CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 luglio 2015
478.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 101

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 luglio 2015. — Presidenza della vicepresidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi, la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu, e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva.
C. 1680 Fossati e C. 1425 Di Lello.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 luglio 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Tamara BLAZINA (PD) valuta positivamente il lavoro svolto in sede di Comitato ristretto. Ricorda che questo provvedimento promuove i valori di cittadinanza, solidarietà, attività di volontariato, rispetto per il prossimo e per l'interculturalità, che caratterizzano l'attività sportiva. Dopo aver rammentato che l'intento di sostenere e sviluppare lo sport, in particolare lo sport di base, è condizionato da limiti finanziari che discendono in particolare dall'annuale legge di stabilità, evidenzia due aspetti che caratterizzano il testo. Il primo concerne la definizione di sport e di sport di base, che permette anche una distinzione tra questi due ambiti, lo sport professionistico e quello agonistico, con una valenza che va oltre il provvedimento Pag. 102in esame: ciò è il risultato, tra l'altro, di specifiche istanze pervenute dal CONI e dagli altri soggetti e associazioni di settore audite dalla Commissione. Il secondo aspetto concerne la delega al Governo per la redazione di un testo unico in materia di attività sportive, presente all'articolo 13. Sottolinea infatti l'importanza di raccogliere e riordinare, in un solo testo legislativo, la frastagliata normativa vigente concernente i diversi aspetti dello sport.

  Bruno MOLEA (SCpI), relatore, chiede al rappresentante del Governo se abbia già maturato una posizione sul testo base e, in particolare, sull'idoneità e adeguatezza della copertura finanziaria indicata all'articolo 14 del provvedimento.

  Simone VALENTE (M5S) sia associa alla richiesta del collega Molea, sottolineando peraltro che, al momento, non vi è un rappresentante del Governo delegato allo sport. Auspica che l'Esecutivo provveda tempestivamente alla nomina di un suo rappresentante che si occupi specificamente di questo settore. Chiede infine che sia attribuito un tempo congruo ai deputati per poter valutare il provvedimento, prima che sia fissato il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che non è imminente la fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO assicura che il Governo svolgerà un'attenta valutazione del testo e in particolare della copertura finanziaria indicata nello stesso. Confida di poter riferire prossimamente alla Commissione sulle risultanze di questo primo esame dell'articolato, al fine di evitare ostacoli nel successivo corso del provvedimento. Dopo aver ricordato che l'attuale mancanza di un rappresentante del Governo per il settore dello sport è derivata dalla nomina dell'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio delegato allo sport, Graziano Delrio, a Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, immagina e auspica che tale delega allo sport sarà a breve attribuita ad altra persona.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, sospendendo temporaneamente la seduta in sede referente, al fine di esaminare previamente l'atto del Governo n. 180.

  La seduta, sospesa alle 14.45, riprende alle 15.10.

Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura.
C. 1504 Giancarlo Giordano e C. 2267 Zampa.

(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 luglio 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, ricorda che nella seduta di ieri ha presentato e illustrato il testo unificato predisposto dal comitato ristretto, del quale ha proposto l'adozione quale testo base.

  Giancarlo GIORDANO (SEL) si pronuncia a favore.

  Sandra ZAMPA (PD) ringrazia la relatrice per l'accurato lavoro svolto ed auspica un'accelerazione del corso del provvedimento.

  Maria MARZANA (M5S) ringrazia la relatrice e apprezza il lavoro svolto in sede di comitato ristretto che ha permesso di migliorare il testo. Osserva, tuttavia, che alcuni aspetti non sono stati, a suo avviso, sufficientemente affrontati nell'articolato in esame, quale, ad esempio quello delle biblioteche scolastiche. Evidenzia, quindi, come sia necessario promuovere maggiormente l'educazione alla lettura nelle scuole, in particolare in quelle del sud che Pag. 103presentano situazioni particolarmente svantaggiate anche sotto questo punto di vista. Annuncia quindi il voto favorevole sull'adozione del testo base e preannunzia la presentazione di emendamenti da parte del suo gruppo che non intendono comunque stravolgere l'impianto del testo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, chiariti taluni elementi sulle biblioteche scolastiche, rileva che occorre prima procedere all'adozione del testo base.

