CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 giugno 2015
471.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 25 giugno 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO, indi della vicepresidente Roberta AGOSTINI. – Intervengono la Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, e il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 12.40.

Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
C. 3098 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 giugno 2015.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Avverte che la deputata Mucci sottoscrive la proposta emendativa 16.65 a prima firma del deputato Bruno Tabacci.
  Avverte altresì che la proposta emendativa che il deputato Tino Iannuzzi ha dichiarato di sottoscrivere è la 9.254 a prima firma Giorgis in luogo della 9.284 a prima firma Mucci come comunicato nella seduta di ieri.
  Con riferimento ai subemendamenti presentati all'emendamento 9.1005, avverte che deve ritenersi irricevibile un subemendamento presentato dalla deputata Giammanco, in quanto, insistendo su materia diversa, non incide sul contenuto dell'emendamento e non può, quindi, essere considerato come subemendamento.

  La Commissione riprende l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 15.

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  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Quaranta 15.72: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Lombardi 15.28.

  Federica DAGA (M5S) sottoscrive l'emendamento Cozzolino 15.22, identico all'emendamento Quaranta 15.75, e lo illustra, segnalando che lo stesso è teso a far sì che nella definizione della disciplina generale in materia di organizzazione e gestione dei servizi di interesse economico generale di ambito locale, il Governo, nell'esercizio della sua delega, agisca nel rispetto degli esiti del referendum del giugno 2011 e non solo tenendo conto degli esiti medesimi.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Cozzolino 15.22 e Quaranta 15.75.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Costantino 15.5: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, propone una riformulazione dell'emendamento D'Alia 15.52 nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Dore MISURACA (AP) sottoscrive l'emendamento D'Alia 15.52 e accetta la proposta di riformulazione avanzata dal relatore.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sull'emendamento D'Alia 15.52, così come riformulato.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Pesco 15.10, in quanto risulterà sostanzialmente assorbito dall'approvazione dell'emendamento D'Alia 15.52 come riformulato.

  Riccardo NUTI (M5S) ritira l'emendamento Pesco 15.10, di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva l'emendamento D'Alia 15.52 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Nuti 15.16 e 15.34.

  Riccardo NUTI (M5S) illustra l'emendamento Caso 15.20, di cui è cofirmatario, volto a sopprimere la lettera f) eliminando il controllo pubblico sulla gestione dei servizi pubblici locali.

  Federica DAGA (M5S), nel dichiararsi favorevole all'emendamento Caso 15.20, ribadisce, come già detto in altra seduta, che parlare di aggregazione è una presa in giro per non usare esplicitamente il termine privatizzazione. Ricorda come provvedimenti di matrice governativa abbiano introdotto sia il gestore unico che incentivi ai privati che prendono in affidamento le società partecipate. Rileva, quindi, come l'indirizzo di questo Governo sia in linea con l'austerità, il neoliberismo e il neofeudalesimo alla base dell'azione dei Governi che lo hanno preceduto. Ribadisce ancora una volta che si tratta di una politica che va contro la volontà di milioni di cittadini, espressa col referendum del 2011.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caso 15.20 e 15.19 nonché Colonnese 15.21.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Caparini 15.13 e 15.14, nonché Mazziotti Di Celso 15.60: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Mannino 15.39.

  Sebastiano BARBANTI (Misto-AL) sottoscrive l'emendamento Mucci 15.62, nonché tutti gli emendamenti a prima firma dei colleghi Mucci e Segoni.

  La Commissione respinge l'emendamento Mucci 15.62.

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  Riccardo NUTI (M5S) sottoscrive gli emendamenti Quaranta 15.77 e 15.3, nonché gli emendamenti Costantino 15.71, 15.2 e 15.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Quaranta 15.77 e 15.3 e approva gli identici emendamenti Braga 15.29 e Centemero 15.7 (vedi allegato 1).

  Teresa PICCIONE (PD) ritira il proprio emendamento 15.64.

