CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 giugno 2015
466.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Giovedì 18 giugno 2015. — Presidenza del presidente Alessandro NACCARATO.

  La seduta comincia alle 9.25.

Disposizioni in materia di accesso del figlio adottato non riconosciuto alla nascita alle informazioni sulle proprie origini e sulla propria identità.
Emendamenti C. 784-A Bossa ed abb.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Alessandro NACCARATO, presidente e relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 3 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 9.30.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 18 giugno 2015. — Presidenza del vicepresidente Roberta AGOSTINI e del presidente Francesco Paolo SISTO. — Intervengono la ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, e la sottosegretaria di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 14.10.

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Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
C. 3098 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 giugno 2015.

  Roberta AGOSTINI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione e delle Commissioni Esteri, Difesa, Bilancio, Cultura, Lavoro e Politiche dell'Unione europea e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  Comunica che il relatore ha presentato l'emendamento 1.500, che è in distribuzione.
  Avverte che la deputata Federica Dieni ha ritirato gli emendamenti 9.234 e 9.243, a sua prima firma.
  Comunica inoltre che l'emendamento Pinna 5.34 è da ritenersi inammissibile per carenza di compensazione in quanto sostanzialmente identico all'emendamento Mucci 5.47, già dichiarato inammissibile nella seduta di giovedì 11 giugno scorso.
  Comunica altresì che sono pervenute le seguenti richieste di aggiunta di firma alle proposte emendative presentate al provvedimento: il deputato Bonavitacola sottoscrive la proposta emendativa 9.254 a prima firma Giorgis, il deputato Tino Iannuzzi sottoscrive la proposta emendativa 9.516 a prima firma Sgambato e il deputato Manfredi sottoscrive l'emendamento 9.29 a prima firma Giammanco.
  Per quanto riguarda, infine, le richieste, pervenute alla presidenza della Commissione, di nuova valutazione del giudizio di inammissibilità relativo ad alcune proposte emendative formulate nella seduta del 16 giugno, comunica che, alla luce di un ulteriore approfondimento istruttorio, possono essere riammesse le seguenti proposte emendative: l'emendamento Cominardi 11.9, dichiarato inammissibile per carenza di compensazione, può considerarsi ammissibile nel presupposto – da ritenersi compatibile con il carattere generico della formulazione della proposta emendativa – che il programma sperimentale di riduzione dell'orario di lavoro in un numero ristretto di amministrazioni pubbliche abbia una durata ridotta all'interno dell'esercizio finanziario di riferimento e risulti compensata da corrispondenti misure di risparmio connesse alle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa; l'articolo aggiuntivo Giachetti 12.01, dichiarato inammissibile per estraneità di materia, può essere considerato ammissibile, in quanto la delega in esso prevista al fine di semplificare la normativa in materia di trattamento economico del personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, in attuazione del principio di specificità, può essere considerata connessa ai criteri di delega in materia di razionalizzazione e potenziamento dell'efficacia delle funzioni di polizia previsti dalla lettera a) del comma 1 dell'articolo 7; gli emendamenti Ciprini 13.5 e 13.18, dichiarati inammissibili per estraneità di materia, possono essere considerati ammissibili in quanto, introducendo ulteriori principi di delega inerenti rispettivamente alle funzioni dell'ARAN e ai diritti e alle prerogative sindacali, ai fini dell'esercizio della contrattazione collettiva integrativa, possono essere ritenuti connessi ai principi e criteri direttivi di cui alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 13, in materia di contrattazione integrativa; l'articolo aggiuntivo Gnecchi 13.02, dichiarato inammissibile sia per carenza di compensazione che per estraneità di materia, può essere considerato ammissibile. Per quanto riguarda il profilo finanziario, la proposta emendativa può essere considerata ammissibile nel presupposto che il rinvio all'articolo 24, comma 6, del decreto-legge n. 201 del 2011 si intenda riferito alla lettera c) del medesimo comma, che prevede un requisito anagrafico per l'accesso alla pensione più elevato di quello indicato dalla norma oggetto di modifica per effetto della proposta emendativa. Per quanto riguarda il profilo della materia, la proposta emendativa può essere considerata ammissibile Pag. 8in quanto l'abrogazione del limite ordinamentale dei 65 anni può essere considerata connessa ai contenuti della lettera i) del comma 1 dell'articolo 13, che prevede la facoltà per le amministrazioni pubbliche di promuovere il ricambio generazionale.
  Comunica che la presidenza ritiene, invece, di confermare l'inammissibilità delle seguenti proposte emendative: Nuti 6.33, volto a prevedere l'introduzione di strumenti atti a garantire la pubblicità delle sedute degli organi degli enti locali; Francesco Sanna 7.240, in materia di attribuzione al Ministro dei beni e delle attività culturali delle funzioni nazionali relative al Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna; Francesco Sanna 7.239, in materia di attribuzione al Ministro dello sviluppo economico delle funzioni nazionali relative al Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna; Di Gioia 7.181, volto alla stabilizzazione del personale precario delle province; Giachetti 9.03, recante delega al Governo per l'estensione dei diritti sindacali a categorie di lavoratori della pubblica amministrazione; Mucci 13.88, che estende il principio direttivo di valorizzazione dell'esperienza professionale acquisita da coloro che hanno avuto rapporti di lavoro flessibile, nell'ambito della previsione di meccanismi di valutazione nelle procedure concorsuali, a favore di coloro che hanno svolto la funzione di consulente legislativo presso i gruppi parlamentari; Giachetti 18.01, recante una delega al Governo per la revisione del codice penale militare di pace e della giurisdizione militare.