  Dopo interventi di Maria MARZANA (M5S), Gianluca VACCA (M5S), Luigi GALLO (M5S) e Sandra ZAMPA (PD), Tamara BLAZINA (PD) annuncia l'orientamento favorevole del suo gruppo sull'adozione del testo unificato elaborato dal comitato ristretto quale testo base. Osserva come lo stesso promuova la lettura similmente a quanto hanno già realizzato alcune regioni sensibili su questo tema, quale, in particolare, il Friuli-Venezia Giulia, territorio dal quale proviene.

  La sottosegretaria Francesca BARRACCIU dichiara che il Governo condivide gli obiettivi del provvedimento si pone. Evidenzia che il nostro Paese presenta situazioni particolarmente svantaggiate sotto l'aspetto della promozione della lettura, quale, ad esempio, la Sardegna, nelle quali è necessario un intervento pubblico. Si riserva un approfondimento tecnico di alcune misure indicate nel testo e in particolare dell'adeguatezza e congruità della copertura finanziaria indicata.

  La Commissione adotta il testo unificato elaborato dal comitato ristretto – già pubblicato a pagina 88 del Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 7 luglio 2015 – quale testo base per il prosieguo del provvedimento in sede referente.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 8 luglio 2015. — Presidenza della vicepresidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi, la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu, e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto ministeriale concernente definizione dei criteri di ripartizione della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti.
Atto n. 180.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto, rinviato nella seduta del 7 luglio scorso.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Francesco D'UVA (M5S) non può che ribadire quanto affermato nella seduta di ieri: la cosiddetta quota premiale dei fondi di ricerca costituisce una completa ipocrisia. Capirebbe se un ricercatore interrompesse le attività di laboratorio per impiegare il tempo ad articolare e motivare domande di finanziamenti ulteriori. Invece, la quota premiale è una porzione dei fondi ordinari, tale per cui se non fosse prevista dalla legge come tale rientrerebbe comunque nel fondo ordinario e non ci sarebbe bisogno di perdere tempo in scartoffie per domandarla secondo schemi e procedure burocratiche che con la ricerca Pag. 104hanno poco a che fare. Quanto, poi, ai criteri di valutazione della ricerca, quello storico è statisticamente errato: è ben possibile che nel biennio precedente presso un ente di ricerca abbia fatto scoperte mirabolanti un ricercatore e che poi costui si guadagni il premio Nobel. Tuttavia, appare improbabile che quello stesso ricercatore o quello stesso centro di ricerca produca nei due anni successivi un'altra geniale scoperta, degna anch'essa di un simile riconoscimento. Il criterio della proiezione sul dato storico, di fatto, premia il passato e non la promessa di futuro.