  La Commissione approva l'emendamento Pesco 15.11 (vedi allegato 1).

  Federica DAGA (M5S) illustra l'emendamento 15.27, di cui è prima firmataria, teso a sopprimere il riferimento ai concetti di valorizzazione e di promozione della concorrenza. In quanto alla valorizzazione, rileva come il significato da lei dato a questo termine sia molto lontano da quello del testo del disegno di legge.
  In quanto alla concorrenza, osserva come questa spesso sia del tutto assente e si assiste a gare in cui si presenta un solo concorrente perché, guarda caso, è l'unico sul territorio in possesso dei requisiti richiesti, come ad esempio il possesso di un inceneritore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Daga 15.27, Nuti 15.17, 15.35 e 15.36, Costantino 15.71 e 15.2, Braga 15.30, Centemero 15.8, Costantino 15.4, Mucci 15.63 e Centemero 15.6.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Tabacci 15.1: s'intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Nuti 15.18.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Ferrari 15.57.

  La Commissione accantona l'emendamento Ferrari 15.57.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Colonnese 15.23, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Riccardo NUTI (M5S) chiede al relatore chiarimenti sulla riformulazione proposta.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, osserva che la riformulazione è molto chiara. Si tratta di acconsentire a forme di consultazione dei cittadini, ma non di renderle obbligatorie.

  Federica DAGA (M5S) sottoscrive l'emendamento Colonnese 15.23 e accetta la proposta di riformulazione avanzata dal relatore.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sull'emendamento Colonnese 15.23, così come riformulato.

  Riccardo NUTI (M5S) ritira l'emendamento 15.37, di cui è primo firmatario.

  La Commissione approva l'emendamento Colonnese 15.23 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Fabbri 15.58 nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marilena FABBRI (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 15.58 nei termini indicati dal relatore.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sull'emendamento Fabbri 15.58, così come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Fabbri 15.58 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).
  La Commissione respinge l'emendamento Mucci 15.61.

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  Dore MISURACA (AP) sottoscrive l'emendamento D'Alia 15.53 e insiste per la votazione del predetto emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento D'Alia 15.53.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) ritira il proprio articolo aggiuntivo 15.02.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Vignali 15.01 e Centemero 15.03.
  La Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 14 precedentemente accantonate.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, propone di continuare a considerare accantonato l'emendamento Villarosa 14.23.

  La Commissione acconsente.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, con riferimento alle proposte emendative precedentemente accantonate, riferite alla lettera e) del comma 1 dell'articolo 14, esprime parere favorevole sull'emendamento Giorgis 14.50, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita, poi, al ritiro degli identici emendamenti Centemero 14.4 e Quaranta 14.79, nonché degli emendamenti Monchiero 14.74, Baroni 14.17, Miccoli 14.73, Dieni 14.14, Brugnerotto 14.31, Castelli 14.30, D'Incà 14.29, Cominardi 14.86, Mazziotti Di Celso 14.65 e Centemero 14.3, in quanto a suo avviso sostanzialmente superati dalla nuova formulazione dell'emendamento Giorgis 14.50.
  Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Dorina Bianchi 14.57, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  La ministra Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) insiste per la votazione dell'emendamento Centemero 14.4, di cui è cofirmatario.

  Stefano QUARANTA (SEL), illustrando il suo emendamento 14.79, identico all'emendamento Centemero 14.4, ritiene che sia un errore ai danni dei lavoratori estendere i criteri pubblicistici all'ambito del reclutamento del personale, trattandosi di regolamentare istituti di diritto privato sui quali, peraltro, incide l'autonomia delle parti sociali. Insiste, pertanto, per la votazione del proprio emendamento 14.79.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Centemero 14.4 e Quaranta 14.79.

  Daniele PESCO (M5S), non comprende il motivo per il quale, a seguito della proposta di riformulazione del relatore dell'emendamento Giorgis 14.50, viene espunta dal testo, al comma 1, lettera e), dell'articolo 14, la parola «rafforzamento».