  Stefano QUARANTA (SEL), intervenendo sul complesso degli emendamenti, osserva che siamo di fronte a un disegno di riforma che presenta aspetti condivisibili accanto ad altri invece estremamente critici. Ad esempio, ritiene condivisibile l'impianto dell'articolo 1, anche se non comprende come si possano fare processi di digitalizzazione senza adeguati investimenti.
  In generale, trova che la riforma non rivoluzionerà la pubblica amministrazione, dato che si fonda su approcci non diversi da precedenti interventi, quali l'attenzione alla spending review e la de contrattualizzazione. In altri passaggi la delega risulta invece eccessivamente generica. Ciò che assolutamente non condivide è l'aspetto centralista della riforma che, al pari della riforma costituzionale, pone eccessivi poteri in mano al presidente del Consiglio dei ministri.
  Entrando nello specifico, dissente, riguardo alla Conferenza dei servizi, sulla norma concernente il silenzio-assenso, esteso ad ambiti di particolare rilevanza.
  Non condivide la scelta di depotenziare il Corpo forestale dello Stato, anziché sopprimere le duplicazioni di funzioni in capo a più corpi di polizia.
  Non è d'accordo nemmeno sugli interventi che riguardano le prefetture e le Camere di commercio, anche se le modifiche apportate dal Senato sono senza dubbio migliorative. Rimane, però, il problema della soglia minima, che ha ricadute sul piano occupazionale.
  Per quanto riguarda la dirigenza pubblica, ribadisce la propria contrarietà a interventi intrapresi sul piano normativo e anche alla dipendenza dei vertici amministrativi dall'organo politico. Ricorda, infatti, che il suo gruppo ha proposto lo stralcio delle parti del testo che riguardano la dirigenza pubblica.
  In conclusione, ritiene che si tratti di una riforma non concepita per i cittadini, non democratica in quanto accentra poteri e funzioni, e che non aumenta i processi di semplificazione e le competenze della pubblica amministrazione.

  Emanuele FIANO (PD), facendo riferimento ad alcune considerazioni svolte dal deputato Quaranta, fa notare che la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato prevista dall'articolo 7, comma 1, lettera a), non è suscettibile di mettere in discussione il ruolo e la professionalità di tale Corpo. Ricorda, peraltro, come, proprio nell'ambito della sicurezza, già operino con efficacia reparti speciali inquadrati nell'ambito di Corpi più generali, richiamando, ad esempio, il caso della Pag. 9Guardia di finanza e del Nucleo operativo ecologico.