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI evidenzia al deputato D'Uva che alcuni passi in avanti sono stati compiuti rispetto alla vecchia valutazione della qualità della ricerca, in base, in particolare, alle osservazioni che sono state svolte dalle Commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato negli ultimi due anni e che porteranno a breve all'entrata in vigore di una nuova metodologia della VQR. Rileva, inoltre, che il Governo è impegnato a cercare fondi aggiuntivi per la quota premiale, anche se tale eventualità appare ora impossibile per gli equilibri di finanza pubblica.
  Rispondendo poi alle osservazioni presenti nella relazione della deputata Ghizzoni, rileva quanto segue. Con riferimento al profilo della corretta formulazione del testo, garantisce che l'articolo 1 sarà riformulato nei termini cui si fa riferimento nel dossier di documentazione degli uffici.
  In relazione, poi, al fatto che il decreto ministeriale n. 851 del 2014 stabilisce che termini e modalità procedurali per l'elaborazione della proposta di ripartizione debbano essere fissati con decreto ministeriale e che occorre esplicitare le modalità operative di calcolo, in quanto, in particolare, non risulta chiaro come saranno utilizzati i parametri riferiti al valore medio della premialità 2012-2013, alla numerosità dei prodotti valutati con la VQR, nonché alla «consistenza e grandezza scientifica» degli enti, rileva – come già operato per il decreto di riparto della quota premiale nel 2013 – che le modalità operative di calcolo saranno indicate nel decreto di riparto della quota premiale. Osserva, poi, che in ogni caso il valore medio della premialità verrà calcolato sulla base del valore medio della quota premiale erogata negli anni 2012 e 2013. Aggiunge che la numerosità dei prodotti valutati verrà utilizzata per elaborare un valore dato dal numero dei prodotti attesi individuati dall'ANVUR per ciascun ente sul totale dei prodotti attesi di tutti gli enti così come indicati nel rapporto dell'ANVUR, e che la consistenza e grandezza scientifica degli enti consisterà in una suddivisone in quattro gruppi degli enti. Sottolinea che tale suddivisione tiene conto del numero dei prodotti attesi sempre individuati dall'ANVUR per ciascun ente e del numero delle aree scientifiche individuate dall'ANVUR in cui tali prodotti risultano presenti per ciascun ente. Specifica, poi, che in particolare il CNR, partecipando su tutte le aree è stato considerato a parte e che gli altri gruppi saranno suddivisi secondo i seguenti range: a) da 6100 a 2000 prodotti nelle specifiche aree in cui tali prodotti risultano presenti; b) da 700 a 450 prodotti nelle specifiche aree in cui tali prodotti risultano presenti; c) da 230 a 175 prodotti nelle specifiche aree in cui tali prodotti risultano presenti.
  Relativamente inoltre all'osservazione che per gli enti per i quali non sono presenti i risultati della VQR 2004-2010, l'articolo 2 dispone che l'assegnazione è calcolata esclusivamente sulla base della «performance rispetto ai programmi e progetti realizzati nel biennio 2012-2013», rilevandosi, al riguardo, che appare opportuno chiarire se l'intenzione sia quella di riferirsi (come nel riparto della quota premiale 2013) al valore medio delle quote di premialità assegnate nei due anni precedenti, risponde affermativamente, essendo il criterio applicato lo stesso e confermando che i due anni precedenti saranno il 2012 ed il 2013.
  Con riferimento poi che occorre specificare meglio i termini e le modalità procedurali per l'elaborazione della proposta di ripartizione da parte del Comitato di Pag. 105valutazione, con riguardo, ad esempio, al range di punteggi attribuibili per ciascun obiettivo, osserva che, se si ritiene opportuno, per quanto riguarda il punteggio si può replicare la medesima dicitura del decreto 949/Ric del 2012 sia con riguardo al punteggio massimo attribuibile (100 punti per ciascun criterio) sia con riferimento alla «particolare attenzione» riservata alla partecipazione ai progetti di soggetti di età inferiore ai 35 anni e alla presenza di una «significativa» componente di ricercatrici. Aggiunge che, per quanto attiene ai termini, come indicato nel punto che segue, il Ministero rettificherà il termine di chiusura della procedura, che si concluderà con l'erogazione della quota premiale, coerentemente con la tempistica del procedimento.
  Relativamente, infine, al fatto che il termine indicato è incongruo in relazione ai tempi richiesti dagli adempimenti preliminari (in particolare con riferimento all'espressione del parere parlamentare sullo schema in esame; alla presentazione della domanda da parte degli enti; all'elaborazione della proposta da parte del Comitato di valutazione), garantisce che sarà indicato un termine congruo rispetto alla tempistica della procedura.

  Manuela GHIZZONI (PD), relatrice, condivide del collega D'Uva solo la riflessione circa la necessità di reperire in futuro risorse che consentano di destinare a quota premiale denari diversi e aggiuntivi rispetto al fondo ordinario. Constatata questa difficoltà, non crede che si possa rinunciare alla sfida di individuare un meccanismo premiale nel settore del finanziamento della ricerca. Crede che l'esperienza fin qui maturata non possa essere buttata al vento e che valga la pena proseguire nello sforzo di aggiornare le linee guida sulla valutazione della qualità. Udito il Governo, si riserva di presentare nella seduta di domani una proposta di parere.

  Francesco D'UVA (M5S) preannuncia la presentazione di un parere alternativo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 16.