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, ritiene di confermare la sua proposta di riformulazione.

  Andrea GIORGIS (PD), pur osservando che si sarebbe potuto mantenere la parola «rafforzamento», accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime il proprio orientamento favorevole sull'emendamento 14.50, così come riformulato.

  La Commissione, quindi, approva l'emendamento Giorgis 14.50 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Paola PINNA (SCpI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Monchiero 14.74 e di accedere all'invito al ritiro formulato dal relatore.

  Riccardo NUTI (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento Baroni 14.17, di cui è cofirmatario.

  La Commissione respinge l'emendamento Baroni 14.17.

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  Roberta AGOSTINI (PD) insiste per la votazione dell'emendamento Miccoli 14.73, di cui è cofirmataria.

  La Commissione respinge l'emendamento Miccoli 14.73.

  Riccardo NUTI (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento Dieni 14.14, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, quindi, respinge l'emendamento Dieni 14.14.

  Riccardo NUTI (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento Brugnerotto 14.31, di cui è cofirmatario.

  La Commissione respinge l'emendamento Brugnerotto 14.31.

  Riccardo NUTI (M5S), illustrando l'emendamento Castelli 14.30, di cui è cofirmatario, non comprende il motivo del parere negativo del relatore, dal momento che, votando contro tale proposta emendativa, la maggioranza metterebbe in discussione la validità di dati dell'OCSE, richiamati anche da autorevoli esponenti del Governo. Insiste, quindi, per la votazione dell'emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Castelli 14.30.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), illustrando l'emendamento D'Incà 14.29, di cui è cofirmatario, fa notare che esso mira a ridare priorità agli interessi sociali della collettività rispetto a quelli economici. Insiste, quindi, per la votazione dell'emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento D'Incà 14.29.

  Roberta LOMBARDI (M5S) illustra l'emendamento Cominardi 14.86, di cui è cofirmataria, evidenziando l'esigenza di collegare ai risultati raggiunti ogni forma di incentivo in favore degli amministratori delle società partecipate pubbliche. Chiede al relatore quantomeno di accantonare tale proposta emendativa, insistendo altrimenti per la sua votazione.

  Riccardo NUTI (M5S) si associa alla richiesta di accantonare l'emendamento Cominardi 14.86.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, alla luce delle considerazioni testé svolte, propone, quindi, di accantonare l'emendamento Cominardi 14.86.

  La Commissione, quindi, accantona l'emendamento Cominardi 14.86.

  Paola PINNA (SCpI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Mazziotti Di Celso 14.65, insistendo per la sua votazione.

  La Commissione, quindi, respinge l'emendamento Mazziotti Di Celso 14.65.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) insiste per la votazione dell'emendamento Centemero 14.3, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, quindi, respinge l'emendamento Centemero 14.3.

  Dore MISURACA (AP), nel sottoscrivere l'emendamento Dorina Bianchi 14.57, ne accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime il proprio parere favorevole sull'emendamento Dorina Bianchi 14.57, così come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Dorina Bianchi 14.57 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, riprendendo l'esame dell'emendamento Villarosa 14.23, precedentemente accantonato, esprime parere contrario, giudicandolo superfluo, dal momento che è già stato approvato l'emendamento Dadone 14.19, volto ad incidere sul medesimo tema dei requisiti e della garanzia di Pag. 79onorabilità dei candidati e dei componenti delle società.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele PESCO (M5S) chiede una riflessione approfondita sull'emendamento Villarosa 14.23, di cui è cofirmatario, dal momento che esso è volto a precisare ulteriormente la definizione dei requisiti e della garanzia di onorabilità dei candidati e dei componenti delle società, escludendo, tra gli altri, chi sia stato condannato con sentenza che applica la pena su richiesta delle parti.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, fa notare che l'emendamento Dadone 14.19 (Nuova formulazione), precedentemente approvato, reca già i principi alla base dell'emendamento Villarosa 14.23.