  Roberta AGOSTINI, presidente, non essendovi altre richieste di intervento sul complesso degli emendamenti, dà la parola al relatore, deputato Carbone, affinché proceda all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1 del disegno di legge in esame.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Coppola 1.91 e 1.92, Caparini 1.37, Mucci 1.70, Coppola 1.93, Boccadutri 1.88 e 1.87 e Di Salvo 1.49, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: All'articolo 1, comma 1, dopo la lettera f), inserire la seguente: f-bis) per favorire l'accesso semplificato ai diritti e ai servizi di interesse dei cittadini, assicurare la conoscibilità della normativa e degli strumenti di sostegno della maternità e della genitorialità corrispondenti al profilo dei richiedenti, attraverso l'utilizzo del sito internet dell'INPS collegato con i siti delle amministrazioni regionali e locali, attivabile al momento dell'iscrizione anagrafica della figlia o del figlio o nato o adottato, secondo modalità e procedure che garantiscano la certezza e la riservatezza dei dati.
  Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Palmieri 1.8, a condizione che sia riformulato negli stessi termini di cui agli emendamenti De Lorenzis 1.67, Bruno Bossio 1.115 e Basso 1.104, sui quali esprime parere favorevole. Esprime, inoltre, parere favorevole sull'emendamento Liuzzi 1.56 e sull'emendamento Nuti 1.82, a condizione che sia riformulato sostituendo la parola: «esclusivamente» con la seguente: «prevalentemente». Esprime, quindi, parere favorevole sugli identici emendamenti Palmieri 1.10 e De Lorenzis 1.28, a condizione che siano riformulati negli stessi termini di cui agli identici emendamenti Bruno Bossio 1.117, Basso 1.106 e Mucci 1.80, sui quali esprime parere favorevole. Esprime, quindi, parere favorevole sugli identici emendamenti Palmieri 1.11 e Mucci 1.81, a condizione che siano riformulati negli stessi termini di cui agli identici emendamenti Bruno Bossio 1.118 e Basso 1.107. Esprime altresì parere favorevole sugli emendamenti Coppola 1.95 e 1.96, nonché sull'emendamento Boccadutri 1.126, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: All'articolo 1, comma 1, dopo la lettera n), inserire la seguente: o) prevedere che i pagamenti digitali ed elettronici effettuati con qualsiasi modalità di pagamento, ivi incluso l'utilizzo per i micropagamenti del credito telefonico, costituiscano il mezzo principale per i pagamenti dovuti nei confronti della pubblica amministrazione e degli esercenti servizi di pubblica utilità.
  Dopo aver raccomandato l'approvazione del suo emendamento 1.500, invita al ritiro i presentatori delle proposte emendative Ascani 1.89, Liuzzi 1.20, Coppola 1.94 e degli identici emendamenti Palmieri 1.5, Mucci 1.71 e Basso 1.101.
  Esprime, infine, parere contrario sulle restanti proposte emendative.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore, nonché parere favorevole sull'emendamento 1.500 del relatore.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) dichiara di sottoscrivere l'articolo premissivo Dorina Bianchi 01.01.

  La Commissione respinge l'articolo premissivo Dorina Bianchi 01.01.

  Stefano QUARANTA (SEL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento D'Alia 1.12.

  La Commissione respinge l'emendamento D'Alia 1.12.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Dorina Bianchi 1.14.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dorina Bianchi 1.14 e Costantino 1.121.

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  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento D'Alia 1.13.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti D'Alia 1.13, Quaranta 1.120 e 1.122. Approva, quindi, l'emendamento Coppola 1.91 (vedi allegato).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che l'emendamento Caparini 1.36 deve intendersi precluso a seguito dell'approvazione dell'emendamento Coppola 1.91.

  La Commissione, quindi, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Mucci 1.72, gli identici emendamenti Bruno Bossio 1.110, Palmieri 1.1 e Basso 1.97, nonché gli emendamenti De Lorenzis 1.60 e Palmieri 1.2. Approva, quindi, l'emendamento Coppola 1.92 (vedi allegato).

