CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 giugno 2015
469.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 giugno 2015. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 13.45.

DL 65/2015: Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR.
C. 3134 Governo.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, ricorda che la Commissione, nella seduta odierna, esaminerà in sede consultiva, per il parere alla XI Commissione (Lavoro), il nuovo testo del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 65 del 2015, recante «DL 65/2015: Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR».
  Ricorda, altresì che, essendo il provvedimento iscritto nel calendario dell'Assemblea a partire da mercoledì 24 giugno, il parere va reso oggi stesso in quanto la XI Commissione si convocherà in data odierna per il recepimento dei pareri e il mandato alla relatrice.
  Da, quindi, la parola alla relatrice Piazzoni per lo svolgimento della relazione.

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata a esprimere alla XI Commissione (Lavoro) il prescritto parere sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 65 del 2015, recante disposizioni urgenti in materia di pensioni, ammortizzatori sociali e TFR.
  Fa presente che il decreto-legge 21 maggio 2015, n.65, si compone di 8 articoli.Pag. 105
  L'articolo 1 determina la misura della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici di importo pari o inferiore a sei volte il trattamento minimo INPS, relativamente agli anni 2012 e 2013 e con effetti anche sugli anni successivi, al fine di dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 24, comma 25, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, nella parte in cui prevede la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS.
  L'articolo 2 incrementa di 1.020 milioni il Fondo sociale per occupazione e formazione al fine di finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2015.
  L'articolo 3 incrementa le risorse destinate, nell'ambito del Fondo sociale per occupazione e formazione, al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il settore della pesca.
  L'articolo 4 autorizza la spesa di 70 milioni di euro per il 2015 al fine di finanziare i contratti di solidarietà stipulati dalle imprese con l'obiettivo di evitare o ridurre le eccedenze di personale.
  L'articolo 5 modifica i criteri di determinazione del coefficiente di capitalizzazione del montante contributivo.
  Fa presente che l'articolo 6 reca le disposizioni che interessano in qualche modo le competenze della nostra Commissione, in quanto detta norme volte a uniformare le procedure di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall'INPS.
  In particolare il comma 1 (attraverso l'integrale sostituzione dell'articolo 1, comma 309, della legge di stabilità 2014), dispone che, a decorrere dal 1o giugno 2015, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento pagate agli invalidi civili, e le rendite vitalizie dell'INAIL, dovranno essere corrisposti il 1o giorno di ogni mese (o il giorno successivo se festivo o non bancabile), con un unico mandato di pagamento (ove non sussistano cause ostative); il pagamento è invece differito al secondo giorno bancabile per il solo mese di gennaio 2016 e per ciascun mese a decorrere dal 2017. A partire dal 2017, infatti, in relazione all'evoluzione dei sistemi di pagamento in euro, il differimento del pagamento al secondo giorno bancabile del mese comporterà una riduzione dell'onere per interessi.
  Segnala, poi, che, come riportato nella Relazione illustrativa, la modifica normativa introdotta dall'articolo 6 comporta un duplice vantaggio: da una parte, la previsione di un'unica lavorazione al mese (contro le tre previgenti) delle pratiche per i pagamenti, semplifica le procedure gestionali, amministrative e informatiche; dall'altra, garantisce ai beneficiari la disponibilità anticipata di tutti i trattamenti pensionistici dell'INPS.
  Fa presente, quindi, che il comma 2 detta disposizioni in merito alla copertura degli oneri derivanti dall'uniformazione dei termini di pagamento, valutati in 0,971 milioni di euro per il 2015, 6,117 milioni di euro per il 2016, 11,246 milioni di euro per il 2017, a 18,546 milioni di euro per il 2018 e in 26,734 milioni di euro a decorrere dal 2019, a cui si provvede per l'importo previsto per gli anni 2015, 2016 e 2017, nonché per 13,7 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2018, attraverso la riduzione delle commissioni corrisposte agli istituti di credito e Poste Italiane Spa per i servizi di pagamento delle prestazioni pensionistiche; per i restanti 4,846 milioni di euro per il 2018 e per 13,034 milioni di euro a decorrere dal 2019, mediante l'incremento dell'importo (pari a 50 milioni di euro) delle entrate per interessi attivi derivanti dalla concessione di prestazioni creditizie agli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell'INPDAP, reso indisponibile dall'articolo 1, comma 306, della legge n. 190 del 2014.
  Osserva, infine, il comma 3 dispone che l'INPS riversi strutturalmente all'entrata del bilancio dello Stato, a decorrere da giugno 2015, l'importo di spesa corrispondente Pag. 106alle riduzioni di spesa ottenute. Ricorda che, in base alla normativa previgente, le suddette prestazioni venivano erogate in giorni differenti a seconda delle differenti gestioni: per i trattamenti INPS o INAIL, pagamento il 1o giorno del mese; per i trattamenti ex-Inpdap, pagamento il 16 del mese; per i trattamenti ex-Enpals, pagamento il 10 del mese.
  Alla luce di ciò sottopone all'attenzione della Commissione come il richiamato articolo 1, comma 302, della legge n. 190 del 2014, avesse previsto che, a decorrere dal 1o gennaio 2015, le prestazioni previdenziali erogate dall'INPS, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni, le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili e le rendite vitalizie dell'INAIL, nei confronti di beneficiari di più trattamenti, in assenza di cause ostative, fossero posti in pagamento il 10 di ciascun mese (o il giorno successivo se festivo o non bancabile).
  A tale proposito, sempre la Relazione illustrativa evidenzia come la suddetta norma non abbia prodotto semplificazioni amministrative, in quanto ha mantenuto l'obbligo dell'INPS di effettuare tre distinte lavorazioni ogni mese, penalizzando inoltre molti soggetti con importo cumulato delle prestazioni basso, che vedono differito al decimo giorno del mese il pagamento della prestazione di valore più elevato.
  Ritiene l'innovazione introdotta dalla norma in esame possa indubbiamente favorire soggetti deboli che si trovano in condizione di difficoltà per i pagamenti da effettuare nei primi giorni successivi alla corresponsione del trattamento pensionistico, in quanto si possono avvantaggiare della disponibilità integrale dello stesso sin dall'inizio del mese.
  Ricorda che questo tema è stato richiamato in occasione dell'audizione del Presidente dell'INPS, Tito Boeri presso la XII Commissione.
  Fa presente, infine, che l'articolo 7 interviene in materia di anticipazione del trattamento di fine rapporto (TFR) con specifico riguardo alle garanzie di cui è assistito ed all'esclusione di qualsiasi onere fiscale, mentre l'articolo 8 dispone l'entrata in vigore il giorno stesso della pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale.
  Sulla base di queste osservazioni e alla luce dei rilievi che dovessero emergere dal dibattito si riserva di formulare una proposta di parere.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, nessuno chiedendo di intervenire invita la relatrice ad illustrare la proposta di parere.