  La Commissione, quindi, respinge l'emendamento Villarosa 14.23.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che il relatore ha presentato le nuove proposte emendative 7.1000, 7.1001, 8.1000, 9.01000, 16.1000, 16.1001 e 17.1000. Il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato a martedì 30 giugno, alle ore 11 (vedi allegato 2).

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, passando ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 6, propone, anzitutto, di accantonare gli identici emendamenti Quaranta 6.84 e Piccione 6.63, gli identici emendamenti Centemero 6.1, Invernizzi 6.5, Gasperini 6.58, Piccione 6.62, nonché gli emendamenti Dadone 6.29, 6.28, 6.30, Lombardi 6.47, D'Attorre 6.59, Monchiero 6.61 e D'Attorre 6.60. Raccomanda, quindi, l'approvazione del suo emendamento 6.71 (Nuova formulazione), esprimendo parere contrario su tutti i subemendamenti ad esso riferiti. Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Ascani 6.70, a condizione che sia riformulato nei termini seguenti: Al comma 1, dopo la lettera c), inserire la seguente: c-bis) fermi restando gli obblighi di pubblicazione, riconoscimento della libertà di informazione attraverso il diritto di accesso, anche per via telematica, di chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti, ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati, al fine di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche; semplificazione delle procedure di iscrizione nelle white lists, di cui all'articolo 1, comma 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190, con modifiche della relativa disciplina, mediante l'unificazione o l'interconnessione delle banche dati delle Amministrazioni centrali e periferiche competenti, e previsione di un sistema di monitoraggio semestrale, finalizzato all'aggiornamento degli elenchi costituiti presso le Prefetture; previsione di sanzioni a carico delle amministrazioni che non ottemperano alle disposizioni normative in materia di accesso, di procedure di ricorso all'ANAC in materia di accesso civico e in materia di accesso ai sensi della presente lettera, nonché della tutela giurisdizionale ai sensi dell'articolo 116 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, nonché parere favorevole sull'emendamento Mucci 6.65. Evidenzia che il parere s'intende contrario sulle restanti proposte emendative.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento 6.71 del relatore (Nuova formulazione).

  Massimo Enrico BARONI (M5S) illustra il suo subemendamento 0.6.71.1, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge il subemendamento Baroni 0.6.71.1
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Invernizzi 0.6.71.2 e Dadone 0.6.71.3.

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  Giulia SARTI (M5S) interviene sul subemendamento Colletti 0.6.71.4, volto a precisare ulteriormente il contenuto della delega conferita al Governo in materia di atti e di contratti secretati, considerandolo eccessivamente generico.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Colletti 0.6.71.4, Invernizzi 0.6.71.5 e Cozzolino 0.6.71.6.

  Giulia SARTI (M5S) interviene sul subemendamento Ferraresi 0.6.71.7, rilevando come in materia di accesso agli atti, accanto all'importante esigenza della privacy, vadano tenute presenti le ragioni di una maggiore trasparenza, e sia dunque da rivedere la disciplina che richiede la sussistenza di un interesse giuridicamente rilevante al fine di consentire l'accesso medesimo.

  La Commissione respinge il subemendamento Ferraresi 0.6.71.7.