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), intervenendo sull'emendamento Dieni 1.31, di cui è cofirmatario, fa notare che esso mira a garantire l'efficacia delle norme nonché il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla pubblica amministrazione, attraverso la previsione di scadenze certe.

  La Commissione respinge l'emendamento Dieni 1.31.

  Paolo COPPOLA (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Caparini 1.37.

  La Commissione approva l'emendamento Caparini 1.37 (vedi allegato).

  Emanuele FIANO (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Ascani 1.89, avvertendo che lo ritira.

  La Commissione approva l'emendamento Mucci 1.70 (vedi allegato).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che gli emendamenti Bruno Bossio 1.111 e Basso 1.98 devono intendersi preclusi a seguito dell'approvazione dell'emendamento Mucci 1.70.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), illustrando l'emendamento a sua prima firma 1.32, fa notare che esso mira ad una migliore definizione dei livelli minimi di accessibilità ai servizi online.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Baroni 1.32 e De Lorenzis 1.61.

  Mara MUCCI (Misto-AL), illustrando l'emendamento a sua prima firma 1.69, rileva che esso mira a promuovere il coinvolgimento dei cittadini nella progettazione e nell'erogazione dei servizi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mucci 1.69 e Liuzzi 1.19.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), intervenendo sull'emendamento Toninelli 1.17, di cui è cofirmatario, osserva che la finalità di tale proposta emendativa è quella di garantire la nullità di atti amministrativi adottati in violazione del livello minimo di digitalizzazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Toninelli 1.17, gli identici emendamenti Bruno Bossio 1.112, Palmieri 1.3 e Basso 1.99, nonché l'emendamento De Lorenzis 1.62. Approva, quindi, l'emendamento Coppola 1.93 (vedi allegato).

  Roberta AGOSTINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Caparini 1.38: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento Liuzzi 1.20, di cui è cofirmatario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Liuzzi 1.20, Baroni 1.33, nonché gli identici emendamenti Pag. 11De Lorenzis 1.63, Basso 1.100 e Palmieri 1.4.

  Stefano QUARANTA (SEL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Caparini 1.41.

  La Commissione respinge l'emendamento Caparini 1.41.

  Roberta AGOSTINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Caparini 1.39: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Paolo COPPOLA (PD) dichiara di ritirare il proprio emendamento 1.94.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Liuzzi 1.21 ed approva gli emendamenti Boccadutri 1.88 e 1.87 (vedi allegato).

  Cristian INVERNIZZI (LNA) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Caparini 1.40.

  La Commissione respinge l'emendamento Caparini 1.40.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), illustrando l'emendamento Cozzolino 1.50, di cui è cofirmatario, rileva che esso mira alla creazione di un archivio digitale unico accessibile da parte di tutte le pubbliche amministrazioni.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'emendamento Cozzolino 1.50, fa notare che il suo scopo è quello di garantire un back-up dei dati sotto la responsabilità della pubblica amministrazione, sottraendolo al controllo informatico di società private che gestiscono i motori di ricerca.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 1.50.

  Mara MUCCI (Misto-AL) illustra il suo emendamento 1.74, teso all'adozione di un modello di amministrazione aperta, che preveda la collaborazione dei cittadini.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mucci 1.74 e Liuzzi 1.22.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento De Lorenzis 1.64, di cui è cofirmatario.

  La Commissione respinge l'emendamento De Lorenzis 1.64.

  Roberta AGOSTINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Palmieri 1.5: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Mara MUCCI (Misto-AL) dichiara di ritirare il suo emendamento 1.71.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Basso 1.101, che ritira.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'emendamento Nuti 1.84, fa notare che esso mira a prevedere sanzioni disciplinari a carico dei dirigenti responsabili in caso di loro inadempienze.

  La Commissione respinge l'emendamento Nuti 1.84.

  Alan FERRARI (PD) chiede l'accantonamento del suo emendamento 1.75, auspicando che il relatore ed il Governo rivedano il loro parere contrario. Osserva che tale proposta di modifica appare di buon senso in quanto mira alla definizione del sistema unico di misurazione e valutazione della performance, senza il quale non sarebbe possibile alcun controllo dei livelli delle prestazioni.