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Marisa NICCHI (SEL) preannuncia il proprio voto contrario sulla proposta di parere, rilevando che il provvedimento in esame, che pure reca alcune disposizioni condivisibili, non fornisce una reale risposta alla sentenza della Corte Costituzionale in quanto prevede un rimborso molto limitato degli adeguamenti pensionistici bloccati ingiustamente con i provvedimenti del Governo Monti. Osserva che in tal modo il rispetto dei diritti appare condizionato da considerazioni di natura finanziaria.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.

SEDE REFERENTE

  Martedì 23 giugno 2015. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.

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Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie.
C. 2985, approvata, in un testo unificato, dalla 12a Commissione permanente del Senato, C. 143 Biondelli, C. 1167 Faraone, C. 2288 Argentin e C. 2819 Calabrò.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 giugno 2015.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, segnala che, nella seduta odierna, la Commissione esaminerà gli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 3.

  Paola BINETTI (AP), relatrice, esprime parere contrario su tutti gli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 3, ad eccezione dell'articolo aggiuntivo 3.028 Lenzi sul quale esprime parere favorevole.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Eleonora BECHIS (Misto-AL) raccomanda l'approvazione del proprio articolo aggiuntivo 3.03, manifestando stupore per il parere contrario verso una proposta emendativa che prevede semplicemente l'espressione di un parere parlamentare.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Bechis 3.03.

  Silvia GIORDANO (M5S) rimarca che l'unico parere favorevole sinora espresso dalla relatrice riguarda una proposta emendativa presentata da alcuni capigruppo di maggioranza.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Lenzi 3.028 (vedi allegato 2).
  La Commissione, con distinte votazioni respinge gli articoli aggiuntivi Grillo 3.025, Baroni 3.012, Bechis 3.07, Mantero 3.022, Bechis 3.05 e Lorefice 3.021.

  Marisa NICCHI (SEL) raccomanda l'approvazione del proprio articolo aggiuntivo 3.01 che mira a riconoscere lo stato di minorazione di gravità ai disturbi dello spettro autistico.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Nicchi 3.01.

  Marialucia LOREFICE (M5S) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.027, insistendo sull'opportunità di garantire il regime di esenzione e la necessaria assistenza anche alla persone autistiche che raggiungono la maggiore età.

  Marisa NICCHI (SEL) ribadisce l'importanza del tema oggetto dell'articolo aggiuntivo Lorefice 3.027.

  Paola BINETTI (AP), relatrice, osservando che il tema sollevato presenta un'indubbia rilevanza, ricorda che una risposta in tal senso è fornita dalle disposizioni sulle linee guida recate dall'articolo 2.

