CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 luglio 2015
492.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 29 luglio 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi, il sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Ivan Scalfarotto, e la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sull'ordine dei lavori.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la Commissione procederà preliminarmente all'esame dei provvedimenti previsti per la giornata odierna in sede referente, per poi passare a esaminare gli atti del Governo nn. 186, 191 e 192.

  La Commissione concorda.

Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva.
C. 1680 Fossati e C. 1425 Di Lello.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 luglio 2015.

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  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO comunica di aver interessato il Ministero dell'economia e delle finanze affinché fornisca i necessari elementi informativi con riguardo sia alla quantificazione degli oneri sia alla copertura finanziaria del provvedimento. Prevedendo che sarà attribuita, quanto prima, la delega per il settore dello sport, chiede un aggiornamento dei lavori.

  Simone VALENTE (M5S) ritiene necessario che il Governo attribuisca la delega specifica nel settore dello sport, prima che venga fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al presente progetto di legge.

  Bruno MOLEA (SCpI), relatore, concorda.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura.
C. 1504 Giancarlo Giordano e C. 2267 Zampa.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 luglio 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, ricorda che anche in questo caso la Commissione è in attesa di ricevere le necessarie valutazioni da parte del Governo in ordine alla quantificazione e alla copertura finanziaria del provvedimento. Chiede quindi preliminarmente ai rappresentanti dei gruppi e al Governo se siano tendenzialmente favorevoli ad un trasferimento in sede legislativa dello stesso, una volta che si saranno acquisiti i necessari elementi informativi.

  Giancarlo GIORDANO (SEL), Simone VALENTE (M5S), Ferdinando ADORNATO (AP), Maria COSCIA (PD), Stefano BORGHESI (LNA) e Maria Valentina VEZZALI (SCpI), si dichiarano favorevoli, in linea di principio, ad un trasferimento in sede legislativa del provvedimento in esame, una volta che sarà acquisito il necessario avviso del Governo in ordine ai profili finanziari del testo.

  La sottosegretaria Francesca BARRACCIU concorda con le modalità procedurali prospettate dalla Commissione per il prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, dopo aver rinviato ad altra seduta il seguito dell'esame del provvedimento in titolo, sospende la seduta in sede referente.

  La seduta sospesa alle 14.20, è ripresa alle 15.