  Emanuele FIANO (PD) si associa alla richiesta di accantonare l'emendamento Ferrari 1.75.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, nel condividere quanto testé osservato, propone Pag. 12l'accantonamento dell'emendamento Ferrari 1.75.

  La Commissione, quindi, dopo aver accantonato l'emendamento Ferrari 1.75, respinge l'emendamento Liuzzi 1.23.

  Stefano QUARANTA (SEL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Di Gioia 1.108.

  La Commissione respinge l'emendamento Di Gioia 1.108.

  Roberta AGOSTINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Caparini 1.42 e Palmieri 1.6: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'emendamento De Lorenzis 1.65, ne auspica l'approvazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti De Lorenzis 1.65 e Liuzzi 1.24, nonché gli identici emendamenti Bruno Bossio 1.113 e Basso 1.102.

  Roberta AGOSTINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Palmieri 1.7: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), illustrando l'emendamento De Lorenzis 1.66, di cui è cofirmatario, fa notare che esso mira a favorire l'elezione di un domicilio digitale di cittadini ed imprese, dando valore all'indirizzo elettronico del luogo di lavoro o all'indirizzo elettronico privato abituale.

  La Commissione respinge l'emendamento De Lorenzis 1.66.

  Sergio BOCCADUTRI (PD) ritira il suo emendamento 1.85.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Bruno Bossio 1.114, Mucci 1.77 e Basso 1.103.

  Roberta AGOSTINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Di Gioia 1.109: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Emanuele FIANO (PD), dopo aver dichiarato di sottoscrivere l'emendamento Di Salvo 1.49, ne accetta la riformulazione proposta dal relatore e condivisa dal Governo.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Di Salvo 1.49 (Nuova formulazione) (vedi allegato) e respinge l'emendamento Liuzzi 1.25.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Palmieri 1.8, accettandone la riformulazione proposta dal relatore e dal Governo.

  Roberta AGOSTINI, presidente, avverte che l'emendamento Palmieri 1.8, così come riformulato, avendo lo stesso contenuto degli identici emendamenti De Lorenzis 1.67, Bruno Bossio 1.115 e Basso 1.104, sarà posto in votazione insieme a tali proposte emendative.

  Stefano QUARANTA (SEL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Palmieri 1.9.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'emendamento De Lorenzis 1.27 – identico agli emendamenti Palmieri 1.9 e Mucci 1.79 – ne auspica l'approvazione, sottolineandone l'intento migliorativo del testo.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Palmieri 1.9, De Lorenzis 1.27 e Mucci 1.79. Approva, quindi, gli identici emendamenti Palmieri 1.8 (Nuova formulazione), De Lorenzis 1.67, Bruno Bossio 1.115 e Basso 1.104 (vedi allegato).

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'emendamento Liuzzi 1.56, osserva che esso riprende una tematica a più riprese sollevata dal suo gruppo, che fa riferimento all'esigenza di favorire l'uso di Pag. 13software open source, in contrasto alle situazioni di monopolio.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Liuzzi 1.56 (vedi allegato) e respinge l'emendamento De Lorenzis 1.68.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Caparini 1.43.

  La Commissione, quindi, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caparini 1.43 e Liuzzi 1.26.
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Bruno Bossio 1.116 e Basso 1.105, nonché l'emendamento D'Alia 1.15.

  Roberta AGOSTINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Caparini 1.44; s'intende che vi abbia rinunciato.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S), in qualità di cofirmatario, riformula l'emendamento Nuti 1.82 nei termini indicati dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Nuti 1.82 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo sull'emendamento Liuzzi 1.57, dichiara di non comprendere la posizione contraria espressa da relatore e Governo, in quanto l'emendamento, nella logica del sistema di open source inserito nel testo con l'approvazione dell'emendamento Liuzzi 1.56, è teso a favorire la partecipazione di cittadini alla fase di progettazione e sperimentazione.

