milioni) e del Programma 4.8 (Italiani nel mondo e politiche migratorie, un milione).
  Rileva ancora che delle altre due missioni nelle quali si articola lo stato di previsione degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, la missione n. 32 (Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche) ha registrato un aumento pari a circa 13,3 milioni, Pag. 31quasi tutti ascrivibili al Programma 32.3 (Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza) e che la missione n. 33 (Fondi da ripartire) ha invece visto a consuntivo un forte decremento di 9,7 milioni.
  Segnala altresì che la riduzione delle risorse compiuta negli ultimi anni ha portato il bilancio di previsione della Farnesina a diminuire del 28,7 per cento tra il 2008 ed il 2014, una decurtazione di risorse che ha inciso per gran parte sulle spese rimodulabili (in particolare, acquisti di beni e servizi), ma anche sulle spese del personale, in costante riduzione, specie nell'ultimo triennio, per effetto del turn-over negativo e del blocco dei rinnovi contrattuali. Le risorse stanziate ad inizio 2014, pari a 1.815 milioni di euro, hanno subìto ulteriori riduzioni in corso di esercizio, per effetto di provvedimenti di contenimento della spesa, fino ad arrivare a circa 1.780 milioni di euro. L'Amministrazione degli esteri ha però potuto attingere a strumenti straordinari di integrazione dei propri fondi: è il caso dei provvedimenti di proroga delle iniziative connesse alle missioni internazionali di pace hanno attribuito al MAECI, nel corso del 2014, fondi pari a circa 140 milioni di euro per le proprie iniziative nelle aree di crisi: tali risorse sono destinate ad attività di cooperazione e alla copertura degli oneri derivanti dalla partecipazione italiana ad organismi e fondi che operano in aree di crisi. Parte dei fondi in questione viene, inoltre, destinata al rafforzamento delle misure di sicurezza delle nostre sedi all'estero collocate in Paesi a rischio. Le residue economie di bilancio sono state originate principalmente da stanziamenti relativi a spese di personale, per effetto del turn-over significativamente negativo di questi ultimi anni, nonché del blocco dei rinnovi contrattuali.
  Evidenzia inoltre come la relazione della Corte dei conti sottolinei come sia proseguita, nel corso del 2014, l'azione di razionalizzazione delle spese di funzionamento del programma riguardante gli italiani nel mondo, destinatario del 2,3 per cento delle risorse definitive stanziate nella missione 4 del MAECI, per un totale di 44,4 milioni, muovendo da una riduzione del 17 per cento delle risorse assegnate agli uffici all'estero rispetto all'anno precedente ed una contrazione delle spese dell'11 per cento e che la magistratura contabile sottolinei altresì complessivamente che nel 2014 il Ministero ha dovuto affrontare, comunque in un quadro di politica estera, aggravato da crisi internazionali e dal dramma dell'immigrazione e di crisi economica anche europea, tre grandi nodi organizzativi e finanziari strettamente connessi tra loro. Il primo attiene alla spending review sia con riguardo al processo di riduzione delle dotazioni organiche, sia per il contenimento delle spese delle sedi estere. Il secondo, la governance della razionalizzazione geografica ed organizzativa della rete diplomatica, ed infine la programmazione e rivisitazione dei trasferimenti/contributi all'estero. In tale quadro, ha avviato l'attuazione della riforma organica della cooperazione allo sviluppo, che sarà espunta dalla gestione ministeriale. Infine, il Ministero ha supportato il semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea e attraverso i 13 centri di responsabilità ha partecipato, anche nel corso del 2014, a numerosi tavoli tecnici, con 28 soggetti istituzionali.
  Ribadisce quindi la preoccupazione, più volte espressa dalla Commissione in occasione delle diverse manovre finanziarie, per l'esiguità delle risorse finanziaria poste a disposizione del Ministero, oggettivamente assai ridotte sia nel quadro del bilancio dello Stato, con un'incidenza pari allo 0,39 per cento delle spese finali, sia in rapporto ad altri paesi confrontabili con il nostro, come la Francia, la Germania ed il Regno Unito, come attesta lo stesso annuario statistico 2015 pubblicato recentemente dal MAECI.
  Passando all'illustrazione del disegno di legge di assestamento, segnala che lo stato di previsione del MAECI per il 2015, approvato con la legge di bilancio 24 dicembre 2014, n. 191, reca spese in competenza per un totale di 2.171 milioni di euro, di cui 2.128 milioni di parte corrente Pag. 32e 43,3 milioni in conto capitale e che le previsioni relative alle autorizzazioni di cassa coincidono esattamente con le previsioni iniziali di competenza, e ciò tanto nell'ambito delle spese correnti, quanto con riferimento al conto capitale – e conseguentemente al totale. Al 1o gennaio 2015 non risultano residui presunti: la massa spendibile (competenza più residui) ammonta quindi a 2.171,3 milioni, con un coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile) che si attesta al 100 per cento rispetto a tali previsioni iniziali, il disegno di legge di assestamento 2015 (A.C. 3305) reca talune modifiche dovute in parte all'adozione di atti amministrativi che hanno già comportato variazioni di bilancio, e per il resto alle variazioni proposte dallo stesso disegno di legge di assestamento.