Modifiche alla legge 20 febbraio 2006, n. 77, concernenti la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.
C. 2497 Russo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giulia NARDUOLO (PD), relatrice, ricorda che il progetto di legge in esame, C. 2497 Russo e altri, propone di modificare la legge n. 77 del 2006, recante misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell'UNESCO, nel senso di includervi anche il patrimonio culturale immateriale del nostro Paese. Evidenzia che, attualmente, la legge concerne i soli siti italiani (materiali) di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, sulla base delle tipologie individuate dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio mondiale culturale e ambientale, firmata a Parigi il 16 novembre 1972, dai Paesi aderenti all'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Pag. 128Unite per l'educazione, la scienza e la cultura), ratificata dall'Italia con la legge n. 184 del 1977. Aggiunge, quindi, che la legge n. 77 del 2006 prevede misure di sostegno per una gestione compatibile dei siti italiani UNESCO e per un corretto rapporto tra flussi turistici e servizi culturali offerti, disponendo che gli oneri relativi siano coperti per mezzo di stanziamenti indicati nella Tabella C annessa all'annuale legge di stabilità. Segnalo quindi che, nella legge di stabilità per il 2015 (legge n. 190 del 2014), per gli interventi in favore dei siti italiani inseriti nella citata «lista del patrimonio mondiale» dell'UNESCO è previsto uno stanziamento di 1.312.000 euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017. Come accennato, si intende far beneficiare di queste misure non solo i siti italiani appartenenti al patrimonio «materiale» dell'umanità, ma anche quelli appartenenti al patrimonio culturale immateriale, ai sensi della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi dalla Conferenza generale dell'UNESCO il 17 ottobre 2003, ratificata dalla legge 27 settembre 2007, n. 167.
  Ricorda, poi, che quest'ultima Convenzione è composta di 40 articoli. In particolare l'articolo 2 della Convenzione definisce «patrimonio culturale immateriale» le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know how, – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Nel testo si legge altresì che «Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d'identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana». I settori nei quali – sempre secondo l'articolo 2, paragrafo 2 della Convenzione – si manifesta il patrimonio culturale immateriale sono i seguenti: a) tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio, in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale; b) le arti dello spettacolo; c) le consuetudini sociali, gli eventi rituali e festivi; d) le cognizioni e le prassi relative alla natura e all'universo; e) l'artigianato tradizionale.
  Segnala, inoltre, che, tra i restanti articoli della Convenzione, alla cui lettura rimanda, l'articolo 25 istituisce un apposito «Fondo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale», alimentato, innanzitutto, dai contributi degli Stati contraenti. Specifica che la relazione tecnica annessa al disegno di legge di ratifica (A.S. 1558 della XV legislatura), afferma che dei 148.600 euro annui destinati, dall'articolo 3, all'attuazione della Convenzione, 130.164 euro sono destinati a coprire il contributo italiano da versare al Fondo.
  In linea generale, osserva, quindi, che la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale – come risulta anche dalla relazione illustrativa al presente provvedimento, ha portato, a partire dal 2008, all'istituzione della List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity, consultabile in un'apposita sezione del sito Internet dell'UNESCO, ove sono inseriti anche elementi propri della tradizione culturale italiana, come l'opera dei Pupi siciliani, la dieta mediterranea e il canto a tenore dei pastori sardi.
  Tutto ciò premesso, illustra l'articolo unico della proposta di legge in esame, ricordando che questo articolo apporta due novelle che modificano la citata legge 20 febbraio 2006, n. 77, rispettivamente all'articolo 1, comma 1 e all'articolo 4, comma 1, lettera d). La prima novella (capoverso lettera a) prevede che i siti italiani inseriti nella «lista del patrimonio mondiale» UNESCO – che sono quindi destinatari delle misure disposte dalla legge, che si riferiscono, in particolare, all'attribuzione della priorità di intervento nei progetti di tutela e di restauro, ai sensi dell'articolo 2; ai piani di gestione per assicurare la conservazione dei siti, ai sensi dell'articolo 3; alle misure di sostegno, in base all'articolo 4 – non sono solo quelli individuati sulla base delle tipologie Pag. 129indicate dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale firmata a Parigi nel 1972 (come attualmente dispone la norma), ma anche quelli individuati in base alla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi nel 2003 e resa esecutiva dalla legge n. 167 del 2007. La seconda novella (capoverso lettera b), conseguentemente, riscrive la quarta finalità (indicata dalla lettera d) degli interventi di sostegno previsti all'articolo 4, comma 1, della legge n. 77 del 2006. Si prevede quindi che questi possano essere volti (tra l'altro): «alla valorizzazione dei siti italiani UNESCO, alla diffusione della loro conoscenza, alla riqualificazione dei siti materiali e all'attuazione di quelli immateriali; nell'ambito delle istituzioni scolastiche la valorizzazione si attua anche attraverso il sostegno ai viaggi di istruzione e alle attività culturali delle scuole». Viene quindi introdotto il riferimento, prima non presente, all'attuazione (dei siti) immateriali. A questo proposito, osserva che quest'ultima formulazione appare di dubbia correttezza, risultando forse più appropriato fare riferimento alla promozione del patrimonio culturale immateriale.
  Attende, quindi, i contributi che i colleghi vorranno apportare nella discussione sul presente provvedimento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 29 luglio 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi, e la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2015.
Atto n. 186.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti in oggetto, rinviato nella seduta del 28 luglio 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Ilaria CAPUA (SCpI), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole con 10 condizioni e 7 osservazioni.

  Manuela GHIZZONI (PD) osserva che le spiegazioni fornite finora dal Governo non indicano chiaramente i criteri per l'effettuazione di tagli differenziati, essendo stata indicata più una prassi di compensazione che un vero criterio. Ricorda, quindi, che il taglio del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2015 è stato in media del 3,4 per cento.

  Gianluca VACCA (M5S) non vede differenze sostanziali tra i contenuti del dibattito di oggi e di ieri. Ribadisce che il suo gruppo si asterrà sulla proposta di parere, non perché non ne condivida il contenuto, ma perché contrario alla politica generale del Governo in materia di ricerca.

  Dopo ulteriori interventi di Manuela GHIZZONI (PD), Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, e Ilaria CAPUA (SCpI), relatrice, Giancarlo GIORDANO (SEL) si dichiara contrario alla politica dei tagli lineari, dettata dall'ideologia dell’austerity, che produce effetti nefasti anche sulla ricerca.