  Mirella LIUZZI (M5S) osserva che l'emendamento 1.57 di cui è prima firmataria potrebbe essere superfluo, dato che già in molte città avviene quanto previsto dall'emendamento medesimo, grazie all'azione di amministrazioni virtuose. Il senso dell'emendamento è quindi quello di mettere a norma quello che in parte già esiste.

  La Commissione respinge l'emendamento Liuzzi 1.57.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S) illustra l'emendamento Cozzolino 1.51, di cui è cofirmatario. Si tratta di una proposta emendativa che il gruppo del Movimento 5 Stelle ha presentato già in altre occasioni ed è volta a favorire l'adeguamento delle procedure per il cosiddetto disaster recovery e ad evitare perdite di dati. La previsione di un termine per l'adeguamento e la previsione di sanzioni favorisce, a suo avviso, tale processo.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, osserva che il parere negativo sull'emendamento Cozzolino 1.51 nasce dal fatto che la disposizione è già prevista dallo specifico Piano del Governo per il 2013.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) rileva che però nel Piano non è prevista scadenza e che l'emendamento va nella direzione di colmare un vuoto.

  Sergio BOCCADUTRI (PD) fa osservare ai firmatari dell'emendamento Cozzolino 1.51 che si sta lavorando a un trasferimento di sistemi e che il fatto di fissare una scadenza potrebbe essere controproducente.

  Emanuele COZZOLINO (M5S), ribadendo che l'emendamento è stato presentato già in altre occasioni, sottolinea che fissare una scadenza e porre delle sanzioni significa obbligare un'amministrazione ad adeguarsi alle disposizioni oggetto dell'emendamento medesimo.

  La Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 1.51.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S) illustra l'emendamento Toninelli 1.18, di cui è cofirmatario, che, col proporre la soppressione della lettera l) del comma 1, è volto Pag. 14ad abrogare la disposizione che mette il responsabile dell'ufficio dirigenziale alle dirette dipendenze dell'organo politico di vertice.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) sottoscrive l'emendamento Caparini 1.45.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Toninelli 1.18 e Caparini 1.45.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) riformula il proprio emendamento 1.10 nei termini indicati dal relatore.

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S) non accetta la riformulazione proposta dal relatore e ritira l'emendamento De Lorenzis 1.28, di cui è cofirmatario.

  Roberta AGOSTINI, presidente, avverte che l'emendamento Palmieri 1.10, così come riformulato, avendo lo stesso contenuto degli identici emendamenti Bruno Bossio 1.117, Basso 1.106 e Mucci 1.80 sarà posto in votazione insieme a tali proposte emendative.

  Mara MUCCI (Misto-AL), intervenendo sull'emendamento Baroni 1.35, dichiara la propria contrarietà alla soppressione della possibilità di collocazione del responsabile dell'ufficio dirigenziale alle dirette dipendenze dell'organo politico di vertice proposta dall'emendamento. A suo avviso va invece connotata la responsabilità dell'organo politico.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) sottolinea che la soppressione della previsione di porre il responsabile dell'ufficio dirigenziale alle dirette dipendenze dell'organo politico di vertice è un voler tornare nell'alveo di quanto disposto dall'articolo 4 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e di separare, quindi, i vertici amministrativi e politici. Con l'attribuzione del ruolo per concorso si favorisce il merito e si evitano situazioni come quelle a cui purtroppo si è assistito negli ultimi anni, fatta di scandali all'interno di strutture pubbliche.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD), rifacendosi alla sua pregressa esperienza di sindaco, evidenzia che l'organo politico di vertice ha l'obbligo di attribuire le funzioni di vertice amministrativo e che può farlo anche scegliendo tra il personale di ruolo. Si tratta di un compito in capo all'organo politico in quanto di grande rilevanza strategica.

  Mara MUCCI (Misto-AL) concorda con quanto affermato dalla collega Gasparini e ribadisce l'importanza del controllo politico.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), nel prendere atto del cambio di posizione della collega Mucci, rileva che se non viene specificato l'obbligo di attingere dal personale già in ruolo, si rende inutile tale previsione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Baroni 1.35, approva gli identici emendamenti Palmieri 1.10 (Nuova formulazione), Bruno Bossio 1.117, Basso 1.106 e Mucci 1.80 (vedi allegato) e respinge l'emendamento Quaranta 1.123.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) riformula il suo emendamento 1.11 nei termini indicati dal relatore.

