CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 luglio 2015
491.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 28 luglio 2015. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 20.40.

D.L. 92/2015: Misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché per l'esercizio dell'attività d'impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale.
C. 3210 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 luglio scorso.

  Ermete REALACCI, presidente della VIII Commissione, avverte che sono state presentate 44 proposte emendative (vedi allegato), alcune delle quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità. In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera. Rileva che tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative al decreto Pag. 98legge, la materia deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
  Fa presente che la necessità di rispettare rigorosamente tali criteri ancor più si impone a seguito della lettera del Presidente della Repubblica ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 2013, con la quale si ripropone in modo netto la necessità di verificare con rigore l'ammissibilità degli emendamenti ai disegni di legge di conversione dei decreti-legge, questione già precedentemente oggetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 2012 e della successiva lettera del Presidente della Repubblica ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2012.
  Pertanto, fa presente che, alla luce di quanto ricordato, i presidenti non possono che applicare le suddette disposizioni regolamentari e quanto previsto dalla citata circolare del Presidente della Camera dei deputati del 1997.
  Con riferimento al provvedimento in esame, quindi, sono da considerarsi ammissibili solo gli emendamenti che intervengono sulle materie già oggetto del decreto-legge in esame o che siano strettamente connesse o consequenziali alle stesse. In particolare il decreto-legge reca: la modifica alla disciplina in materia di gestione dei rifiuti, relativamente alle definizioni di «produttore di rifiuti», «raccolta» e «deposito temporaneo» riportate nel decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, al fine di adeguare la normativa a un'interpretazione della giurisprudenza riguardante la nozione di «produttore di rifiuti», da ultimo ribadita nella sentenza della Corte di cassazione n. 5916 del 2015; la disciplina transitoria riguardante i procedimenti per il rilascio o l'adeguamento dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA), al fine di consentire la prosecuzione dell'esercizio delle installazioni, nelle more della chiusura dei procedimenti autorizzativi da parte delle competenti autorità regionali; la previsione che l'esercizio dell'attività di impresa degli stabilimenti di interesse strategico nazionale non è impedito dal sequestro sui beni dell'impresa titolare dello stabilimento, quando la misura cautelare è stata adottata in relazione ad ipotesi di reato inerenti la sicurezza dei lavoratori e debba garantirsi il necessario bilanciamento tra la continuità dell'attività produttiva, la salvaguardia dell'occupazione, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.
  Avverte, quindi, che sono da considerarsi inammissibili, non recando disposizioni strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del decreto-legge: l'emendamento Carrescia 1.1, che introduce nel decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, le definizioni di luogo di produzione e di deposito temporaneo dei rifiuti da costruzione, demolizione e manutenzioni di navi e di galleggianti, e reca modifiche alla disciplina sulla tracciabilità dei suddetti rifiuti: l'emendamento Tentori 1.9, in quanto reca modifiche all'Allegato IV alla parte V del citato decreto n. 152 del 2006 relativamente agli impianti e alle attività in deroga alla necessaria preventiva autorizzazione, gli articoli aggiuntivi Caparini 1.01 e 102, in quanto recano disposizioni relative alla messa in sicurezza e alla gestione dei rifiuti, rispettivamente, dell'area SIN Brescia-Caffaro e dell'area ex Selca e delle attività industriali della ex Union Carbide, nel comune di Berzo Demo (BS).
  Comunica che eventuali richieste di riesame delle valutazioni di inammissibilità testé formulate potranno essere presentate alle presidenze entro le ore 12 di mercoledì 29 luglio.
  In conclusione, propone di attendere le decisioni della Conferenza dei Presidenti di gruppo in ordine all'esame del decreto-legge da parte dell'Assemblea, prima di procedere all'esame delle proposte emendative presentate.

  Le Commissioni consentono.

  Ermete REALACCI, presidente della VIII Commissione, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 20.50.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 28 luglio 2015.

Audizione, nell'ambito dell'esame in sede referente del decreto-legge 92/2015: Misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché per l'esercizio dell'attività d'impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale C. 3210 Governo, di rappresentanti dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), di rappresentanti della Azienda sanitaria locale di Taranto e di rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.

  Le audizioni informali si sono svolte dalle 20.50 alle 22.30.

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