  Giulia SARTI (M5S), con riferimento all'emendamento 6.71 del relatore (Nuova formulazione), pur ritenendo apprezzabile l'espunzione del riferimento al decreto legislativo n. 39 del 2013, in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni, rispetto alla versione originaria dell'articolo 6, comma 1, alinea, del provvedimento, rileva come la delega al Governo rimanga pericolosamente ampia e generica, e tale da indurre il sospetto che tramite la stessa si possa intervenire in relazione a casi specifici come quello di Vincenzo De Luca. Ciò precisato, preannunzia il voto di astensione del gruppo Movimento 5 Stelle sull'emendamento 6.71 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 6.71 del relatore (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  La ministra Maria Anna MADIA, esprimendo apprezzamento verso la scelta di eliminare il riferimento al decreto legislativo n. 39 del 2013 dalla delega in oggetto, fa presente tuttavia che è stata la stessa Autorità nazionale anticorruzione ad auspicare, in un atto di segnalazione, che la materia oggetto di tale atto normativo sia affrontato attraverso un intervento ad hoc, di revisione complessiva. Ricorda, altresì, come il decreto legislativo n. 39 del 2013 è completamente estraneo, per il suo contenuto, rispetto al caso del presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, trattandosi in realtà di una materia normata dal decreto legislativo n. 235 del 2012. Conclude formulando l'auspicio che non sia il Movimento 5 Stelle ad ostacolare l'approvazione di norme che consentano all'Autorità nazionale anticorruzione di svolgere le sue funzioni in modo più efficace.

  Giulia SARTI (M5S) rivendica l'attivismo del Movimento 5 Stelle nella predisposizione di strumenti atti a combattere la corruzione. Per quanto riguarda, specificamente, l'emendamento 6.71 del relatore, precisa che il voto di astensione da parte del suo gruppo è riconducibile al carattere eccessivamente generico delle lettere a) e c), che non contengono principi e criteri direttivi ben definiti.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sottolinea come il contenuto del decreto legislativo n. 39 del 2013 sovente non venga rispettato, anche perché si è deciso di non munire degli strumenti necessari chi deve sorvegliarne l'applicazione: ad esempio, l'Autorità nazionale anticorruzione dispone di un potere sanzionatorio pari al massimo a 10.000 euro.
  Quanto all'atto di segnalazione dell'Autorità nazionale anticorruzione citata dalla ministra Madia, fa presente che tale atto, essendo stato indirizzato al Governo e non al Parlamento, esclude indebitamente le opposizioni.

  Roberta AGOSTINI, presidente, fa presente che la segnalazione dell'Autorità nazionale anticorruzione, cui è stato fatto riferimento nel corso dei precedenti interventi, è stata trasmessa alla I Commissione Pag. 81e che il testo della segnalazione è stato portato a conoscenza di tutti i deputati della Commissione medesima.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) rileva come il problema riguardi la procedura che ha portato all'elaborazione della suddetta segnalazione dell'Autorità nazionale anticorruzione, in quanto le opposizioni parlamentari non sono in alcun modo coinvolte.

  La ministra Maria Anna MADIA ricorda, in particolare, che l'Autorità nazionale anticorruzione ha semplicemente richiesto al Governo e al Parlamento di rivedere il contenuto dei decreti legislativi n. 33 e n. 39 del 2013, in quanto rendono più difficoltoso l'espletamento delle sue funzioni. Ribadisce, inoltre, le ragioni per cui è stato espunto dalla delega in esame il riferimento al decreto legislativo n. 39 del 2013.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, concorda con i chiarimenti forniti dalla ministra Maria Anna Madia.

  Riccardo NUTI (M5S) ribadisce che non si possano disciplinare materie così delicate con una delega «in bianco» al Governo, senza un effettivo coinvolgimento del Parlamento.

  Roberta AGOSTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 25 giugno 2015. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nonché della direttiva 2013/32/UE recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale.
Atto n. 170.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 giugno 2015.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, dopo aver ricordato che nella seduta di ieri sono state presentate una proposta di parere del relatore, deputato Giorgis, e una proposta alternativa di parere da parte di deputati del Movimento 5 Stelle, comunica che, non essendo pervenuto il prescritto parere della Conferenza unificata, la Commissione non potrà allo stato pronunciarsi sul provvedimento in titolo.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni in materia di conflitti di interessi.
C. 275 Bressa, C. 1059 Fraccaro, C. 1832 Civati, C. 1969 Tinagli, C. 2339 Dadone e C. 2652 Scotto.

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