  Sottolinea come siano da valutare positivamente l'inserimento nel disegno di legge di assestamento di misure di attuazione della riforma dell'indennità di servizio all'estero del personale di ruolo nonché la parziale riassegnazione degli incrementi di entrate derivanti dall'applicazione della tariffa consolare da impiegare per fare fronte alle spese di funzionamento delle rappresentanze diplomatiche e consolari.
  Nota altresì come le variazioni apportate al bilancio per atti amministrativi abbiano determinato un aumento di 233 milioni di euro delle dotazioni di competenza e cassa, dovuto a provvedimenti amministrativi intercorsi nel periodo gennaio-maggio 2015. In particolare, segnala che 65 milioni di euro sono stati riassegnati dal Fondo rotativo previsto dalla legge 183/1987 – si tratta del Fondo per l'attuazione delle politiche comunitarie, previsto dall'articolo 5 e che 119,9 milioni di euro sono stati rinvenuti per la proroga di missioni internazionali, mentre 33,8 milioni di euro sono derivati dalla reiscrizione di residui passivi perenti. 10,1 milioni di euro sono derivanti da riassegnazioni ai capitoli di «cedolino unico», sistema unificato per il pagamento delle competenze fisse ed accessorie al personale centrale e periferico delle amministrazioni dello Stato. 3,4 milioni sono derivanti da riassegnazione ai capitoli di spesa delle somme versate nei cosiddetti conti correnti valuta Tesoro (CCVT), conti correnti bancari intestati alle rappresentanza diplomatiche ed agli uffici consolare presso i quali affluiscono le entrate introitate all'estero da quegli uffici;
  Rileva ancora che la manovra proposta prevede un aumento negli stanziamenti di competenza di 21,4 milioni di euro – quasi tutto di parte corrente –, accompagnato da un incremento di 32,7 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa (anche questo quasi interamente di parte corrente) e che la variazione di competenza risulti da un aumento di 18,5 milioni di euro a carico della Missione n. 4 (L'Italia in Europa e nel mondo), a fronte di un incremento di 2,8 milioni dei fondi per la Missione n. 33 (Fondi da ripartire), e più precisamente per il Programma 33.1 (Fondi da assegnare). La citata Missione n. 4 è inoltre interessata da un'appostazione di residui pari a 260,6 milioni, determinata in via preponderante dal Programma 4.2 (Cooperazione allo sviluppo, +157,2 milioni).
  Pone in evidenza quindi che l'incremento delle autorizzazioni di cassa riguarda anch'esso principalmente la Missione n. 4 (+27,8 milioni), ma anche la Missione n. 32 (Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche) e la già citata Missione n. 33 abbiano visto crescere la cassa, rispettivamente nella misura di due milioni e di 2,8 milioni.
  Conclusivamente osserva che rispetto alle previsioni iniziali, le spese previste registrino un aumento complessivo di 254,5 milioni di euro per la competenza, e di 265,8 milioni delle autorizzazioni di cassa, con le previsioni per il 2015 che risultano assestate a 2.425,8 milioni per la competenza, 2.437,1 milioni per le autorizzazioni di cassa e 279,8 milioni di residui accertati.
  Rileva infine che sulla scorta di tali osservazioni, pur fra mille difficoltà, la gestione finanziaria del MAECI sembri rispondere con efficienza e con razionalità alla grande sfida di contenimento e di Pag. 33razionalizzazione delle spese che interessa ormai da lunghi anni il settore pubblico italiano, anche se è ormai evidente che tali misure rischiano di gravare pesantemente, se ulteriormente implementate, sulla funzionalità dell'intero apparato organizzativo del Ministero e, in definitiva, sulla credibilità stessa della nostra azione internazionale in tutta una serie di ambiti d'intervento, dalla cooperazione internazionale all'azione di sostegno alle nostre comunità all'estero. Preannuncia pertanto la presentazione di una proposta di relazione favorevole per entrambi i disegni di legge, già approvati dal Senato il 9 settembre scorso, che terrà conto naturalmente delle eventuali osservazioni che emergeranno nel corso del dibattito.

  Il sottosegretario Mario GIRO si associa alle considerazioni svolte dalla relatrice.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, illustra una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il rendiconto generale per il 2014 (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Mario GIRO si esprime favorevolmente sulla proposta di relazione illustrata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole formulata dal relatore sul disegno di legge di rendiconto per l'esercizio finanziario 2014. Delibera altresì di nominare l'onorevole Quartapelle Procopio relatrice presso la V Commissione.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge di assestamento per l'anno finanziario 2015 (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Mario GIRO si esprime favorevolmente sulla proposta di relazione illustrata dalla relatrice.

  Vincenzo AMENDOLA (PD), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, evidenziando la necessità di proseguire nell'azione di riorganizzazione del dicastero, con particolare riferimento alla rete diplomatica e consolare e alla politica di cooperazione allo sviluppo. Nel ribadire il parere favorevole sulla proposta di relazione testé illustrata, evidenzia altresì l'esigenza che quest'azione sia costantemente affiancata da un intenso lavoro parlamentare di controllo e di indirizzo.

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole formulata dal relatore sul disegno di legge di assestamento per il 2015. Delibera altresì di nominare l'onorevole Quartapelle Procopio relatrice presso la V Commissione.

  La seduta termina alle 19.55.

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