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  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI ricorda che sono state fornite risposte sia alle questioni prospettate nella seduta del 15 luglio, sia a quelle prospettate nella seduta di ieri; chiarisce che i tagli effettuati sul Fondo ordinario per gli enti di ricerca sono dovuti alle disposizioni della legge di stabilità 2015, le quali hanno interessato anche altri dicasteri. Assicura che il Governo si impegnerà ad attuare quanto richiesto nelle condizioni espresse dalla Commissione, peraltro non dissimili da quelle predisposte dalla 7a Commissione del Senato, in particolare per rendere il più possibile oggettivi i criteri di assegnazione delle risorse.

  Ilaria CAPUA (SCpI), relatrice, alla luce del dibattito svolto, presenta una proposta di parere parzialmente modificata, con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1). Ringrazia quindi tutti i membri della Commissione cultura per la positiva esperienza vissuta al proprio interno, anche a livello di rapporti umani: pur non facendone più parte, ne porterà di sicuro un lungo ricordo.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Elenchi delle proposte di istituzione e di finanziamento di comitati nazionali e di edizioni nazionali per gli anni 2014 e 2015.
Atti nn. 191 e 192.

(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazione sull'Atto n. 191; Parere favorevole con osservazioni sull'Atto n. 192).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti in oggetto, rinviato nella seduta del 28 luglio 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Irene MANZI (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole sull'atto n. 191 e una proposta di parere favorevole sull'atto n. 192.

  Manuela GHIZZONI (PD) chiede di trasfondere in osservazioni parte delle premesse sia dell'atto n. 191 sia dell'atto n. 192, con particolare riferimento ai criteri di attribuzione dei finanziamenti.

  Simone VALENTE (M5S), dopo aver ricordato che i criteri di selezione dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali dovrebbero essere previamente stabiliti, osserva che presso la Presidenza del Consiglio dei ministri sussiste un comitato la cui attività potrebbe sovrapporsi nella sua attività a quanto svolto dalla competente Consulta dei comitati e delle edizioni nazionali. Chiede quindi al Governo di fornire chiarimenti in merito alle competenze di ciascuno dei due citati organi, affinché non vi siano sovrapposizioni di attività e spreco di risorse pubbliche.

  Giancarlo GIORDANO (SEL) concorda con la collega Ghizzoni sulla necessità di far riferimento almeno con osservazioni alla necessità di indicare i criteri, i quali non devono essere arbitrari, che hanno condotto all'ammissione a finanziamento dei Comitati nazionali riconosciuti.

  La sottosegretaria Francesca BARRACCIU condivide la richiesta di fornire criteri più stringenti e trasparenti. Evidenzia che la norma che ha portato all'attuale procedura intendeva sottrarre a un possibile arbitrio politico del ministro pro tempore nell'attribuzione dei finanziamenti. Si è quindi deciso di attribuire ad un comitato «terzo» di altissimo spessore culturale la valutazione in merito alle iniziative da sostenere. Osserva poi che i due organismi cui ha fatto riferimento il deputato Valente hanno funzioni diverse che, finora, non hanno portato a sovrapposizioni di Pag. 131attività. Ricorda quindi che il comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, presieduto dall'onorevole Franco Marini, si occupa delle celebrazioni istituite per legge, quali ad esempio, quelle concernenti il 150o anniversario dell'Unità d'Italia e il 100o anniversario della Grande Guerra. Riferisce poi che i componenti dei predetti organi operano a titolo gratuito, essendo solo previsto un rimborso spese nel caso di membri esterni alla pubblica amministrazione.

  Irene MANZI (PD), relatrice, chiede una breve sospensione della seduta al fine di predisporre un parere che tenga conto delle considerazioni svolte nel corso del dibattito.

  La seduta sospesa alle 15, è ripresa alle 15.10.

  Irene MANZI (PD), relatrice, alla luce del dibattito svolto formula una proposta di parere favorevole con osservazione sull'atto n.191 (vedi allegato 2) e una proposta di parere favorevole con osservazioni sull'atto n.192 (vedi allegato 3).

  La Commissione, con distinte votazioni, approva le proposte di parere favorevole della relatrice.

  La seduta termina alle 15.20.

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