  Silvia GIORDANO (M5S) giudica insoddisfacente il contenuto dell'articolo 2, posto anche il mancato aggiornamento delle linee guida.

  Paola BINETTI (AP), relatrice, ricorda che l'aggiornamento delle linee di indirizzo è previsto dall'articolo aggiuntivo Lenzi 3.028 appena approvato.

  Silvia GIORDANO (M5S) rileva che ciò conferma l'inadeguatezza delle formulazione dell'articolo 2.

  Donata LENZI (PD) sottolinea che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.028, appena richiamato, raccoglie alcune delle sollecitazioni emerse nel corso del dibattito, prevedendo una definizione più puntuale attraverso l'aggiornamento delle linee di indirizzo senza ingessare la materia con previsioni di carattere legislativo che rischiano di essere superate in un breve lasso di tempo. Si prospetta in tal modo, migliorando il testo approvato dal Senato, Pag. 108una verifica da parte di Agenas dell'effettivo rispetto dei LEA per le persone autistiche, anche per scongiurare forti differenze tra le diverse regioni.
  Ricorda che la materia è in ogni caso di competenza regionale e che pertanto la normativa statale non può entrare nel dettaglio organizzativo. Conferma quanto affermato dalla relatrice circa la sostanziale completezza del provvedimento in esame integrato con la modifica appena approvata.

  Marisa NICCHI (SEL), manifestando la propria consapevolezza della competenza regionale sulla materia, ricorda di avere presentato proposte emendative non di natura organizzativa ma intese a rafforzare alcune linee di indirizzo, inclusa quella della necessità di garantire assistenza anche gli adulti autistici, come previsto dall'articolo aggiuntivo 3.027.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Lorefice 3.027 e Bechis 3.09.

  Marialucia LOREFICE (M5S) raccomanda l'approvazione degli articoli aggiuntivi Baroni 3.013 e Silvia Giordano 3.020, di cui è cofirmataria, che prevedono il riconoscimento di un invalidità non inferiore al 75 per cento per le persone autistiche.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Baroni 3.013.

  Silvia GIORDANO (M5S) ritira l'articolo aggiuntivo Baroni 3.017 di cui è cofirmataria.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Silvia Giordano 3.020, Mantero 3.016, Di Vita, 3.018, Baroni 3.023, Bechis 3.06, Lorefice 3.011, Di Vita 3.014, Silvia Giordano 3.026, Bechis 3.08, Di Vita 3.024 e Bechis 3.04.

  Marialucia LOREFICE (M5S) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Grillo 3.019 di cui è cofirmataria, sottolineando l'opportunità di garantire agevolazioni di circolazione e sosta per le persone autistiche.

  Donata LENZI (PD) rileva che la questione rientra nel quadro generale delle situazioni di invalidità e che pertanto non è opportuna una norma ad hoc e che in ogni caso si tratta di un diritto che viene già largamente assicurato.

  Paola BINETTI (AP), relatrice, conferma sulla base della propria esperienza che le agevolazioni di circolazioni e sosta sono già riconosciute.

  Marialucia LOREFICE (M5S) prende atto di quanto affermato dalle colleghe Lenzi e Binetti, comunicando di avere ricevuto segnalazioni di un diverso tenore. Rileva che è comunque l'insieme del provvedimento che si configura come una normativa ad hoc.

  Silvia GIORDANO (M5S) ribadisce ancora una volta la contrarietà del proprio gruppo a provvedimenti normativi relativi a singole patologie, ricordando che il Partito Democratico ha presentato almeno tre proposte solo per quanto riguarda l'autismo. Sottolinea che una volta che una proposta è all'esame della Commissione, il Movimento 5 Stelle si impegna per una migliore definizione del suo contenuto.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Grillo 3.019, Lorefice 3.015 e Bechis 3.010.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avendo la Commissione terminato l'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 3, sospende brevemente la seduta per consentire alla relatrice di predisporre la riformulazione dell'emendamento Silvia Giordano 3.69, accantonato nella seduta precedente.

  La seduta, sospesa alle 14.35, è ripresa alle 14.40.

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  Paola BINETTI (AP), relatrice, illustra una proposta di riformulazione, sotto forma di articolo aggiuntivo, che prevede che il Ministero della salute, in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, e con gli enti di ricerca, promuova lo sviluppo di progetti di ricerca riguardanti la conoscenza del disturbo dello spettro autistico e le buone pratiche terapeutiche ed educative.

  Silvia GIORDANO (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 3.69 proposta dalla relatrice.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO si riserva di esprimere il proprio parere sulla riformulazione proposta per poter svolgere un'attenta valutazione in relazione alle competenze in materia di ricerca del Ministero della salute e del Ministero dell'istruzione previste dalla normativa vigente.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

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