  Mara MUCCI (Misto-AL) riformula il suo emendamento 1.81 nei termini indicati dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Palmieri 1.11 (Nuova formulazione), Mucci 1.81 (Nuova formulazione), Bruno Bossio 1.118 e Basso 1.107 (vedi allegato) e respinge l'emendamento De Lorenzis 1.29.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) sottoscrive l'emendamento Coppola 1.95.

  La Commissione approva l'emendamento Coppola 1.95 (vedi allegato).

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  Alan FERRARI (PD) sottoscrive l'emendamento Coppola 1.96.

  La Commissione approva l'emendamento Coppola 1.96 (vedi allegato).

  Sergio BOCCADUTRI (PD) ritira il suo emendamento 1.86 e riformula il suo emendamento 1.126 nei termini indicati dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Boccadutri 1.126 (Nuova formulazione) (vedi allegato) e respinge gli emendamenti Invernizzi 1.46, Costantino 1.124 e 1.125 e Invernizzi 1.47.

  Dorina BIANCHI (AP) ritira l'emendamento 1.16, di cui è prima firmataria.

  La Commissione respinge l'emendamento Mucci 1.73.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) sottoscrive l'emendamento Monchiero 1.90 e lo illustra. Si tratta di una norma identica a quella approvata nel provvedimento sul terzo settore ed è tesa ad evitare un esaurimento della delega. Chiede al relatore un approfondimento sulla questione.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Monchiero 1.90.

  La Commissione accantona l'emendamento Monchiero 1.90.

  Giuseppe LAURICELLA (PD) illustra l'emendamento 1.30, di cui è primo firmatario. L'emendamento, riproposto a tutti gli articoli del disegno di legge in cui è prevista una delega, nasce dall'esigenza di dare efficacia alle osservazioni delle Commissioni parlamentari competenti. Nelle previsioni dell'emendamento il Governo non deve conformarsi pedissequamente alle osservazioni delle Commissioni, ma deve tenere conto delle loro indicazioni.

  Mara MUCCI (Misto-AL) sottoscrive l'emendamento Lauricella 1.30.

  La Commissione respinge l'emendamento Lauricella 1.30.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) chiede al relatore di illustrare il suo emendamento 1.500.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, sottolinea che si tratta di un emendamento teso a prevedere che i decreti legislativi del Governo, nell'esercizio della delega, possano essere più di uno.

  La Commissione approva l'emendamento 1.500 del relatore (vedi allegato).

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) illustra il suo emendamento 1.55. Si tratta, come nel caso del collega Lauricella, di un emendamento proposto ad ogni articolo dove è prevista una delega ed è teso a far sì che il Governo dia conto al Parlamento dei motivi che hanno resa necessaria l'integrazione e la correzione dei decreti legislativi adottati nell'esercizio delle deleghe previste dal testo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gasparini 1.55 e Invernizzi 1.48, nonché l'articolo aggiuntivo Invernizzi 1.01.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Ascani 1.03 e lo ritira.

  La Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1 precedentemente accantonate.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore, propone di riformulare l'emendamento Ferrari 1.75, nei seguenti termini: Al comma 1 dopo la lettera d), aggiungere la seguente: d-bis) definire i criteri di digitalizzazione del processo di misurazione e valutazione della performance per permettere un coordinamento a livello nazionale.

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  Alan FERRARI (PD) riformula l'emendamento 1.75 nei termini riportati in allegato.

  La ministra Maria Anna MADIA esprime parere favorevole sull'emendamento Ferrari 1.75 (Nuova formulazione).

  La Commissione approva l'emendamento Ferrari 1.75 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) ritira l'emendamento Monchiero 1.90, di cui è cofirmatario.

  Roberta AGOSTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.30.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nonché della direttiva 2013/32/UE recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale.
Atto n. 170.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Agenda europea sulla migrazione.
COM(2015) 240 final.

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